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‘In campo con Flavio’ – Settimana nera per le italiane in Europa: fuori Milan Juve e Atalanta solo la Roma resiste

‘In campo con Flavio’ – Settimana nera per le italiane in Europa: fuori Milan Juve e Atalanta solo la Roma resiste

‘In campo con Flavio’ – Settimana nera per le italiane in Europa: fuori Milan Juve e Atalanta solo la Roma resiste

Champions League e Europa League

In questa settimana si sono giocati i playoff di Champions, Europa e Conference League.
Poi, in Champions, hanno giocato la fase playoff il Milan, la Juve e l’Atalanta, mentre in Europa League è toccato alla Roma.

Il Milan, a San Siro, affronta il Feyenoord, una squadra indebolita dai mercati che hanno preceduto l’inizio della stagione e quello di gennaio.
Proprio nell’ultimo, il Milan ha acquistato Gimenez, che gioca titolare contro gli olandesi.

La squadra di Conceição parte forte e dopo 30 secondi passa in vantaggio.
Con chi? Chi, se non lui, Santiago Gimenez.
Non esulta l’ex del match, ma porta in vantaggio i suoi con una rete pesante.

Con questo risultato si andrebbe ai supplementari, ma dopo un dominio del Milan e un’espulsione assurda rimediata da Theo, accade l’impensabile.
Al primo gol in stagione, Carranza, il centravanti comprato proprio per sostituire Gimenez, la mette dentro, gelando San Siro e mettendo la parola fine alla stagione in Champions del Milan.
Un’eliminazione piuttosto inaspettata, ma ora tocca all’Atalanta contro il Brugge.

Deve ribaltare il risultato anche l’Atalanta, dopo la sconfitta di Bruxelles per 2-1, con le reti di Jutglà, Pasalic e Nilsson.
Coreografia stupenda dei tifosi atalantini, ma dopo 3 minuti i loro beniamini sono già sotto: gol di Talbi.
Prova a rientrare in partita l’Atalanta, con un gol annullato a Retegui.

Ma al 27’, dopo una respinta corta, ancora Talbi sigla lo 0-2 e porta il parziale sull’1-4.
Un’impresa che può considerarsi impossibile.
Ancora di più quando, all’ultimo minuto di recupero del primo tempo, dopo una ripartenza del Brugge su palo di Ederson, i belgi calano il tris.
Dopo una palla perfetta di Tzolis, Jutglà, da fuori area e di controbalzo, la mette alle spalle di Carnesecchi.

1-5 parziale, ma quando entra Lookman si vede uno spiraglio di luce.
Infatti, subito al 46’, la mette dentro il nigeriano, accorciando sul 1-3 e provando a rimettere in partita i suoi.

Al 61’, però, c’è un’occasione d’oro.
Cuadrado viene steso in area, on-field review e calcio di rigore per l’Atalanta.
Lookman non è il rigorista, ma vuole prendersi l’Atalanta sulle spalle.
Con troppa foga e poca lucidità, però, Lookman sbaglia il rigore: Mignolet para e la rimonta dell’Atalanta si complica ancora di più.

Mezz’ora e un rosso a Toloi dopo, anche l’Atalanta è fuori dalla Champions.

Mercoledì gioca la Juve, l’unica italiana che non deve ribaltare il risultato, dopo il 2-1 allo Stadium con gol di McKennie, Perisic e Mbangula.
Primo tempo equilibrato, ma si infortuna Veiga.
Entra Cambiaso, che dà corsa e lucidità alla squadra.

Ma al 53’ passa il PSV con Perisic, che in diagonale batte Di Gregorio.
La Juve, però, ha la forza di pareggiarla dieci minuti dopo il vantaggio olandese con un gol prima annullato e poi convalidato a Weah, dopo una gran botta da fuori.

Al 74’, però, Saibari porta la partita ai supplementari dopo un tiro a botta sicura.
Si alza la tensione e, al 98’, Flamingo, dopo un batti e ribatti in area, calcia forte e trova la porta, portando il PSV momentaneamente agli ottavi!

Dopo un palo di Vlahovic e due miracoli di Di Gregorio, anche la terza squadra italiana nei playoff di Champions viene eliminata.
Nella Coppa dei Campioni rimane solamente l’Inter, che agli ottavi affronterà il Feyenoord, mentre il Brugge, che ha eliminato l’Atalanta, e il PSV, che ha eliminato la Juve, affronteranno rispettivamente Aston Villa e Arsenal.

Giovedì si è giocato anche il playoff di Europa League, con la Roma in campo.
L’andata tra Roma e Porto, al Do Dragão, era finita 1-1, con le reti di Celik e Francisco Moura.
La Roma cerca il passaggio del turno per sfatare il tabù dei playoff per le italiane, mentre il Porto punta al colpaccio.

Dopo mezz’ora passa il Porto con la bellissima rovesciata di Omorodion, che, dopo un errore in uscita della difesa giallorossa, la mette dentro in acrobazia.
In quattro minuti, però, tra il 35’ e il 39’, Paulo Dybala si inventa due giocate da campione: la prima con uno scavetto e la seconda con un tiro a giro perfetto da posizione defilata, ribaltando il risultato.

Appena iniziato il secondo tempo, Eustaquio reagisce a Paredes con uno schiaffo e, dopo on-field review, Letexier lo manda sotto la doccia.
Paredes, però, per averlo provocato riceve un giallo pesante che gli farà saltare l’andata degli eventuali ottavi di finale.

All’83’, dopo un cross di un ispiratissimo Angelino, Pisilli la mette dentro e chiude il match.
Piccolo spavento per l’autogol di Rensch al 95’, ma non cambia l’esito: passa la Roma, che nel sorteggio evita il derby della capitale con la Lazio e pesca l’Athletic Bilbao, una squadra forte e ostica da affrontare.

Dunque, nei playoff tra Champions ed Europa League, passa solo la Roma.
Mentre in Conference League, la Fiorentina, qualificata tra le prime otto nella fase a gironi, agli ottavi affronterà il Panathinaikos.

Flavio Bussoletti

IN CAMPO CON FLAVIO’ – LAZIO-NAPOLI: PARTITA BELLISSIMA ALL’OLIMPICO

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‘In campo con Flavio’ – Champions League: Inter agli ottavi Milan Juventus e Atalanta ai playoff Bologna eliminato

‘In campo con Flavio’ – Champions League: Inter agli ottavi Milan Juventus e Atalanta ai playoff Bologna eliminato

‘In campo con Flavio’ – Champions League: Inter agli ottavi Milan Juventus e Atalanta ai playoff Bologna eliminato

Champions League

Ecco l’ottava giornata di Champions, l’ultima della fase a campionato.
Mercoledì c’è stata una maxi serie di partite alle ore 21:00, ma in tutte c’era almeno una squadra che doveva vincere per arrivare ai playoff o nelle prime otto.
Delle nostre cinque italiane, solo una ha ottenuto il verdetto: il Bologna.
Infatti, dopo un percorso difficile con tre pareggi, quattro sconfitte e una vittoria, è stato eliminato ma esce a testa altissima.
Mentre per le altre quattro serviva la vittoria per entrare nelle prime otto.

La Juventus non ha centrato l’obiettivo, data la brutta prestazione contro il Benfica, che ha fruttato il risultato di 0-2, portando alla seconda sconfitta in Champions dopo quella contro lo Stoccarda, sempre in casa.
Per l’Atalanta, invece, era molto difficile arrivare nelle prime otto, data la sfida proibitiva in trasferta contro il Barcellona. Tuttavia, il pareggio ottenuto rappresenta un ottimo segnale, anche se non porta alla qualificazione diretta.
L’Inter, invece, domina in casa contro il Monaco e si conferma una grande squadra, arrivando quarta nella fase a campionato, con una tripletta di Lautaro.
Per il Milan, invece, arriva, prima del derby di Milano, una sconfitta poco convincente: i rossoneri perdono 2-1 in casa della Dinamo Zagabria, finendo in dieci uomini per l’espulsione di Musah.

Dunque, Atalanta, Milan e Juventus saranno ai playoff, e le ultime due probabilmente si sfideranno, mentre il Bologna purtroppo non è riuscito a passare. Si può dire che abbia pagato l’inesperienza europea. L’Inter, invece, con un netto 3-0, accede direttamente agli ottavi.

Saltano all’occhio le eliminazioni di Stoccarda e Lipsia, due squadre che ci si aspettava arrivassero più avanti nel torneo.
Sorprendenti le posizioni di Manchester City, Real Madrid, Borussia Dortmund, Paris Saint-Germain e Sporting, tutte ai playoff, che non renderanno la vita facile alle squadre italiane.
Ora non ci sarà più la fase a campionato, ma inizieranno le fasi regolari: prima i playoff e poi le tanto attese fasi finali, dove speriamo di vedere tutte le nostre italiane protagoniste sui campi d’Europa.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ LAZIO-FIORENTINA: SCONTRO EUROPEO GIOCATO FINO ALL’ULTIMA GOCCIA DI SUDORE ALL’OLIMPICO

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‘In campo con Flavio’ – Roma-Lazio: giallorossi vincenti nella stracittadina

‘In campo con Flavio’ – Roma-Lazio: giallorossi vincenti nella stracittadina

‘In campo con Flavio’ – Roma-Lazio: giallorossi vincenti nella stracittadina

Serie A

Ormai il derby di Roma lo conosciamo.

Le solite scaramucce tra tifosi prima della partita, l’ansia quando ti siedi su quei seggiolini, e quando ti rialzerai puoi andare a chiamare il tuo amico di sempre e dirgli:
“Stavolta il derby è mio”.

Ci sono le solite coreografie, che non si smentiscono mai, sempre con quel lato provocatorio nei confronti dell’altra tifoseria. Il derby, quest’anno più che mai, si gioca tra due squadre molto distanti in classifica. Con la Roma che si sta rialzando dalla crisi, mentre la Lazio continua, con alcuni intoppi, la corsa Champions.

Ma il derby è una partita a parte. La classifica non conta. Conta la voglia di vincerlo in campo, quel contrasto vinto a centrocampo, quel tiro nel sette.

Claudio Ranieri sceglie di schierare Lorenzo Pellegrini, l’uomo più atteso, per far ricredere la tifoseria che tanto l’ha contestato. Mentre Baroni dà fiducia a Dele-Bashiru, piuttosto che orientarsi su Dia.

La partita inizia subito con un botta e risposta: un tiro di Kone per la Roma e uno di Nuno Tavares per la Lazio, forse i due uomini più in forma delle due squadre.

Al 10° minuto passa in vantaggio la Roma. Palla da destra di Saelemaekers, che riceve Pellegrini. La difesa della Lazio è mal posizionata e lascia a Pellegrini la possibilità di stoppare, controllare e tirare. Il suo destro finisce all’incrocio, con una bellissima traiettoria. Ottimo lavoro da parte di Dovbyk, che serve Saelemaekers e guida l’azione.

Subito dopo, al 18°, raddoppia la Roma. Ancora Dovbyk, che va a servire Dybala. L’argentino allarga per Saelemaekers, che prima calcia di punta, poi, dopo la parata di Provedel, ribadisce in rete, siglando il 2-0.

Vuole reagire la Lazio, che con Dele-Bashiru ha la sua prima occasione. Il nigeriano avanza palla al piede e calcia con deviazione, con la sfera che termina di poco distante dal palo di Svilar.

Sul piano tattico, la Lazio vuole sempre costruire dal basso con un’impostazione prolungata, che va alla ricerca di Guendouzi e Rovella per sviluppare l’azione. Mentre la Roma, senza troppi fronzoli, cerca Dovbyk, che con le sue sponde preziose riesce a dare profondità alla squadra e a creare azioni pericolose.

Finisce così la prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo, la Lazio alza il baricentro e si presenta con un altro modulo: un solo trequartista, Tchaouna, e due punte, Dia e Castellanos. I biancocelesti prendono il pallino del gioco, mentre la Roma si abbassa, concedendo campo agli avversari. La Lazio crea tre importanti occasioni, due con Castellanos e una con Tchaouna.

I due tiri di Castellanos, per distacco l’uomo più pericoloso della Lazio insieme a Nuno Tavares, vengono neutralizzati da Svilar, mentre la traversa ferma Tchaouna, dopo un tiro svirgolato dallo stesso ex Salernitana.

La Roma non riesce quasi mai a uscire dalla propria metà campo, fatta eccezione per un’iniziativa di Pellegrini.

Nascono le solite risse del derby, con protagonisti Castellanos e Hummels. L’argentino viene espulso per fallo di reazione e, oltre a Gila e Zaccagni, mancherà contro il Como nella prossima partita.

Il derby di Roma termina con la vittoria giallorossa per 2-0, con le reti di Pellegrini e Saelemaekers. La Roma riesce a chiudere la pratica nel primo tempo, mentre la Lazio, superiore nella ripresa, non è mai riuscita a essere cinica sotto porta.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ MILAN-ROMA: DERBY TRA DELUSE A SAN SIRO

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‘In campo con Flavio’ – Juventus-Manchester City: altro tonfo per gli inglesi

‘In campo con Flavio’ – Juventus-Manchester City: altro tonfo per gli inglesi

‘In campo con Flavio’ – Juventus-Manchester City: altro tonfo per gli inglesi

Champions League

Allo Juventus Stadium di Torino si è giocata Juventus-Manchester City. Un match che ha visto una squadra in crisi, il Manchester City, che ha perso il pilastro della squadra all’inizio dell’anno, Rodri, per la rottura del crociato. Nel frattempo, la Juve sta rialzando la testa, in campionato con il 2-2 al cardiopalma contro il Bologna. E in Champions con due pareggi di sostanza contro Lille e Aston Villa.

Il match inizia con un prolungato possesso palla da parte di entrambe le squadre, senza affondare per paura di subire contropiedi e gol. Il City appare ancora leggermente sotto tono. Si nota l’assenza di Rodri davanti alla difesa, come si nota anche l’assenza di Bremer nel fraseggio della retroguardia bianconera. La prima occasione è per la Juventus e arriva al 20′. Dopo un cross di Conceição, la palla esce dall’area. Yildiz ci si avventa subito, controlla e calcia col destro, sfiorando il palo alla sinistra di Ederson.

Il City si fa vedere, con Doku e Grealish che mettono in difficoltà la difesa juventina, che però riesce perfettamente a arginare gli attacchi, anche quelli di Haaland. Proprio sul norvegese, al 40′, Di Gregorio compie un miracolo. Dopo un’invenzione del solito De Bruyne, che innesca Haaland, il momentaneo capocannoniere della Premier League tenta uno scavetto. Ma viene murato da Di Gregorio, che con la mano di richiamo toglie il pallone dalla porta, dicendo “no” a Haaland. Finisce così il primo tempo.

All’inizio del secondo tempo si vede una partita totalmente diversa, con le due squadre che puntano tutto sul gol. La Juventus ci riesce al 53′. Cross di Yildiz che innesca Vlahović. Il serbo stacca di testa, Ederson non riesce a trattenere il pallone e, dopo la verifica con la Goal Line Technology, esplode lo Stadium. E’ 1-0 Juve!

Il City torna a spingere con il centrocampo, formato anche oggi da Gundogan e De Bruyne, che cerca sempre le ali e Haaland, sempre però arginato da un perfetto Kalulu. Il belga e il tedesco fanno scorrere un brivido alla Juventus con due tiri pericolosissimi: uno neutralizzato da Di Gregorio sotto l’incrocio e uno di poco a lato. I ritmi della partita si abbassano, dato che la Juventus si concentra sul fraseggio senza mai affondare il colpo, mentre il City, per pressare, lascia sempre qualche voragine difensiva, che la Juve sfrutta al 75′. Da contropiede, Weah, servito da McKennie, vola sulla fascia. Il figlio d’arte la rimette in mezzo per il texano, che con una fantastica sforbiciata la mette dentro, chiudendo il match.

Il Manchester City non esce dalla crisi, mentre la Juve, dopo i tanti pareggi ottenuti sia in Coppa che in campionato, trova finalmente i tre punti, muovendo la classifica ma restando comunque in zona playoff.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – JUVENTUS-BOLOGNA: RIMPIANTI PER GLI EMILIANI

‘In campo con Flavio’ Tottenham-Roma: partita bellissima a Londra

‘In campo con Flavio’ Tottenham-Roma: partita bellissima a Londra

‘In campo con Flavio’ Tottenham-Roma: partita bellissima a Londra

Europa League

Al Tottenham Hotspur Stadium di Londra si è giocata Tottenham-Roma. La partita ha visto sfidarsi due squadre in momenti completamente diversi. Il Tottenham, reduce dallo schiacciante 4-0 contro il Manchester City, è sesto in Premier League e in zona playoff di Europa League. La Roma, invece, sta vivendo un pessimo momento in campionato: dopo le sconfitte con Inter, Fiorentina, Verona, Bologna e Napoli, si trova dodicesima in classifica. Non brilla nemmeno in coppa, essendo ventesima.

La gara è iniziata subito con un calcio di rigore. Son, con una palla filtrante, ha innescato Sarr. Il senegalese si è allungato il pallone, ma Hummels lo ha anticipato in modo falloso. Dopo il controllo VAR, il signor Nyberg ha assegnato il penalty al Tottenham. Son, freddo dal dischetto, ha spiazzato Svilar, portando i padroni di casa in vantaggio dopo soli 5 minuti.

La Roma ha cercato subito di reagire con un ottimo fraseggio che ha coinvolto tutti i reparti, specialmente il centrocampo, guidato da Manu Koné. Il francese ha dominato il centrocampo in un acceso duello con Bentancur e ha conquistato il fallo che ha portato al pareggio. Dalla linea laterale, Koné è scattato e si è fatto atterrare da Johnson. Sul pallone è andato Dybala, che ha pennellato un cross perfetto per Ndicka. Il centrale ivoriano, con la schiena, ha trovato una parabola clamorosa che ha colpito la traversa e si è insaccata, battendo l’incolpevole Forster.

Subito dopo, alla Roma è stato annullato un bellissimo gol di El Shaarawy al volo per fuorigioco. Il Tottenham ha quindi abbassato il baricentro e ha iniziato a sfruttare i contropiedi. Su uno di questi, Kulusevski ha guidato l’azione, superando Hummels e servendo un cross basso verso la lunetta. Johnson, staccandosi da Angeliño, ha insaccato il pallone del 2-1. Nonostante un palo colpito da Kulusevski, la Roma ha tenuto il risultato sul 2-1 fino alla fine del primo tempo.

Nel secondo tempo la Roma ha mostrato un atteggiamento propositivo, con un gioco di fraseggio continuo. Tuttavia, due gol, uno di Koné e l’altro di Dovbyk, sono stati annullati per fuorigioco. Il Tottenham, dal canto suo, ha continuato a difendersi con efficacia e ha trovato spazio per attaccare, colpendo due traverse: una con Pedro Porro su punizione e l’altra con Solanke di testa.

Nel finale, il Tottenham si è chiuso, ma al 92’ la Roma ha trovato il pareggio su calcio d’angolo. Dopo una grande parata di Forster su Mancini, Soule ha battuto il corner con un sinistro a uscire, trovando Saelemaekers. Quest’ultimo ha servito Angeliño, che ha messo un cross teso sul secondo palo. Hummels, vicinissimo alla linea di porta, ha segnato il gol del pareggio, riscattandosi dopo gli errori delle ultime partite.

La partita si è conclusa con un 2-2 che ha regalato emozioni fino all’ultimo. Entrambe le squadre restano in zona playoff, ma per i giallorossi questo pareggio vale quasi come una vittoria.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – MANCHESTER CITY-FEYENORD: PARTITA BELLISSIMA ALL’ETHIAD

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‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta: bergamaschi galattici al Maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta: bergamaschi galattici al Maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta: bergamaschi galattici al Maradona

Serie A

Al Maradona di Napoli si è giocata Napoli-Atalanta, una partita indubbiamente importantissima per la classifica. Al momento, il Napoli guida con 25 punti, mentre l’Atalanta è quarta con 19 punti. I partenopei vogliono vincere per proseguire la loro sfrenata corsa verso il quarto titolo, che farebbe sognare il proprio popolo. La Dea, invece, vuole provare a portare a casa almeno un punto in un campo difficilissimo.

La partita inizia con una fase di studio piuttosto prolungata. Le due punte, Lukaku da una parte e De Ketelaere dall’altra (con Retegui in panchina), si posizionano tra i due centrali di difesa, cercando inserimenti. Da uno di questi movimenti di De Ketelaere, nasce l’azione dello 0-1 per l’Atalanta. Dopo un suo tocco, il pallone arriva a Lookman, che lo mette in porta da posizione agevole, battendo Meret sul primo palo.

Il Napoli risponde subito, rendendo la partita vivace. Un minuto dopo il palo di Lookman, McTominay ci prova da fuori area con un destro potente che colpisce il palo. I ritmi si alzano, con il Napoli protagonista, grazie a un buon giro palla e alla ricerca continua di Kvaratskhelia e Lukaku. La difesa bergamasca, però, riesce a tenere botta, e da un lancio di Kolasinac arriva il raddoppio. Il bosniaco serve Lookman, che, con un’azione personale spettacolare e due tunnel, si presenta al limite dell’area. Senza pensarci due volte, il nigeriano segna alle spalle di Meret un gol favoloso, siglando lo 0-2.

Il Napoli prova ad accorciare le distanze con Rrahmani, ma senza successo. La prima frazione si chiude sullo 0-2. Ad inizio secondo tempo, i ritmi si abbassano, con l’Atalanta che decide di controllare il match. Il Napoli utilizza le sue ultime armi, inserendo Raspadori, Simeone e Neres, ma non riesce comunque a finalizzare il forcing finale.

Proprio su un contropiede, arriva lo 0-3 dell’Atalanta. Ederson lancia perfettamente Bellanova, che a sua volta serve Retegui con un cross impeccabile. Il capocannoniere della Serie A conclude al volo con un tiro pregevole, battendo Meret e ingannando per l’ennesima volta la difesa del Napoli.

Questa è la prima sconfitta in casa per Antonio Conte, grazie a una prestazione sublime dell’Atalanta, che mostra nuovamente il suo potenziale da contendente per lo Scudetto.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – INTER-JUVE: PARTITA SPETTACOLARE A SAN SIRO

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‘In Campo con Flavio’ Israele-Italia: punteggio pieno per gli Azzurri nel girone di Nations League

‘In Campo con Flavio’ Israele-Italia: punteggio pieno per gli Azzurri nel girone di Nations League

‘In Campo con Flavio’ Israele-Italia: punteggio pieno per gli Azzurri nel girone di Nations League

Nations League

A Budapest, al Bozsik Stadium, si è disputata Israele-Italia. In questa partita, la nazionale tricolore ha la possibilità di raggiungere il punteggio pieno nel girone di Nations League, dopo la clamorosa vittoria contro la Francia. Israele, invece, dopo aver perso contro il Belgio per 2-0, è in cerca di punti preziosi.

Proprio per questo, Israele attacca con intensità nei primi 20 minuti, senza però riuscire a trovare il gol, anche di fronte a una difesa italiana modificata. Infatti, data l’assenza di Calafiori, pilastro della retroguardia, viene schierato il nuovo difensore del Napoli.

L’Italia di Spalletti si difende bene e al 38’ trova il vantaggio con un gran gol di Frattesi. Cross teso di Dimarco dalla sinistra, sul quale si avventa proprio Frattesi. Il centrocampista dell’Inter controlla di petto e trova una traiettoria straordinaria, che si insacca all’angolino basso alla destra del portiere.

Grande azione corale dell’Italia, che, come contro la Francia, gioca maggiormente palla a terra, cercando con più frequenza gli esterni per creare pericoli con i cross. Il primo tempo si chiude sul risultato di 0-1.

Il secondo tempo riprende con lo stesso copione: ritmi bassi, l’Italia che gestisce il possesso e Israele che attende nella propria metà campo. Dalla panchina israeliana entra anche Gloukh, giovane talento in forza al Salisburgo, che aggiunge qualità sulla fascia sinistra. Nonostante il suo ingresso, l’Italia riesce a raddoppiare con Kean.

Moise Kean, infatti, finalizza un’altra azione manovrata, sfruttando un cross dalla destra di Bellanova con un gran tiro al volo che trafigge Gerafi. Dopo il gol del 2-0, Israele fatica a uscire dalla propria metà campo con il pallone, mentre l’Italia si concede il lusso di controllare la partita. A Tonali viene anche annullata una rete, che, a mio avviso, era regolare.

Israele, però, riesce comunque a trovare il gol della bandiera con Abu Fani, segnato su palla inattiva, specialità della squadra israeliana che aveva già realizzato 4 reti su calcio d’angolo o punizione.

Il risultato finale recita 1-2: Italia a punteggio pieno e Israele ancora senza punti. Al momento, l’Italia guida il girone con 6 punti, seguita da Belgio e Francia a 3, mentre Israele è ultima a 0. La prossima partita sarà il 10 ottobre, con Italia-Belgio.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – FRANCIA-ITALIA: GRANDE VITTORIA PER GLI AZZURRI

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