Tag: notizie calcio

in-campo-con-flavio-inter-milan-partita-bellissima-a-riyadh

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: partita bellissima a Riyadh

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: partita bellissima a Riyadh

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: partita bellissima a Riyadh

Supercoppa italiana

Alla Kingdom Arena di Riyadh si è giocata la finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan.
I rossoneri si stanno riprendendo dopo la crisi avuta con Paulo Fonseca, ma adesso, con Sergio Conceição, sembrano aver trovato la giusta quadra per ottenere le vittorie.
I nerazzurri, invece, stanno attraversando un ottimo periodo, con cinque vittorie consecutive in Serie A.

Per il Milan ci sono ottime notizie: è rientrato Rafael Leão tra i convocati. Mentre per l’Inter, il grande assente è Thuram.

La partita inizia subito con una pessima notizia per l’Inter, che perde Çalhanoğlu per un infortunio muscolare al 33’. Le due squadre effettuano un prolungato fraseggio, che coinvolge i trequartisti per il Milan e gli esterni per l’Inter.

Proprio con Dimarco arriva la prima occasione del match per l’Inter. Dopo un ottimo lavoro di Taremi, che tiene il pallone sulla trequarti, lo scarica all’ex Verona. Il numero 32 carica il sinistro, ma Maignan si stende benissimo e compie una grande parata.

Anche il Milan si rende pericoloso, ma non riesce mai a essere cinico sotto porta. Il ritorno in campo di Pulisic aiuta i rossoneri a essere più profondi nella fase di costruzione, con l’americano che si inserisce tra le linee, mantenendo al contempo compattezza durante la fase di non possesso.

Proprio all’ultimo minuto di recupero del primo tempo, l’Inter passa in vantaggio. Ancora Taremi scarica il pallone giusto, questa volta per Lautaro. L’argentino, dopo un paio di finte, calcia con un ottimo sinistro a fil di palo, battendo Maignan.

Finisce così la prima frazione.

Il secondo tempo inizia esattamente come si era concluso il primo: con un gol dell’Inter. Stavolta, il marcatore è l’iraniano Taremi, che dopo un’ottima partita di sacrificio, condita anche da un assist per Lautaro, fa 2-0. De Vrij lancia perfettamente dalle retrovie, Taremi controlla e con un destro preciso all’angolino raddoppia, mettendo una seria ipoteca sul derby.

Ma proprio da quel gol inizia la rimonta milanista. Infatti, al 50’, Conceição decide di far entrare Rafael Leão, e il Milan cambia volto. Un minuto dopo il suo ingresso, Leão si guadagna la punizione che porta al gol del 2-1. Hernandez si incarica della battuta e calcia a giro dal limite dell’area, trovando una traiettoria perfetta che si infila alle spalle di Sommer.

L’Inter si abbassa, cercando di gestire il pallone per far scorrere i minuti, ma alcuni errori tecnici pesano. Inizia un vero e proprio assedio del Milan, con Sommer protagonista per le sue parate e Bastoni decisivo con le sue ottime chiusure difensive.

Al 72’, l’Inter coglie il palo con Carlos Augusto, che prova un colpo di testa. La palla colpisce il palo, rimbalza su Maignan, ma non entra.

All’80’, il Milan trova il gol del pareggio. L’accoppiata Theo-Leão non si smentisce: il francese, dopo un lancio del numero 10, serve un cross perfetto per Pulisic. L’americano stoppa e gira in porta da vero rapace d’area.

L’Inter continua ad avere problemi difensivi, lasciando troppi spazi agli avversari.

La partita rimane intensa: l’Inter ci prova ancora, ma il Milan, con la velocità e il dribbling di Leão, Theo, Pulisic e Reijnders, riesce a portare avanti il pallone, guadagnando secondi preziosi per arrivare ai rigori.

All’ultimo respiro, dopo un’occasione per Dumfries, il Milan colpisce ancora. Leão brucia Bisseck in dribbling, arriva sul fondo e serve un pallone perfetto per Tammy Abraham, che al 93’ insacca a porta vuota dopo un’uscita non perfetta di Sommer.

Il Milan vince la Supercoppa Italiana a Riyadh grazie a una rimonta spettacolare, costruita su tre azioni di grande qualità.

Grande prestazione del collettivo rossonero e di Rafael Leão, che ha dato quel qualcosa in più alla squadra. Nonostante la sconfitta, anche l’Inter può sorridere per la buona prestazione dei suoi attaccanti, soprattutto Lautaro, che sembra essersi sbloccato.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ROMA-LAZIO: GIALLOROSSI VINCENTI NELLA STRACITTADINA

in-campo-con-flavio-lipsia-juventus-partita-spettacolare-alla-red-bull-arena

‘In campo con Flavio’ – Lipsia-Juventus: partita spettacolare alla Red Bull Arena

‘In campo con Flavio’ – Lipsia-Juventus: partita spettacolare alla Red Bull Arena

‘In campo con Flavio’ – Lipsia-Juventus: partita spettacolare alla Red Bull Arena

Champions League

Alla Red Bull Arena di Lipsia si è giocato un affascinante incontro tra Juventus e Lipsia, valido per la seconda giornata di Champions League. Dopo il successo di tutte le altre squadre italiane, escluso il Bologna, la Juve parte favorita e potrebbe ottenere 3 punti molto importanti.

Il Lipsia inizia la partita con le idee chiare, puntando sulle sue due punte di diamante, Šeško e Openda, sempre capaci di creare pericoli. La Juventus, invece, cerca la dinamicità di Yildiz e la capacità di finalizzazione di Vlahović. Tuttavia, l’inizio è subito in salita per la squadra di Allegri, costretta a due cambi dopo appena 12 minuti. Nico González lascia il campo per un problema muscolare, mentre Bremer subisce una rottura del crociato sinistro, un infortunio che lo terrà fuori per tutta la stagione. Entrano Conceição e Gatti.

Nonostante le difficoltà, la Juventus sembra più pimpante e cerca di allargare il gioco. Al 30’, però, arriva l’1-0 per i padroni di casa. Dopo uno splendido lancio di Openda dal centrocampo, Šeško stoppa magnificamente il pallone e con un sinistro potente lo manda sotto la traversa, battendo Perin e portando in vantaggio il Lipsia.

Il primo tempo si chiude con il Lipsia in vantaggio, mentre la Juventus fatica a reagire.

La ripresa: colpi di scena e rimonta

Nel secondo tempo, la partita si fa più vibrante. Al 50’, Vlahović pareggia con una girata perfetta su cross di Cambiaso, riportando la Juventus sul livello del mare. Tuttavia, appena 9 minuti più tardi, Di Gregorio si fa espellere per un fallo di mano fuori area, negando una chiara occasione da gol a Openda. Il VAR conferma il cartellino rosso e sulla punizione successiva c’è un tocco di mano in area da parte di Douglas Luiz. L’arbitro, dopo un’altra revisione al VAR, assegna il rigore. Šeško non sbaglia dal dischetto, riportando il Lipsia in vantaggio per 2-1.

Quando la partita sembra ormai chiusa, al 68’ Vlahović si inventa un gol straordinario: un tiro a giro da fuori area che ricorda le celebri conclusioni di Del Piero. La palla si infila sotto l’incrocio dei pali, regalando ai bianconeri il 2-2.

Conceição: il protagonista inatteso

La Juventus continua a sorprendere e, al 75’, Conceição, arrivato in prestito dal Porto, si mette in luce con un’azione personale incredibile. In mezzo a due difensori, il giovane attaccante riesce a mantenere il possesso e a insaccare con precisione battendo Gulácsi. Un gol pazzesco che porta la Juve in vantaggio per 3-2.

Il Lipsia tenta un ultimo assalto, ma la Juventus si chiude in difesa e riesce a mantenere il risultato. Con questa vittoria, i bianconeri salgono a 6 punti nella fase a gironi della Champions League, mentre il Lipsia rimane a quota zero.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ UDINESE-INTER: FRATTESI E LAUTARO REGALANO LA VITTORIA AI NERAZZURRI

in-campo-con-flavio-napoli-roma-2-2-partita-entusiasmante-al-maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Roma 2-2: partita entusiasmante al Maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Roma 2-2: partita entusiasmante al Maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Roma 2-2: partita entusiasmante al Maradona

Serie A

Oggi al Diego Armando Maradona di Napoli si è disputata una partita di grande importanza e bellezza, con un occhio all’Europa. Per i partenopei, questo match rappresentava il ritorno al successo dopo un lungo periodo di digiuno, mentre per i giallorossi un punto avrebbe significato un buon risultato, utile nella corsa alla Champions.

Il primo tempo è iniziato con una breve fase di studio, seguita dall’unica occasione giallorossa della prima parte del match. Dopo un calcio d’angolo, una sponda di testa di Mancini ha favorito Pellegrini, il quale però ha sprecato un’ottima occasione da una posizione favorevole con un colpo di testa. Successivamente, il Napoli ha preso il controllo del gioco, creando numerose occasioni soprattutto grazie a Victor Osimhen.

Il Napoli ha impegnato un attento Svilar e una reattiva difesa romanista, che ha impedito ai partenopei di segnare. D’altra parte, la Roma ha difeso nel primo tempo, limitando le occasioni di gioco degli avversari. La prima frazione di gioco non ha regalato molte emozioni.

Il secondo tempo è iniziato come è finito il primo, con il Napoli protagonista e la Roma più chiusa che offensiva, affidandosi alle giocate del tridente Azmoun-Dybala-El Shaarawy. Ed è proprio da una giocata di Azmoun che nasce il gol del vantaggio giallorosso. Dopo un colpo di testa di Pellegrini, Azmoun viene steso in area da Juan Jesus, causando il calcio di rigore per i giallorossi.

Dal dischetto si presenta Paulo Dybala, che trasforma perfettamente il penalty dove Meret non può arrivare. Il vantaggio, forse non del tutto meritato per i giallorossi, arriva mentre stavano spingendo un po’ di più rispetto alla fine del primo tempo. Il Napoli, però, reagisce subito e non accusa il colpo, trovando il gol del pareggio al 64′ con Olivera, che tira forte su Kristensen, che la spinge nella propria porta.

La squadra partenopea continua a spingere, mentre la Roma cambia modulo per difendersi e strappare un punto prezioso per la classifica. Dopo una forte pressione alla ricerca del gol, il Napoli trova la rete che lo porta in vantaggio. Dopo un dribbling di Kvara su Renato Sanches, il georgiano entra in area ed è steso, ottenendo il calcio di rigore dopo l’intervento del VAR.

Osimhen trasforma il penalty, portando il Napoli in vantaggio. Si attende un assedio della Roma, ma il Napoli continua ad attaccare senza trovare il gol del 3-1 che avrebbe chiuso la partita. Tuttavia, su calcio d’angolo, Ndicka fa una sponda di testa per Abraham, che segna il 2-2. Inizialmente il gol viene annullato, ma dopo alcuni minuti di controllo viene convalidato.

Una partita emozionante che, purtroppo, non regala più emozioni. Il Napoli è stato sprecone, la Roma cinica, quindi i partenopei provano rimpianti mentre i giallorossi conquistano un punto pesante.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ CALCIOMERCATO ATALANTA: LA CLAMOROSA INDISCREZIONE CHE FA GIOIRE BERGAMO

in-campo-con-flavio-calciomercato-atalanta-la-clamorosa-indiscrezione-che-fa gioire-bergamo

‘In campo con Flavio’ Calciomercato Atalanta – La clamorosa indiscrezione che fa gioire Bergamo

Calciomercato Atalanta – La clamorosa indiscrezione che fa gioire Bergamo

‘In campo con Flavio’ Calciomercato Atalanta – La clamorosa indiscrezione che fa gioire Bergamo Calciomercato Atalanta – La clamorosa indiscrezione che fa gioire Bergamo

Calciomercato Serie A

Si è già giocata la seconda semifinale di Coppa Italia, quella tra Atalanta e Fiorentina, ed è terminata 4-1 per i padroni di casa. Non mi concentrerò, dunque, ò sull’andamento del match, bensì su una plateale indiscrezione di mercato rivelata. Infatti, in un’intervista ai microfoni di Canale 5, il presidente bergamasco Percassi ha parlato del futuro di De Ketelaere.

Dopo essersi inserito nel progetto orobico, il belga è pronto a restare e, di conseguenza, separarsi definitivamente dal Milan (squadra a cui appartiene). Dunque, Percassi, dopo una domanda non seria che parlava dell’abitazione di De Ketelaere, esternandosi dal rettangolo verde, ha risposto in maniera positiva sul futuro del belga.

‘In campo con Flavio’ Calciomercato Atalanta – La clamorosa indiscrezione che fa gioire Bergamo

Infatti, il patron ha detto: “Può tranquillamente rimanere nel suo monolocale a Bergamo”, quasi a significare: “Ovviamente ce lo terremo per un altro anno o più”. Dato l’ottimo inserimento a Zingonia e le sue altrettanto ottime prestazioni in maglia nerazzurra, tutto porterebbe a una permanenza a Bergamo. Tutto tranne il ritorno a Milano, sponda ovviamente rossonera. Un altro anno con il tridente magico Lookman-Scamacca-De Ketelaere porterebbe a Bergamo, a mio avviso, un trofeo.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ CAGLIARI-JUVENTUS 2-2: RISULTATO A SORPRESA ALL’UNIPOL DOMUS 

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno

da GianlucaDiMarzio.com

La trattativa tra Napoli e Samardzic si dimostra tutt’altro che conclusa, con la Juventus che intensifica la pressione per assicurarsi il centrocampista dell’Udinese in vista della finestra di mercato di giugno.

L’incertezza persiste tra Napoli e Samardzic

Nonostante l’avanzare delle discussioni, la trattativa per il trasferimento di Samardzic al Napoli è ancora in sospeso. Manca un accordo definitivo tra l’Udinese e il Napoli, e il giocatore stesso, insieme al suo entourage, sta valutando attentamente se accettare l’offerta o considerare alternative. Mentre si attende un verdetto, la Juventus entra nuovamente in scena, esercitando pressioni significative per assicurarsi le prestazioni del centrocampista serbo a partire da giugno.

La Juventus persiste nella sua offensiva per Samardzic

Non c’è tregua nella strategia della Juventus, che continua a premere per chiudere un accordo favorevole. L’operazione, però, è ancora in una fase di stallo, con gli aspetti finanziari e contrattuali che richiedono un chiarimento. La Juventus, consapevole dell’interesse del Napoli, intensifica il suo pressing, cercando di mettere in difficoltà la concorrenza e garantirsi il giocatore durante la finestra di mercato estiva.

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno – La possibile influenza della Juventus sulla decisione di Samardzic

La titubanza di Samardzic potrebbe essere alimentata dalla persistente pressione della Juventus. La squadra bianconera, già interessatasi al giocatore in passato, ritorna sulla scena con un obiettivo chiaro: assicurarsi le sue prestazioni per la prossima stagione. La Juventus, con una mossa strategica, rimanda la sua avanzata a giugno, sperando che l’arrivo imminente di Tiago Djalo possa calmare momentaneamente le acque.

Il trasferimento fallito dall’Udinese all’Inter

Dopo essere stato in procinto di trasferirsi all’Inter la scorsa estate, Samardzic ha preferito rimanere all’Udinese. Nella prima parte della stagione attuale, il talentuoso centrocampista serbo ha dimostrato il suo valore con 17 presenze in campionato, contribuendo con 2 gol e 2 assist. La sua permanenza in maglia bianconera è ora messa in discussione dalla determinazione della Juventus, che ambisce a inserirlo nella sua rosa per la prossima stagione.

In conclusione, la complicata trattativa tra Napoli, Udinese e Samardzic si evolve con la Juventus che entra in gioco con forza, dimostrando una volontà ferma di aggiudicarsi il centrocampista serbo. Resta da vedere come si svilupperanno gli eventi nei prossimi giorni o mesi, ma la Juventus ha chiaramente espresso il suo interesse ad aggiungere Samardzic alle proprie fila.

CALCIOMERCATO: DRAGUSIN DICE DEFINITIVAMENTE NO AL NAPOLI E ORA E’ SFIDA TRA BAYERN MONACO E TOTTENHAM

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore

da corriere.it

L’annuncio della scomparsa di Franz Beckenbauer a 78 Anni

Franz Beckenbauer, noto come “Der Kaiser” nel mondo del calcio, è morto all’età di 78 anni. Questa icona del calcio tedesco ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama sportivo mondiale. La sua carriera di giocatore lo ha visto vincere la Coppa del Mondo nel 1974, mentre da allenatore ha guidato la Germania alla vittoria nel 1990. Con due Palloni d’Oro, Beckenbauer è stato un protagonista indiscusso del calcio, ma anche un uomo che ha affrontato sfide personali significative, tra cui la perdita del figlio Stephan nel 2005.

Un campione elegante: Der Kaiser sul campo

Franz Beckenbauer era conosciuto per la sua eleganza sul campo, dove sembrava quasi planare sull’erba. La sua classe immensa lo ha reso una figura di spicco nel calcio mondiale. Nato in una Germania postbellica, Beckenbauer ha trovato nel calcio un modo per riscattare il suo paese. Il soprannome “Der Kaiser” rifletteva la sua altezzosità e distacco, tratti che spesso caratterizzano le leggende del mondo sportivo.

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore  – Il Mondiale del ’66 e la rivincita nel ’74

Il destino di Beckenbauer si intrecciò con la finale del Mondiale del 1966, in cui la Germania perse contro l’Inghilterra. Tuttavia, nel 1974, Beckenbauer ottenne la sua rivincita, guidando la Germania all’ambito titolo mondiale. Il suo contributo al calcio non si limitava al campo, poiché, già a vent’anni, insegnava calcio a Wembley, un segno precoce del suo talento e della sua influenza.

La maestria tecnica e i Palloni d’Oro

La maestria tecnica di Beckenbauer lo ha reso un libero di valore aggiunto per il centrocampo. Due Palloni d’Oro, nel 1972 e nel 1976, sottolineano il riconoscimento del suo talento straordinario. Vinse tre Coppe dei Campioni consecutive, confermando il suo status di fuoriclasse indiscusso. Il suo impatto nel calcio non necessitava di trofei per giustificarne l’eccellenza.

La parentesi negli USA e l’esclusione dal Mondiale

Beckenbauer, in una parentesi degli anni ’70, si unì ai Cosmos di New York, anticipando di decenni il fenomeno degli sceicchi nel calcio. Questa scelta, tuttavia, gli costò l’esclusione dalla squadra nazionale tedesca, ma non intaccò la sua reputazione. Anche se la Germania non poteva schierarlo, Beckenbauer restava un’icona del calcio teutonico.

Il trionfo da allenatore a Italia ’90

Il secondo tempo della carriera di Beckenbauer iniziò da allenatore, con la vittoria della Germania ai Mondiali del 1990 in Italia. Entrando così nel ristretto gruppo di coloro che hanno vinto la Coppa del Mondo sia come giocatori che come allenatori, Beckenbauer ha dimostrato la sua versatilità e la sua conoscenza del gioco.

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore – Il ruolo dirigenziale e il contributo al calcio

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Beckenbauer ha continuato a lasciare il suo segno nel calcio. Ha scalato le vette del Bayern Monaco e ha svolto un ruolo di spicco nella Fifa. Pur affrontando alcune critiche, ha mantenuto la sua eleganza in ogni contesto. La sua influenza ha plasmato il calcio, e il suo passaggio rappresenta un cambio di epoca per il mondo del pallone.

Il calcio prima e dopo Franz Beckenbauer

La scomparsa di Franz Beckenbauer segna la fine di un’era nel calcio. Conosciuto per la sua classe senza pari e per il contributo alla Germania sia come giocatore che come allenatore, Beckenbauer rimarrà un’icona immortale del calcio mondiale. Il suo impatto sul gioco e la sua eleganza resteranno vividi nei cuori dei tifosi, mentre il calcio si prepara a vivere senza la schiuma che “Der Kaiser” ha portato alla birra di questo amatissimo sport.

TENSIONE IN CASA NAPOLI: MAZZARRI PRESENTA LE DIMISSIONI E AURELIO DE LAURENTIIS (PER ORA) LE RESPINGE

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine

da gianlucadimarzio.com

Prospettive di rinforzo per il Napoli nel mercato di gennaio

Le trattative tra il Napoli e Lazar Samardzic stanno continuando con l’obiettivo di portare il talentuoso calciatore tedesco classe 2002 nella squadra azzurra. Con la recente cessione di Elif Elmas al Lipsia, Samardzic potrebbe colmare il vuoto nel centrocampo partenopeo, specialmente considerando l’assenza di Anguissa a causa della Coppa d’Africa.

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine – Colloqui con il padre di Samardzic: diritti d’immagine al centro dell’attenzione

Le ultime novità nelle trattative riguardano i colloqui tra la società del Napoli e il padre di Lazar Samardzic. Attualmente, il tema principale è la definizione degli accordi con gli sponsor legati ai diritti d’immagine del giovane calciatore. Questa questione rappresenta da sempre un elemento cruciale nelle trattative condotte dal Napoli e da Aurelio De Laurentiis.

Focus su diritti d’immagine piuttosto che su ingaggio e costo del cartellino

Al momento, l’attenzione è maggiormente concentrata sulla risoluzione degli accordi relativi ai diritti d’immagine, piuttosto che sugli aspetti finanziari dell’ingaggio del giocatore o sulla cifra del cartellino. Questa scelta evidenzia l’importanza che il Napoli attribuisce a questa componente specifica nelle trattative contrattuali.

Stato attuale della trattativa Napoli-Samardzic

L’indicazione positiva riguardante l’andamento favorevole delle trattative emerge dalla presenza dei diritti d’immagine sul tavolo delle discussioni. Questo rappresenta un chiaro segnale che le negoziazioni stanno procedendo in maniera costruttiva e orientata verso un accordo totale.

Storia estiva e attuale stagione di Samardzic

Nell’estate precedente, Lazar Samardzic era stato al centro di una trattativa prolungata con l’Inter, che alla fine si era conclusa senza un esito positivo. Nella stagione attuale, giocando con la maglia dell’Udinese, ha accumulato diciassette presenze in Serie A, segnando due gol e fornendo due assist.

In cerca di un’intesa totale

Il Napoli continua ad avanzare nelle trattative per acquisire Lazar Samardzic, con l’obiettivo di fortificare la squadra in vista delle sfide future. La risoluzione dei dettagli legati ai diritti d’immagine rappresenta un passo cruciale verso l’ottenimento di un accordo completo. Mentre l’attenzione si sposta sulla componente contrattuale, la tifoseria resta in attesa di ulteriori sviluppi in questa dinamica trattativa di mercato.

COPPA D’AFRICA 2024 TUTTI I CONVOCATI: LE ASSENZE CRUCIALI CHE AGITANO LA SERIE A

 

Superlega: Napoli aperto al dialogo Roma e Inter in disaccordo Milan attende

Superlega: Napoli aperto al dialogo Roma e Inter in disaccordo Milan attende

Superlega: Napoli aperto al dialogo Roma e Inter in disaccordo Milan attende

da ansa.it

Il mondo del calcio è ancora sotto shock dopo la recente decisione della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega. Mentre la gran parte dei club resta in attesa, il Napoli si mostra favorevole e pronto al dialogo. Al contrario, Inter e Roma si schierano contro, insieme ad altri club europei come Atletico Madrid, Bayern Monaco e Manchester United.

La posizione delle grandi società di Serie A

Dopo il verdetto, tre grandi società di Serie A sono state tra le prime a esprimere le proprie opinioni. Tuttavia, il nuovo scenario apre a dubbi e problematiche, incluso il rischio di esclusione dai campionati. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) sottolinea la sua intenzione di agire per la difesa del principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali, dichiarando che la Superlega non è un progetto compatibile.

Prudenza e attesa da altri club

Mentre alcune società sono ancora in attesa di valutare le conseguenze della sentenza, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si distingue per essere favorevole alla Superlega. De Laurentiis è aperto al dialogo con altri grandi club europei per costruire il progetto, confermando la sua posizione a favore di un torneo alternativo con criteri meritocratici.

Le posizioni di Roma, Inter e Juventus

Al contrario, Roma e Inter affermano che il futuro del calcio è garantito solo attraverso la collaborazione con Eca e Uefa. La Juventus, precedentemente uscita dal progetto, ha annunciato di voler attendere la sentenza per valutare le conseguenze insieme agli altri attori del calcio europeo.

La posizione del Milan e le preoccupazioni per la Serie A

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, afferma che è troppo presto per esprimere opinioni definitive sulla Superlega. Tuttavia, esprime preoccupazione per il sistema calcio italiano, che perde vantaggi fiscali. Scaroni spera che il governo e il Parlamento possano intervenire per preservare gli interessi della Serie A.

La rivincita di Andrea Agnelli e la reazione della Juventus

Andrea Agnelli, uno dei principali fautori della Superlega, festeggia la sentenza della Corte Europea che ha bocciato le posizioni di Uefa e Fifa. L’ex presidente della Juventus, momentaneamente fuori dai giochi, celebra la decisione con un messaggio su X, sottolineando il suo amore per il calcio e citando il motto “fino alla fine”. Agnelli pubblica anche le parole della canzone degli U2, “Where the streets have no name”, come simbolo della sua volontà di abbattere ostacoli.

La Juventus dopo la sentenza

La Juventus, ora, dovrà valutare gli effetti della sentenza. Fino ad ora, il club bianconero non ha rilasciato commenti, lasciando ogni valutazione agli approfondimenti necessari e al confronto con gli altri club. La sentenza potrebbe riaccendere l’interesse per la Superlega, portando a una nuova fase di discussione e decisione tra i protagonisti del calcio europeo.

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

da virgilio.it

Introduzione

Nella cornice della 16a giornata di Serie A, la partita tra il Genoa e la Juventus ha fatto parlare non solo per il risultato in campo. Ma anche per le accese proteste del tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, nei confronti dell’arbitro Massa e del VAR. Il giudice sportivo ha preso provvedimenti nei confronti di Allegri, infliggendogli una multa di 10.000 Euro e una diffida a seguito del suo comportamento nel post-partita.

Una partita con diverse controversie

Il match, disputato a Marassi, ha visto la Juventus scontrarsi con il Genoa. In una partita che ha generato diverse controversie e discussioni sulle decisioni arbitrali. Tuttavia, è stata la reazione di Allegri al termine del gioco a far discutere di più. Quando il tecnico si è recato nello spogliatoio dell’arbitro Massa per esprimere il suo dissenso in maniera veemente.

La situazione è degenerata

Secondo quanto riportato nei provvedimenti disciplinari emessi dal giudice sportivo, Allegri, visibilmente furioso per la direzione di gara di Massa, ha inizialmente esposto le sue proteste in modo pacato. Tuttavia, la situazione è degenerata nel corso di una conversazione che è durata ben 40 minuti, culminando in espressioni definite “irrispettose” nei confronti dell’arbitro e del sistema VAR.

Multa sì, squalifica no

La multa di 10.000 Euro, accompagnata da una diffida, rappresenta una sanzione significativa per Allegri, che ha quindi dovuto affrontare le conseguenze delle sue azioni. Tuttavia, il giudice sportivo non ha applicato alcuna squalifica. Garantendo così la presenza del tecnico in panchina per la prossima partita di Serie A contro il Frosinone.

Le dichiarazioni di Allegri nel post partita

Curiosamente, il comportamento di Allegri nel post-partita sembra in contrasto con le dichiarazioni che aveva rilasciato ai giornalisti poco dopo il fischio finale. In conferenza stampa, il tecnico aveva mantenuto un tono più conciliante, elogiando il lavoro dell’arbitro Massa e della sua squadra. “Massa e la squadra arbitrale hanno lavorato bene”, aveva dichiarato Allegri. “Ogni settimana ci sono episodi analoghi che vengono valutati in maniera diversa non dall’arbitro ma dal VAR”.

La scelta comunicativa di Allegri

Le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa fanno emergere un aspetto interessante della sua gestione delle situazioni post-partita. Una distinzione tra le critiche esposte pubblicamente e quelle riservate all’interno dello spogliatoio. Questo comportamento, tuttavia, sembra non essere sfuggito all’occhio attento del giudice sportivo. Che ha ritenuto necessario intervenire con una sanzione economica e una diffida.

Una riflessione più ampia

Il caso solleva anche una riflessione più ampia sulla gestione delle tensioni nel calcio. E sulla necessità di mantenere un dialogo rispettoso e costruttivo tra giocatori, allenatori e arbitri. La richiesta di una “linea guida più uguale per tutti” avanzata da Allegri potrebbe riflettere una preoccupazione diffusa nell’ambiente calcistico. Riguardo alla coerenza e alla trasparenza nelle decisioni arbitrali.

Conclusione

In conclusione, la multa inflitta ad Allegri serve da monito per tutti coloro che partecipano al mondo del calcio. Sottolineando l’importanza di mantenere un comportamento rispettoso e professionale anche nelle situazioni più concitate. La Serie A continua a essere teatro di emozioni e controversie, ma è fondamentale che queste siano gestite con civiltà e nel rispetto delle regole del gioco.

SORTEGGIO DEGLI OTTAVI DI CHAMPIONS E PLAY-OFF DI EUROPA LEAGUE: LE SQUADRE ITALIANE AFFRONTANO SFIDE FORMIDABILI

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

da corriere.it

Il mondo del calcio è spesso teatro di intense rivalità tra squadre e tifoserie. Ma cosa accade quando queste rivalità si trasferiscono al di fuori del campo da gioco e coinvolgono anche i tifosi stessi? Gli scontri di ieri tra ultras del Milan e del Paris Saint-Germain (PSG) ai Navigli di Milano ha acceso i riflettori su questa rivalità. Una rivalità che ha radici profonde e un legame con i tifosi del Napoli.

L’agguato a Milano

L’agguato, avvenuto nella tarda serata di lunedì, ha visto un gruppo di ultras della Curva Sud del Milan scontrarsi con tifosi del PSG, culminando con un tifoso ospite ferito da una coltellata. Questo episodio ha destato preoccupazione e ha portato molte persone a chiedersi: perché queste due tifoserie sono rivali?

La rivalità tra Milan e PSG

La rivalità tra Milan e PSG non è nata di recente, ma ha radici che affondano nel passato. Tuttavia, uno dei fattori chiave che ha contribuito a intensificare questa rivalità è legato all’amicizia degli ultras del PSG con quelli del Napoli. Il Collectif Ultras Paris, il gruppo di tifosi organizzati del PSG, è gemellato con gli ultras del Napoli da diversi anni. Questo gemellaggio si basa su una solida amicizia tra le due tifoserie, che condividono valori e obiettivi comuni.

Un momento significativo di questa amicizia si registra nel 2018, quando gli ultras del PSG e del Napoli si sono ritrovati sotto il murale di Diego Maradona, prima di una partita di Champions League. Questo incontro simbolico ha rafforzato il legame tra le due tifoserie e ha dato inizio a una rivalità indiretta con il Milan.

La presenza dei tifosi napoletani a Parigi

La rivalità tra il Milan e il PSG ha ricevuto una spinta ulteriore durante la partita d’andata del 25 ottobre. Durante questo match, si è registrata la presenza di tifosi del Napoli a Parigi, accanto ai tifosi del PSG. Inoltre, uno striscione degli ultras partenopei è stato esposto vicino a quelli del PSG, dimostrando un’affiliazione indiretta tra le tifoserie.

Durante la partita, un gruppo di ultras del PSG si è avvicinato agli spalti occupati dai tifosi del Milan, provocando uno scontro, evitato solo grazie all’intervento degli steward e delle forze dell’ordine. Questo incidente ha ulteriormente accresciuto le tensioni tra le due tifoserie.

Preoccupazioni per la Presenza dei Tifosi Francesi a Milano

In seguito a questi eventi, c’era preoccupazione per la presenza dei tifosi francesi a Milano, in vista di una possibile risposta da parte dei milanisti. L’Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive ha rafforzato le misure di sicurezza, a causa del rischio di violenza, a livello 3.

Quasi 5.000 tifosi francesi sono giunti a Milano, e 4.300 assisteranno alla partita tra Milan e PSG a San Siro. Questa situazione ha messo in luce la necessità di una vigilanza costante e di misure di sicurezza rigorose per evitare ulteriori scontri tra le due tifoserie.

In conclusione, la rivalità tra ultras del Milan e del PSG ha radici profonde, e l’amicizia tra il PSG e il Napoli ha contribuito a intensificare questa rivalità indiretta. Il calcio, pur essendo uno sport appassionante, può spesso sfociare in situazioni di tensione e rivalità tra tifosi. Mettendo in primo piano la necessità di misure di sicurezza e di una gestione adeguata delle manifestazioni sportive.

CRISI MILAN: FIDUCIA IN PIOLI MA LE PROSSIME DUE PARTITE SARANNO DECISIVE

Copyright © 2012 - 2022 FB Comunicazione di Francesco Girolamo Balzano Testata Giornalistica registrata presso Tribunale di Roma n.263/2012

Partita Iva: 11915641002 | Privacy Policy

Sito web realizzato da

Musa Studio | Web e Comunicazione

VPS