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‘In campo con Flavio’ – Milan-Roma: derby tra deluse a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Milan-Roma: derby tra deluse a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Milan-Roma: derby tra deluse a San Siro

Serie A

Al San Siro di Milano si è giocata Milan-Roma. Una partita che ha visto affrontarsi due squadre che non hanno rispettato le aspettative riposte su di loro prima dell’inizio del campionato, deludendo sia per le prestazioni che per il piazzamento in classifica. Ci si aspetta un Milan migliore rispetto alle altre partite, vista l’importanza del match. Stessa cosa per la Roma, che deve fare punti per rialzarsi e allontanare la zona retrocessione.

La partita inizia con continui cambi di fronte, tra contropiedi e azioni manovrate, tra cui spicca il palo colpito da Dovbyk. Dopo un’azione corale della Roma, Saelemaekers combina bene con Dovbyk. L’ucraino tira di prima intenzione, cogliendo il palo esterno alla sinistra di Maignan. Milan e Roma giocano molto bene, uscendo sempre dal basso e cercando poi, da una parte, Dybala e, dall’altra, Reijnders. Proprio l’olandese, in seguito a un contropiede perfetto, porta in vantaggio i rossoneri. Fofana guida il pallone e, arrivato al limite dell’area, scarica su Reijnders. Il numero 14, di prima intenzione, non può che appoggiare in rete, battendo Svilar.

Il Milan riesce a dare continuità al gol, presentandosi più volte in area di rigore rispetto alla Roma, ma sempre in modo inconcludente. Al 23’, contro ogni pronostico, la Roma trova il pareggio. I giallorossi, che avevano concesso praterie al Milan, sfruttano l’ennesimo contropiede del match. Angelino lancia in avanti per Dovbyk, che tenta un colpo di tacco riuscito perfettamente, servendo Dybala. L’argentino, sorprendentemente, tira al volo con il destro e trova un gol bellissimo, con la sfera che si spegne alle spalle di Maignan. Il Milan torna in avanti, soprattutto con Chukwueze ed Hernandez, che riescono sempre a saltare l’uomo e attaccare lo spazio, per poi cercare un Morata sottotono. Finisce così la prima frazione.

Nel secondo tempo le squadre giocano più a viso aperto. Il Milan, grazie ai cambi della Roma, che toglie Kone e Hummels, riesce ad avanzare maggiormente. Si mette subito in luce Bennacer, tornato dall’infortunio, che riesce a dare quantità al centrocampo, rifinito poi dagli assist di Fofana e dai gol di Reijnders. Anche la Roma riesce a ritagliarsi il suo spazio, con Pisilli e Pellegrini che si trovano davanti a Maignan in due occasioni giganti, ma vengono ipnotizzati dal portiere rossonero.

Questa partita costa l’esonero a Fonseca, mentre per la Roma rappresenta il secondo segnale di rinascita dopo la sfida con il Parma. Il match si chiude così: entrambe le squadre hanno dato spettacolo, con molti tiri e con i portieri, soprattutto Svilar, che si sono messi in grande evidenza.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ FIORENTINA-UDINESE: FRENATA CHAMPIONS PER I GIGLIATI

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‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Udinese: frenata Champions per i gigliati

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Udinese: frenata Champions per i gigliati

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Udinese: frenata Champions per i gigliati

Serie A

Al Franchi di Firenze si è giocata Fiorentina-Udinese. È stata una partita molto importante per entrambe le squadre. Per l’Udinese, era fondamentale continuare a credere nella zona Conference. Per la Fiorentina, invece, l’obiettivo era proseguire la corsa verso la Champions.

Ci si aspettava una partita equilibrata. L’Udinese poteva fare male con le due punte, Lucca e Thauvin. La Fiorentina contava sulla sua trequarti pesante, con Colpani, Sottil e Beltran.

Subito al 4′ minuto c’è stato un contatto dubbio in area. Sottil supera Kristensen, che lo atterra con una spinta. Inizialmente, l’arbitro Marcenaro non fischia. Poi, grazie alla revisione al Var, viene assegnato il penalty alla Fiorentina. Sul dischetto si presenta Kean, visto l’infortunio di Gudmundsson. L’ex Juve spiazza Sava e porta in vantaggio la Fiorentina.

La Fiorentina mantiene il pallino del gioco, anche dopo il vantaggio. La squadra gioca velocemente, cercando sempre Colpani e Sottil. Kean è il protagonista. Ha molte occasioni, tra cui una clamorosa rimonta di Kristensen su un suo tiro a botta sicura.

Finisce così il primo tempo.

Nel secondo tempo entra un’altra Udinese. È più propositiva e vogliosa. La Fiorentina, invece, si abbassa con l’avanzare dell’Udinese in zona offensiva. Al 50′, Lucca punisce i locali. Dopo un errore clamoroso di Ranieri, Ekkelenkamp la mette dentro per l’ex Ajax. Quest’ultimo gira la palla in porta con grande precisione, trovando l’angolo lontano e trafiggendo De Gea.

Subito dopo, al 57′, raddoppia l’Udinese. Thauvin, su un lancio dalla sinistra, effettua un controllo perfetto e sposta la palla sul sinistro. Con il mancino, mette la palla all’angolino. È una rete splendida che ribalta il risultato.

La Fiorentina prova a rialzare il baricentro. Kean trova due grandissime occasioni. In una, colpisce il palo da ottima posizione. Nell’altra, non riesce a spingere in porta un passaggio perfetto di Kouamé, che aveva approfittato di una rischiosa uscita di Sava.

L’Udinese riesce a mantenere il risultato. Gioca bene sia in attacco che in difesa. L’unico che riesce a mettere in difficoltà la difesa bianconera è Kean. Con la sua velocità e dinamismo, ha sempre messo sotto pressione la difesa dell’Udinese.

La Fiorentina passa in vantaggio, ma nel secondo tempo si spegne. L’Udinese ne approfitta e ribalta il risultato.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – LAZIO-INTER: NERAZZURRI SCATENATI ALL’OLIMPICO

 

‘In campo con Flavio’ Manchester City-Feyenoord: partita bellissima all’Ethiad

‘In campo con Flavio’ Manchester City-Feyenoord: partita bellissima all’Ethiad

‘In campo con Flavio’ Manchester City-Feyenoord: partita bellissima all’Ethiad

Champions League

Tutti sanno che il Manchester City sta attraversando un momento complicato, con quattro sconfitte consecutive. Il Feyenoord, invece, arriva con entusiasmo grazie a sei vittorie di fila in campionato, che gli valgono il quarto posto in classifica.

Il City parte forte, imponendo un giro palla prolungato ed efficace, costringendo il Feyenoord sulla difensiva. Nei minuti iniziali, Haaland ha due opportunità di testa, ma non riesce a segnare, interrompendo il digiuno in Champions League che dura dal 23 ottobre contro lo Sparta Praga.

Il Feyenoord riesce comunque a uscire bene dal pressing avversario, sfruttando i centrocampisti per innescare Gimenez e Paixão. Tuttavia, è il City a sbloccare il match: al 44’, Haaland subisce un fallo in area, e l’arbitro assegna immediatamente il rigore. Il norvegese, che aveva sbagliato dal dischetto contro lo Sporting Lisbona, questa volta spiazza Wellenreuther e porta in vantaggio i Citizens.

Nel finale del primo tempo, il Feyenoord prova ad avanzare ma senza impensierire la difesa del City. La prima frazione si chiude sull’1-0.

Nella ripresa, il Manchester City entra in campo con maggiore determinazione per chiudere la partita. Al 50’, Gundogan raddoppia: dopo un calcio d’angolo respinto, è il più rapido a intervenire e, complice una deviazione, batte Wellenreuther per il 2-0.

Nonostante lo svantaggio, il Feyenoord non si arrende. Paixão crea diversi spunti interessanti, ma da un recupero palla di Mateus Nunes nasce il terzo gol del City. Il portoghese avanza palla al piede, serve Haaland, che non sbaglia e realizza il 3-0 con un facile tap-in.

Il City gestisce il possesso per oltre venti minuti, evitando rischi e senza creare nuove occasioni. Tuttavia, un errore di Gvardiol permette a Hadj di smarcare Ederson e segnare il gol del 3-1.

All’82’, il muro difensivo del City crolla di nuovo: dopo un palo colpito dalla destra, Gimenez, lasciato inspiegabilmente solo, ribadisce in rete per il 3-2, riaprendo la partita. La difesa del Manchester City commette troppi errori, lasciando spazi agli attaccanti olandesi per segnare gol evitabili.

All’89’, arriva l’incredibile pareggio del Feyenoord. Hadj si rende protagonista con un lancio lungo perfetto per Paixão, che con un colpo di testa supera Ederson e serve Hancko. L’ex Fiorentina sigla il 3-3 con un altro colpo di testa, completando una rimonta insperata per i biancorossi.

Il City, incapace di gestire il vantaggio, offre una prestazione opaca, mentre il Feyenoord firma un’impresa nel finale. In classifica, il Manchester City scivola al 17° posto, mentre il Feyenoord resta nella zona playoff senza grandi cambiamenti.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ITALIA-FRANCIA: AZZURRI SOTTOTONO A SAN SIRO

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‘In campo con Flavio’ Real Madrid-Milan: partita perfetta dei rossoneri al Bernabeu

‘In campo con Flavio’ Real Madrid-Milan: partita perfetta dei rossoneri al Bernabeu

‘In campo con Flavio’ Real Madrid-Milan: partita perfetta dei rossoneri al Bernabeu

Champions League

Al Santiago Bernabeu di Madrid si è giocata Real Madrid-Milan, una partita che si prospettava emozionante. Il Milan aveva le carte in regola per mettere in difficoltà il Real grazie alla sua densità a centrocampo e alla sua incisività offensiva. Sappiamo già il talento straordinario della rosa del Real Madrid, che però in questo momento non sta esprimendo appieno, come dimostra il Clasico perso per 0-4.

La partita inizia con i rossoneri che prevalgono nel possesso palla, cercando spesso Leao, il quale a sua volta prova a trovare Morata. Il Real Madrid appare più passivo all’inizio, aspettando il Milan nella propria metà campo e concedendo un po’ di terreno di gioco. Al 12’ il Milan passa in vantaggio. Da calcio d’angolo, Thiaw stacca di testa e insacca sul primo palo, anticipando tutta la difesa madrilena.

Il Real Madrid risponde subito con i primi scatti brucianti di Mbappe, che cerca di creare pericoli trovando Vinicius Jr. sulla fascia. È proprio da questa collaborazione che arriva il pareggio dei blancos. Su un inserimento del brasiliano, Emerson Royal interviene in modo falloso in area. L’arbitro Vincic non ha dubbi e assegna un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Vinicius, che con un “cucchiaio” batte Maignan, portando il risultato sull’1-1.

Il Milan rialza il baricentro e mette in seria difficoltà il palleggio del Real, pressando sempre alto. Quando sembra che il primo tempo stia per concludersi sull’1-1, entra in scena Rafa Leao. Grazie a una sua azione, nasce il secondo vantaggio rossonero. Dopo un tiro del numero 10 portoghese, respinto da Lunin, l’ex di giornata, Alvaro Morata, è il più lesto a mettere in rete un gol facile ma pesantissimo, portando nuovamente avanti i rossoneri. Il primo tempo si chiude così.

Il Real Madrid parte forte nel secondo tempo, creando occasioni soprattutto con Bellingham, ma senza impensierire Maignan e la difesa rossonera. La partita rimane molto equilibrata, con occasioni da entrambe le parti. In questo secondo tempo, sono i centrocampisti delle due squadre a fare la differenza: l’impostazione perfetta di Tchouameni, l’estro di Modric, i tiri di Valverde e la tecnica di Bellingham per il Real; mentre per il Milan, la forza fisica di Musah, il giro palla di Fofana, la capacità di dribbling di Leao, la quantità di Reijnders e l’esperienza e tecnica di Pulisic completano una squadra perfetta.

Proprio dal centrocampo milanista nasce l’1-3. Leao, con un cross perfetto, trova Reijnders, che con un potente colpo batte Lunin, spegnendo le speranze di rimonta del Real. Dopo il doppio vantaggio, Maignan si mette in mostra con due parate straordinarie su Mbappe e Diaz, mantenendo in sicurezza il risultato, nonostante un gol annullato al Real.

Sorprendentemente, la partita si conclude con la vittoria del Milan, che gioca in modo impeccabile, combinando gioco, tecnica e sacrificio. Il Real, un po’ sottotono, non riesce a ribaltare la situazione in un momento difficile. Il Milan conquista così una vittoria perfetta, portandosi a 6 punti in classifica dopo le vittorie contro Brugge e Real. Anche il Real Madrid è a 6 punti, ma sopra ai rossoneri solo per differenza reti.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ NAPOLI-ATALANTA: BERGAMASCHI GALATTICI AL MARADONA

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‘In campo con Flavio’ – Inter-Juve: partita spettacolare a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Juve: partita spettacolare a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Juve: partita spettacolare a San Siro

Serie A

A San Siro di Milano si è giocato il Derby d’Italia, un confronto tra due squadre attualmente in forma smagliante, con i propri giocatori chiave che rendono al massimo, come Thuram, Conceição e Lautaro. Ci si aspetta quindi una partita piena di emozioni.

La partita inizia con la consueta fase di studio, in cui Inter e Juve si osservano e concedono spazi all’avversaria. Al 15′ arriva il primo squillo del match: Pavard mette una palla bassa al centro, su cui si avventa Thuram. Il francese, ostacolato da Danilo con un intervento evidente, cade a terra, e Guida indica immediatamente il dischetto. Con l’assenza di Çalhanoğlu, è Zielinski a presentarsi sul dischetto. Il polacco segna calciando centralmente e spiazzando Di Gregorio, portando l’Inter sull’1-0.

L’Inter cerca di mantenere il vantaggio, ma una gestione imprecisa del pallone causa il pareggio. Dopo un lungo lancio perfetto di Cabal, McKennie stoppa in area e serve Vlahovic, che da solo davanti a Sommer non sbaglia e porta la partita sull’1-1 al 20′. Ora la Juve è fiduciosa: con Conceição che semina il panico, arriva il gol del sorpasso. Dopo aver superato Bastoni con una serie di dribbling, Conceição serve Weah, che segna con una postura difficile, ma impeccabile. La Juve ribalta il risultato in pochi minuti: siamo al 26′.

L’Inter non si arrende e cerca di chiudere il primo tempo in parità o, se possibile, in vantaggio. Ristabilisce l’equilibrio grazie a un gran gol di Mkhitaryan, che riceve palla da Thuram e, dal limite dell’area, scarica un bolide alle spalle di Di Gregorio. I nerazzurri ribaltano nuovamente il risultato poco dopo, quando Pavard serve un cross teso che Dumfries trasforma in un penalty, falciato da Kalulu. Zielinski, ancora sul dischetto, firma la sua doppietta personale con un destro angolato. Si chiude così un primo tempo spettacolare.

All’inizio del secondo tempo, l’Inter aumenta la pressione e sfiora il 5-2: Lautaro manca il gol, Dumfries liscia clamorosamente da pochi passi, e Di Gregorio salva con un intervento acrobatico. Tuttavia, la Juventus mostra tutta la sua cinicità al 71’. McKennie cambia gioco, trovando Yildiz, che con un gran controllo e tiro accorcia le distanze, riaprendo la partita.

All’82’, accade l’impensabile. La Juve costruisce un’azione corale con Conceição, che mette in mezzo per Yildiz. Una deviazione di Bisseck porta il pallone nuovamente a Yildiz, che buca Sommer per la seconda volta. Questa volta il portiere dell’Inter, pur con tutte le sue qualità, poteva fare di più.

Il risultato finale è un clamoroso 4-4, al termine di una partita dal ritmo altissimo che ha regalato emozioni uniche anche ai tifosi neutrali.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ASTON VILLA-BOLOGNA: I VILLANS CONQUISTANO LA VETTA ROSSOBLU’ IN DIFFICOLTA’

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‘In campo con Flavio’ – Aston Villa-Bologna: i Villans conquistano la vetta rossoblù in difficoltà

‘In campo con Flavio’ – Aston Villa-Bologna: i Villans conquistano la vetta rossoblù in difficoltà

‘In campo con Flavio’ – Aston Villa-Bologna: i Villans conquistano la vetta rossoblù in difficoltà

Champions League

Al Villa Park di Birmingham si gioca Aston Villa-Bologna, partita valevole per la terza giornata di Champions League. Sarebbero tre punti fondamentali per il Bologna, che salirebbe a quattro punti in classifica, a pari merito con Manchester City e Inter, le quali però hanno una partita in meno. I “Villans” invece hanno già sei punti; in caso di pareggio resterebbero al quarto posto, mentre una vittoria li porterebbe in testa alla classifica, con tre vittorie su tre.

La partita inizia con un chiaro segnale: il Bologna vuole vincere. Si percepisce dall’atteggiamento con cui la squadra guidata da Italiano scende in campo. Infatti, i rossoblù puntano subito alla porta, creando occasioni nitide con Dallinga. Il centravanti ex Tolosa, molto apprezzato anche dal suo concorrente Castro, tenta il tiro due volte, ma entrambe le conclusioni risultano centrali.

Il giovane Giovanni Fabbian si mette in luce ancora di più, non tanto segnando, quanto per la sua corsa instancabile, per la capacità di far girare la palla e per i numerosi tiri tentati. Sul finire del primo tempo si fa vedere anche l’Aston Villa, con due tiri pericolosissimi: uno viene neutralizzato da Skorupski da centro area, mentre l’altro, tentato da Rogers, finisce fuori di pochissimo. La prima frazione di gioco termina sullo 0-0.

Nel secondo tempo, il Bologna sembra perdere slancio. La squadra non mantiene la stessa corsa del primo tempo, e infatti, nell’arco di quindici minuti, subisce due gol. Il primo arriva al 55’, quando McGinn batte un calcio di punizione che nessuno devia, e la sfera prende una traiettoria inaspettata, infilando la rete per l’1-0, appena dopo una clamorosa occasione mancata da Posch poco fuori dall’area. Al 55’, quindi, i Villans passano in vantaggio.

Dopo il gol, il Bologna si spegne ulteriormente, perdendo molti palloni importanti a centrocampo. Uno di questi errori costa caro al 64’: una palla lunga arriva a Rogers, che la aggancia e la serve a Duran, il quale, con una splendida girata, la mette in rete passando tra Lucumi e Beukema.

Il Bologna, con buona volontà, tenta ancora di andare in avanti, e all’83’ colpisce il palo con Beukema. L’olandese stacca di testa su calcio d’angolo, ma da ottima posizione trova solo il palo. L’Aston Villa, guadagnando falli e rallentando il gioco, chiude la partita sul 2-0, conquistando tre punti fondamentali e assicurandosi il primo posto nella nuova classifica. Il Bologna resta fermo a un punto, guadagnato in casa contro lo Shakhtar.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ITALIA-ISRAELE: DOMINIO AZZURRO A UDINE

 

‘In campo con Flavio’ – Italia-Israele: dominio Azzurro a Udine

‘In campo con Flavio’ – Italia-Israele: dominio Azzurro a Udine

‘In campo con Flavio’ – Italia-Israele: dominio Azzurro a Udine

Al Blue Energy Stadium di Udine si è disputata Italia-Israele, una partita che apparentemente potrebbe sembrare facile, ma attenzione ai giocatori chiave di Israele, Gloukh e Abu Fani.

L’incontro inizia subito con l’Italia all’attacco: Retegui e Tonali protagonisti. Il centrocampista del Newcastle si rende pericoloso con un tiro da fuori, mentre Retegui ha due occasioni di testa, entrambe di poco fuori dalla porta difesa da Glazer.

Da sottolineare anche la solidità difensiva che Calafiori porta a questa Italia, insieme a Vicario, entrambi giocatori di Premier League, il che evidenzia il divario tra la Premier e la Serie A sia a livello formativo che tecnico-tattico.

Dopo un fallo in area di rigore, l’arbitro assegna un calcio di rigore all’Italia. Sul dischetto si presenta Retegui, che con un destro all’incrocio spiazza Glazer e sigla l’1-0 per gli Azzurri.

Dopo un dominio totale, l’Italia trova il vantaggio. Da menzionare le giocate favolose di Dimarco, che ogni volta che tocca il pallone crea scompiglio tra gli avversari. Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-0.

L’Italia rientra in campo determinata a chiudere il match e aumentare il margine per migliorare la differenza reti. Trova infatti il 2-0 con Di Lorenzo, protagonista della gara. Il capitano del Napoli svetta su calcio di punizione e mette alle spalle di Glazer il raddoppio azzurro.

Tuttavia, Israele accorcia le distanze nove minuti dopo su calcio piazzato. Dopo, a mio avviso, un fallo evidente su Vicario, il più rapido ad avventarsi sul pallone è Abu Fani, che segna ancora contro l’Italia, proprio come all’andata.

Gli uomini di Spalletti, grazie all’ingresso di Ricci, riportano ordine a centrocampo e riescono a gestire il risultato. La partita si chiude al 72′, dopo sei minuti di costruzione dal basso e gioco sulle fasce. Frattesi, dopo un controllo sublime, apre per Calafiori, che serve Dimarco. Il terzino dell’Inter crossa al centro e Frattesi insacca il gol del 3-1, mettendo fine alla pratica Israele.

Dopo il 3-1, si scrive una nuova pagina di storia. Dopo nonno Cesare e papà Paolo, anche Daniel Maldini esordisce in Nazionale. L’esordiente con la “maggiore” avvia l’azione del quarto gol Azzurro: con un tunnel serve Udogie, che la scarica a rimorchio per Di Lorenzo. Con il destro, il capitano del Napoli realizza la sua prima doppietta in Nazionale, siglando il definitivo 4-1.

L’Italia sale così a 10 punti e guida il girone di Nations League, seguita dalla temibile Francia, che affronterà al San Siro di Milano il 17 novembre.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ITALIA-BELGIO: GLI AZZURRI CROLLANO IN 10 DAL 2-0 AL PAREGGIO

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‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Milan: partita bellissima al Franchi

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Milan: partita bellissima al Franchi

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Milan: partita bellissima al Franchi

Serie A

All’Artemio Franchi di Firenze si è giocata una partita molto importante tra Fiorentina e Milan. In casa, la Fiorentina ha un rendimento molto più elevato rispetto ai campi avversari, così come il Milan; per questo vedremo una partita molto combattuta.

La partita inizia con degli spunti viola, con il Milan che si mantiene in difesa, cercando più la costruzione dal basso, per poi andare a cercare Pulisic, che al momento è l’uomo più in forma dei Rossoneri. Al 22’, dopo un tocco di Theo Hernandez su Dodo, l’arbitro Pairetto viene richiamato al VAR, dove poi assegna il rigore. Sul dischetto va Moise Kean, che infrange le gerarchie che vedono Gudmundsson rigorista. L’ex Verona incrocia il destro, Maignan intuisce e para il rigore del possibile 1-0, salvando così il Milan.

Continua ad attaccare la Fiorentina, alla quale è stato anche annullato un gol con Kean, che aveva provato a farsi perdonare, ma al 35’ arrivano i frutti, con un gol fantastico di Adli. L’ex della partita (ceduto in prestito alla Viola in questa sessione estiva di calciomercato), dopo uno scambio con Gosens, trova lo spazio e trafigge Maignan sul palo lontano, siglando l’1-0 viola!

Prova a gestirla la Viola, che proprio sul gong della prima frazione subisce un calcio di rigore. Sul dischetto va Theo Hernandez (anche se Fonseca, come detto nella conferenza stampa post-partita, avrebbe preferito Pulisic sul dischetto), che incrocia anche lui il sinistro. Tuttavia, De Gea fa un miracolo per salvare la Fiorentina, eseguendo una parata di pregevole fattura che nega al Milan il pareggio. Finisce così la prima frazione.

La Fiorentina prova a raddoppiare nel secondo tempo, vedendosi annullare un altro gol di Kean, sempre in fuorigioco. Un implacabile Pulisic cerca di riportare i suoi sul livello del mare, guadagnando un calcio d’angolo decisivo. Infatti, sullo stesso calcio piazzato, il Milan ottiene un rigore, che andrà a battere Tammy Abraham. Ma De Gea, con un altro miracolo, dice di no all’ex Roma ed entra nella storia del club viola. In questa giornata di campionati, solo Gazzaniga in Girona-Athletic Bilbao ha parato tre rigori.

Da lì, ci si aspetta un Milan demoralizzato, ma succede totalmente il contrario, perché quattro minuti dopo il calcio di rigore sbagliato, Christian Pulisic segna il gol del pari, con un tiro al volo magico sul secondo palo, su cui De Gea non riesce ad arrivare; dunque 1-1 al Franchi, in una partita spettacolare.

Il match, però, non smette di stupirci, con un’occasione per parte: una per la Viola con Kean e una per il Milan, grazie a una chiusura determinante di Ranieri, dopo un passaggio filtrante indirizzato a Pulisic. Il difensore riesce a chiudere un passaggio perfetto. Dopo tanto possesso palla e giro palla di qualità, la Fiorentina arriva in porta con Gudmunsson. Dopo una sponda di testa di Kean, la palla arriva a Gudmunsson, che controlla e calcia un bolide in diagonale che si infrange solo alle spalle di un incolpevole Maignan. Dunque, la Viola è in vantaggio con Gudmunsson.

La Fiorentina difende il risultato e ora la partita è principalmente costituita da falli tattici e proteste (che vedono infatti espulso Palladino). L’ultima occasione, prima del triplice fischio, ce l’ha Kean, che con il destro scaglia un tiro imparabile che spacca la traversa. Dunque, il risultato finale è 2-1 per la Fiorentina, che dimostra ancora una volta di avere una rosa solida, importante e compatta.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – LIPSIA-JUVENTUS: PARTITA SPETTACOLARE ALLA RED BULL ARENA

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‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: derby incandescente a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: derby incandescente a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: derby incandescente a San Siro

Serie A

Al Giuseppe Meazza di Milano si è giocata una partita speciale: il derby di Milano. Due volti completamente diversi, con l’Inter predestinata a occupare le primissime posizioni in classifica, mentre il Milan, in questo inizio di campionato, non ha ancora dimostrato il proprio valore. Ma, come sempre, è il rettangolo verde a parlare.

La partita inizia con le consuete coreografie che accendono l’ambiente, col Milan in possesso palla. Subito si mette in evidenza un giocatore che sta sorprendendo in questo avvio di campionato: Christian Pulisic. Infatti, il 26enne americano si distingue con alcuni passaggi illuminanti, ma al 10’ porta in vantaggio i suoi. Con una serpentina bellissima, si libera di Bastoni e Pavard, che non fanno una gran figura, data la facilità disarmante con cui Pulisic riesce a segnare con la punta. Dunque, vantaggio Milan dopo soli 10 minuti, mentre l’Inter doveva ancora trovare il giusto assetto in campo.

Dopo il gol, l’Inter prende in mano il pallino del gioco, costruendo dal basso e arrivando in attacco con pochi passaggi grazie a Thuram e Lautaro (ancora a secco in campionato). Al 27’ arriva la rete del pareggio di Federico Dimarco. Dopo un’azione corale, l’Inter si presenta in area avversaria con Lautaro, che riesce a fare un tunnel a Emerson Royal. La palla arriva all’ex Verona, che scaglia un sinistro ad incrociare che si infrange alle spalle di Maignan, siglando l’1-1! Inizio bellissimo al San Siro.

Dopo il pareggio interista, i ritmi si abbassano, con le due squadre che girano palla in difesa, senza particolari pressioni da parte dei tandem Morata-Abraham e Thuram-Lautaro. Il primo tempo termina sul punteggio di parità.

Nel secondo tempo, il Milan mostra un volto completamente diverso. Infatti, i rossoneri prendono coraggio e iniziano ad alzare il baricentro, trovandosi spesso nella metà campo dell’Inter e creando diverse occasioni. Soprattutto i centrocampisti giocano una partita sopraffina: Fofana imposta con geometrie perfette e Reijnders si fa vedere nella trequarti avversaria, creando pericoli.

Il Milan è ben organizzato e non lascia spazi nella propria difesa. All’89’, dopo una serie di gol mangiati dai rossoneri, arriva il meritato vantaggio. Da un calcio di punizione battuto dal Man of the Match Reijnders, il cross pennellato sul primo palo viene colpito di testa da Matteo Gabbia, che supera Sommer, autore di miracoli nel secondo tempo, soprattutto sui tiri di Reijnders e di Okafor.

Estasi totale per la Curva Sud del Milan, sempre presente anche nei momenti di difficoltà. Dopo due anni e sei partite, il Milan di Fonseca torna a vincere un derby di Milano, dopo la Supercoppa a Riyadh, le due partite di Champions League, l’iconico 5-1 e la vittoria per 2-0 di due anni fa.

Il derby di Milano finisce 1-2, dopo un’ottima partita dal punto di vista dei ritmi e della qualità di gioco.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ESONERO DI DE ROSSI E DIMISSIONI SHOCK DI SOULOUKOU: IL MIO PARERE

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‘In campo con Flavio’ – Esonero di De Rossi e dimissioni shock di Souloukou: il mio parere

‘In campo con Flavio’ – Esonero di De Rossi e dimissioni shock di Souloukou: il mio parere

‘In campo con Flavio’ – Esonero di De Rossi e dimissioni shock di Souloukou: il mio parere

Serie A

Cari lettori,
oggi non commenterò i match, come siete abituati a leggere, ma condividerò il mio parere sulla situazione in casa Roma.
Lo scossone dell’esonero di De Rossi è stato sicuramente percepito da tutti, ma oggi è arrivata un’altra notizia piuttosto sconcertante. La CEO della Roma, Lina Souloukou, ha infatti rassegnato le dimissioni dopo i trattamenti subiti. La dirigente greca è stata scortata dalla sicurezza in centro a Roma, a causa della contestazione di molti tifosi presenti in piazza.

Dal mio punto di vista, la Roma ha fatto una scelta coraggiosa esonerando De Rossi. Non mi sono schierato né a favore né contro la dirigenza, perché obiettivamente De Rossi stava facendo male, e un cambiamento era necessario. La notizia dell’arrivo di Jurić ha inizialmente scosso tutto il popolo giallorosso, me compreso. Da tifoso, non ero particolarmente contento né fiducioso riguardo all’arrivo dell’allenatore serbo.

Dopo il primo scossone, seguito da inevitabili contestazioni anche durante la partita odierna con l’Udinese, è arrivato il secondo colpo. Stamattina, la Roma ha annunciato con una nota ufficiale che l’Amministratore Delegato Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni per garantire la sua incolumità e quella dei figli, minacciati durante le contestazioni. A mio avviso, questi sono atti inaccettabili, anche se l’AD ha le sue responsabilità nell’addio di DDR.

Va bene esprimere il dissenso con striscioni, va bene l’assenza della Curva Sud per mezz’ora, vanno bene i cori, ma non si deve mai arrivare a simili eccessi. Souloukou ha fatto bene a presentare le dimissioni, e la Roma ha fatto altrettanto ad accettarle.

Grazie alla vittoria (la prima in campionato e la prima sotto la guida di Jurić) per 3-0 in casa contro l’Udinese, l’ambiente nello spogliatoio si è un po’ rasserenato. Da tifoso romanista, spero che i giallorossi riescano a trovare continuità e vincere il maggior numero possibile di partite con la nuova guida tecnica di Jurić.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ BOLOGNA-SHAKHTAR: INIZIA LA FAVOLA

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