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‘In campo con Flavio’ Roma-Lazio 1-0: derby entusiasmante all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ Roma-Lazio 1-0: derby entusiasmante all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ Roma-Lazio 1-0: derby entusiasmante all’Olimpico

Serie A – Giornata 31 

Allo Stadio Olimpico di Roma si è giocato il Derby della Capitale. Il derby più sentito, prese in giro tra persone di fede diversa, scontri tra tifoserie, sfottò e sbeffeggiamenti, tutto ciò però, è uno spettacolo per i tifosi. La città si spegne la sera prima, si riaccende la mattina dopo e tutti si preparano per andare allo stadio, mentre gli ultra preparano la coreografia. Bella o brutta è sempre un momento magico per chi guarda. Poi la mattina che precede i tanto agoniati 90 minuti tutti vanno allo stadio. Tensione, adrenalina, voglia di spaccare il mondo, prendere in giro il tifoso avversario.

Tutte queste cose si mischiano ed il 6 Aprile 2024 si gioca il derby numero 183 della storia. Tutto pronto, fischio dell’arbitro, si accende il tifo delle due squadre e i 22 giocatori iniziano a giocare. Il ritmo all’inizio è subito molto alto con una prima occasione per la Roma con un tiro da fuori di Paredes, ed una clamorosa occasione per la Lazio. Dato un malinteso difensivo romanista, dunque, Isaksen recupera palla e scarica per Immobile. Il centravanti napoletano da buonissima posizione, spara sui cartelloni pubblicitari. La Lazio, quindi, tende a giocare su Isaksen e Anderson, per far allargare Immobile o per tirare o per servire i laterali.

Mentre la Roma, come ormai al suo solito, gioca col fraseggio per poi andare al cross e cercare i saltatori. Tante occasioni per le due squadre con la Lazio che rischia tantissimo due volte con quasi due autogol di Casale e Gila. Però la Roma sulla deviazione in angolo di quest’ultimo riesce a sbloccarla. Angolo battuto da Dybala che finisce perfettamente sulla testa del romanista più acceso di tutti, più voglioso, cattivo, che si chiama Gianluca Mancini. L’ex Atalanta buca Mandas con un colpo di testa perfetto che finisce in rete. La Roma finisce il primo tempo gestendo il possesso palla e limitando le possibili incursioni in area della Lazio.

La ripresa inizia con lo stesso piglio. Lazio dunque concentrata principalmente in difesa mentre la Roma prova subito a chiuderla. Ed infatti ha subito due grandi occasioni con El Shaarawy prima e Lukaku poi. Il “Faraone” dopo un’ottima percussione di Lukaku, prende palla e si invola verso la porta. Il suo tiro, però, sbatte contro il palo. Mentre l’occasione avuta da Lukaku nasce da un recupero di Paredes. Infatti l’argentino borseggia il pallone a Guendouzi e scarica per Celik. Il turco la mette dentro, ma Lukaku non ci arriva per un soffio, facendo fare un sospiro di sollievo ai tifosi laziali ed uno di sconforto a quelli romanisti.

Al 60’ però la Lazio inizia a prendere campo ed insidia la difesa romanista, ma mai Svilar. Bravissima la Lazio a provarci e a prendere tanto campo, altrettanto brava la difesa romanista che non concede nulla e lancia anche spesso in contropiede Lukaku. Molti scambi in area di rigore della Roma, e da queste nasce il gol, poi annullato alla Lazio. Dunque cross di Guendouzi e rete di Kamada, che viene successivamente annullata per chiaro ed evidente fuorigioco del giapponese. Poi però, dopo un derby sportivo e giocato bene, i giocatori della Lazio propiziano risse ed accendono scintille per provocare i calciatori giallorossi.

I ragazzi di DDR, però, non reagiscono e continuano a giocare il loro calcio con calma. La Lazio alla fine ci prova pero senza mai impensierire Svilar. Una menzione d’onore va a Tammy Abraham che torna in campo dopo 10 mesi, precisamente 307 giorni. Dopo 5 minuti di recupero finisce il derby di Roma con la vittoria dei giallorossi. La Lazio fa una partita mediocre, dando alla Roma la possibilità di avere il pallino del gioco , tenendo e gestendo il pallone, innervosendo e facendo scalmanare i giocatori laziali. Il 183° derby è giallorosso. È stato emozionante, dato esser stata la mia prima volta all’Olimpico ad ammirare lo spettacolo del derby.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ROMA-SASSUOLO 1-0: TRE PUNTI FONDAMENTALI PER I GIALLOROSSI

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‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta 0-3: notte fonda per i partenopei

‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta 0-3: notte fonda per i partenopei

‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta 0-3: notte fonda per i partenopei

Serie A – Giornata 30 

Al Diego Armando Maradona di Napoli inizia la volata finale di questo bellissimo e combattuto campionato. Le due squadre hanno assenze pesantissime, i partenopei hanno come indisponibile il loro uomo-squadra: Khvicha Kvaratskhelia. Mentre per gli orobici manca l’attaccante più in forma della squadra, cioè Charles De Ketelaere. Dunque, Gasp sceglie di schierare Pasalic sulla trequarti, dietro a Miranchuk e Scamacca.

La partita inizia subito con un guizzo da parte di Miranchuk che colpisce la parte esterna del palo. Per il resto, i primi minuti del match per le due squadre sono concentrati principalmente sull’aspetto tattico. Per l’Atalanta gli attaccanti fanno movimenti per proporsi e vengono serviti dagli esterni, mentre i centrocampisti tendono a recuperare palloni. Mentre dal lato napoletano, si cerca spesso e volentieri il fisico di Victor Osimhen per poi andare a creare pericoli e sviluppare azioni offensive.

Funziona meglio lo schema partenopeo nel primo tempo, che vede il Napoli calciare in porta di più dell’Atalanta e lo aiuta Osimhen con il suo fisico e le sue sponde. Ma l’Atalanta rispetto ai partenopei è più cinica. Infatti, al 26’ dopo un rimpallo in area, su cui è il più lesto ad arrivare Scamacca, segna Miranchuk. Il russo mette dentro a porta spalancata (rischiando un po’ perché la palla finisce sotto le gambe di Meret) il pallone dello 0-1 Atalanta.

Il Napoli continua a crederci ma facendo ciò, si sbilancia fin troppo e al 40’ dopo uno scontro fisico vinto con Juan Jesus, Gianluca Scamacca deposita in fondo al sacco un bel piazzato. L’attaccante ospite inizialmente aveva perso il pallone ma poi, con caparbietà, lo va a riconquistare e piazza il destro alle spalle di Meret. Primo tempo che termina dunque con un doppio vantaggio Atalanta con Miranchuk e Scamacca. La squadra di casa si prende i meritati fischi di un Maradona frustrato e scontento.

Rientra in campo il Napoli con due cambi: Zielinski e Ngonge per Traore che non ha giocato al meglio e Raspadori che ha toccato veramente pochi palloni. Inizia con una marcia in più il Napoli che ha due occasioni colossali al 55’. Su una palla nata da corner, la sfera passa e trova Zielinski. Il polacco, tra l’altro molto criticato dalla tifoseria, si coordina e calcia col destro una conclusione potentissima che si stampa sul palo. Proprio sull’azione seguente Lobotka tira male ma la sfera rimbalza su Osimhen. Il nigeriano la tocca appena, quando basta per far fare un miracolo a Carnesecchi che poi manda il pallone sul palo, dunque due legni consecutivi per i partenopei. In seguito ci sono due cambi forzati per Gasperini, infatti Zappacosta e Scalvini sono dovuti uscire per problemi muscolari. Allerta dunque in difesa per Gasperini.

L’Atalanta, dopo 20 minuti di totale sofferenza, segna la rete dello 0-3. Anche questo testimonia lo smisurato cinismo degli ospiti. Infatti, su una palla di Ruggeri sui piedi di Koopmeiners, l’olandese, incrociando da posizione defilata la mette alla sinistra di Meret, mettendo in cassaforte la partita. Il Napoli non ci prova più ed i cinque minuti di recupero scadono sullo 0-3 per l’Atalanta. Napoli ancora non vincente, Atalanta piena di spunti e cinica.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ROMA-SASSUOLO 1-0: TRE PUNTI FONDAMENTALI PER I GIALLOROSSI

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‘In campo con Flavio’ Roma-Sassuolo 1-0: tre punti fondamentali per i giallorossi

‘In campo con Flavio’ Roma-Sassuolo 1-0: tre punti fondamentali per i giallorossi

”In campo con Flavio’ Roma-Sassuolo 1-0: tre punti fondamentali per i giallorossi

Serie A – Giornata 29 

All’Olimpico di Roma, si disputa una partita di fondamentale importanza per entrambe le squadre. Il Sassuolo, impegnato nella lotta per la salvezza, cerca di evitare la retrocessione. Soprattutto considerando l’assenza prolungata del suo miglior giocatore, Domenico Berardi. Per la Roma, invece, è un’occasione per continuare l’inseguimento al Bologna, che continua a vincere.

La partita inizia con ritmi piuttosto blandi, con entrambe le squadre che, quando hanno il possesso palla, cercano di farla circolare per trovare varchi nel dispositivo difensivo avversario. Tuttavia, è la Roma a trovare il varco giusto al 4º minuto, quando Lukaku, su cross di Spinazzola, si avventa sul pallone di testa. Purtroppo per il belga, il tentativo è impreciso e la palla finisce fuori, sprecando un’occasione evidente.

Dopo questo momento, il Sassuolo guadagna fiducia e inizia a pressare alto. Tuttavia, la Roma continua a costruire il gioco da dietro, mostrando una buona uscita palla al piede e riuscendo a sfondare la difesa avversaria con azioni rapide e scambi veloci. Il Sassuolo, d’altra parte, fatica a creare occasioni da gol e a mantenere il possesso palla.

La prima frazione di gioco si conclude con poche emozioni, nonostante la mia presenza all’Olimpico di Roma.

All’inizio del secondo tempo, la Roma inizia con un’altra marcia e trova il gol del vantaggio al 50º minuto, con una magia di Pellegrini da fuori area. Il Sassuolo, ora, cerca di pareggiare e trova un’opportunità con Racic, ma il suo tentativo da fuori area è troppo debole e finisce tra le mani del portiere Svilar.

Quando la Roma ha l’opportunità di ripartire in contropiede, è pericolosa, ma al tempo stesso è vulnerabile alle ripartenze avversarie. Questo è evidente al 79º minuto, quando, in seguito a un contropiede e a una rimessa laterale, c’è un’autopalo di Llorente. Lo spagnolo, infatti, colpisce male e la palla finisce tra le mani di Svilar, che la tocca sul palo.

Il finale è quindi molto teso, con un ottimo Azmoun che fa respirare i tifosi giallorossi. Alla fine, la partita termina 1-0, con la Roma che continua la sua corsa verso la Champions e il Sassuolo che sembra sempre più condannato alla retrocessione.”

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ BOLOGNA-INTER 0-1: SI FERMA LA SERIE DI VITTORIE PER I ROSSOBLU 

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‘In campo con Flavio’ Bologna-Inter 0-1: si ferma la serie di vittorie per i rossoblu

‘In campo con Flavio’ Bologna-Inter 0-1: si ferma la serie di vittorie per i rossoblu

‘In campo con Flavio’ Bologna-Inter 0-1: si ferma la serie di vittorie per i rossoblu

Serie A – Giornata 28 

Al Renato Dall’Ara di Bologna,si gioca una partita spettacolare, tra due squadre in ottima forma: Bologna e Inter. I padroni di casa vogliono proseguire la loro striscia positiva che va avanti da 6 giornate e proseguire anche la loro corsa Champions. I ragazzi di Inzaghi, invece, vogliono vincere cosicché vadano a più 18 sulla Juventus seconda. Partita che inizia con una fase di studio delle due squadre che tendono a palleggiare.

Prova a fare la partita il Bologna tenendo di più il pallone, ma a mio avviso in questo inizio di gara, gioca meglio l’Inter. Pressa di più ed induce all’errore la squadra di Inzaghi, ed infatti sono suoi i primi spunti. Dopo una palla filtrante recuperata da Barella, il centrocampista sardo effettua uno scavetto al bacio e fa ritrovare Sanchez a tu per tu con Skorupski. Il cileno, inizialmente in posizione irregolare poi fischiata, con uno scavetto manda la palla sulla traversa.

Il Bologna, però, sbaglia ancora molto in impostazione di gioco ma a mio avviso i centrocampisti della squadra di Thiago Motta fanno bei movimenti per proporsi e liberarsi, come Freuler. La prima occasione del match arriva al 10’. Infatti, dopo una pregevole palla di Carlos Augusto, Sanchez calcia sul primo palo. Skorupski si fa trovare pronto e con un grande riflesso para. L’Inter continua a produrre ed anche al 15’ e ad un passo dal vantaggio con Darmian, il quale tutto solo davanti a Skorupski spara a lato.

Entra in partita anche il Bologna che ci prova costantemente ed è la fiducia dei gol sbagliati dell’Inter che porta il Bologna ad avanzare. Infatti, l’Inter se ne divora un altro. Palla sanguinosissima persa da Kristiansen davanti l’area di rigore e,Thuram libera Barella. L’ex Cagliari, tutto solo davanti a Skorupski, si fa ipnotizzare. L’azione dopo porta anche ad un’occasione per il Bologna, con Ferguson. Lo scozzese prova il destro da fuori ma Sommer si supera e para un tiro destinato all’incrocio.

Prima della ripresa, dopo tante occasioni create, l’Inter trova il gol del vantaggio: palla magistrale di Bastoni al centro, dove si inserisce Bisseck. Il centrale belga non deve fare altro che spingere in porta il gol dell’1-0 Inter, ed il suo secondo centro stagionale. Vuole concludere sul più 2 l’Inter ma, su cross tagliato di Thuram, Kristiansen si mette davanti evitando un gol di sicuro di Barella. Finisce qui la prima frazione.

Secondo tempo che inizia con tutto un altro piglio ed, infatti, come siamo abituati a vedere, il Bologna nei secondi tempi sembra un altra squadra. Questa situazione si verifica e Posch va subito vicino alla rete, con un diagonale velenoso, però deviato. Continua a spingere il Bologna mente l’Inter chiude tutto e si difende. Al 73 minuto, brutta palla persa da Bastoni che intercetta Freuler. Lo svizzero serve Zirkzee che con una finta si libera di due avversari ma calcia praticamente addosso a Sommer.

Esordisce l’argentino Castro che ha subito un occasione che spreca da posizione defilata. Dopo cinque poi diventati sette minuti di recupero, cala il sipario a Bologna. La squadra di casa avrebbe meritato di più, almeno un pareggio, perché a mio avviso i ragazzi di Thiago Motta fanno la partita nel secondo tempo, limitando i prossimi campioni d’Italia. Da applausi anche la prova dell’Inter nel primo tempo che produce e trova il gol dell’1-0 dopo molte occasioni.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ATALANTA-BOLOGNA 1-2: CHAMPIONS IN PALIO AL GEWISS

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‘In campo con Flavio’ Atalanta-Bologna 1-2: Champions in palio al Gewiss

‘In campo con Flavio’ Atalanta-Bologna 1-2: Champions in palio al Gewiss

‘In campo con Flavio’ Atalanta-Bologna 1-2: Champions in palio al Gewiss

Serie A – Giornata 27 

Al Gewiss Stadium di Bergamo si gioca una partita di un’importanza inspiegabile per tutte e due le squadre, per involarsi al quarto posto. Subito pericolosa l’Atalanta con De Ketelaere, che, a mio avviso, parte subito a razzo e, con un paio di occasioni importanti, mette in pericolo la difesa bolognese. Ci prova anche il Bologna che, prende il pallino del gioco fino al 28’, quando, l’appena rientrante dalla Coppa d’Africa Lookman, sfrutta al meglio un tiro di Zappacosta. Infatti il nigeriano, dopo un rimpallo che sbatte addosso a Beukema, a meno di un metro dalla porta la mette dentro.

Dopo il gol, l’Atalanta fa soffrire il Bologna e ha un altra importante occasione con Lookman che però non sfrutta. Bologna pero che fa bene a tenere il risultato sull’1-0. Secondo tempo che inizia con due cambi fondamentali per il Bologna: Lucumi e Salemaekers. Quest’ultimo semina il panico nell’area dell’Atalanta. Prima, lo stesso belga conquista l’angolo su cui c’è il colpo di testa di Calafiori che salva sulla linea. Poi, subisce fallo in area di rigore e dunque conquista penalty che poi realizza Zirkzee.

Decimo gol per l’olandese in Serie A, recentemente chiamato anche dalla sua nazionale. Subito dopo il rigore il Bologna vuole il vantaggio, vuole vincere e, dunque, dopo un tiro di Ndoye ribattuto, si avventa Ferguson che batte Carnesecchi. Vantaggio dunque del Bologna. Dopo il rigore Bologna che si abbassa e non sale più. La squadra emiliana, successivamente, non subisce niente ed è più forte mentalmente e fisicamente. Non ci sono più occasioni per le due squadre con l’Atalanta che ci prova ma il Bologna impone il muro Lucumi-Calafiori-Beukema che non si fa passare e Scamacca e compagni si arrendono. Finisce il match dopo 4 minuti di recupero. A mio avviso, gioca meglio l’Atalanta nel primo tempo, blackout nel secondo tempo per i padroni di casa. Ovviamente, i bolognesi ne approfittano e segnano due gol a tre minuti di distanza l’uno dall’altro.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ROMA TORINO 3-2: DYBALA PROTAGONISTA 

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‘In campo con Flavio’ Roma-Torino 3-2: Dybala protagonista

‘In campo con Flavio’ Roma-Torino 3-2: Dybala protagonista

‘In campo con Flavio’ Roma-Torino 3-2: Dybala protagonista

Serie A – Giornata 26 

All’Olimpico di Roma si gioca una partita bella e promettente, con due squadre che giocano bene e si danno battaglia. Il Torino arriva dalla sconfitta infrasettimanale contro l’altra sponda di Roma, mentre la Roma arriva dall’eliminazione rifilata al Feyenoord, anche lei giovedì. Partita che inizia subito forte, col Torino che ci prova subito, con personalità, senza però mai impensierire Svilar. Mentre la Roma all’ 8’ minuto, ha la prima occasione: Azmoun cavalca palla al piede e scarica a Kristensen che è completamente solo a centro area.
Il danese carica il sinistro che finisce sul palo.

La Roma, però, si schiaccia, perché il Torino tende sempre a giocare su Bellanova (terzino destro) che va poi a crossare. A mio avviso, il Toro gioca meglio e crea di più con Sanabria che scarica due bei tiri e coi soliti guizzi di Vlasic. Dunque molte occasioni per il Torino, ma, al 42’, Azmoun subisce fallo in area e Juan Luca Sacchi fischia penalty. Dal dischetto, il solito Dybala spiazza Milinkovic-Savic.
La Roma, inspiegabilmente, si abbassa e subisce subito il pareggio con un grande stacco di testa da parte di Zapata. Due minuti di fuoco all’Olimpico. Finisce la prima frazione.

Il secondo tempo inizia come il primo con la prima occasione che è per il Toro con un tiro velenoso di Lazaro. Roma che poi prende fiducia, e, a mio avviso, gioca meglio e rifinisce i suoi attacchi con una perla di Paulo Dybala, che scarica un sinistro dai 30 metri che si insacca nell’angolino. Ora partita che si gioca prevalentemente a centrocampo, con molti cambi e, dunque, forze fresche per le due squadre, per cercare, lato Torino, di pareggiare e, lato Roma, di chiuderla. Compie la sua “missione” la squadra di casa con la tripletta di Dybala.

Si cerca con Lukaku (subentrato per la prima volta in stagione) facendo un uno due che manda fuori giri la difesa del Torino e il 21 giallorosso col sinistro, da posizione defilata, batte Milinkovic. Dopo il 3-1 partita che giustamente abbassa i ritmi. Bravissima la Roma a chiudere il match, ingenuo il Torino. L’ultima scintilla del match arriva all’ 88’ quando, da un cross di Ricci, arriva la deviazione di Huijsen che la mette nella porta sbagliata, la sua. Dunque autogol, che, però, ha il solo effetto di illudere gli ospiti. Tre punti importantissimi per la Roma, che si porta a più 4 sui cugini, e a -4 dal tanto agognato quarto posto.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ MONZA-MILAN 4-2: DERBY CHE SI TINGE DI BIANCOROSSO 

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‘In campo con Flavio’ Monza-Milan 4-2: derby che si tinge di biancorosso

‘In campo con Flavio’ Monza-Milan 4-2: derby che si tinge di biancorosso

‘In campo con Flavio’ Monza-Milan 4-2: derby che si tinge di biancorosso

Serie A – Giornata 24 

All’U-Power Stadium di Monza si gioca uno dei tanti derby lombardi, si tratta di quello tra Milan e Monza. Ovviamente, prima dell’inizio del match, tutti pensano un Milan arrembante, dominante. E, invece, già dalla formazione di Pioli, ci si stupisce, data la larga vittoria col Rennes in casa, che il mister romagnolo abbia fatto turnover. Infatti, il tecnico tiene fuori molti pilastri come Leao, Giroud, Pulisic e Reijnders.

Partita che, dunque, inizia con ritmi contenuti, col Milan leggermente superiore dato anche il primo squillo di Theo Hernandez che sfiora il palo alla sinistra di Di Gregorio. Dopo l’occasione per gli ospiti, i ritmi si abbassano, e inizia una fase di studio. Molti dialoghi sulla mediana ma, a mio avviso, il Monza sembra più deciso. I rossoneri, invece, puntano di più ad aprire le maglie della difesa per poi far inserire i terzini.

C’è anche un occasione per il Monza che scheggia il palo con Djuric. Al 39’, però, c’è un bruttissimo scontro tra compagni di squadra Carboni-Di Gregorio. Sangue per tutti e due, con le medicazioni che durano otto minuti. Recupero, dunque, lunghissimo. Si riprende il gioco e subito dopo il rinvio da parte del neo-entrato Sorrentino, c’è un irregolarità in area. Fallo di Thiaw su Dany Mota e che dunque costa il calcio di rigore contro.

Parte dal dischetto Pessina, che realizza con freddezza il terno al lotto del calcio di rigore spiazzando Mike Maignan. Dopo il rigore, Milan che ci crede, e ci prova subito con Jovic: bloccato da Pablo Mari. Ma il Monza è in giornata positiva ed in contropiede dopo una percussione favolosa di Colpani, Dany Mota la mette dentro a giro. Dopo il lunghissimo recupero, finisce il primo tempo. Sorpresa Monza, i rossoneri però, ci stanno provando tanto, con una buona dose di sfortuna. A mio avviso, però, in tutti gli aspetti la squadra di casa sovrasta gli ospiti.

Molti cambi per Pioli prima della ripresa, mettendo Giroud, Pulisic, Reijnders e Leao. Subito, Colombo viene richiamato al VAR per fallo a palla lontana da parte di Jovic. Fallo molto simile a quello di ieri in occasione di Verona- Juve col contatto Gatti-Folorunsho. Dopo la review, Colombo cambia il colore del cartellino ed il Milan è in dieci, ma vuole ugualmente vincere e rimontare. Lo dimostra al 64’, dopo una colossale occasione per il Monza per andare sul più tre. Cross dalla destra di Pulisic che pizzica Giroud, che è implacabile davanti a Sorrentino. Partita che abbassa i ritmi dopo il gol, ovviamente il Milan è più orientato verso il gol.

All’ 88’ si concretizza una rimonta ormai pensata impossibile. Ci regala uno dei suoi guizzi Christian Pulisic, che rientra sul sinistro dopo un dribbling e piazza un tiro all’incrocio imparabile per Sorrentino. Saltano tutti gli schemi, col Milan tutto avanti senza difensori. Riparte però il Monza e, dopo un azione corale, palla che arriva a Bondo. Il centrocampista col 28 sulle spalle, carica il destro e con una parabola all’incrocio beffa Maignan, portando in vantaggio il Monza. Monza che continua i suoi attacchi per chiudere la partita, e lo fa con l’attaccante proprio di proprietà dei rossoneri:
Colombo.

Destro secco dell’ ex Lecce che la mette alle spalle di Maignan. Finisce il match subito dopo il gol del più due del Monza. Brianzoli sorprendenti nel primo tempo, infatti sono partiti decisi. Mentre il Milan, col suo turnover inutile, va in difficoltà. E se Pioli avesse schierato titolari i suoi pilastri? E se……….

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ VERONA-JUVENTUS 2-2: OSSIGENO PER GLI SCALIGERI ENNESIMO STOP PER I BIANCONERI

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‘In campo con Flavio’ Verona-Juventus 2-2: ossigeno per gli scaligeri ennesimo stop per i bianconeri

‘In campo con Flavio’ Verona-Juventus 2-2: ossigeno per gli scaligeri ennesimo stop per i bianconeri

‘In campo con Flavio’ Verona-Juventus 2-2: ossigeno per gli scaligeri ennesimo stop per i bianconeri

Serie A – Giornata 24 

Al Marcantonio Bentegodi di Verona , si gioca una partita importantissima per le due squadre. Per i padroni di casa in ottica salvezza (proprio i veronesi,con una vittoria, potrebbero portarsi a 22 punti,prendendo la 16a posizione). Invece, per la Juve, per dare un colpo all’Inter e dirle: ”Ci siamo anche noi” e per andare a più quattro sul Milan, terzo.

Partita che comunque inizia a ritmi alti, col Verona leggermente superiore, che inizia più in attacco, come detto da Lazovic nell’intervista dopo il primo tempo :” L’abbiamo preparata così”. Verona che, quindi, gioca bene ma la retroguardia bianconera è brava ad annullare ogni suo tentativo. All’11’, però, da calcio d’angolo, palla respinta da Rabiot, su cui si avventa Folorunsho. L’italo-nigeriano carica il sinistro e trafigge Szczesny: gol fantastico di Folorunsho, che sblocca, contro tutti i pronostici, la partita.

Ora Juve che deve spingere per riacciuffare questo match e lo fa attaccando tanto, fino a che al 27’, su tiro di Kostic, c’è il mani di Tchatchoua e Di bello fischia calcio di rigore per la Juve. Si incarica della battuta Dušan Vlahović che, con questo gol, potrebbe portarsi a quota 13 in classifica marcatori, prima di Lautaro Martínez, che ha 20 gol. Vlahovic è glaciale dal dischetto e batte Montipò. Dunque 1-1 al Bentegodi! Spinge tanto il Verona, senza, però, ottenere il risultato sperato, dato che la Juventus in difesa non lascia spazi. Bravissima dunque la difesa bianconera a sostenere il peso di una Juve quasi molle.

Finisce la prima frazione di gioco. Secondo tempo che inizia come si è concluso il primo, cioè col Verona che attacca e, al 52’, dopo un passaggio illuminante in caduta di Folorunsho, Noslin si trova davanti la porta. Se la sposta sul destro e trafigge Szczesny, Juve spenta.
Squadra ospite che però reagisce immediatamente, ed infatti, al 55’, dopo un cross di Locatelli, arriva Rabiot. Il francese davanti alla porta non si fa pregare e col sinistro segna la rete del 2-2. Spettacolare partita al Bentegodi.

Ci provano tutte e due le squadre, il Verona soprattutto con Lazovic. Le occasioni più ghiotte, però, ce le ha la Juve con Vlahovic con un colpo di testa, prima, e poi al 91’ Chiesa solo davanti la porta sbatte contro Montipò. Dunque partita che, dopo questo brivido, finisce.

Record negativo di punti per la Juve: infatti sono 2 in 5 partite per i bianconeri, che oramai possono considerare la corsa scudetto decisamente come treno passato. Verona che trova un punto fondamentale contro una grande squadra.

A mio avviso, Verona che gioca meglio rispetto alla Juve che, però, è bravissima in difesa a chiudere sempre i veronesi, e a reagire subito. Punto d’ossigeno per il Verona, ennesimo stop per i bianconeri.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ JUVENTUS-EMPOLI 1-1: BRUTTO STOP BIANCONERO

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‘In campo con Flavio’ Genoa-Atalanta 1-4: partita spettacolare al Ferraris

‘In campo con Flavio’ Genoa-Atalanta 1-4: partita spettacolare al Ferraris

‘In campo con Flavio’ Genoa-Atalanta 1-4: partita spettacolare al Ferraris

Serie A – Giornata 23 

Al Ferraris di Genova si gioca un match importante, che dico, importantissimo per le due squadre. Per l’Atalanta, per allungare 3 punti sul quinto posto. Per il Genoa, invece, per dimostrare la propria qualità contro le big. Partita che inizia a ritmi bassi, con le due squadre che prendono le misure e si affrontano principalmente sulla mediana. La prima occasione arriva al 20’ con Pasalic, che trasmette il pallone a De Ketelaere. Quest’ultimo controlla col sinistro e calcia col destro, tiro imprendibile per Martinez. Rete, dunque, di Charles De Ketelaere che trova il sesto centro della stagione.

Atalanta che gioca un buon calcio palla a terra e alla fine trova un bel gol, Genoa che comunque si è fatto vedere. A mio avviso proprio i padroni di casa giocano meglio. Dunque, proprio il Genoa al 32’ si fa vedere con un colpo di testa di Vasquez ben controllato da Carnesecchi. Quindi, prende fiducia il Genoa e l’Atalanta abbassa il suo baricentro. Al 43’ arriva un destro secco di Retegui che Carnesecchi neutralizza bene, evitando ancora una possibile rete. Ospiti che calano e il Genoa prende fiducia.
Finisce la prima frazione. La ripresa è la fotocopia della fine del primo tempo.

Occasioni su occasioni per il Genoa, perché l’Atalanta si abbassa troppo a mio avviso e,intraprendendo questo stile di gioco, subisce gol. Il gol lo fa l’ex del match: Ruslan Malinovskyi, che scaglia un destro all’incrocio, imprendibile per Carnesecchi. Genoa che adesso si abbassa e ora l’Atalanta la vuole andare a vincere. Pasalic al 54’ conquista un calcio di punizione dal limite, di cui si incarica Koopmeiners. L’olandese piazza un destro all’incrocio che batte Martinez. Un gol più bello dell’altro al Ferraris!

Un particolare di questo match è la difficoltà nell’impostazione di gioco. Tanti errori di Martinez prima e di Carnesecchi poi. Proprio il portiere genoano commette un errore in impostazione a cui però rimedia. Al 76’ dopo una mischia furibonda in area la spunta Scalvini che con un tocco la mette alle spalle di Martinez, precedentemente miracoloso su Ruggeri prima e Pasalic poi. Gol che però viene annullato dopo 7 lunghi minuti di check da parte del VAR. Clamorosa occasione anche per il Genoa con Gudmunsson che a meno di 3 metri dalla porta sbaglia e la tira addosso a Carnesecchi. Spazio anche per El Bilal Toure che non giocava dal 4 giugno scorso.

Genoa che poi, nei 10 minuti di recupero, non riesce mai a impensierire Carnesecchi e la sua difesa. Rossoblu che, secondo me, cala molto per la stanchezza dopo l’1-1 e l’Atalanta prende il sopravvento e rimbambisce i padroni di casa. Proprio per questo, nell’ ultimo minuto di recupero, Miranchuk si trova solo davanti a Martinez. Quest’ultimo neutralizza il tiro del centrocampista russo, ma non riesce a fare ciò sul tiro di Zappacosta. L’ex del match segna il gol che determina la vittoria dell’Atalanta, scusandosi ovviamente col pubblico. Genoa allo sbando, che prende addirittura la rete dell’ 1-4, che firma proprio l’ex Almeria El Bilal Toure. Subito dopo la rete, che avviene al 103’ minuto, Colombo fischia la fine. Vittoria pesantissima per l’Atalanta che allunga tre punti al quinto posto. Genoa che per questa volta si ferma dopo otto risultati utili consecutivi.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ JUVENTUS-EMPOLI 1-1: BRUTTO STOP BIANCONERO

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‘In campo con Flavio’ Lecce-Fiorentina 3-2: rimonta clamorosa dei giallorossi

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Serie A – Giornata 23 

Al Via del Mare di Lecce si gioca un match pesante per le due squadre. Per la Fiorentina, in ottica Champions e, dunque, per riportarsi al quarto posto. Invece, per i padroni di casa, per allontanarsi sempre più dalla zona calda della classifica. Inizia il match con ritmi contenuti. Si fa vedere il Lecce all’11 minuto con un cross tagliato di Almqvist e Kaba con un poderoso colpo di testa la manda sulla traversa.

Prima occasione per i padroni di casa, che sono bravissimi a prendere subito il pallino del gioco. Ospiti che ancora non sono scesi in campo. Al minuto numero 15, Giua fischia calcio di rigore dopo un contatto Martinez Quarta-Krstovic. Dopo un lungo review l’arbitro decide di assegnare punizione perché l’intervento è da lui reputato fuori dall’area di rigore. Punizione battuta da Oudin. Il francese buca la barriera e spiazza Terracciano. Dunque, 1-0 Lecce contro tutti i pronostici.

Si fa vedere ancora il Lecce che ha preso fiducia dopo il gol e al 26’ prende il palo con Krstovic. Fiorentina in bambola. Dopo altre due o tre occasioni per i padroni di casa l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Sostituzione per la Fiorentina che fa entrare subito Belotti. Si vede che negli spogliatoi Italiano ha dato una bella strigliata ai suoi dato che, pronti via, arriva il gol di Mandragora.

Appena entrato, il 38 viola mette alle spalle un sinistro potentissimo che vale il pareggio. Partita ora bellissima con occasioni da una parte e dall’altra. Clamorosa corsa di Banda che è imprendibile, arriva però davanti a Terracciano e si fa ipnotizzare, poi dopo pallone che arriva ad Oudin, il cui tiro viene ribattuto. Brava la Viola a tenere botta, bravo il Lecce a continuare a provarci. Entra anche Nico Gonzalez che da un importante mano in attacco. Arriva subito l’1-2.

Al 64’, infatti,  Falcone s’appresta a rinviare. Preferisce, però, costruire dal basso e scaricare per Baschirotto, il difensore ex Ascoli gliela scarica di nuovo e Falcone la tira addosso a Beltran nel tentativo di ridarla a Baschirotto. Pasticcio clamoroso, dunque, della difesa del Lecce che regala il gol alla Fiorentina. Secondo gol segnato di questo tipo da Beltran dopo quello a Monza. Dopo la rete di Beltran partita che abbassa i ritmi con il match che si concentra di più sulla fisicità e sul gioco a centrocampo. Tanti ammoniti, tanti diffidati e tanti squalificati.

Ma, all’ 87, da rimessa laterale, sul pallone s’avventa Belotti che in equilibrio precario fa partire un pallonetto che scavalca Falcone ma colpisce il montante pieno! Sugli sviluppi di un calcio di punizione in favore del Lecce, tocca Nzola e palla che e indirizzata sulla testa di Piccoli che salta altissimo e sovrasta Belotti mettendo alle spalle di Terracciano una rete pesantissima!

Esplode il Via del Mare che dopo una partita che prevedeva la Fiorentina ampiamente favorita, ha visto, invece, il Lecce pareggiarla. Subito dopo il calcio d’inizio riprende palla il Lecce con Gonzalez che guarda Almqvist. Lo svedese mette dentro un pallone velenoso che arriva a Krstovic che scaglia un tiro che finisce su Terracciano. Il portiere della Viola però non trattiene e palla che arriva a Dorgu che con una conclusione piazzata all’incrocio dei pali segna la rete del 3-2 finale. Pazza partita al Via del Mare con anche D’Aversa sotto la gradinata Sud del Lecce.

Ultimi assalti della Fiorentina che, però, non sono sufficienti per pareggiare la partita. Gara bellissima che vede un Lecce che gioca a calcio palla a terra (forse, in occasione dell’1-2, un po’ troppo) e che fa venire il mal di testa alla Fiorentina, che alla fine non ci capisce più niente e cade nel vuoto. Sono stati bravi anche i ragazzi di Italiano a reagire benissimo alla rete del momentaneo 1-0 ribaltando il risultato a 2-1. Partita che, però, sarà nella storia del Lecce.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ JUVENTUS-EMPOLI 1-1: BRUTTO STOP BIANCONERO

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