Autore: Francesco Balzano

“Paw Patrol” scheda e recensioni del film

“Paw Patrol” scheda e recensioni del film

“Paw Patrol” scheda e recensioni del film

Distribuzione: Eagle Pictures

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Genere: Animazione, avventura, commedia
Anno: 2021
Regia: Cal Brunker
Durata: 88 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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Questa volta la squadra di super cuccioli deve fermare ancora una volta il loro grande nemico: Humdinger. Divenuto sindaco di Adventure City e intenzionato a gettare nel completo la caos la metropoli, portandola alla distruzione. Giunto nella cittadina, il super team fa la conoscenza di Liberty, un bassotto. Che si unisce a loro nella lotta contro Humdinger. Adventure City, però, non è solo lo scenario della nuova avventura dei Paw Patrol. Ma anche la città a cui è legato uno dei cuccioli, che una volta arrivato qui dovrà affrontare il suo passato. Riusciranno i Paw Patrol a sventare il piano del perfido e a portare pace e serenità nella cittadina?

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La recensione di MyMovies.it

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Primo approdo cinematografico per la serie animata creata nel 2013 da Keith Chapman e diventata negli anni un fenomeno pop amato soprattutto dai bambini in età prescolare. Ed è a loro, inevitabilmente, che si rivolge il film.

Recensione di Roberto ManasseroVoto: 2.5 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“Paw Patrol” scheda e recensioni del film – La recensione di MoviePlayer.it

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Non è una serie a cartoni animati allungata, ma un vero e proprio film, con personaggi disegnati – letteralmente e a livello di carattere – in maniera nuova. Un vero e proprio action movie in miniatura. Ai bambini piacerà!

Recensione di Maurizio Ermisino. Voto: 3 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di SentieriSelvaggi.it

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Più efficace come film per bambini che come il prodotto pop a tutto tondo che vorrebbe essere. Al film di PAW Patrol va comunque riconosciuto il coraggio di uscire dalla propria comfort zone. E di porsi come prodotto a suo modo “vivo”, che nel capitalizzare il successo di un marchio non perde il desiderio di raccontare le proprie storie. Perfetto contraltare all’inerte universo dei Me Contro Te.

Recensione di Daniela Catelli Voto: 2.5 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“RESPECT” SCHEDA E RECENSIONE DEL FILM

“Giovani e Droga Rai 2” (VIDEO)

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“Giovani e Droga Rai 2” (VIDEO)

da raiplay.it

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“Giovani e Droga Rai 2” è il programma di Alberto D’Onofrio che racconta la storia e la vita di alcuni giovani tossicodipendenti. Ragazzi, poi, ospiti delle comunità di San Patrignano, della comunità La Torre del gruppo Ceis di Modena e dell’associazione Anglad di Roma. Inoltre, racconta le loro relazioni con le famiglie e con medici, operatori sociali ed educatrici. Nel caso di San Patrignano, poi, ad accompagnarli nel percorso di recupero sono ex tossicodipendenti.

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Comunque, è il programma di Alberto D’Onofrio che racconta la storia e la vita di alcuni giovani tossicodipendenti. Ragazzi, poi, ospiti delle comunità di San Patrignano, della comunità La Torre del gruppo Ceis di Modena e dell’associazione Anglad di Roma. Inoltre, racconta le loro relazioni con le famiglie e con medici, operatori sociali ed educatrici. Nel caso di San Patrignano, poi, ad accompagnarli nel percorso di recupero sono ex tossicodipendenti. Tuttavia, è il programma che racconta la storia e la vita di alcuni giovani tossicodipendenti.

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“Giovani e Droga Rai 2” è il programma di Alberto D’Onofrio che racconta la storia e la vita di alcuni giovani tossicodipendenti. Ragazzi, poi, ospiti delle comunità di San Patrignano, della comunità La Torre del gruppo Ceis di Modena e dell’associazione Anglad di Roma. Inoltre, racconta le loro relazioni con le famiglie e con medici, operatori sociali ed educatrici. Nel caso di San Patrignano, poi, ad accompagnarli nel percorso di recupero sono ex tossicodipendenti.

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Comunque, è il programma di Alberto D’Onofrio che racconta la storia e la vita di alcuni giovani tossicodipendenti. Ragazzi, poi, ospiti delle comunità di San Patrignano, della comunità La Torre del gruppo Ceis di Modena e dell’associazione Anglad di Roma. Inoltre, racconta le loro relazioni con le famiglie e con medici, operatori sociali ed educatrici. Nel caso di San Patrignano, poi, ad accompagnarli nel percorso di recupero sono ex tossicodipendenti. Tuttavia, è il programma che racconta la storia e la vita di alcuni giovani tossicodipendenti.

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“GIOVANI E DROGA RAI 2” GUARDA IL VIDEO

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“Respect” scheda e recensioni del film

“Respect” scheda e recensioni del film

“Respect” scheda e recensioni del film

Distribuzione: Eagle Pictures

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Genere: Biografico, drammatico, musicale
Anno: 2021
Regia: Liesl Tommy
Cast: Jennifer Hudson, Forest Whitaker, Marlon Wayans, Audra McDonald, Marc Maron
Paese: USA, Canada
Durata: 145 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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Nel 1952, Aretha Franklin, 10 anni, vive con il padre pastore battista, C. L. Franklin, e le sue sorelle Erma e Carolyn a Detroit, nel Michigan. La morte improvvisa di sua madre Barbara Siggers Franklin traumatizza Aretha. E, di conseguenza, non è disposta a parlare. Fino a quando suo padre non la costringe a cantare in chiesa dopo settimane di silenzio.

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La recensione di MoviePlayer.it

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E’ un film denso. Denso di musica, di canzoni, di fatti, significati. Forse troppi. È un film iperattivo, come era diventa la stessa Aretha a un certo punto della carriera. È anche un biopic classico, che segue uno schema ormai collaudato quando parliamo di biografie musicali al cinema.

Recensione di Maurizio ErmisinoVoto: 3 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“Respect” scheda e recensioni del film – La recensione di MyMovies.it

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In Respect ad ogni telefonata corrisponde immancabilmente un evento scatenante. La morte di Martin Luther King, l’arresto di Angela Davis. E ad ogni proposta che comporta una possibile svolta nella carriera di Aretha segue l’opposizione di un antagonista. Sia esso il padre o il compagno violento Ted White.

Recensione di Emanuele Sacchi. Voto: 2 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di ComingSoon.it

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Si sente che nel film, un classico, tradizionale biopic che prende in esame solo i primi 30 anni di vita di Aretha Franklin, c’è molta passione e sincerità. Ma si avverte anche la difficoltà di comprimere o raccontare con un ritmo contenuto una personalità larger than life.

Recensione di Daniela Catelli Voto: 3 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“IL GIRO DEL MONDO IN 😯 GIORNI (2021)” SCHEDA E RECENSIONE DEL FILM

“Escape Room 2” scheda e recensioni del film

“Escape Room 2” scheda e recensioni del film

“Escape Room 2” scheda e recensioni del film

Distribuzione: Warner Bros

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Genere: Horror, thriller, azione, avventura, fantascienza
Anno: 2021
Regia: Adam Robitel
Cast: Taylor Russell, Logan Miller, Deborah Ann Wolf, Holland Roden, Indya Moore
Paese: USA
Durata: 88 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥ (su 5)

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La trama

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Dopo essere sfuggiti alle escape room “Unico sopravvissuto” orchestrata dalla Minos Corporation, Zoey Davis e Ben Miller decidono di affrontare l’oscura organizzazione. Questo dopo aver trovato nel logo della Minos le coordinate della sua sede di New York. La coppia trova la sede di Minos abbandonata e viene avvicinata da un vagabondo che ruba la collana a Zoey.

Lei e Ben lo inseguono, vengono condotti in un vagone della metropolitana e bloccati all’interno. Il vagone si separa dal resto del treno e viene reindirizzato a una stazione remota. Zoey, Ben, Rachel, Brianna, Nathan e Theo vengono intrappolati all’interno. Minos si rivela essere ancora una volta responsabile e il treno viene elettrificato. Zoey e Ben scoprono che gli altri passeggeri sono sopravvissuti alle precedenti escape room di Minos.

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La recensione di MoviePlayer.it

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Si tratta di un sequel ambizioso che aumenta il tasso di spettacolarità con l’intento di ampliare il franchise. Un’operazione riuscita a metà. Poiché non è detto che la versione arrivata nelle sale sia quella più interessante sul piano puramente mitologico.

Recensione di Max BorgVoto: 2.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Escape Room 2” scheda e recensioni del film – La recensione di Cinema.Everyeye.it

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Non evolve la formula del predecessore ma anzi la esaspera in un crescendo tensivo di discreta fattura. Capace di tenere con il fiato sospeso fino al forzato epilogo tramite una certa varietà di situazioni e dipartite.Escape Room 2 – Gioco mortale inanella nel corso dell’ora e mezza di visione una nuova serie di enigmi. Tra vecchi protagonisti e nuovi personaggi costretti ad affrontare sfide dalle quali dipenderanno le loro stesse vite. Se non si hanno troppe pretese il divertimento è assicurato, per un survival-movie che si basa su un gioco realmente esistente. Qui declinato in una chiave horror che piace al botteghino. E che non dispiace neanche a noi.

Recensione di Maurizio Encari. Voto: 6.5 (su 10)Leggi la recensione completa

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La recensione di MyMovies.it

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Secondo capitolo, ma nelle intenzioni non l’ultimo, per una saga horror dalla basilare premessa. L’intreccio è pretestuoso e i personaggi sono usa e getta. Ma il meccanismo degli enigmi a tempo in suggestivi ambienti ha la sua relativa efficacia.

Recensione di Andrea Fornasiero Voto: 2 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“IL GIRO DEL MONDO IN 😯 GIORNI (2021)” SCHEDA E RECENSIONE DEL FILM

“Il giro del mondo in 80 giorni” (2021) scheda e recensioni del film

“Il giro del mondo in 80 giorni” (2021) scheda e recensioni del film

“Il giro del mondo in 80 giorni” (2021) scheda e recensioni del film

Distribuzione: Notorious Pictures

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Genere: Animazione
Anno: 2021
Regia: Samuel Tourneux
Paese: Francia, Belgio
Durata: 82 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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La giovane scimmia Passepartout, chiusa nella sua cameretta, sogna il giorno in cui potrà avventurarsi, zaino in spalla, sulle orme del suo idolo, l’esploratore Juan Frog De Leon. Detentore del record del giro del mondo nel più breve tempo possibile: novanta giorni. Nel mentre, però, vive in una terra popolata di gamberetti, dove l’avventura non ha spazio alcuno.

Almeno fino al giorno in cui arriva, in infradito su una tavola da surf, il ranocchio Phileas Frog. Simpatico e sbruffone, inseguito dal gerbillo femmina Fix, che lo accusa di aver rubato dieci milioni di vongoloni. Frog non trova di meglio per cavarsi d’impaccio che promettere di battere lo storico record circumnavigando il globo in soli ottanta giorni. È l’occasione che Passepartout aspettava da sempre. E per la quale vale persino la pena di scappare di casa.

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La recensione di MyMovies.it

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Samuel Tourneux, francese, classe 1973, approda al primo film con una serie di successi alle spalle nel cortometraggio d’animazione e non solo. Nel 2014 l’attrazione che ha creato per il parco di divertimenti Futuroscope, a nord di Poitiers, è stata premiata come la migliore al mondo. E mostra di avere le chiare e poco timore reverenziale.

Recensione di Marianna CappiVoto: 3.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Il giro del mondo in 80 giorni” (2021) scheda e recensioni del film – La recensione di MoviePlayer.it

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Questo film animato riesce a fare il suo dovere: rivolto ad un pubblico principalmente di bambini, diverte ed appassiona. Raccontando le bizzarre avventure di un’improbabile coppia di esploratori. Ottimo l’umorismo fisico e vivace ma meno bene fondali e animazioni, spesso troppo semplici e statici.

Recensione di Erika Sciamanna. Voto: 3 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di SentieriSelvaggi.it

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Il giro del mondo in 80 giorni, scritto anche dal co-sceneggiatore di L’era glaciale 2: il disgelo Gerry Swallow, trova la formula giusta nella semplicità narrativa. E nell’inventività visiva. Guarda alla tradizione letteraria cinematografica e poi la reinventa. E ogni nuova apparizione ai protagonisti è una rivelazione come l’incontro con Juan Frog De Leon. Raggiunge così il suo obiettivo, quello di appassionarsi ai suoi personaggi. E di divertire con i tratti grafici che definiscono il cinema di Tourneux che trova l’equilibrio tra l’azione dei personaggi e gli ambienti.

Recensione di Simone Emiliani Voto: 3.5 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“COME UN GATTO IN TANGENZIALE 2” SCHEDA E RECENSIONE DEL FILM

“Come un gatto in tangenziale 2” scheda e recensioni del film

“Come un gatto in tangenziale 2” scheda e recensioni del film

“Come un gatto in tangenziale 2” scheda e recensioni del film

Distribuzione: Vision Distribution

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Genere: Commedia
Anno: 2021
Regia: Riccardo Milani
Cast: Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Luca Argentero, Sonia Bergamasco, Claudio Amendola, Sarah Felberbaum
Paese: Italia
Durata: 109 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥♥ (su 5)

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La trama

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Sono passati tre anni dalla breve relazione tra Monica e Giovanni. I due si sono lasciati e hanno perso i contatti. Mentre i loro figli Agnese e Alessio si incontrano per puro caso a Londra, dove vivono per studio e lavoro. Nel frattempo Monica si prende la colpa di un furto eseguito dalle sue sorelle, le gemelle Pamela e Sue Ellen, e finisce in carcere. Per evitare di deludere suo figlio Alessio è dunque costretta a chiedere aiuto a Giovanni.

Il quale sta lavorando insieme alla sua nuova compagna Camilla al progetto di un centro culturale nella periferia di Roma. Grazie ai suoi agganci politici, Giovanni riesce a commutare la pena di Monica in un periodo di servizi socialmente utili. La donna dovrà scontarli presso una comunità che, per ironia della sorte, si trova proprio accanto al centro culturale.

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La recensione di ComingSoon.it

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Una ricetta che non cambia molto, mettendo sempre più in risalto le dinamiche (e i personaggi, come le gemelle) più divertenti del precedente film. Confermando l’affiatamento fra Cortellesi e Albanese. Se i tempi e il ritmo sono cruciali, per la commedia, il film si prende anche il lusso di un rallentamento. Quando cerca di mettere in luce contraddizioni sociali e le ferite di un mondo che si è fermato per la pandemia. Un sentito inno alla cultura e al rispetto degli altri, che invita a rompere con gli algoritmi che ci rinchiudono in una bolla di omologazione. A (ri)occupare le piazze e gli spazi condivisi delle nostre città.

Recensione di Mauro DonzelliVoto: 3 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Come un gatto in tangenziale 2” scheda e recensioni del film – La recensione di MyMovies.it

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Paola Cortellesi e Antonio Albanese riprendono con molto maggior spessore i ruoli di Monika e Giovanni. Creando un’insolita chimica basata sul mutuo rispetto e sulla reciproca gentilezza. E assecondano il ritmo veloce di commedia, che questa volta può contare sulle battute dette a mezza voce dall’uno o dall’altro personaggio. Sono quelle battute la cifra nuova di questa seconda puntata. Che ai toni strillati e ai colori kitch del primo episodio alterna saggiamente (e coraggiosamente) una capacità di tirare stoccate quasi impercettibili e menare fendenti autentici in sordina. Di questo è fatta la commedia italiana che funziona. Di morsi improvvisi ma letali, e di botta e risposta non edulcorati.

Recensione di Paola Casella. Voto: 3.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di CiakMagazine.it

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Sullo schermo, la storia raccontata torna a mettere la periferia al centro dell’attenzione. Più che quella di Bastogi e Coccia di Morto – che appaiono solo in alcuni momenti, quasi più come citazione obbligata che per necessità narrative – quella della parrocchia dove il bel sacerdote militante interpretato da Luca Argentero si prodiga per aiutare i cittadini più in difficoltà (che nella realtà non è a San Basilio, ma in zona Prenestina/Tor de’ Schiavi).

C’è sempre un intento sociologico e civile alla base, tipico del genere cui facevamo riferimento. Anche se non quello dei grandi maestri degli anni d’oro. Né quello di sviluppi più recenti, spesso confusi sulla differenza tra boccaccesco e sboccacciato. E anche qui, i momenti meno coerenti con il resto sono quelli in cui il ‘popolo’ di Bastogi viene gratuitamente rappresentato in maniera esagerata. Ben oltre il caricaturale o l’ironico. Momenti, appunto, che nulla tolgono alla piacevolezza dell’esperienza complessiva.

Recensione di Mattia Pasquini Voto: 3 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“QUI RIDO IO” SCHEDA E RECENSIONE DEL FILM

“Qui rido io” scheda e recensioni del film

“Qui rido io” scheda e recensioni del film

“Qui rido io” scheda e recensioni del film

Distribuzione: 01 Distribution

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Genere: Biografico, drammatico
Anno: 2021
Regia: Mario Martone
Cast: Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta
Paese: Italia, Spagna
Durata: 133 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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Primi anni del XX secolo. Nella Napoli culturalmente vivace della Belle Époque, l’attore e commediografo Eduardo Scarpetta è al culmine del suo enorme successo a teatro. Felice Sciosciammocca, personaggio da lui creato, ha soppiantato Pulcinella come maschera tipica di Napoli, e le sue commedie riscuotono un successo senza pari.

Eduardo si barcamena tra il palco e un complesso nucleo familiare fatto di mogli, amanti e figli legittimi e illegittimi. Con la moglie Rosa De Filippo ha tre figli, Maria, Vincenzo e Domenico (riconosciuto da lui ma in realtà figlio del re Vittorio Emanuele II). Con Luisa, nipote di Rosa, ha invece avuto Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, che vengono da lui mantenuti e lo trattano come uno zio. Pur consapevoli che egli sia loro padre.

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La recensione di ComingSoon.it

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Martone dirige un’irresistibile commedia popolare, in cui il ridicolo “è il rovescio del sublime”. In grado di rappresentare brillantemente un’epoca di trapasso, con un attore in splendida forma, Toni Servillo. Capace di passare da uno Scarpetta che recita a uno nella vita, quindi al cinema. Due tecniche diversissime, impossibili da mescolare come acqua e olio. Ma che lui riesce a rendere un flusso continuo e indistinguibile. Solo di una cosa Scarpetta non riesce a ridere, del tempo che passa.

Recensione di Mauro DonzelliVoto: 4 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Qui rido io” scheda e recensioni del film – La recensione di MyMovies.it

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A ossessionare lo Scarpetta di Martone è il desiderio di essere riconosciuto. La volontà che “Il figlio di Iorio”, parodia della tragedia pastorale di D’Annunzio difesa in tribunale da Benedetto Croce, perito di parte, venisse ‘riconosciuta’. Disattesa resta la frustrazione legittima dei figli illegittimi, invitati a partecipare soltanto a un apprendistato artistico e professionale.

Frammentato e intimo, eccessivo e ludico, il film tradisce più una sconfitta che una conquista, ribadendo una relazione padre-figlio esclusivamente scenica. Qui rido io è la storia tragicomica di un capocomico-patriarca e di una compagnia di figli-nipoti, che a turno ripetono la parte: “Scarpetta m’è pate a me”.

Recensione di Marzia Gandolfi. Voto: 3.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di CiakMagazine.it

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Se da questo punto di vista il parente più prossimo del film pare il (post-)eduardiano Sindaco del Rione Sanità, non è meno rilevante il filo che unisce Qui rido io con i precedenti Il giovane favoloso e Capri Revolution. Tasselli di una riflessione sull’arte nell’Italia a cavallo tra XIX e XX secolo dove l’atto creativo si confronta col peso della Storia e i dilemmi della politica. E che pare aver trovato proprio nel canto del cigno di Scarpetta la sua grandiosa coronazione.

Recensione di Emanuele Bucci Voto: 4 (su 5) – Leggi la recensione completa

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“POSSESSION L’APPARTAMENTO DEL DIAVOLO” SCHEDA E RECENSIONE DEL FILM

Imbucato teatrale la recensione di “Ben Hur”

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Imbucato teatrale la recensione di Imbucato teatrale la recensione di “Ben Hur”

Imbucato teatrale la recensione di “Ben Hur”

In scena al Teatro Marconi

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L’amarissimo testo di Gianni Clementi, messo in scena ed interpretato da Stefano Dionisi, ci porta nel sottoproletariato urbano. Dove il predominio e la sopraffazione sono la regola di vita.

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Sergio, interpretato da Fabrizio Di Nezza, credibilissimo nella sua romanità, è un ex stuntman. Che aspettando l’esito di una causa milionaria sbarca il lunario facendosi fotografare dai turisti vestito da centurione. E che vive nella quasi totale indigenza con la sorella Maria, interpretata da Cristina Carli. Che arrotonda facendo la telefonista per una chat erotica. Nella loro vita irrompe Milan, ingegnere ucraino dai molti talenti. Sempre gentile e disponibile, sogna un futuro migliore per la sua famiglia. Quando gli affari, grazie alle sue capacità ed al suo intuito, cominciano ad andar bene la ferrea legge della borgata avrà la meglio. E per lui finirà malissimo.

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I tre protagonisti interpretano il testo con elevato ritmo ed adeguata tensione narrativa. Sia nelle numerose parti comiche che in quelle drammatiche. Divertenti le telefonate erotiche che punteggiano la noiosa vita della casalinga Maria.

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Maurizio Zucchetti

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Imbucato teatrale la recensione de “L’uomo la bestia e la virtù”

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Imbucato teatrale la recensione de “L’uomo, la bestia e la virtù”

Imbucato teatrale la recensione de “L’uomo, la bestia e la virtù”

In scena al Teatro Sala Umberto

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Una farsa pirandelliana, anzi un apologo come si diceva allora, che alla sua prima rappresentazione nel 1919 suscitò scandalo e fu poco considerata. Per poi diventare una classico. Un gruppo di ragazzi briosi, frizzanti, coordinati e sostenuti dall’immenso talento di Giorgio Colangeli. Che, lungi dall’essere un distaccato “padre nobile”, scende in campo e gioca con loro.

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La vicenda del professor Paolino, che ama la fragile signora Perella tormentata dal dispotico marito, attraversa il tempo. Per giungere fino a noi con il suo messaggio attualissimo e carico di ambiguità. Chi è veramente la Bestia, Il prepotente capitano o il bizzoso professore che architetta un piano per liberarsi della responsabilità di una gravidanza inattesa? E l’indifesa consorte è davvero la vittima dei due uomini che se la contendono, o è forse colei che tiene in mano le redini del gioco?

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L’angoscia per la condizione umana in cui tutti indossano una maschera stavolta si stempera nell’allegria del testo. Ottimamente interpretato da un gruppo affiato che diverte e si diverte.

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Maurizio Zucchetti

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“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Drammatico, azione, thriller
Anno: 2021
Ideatore: Hwang Dong-hyuk
Cast: Lee Jung-jae, Park Hae-soo, Oh Young-soo, Wi Ha-joon, Jung Ho-Yeon
Paese: Corea del Sud
Durata: 32-62 minuti
Episodi: 9
Voto (media ponderata): ♥♥♥♥ (su 5)

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La trama

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Centinaia di individui a corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini. Li attende un premio invitante, ma la posta in gioco è mortale.

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“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix – Le recensioni

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“È, dunque, davvero un eccellente esempio di come funzioni il capitalismo predatore.” Melanie McFarland per Salon.com

“Quello, poi, che si ha in Squid Game, per tutta la sua ormai nota cupezza, è un racconto coraggioso, oscuro, ambizioso, a volte commovente e a volte terrificante. La sua forza sta nel capire che il denaro è sopravvivenza.” John Doyle per Globe and Mail

“Il debito verso un sistema crudele è ineluttabile e disumanizzante, ci ricorda costantemente la serie. Ma, inoltre, sotto l’iper-violenza, suggerisce anche che i nostri obblighi verso le altre persone possono essere una fonte di significato, di compassione e – solo forse – di salvezza.” Brian Tallerico per RogerEbert.com

“Una serie tortuosa, veloce, pieno d’azione, i cui episodi terminano con cliffhanger assassini – in altre parole, l’esca definitiva per le abbuffate.” Judy Berman per TIME Magazine

“Questo sguardo spietato su come la disperazione ci cambia rende Squid Game tanto commovente quanto eccitante. Cerca una risposta ad una domanda terrificante: Quando sei sotto pressione, quali sono i tuoi limiti? Cosa faresti? La sua agghiacciante brutalità ci ha conquistati.” Eleanor Peake per New Statesman

“”Squid Game” è abbastanza riflessivo, e il fatto che non ci sia una componente sessuale nella violenza è qualcosa a suo favore.” Robert Lloyd per Los Angeles Times

“Non rende mai la sua azione piacevole. La sua intensità deriva dalla sensazione di aver superato il punto finale di una catena di logica assurda e che si potrebbe davvero non voler vedere cosa viene dopo.” Brian Phillips per The Ringer

“Oscuro, contorto e sorprendentemente emotivo, Squid Game è un veloce e sanguinoso ma visivamente stupefacente must watch.” Tessa Smith per Mama’s Geeky

“Spettacolo a buon mercato” Jim Schembri per jimschembri.com

“Dice molto sulla natura umana, l’amicizia, la crudeltà e il modo in cui le società moderne hanno abusato dei suoi cittadini più poveri.” Sebastian Zavala Kahn per Más Gamers

“La maggiore critica anticapitalista di Squid Game è quasi del tutto priva di mordente in seguito a qualsiasi attenta analisi… Non sono impressionato dal messaggio che porta con sé, e sono sicuro che questo dramma non supererà la prova del tempo.” William Schwartz per HanCinema

“Il thriller coreano di Netflix è sulla buona strada per essere la serie più vista nella storia della piattaforma. Sta anche dando alla gente degli incubi.” Kevin Fallon per The Daily Beast

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“MIDNIGHT MASS” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

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