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“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Drammatico, azione, thriller
Anno: 2021
Ideatore: Hwang Dong-hyuk
Cast: Lee Jung-jae, Park Hae-soo, Oh Young-soo, Wi Ha-joon, Jung Ho-Yeon
Paese: Corea del Sud
Durata: 32-62 minuti
Episodi: 9
Voto (media ponderata): ♥♥♥♥ (su 5)

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La trama

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Centinaia di individui a corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini. Li attende un premio invitante, ma la posta in gioco è mortale.

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“Squid Game” scheda e recensione della serie tv Netflix – Le recensioni

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“È, dunque, davvero un eccellente esempio di come funzioni il capitalismo predatore.” Melanie McFarland per Salon.com

“Quello, poi, che si ha in Squid Game, per tutta la sua ormai nota cupezza, è un racconto coraggioso, oscuro, ambizioso, a volte commovente e a volte terrificante. La sua forza sta nel capire che il denaro è sopravvivenza.” John Doyle per Globe and Mail

“Il debito verso un sistema crudele è ineluttabile e disumanizzante, ci ricorda costantemente la serie. Ma, inoltre, sotto l’iper-violenza, suggerisce anche che i nostri obblighi verso le altre persone possono essere una fonte di significato, di compassione e – solo forse – di salvezza.” Brian Tallerico per RogerEbert.com

“Una serie tortuosa, veloce, pieno d’azione, i cui episodi terminano con cliffhanger assassini – in altre parole, l’esca definitiva per le abbuffate.” Judy Berman per TIME Magazine

“Questo sguardo spietato su come la disperazione ci cambia rende Squid Game tanto commovente quanto eccitante. Cerca una risposta ad una domanda terrificante: Quando sei sotto pressione, quali sono i tuoi limiti? Cosa faresti? La sua agghiacciante brutalità ci ha conquistati.” Eleanor Peake per New Statesman

“”Squid Game” è abbastanza riflessivo, e il fatto che non ci sia una componente sessuale nella violenza è qualcosa a suo favore.” Robert Lloyd per Los Angeles Times

“Non rende mai la sua azione piacevole. La sua intensità deriva dalla sensazione di aver superato il punto finale di una catena di logica assurda e che si potrebbe davvero non voler vedere cosa viene dopo.” Brian Phillips per The Ringer

“Oscuro, contorto e sorprendentemente emotivo, Squid Game è un veloce e sanguinoso ma visivamente stupefacente must watch.” Tessa Smith per Mama’s Geeky

“Spettacolo a buon mercato” Jim Schembri per jimschembri.com

“Dice molto sulla natura umana, l’amicizia, la crudeltà e il modo in cui le società moderne hanno abusato dei suoi cittadini più poveri.” Sebastian Zavala Kahn per Más Gamers

“La maggiore critica anticapitalista di Squid Game è quasi del tutto priva di mordente in seguito a qualsiasi attenta analisi… Non sono impressionato dal messaggio che porta con sé, e sono sicuro che questo dramma non supererà la prova del tempo.” William Schwartz per HanCinema

“Il thriller coreano di Netflix è sulla buona strada per essere la serie più vista nella storia della piattaforma. Sta anche dando alla gente degli incubi.” Kevin Fallon per The Daily Beast

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“MIDNIGHT MASS” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

“Midnight Mass” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Midnight Mass” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Midnight Mass” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Horror, drammatico
Anno: 2021
Ideatore: Mike Flanagan
Cast: Zach Gilford, Kate Siegel, Hamish Linklater, Annabeth Gish, Michael Trucco, Samantha Sloyan
Paese: USA
Durata: 60 minuti
Episodi: 7
Voto (media ponderata): ♥♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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La serie racconta la storia di una piccola comunità che vive su una altrettanto piccola e remota isola, Crockett Island. Persone le cui divisioni sono amplificate dal ritorno di un giovane caduto in disgrazia, Riley Flynn, e dall’arrivo di un sacerdote tanto carismatico quanto misterioso, Padre Paul Hill. Il primo è un ex investitore che ha passato quattro anni in carcere per aver ucciso una donna mentre era alla guida ubriaco.

Il secondo è arrivato alla St. Patrick’s Church per sostituire momentaneamente l’anziano Monsignor Pruitt. Quando eventi strani e apparentemente miracolosi iniziano ad accadere, la comunità di Crockett Island è travolta da un rinnovato fervore religioso. Ma non passa molto tempo prima che si chiedano quale sarà il prezzo da pagare.

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“Midnight Mass” scheda e recensione della serie tv Netflix – Le recensioni

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“Le grandi rivelazioni non presentano alcuna autentica preoccupazione, e dovrebbero.” John Doyle per Globe and Mail

“La serie di Netflix merita un elogio per le sue ambizioni distintive e le sue sorprese sconvolgenti, ma troppo spesso suona come un sermone troppo lungo, annaspando sui bordi della sua omelia.” Brian Lowry per CNN.com

“Lo sguardo di Flanagan sulla religione e l’immortalità a volte riaccende i ricordi di vere e proprie messe di mezzanotte in quanto può essere un po’ estenuante nella sua predicazione con qualche monologo di troppo.” Brian Tallerico per RogerEbert.com

“Ci saranno urla, sì. Ci sarà sangue. Ma non prima che Midnight Mass abbia convinto il suo pubblico ad interessarsi a quello che succede.” John Anderson per Wall Street Journal

“Midnight Mass compensa la natura un po’ prevedibile del suo mistero con i modi riflessivi e disparati con cui i personaggi reagiscono ai cambiamenti che investono Crockett Island.” Kristen Baldwin per Entertainment Weekly

“L’intero cast fa un ottimo lavoro con il materiale dato, e Linklater dà una delle migliori performance della sua carriera. Ma manca la natura avvolgente dei precedenti horror di Flanagan.” Yolanda Machado per Observer

“Midnight Mass è una miniserie di sette episodi di Netflix che esplora la religione e la fede con i soliti marchi di Mike Flanagan, dando la priorità ai personaggi e alle emozioni rispetto agli spaventi a buon mercato e al gusto dello shock.” Miles Surrey per The Ringer

“Nel cuore oscuro dell’ultimo lavoro di Mike Flanagan si nasconde una Very Good Idea, una che non sono sicuro sia stata fatta sullo schermo prima d’ora, ed è una cosa assolutamente stupefacente.” Tony Stamp per Flicks.co.nz

“Midnight Mass vi prende con una storia enigmatica, poiché Flanagan ha creato ancora una volta qualcosa di molto accattivante e originale.” Jordy Sirkin per Jordy Reviews It

“Midnight Mass ha una serie di problemi (specialmente con i suoi lunghi e tortuosi monologhi), ma è salvato dal suo forte cast.” Jean Henegan per Pop Culture Maniacs

“Con Midnight Mass, il regista Mike Flanagan dimostra ulteriormente di essere un maestro dell’horror emotivo con un racconto cruento e straziante sulla redenzione, nonostante i troppi monologhi che distraggono dal terrore generale dello spettacolo.”  Mary Beth McAndrews per Dread Central

“Flanagan sembra aver fatto una svolta spirituale e contemplativa nella sua vita e nella sua scrittura. Buon per lui; non così buono per quelli a cui piacevano le sue prime cose.” Steve Murray per ArtsATL

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“FONDAZIONE” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV APPLE TV

 

“Sex Education 3” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Sex Education 3” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Sex Education 3” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Commedia drammatica, dramma adolescenziale
Anno: 2021
Ideatore: Laurie Nunn
Cast: Asa Butterfield, Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Kedar Williams-Stirling, Aimee-Lou Wood
Paese: Regno Unito
Durata: 47-60 minuti
Episodi: 8
Voto (media ponderata): ♥♥♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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È un nuovo anno al liceo Moordale. Otis è ormai un adulto consapevole di sé che fa sesso occasionale, Eric e Adam sono ufficialmente insieme. Mentre Jean affronta da sola la gravidanza. La nuova preside Hope cerca di riportare la Moordale all’eccellenza. Aimee scopre il femminismo e impara ad accettare se stessa. Jackson ha una nuova cotta. Mentre rimane irrisolta la questione del messaggio vocale scomparso che Otis aveva inviato a Maeve.

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“Sex Education 3” scheda e recensione della serie tv Netflix – Le recensioni

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“Tutti i giovani attori brillano, ma nessuno di loro più di Ncuti Gatwa, che interpreta Eric con un’energia e una resilienza che è stimolante da guardare. In questa stagione, Gatwa non è solo una gioia; porta più sfumature e autenticità che mai.” Matthew Gilbert per Boston Globe

“Stagione sotto la media, ma ancora valida e piacevole.” Lucy Mangan per Guardian

“La magia della serie rimane il fatto che niente di “pesante” si sente mai come se fosse retorico, pedante o maldestro. Infatti, la leggerezza del tocco fa tutto.” Phoebe Luckhust per London Evening Standard

“Sex Education, ancora una volta, riesce nella difficile impresa di essere sia divertente che istruttivo.” Michael Blackmon per BuzzFeed News

“Ciò che tiene insieme il tutto è la reale sensazione che, per quanto tutto questo sia divertente per lo spettatore, quando sei a quell’età, in quel momento, tutto sembra titanicamente importante.” Benji Wilson per Daily Telegraph (UK)

“Nel complesso, è un soddisfacente ritorno di stagione che suggerisce che Sex Education avrebbe ancora storie da raccontare in una quarta (e, data l’età dei personaggi, presumibilmente finale) stagione.” Alan Sepinwall per Rolling Stone

“La terza stagione di Sex Education è, francamente, fantastica, con una grande sceneggiatura, regia e interpretazioni forti. È da vedere assolutamente.” Jean Henegan per Pop Culture Maniacs

“Questa stagione è intrattenimento nella sua forma più pura. È cruda, senza timori e brillante nel modo in cui tratta i suoi personaggi.” Austin Burke per Austin Burke/Flick Fan Nation

“La serie ha problemi a mantenere la mole di storia che coinvolge così tanti personaggi, e sfortunatamente, qualsiasi singola analisi della stagione semplicemente non può coprirla tutta. Ogni storia vale la pena di essere vista, però.” Erin Allen per Tell-Tale TV

“Nessuna serie attualmente in TV è così innovativa come Sex Education. Questo la rende un gioiello.” Reyzando Nawara per The Spool

“La terza stagione di Sex Education è piena di attenzioni per lo spettatore devoto – ma questo va a suo merito così come a suo danno. Stanno andando oltre i limiti, ma Sex Education fornisce un mondo che permette loro di cavarsela.”  Tilly Pearce per Entertainment Daily

“Sex Education ritorna con un’altra stagione meravigliosamente sconcia e divertente, piena di personaggi amabili e di inclusione profonda. Come il personaggio di Otis, lo show è strafatto di ormoni e sorprendentemente intelligente.” Matt Fowler per IGN Movies

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“ONLY MURDERS IN THE BUILDING” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV DISNEY+

 

“Clickbait” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Clickbait” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Clickbait” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Thriller, drammatico
Anno: 2021
Ideatore: Tony Ayres, Christian White
Cast: Adrian Grenier, Zoe Kazan, Betty Gabriel, Camaron Engels, Phoenix Raei, Jaylin Fletcher, Jessica Collins, Ian Meadows, Abrahm Lim
Paese: USA, Australia
Durata: 50 minuti 
Episodi: 8
Voto (media ponderata): ♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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Nick Brewer, uno stimato fisioterapista di Oakland, scompare nel nulla. Poco dopo, l’uomo riappare in un filmato su Internet che annuncia la sua morte. In una lotta contro il tempo, le persone a lui vicine cercano di scoprire chi ci sia dietro.

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“Clickbait” – Le recensioni

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“Clickbait pone grandi domande e ti tiene agganciato.” Karl Quinn per Sydney Morning Herald 

“Mentre Clickbait non è proprio la serie che ci si aspettava, la sua mancanza di profondità tematica e caratteriale non toglie troppo da ciò che è, un thriller più o meno coinvolgente al momento ma alla fine dimenticabile.” Wenlei Ma per News.com.au

“Ahimè, ho provato la sensazione di Clickbait, come se – per usare il titolo – avessi cliccato su qualcosa che prometteva un po’ di sostanza ma consegnava un sacco di niente.” Matthew Gilbert per Boston Globe

“Ovviamente ‘Clickbait’ ha cose da dire sulla tecnologia internet, la disinformazione e la velocità allarmante e potenzialmente pericolosa dei media moderni. Ma per lo più è solo un elaborato giallo.” Tom Long per Detroit News

“La serie vuole inviare messaggi potenti sui pericoli dei social media nell’era digitale, ma la scrittura trita e ritrita e le rivelazioni insondabili non possono salvare lo show dall’ironia di non essere altro che un titolo intrigante.” Saloni Gajjar per AV Club

“Clickbait è l’ennesimo show/film che si preoccupa del digitale e che gesticola sulle grandi idee di internet – catfishing, cancel culture, sorveglianza, ecc – ma non riesce a catturare i contorni della vita su di esso.” Adrian Horton per Guardian

“Clickbait è pieno zeppo di improbabilità e rovesciamenti che puzzano più di una stanza degli sceneggiatori di tarda notte che di qualsiasi cosa che potrebbe accadere nella vita reale. Ma accidenti, è divertente da guardare..” Steve Murray per ArtsATL

“Molte altre serie con questo tipo di premessa si crogiolerebbero nella sofferenza e nella violenza. Ma fortunatamente non questa.” Lynden Barber per Limelight

“Intrigante e vivacemente intrecciata e fornita di un grande cast, questa serie mystery/thriller cattura l’attenzione e la mantiene. Anche se alla fine è sovraccarica di grandi messaggi.” Joyce Slaton per Common Sense Media

“Non è un pasto da gourmet, ma Clickbait è facile da digerire.” Silvina Lamazares per Clarin

“Come colpo di scena dopo colpo di scena viene rivelato, ognuno sembra essere meno interessante e più implausibile di quello precedente..”  Hannah Brown per Jerusalem Post

“Mentre i temi trattati in Clickbait come il rapimento, l’omicidio, il tradimento, il catfishing, la rabbia, la vendetta e altro ancora fanno un film thriller avvincente, la sua esecuzione a tutti i livelli è stata una delusione totale.” Yvonne Bohwongprasert per Bangkok Post

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https://www.youtube.com/watch?v=OyFFxFqMSp4

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“NINE PERFECT STRANGERS” SCHEDA E RECENSIONI DELLA SERIE TV PRIME VIDEO

 

“La cuoca di Castamar” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“La cuoca di Castamar” scheda e recensione della serie tv Netflix

“La cuoca di Castamar” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Thriller, drammatico, sentimentale, storico
Anno: 2021
Ideatore: Tatiana Rodríguez
Cast: Michelle Jenner, Roberto Enríquez, Hugo Silva, Maxi Iglesias, María Hervás, Agnés Llobet, Paula Usero
Paese: Spagna
Durata: 50 minuti 
Episodi: 12
Voto (media ponderata): ♥♥♥ (su 5)

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La trama

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Ambientata a Madrid nel 1720, la serie è incentrata su Clara Belmonte, una cuoca agorafobica che inizia a lavorare nella cucina di Castamar. E’ in fuga da un doloroso passato segnato dalla morte del padre, accusato di tradimento. Lì si innamora del duca di Castamar, Diego, ed è ricambiata. Tuttavia, stare insieme non sarà facile per nessuno dei due a causa della differenza di classe sociale. La madre di Diego, Donna Mercedes, vuole che sposi la nobile Amelia Castro, così che il ducato abbia dei figli. Come se non bastasse, c’è anche il marchese de Soto, Enrique de Arcona. Che non solo sta aiutando Dona Mercedes, ma nasconde anche un piano per vendicarsi di Diego.

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La recensione di MoviePlayer.it

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La serie Netflix in costume è un prodotto molto ben curato e dall’intreccio intrigante. Un prodotto perfetto per chi di solito ama questo genere di storie. Ma che potrebbe attirare anche pubblico più ampio.

Recensione di Carlotta Deiana. Voto: 3 (su 5)Leggi la recensione completa

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“La cuoca di Castamar” scheda e recensione della serie tv Netflix – La recensione di Cinematographe.it

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L’amore tra i due protagonisti spicca su tutti gli altri, è il più lento a realizzarsi pienamente ed è uno dei pochi nella serie a non sublimarsi nell’erotismo. La sua semplicità e il suo non ricorrere mai ad eccessive manifestazioni drammatiche o da Sturm und Drang in cui spesso il genere rischia di inciampare, ci ricorda che una storia d’amore sofferta riesce ad essere meravigliosa anche senza troppe scene da fuoco d’artificio. E la prima scena tra Clara e Diego in cucina, al lume di candela, nel cercare di capire con timidi sguardi come riuscire a fare la pasta da zucchero, vale tutta la loro storia d’amore. L’ingrediente segreto? Sarà scontato, ma vale sempre la pena ricordarlo: la semplicità.

Recensione di Valentina Esposito. Voto: 3 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di Repubblica.it/serietv

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Nella Madrid del 1720, Clara Belmonte, una nobile caduta in disgrazia che si reinventa cuoca, comincia a lavorare nella cucina dei duchi di Castamar. Dove troverà un amore tormentato e farà i conti con il passato da cui fugge. Un period drama tinto di soap opera che regge bene l’equilibrio tra l’aspetto più sentimentale e il racconto del contesto storico. Con una trama che coinvolge grazie all’uso di colpi di scena e conflitti carichi di intrighi e intenzioni vendicative.

Recensione di Repubblica.it/serietv. Voto: 3 (su 5)Leggi la recensione completa

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“SKY ROJO 2” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

“Sky Rojo 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Sky Rojo 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Sky Rojo 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Azione, Avventura, Giallo
Anno: 2021
Ideatore: Alex Pina
Cast: Lali Espósito, Yany Prado, Verónica Sánchez, Asier Etxeandia, Enric Auquer, Miguel Ángel Silvestre
Paese: Spagna
Durata: 25 minuti 
Episodi: 8
Voto (media ponderata): ♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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Coral, Wendy e Gina sono tre prostitute che si ribellano al loro protettore e decidono di fuggire. Inseguite e braccate devono decidere se reagire e passare al contrattacco unendo le loro forze o continuare a scappare per una vita in fuga. Girata tra Madrid e Tenerife la serie Sky Rojo è formata da episodi programmaticamente di 25 minuti. Una durata insolita per una serie action. Si è trattato di una scelta dettata dal bisogno di sottolineare il ritmo frenetico e dinamico di questo show fatto di fuga, corsa contro il tempo, inseguimenti e desiderio di sopravvivere. Nel cast dove brillano le tre attrici chiamate a interpretare le tre prostitute, Veronica Sanchez nei panni di Coral, Yany Prado in quelli di Gina. E Lali Esposito che dà corpo e sostanza a Wendy. Possiamo notare anche la presenza dell’istrionico Miguel Ángel Silvestre che in molti hanno amato in Sense8 e Narcos.

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La recensione di Cinematographe.it

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Sky Rojo è come assistere a una folla corsa. Ci sono elementi interessanti ma la sensazione che la storia non si sia evoluta troppo dalla prima stagione c’è. La seconda stagione è un gioco che modifica le pedine di fronte agli occhi dello spettatore, non fa annoiare. Ma la ripetizione di situazioni, schemi, avvenimenti finisce per stancare in alcuni momenti. Se è interessante la rappresentazione del femminile, ancor di più se si concentra sul mondo della prostituzione, tema narrato non tantissimo e non in questo senso, a mancare è forse un approfondimento sulle vite di queste donne. Privilegiando di più l’azione e l’immagine di queste donne-guerriere.

Recensione di Eleonora Degrassi. Voto: 3.3 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Sky Rojo 2” scheda e recensione della serie tv Netflix – La recensione di MoviePlayer.it

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E’ un guilty pleasure, una serie da binge watching, complice anche la velocità degli episodi, della durata di 25 minuti l’uno. È una serie che intrattiene e diverte. Ma che ha una sua superficialità, che non approfondisce abbastanza i personaggi. Puntando invece sempre più all’eccesso. Dovrebbe parlare di solidarietà femminile, ma in certe scene la violenza sembra troppo compiaciuta.

Recensione di Maurizio Ermisino. Voto: 2.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di Repubblica.it/serietv

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Wendy, Gina e Coral sono convinte di aver chiuso definitivamente con il loro passato: per quel che ne sanno, Romeo è morto. E la libertà è finalmente raggiunta, pronta per essere goduta dopo averla agguantata. Mentre lo strano trio cerca di riallacciare i ponti con la propria vita precedente, però, Christian e Moisés tornano a farsi vivi. Nonostante il loro boss sembri essere scomparso dall’equazione, ora per loro la questione è diventata personale. E non hanno intenzione di mollare la presa nemmeno per sbaglio con le tre fuggiasche.

Recensione di Repubblica.it/serietv. Voto: 2 (su 5)Leggi la recensione completa

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“LUPIN 2” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

“Lupin 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Lupin 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Lupin 2 scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Drammatico
Anno: 2021
Ideatore: George Kay, François Uzan
Cast: Omar Sy, Hervé Pierre, Nicole Garcia, Clotilde Hesme, Ludivine Sagnier, Antoine Gouy, Shirine Boutella, Soufiane Guerrab
Paese: Francia
Durata: 47 minuti (per episodio)
Produzione: Gaumont Television
Voto (media ponderata): ♥♥♥ (su 5)

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La trama

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Lupin è una serie tv di Netflix ispirata dal mito di Arsenio Lupin, il celebre ladro gentiluomo creato dallo scrittore francese Maurice Leblanc. Ideato da George Kay e François Uzan, l’action crime drama segue la star di Quasi amici Omar Sy nei panni di Assane Diop. E’ un giovane uomo la cui vita è stata sconvolta quando, anni prima, durante l’adolescente, suo padre è morto dopo essere stato incastrato in un crimine che non aveva commesso.

Oggi, 25 anni dopo, Assane usa il libro Arsène Lupin, ladro gentiluomo, un dono misterioso, come ispirazione. Per vendicare il padre dall’ingiustizia subita per colpa di una ricca famiglia. Un addetto alle pulizie del Louvre, dove è circondato da opere d’arte che valgono milioni, Assane escogita un piano brillante ma fallibile e pericoloso. Per mettere le mani su un prezioso collier appartenuto a Maria Antonietta, messo all’asta da una fondazione.

Ma non da solo. Ad aiutarlo c’è un gruppo di ladri come lui, anche se non del tutto convinti della sua strategia. Ma questo moderno Lupin sembra avere molto talento, più di un asso nella manica e diversi inganni da attuare. Sebbene la polizia non tarderà a intuire il suo gioco e fare la proprie mosse. Nella serie recitano anche Hervé Pierre (L’ufficiale e la spia), Nicole Garcia, Clotilde Hesme (Les Revenants), Ludivine Sagnier (The New Pope), Antoine Gouy, Shirine Boutella e Soufiane Guerrab (Moloch).

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La recensione di FilmPost.it

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Lupin 2 è stato una mezza delusione. Omar Sy calamita l’attenzione sul proprio personaggio, e lo svolgersi degli eventi, grazie ad un ritmo incalzante, intrattiene. Inoltre l’idea di un ladro che si muove per le strade di Parigi a commettere furti attira oggi come nel 1905. Purtroppo però Lupin è soltanto questo, un’idea.

L’idea di riadattare un personaggio iconico e capace di attirare pubblico per farci una serie tv. Un’idea andrebbe però sviluppata, mentre in Lupin tutto è trattato all’insegna della superficialità. In conclusione di questa recensione di Lupin 2 ci sentiamo di dire che la serie intriga ed intrattiene lo spettatore, ma alla fine, come un buon ladro che si rispetti, avrà soltanto rubato il vostro tempo.

Recensione di Alessandro Cuomo. Voto: 5 (su 10)Leggi la recensione completa

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“Lupin 2” scheda e recensione della serie tv Netflix – La recensione di Cinematographe.it

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Uno dei punti di forza della serie ancora una volta – oltre alla bravura di Omar Sy – resta la colonna sonora. Oltre al tema musicale tipico delle serie tv d’azione di respiro statunitense, si mixa ancora una volta il pop con l’hip hop e con sonorità degli ultimi Anni Sessanta. Come con Reach Out (I’ll be there) dei The Four Tops. Magica la fusione della musica classica nel decimo episodio con alcune delle scene più concitate della serie. In cui assistiamo al gran finale direttamente all’interno di un teatro.

Recensione di Priscilla Piazza. Voto: 3.8 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di MoviePlayer.it

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Siamo contenti e allo stesso tempo un po’ dispiaciuti che tutti i nodi vengano al pettine in questa seconda parte. Che mette il turbo nella vita e negli intenti del protagonista Assane Diop dopo gli importanti cliffhanger del finale della prima parte. Omar Sy continua a essere una carismatica e affascinante ispirazione del personaggio letterario di Maurice Leblanc. Mettendo in ombra gli altri personaggi, che agiscono in sua funzione e come sue pedine, pur venendo approfonditi un po’ di più, grazie anche all’uso dei flashback.

Recensione di Federico Vascotto. Voto: 3.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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“ELITE 4” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

“Elite 4” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Elite 4” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Elite 4” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Drammatico
Anno: 2021
Ideatore: Carlos Montero, Darío Madrona
Cast: Itzan Escamilla, Miguel Bernardeau, Arón Piper, Mina El Hammani, Omar Ayuso, Claudia Salas, Georgina Amorós, Carla Díaz, Martina Cariddi
Paese: Spagna
Durata: 50 minuti (per episodio)
Produzione: Zeta Ficción
Voto (media ponderata): ♥♥1/2 (su 5)

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La trama

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Scritta da Carlos Montero (Fisica o chimica) e Darío Madrona, Elite è un racconto di crescita personale, relazioni, lotte tra classi sociali diverse, amore e un caso da risolvere. La serie, un teen drama dai toni crime e le sfumature thriller, trova il suo fulcro ne Las Encinas. E’ la scuola più privilegiata della Spagna, nella quale studiano esclusivamente i figli delle famiglie più agiate, l’élite appunto.

Questo equilibrio si incrina quando, a seguito di un terremoto che ha distrutto la loro scuola, tre ragazzi della classe operaia sono assegnati a Las Encinas. Il loro arrivo nell’esclusivo liceo fa scattare una lotta di classe. Che unita ai divari sociali e ai classici problemi adolescenziali, sfocia in un omicidio. La serie targata Netflix vede tra le file del suo cast le star de La casa di carta María Pedraza, Miguel Herrán e Jaime Lorente. I quali accanto ad altri giovani volti dello schermo.

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La recensione di Cinematographe.it

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La nuova stagione di Élite è un diesel. Fatica a smaltire eredità e inserimento dei nuovi personaggi, ma, una volta fatto, inizia a parlare di privacy, molestie e della violenza legata al potere, sia per chi lo esercita che per chi lo subisce, proponendo una sua versione credibile su argomenti sensibili e molto fluidi. Una ripartenza frenata dalle aspettative intorno al nome, ma che, piano piano, emerge. Dopotutto siamo solo all’inizio: la stagione 5 è già confermata.

Recensione di Jacopo Fioretti. Voto: 2.7 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Elite 4” scheda e recensione della serie tv Netflix – La recensione di MoviePlayer.it

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La stagione 4 abbandona i toni più cupi della stagione 3, e punta forte sul sesso e sullo scandalo. Ma risulta anche meno appassionante per quel che riguarda la trama gialla. Ma è una serie che, come al solito, si lascia vedere, un classico guilty pleasure.

Recensione di Maurizio Ermisino. Voto: 2.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di IGNItalia

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Nella quarta stagione di Elite non mancano i colpi di scena. E nemmeno l’attenzione al dettaglio, che possiamo intravedere già dai primi episodi della serie Netflix grazie al filo che lega ogni personaggio. Certo, l’originalità non è sempre presente. Ma alcune dinamiche tra i protagonisti e determinati dialoghi mettono in luce la potenza creativa della serie spagnola.

Recensione di Roberta Greco. Voto: 3.8 (su 5)Leggi la recensione completa

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“SEX/LIFE” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

“Sex/Life” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Sex/Life” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Sex/Life” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Drammatico
Anno: 2021
Ideatore: Stacy Rukeyser
Cast: Sarah Shahi, Mike Vogel, Adam Demos, Margaret Odette
Paese: USA
Durata: 43 minuti (per episodio)
Produzione: Demilo Productions
Voto (media ponderata): ♥♥ (su 5)

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La trama

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Sex/Life è una serie tv di Netflix creata dalla sceneggiatrice di UnREAL Stacy Rukeyser basandosi sul romanzo di BB Easton 44 Chapters About 4 Men. In Italia pubblicato con il titolo Sex Diary. Il dramedy, la storia di un triangolo amoroso tra una donna, suo marito e il passato di lei, si concentra su Billie Connelly (interpretata dalla star di Person of Interest Sarah Shahi). Una moglie e madre casalinga di periferia la quale, prima di sposare l’affettuoso e affidabile Cooper (Mike Vogel, The Brave) e di trasferirsi nel Connecticut, era una ragazza ribelle e libertina.

Che viveva a New York City con la sua migliore amica Sasha (Margaret Odette), lavorando sodo e divertendosi ancora di più. Esausta di prendersi cura dei suoi due figli piccoli e provando nostalgia per il suo passato, Billie inizia a scrivere un diario delle sue avventure con Brad (Adam Demos, UnREAL). E’ il suo sexy fidanzato dell’epoca, una delusione amorosa che non ha mai superato. Ma più Billie ripercorre il passato, più si chiede come abbia fatto a finire nella situazione in cui si trova oggi. Il tutto si complica quando il marito trova le sue confessioni.

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La recensione di Cinematographe.it

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Non ci sono guizzi narrativi, tutto è talmente o bianco e nero da risultare noioso, tanto da infastidire e la narrazione è un alternarsi di ricordi eccitanti e realtà familiari. Il gioco diventa quasi monotono perché si comprende che se c’è sex non c’è life e viceversa. E perché Billie compie sempre gli stessi errori, compie sempre gli stessi percorsi e si ritrova poi nello stesso punto.

Al centro di tutto c’è Billie che è quell’amica che tutti abbiamo, quella che si butta nelle cose senza riflettere. Che torna con quel fidanzato tossico ancora e ancora, che butta ogni cosa all’aria quando ha tutto perché alla ricerca di qualcosa d’altro. Sex/life porta in scena un pensiero trito e ritrito e anche vecchio. Sex/Life non conquista, anzi fa storcere il naso narrando una storia che è fuori dal tempo.

Recensione di Eleonora Degrassi. Voto: 2.1 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Sex/Life” scheda e recensione della serie tv Netflix – La recensione di MoviePlayer.it

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Raramente ci siamo trovati così in difficoltà nel portare a termine la visione di una serie. Sex/Life, pur partendo da una premessa che potrebbe anche essere interessante, non riesce mai a creare una vera connessione con i suoi spettatori. Trascinandoli in una visione completamente priva di guizzi narrativi, in cui la trama si riduce spesso a riempitivo tra una scena di sesso e l’altra.

Sopratutto facciamo fatica ad empatizzare con la protagonista, ma anche a capirla, cosa che in una serie di questo tipo dovrebbe essere fondamentale. E dobbiamo ammettere che ci siamo ritrovati ad alzare gli occhi al cielo all’ennesima scena in cui si fa trasportare dai ricordi dei momenti passionali vissuti con il suo ex, in presenza del marito, delle amiche, addirittura dei figli.

Lei, ma anche tutte le altre donne che incontriamo in Sex/Life, sono stereotipate. E – anche quando vengono presentate come acculturate, emancipate e libere nella loro avventurosa sessualità – assolutamente monodimensionali. Asservite al desiderio che uomini (altrettanto monodimensionali) riescono a scatenare dentro di loro. Si poteva fare decisamente di meglio tanto per caratterizzazione dei personaggi – e il cast ci prova a dare un po’ più di spessore al materiale con cui deve lavorare – che per sviluppo della trama. Il risultato, purtroppo, fa però acqua da tutte le parti.

Recensione di Carlotta Deiana. Voto: 1.5 (su 5)Leggi la recensione completa

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La recensione di Madforseries.it

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Per quanto riguarda la questione del nudo, sollevata da numerosi critici, Sex/Life è ripreso sotto forma di diario quotidiano, ergo… Da qui le docce, da qui il seno in mostra per pompare il latte, da qui i ricordi in HD. Nelle parti più sensibili e cruciali riguardanti l’atto sessuale, gli attori sono stati aiutati sul set da Casey Hudecki, coordinatrice dell’intimità. Una figura professionale nata dopo il #MeToo.

È vero, gli attori sono tutti troppo belli, ma è pur vero che dovranno lavorare anche loro, e qui lo hanno fatto davvero molto bene. Un bel nove e mezzo alla costumista Avery Plewes, la quale perde mezzo punto per aver fatto indossare a Sarah Shahi delle ballerine. E un applauso ai direttori della fotografia David A. Makin e Michael McMurray che hanno reso perfettamente leggibili i distacchi tra sogno e realtà. Inoltre, la colorista Joanne Rourke ha rifinito in modo impeccabili le pellicole di ogni episodio. E la scelta delle colonne sonore, sensuali e rilassanti, è assolutamente in linea con le scelte di regia, fotografia e di ambientazione.

Recensione di Roberta Greco. Voto: 3.8 (su 5)Leggi la recensione completa

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https://www.youtube.com/watch?v=X-lkQ3WedqQ

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“NON HO MAI 2” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV NETFLIX

“Non ho mai 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

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“Non ho mai 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

“Non ho mai 2” scheda e recensione della serie tv Netflix

Disponibile su: Netflix

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Genere: Commedia
Anno: 2021
Ideatore: Mindy Kaling, Lang Fisher
Cast: Maitreyi Ramakrishnan, Poorna Jagannathan, Richa Moorjani, Jaren Lewison, Darren Barnet, John McEnroe, Lee Rodriguez, Ramona Young
Paese: USA
Durata: 30 minuti (per episodio)
Produzione: Universal Television
Voto (media ponderata): ♥♥♥ 1/2 (su 5)

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La trama

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La comedy Non ho mai…, co-ideata per Netflix da Mindy Kaling (The Mindy Project, The Office), racconta una storia di formazione incentrata su Devi Vishwakumar (l’esordiente Maitreyi Ramakrishnan). Una quindicenne di Sherman Oaks, in California, la quale, dopo un primo anno di liceo da dimenticare, spera di dare uno scossone al suo status sociale. Tutto però sembra andarle contro.

Segnata dalla perdita del padre e reduce da un grave infortunio, Devi inizia il nuovo anno scolastico consapevole di dover affrontare non solo il suo dolore e il fatto di essere indiana. Ma anche una madre, Nalini (Poorna Jagannathan, Big Little Lies), che non la capisce. Una cugina, Kamala (Richa Moorjani), molto più bella di lei. Due migliori amiche, Eleanor (Ramona Young, DC’s Legends of Tomorrow) e Fabiola (Lee Rodriguez), imbranate tanto quanto lei.

E, come se tutto questo non bastasse, persino una nemesi, Ben (Jaren Lewison). Ma Devi è determinata: vuole diventare più popolare e, soprattutto, perdere la verginità. E sogna di farlo con Paxton (Darren Barnet), il ragazzo più affascinante di tutta la scuola. Come spesso accade, tra il volere e il riuscire a fare c’è però un mare di inettitudine, disperazione, difficoltà e… risate.

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La recensione di MoviePlayer.it

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Celebriamo ancora una volta il ricco intrattenimento e il ritmo con cui le nuove avventure della giovane nerd indiana Devi vengono declinate. Partendo da un insolito e improbabile triangolo amoroso per arrivare alla crisi per trovare la migliore versione di sé. Non ho Mai…2 non si lascia sfuggire occasione per divertire ed allo stesso tempo empatizzare con lo spettatore. Maitreyi Ramakrishnan si riconferma eroina sempre più imperfetta ma irrinunciabile per quelle che speriamo siano le molte altre stagioni a venire.

Recensione di Chiara Nicoletti. Voto: 4 (su 5)Leggi la recensione completa

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“Non ho mai 2” scheda e recensione della serie tv Netflix – La recensione di Serial.EveryEye.it

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La seconda stagione di Non Ho Mai… si dimostra una valida erede della precedente. Seppur colpevole, in alcune istanze, di calcare troppo la mano sullo stile e gli elementi che la contraddistinguono. Con un numero inferiore di episodi avrebbe forse potuto brillare ancora di più. Ma anche così facendo porta a termine la missione che ogni nuova stagione di uno show si prefigge. Tenere alta l’attenzione dello spettatore e fargli desiderare un altro appuntamento.

Recensione di Laura Silvestri. Voto: 7.5 (su 10)Leggi la recensione completa

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La recensione di Cinematographe.it

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Questa seconda stagione fa un buon lavoro ma in parte delude. Perché da una serie come questa lo spettatore si sarebbe aspettato un lavoro ancora più interessante del precedente. Il finale di stagione fa intendere che potrebbe esserci una terza stagione. In cui Devi sarà costretta ancora a riflettere sui poli opposti del suo desiderio. Da una parte Ben, dall’altra Paxton. Se sotto molti punti di vista Non ho mai… 2 è ancora interessante e riuscita, sotto altri chiede a gran voce una rivoluzione narrativa e qualche altro volo pindarico. Speriamo nella terza stagione.

Recensione di Eleonora Degrassi. Voto: 3.2 (su 5)Leggi la recensione completa

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https://www.youtube.com/watch?v=qc2Kgm6qp8g

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“LOKI” SCHEDA E RECENSIONE DELLA SERIE TV DISNEY PLUS

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