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Netflix Berlino canta Felicità con Al Bano: Un’indimenticabile serata al Pincio con oltre 2500 fan (VIDEO)

Netflix Berlino canta Felicità con Al Bano: Un’indimenticabile serata al Pincio con oltre 2500 fan (VIDEO)

Netflix Berlino canta Felicità con Al Bano: Un’indimenticabile serata al Pincio con oltre 2500 fan (VIDEO)

da corriere.it

Introduzione:

Roma è stata testimone di un evento straordinario quando Pedro Alonso, Tristán Ulloa e Michelle Jenner, gli attori della serie di successo di Netflix “Berlino”, spin-off di “La casa di carta”, hanno fatto la loro apparizione alla Terrazza del Pincio. Con oltre 2500 fan radunati al tramonto, l’atmosfera era elettrica in attesa della presentazione dello show. Ciò che ha reso la serata ancora più memorabile è stata la sorprendente performance di Al Bano, che ha cantato “Felicità”. Una canzone iconica presente in uno degli episodi della serie in arrivo su Netflix il 29 dicembre.

La magia del karaoke:

Prima dell’entrata in scena di Al Bano, il pubblico è protagonista di un coinvolgente karaoke. Sul grande schermo sono stati proiettati i testi di tre brani italiani che hanno già lasciato un’impronta indelebile nella serie madre, “La casa di carta”. Gli spettatori hanno potuto scaldarsi cantando a tutto volume i successi come “Ti amo” di Umberto Tozzi, “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato. E, naturalmente, “Bella Ciao”, il brano che incarna l’anima della celebre serie spagnola, da cui è nato il tanto atteso spin-off “Berlino”.

Il momento magico con Al Bano:

Il culmine della serata è stato l’entrata trionfale di Al Bano sul palco, accolto da un fragoroso applauso e grida di gioia dalla folla entusiasta. L’artista italiano ha regalato ai presenti una performance straordinaria di “Felicità”. Dimostrando ancora una volta il suo straordinario talento e la sua capacità di coinvolgere il pubblico. La canzone, già amata di per sé, ha assunto un significato speciale grazie al contesto della serie, creando un legame indelebile tra la musica e il mondo di “Berlino”.

Il dialogo sul palco:

Dopo l’esibizione di Al Bano, il cast di “Berlino” ha condiviso il palco con l’iconico cantante italiano. Il pubblico è stato trattato con un’intima conversazione tra gli attori e Al Bano. In cui hanno ringraziato gli spettatori per il sostegno e hanno condiviso aneddoti divertenti e toccanti sullo spettacolo. Pedro Alonso, in particolare, ha condiviso storie sul suo personaggio amato, sottolineando l’importanza della musica italiana nella trama e nell’evoluzione dei personaggi.

Conclusioni Indimenticabili:

La serata al Pincio è stata un’esperienza indimenticabile per i fan di “Berlino” e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare. La combinazione di emozionanti esibizioni musicali, karaoke coinvolgente e il dialogo sincero tra il cast e Al Bano ha creato un evento unico nel suo genere. Con l’uscita imminente della serie su Netflix, l’entusiasmo intorno a “Berlino” è alle stelle, e questa notte speciale a Roma ha aggiunto un capitolo straordinario alla storia dello show.

 

CELINE DION PREOCCUPANTI AGGIORNAMENTI SULLA SALUTE LA SORELLA ROMPE IL SILENZIO SULLA SINDROME DELLA PERSONA RIGIDA

Céline Dion preoccupanti aggiornamenti sulla salute la sorella rompe il silenzio sulla sindrome della persona rigida

Céline Dion preoccupanti aggiornamenti sulla salute la sorella rompe il silenzio sulla sindrome della persona rigida

Céline Dion preoccupanti aggiornamenti sulla salute la sorella rompe il silenzio sulla sindrome della persona rigida

da open.online

Introduzione

Céline Dion, la famosa cantante canadese, sta affrontando sfide significative nella sua battaglia contro la sindrome della persona rigida. Un raro disordine neurologico che ha reso difficile la gestione dei muscoli e ha costretto la star ad annullare parte del suo tour in Europa e Nord America. A un anno dalla sua rivelazione sulla diagnosi, la sorella di Céline, Claudette Dion, ha condiviso nuovi dettagli sull’attuale stato di salute della cantante. Sottolineando l’impatto devastante che la malattia ha avuto sui suoi muscoli.

L’intervista alla sorella Claudette

In un’intervista esclusiva concessa al giornale canadese 7 Jours, Claudette ha dichiarato: “Ciò che mi addolora è che sia sempre stata disciplinata. Ha sempre lavorato duro”. La sorella ha rivelato che Céline Dion ha “perso il controllo dei muscoli”. Sottolineando l’aspetto fisico della malattia che ha colpito la sua capacità di esibirsi sul palco.

La ‘sindrome della persona rigida’

La sindrome della persona rigida, anche conosciuta come stiff-person syndrome, è una patologia rara che colpisce il sistema nervoso centrale. Causando progressiva rigidità muscolare e spasmi, soprattutto nel tronco e nell’addome. Questi sintomi hanno reso impossibile per Céline esibirsi in maniera ottimale, costringendola a cancellare alcune tappe del suo tour mondiale.

Smentite alcune voci infondate

Claudette ha sottolineato le sfide fisiche affrontate dalla sorella, spiegando che le corde vocali, essendo anch’esse muscoli, sono state influenzate dalla sindrome. Impedendo a Céline di esprimere la sua straordinaria voce come in passato. L’intervista ha anche smentito voci infondate e pettegolezzi circolati sui social media. Comprese false affermazioni sulla presunta utilizzazione di una sedia a rotelle e voci non verificate su una presunta battaglia contro il cancro.

“Perché dite che Céline è sulla sedia a rotelle? E perché dite che ha il cancro? Perché inventate storie?”, ha dichiarato Claudette, respingendo energicamente le speculazioni dannose.

Voglia di tornare sul palco, ma…

Nonostante le sfide fisiche, la sorella ha enfatizzato la forza mentale di Céline Dion, sottolineando che non è depressa e che non ha perso l’amore per la vita. Claudette ha condiviso il desiderio comune di Céline e della sua famiglia di vedere la cantante tornare sul palco. Ma ha ammesso l’incertezza su quando e in che condizioni ciò sarà possibile.

Conclusione

La sindrome della persona rigida rimane un mistero per molti, con la ricerca scientifica ancora in corso per comprendere appieno la malattia e trovare soluzioni efficaci. Nel frattempo, Céline Dion e la sua famiglia affrontano la situazione con determinazione e speranza. Cercando di superare le sfide giornaliere legate a questa patologia neurologica rara. La sua storia continua ad ispirare fan di tutto il mondo, che si uniscono nel sostegno alla celebre artista durante questo difficile percorso.

CESARE CREMONINI RICORDA SINISA MIHAJLOVIC: “SCAMBIO’ IL MIO TATUAGGIO DI FREDDY MERCURY PER IL RITRATTO DI UN RE SERBO”

Cesare Cremonini ricorda Sinisa Mihajlovic: “Scambiò il mio tatuaggio di Freddie Mercury per il ritratto di un re serbo”

Cesare Cremonini ricorda Sinisa Mihajlovic: “Scambiò il mio tatuaggio di Freddie Mercury per il ritratto di un re serbo”

Cesare Cremonini ricorda Sinisa Mihajlovic: “Scambiò il mio tatuaggio di Freddie Mercury per il ritratto di un re serbo”

da corriere.it

Introduzione

Dopo la festa di celebrazione per la vittoria del Bologna, Cesare Cremonini ha deciso di condividere con il pubblico un momento intimo e toccante trascorso con l’ex allenatore Sinisa Mihajlovic. In un lungo post sui social media, il cantautore bolognese ha raccontato l’incontro che ha cambiato la sua percezione di Mihajlovic. Svelando dettagli divertenti e umani.

Il ricordo

Il ricordo risale a una cena informale in una saletta privata di un ristorante amato da entrambi, mentre guardavano una partita di calcio. Cremonini era felice di incontrare Mihajlovic, il cui spirito aveva ridato fiducia al Bologna in un momento difficile. Tuttavia, sedersi accanto a un allenatore così iconico non è stata un’esperienza rilassante per Cremonini, come ha confessato nel suo racconto.

La tensione iniziale

Il cantante ha descritto la tensione iniziale come quella tipica di un tifoso che incontra l’allenatore della sua squadra del cuore. Ma presto, questa tensione si è trasformata in una conversazione piacevole grazie allo sguardo curioso e vivace di Mihajlovic sulla vita e sul mondo. Cremonini ha notato l’armatura di ferro dell’allenatore e ha pensato che stesse cercando di studiarlo. Ma ben presto si è reso conto che c’era qualcosa di diverso.

Un’amicizia sincera

Il momento chiave è arrivato quando Mihajlovic ha notato il tatuaggio di Freddie Mercury sull’avambraccio sinistro di Cremonini. In un mix di serietà e umorismo, Mihajlovic ha chiesto se fosse un re serbo. La risposta di Cremonini, “È Freddie Mercury, mister!”, ha scatenato una risata condivisa. Da quel momento, è nata un’amicizia sincera tra i due, consolidata dalla passione per il Bologna.

Oltre il guerriero sul campo

Cremonini ha sottolineato come quella battuta abbia rivelato un lato di Mihajlovic che va oltre l’immagine del guerriero sul campo. L’allenatore serbo ha dimostrato un’allegra dolcezza e generosità, inviando persino a Cremonini grappe della sua terra. L’amicizia è cresciuta nel tempo, e i due si sono scambiati messaggi e risate frequenti.

Conclusione

Il post si conclude con un augurio di Cremonini a Sinisa Mihajlovic, sperando che fosse orgoglioso della sua famiglia, dei tifosi e dei giocatori di Bologna. Questo aneddoto offre un affettuoso ritratto di un momento speciale con Mihajlovic, rendendo omaggio alla sua umanità al di là del calcio.

KEITH RICHARDS LA LEGGENDA DEL ROCK COMPIE OTTANT’ANNI E CONTINUA A SCRIVERE LA STORIA CON “HACKNEY DIAMONDS”

Keith Richards la leggenda del rock compie ottant’anni e continua a scrivere la storia con “Hackney Diamonds”

Keith Richards la leggenda del rock compie ottant’anni e continua a scrivere la storia con “Hackney Diamonds”

Keith Richards la leggenda del rock compie ottant’anni e continua a scrivere la storia con “Hackney Diamonds”

da ansa.it

Introduzione: Il 18 dicembre 2023 segna una pietra miliare nel mondo della musica: Keith Richards, l’iconico chitarrista dei Rolling Stones, compie ottant’anni. Una celebrazione straordinaria per uno degli artefici della storia del rock, eppure Keith dimostra ancora di essere inarrestabile. Mentre il suo compagno di lunga data, Mick Jagger, ha già festeggiato questa tappa in luglio, i due sembrano sfidare il tempo. Tornando al centro della scena con il recente album “Hackney Diamonds” e una campagna promozionale che dimostra che il loro status di “coolness” è più forte che mai.

La scommessa di vent’anni fa: Coloro che scommettevano vent’anni fa che Keith Richards avrebbe raggiunto l’età di ottant’anni sono ora probabilmente milionari. Le probabilità di questo traguardo sembravano più alte di una vittoria in Premier League per il Leicester di Claudio Ranieri. Eppure, Keith è qui, dimostrando che il suo spirito ribelle e la sua musica senza tempo resistono al passare degli anni.

Il ritorno con “Hackney Diamonds”: “Hackney Diamonds” segna il ritorno dei Rolling Stones dopo 18 anni dal loro ultimo album. E il momento è notevole, coincidendo con la reunion virtuale dei Beatles e il rilascio di “Then and Now”. La coincidenza tra le due band leggendarie aggiunge un tocco di magia al panorama musicale. Confermando che la rivalità tra i Beatles e i Rolling Stones continua ad alimentare la leggenda del rock.

La vita straordinaria di Keith Richards: Keith Richards è, dunque, una leggenda nella leggenda, un’icona del rock che ha sfidato le regole della fisiologia umana. La sua vita straordinaria è riassunta nella frase: “i medici che mi hanno detto di smettere per non morire sono tutti morti”. Il chitarrista ha continuato a stupire il mondo con la sua creatività, il suo stile di vita e il suo impatto duraturo sulla musica.

Il riff di “Satisfaction”: Il riff più famoso della carriera di Richards, quello di “Satisfaction”, è nato in modo insolito: nel sonno. Infatti, mentre suonava la chitarra di notte con un registratorino acceso, si addormentò dimenticandosi l’apparecchio in funzione. Al risveglio, tra il russare e vari rumori, scopre le note di quello che diventerà uno dei brani più celebri degli Stones. Una testimonianza della creatività senza confini di Keith.

Contributi alla musica: La straordinaria vita da rocker di Richards spesso fa dimenticare il suo contributo fondamentale alla musica. La sua combinazione unica di chitarre, le accordature speciali e i riff leggendari hanno plasmato il suono dei Rolling Stones. Nel 1988, durante una fase di crisi della band, Keith registrò il suo primo album solista, “Talk is Cheap”, un gioiello che si classifica tra i dieci dischi più belli degli Stones.

Conclusioni: Keith Richards, con i suoi ottant’anni, continua a essere un faro nel panorama musicale mondiale. “Hackney Diamonds” rappresenta solo l’ultimo capitolo di una carriera incredibile. Il suo impatto e la sua influenza nella storia del rock rimarranno indelebili. E la celebrazione di questo compleanno è anche una celebrazione della musica che ha plasmato e delle generazioni che ha ispirato. Ancora auguri a un vero pioniere del rock’n’roll.

GINO PAOLI SI CORREGGE DOPO LA RISPOSTA DI ELODIE: “INTENDEVO DIRE CHE OGGI L’APPARENZA CONTA PIU’ DELLA SOSTANZA”

Gino Paoli si corregge dopo la risposta di Elodie: “Intendevo dire che oggi l’apparenza conta più della sostanza”

Gino Paoli si corregge dopo la risposta di Elodie: “Intendevo dire che oggi l’apparenza conta più della sostanza”

Gino Paoli si corregge dopo la risposta di Elodie: “Intendevo dire che oggi l’apparenza conta più della sostanza”

da repubblica.it

Introduzione: Il mondo della musica italiana è al centro di polemiche dopo le dichiarazioni di Gino Paoli su RadioRai1, in cui ha ritrattato alcune affermazioni criticate dalla cantante Elodie. Paoli, intervistato da Aldo Cazzullo per ‘ Il Corriere della Sera’, ha espresso il suo disappunto nei confronti dell’industria dello spettacolo odierna. Sottolineando un’eccessiva enfasi sull’apparenza rispetto alla sostanza. Questo ha scatenato una risposta da parte di Elodie, che ha affrontato il tema del giudizio sul corpo delle donne nell’industria musicale.

Il contesto delle dichiarazioni di Gino Paoli: Gino Paoli ha inizialmente espresso la sua opinione sullo stato attuale dello spettacolo italiano in un’intervista al Corriere della Sera. Definendolo un “mondo di m***a” dominato dall’apparenza. Aveva lamentato il cambiamento negativo nel panorama artistico, citando esempi del passato come Mina e la Vanoni. Affermando che oggi emergono solo artiste che mettono in mostra il loro aspetto fisico.

La replica di Elodie: La risposta di Elodie è giunta attraverso un post su X, senza menzionare direttamente Paoli. Tuttavia, ha sottolineato la possibilità che alcuni artisti, nonostante abbiano scritto capolavori, possano essere considerati “delle m***e” nella vita di tutti i giorni. Ha enfatizzato la preferenza per essere una persona di valore piuttosto che concentrarsi solo sull’aspetto esteriore.

La rettifica di Gino Paoli a RadioRai1: In un successivo intervento su RadioRai1, Gino Paoli ha cercato di chiarire le sue dichiarazioni. Affermando di essere stato frainteso. Ha spiegato che intendeva sottolineare come, con il passare del tempo, l’apparenza stia diventando sempre più importante della sostanza nel mondo dello spettacolo. Paoli ha citato l’esempio di Lucio Dalla. Sottolineando che seguendo l’attuale mentalità, Dalla forse non sarebbe diventato la figura di spicco che era.

Il Tema del Giudizio sul Corpo delle Donne: La discussione sul giudizio sul corpo delle donne nell’industria musicale è emersa anche attraverso le parole di Emma. La quale ha evidenziato le critiche rivolte alle artiste per l’utilizzo del corpo come forma di espressione. Ha denunciato la disparità di trattamento tra il corpo maschile e femminile. Criticando la paura della società di vedere donne che si mostrano senza filtri.

Conclusioni: Le dichiarazioni di Gino Paoli e la successiva replica di Elodie hanno portato in primo piano la questione dell’apparenza contro la sostanza nel mondo della musica italiana. Mentre Paoli cerca di chiarire il suo punto di vista, il dibattito sul giudizio sul corpo delle donne continua a suscitare riflessioni. Sulla libertà di espressione e le disparità di trattamento nell’industria dello spettacolo. La musica, oltre a essere un’arte, sembra essere anche un terreno di confronto per questioni sociali e culturali sempre più rilevanti.

ELODIE RISPONDE A GINO PAOLI: “IO PREFERISCO ESSERE UNA BELLA PERSONA”

Elodie risponde a Gino Paoli: “Io preferisco essere una bella persona”

Elodie risponde a Gino Paoli: “Io preferisco essere una bella persona”

Elodie risponde a Gino Paoli: “Io preferisco essere una bella persona”

da corriere.it

La musica italiana è stata recentemente il palcoscenico di uno scontro verbale tra due generazioni. Il leggendario cantautore Gino Paoli e la giovane artista Elodie. Le divergenze sono emerse a seguito di un’intervista concessa da Paoli al “Corriere della Sera”. In cui ha espresso il suo disappunto nei confronti degli artisti contemporanei e, in particolare, delle cantanti donne.

Gino Paoli, all’età di 89 anni, ha condiviso la sua visione critica del panorama musicale odierno, affermando: “Ieri avevamo Mina e la Vanoni. Oggi emergono le cantanti che mostrano il c**o”. Senza nominare direttamente nessuna artista, le sue parole hanno suscitato reazioni accese sui social media. Alimentando dibattiti e polemiche.

La risposta a questa critica non si è fatta attendere, e a prendere le redini della replica è stata Elodie. La giovane cantante, già al centro delle discussioni nel mese di settembre a causa di una foto senza veli pubblicata in concomitanza con il lancio del suo singolo “A fari spenti,” ha deciso di rispondere alle dichiarazioni di Paoli con un tweet su X.

In maniera decisa, Elodie ha dichiarato: “Ci sono artisti che hanno scritto capolavori, ma nella vita di tutti i giorni sono delle mer**, è così. Io preferisco essere una bella persona.” Nonostante la mancanza di un destinatario specifico nella sua risposta, i follower di Elodie e il pubblico in generale non hanno avuto dubbi nel collegare la sua replica alle critiche di Paoli.

Il confronto tra le due figure rappresenta non solo una divergenza generazionale, ma anche una riflessione sulla percezione dell’arte e dell’essere artista nella società contemporanea. Da una parte, Gino Paoli sembra rimpiangere l’epoca in cui figure iconiche come Mina e la Vanoni dominavano la scena musicale italiana, con un’attenzione maggiore sulla musicalità e meno sulla componente estetica.

Dall’altra parte, Elodie difende la sua generazione e la sua espressione artistica. Cercando di sfatare il pregiudizio secondo cui gli artisti moderni si concentrano eccessivamente sull’aspetto fisico a discapito della sostanza. La sua affermazione sottolinea l’importanza di essere autentici non solo nell’arte, ma anche nella vita quotidiana.

La discussione ha suscitato un ampio dibattito su ciò che definisce la vera essenza dell’arte e dell’artista, portando alla luce questioni di percezione, giudizio e valori nel contesto della cultura popolare. Il confronto tra Paoli ed Elodie rappresenta una tappa nella continua evoluzione della scena musicale italiana. E nella riflessione critica sulla direzione che sta prendendo.

Con l’avvento dei social media, le dichiarazioni degli artisti possono raggiungere un vasto pubblico in pochissimo tempo, generando reazioni intense e opinioni contrastanti. In questo caso, il confronto tra due generazioni di artisti ha catalizzato l’attenzione dei fan, dei critici e del pubblico in generale. Offrendo uno sguardo approfondito sulla complessità e la diversità dell’industria musicale italiana contemporanea.

FEDEZ SULLA DENUNCIA ALL’HATER PER GLI INSULTI A LEONE: “SONO ARRIVATE LE SCUSE MA NON BASTANO

Pinguini Tattici Nucleari: un anno da record il pop resiste con un milione di fan ai concerti

Pinguini Tattici Nucleari: un anno da record il pop resiste con un milione di fan ai concerti

Pinguini Tattici Nucleari: un anno da record il pop resiste con un milione di fan ai concerti

da ilmessaggero.it

Il 2023 ha segnato un trionfo senza precedenti per i Pinguini Tattici Nucleari, la band bergamasca che ha conquistato il virtuale bigliettone d’oro dell’anno. Con un milione di biglietti venduti per i loro concerti nel corso dell’anno, la band ha sovvertito le gerarchie della musica dal vivo in Italia. Superando persino artisti del calibro di Tiziano Ferro e Vasco Rossi.

Il tour estivo negli stadi è stato un successo senza precedenti, con ogni concerto segnato da sold out. Il leader della band, il 29enne Riccardo Zanotti, riflette sul fenomeno dicendo: «Ci abbiamo lavorato tanto negli anni. Ma non sappiamo dire perché è capitato a noi e non ad altri. Da una parte cerchiamo di avere un linguaggio che vada oltre le generazioni. Poi sicuramente abbiamo sempre cercato di distinguerci, sia a livello musicale che narrativo: ci raccontiamo per come siamo».

Il filmato virtuale d’oro del 2023 è solo la ciliegina sulla torta di un anno di trionfi per i Pinguini Tattici Nucleari. Il gruppo ha venduto ben 590 mila biglietti durante il tour estivo negli stadi. E altri 410 mila sono già stati venduti in prevendita per il prossimo tour nei palasport, in programma per la primavera a partire da Jesolo. La cifra totale di un milione di biglietti venduti rappresenta un successo senza precedenti per la band, che ha continuato a collezionare Dischi d’Oro e Platino per album e singoli, confermandosi come una delle realtà musicali più rilevanti del panorama italiano.

Tiziano Ferro conquista la medaglia d’argento per il 2023, con 500 mila biglietti venduti per il suo tour estivo negli stadi. Vasco Rossi si aggiudica la medaglia di bronzo con 474 mila biglietti venduti per il suo tour, consolidando la sua posizione di eterna icona del rock italiano. I Maneskin, con oltre 430 mila biglietti venduti durante gli show italiani, confermano la loro ascesa meteora sulla scena musicale internazionale.

Anche artisti come Max Pezzali, che ha venduto circa 300 mila biglietti per il suo tour 2023, dimostrano che il pop italiano continua a prosperare e ad attirare il pubblico. La voglia di far parte di qualcosa di grande, di condividere emozioni e di sentirsi parte di una comunità, spinge il pubblico verso i concerti pop, come sottolineato dai Pinguini Tattici Nucleari: «Il pubblico vuole essere in qualche modo confortato e sentirsi dire: c’è chi è come te, siamo tanti. Forse i problemi non si risolvono cantando, certo, ma si esorcizzano».

Il panorama musicale italiano, secondo le previsioni dell’Annuario degli Spettacoli SIAE, sembra vivere una totale ripresa dopo la crisi della pandemia. Con 20 milioni di biglietti stimati per concerti pop e rock nel 2022, il settore mostra segni di resilienza e vitalità. Nel caso in cui il 2023 confermi queste previsioni, i Pinguini Tattici Nucleari da soli rappresentano il 5 percento del comparto, evidenziando la forza e l’appeal della loro musica.

La band sottolinea che, oltre ai numeri, è importante considerare il significato di questo tour straordinario. «Anche se mutato, diverso e spurio, il pop resiste», affermano, ribadendo il potere di questa forma d’arte di esprimere e condividere emozioni che resistono al tempo. Un milione di fan ai loro concerti non è solo un record numerico, ma la conferma che il pop italiano, nelle mani dei Pinguini Tattici Nucleari, continua a brillare e a resistere.

POLEMICHE DOPO L’INTERVISTA DI FEDEZ A DAVIGO SU MUSCHIO SELVAGGIO: ‘QUEL DISPIACERE QUANDO SI SUICIDA UN INDAGATO’ (VIDEO)

Polemiche dopo l’intervista di Fedez a Davigo su Muschio Selvaggio: ‘Quel dispiacere quando si suicida un indagato’ (VIDEO)

Polemiche dopo l’intervista di Fedez a Davigo su Muschio Selvaggio: ‘Quel dispiacere quando si suicida un indagato’ (VIDEO)

Polemiche dopo l’intervista di Fedez a Davigo su Muschio Selvaggio: ‘Quel dispiacere quando si suicida un indagato’ (VIDEO)

da open.online

Introduzione:

Il popolare rapper italiano Fedez ha recentemente intervistato l’ex pm del pool di Mani Pulite, Piercamillo Davigo, durante una puntata di Muschio Selvaggio. L’intervista si è focalizzata sulla stagione di Tangentopoli, suscitando polemiche sui social media per le dichiarazioni di Davigo riguardo ai casi di suicidio tra gli indagati del pool milanese. In particolare, la discussione era incentrata sulla reazione apparentemente distante dell’ex magistrato di fronte a tali tragici eventi.

Il contesto di Tangentopoli:

Fedez ha condotto l’intervista approfondendo la complessa stagione di Tangentopoli, il periodo oscuro in cui il sistema politico italiano fu scosso da scandali di corruzione. La conversazione ha toccato il caso dell’imprenditore Raul Gardini, portando a una discussione più ampia sulle conseguenze umane delle indagini del pool di Mani Pulite.

Dichiarazioni di Davigo:

La controversia è esplosa quando Davigo ha risposto alla domanda di Fedez sulla sua esperienza personale durante le indagini. L’ex pm ha dichiarato: “Purtroppo, per quanto sia crudo quel che sto dicendo, in questo mestiere capita che gli imputati si suicidino. La mortalità nelle carceri per suicidio è più alta che fuori.” Ha aggiunto che la percentuale di suicidi era più bassa rispetto al numero di detenuti complessivi.

L’aspetto più discusso delle dichiarazioni di Davigo è stato il suo tono apparentemente privo di rimpianti: “Lo so che è una cosa spiacevole quella che sto per dire, ma è la verità. Bisogna aver chiare le cose: le conseguenze dei delitti ricadono su quelli che li commettono, non su coloro che li scoprono e li reprimono. Perché altrimenti il ragionamento porterebbe a dire: allora non fate le indagini.”

La risposta di Davigo a Fedez:

Quando Fedez ha chiesto a Davigo se provasse dispiacere per il suicidio di coloro che erano stati indagati da lui, la risposta è stata secca: “Ma certo che dispiace… Prima di tutto, se uno decide di suicidarsi lo perdi come fonte di informazioni.” Questa dichiarazione ha sorpreso il rapper, che ha cercato di scavare più a fondo sulla reazione umana dell’ex pm: “Lei è sempre stato così inscalfibile. Io dico: umanamente un po’ di dispiacere?”

Conclusioni:

Le dichiarazioni di Davigo durante l’intervista hanno generato un acceso dibattito sulle piattaforme online, con molte persone che hanno criticato il suo approccio apparentemente distante e pragmatico ai casi di suicidio tra gli indagati. Mentre il dibattito si intensifica, l’opinione pubblica cerca di bilanciare la necessità di giustizia con la comprensione delle sfide umane che i professionisti del settore giudiziario possono affrontare nel corso delle loro carriere.

 

CAPODANNO A CAGLIARI CON MARCO MENGONI: POLEMICHE E DETTAGLI SULL’EVENTO

Capodanno a Cagliari con Marco Mengoni: polemiche e dettagli sull’evento

Capodanno a Cagliari con Marco Mengoni: polemiche e dettagli sull’evento

Capodanno a Cagliari con Marco Mengoni: polemiche e dettagli sull’evento

da ansa.it

A Cagliari, le polemiche sono esplose riguardo al concerto di Capodanno con Marco Mengoni, focalizzandosi sui costi dell’evento. Il Comune ha risposto alle critiche dell’opposizione, sottolineando la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. E fornendo dettagli sulle spese pianificate per assicurare un Capodanno coinvolgente e sicuro per tutti i cittadini.

Il concerto di Capodanno con Marco Mengoni

Il sindaco Paolo Truzzu ha annunciato che il concerto si terrà alla Fiera, un luogo capiente che può ospitare fino a 20mila persone. Questa scelta è motivata dalla volontà di soddisfare un pubblico più ampio. Considerando il successo dei concerti precedenti con Vasco Rossi, che avevano attirato 28mila spettatori. Il costo complessivo dell’evento, incluso l’accordo con l’artista e le spese di organizzazione, è stimato inferiore a 700mila euro. Rendendolo più accessibile rispetto alle cifre precedentemente discusse.

Il prefetto Giuseppe De Matteis ha confermato che la capienza ufficiale della Fiera è di 20mila persone. Ma ulteriori dettagli saranno forniti in una successiva convocazione del comitato di sicurezza. I posti saranno prenotabili online gratuitamente. Ma i biglietti non saranno cedibili, richiedendo la presentazione di un documento d’identità all’ingresso.

Le contestazioni e la risposta del Comune

Le polemiche sono scaturite dall’opposizione di centrosinistra in consiglio comunale, che ha sollevato preoccupazioni sui costi complessivi degli eventi natalizi e di Capodanno a Cagliari. In particolare, la capogruppo di Orizzonte Comune, Marzia Cilloccu, aveva dichiarato che si spenderà circa un milione di euro, definendo questa cifra inopportuna in un momento di crisi.

Il Comune ha risposto precisando che la cifra di un milione di euro riguarda lo “stanziamento generale dei fondi per tutti i festeggiamenti e le attività di Natale e Capodanno della città di Cagliari”. Tuttavia, questa somma non è interamente destinata al concerto di Marco Mengoni. Ma copre una serie di festività e attività programmate durante il periodo festivo.

Per il solo spettacolo di Mengoni, l’amministrazione comunale afferma di aver stanziato 250mila euro. Questa somma include l’accordo con Live Nation per la produzione dello spettacolo e le spese esecutive. Mentre la parte restante copre i costi normali di organizzazione e sicurezza associati a un evento di tale portata.

Scelte organizzative e obiettivi Comunali

Il Comune ha chiarito che ogni spesa è stata attentamente valutata nel rispetto delle risorse pubbliche. Garantendo un bilancio trasparente e pianificato per garantire un Capodanno coinvolgente e sicuro. La scelta di spostare l’evento nella zona Fieristica, invece che nel centro, è stata presa per garantire la miglior sicurezza possibile.

Attraverso un comunicato, l’amministrazione di Cagliari ha sottolineato l’impegno nella trasparenza e nell’informazione corretta dei cittadini. Inoltre, l’obiettivo dichiarato è quello di rendere la città più attrattiva e vivace. Organizzando eventi che coinvolgano grandi nomi della musica nazionale e generino ricadute positive sull’economia turistica, sull’indotto locale e sull’occupazione.

Il Capodanno a Cagliari con Marco Mengoni rimane al centro delle attenzioni, diventando non solo un momento di celebrazione. Ma anche oggetto di un dibattito che coinvolge aspetti economici, organizzativi e di sicurezza.

RENATO ZERO A “DOMENICA IN” IL COMMOSSO RACCONTO DI UN DIALOGO DIVINO CON SUA MADRE SCOMPARSA

Renato Zero a “Domenica In”: il commosso racconto di un dialogo divino con sua madre scomparsa

Renato Zero a “Domenica In”: il commosso racconto di un dialogo divino con sua madre scomparsa

Renato Zero a “Domenica In”: il commosso racconto di un dialogo divino con sua madre scomparsa

da quotidiano.net

Un’intervista toccante e profonda ha svelato il lato più intimo di Renato Zero nel salotto domenicale di Domenica In, ospitato dalla calorosa Mara Venier. L’artista, oltre a ripercorrere i tratti salienti della sua lunga carriera, ha aperto il suo cuore. Parlando dei momenti più significativi della sua vita e dei legami affettivi che hanno plasmato il suo essere.

Un viaggio attraverso la vita di Renato Zero

Nel corso dell’intervista, Renato Zero ha spaziato attraverso i capitoli della sua vita, svelando l’umanità dietro l’icona della musica italiana. Ha confessato di essere “morto tante volte,” sottolineando il peso del successo che, quando è troppo intenso, può colpire e annientare. Tuttavia, ha condiviso il modo in cui ha affrontato questa sfida, trovando conforto nella strada e nel suo legame speciale con i suoi fan, con i quali ha un rapporto quotidiano.

Il legame speciale con sua madre

Uno degli elementi più commoventi dell’intervista è stato il racconto di Renato Zero sul legame speciale con sua madre. La descrive come una “vera romana” e rivela che il suo ascolto attento alle parole materneli lo ha protetto da molte insidie della vita. La presenza di sua madre in casa, fino al momento in cui gli è stato concesso di tenerla, è stata una fonte di ispirazione e forza.

Un dialogo celeste nei sogni

Il momento più intenso è stato quando Renato Zero ha rivelato di aver sognato sua madre. Un sogno intriso di dolce nostalgia, in cui lei si affacciava sul mare dal pontile di Ostia, indossando una pettinatura alla Rita Hayworth e un cappello a falde. Nel sogno, Renato ha avuto il coraggio di porre domande che solo il cuore di un figlio avrebbe il coraggio di chiedere: “Hai sofferto quando sei andata via?”

La risposta di sua madre, avuta in sogno, ha portato pace al suo cuore. “No amore, sono andata via molto prima che voi immaginavate,” ha detto lei. Quello che è successo successivamente è stato ancora più straordinario. Renato Zero ha avuto il coraggio di chiedere a Dio di permettergli di continuare a dialogare con sua madre e, incredibilmente, ha vissuto sei minuti di profondo connubio spirituale.

Un’esperienza di serenità e continuità

Renato Zero ha condiviso che questa esperienza ha lasciato in lui una sensazione di serenità. Ha sottolineato la consapevolezza che se ami intensamente, se il tuo legame è totale, le persone care non vanno via del tutto. Nel suo caso, il dialogo con sua madre, anche se avvenuto in un piano onirico, ha confermato che l’amore transcende la barriera della morte.

Conclusioni 

L’intervista di Renato Zero a Domenica In è stata un viaggio attraverso le emozioni, rivelando il lato umano e vulnerabile di un’icona della musica italiana. La sua esperienza di parlare con sua madre dopo la sua morte, seppur in sogno, solleva domande universali sulla vita, la morte e la spiritualità. Il racconto di Renato Zero offre un messaggio di speranza, suggerendo che l’amore e il legame con le persone care possono superare persino i confini della vita terrena. La sua storia, condivisa con un pubblico internazionale, lascia spazio alla riflessione sulla bellezza e sulla potenza dell’amore che continua a legare le anime anche al di là della vita.

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