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“Cento Domeniche”: il “film necessario” di Antonio Albanese che fa luce su un’ingiustizia

“Cento Domeniche”: il “film necessario” di Antonio Albanese che fa luce su un’ingiustizia

“Cento Domeniche”: il “film necessario” di Antonio Albanese che fa luce su un’ingiustizia

da ansa.it

Antonio Albanese, noto per le sue esilaranti performance comiche, dimostra ancora una volta il suo talento eclettico e la capacità di affrontare ruoli drammatici con il film “Cento Domeniche”. Una pellicola che rivela un’ingiustizia che non può essere ignorata. Il film, diretto e interpretato dallo stesso Albanese, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023. Uscirà nelle sale cinematografiche a partire dal 23 novembre grazie a Vision Distribution.

Il protagonista: Antonio Riva

Il cuore di “Cento Domeniche” batte al ritmo del personaggio di Antonio Riva, interpretato magistralmente da Antonio Albanese. Antonio Riva è un uomo comune, un ex operaio, che conduce una vita tranquilla, quella che molti pensionati sognano. Passa il suo tempo giocando a bocce con gli amici, dimostra un affetto profondo per sua madre anziana (interpretata da Giulia Lazzarini). E mantiene un rapporto positivo con la sua ex moglie, Margherita (interpretata da Sandra Ceccarelli). Tuttavia, ciò che è al centro della sua esistenza è la sua unica e amata figlia, Emilia (interpretata da Liliana Bottone).

L’annuncio che cambia tutto

La trama prende una svolta drammatica quando Emilia annuncia il suo desiderio di sposarsi. Per Antonio, questo è il momento atteso da tutta la vita: finalmente può esprimere tutto l’amore che nutre per sua figlia e regalarle il matrimonio dei suoi sogni. Tuttavia, una sconvolgente scoperta in banca apre la strada alla depressione e alla tragedia. Mettendo alla prova la forza di Antonio di fronte a un’ingiustizia di proporzioni devastanti.

“Un film necessario”

Antonio Albanese ha dichiarato che “Cento Domeniche” mette in scena le sue radici e la sua estrazione sociale operaia, ma, soprattutto, è un film necessario che racconta un’ingiustizia. Ha affermato che si tratta di una storia immensa che evidenzia una crudeltà impressionante. Non è un attacco alle banche, ma piuttosto una riflessione su cosa può accadere se queste istituzioni commettono errori gravi. Il film si concentra sulle tematiche di rispetto e onestà, valori che sono fondamentali per risolvere i problemi che affliggono la società.

Le radici del film

Antonio Albanese ha rivelato che il film nasce da una profonda ricerca sulla realtà degli operai in Italia. Ha sottolineato il ruolo essenziale svolto da questa categoria di lavoratori, che spesso sono trascurati e dimenticati dalla politica. Albanese ha ribadito che molti dei protagonisti di storie simili a quella di “Cento Domeniche” si ritirano nella vergogna e si colpevolizzano. Senza uscire di casa per mesi a causa delle difficoltà finanziarie.

Un cast di talenti

Il cast del film, prodotto da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra e Dario Fantoni in collaborazione con Vision Distribution, comprende talenti come Liliana Bottone, Bebo Storti, Maurizio Donadoni, Elio De Capitani, Sandra Toffolati e Martin Chishimba. La colonna sonora, infine, è stata curata da Giovanni Sollima ed è edita da Edizioni Curci e Palomar.

In conclusione, “Cento Domeniche” è un film che va oltre il semplice intrattenimento. È una storia che mette in luce un’ingiustizia, raccontata attraverso le abilità di Antonio Albanese, un artista che dimostra di poter affrontare con successo una vasta gamma di ruoli. Il film è destinato a far riflettere e a scuotere gli spettatori, mettendo in evidenza la necessità di rispetto, onestà e giustizia in una società che spesso dimentica chi è in difficoltà.

“ZUCCHERO SUGAR FORNACIARI” IL DOCUFILM CHE RIVELA 8 SEGRETI DEL CANTAUTORE

 

“Zucchero – Sugar Fornaciari”: il docufilm che rivela 8 segreti del cantautore

“Zucchero – Sugar Fornaciari”: il docufilm che rivela 8 segreti del cantautore

“Zucchero – Sugar Fornaciari”: il docufilm che rivela 8 segreti del cantautore

da corriere.it

Il docufilm “Zucchero – Sugar Fornaciari” offre uno sguardo approfondito nella vita e nella carriera dell’amatissimo cantautore italiano, noto con il nome d’arte Zucchero. Questa emozionante pellicola, presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e diretta da Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, offre una prospettiva unica sul percorso artistico di Zucchero attraverso le sue parole e quelle di importanti colleghi e amici, tra cui Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson e Corrado Rustici.

L’Infanzia a Roncocesi: le radici di Zucchero

Zucchero, nato Adelmo Fornaciari, ha le sue radici a Roncocesi, una frazione di Reggio Emilia nella pianura padana. Questo documentario svela dettagli intriganti sulla sua giovinezza e la sua infanzia. Cresciuto in un contesto in cui la chiesa e il Partito Comunista facevano parte del paesaggio quotidiano, Zucchero racconta di come frequentasse la chiesa per imparare a suonare l’organo, in cambio del ruolo di chierichetto. Questi ricordi dipingono un quadro vivido della sua formazione e delle influenze della sua terra natale.

Il trasferimento a Forte dei Marmi: un momento difficile

All’età di 11 anni, Zucchero e la sua famiglia si trasferirono a Forte dei Marmi. Questo cambiamento si rivelò difficile, soprattutto a causa dell’allontanamento dalla sua adorata nonna Diamante. Questo trasferimento ebbe un impatto significativo sulla giovane vita di Zucchero, e nelle sue parole: “Dopo che ci siamo trasferiti, non mi sono mai più sentito a casa.” Questo capitolo della sua vita è un esempio di come le sfide dell’adolescenza abbiano contribuito a plasmare il suo percorso.

Gli inizi difficili: la strada verso il successo

Zucchero, nome d’arte ispirato da una maestra delle elementari, ha iniziato la sua carriera musicale in maniera tutt’altro che agevole. Ha sperimentato il canto nelle balere e ha cercato di produrre e scrivere per altri artisti, tra cui Fred Bongusto, Fiordaliso e Stefano Sani, credendo che nessuno fosse interessato alla sua voce e al suo genere. Tuttavia, la svolta è arrivata nel 1985 quando partecipò al Festival di Sanremo con “Donne”, ottenendo successo grazie alla diffusione radiofonica.

L’anima malinconica: l’influenza del blues

Zucchero ha sempre rivelato una parte malinconica della sua personalità, attribuendo questa caratteristica come un motivo per la sua attrazione per il blues sin da quando era giovane. Questa malinconia, inizialmente vista come un ostacolo, è diventata una parte fondamentale della sua identità artistica. Ha, infatti, dichiarato: “Forse è per questo motivo che sono stato attratto fin da ragazzino dal blues.” Questo aspetto della sua personalità è stato cruciale per la sua musica, anche se ha sottolineato l’importanza di gestire la malinconia in modo sano per evitarne la trasformazione in depressione.

La separazione e la lotta contro la depressione: un periodo difficile

Zucchero ha condiviso apertamente la sua battaglia contro la depressione negli anni ’80 e ’90, soprattutto dopo il successo del suo album “Oro incenso e birra” nel 1989. Questo periodo difficile coincise con la sua separazione dalla prima moglie, Angela Figliè, da cui aveva avuto due figlie, Irene e Alice. La sua lotta contro la depressione lo portò a prendere decisioni importanti per il suo benessere. L’acquisto e il restauro di un ex mulino diroccato nel 1993 lo aiutò a uscire da questa difficile fase, mantenendo la sua mente occupata e focalizzata su un progetto significativo.

I tre figli: un legame familiare speciale

Zucchero è padre di tre figli. Irene Fornaciari è una cantautrice di successo che ha partecipato al Festival di Sanremo e collaborato con artisti rinomati come Brian May. Alice ha intrapreso una carriera diversa, diventando una creatrice e disegnatrice di gioielli. Nel 1998, Zucchero e Francesca Mozer, sua ex assistente, hanno dato il benvenuto a Adelmo Blue, il terzo figlio del cantautore. La coppia ha scelto di crescere il bambino in un ambiente immerso nella natura, trasferendosi nella casa-fattoria a Pontremoli, denominata “Lunisiana Soul.”

L’amicizia con Luciano Pavarotti: collaborazioni di successo

Durante la sua straordinaria carriera, Zucchero ha collaborato con molti artisti di fama internazionale, tra cui Luciano Pavarotti, Bono, Sting e Eric Clapton. La sua amicizia con Pavarotti è stata particolarmente significativa, portando alla creazione del celebre duetto “Miserere” e alla nascita delle edizioni di “Pavarotti and Friends.” Questa amicizia ha influenzato profondamente Zucchero, poiché ha imparato dall’onestà e dall’umiltà del grande tenore, anche quando era al culmine del successo. La genuinità è diventata un pilastro delle relazioni e delle collaborazioni di Zucchero con altri artisti internazionali.

Questo docufilm fa luce sui momenti salienti della vita e della carriera di Zucchero, rivelando l’uomo dietro il nome d’arte, il suo percorso unico e il suo legame con la musica, la famiglia e gli amici. Condividendo queste storie, il docufilm offre ai fan uno sguardo privilegiato su uno degli artisti più iconici della scena musicale italiana.

“IL RAGAZZO E L’AIRONE” LA RECENSIONE DEL FILM DI MIYAZAKI

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“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki

“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki

“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki

Distribuito da: Lucky Red

Regia: Hayao Miyazaki
Paese: Giappone
Anno: 2023
Durata: 124 minuti
Genere: Animazione
Voto: OOOO (su 5)

Data di uscita: 1 gennaio 2024

“Il Ragazzo e l’Airone” è l’ultimo lavoro del leggendario regista d’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Questo film, creato dal maestro e dallo Studio Ghibli, poi, segna il ritorno di Miyazaki all’animazione dopo aver annunciato il suo ritiro dal cinema nel 2013 con “Si Alza il Vento”. Questo nuovo film, inoltre, sembra essere un vero e proprio atto di addio, ma è anche molto di più. Esploriamo, dunque, come il film racconta una storia che va oltre il mondo dell’animazione e riflette gli affetti personali di Miyazaki.

La trama

La storia si svolge in Giappone alla fine degli anni ’30, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il giovane Mahito, che ha perso sua madre durante la guerra, poi, si trasferisce in una zona rurale con suo padre, che sta per sposare la sorella della madre di Mahito. Mentre esplora i dintorni, inoltre, Mahito scopre una torre misteriosa che funge da portale verso un altro mondo, con legami profondi con la realtà. Questo mondo alternativo diventa, quindi, il centro della narrazione e della sua esperienza.

Il ritorno di Miyazaki

Dopo il suo presunto ritiro, Hayao Miyazaki è tornato, dimostrando la sua ineguagliabile abilità nel creare mondi immaginari. Il film cattura perfettamente lo stile e la visione unica di Miyazaki, con ambientazioni dettagliate, fondali acquerellati e una colonna sonora coinvolgente curata da Joe Hisaishi. Il ritmo del film, sebbene non convenzionale e con qualche lentezza, cattura l’attenzione del pubblico grazie all’attenzione ai dettagli e all’uso creativo del sonoro.

“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki – Il significato del film

“Il Ragazzo e l’Airone” è molto più di un semplice film d’animazione. È una dichiarazione d’amore all’arte e alla creatività. Il protagonista Mahito sembra rappresentare il giovane Hayao Miyazaki, e il mondo alternativo che scopre potrebbe simboleggiare l’arte e l’immaginazione stesse. Mahito è il demiurgo di questo mondo, proprio come Miyazaki è l’artista dietro ai suoi film. C’è un’intimità profonda nella narrazione, con Mahito che condivide le sue difficoltà nel tenere in piedi questo mondo, simboleggiando la lotta dell’autore nell’arte.

La rinuncia e il messaggio

Una delle questioni fondamentali del film è la rinuncia, l’idea di cedere la creazione agli altri e alla natura stessa. Hayao Miyazaki sembra voler consegnare un’eredità, ma allo stesso tempo riconosce che alcune cose non possono essere tramandate. Questa è una lezione saggia, poiché il mondo e l’arte evolvono costantemente. Il film riflette anche sul rapporto tra le generazioni, tra vecchio e nuovo, e sull’importanza di lasciare spazio a nuovi immaginari e nuove vite.

Un universo di equilibrio tra realtà e sogno

Uno dei tratti distintivi del cinema di Miyazaki è la capacità di creare un mondo equilibrato in cui realtà e sogno coesistono armoniosamente. Questo equilibrio è visibile in ogni aspetto del film, dalla caratterizzazione dei personaggi all’ambientazione mozzafiato. Ne “Il Ragazzo e l’Airone,” vediamo un ragazzino, Mahito, ossessionato dalla morte di sua madre e un misterioso airone, un uccello che parla e sfida la nostra comprensione della realtà.

Miyazaki usa abilmente la dimensione onirica del suo film per trasmettere le paure e le meraviglie dell’infanzia. I suoi disegni, apparentemente innocenti, racchiudono un mondo di emozioni, colori e forme che evocano i ricordi di un’infanzia in cui l’immaginazione regnava sovrana. Ma sotto questa bellezza si nasconde spesso un lato oscuro, un mistero che ci spinge a riflettere sulla vita stessa.

Da realtà a sogno e viceversa

Miyazaki ci porta in un viaggio straordinario, spostandosi agilmente tra la realtà e il sogno, tra il politico e l’onirico. I suoi film sono come porte che si aprono su universi paralleli, dove le nuvole nere si scontrano con le nuvole bianche, dove la vita quotidiana si mescola con l’eccezionale. Questo equilibrio tra opposti crea una narrazione coinvolgente, invitando i protagonisti a riconsiderare la propria visione del mondo.

Al cuore delle storie di Miyazaki c’è spesso un elemento di alterità, un’entità o un mondo che sfida la normalità. Questo elemento di disturbo spinge i personaggi a esplorare nuovi orizzonti, a cercare la comprensione e l’equilibrio. L’autore fa spesso uso di cerchi familiari spezzati o incompleti per simboleggiare questo cambiamento e questa crescita.

La maestria tecnica di Miyazaki

Miyazaki dimostra ancora una volta la sua maestria nell’animazione con “Il Ragazzo e l’Airone.” Il film inizia con una sequenza straordinaria in cui Mahito attraversa una Tokyo in fiamme per cercare di salvare sua madre. Le immagini delle fiamme, dei volti terrorizzati dei passanti e delle ceneri trasportate dal vento creano un mondo caotico e incontrollabile. Questo prologo anticipa la transizione tra realtà e sogno che caratterizza tutto il film.

Miyazaki usa il movimento in modo straordinario per far emergere il contrasto tra la stabilità del mondo reale e l’incertezza del mondo onirico. L’airone, una creatura mostruosa, rompe la staticità dell’ambientazione con il suo movimento dinamico, creando un effetto straordinario. Questo contrasto tra realtà e sogno è una costante nel cinema di Miyazaki e contribuisce alla profondità delle sue storie.

La memoria come elemento centrale

“Il Ragazzo e l’Airone” è un racconto intriso di memorie e rievocazioni. Questo film affonda le radici nella vita di Miyazaki e diventa il primo capitolo di un racconto che pone la memoria al centro dell’intera narrazione. Lontano da essere eccessivamente coinvolto, Miyazaki ci guida con grazia attraverso una torre misteriosa che nasconde un mondo parallelo. In questo mondo, un airone mutante funge da guida, conducendo il protagonista attraverso una serie di avventure sorprendenti e straordinarie.

L’uso della memoria e delle riflessioni personali di Miyazaki si fa strada nel film, portando il pubblico a riflettere sul proprio passato e le proprie esperienze. In questo modo, “Il Ragazzo e l’Airone” diventa un’opera intima e profonda che risveglia il bambino nascosto in ognuno di noi, mentre ci guida attraverso la scoperta di un mondo che riflette in segreto la società umana.

Riferimenti letterari e critica sociale

Miyazaki fa riferimento al mondo della letteratura, in particolare al capolavoro “La Divina Commedia” di Dante Alighieri. Tuttavia, in questo racconto non ci sono peccatori, ma vittime che sono legate da un destino misterioso e un deus ex machina unico. Il regista giapponese trasmette in modo straordinario il conflitto, la maternità, l’ambientalismo, il legame tra le persone e il difficile rapporto tra l’umanità e la natura.

Il film è una critica costruttiva alla società giapponese, un richiamo all’incomunicabilità e una riflessione sull’altruismo come antidoto al male. Miyazaki evita una visione manichea del mondo e dei suoi personaggi. Invece, ci mostra che le azioni compiute con superficialità o senza la giusta valutazione delle conseguenze possono portare al male.

L’essenza dell’infanzia e della Natura

“Il Ragazzo e l’Airone” cattura l’essenza dell’infanzia e la sua meraviglia. Il film riflette sull’importanza del legame tra l’essere umano e la natura, rivelando i misteri profondi e complessi di questa connessione. La figura materna rimane una costante, anche se il protagonista è di sesso maschile, confermando l’importanza di questo legame nel mondo di Miyazaki.

L’arte e il cinema di Miyazaki spesso si concentrano sul rapporto tra l’umano e il divino. In “Il Ragazzo e l’Airone,” questa analisi diventa profondamente sensibile, con l’autore che ci regala una visione ponderata di questo legame. Il film fa emergere domande fondamentali sulla vita, sulla memoria e sull’equilibrio tra mondo reale e mondo onirico.

Conclusioni

“Il Ragazzo e l’Airone” è un’opera cinematografica straordinaria che cattura il cuore e l’immaginazione del pubblico. Hayao Miyazaki ci regala un’opera d’arte visionaria e intima, che riflette sulla memoria, sulla natura umana e sulla complessità del mondo. Il film è un inno alla meraviglia e all’immaginazione, mentre ci spinge a riflettere sul nostro passato e sul nostro futuro.

Miyazaki non è solo un regista di talento ma un narratore che ci porta in mondi straordinari e ci invita a esplorare le profondità della memoria. “Il Ragazzo e l’Airone” è una testimonianza del suo genio creativo e della sua capacità di toccare il cuore e l’anima degli spettatori. Un film che rimarrà nei nostri cuori, invitandoci a riflettere sulla nostra infanzia, sulla natura e sulle connessioni che definiscono la nostra esistenza.

“ME CONTRO TE: VACANZE IN TRANSILVANIA” TRIONFA AL BOX OFFICE NEL WEEKEND DEL 19-22 OTTOBRE 2023

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“Me Contro Te: Vacanze in Transilvania” trionfa al Box Office nel Weekend del 19-22 Ottobre 2023

“Me Contro Te: Vacanze in Transilvania” trionfa al Box Office nel Weekend del 19-22 Ottobre 2023

“Me Contro Te: Vacanze in Transilvania” trionfa al Box Office nel Weekend del 19-22 Ottobre 2023

da cineguru.screenweek.it

Nel fine settimana compreso tra il 19 e il 22 ottobre 2023, il panorama del box office italiano è stato dominato da una sorpresa inaspettata. “Me Contro Te Il Film: Vacanze in Transilvania,” realizzato dagli amatissimi YouTuber Me Contro Te, poi, ha fatto il suo debutto trionfante nelle sale cinematografiche italiane, conquistando il primo posto con un incasso di 1.925.065 euro. Il film, inoltre, ha registrato una media spettatori di 3.469, ottenendo un totale di 1.992.797 euro in soli quattro giorni.

La Lotta per la Vetta

Nonostante la forte concorrenza, poi, il film dei Me Contro Te ha superato il regista di fama mondiale Martin Scorsese e la sua pellicola “Killers of the Flower Moon,” che si è piazzata al secondo posto con un incasso di 1.736.310 euro e una media di 3.418 spettatori. Questo esaltante successo, inoltre, dimostra la crescente influenza dei contenuti online, portando un entusiasmo significativo da parte dei giovani spettatori.

Il Podio del Box Office

Il terzo gradino del podio è stato conquistato dall’evento “Ritorno al Futuro Day 2023,” che ha accumulato 449.924 euro e una media di 2.284 spettatori. Questo evento speciale ha celebrato l’amato film “Ritorno al Futuro” e ha attirato numerosi fan.

Le Altre Performance al Box Office

In quarta posizione troviamo “L’ultima volta che siamo stati bambini,” che, con un incasso di 419.035 euro (in calo del 7%) e una media di 886 spettatori, ha superato la soglia del milione di euro, raggiungendo un totale di 1.001.560 euro. Al quinto posto si trova “L’esorcista: Il credente,” che ha accumulato 358.494 euro (in calo del 46%) e una media di 1.423 spettatori, portando il suo totale a 2.763.180 euro.

Domenica di Successo

La domenica, 22 ottobre 2023, ha segnato un successo straordinario, con un incasso totale di 2.227.219 euro, un aumento del 30,49% rispetto alla domenica corrispondente del 2022, quando l’incasso aveva raggiunto 1.706.818 euro. Il numero di spettatori è stato di 304.082.

Dati Settimanali e Confronto con il 2022

Nel corso della settimana dal 16 al 22 ottobre, il totale dell’incasso è stato di 8.313.489 euro, con 1.164.537 spettatori. Nel fine settimana, l’incasso è stato di 6.969.265 euro, registrando un aumento del 40% rispetto al fine settimana precedente. Inoltre, il numero di spettatori è stato di 941.788, distribuiti su 2.979 schermi.

Il Confronto con il 2022

Nel confronto con i dati del 2022, dal 20 al 23 ottobre, l’incasso totale era stato di 5.148.665 euro. In quel fine settimana, il film leader era stato “Black Adam,” che aveva accumulato 1.991.020 euro. Quest’anno, i dati segnalano un incremento significativo del +35,43%.

In conclusione, “Me Contro Te Il Film: Vacanze in Transilvania” ha sorpreso tutti, dimostrando che i contenuti online stanno guadagnando sempre più terreno anche al cinema. Questo weekend ha dimostrato l’incredibile affetto del pubblico italiano per i Me Contro Te e la loro abilità di conquistare anche il grande schermo. Resta da vedere come questa tendenza influenzerà ulteriormente il mondo dell’intrattenimento.

“KILLERS OF THE FLOWER MOON” DOMINA IL BOX OFFICE DEL 19 OTTOBRE 2023

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“Killers of the Flower Moon” domina il box office del 19 ottobre 2023

“Killers of the Flower Moon” domina il box office del 19 ottobre 2023

“Killers of the Flower Moon” domina il box office del 19 ottobre 2023

da cineguru.screenweek.it

Nella giornata del 19 ottobre 2023, il panorama cinematografico italiano ha vissuto un notevole cambiamento nei vertici della classifica Cinetel. Il film “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese ha debuttato al primo posto, incassando ben 218.136 euro. Questo risultato è ottenuto in 446 cinema, con una media di 489 euro a sala, la più alta tra i primi dieci film della classifica. Impossibile fare paragoni col precedente lavoro di Scorsese, “The Irishman,” prodotto da Netflix nel 2019 e distribuito in pochissime sale cinematografiche.

Il secondo posto è occupato dal nuovo capitolo dei “Me contro Te” intitolato “Me contro Te – Vacanze in Transilvania,” che ha esordito con un incasso di 189.709 euro. E’ distribuito su 442 schermi e con una media di 429 euro per struttura. I film destinati alle famiglie spesso si rivelano vincenti durante i fine settimana. Grazie anche alle possibili condizioni meteorologiche avverse che incoraggiano il pubblico a cercare il comfort delle sale cinematografiche. Per fare un confronto con il precedente film della serie, “Me contro Te – Missione Giungla,” è partito con 242.020 euro il 19 gennaio 2023. E ha raggiunto un incasso totale di 4,8 milioni. Tuttavia, il maggiore successo della serie rimane il primo film, “La vendetta del Signor S,” che ha raggiunto un totale di 9,5 milioni di euro, distribuito nei cinema il 17 gennaio 2020.

Al terzo posto troviamo il film “Io Capitano” di Matteo Garrone, con un incasso di 44.682 euro, che ha segnato addirittura un aumento del 56% rispetto alla settimana precedente. Il film è in proiezione dal 7 settembre e ha finora incassato un totale di 3.519.911 euro. Superando di gran lunga l’incasso del precedente successo di Garrone, “Dogman,” che nel 2018 aveva raggiunto 2,6 milioni di euro.

Al quarto posto c’è il concerto evento “Taylor Swift – The Eras Tour,” che ha incassato 40.643 euro, portando il suo totale a 788.176 euro. Al quinto posto si è piazzato il film “Dogman” di Luc Besson, con un incasso di 37.332 euro. Registrando una diminuzione del 28% rispetto alla settimana precedente, ma portando il suo totale a 677.101 euro.

Da segnalare in settima posizione il film “Assassinio a Venezia,” che ha incassato 27.603 euro (-17%), portando il suo totale a 7.913.391 euro. Con l’obiettivo di superare gli 8 milioni al termine della sua distribuzione.

Nel complesso, l’incasso totale della giornata è di 726.007 euro, con 106.312 presenze. Registrando un aumento del 62% rispetto alla settimana precedente quando l’incasso era di 446.816 euro, con 2.584 schermi attivi. Rispetto all’anno precedente, il segno positivo è del 24,86%.

“C’E’ ANCORA DOMANI” IL DEBUTTO ALLA REGIA DI PAOLA CORTELLESI ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA

“C’è ancora domani” – Il debutto alla regia di Paola Cortellesi alla Festa del Cinema di Roma

“C’è ancora domani” – Il debutto alla regia di Paola Cortellesi alla Festa del Cinema di Roma

“C’è ancora domani” – Il debutto alla regia di Paola Cortellesi alla Festa del Cinema di Roma

da repubblica.it

La 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma ha inaugurato la sua kermesse con un evento straordinario: il debutto alla regia dell’acclamata attrice Paola Cortellesi. Il suo film “C’è ancora domanì” è stato il primo dei tre film italiani in concorso. L’opera segna un omaggio alle donne italiane che non hanno mai ricevuto il riconoscimento che meritano, non solo nel cinema ma nella vita di tutti i giorni.

Il film racconta una storia ambientata nei giorni in cui l’Italia diventava una Repubblica. Una trasformazione resa possibile in gran parte grazie alle donne che, per la prima volta nella storia, ottennero il diritto di voto. La trama segue la vita di Delia, una donna il cui matrimonio è segnato da violenza e silenzi. Questa è una storia che abbiamo sentito raccontare molte volte, ma l’approccio di Cortellesi alla regia aggiunge una nuova dimensione e profondità al racconto.

Un momento significativo all’apertura della Festa è stato il monologo dell’attore Francesco Di Leva. Nelle vesti di Mohammed Ali, l’attore ha riflettuto sulla necessità del perdono e della comprensione reciproca. Ha sottolineato l’importanza di vedere gli altri come amici e fratelli anziché come estranei. Questo monologo ha ispirato riflessioni sulla possibilità di cambiamento e sulla forza del perdono.

Il presidente della Festa di Roma, Gianluca Farinelli, ha elogiato l’urgenza e la verità trasmesse da Di Leva nel suo monologo. Ha sottolineato l’importanza di un festival che crede nel cinema non solo come forma d’arte, ma anche come spettacolo e industria. La Festa di Roma è un luogo di esposizione e dialogo che celebra l’umanità attraverso il cinema.

Il tappeto rosso dell’apertura è stato caratterizzato da una selezione di musica italiana del dopoguerra e dalle melodie di Lucio Dalla, colonna sonora del film di Cortellesi. Il cast di “C’è ancora domanì” ha sfilato, con attori come Vinicio Marchioni, Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Tiziana Cruciani, Francesco Centorame e Giorgio Colangeli. Inoltre, il celebre maestro giapponese Shigeru Umebayashi, noto per le sue straordinarie colonne sonore, ha ricevuto un premio alla carriera.

La kermesse ha visto la partecipazione di numerose personalità italiane, tra cui Martina Stella, Caterina Balivo, Serena Dandini, Mariagrazia Cucinotta e Jasmine Trinca. Quest’ultima membro della giuria presieduta da Gael Garcia Bernal. Inoltre, l’evento ha avuto l’onore di ospitare Isabella Rossellini, che è stata premiata per la sua carriera nel cinema. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha elogiato la Festa del Cinema come un evento che rafforza la posizione di Roma come capitale della settima arte. E ha lodato il programma che offre film straordinari diffusi in tutta la città.

L’apertura della 18ª edizione della Festa del Cinema di Roma è stata un evento straordinario che ha visto il debutto dietro la macchina da presa di Paola Cortellesi, un’attrice di talento e una regista promettente. Il film “C’è ancora domanì” celebra il ruolo delle donne italiane nella storia del nostro Paese, mentre la Festa continua a essere un punto di riferimento per il cinema italiano e internazionale.

“KILLERS OF THE FLOWER MOON” 5 COSE DA SAPERE SUL FILM CON LEONARDO DICAPRIO

 

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“Killers of the Flower Moon”: 5 Cose da Sapere sul Film con Leonardo DiCaprio

“Killers of the Flower Moon”: 5 Cose da Sapere sul Film con Leonardo DiCaprio

“Killers of the Flower Moon”: 5 Cose da Sapere sul Film con Leonardo DiCaprio

da tg24.sky.it

Il 19 ottobre 2023, le sale cinematografiche italiane si preparano ad accogliere un film molto atteso: “Killers of The Flower Moon” diretto dal celebre regista Martin Scorsese. Questa pellicola ha già generato un grande interesse grazie al cast stellare, alla storia affascinante e alla durata notevole di 3 ore e 26 minuti. Prima di recarsi in sala, ecco cinque dettagli fondamentali da conoscere sulla pellicola.

1. La Trama

“Killers of the Flower Moon” è basato sul best-seller scritto da David Grann e adattato per il grande schermo da Eric Roth e lo stesso Martin Scorsese. Il film è ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20 ed è incentrato su una serie di omicidi seriali che hanno scosso la ricca Osage Nation. E’ una tribù indiana che occupava territori tra il Missouri e l’Arkansas. Questi omicidi sono stati commessi dopo la scoperta del petrolio nelle terre della tribù, dando origine a un periodo di violenza noto come il “Regno del Terrore”. La storia si sviluppa attraverso la prospettiva di protagonisti chiave e racconta gli sforzi per scoprire la verità dietro questi brutali delitti.

2. Durata del Film

Il regista Martin Scorsese ha sfidato le convenzioni sulla durata dei film con “Killers of the Flower Moon”, che raggiunge un’impressionante lunghezza di 3 ore e 26 minuti. Scorsese stesso ha incoraggiato il pubblico a vederlo al cinema, affermando che il film è un’esperienza straordinaria che può arricchire la vita degli spettatori. Nonostante la sua durata considerevole, il regista crede che il pubblico possa essere affascinato e coinvolto dalla storia. Sottolineando che questa è una forma diversa di narrazione cinematografica.

3. Il Cast Stellare

Il film vanta un cast di stelle hollywoodiane, con Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Lily Gladstone tra i protagonisti principali. Jesse Plemons, Tantoo Cardinal, John Lithgow e Brendan Fraser si uniscono a loro in ruoli chiave. Leonardo DiCaprio interpreta il personaggio di Ernest Burkhart, un reduce della Grande Guerra sposato con Mollie, un membro della tribù indiana Osage. Questo coinvolgente dramma investigativo ha catturato l’attenzione del pubblico non solo per la sua storia, ma anche per l’eccezionale cast.

4. Il Ruolo di DiCaprio

DiCaprio veste i panni di Ernest Burkhart, un personaggio che si ritroverà coinvolto nella ricerca della verità dietro gli omicidi seriali nel contesto dell’Oklahoma degli anni ’20. Questo è un film che affronta anche temi importanti, come la rappresentazione dei nativi americani a Hollywood. DiCaprio stesso ha riconosciuto la necessità di raccontare storie più autentiche e rispettose della cultura dei nativi americani. Sottolineando che stiamo attraversando un momento di riflessione sul passato e che raccontare queste storie in modo veritiero può essere parte di un processo di guarigione.

5. Il Budget

Inizialmente, il budget previsto per il film era di circa 160 milioni di dollari. Tuttavia, le contrattazioni con Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro hanno spinto il regista a chiedere 225 milioni, una cifra che il capo della Paramount, Jim Gianopulos, ha ritenuto eccessiva. Gianopulos ha consigliato a Scorsese di rivolgersi a una piattaforma di streaming per ottenere il sostegno finanziario necessario. Alla fine, il progetto è stato finanziato dagli Apple Studios, guadagnando così il supporto economico richiesto.

“Killers of the Flower Moon” promette di essere un film coinvolgente, sia per la sua storia intrigante che per l’impegno dei talentuosi attori coinvolti. La sua uscita nelle sale cinematografiche è attesa con grande entusiasmo, e i cinefili avranno l’opportunità di immergersi in un’epoca affascinante e in una trama avvincente, grazie al tocco di uno dei registi più celebrati di tutti i tempi.

BOX OFFICE ITALIANO AL MINIMO: “L’ESORCISTA – IL CREDENTE” TRIONFA MA GLI INCASSI PREOCCUPANO

Box Office Italiano al minimo: “L’Esorcista – Il Credente” trionfa ma gli incassi preoccupano

Box Office Italiano al minimo: “L’Esorcista – Il Credente” trionfa ma gli incassi preoccupano

Box Office Italiano al minimo: “L’Esorcista – Il Credente” trionfa ma gli incassi preoccupano

da mymovies.it

Il box office italiano sembra attraversare un momento di profonda sfiducia, con incassi minimi e poco entusiasmo nelle sale cinematografiche. Nonostante ciò, “L’Esorcista – Il Credente” mantiene la sua posizione al vertice della classifica, ma con cifre che fanno riflettere: soli 59.218 euro di incasso nella giornata di ieri. Questo non solo mette in evidenza la costante diminuzione degli spettatori ma testimonia anche quanto sia diventato difficile per i film riuscire a prosperare nelle condizioni attuali.

Il film al primo posto, “L’Esorcista – Il Credente,” diretto da David Gordon Green, ha raggiunto la cifra totale di 2,2 milioni di euro. Il che, dati i precedenti successi cinematografici in Italia, è un risultato modesto.

Al secondo posto, con 52.449 euro di incasso settimanale e un totale di 519.000 euro, troviamo “Dogman.” Il film, diretto da Luc Besson, è un’opera di notevole qualità che sembra continuare a raccogliere l’interesse del pubblico italiano, nonostante la difficile situazione che il cinema sta vivendo.

Chiude il podio “L’ultima volta che siamo stati bambini,” con un modesto incasso di 38.456 euro durante la giornata di ieri e un totale di 488.000 euro. Il film offre uno sguardo commovente sull’olocausto e sembra toccare le corde del pubblico.

La quarta e quinta posizione sono occupate rispettivamente da “Assassinio a Venezia” con 29.369 euro e “Io Capitano” con 28.565 euro di incasso giornaliero. Questi dati sono rappresentativi di quanto sia difficile attirare il pubblico italiano in questo periodo.

Un’ulteriore conferma del declino degli incassi è offerta da “Talk To Me” con 28.052 euro di incasso giornaliero. Anche se il film ha ottenuto incassi complessivi di 1,8 milioni di euro, il momento attuale suggerisce che i film non stanno prosperando come una volta.

Tra le prossime uscite, spicca “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese . Tuttavia, è evidente che anche i film di grande richiamo stanno avendo difficoltà a risollevare il box office italiano.

Con l’avvicinarsi del “Ritorno al futuro day” il 21 ottobre, i prossimi giorni saranno cruciali per il settore cinematografico italiano. Tra le prossime uscite, il thriller “Anatomia di una caduta”  e “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Senza dimenticare l’adrenalinico “Retribution” con Liam Neeson, “Holiday” di Edoardo Gabriellini e molte altre. Sperando che riescano a portare nuovo vigore alle sale cinematografiche italiane.

In conclusione, il box office italiano sta attraversando un periodo critico con incassi minimi. È chiaro che il settore cinematografico sta affrontando sfide significative a causa della situazione attuale. Resta da vedere come il futuro del cinema italiano si svilupperà nei prossimi mesi.

“L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI” LA RECENSIONE DEL FILM DI CLAUDIO BISIO

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Bruce Willis e la Sua Battaglia con la Demenza Frontotemporale: L’Amico Regista Rivela dettagli Preoccupanti sulla Sua Salute

Bruce Willis e la Sua Battaglia con la Demenza Frontotemporale: L’Amico Regista Rivela dettagli Preoccupanti sulla Sua Salute

Bruce Willis e la Sua Battaglia con la Demenza Frontotemporale: L’Amico Regista Rivela dettagli Preoccupanti sulla Sua Salute

da tgcom24.mediaset.it

L’iconico attore Bruce Willis, noto per i suoi ruoli indimenticabili in film come “Die Hard,” sta affrontando una difficile battaglia con la demenza frontotemporale. Una malattia neurodegenerativa che ha avuto un impatto significativo sulla sua salute e sulla sua qualità di vita. Questa notizia è stata resa pubblica da Glenn Gordon Caron, amico di lunga data di Willis. E regista e sceneggiatore della celebre serie televisiva “Moonlighting,” che ha portato Willis alla fama negli anni ’80.

Willis, 68 anni, si è ritirato dalle scene lo scorso anno, annunciando pubblicamente che gli era stata diagnosticata l’afasia, una condizione che compromette le capacità cognitive e linguistiche. Tuttavia, in seguito è emerso che la sua vera diagnosi era la demenza frontotemporale, una malattia che colpisce le abilità di comunicazione in modo degenerativo. Questa notizia ha gettato una luce ancora più cruda sulla lotta dell’attore.

La malattia, caratterizzata da un deterioramento progressivo delle capacità mentali e fisiche, ha portato a un peggioramento evidente nella salute di Willis. Tra i sintomi segnalati si includono rallentamento nei movimenti, rigidità articolare, problemi di equilibrio e cambiamenti significativi nel comportamento e nella parola. La famiglia di Willis, tra cui la sua ex-moglie Demi Moore e le cinque figlie, ha condiviso questa “crudele diagnosi” con il mondo il 16 febbraio in un messaggio pubblicato sul sito della Association for Frontotemporal Degeneration.

Glenn Gordon Caron, amico di Willis, ha descritto come la malattia abbia colpito l’attore in termini di comunicazione e comportamento. Willis, che era noto per essere un appassionato lettore, ha dovuto rinunciare alla lettura a causa della malattia. “Era un lettore vorace – non voleva che nessuno lo sapesse – e ora non legge più,” ha dichiarato Caron. Questo rappresenta una delle molte sfide che l’attore sta affrontando a causa della demenza frontotemporale.

Caron, che rimane un amico devoto di Willis e cerca di visitarlo almeno una volta al mese, ha condiviso le sue preoccupazioni sulla salute dell’attore. Ha descritto come Willis stia lottando per esprimersi e come sia difficile per chi gli è vicino vedere la sua condizione peggiorare progressivamente. “Quando sei con lui, sai che è Bruce e sei grato che sia lì, ma la gioia di vivere se n’è andata,” ha detto Caron. Willis, noto per la sua personalità vibrante e il suo amore per la vita, sembra ora vedere il mondo “come attraverso una zanzariera,” secondo l’amico regista.

La malattia ha un impatto non solo su Willis ma anche sulla sua famiglia. Emma Hemming Willis, moglie dell’attore, e le sue tre figlie maggiori, Rumer, Scout e Tallulah, stanno affrontando una situazione difficile. Emma Hemming Willis ha condiviso pubblicamente la sfida di affrontare la demenza di suo marito, sottolineando che la malattia non è solo difficile per chi la vive, ma anche per la famiglia.

JADA PINKETT SMITH ROMPE IL SILENZIO: “IO E WILL SMITH SEPARATI DA SETTE ANNI” –  LA RIVELAZIONE SCIOCCANTE

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“L’Esorcista: Il Credente” Resta in Testa al Box Office Italiano del 12 Ottobre 2023

“L’Esorcista: Il Credente” Resta in Testa al Box Office Italiano del 12 Ottobre 2023

“L’Esorcista: Il Credente” Resta in Testa al Box Office Italiano del 12 Ottobre 2023

da cineguru.screenweek.it

Nella competizione serrata del box office italiano, “L’Esorcista: Il Credente” ha dimostrato ancora una volta la sua forza, mantenendo saldamente la prima posizione, anche nonostante le nuove uscite. Il film di David Gordon Green, infatti, ha incassato altri 80.377 euro il 12 ottobre, registrando una diminuzione del 61% rispetto ai giorni precedenti ma mantenedo comunque una solida media di 248 euro per schermo. Questo, quindi, ha portato il totale dell’incasso a un impressionante 1.646.102 euro.

La seconda posizione, invece, è stata conquistata dal debutto di “DogMan,” il nuovo film di Luc Besson, che ha esordito con 51.502 euro. Nonostante, poi, un posizionamento iniziale forte, il film ha ottenuto una media di 159 euro per schermo, accumulando un totale di 55.440 euro.

Al terzo posto, inoltre, si trova “Talk to Me,” che ha incassato 34.970 euro, registrando una diminuzione del 46% rispetto ai giorni precedenti, ma mantenendo comunque una media di 175 euro per schermo. Il totale dell’incasso del film è ora di 1.593.760 euro.

In quarta posizione, invece, c’è “Assassinio a Venezia,” che ha incassato 33.326 euro, con una diminuzione del 39%. Il film, infatti, ha ottenuto una media di 137 euro per schermo, portando il suo totale a un notevole 7.404.470 euro.

La quinta posizione è stata conquistata dall’esordio di “L’Ultima Volta Che Siamo Stati Bambini,” con un incasso di 28.722 euro e una media di 77 euro per schermo.

Al di fuori della top 10, alcune altre pellicole meritano menzione. “Il Mio Grosso Matrimonio Greco 3” si posiziona al 17° posto con un incasso di 3.776 euro e una media di 24 euro per schermo. Invece, al 26° posto, troviamo “Doppio Passo” con un incasso di 1.681 euro e una media di 210 euro per schermo. Al 28° posto, c’è “Gli Ospiti” con un incasso di 1.292 euro. Al 35° posto, “Careseekers – In Cerca di Cura” con 975 euro. Poi, al 66° posto, “Normale,” con un incasso di 270 euro e una media di 22 euro per schermo. Infine, al 72° posto, “The North Drift,” con un incasso di 246 euro.

Nel complesso, l’incasso totale del 12 ottobre è stato di 445.069 euro, rappresentando una diminuzione del 5% rispetto al giovedì precedente. Il numero totale di spettatori è stato di 68.500, distribuiti su 2.511 schermi. Va notato che il giovedì precedente, il 13 ottobre 2022, l’incasso è stato leggermente superiore, pari a 456.971 euro, mentre l’incasso del 12 ottobre ha registrato una diminuzione del 2,60%. La classifica completa del box office del 12 ottobre è la seguente:

  1. L’Esorcista: Il Credente – 80.377 euro (10.551 spettatori) 324 schermi/248 media – Tot. 1.646.102

  2. DogMan – 51.502 euro (7.885 spettatori) 323/159 – Tot. 55.440* 1GG

  3. Talk to Me – 34.970 euro (4.462 spettatori) 200/175 – Tot. 1.593.760

  4. Assassinio a Venezia – 33.326 euro (4.605 spettatori) 244/137 – Tot. 7.404.470

  5. L’Ultima Volta Che Siamo Stati Bambini – 28.722 euro (4.585 spettatori) 375/77 – Tot. 28.722* 1GG

  6. Io Capitano – 28.628 euro (5.206 spettatori) 170/168 – Tot. 3.167.846

  7. Asteroid City – 26.638 euro (3.867 spettatori) 160/166 – Tot. 1.274.945

  8. Oppenheimer – 21.760 euro (3.891 spettatori) 105/207 – Tot. 27.487.758

  9. Nata Per Te – 19.960 euro (3.044 spettatori) 222/90 – Tot. 393.355

  10. Volevo Un Figlio Maschio – 17.742 euro (2.726 spettatori) 230/77 – Tot. 500.249“DAREDEVIL: BORN AGAIN” LA RINASCITA DOPO UNA FRENATA INASPETTATA

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