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Protesta dei trattori: gli agricoltori assediano Roma dopo aver paralizzato l’Europa

Protesta dei trattori: gli agricoltori assediano Roma dopo aver paralizzato l’Europa

Protesta dei trattori: gli agricoltori assediano Roma dopo aver paralizzato l’Europa

da ilmessaggero.it

Introduzione

La protesta dei trattori, che ha recentemente invaso l’Europa, ha ora raggiunto Roma, con gli agricoltori che chiedono attenzione alle loro preoccupazioni e alle sfide che il settore agricolo sta affrontando. Dopo aver bloccato caselli autostradali in Italia nei giorni scorsi, la mobilitazione degli agricoltori si concentra su diverse questioni cruciali, tra cui il Green Deal europeo, il prezzo del gasolio, la concorrenza dei prodotti non comunitari e la situazione geopolitica in Ucraina.

Lotta al Green Deal europeo

Una delle principali critiche degli agricoltori è rivolta all’Unione europea e al suo pacchetto di politiche agricole noto come il Green Deal europeo. Le nuove misure, destinate a rendere più sostenibile il settore agroalimentare, sono viste dagli agricoltori come minacce al loro lavoro e alla competitività del settore. In particolare, l’obbligo delle rotazioni delle colture e la riduzione dell’uso di fertilizzanti sono aspetti contestati, poiché potrebbero rendere il settore agricolo meno competitivo.

Crisi energetica e prezzo del gasolio

La crisi energetica ha portato ad un aumento dei costi per le aziende agricole, con l’aggiunta della prospettiva di ridurre i sussidi ambientalmente dannosi, compresi quelli relativi al carburante agricolo. Gli agricoltori chiedono un’attenzione speciale al prezzo del gasolio, che è diventato un onere significativo durante questa crisi, aggravando ulteriormente la loro situazione finanziaria. Salari bassi e la necessità di rivedere gli sussidi ambientali sono ulteriori richieste del movimento.

Concorrenza sleale e accordi commerciali

La concorrenza sleale dei prodotti non comunitari è un altro punto di discussione. Gli accordi per l’importazione di beni agricoli ucraini hanno scatenato la protesta, ma al centro di tutto c’è il trattato UE-Mercosur, un patto di libero scambio tra l’Unione Europea e alcuni Paesi latinoamericani. Questo accordo è stato oggetto di dibattito per anni, e gli agricoltori lo vedono come una minaccia alla loro produzione, vista la disparità nelle dimensioni delle aziende agricole e nella competitività economica.

Impatto della guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina ha influenzato l’importazione di prodotti agricoli, specialmente cereali, a prezzi più bassi. Gli agricoltori sostengono che la produzione di alcuni prodotti in Ucraina costa molto meno rispetto a paesi come la Francia, creando una competizione apparentemente ingiusta. Le dimensioni delle aziende agricole ucraine, notevolmente più grandi rispetto a quelle europee, sono al centro delle lamentele, indicando una situazione di squilibrio nel contesto economico.

Il caso italiano

In Italia, la protesta agricola presenta alcune peculiarità rispetto agli altri paesi europei. L’autoconvocazione è predominante rispetto all’appoggio dei corpi intermedi, con nuove sigle come il Coordinamento Agricoltori Traditi guidando le marce. La manifestazione è caratterizzata da un’ostilità diffusa verso le associazioni di categoria, ritenute troppo legate al governo. Coldiretti, una delle principali associazioni, non partecipa direttamente ai cortei, ma appoggia molte delle rivendicazioni degli agricoltori.

Conclusioni

La protesta dei trattori che ha raggiunto Roma è un segnale di profonda preoccupazione tra gli agricoltori europei. La sfida del Green Deal europeo, i problemi legati al prezzo del gasolio, la concorrenza internazionale e l’incertezza geopolitica stanno creando tensioni significative nel settore agricolo. È necessario un dialogo aperto tra gli agricoltori, le istituzioni europee e i governi nazionali per trovare soluzioni sostenibili e giuste per tutte le parti coinvolte.

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21 Savage arriva in Italia: due concerti imperdibili nel 2024

21 Savage arriva in Italia: due concerti imperdibili nel 2024

21 Savage arriva in Italia: due concerti imperdibili nel 2024

tg24.sky.it

L’arrivo del rapper

Il panorama musicale italiano si prepara ad accogliere uno dei rapper più in vista degli ultimi tempi: 21 Savage. Con due concerti previsti, il pubblico italiano avrà l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile con l’artista. Le date sono fissate per il 29 giugno a Milano e il 16 luglio a Roma.

La crescita del rap internazionale

L’influenza del rap internazionale sul pubblico italiano è sempre più evidente. Dopo la presenza di Travis Scott nel 2023, l’attenzione si sposta ora su 21 Savage, un nome destinato a lasciare il segno nell’estate in arrivo.

21 Savage arriva in Italia: due concerti imperdibili nel 2024 – Il programma dei concerti

21 Savage, fresco del successo del suo terzo album solista, “American Dream”, che ha conquistato la vetta delle classifiche di vendita Billboard US sin dal suo debutto, si esibirà in due tappe italiane. Il 29 giugno si esibirà all’Ippodromo di San Siro come parte degli I-Days, con la serata già sold-out e Tedua come headliner. Il 16 luglio sarà invece il turno di Roma, con il concerto che si terrà all’Ippodromo della Capanelle.

Informazioni sui biglietti

Gli appassionati potranno accedere alla prevendita dei biglietti tramite Mylivenation.it a partire dalle 12.00 di martedì 30 gennaio. Per coloro che non sono iscritti, la prevendita generale sarà disponibile a partire da mercoledì 31 su rockinroma.com, Ticketone o Ticketmaster. I prezzi dei biglietti partono da 50 euro più diritti di prevendita.

21 Savage arriva in Italia: due concerti imperdibili nel 2024 – I successi di 21 Savage

21 Savage, finalmente libero di intraprendere tour internazionali dopo l’ottenimento del permesso di soggiorno permanente negli Stati Uniti nell’ottobre 2023, è un artista di grande successo. Sin dal 2016, con l’EP “Savage – Mode”, ha dominato le classifiche Billboard, guadagnandosi una reputazione di eccellenza nel mondo della musica.

Il suo album “i am > i was”, Disco di Platino e primo nella classifica Billboard 200 Albums Chart, gli ha valso una nomination ai Grammy e la vittoria nella categoria Best Rap Song con “A Lot”. Inoltre, la sua collaborazione con Drake in “Her Loss” ha superato i 3 miliardi di streaming. Non solo un talento musicale, 21 Savage è anche impegnato nel sociale, con la sua fondazione Leading by Example, dedicata all’educazione finanziaria dei giovani in difficoltà.

Conclusioni

L’arrivo di 21 Savage in Italia promette di regalare momenti indimenticabili agli appassionati di musica rap. Con il suo talento straordinario e il suo impegno sociale, l’artista rappresenta non solo un’icona musicale, ma anche un modello da seguire per la sua generosità e dedizione alla causa sociale.

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Omicidio Alexandru Ivan a Roma: teoria del doppio agguato

Omicidio Alexandru Ivan a Roma: teoria del doppio agguato

Omicidio Alexandru Ivan a Roma: teoria del doppio agguato

da corriere.it

Teoria del doppio agguato: uno sguardo approfondito alle circostanze

Nell’indagine sull’omicidio di Alexandru Ivan, il 14enne studente di Rocca Cencia, avvenuto venerdì notte nel parcheggio del capolinea della metro C a via Casilina, emergono dettagli complessi e una teoria del “doppio agguato”. I carabinieri ritengono che il grilletto fu premuto dal cugino Dino (o Dylan) Petrov, 31 anni, attualmente ricercato, mentre Corum Petrov, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio, era a bordo dell’auto bianca da cui sono partiti i colpi fatali.

Veicoli coinvolti e la fuga dei sospettati

Secondo le testimonianze, si ipotizza che tre veicoli siano coinvolti nell’aggressione: una Ford Fiesta bianca, un’auto grigia e un’auto gialla. Tuttavia, i carabinieri sostengono che i quattro sospettati, compreso il cugino di Corum Petrov e due fratelli, erano tutti su un’unica vettura e sono ancora in fuga. La scena del crimine, il capolinea della metro C, è  il luogo in cui si sono verificati i tragici eventi.

Omicidio Alexandru Ivan a Roma: teoria del doppio agguato – Elementi concreti nelle mani degli investigatori

Gli investigatori sostengono di avere elementi concreti che indicano la presenza dei quattro sospettati nella zona del capolinea. Dall’altra parte, la difesa di Corum Petrov, assistito dagli avvocati Luca Guerra e Fabio Frattini, ritiene la situazione più confusa, basandosi sulle testimonianze della madre di Tiberiu Maciuca e di Gregorio, zio del ragazzo di 14 anni assassinato. Queste testimonianze indicano non una, ma ben tre auto coinvolte nella scena del crimine, da cui partirono i colpi di pistola calibro 22 in due occasioni, causando la morte di Alexandru Ivan.

L’uomo con la maglia grigia e una possibile seconda vendetta

La ricostruzione degli avvenimenti ruota attorno a un rumeno, già identificato e interrogato dagli investigatori, che è stato picchiato da Tiberiu alle 24.10 di venerdì nel bar “Esse Café” di via Casilina. L’aggressore sarebbe il cugino Dino Petrov, ma la difesa afferma che Corum Petrov avrebbe difeso l’uomo durante un successivo pestaggio del patrigno di Alex. Da quel momento, Tiberiu avrebbe chiesto a Corum di incontrare il cugino picchiatore per risolvere la questione, ma la madre di Corum avrebbe cercato di dissuaderlo considerando le propensioni aggressive di entrambi.

Versioni contraddittorie e interrogativi sulla scena del crimine

La difesa propone l’ipotesi che l’uomo con la maglia grigia, già colpito nel bar, avesse organizzato una spedizione punitiva precedente all’incontro programmato tra Dino e Tiberiu. Tale spedizione avrebbe coinvolto almeno sei persone su tre auto diverse. Tuttavia, i carabinieri non credono a questa versione, e l’unico fatto certo è che Alexandru Ivan è tragicamente ucciso nella confusione di questa notte violenta. La complessità degli eventi continua a sollevare interrogativi e il dramma si svela attraverso intricati dettagli emersi dalle testimonianze e dalle indagini.

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Mourinho non è più l’allenatore della Roma: lo Special One volerà in Arabia Saudita con un contratto da capogiro

Mourinho non è più l’allenatore della Roma: lo Special One volerà in Arabia Saudita con un contratto da capogiro

Mourinho non è più l’allenatore della Roma: lo Special One volerà in Arabia Saudita con un contratto da capogiro

da corriere.it

La certezza del terzo esonero consecutivo ha oscurato il percorso di José Mourinho, il celebre allenatore noto come lo “Special One”. Dopo aver attraversato le esperienze difficili con Manchester United e Tottenham, emerge la domanda inevitabile: stiamo assistendo al declino irreversibile di Mourinho? Le recenti interruzioni di contratto con Manchester United nel dicembre 2018 e Tottenham nell’aprile 2021, unite alle “rescissioni consensuali” con Real Madrid nel giugno 2013 e Chelsea il 17 dicembre 2015, gettano un’ombra sulla sua carriera.

Un passato glorioso e l’ombra del declino

La lunga e illustre carriera di Mourinho, che si estende per 24 anni e annovera la conquista di 26 trofei, ha visto l’allenatore portoghese smentire più volte coloro che prevedevano il suo declino. Tuttavia, ultimamente, la sua filosofia calcistica, considerata non all’avanguardia, sembra averlo messo in difficoltà. La sua abilità di creare empatia con i giocatori, che un tempo sembrava magica, sembra essersi dissolta. A quasi sessantuno anni, il suo fallimento con la Roma potrebbe essere un punto di svolta significativo.

Il futuro in Arabia Saudita: nuove prospettive e indizi dichiarati

Le dichiarazioni di Mourinho a ottobre scorso forniscono un indizio sulle sue prossime mosse. Durante un’intervista con il canale egiziano Mbc Masr, ha affermato chiaramente di considerare un futuro contratto con un club della Saudi Pro League: “Sicuramente mi vedranno perché ci andrò quando accadrà. Sono convinto che lavorerò lì. Non lo so quando. Nessuno conosce il futuro, ma è qualcosa che farò sicuramente.”

In un certo senso, il suo futuro sembra già tracciato. Mourinho è diventato membro del consiglio di amministrazione della Mahd Sports Academy dell’Arabia Saudita ad agosto. Questa nomina triennale è stata personalmente approvata dal principe ereditario Mohammed bin Salman. L’obiettivo principale dell’accademia è scoprire e valorizzare nuovi talenti per plasmare una nuova generazione di campioni.

Un futuro redditizio: il richiamo della Saudi Pro League

Il futuro di Mourinho sembra già promettente e redditizio. Le voci circolano di un contratto da favola, un ingaggio straordinario di 120 milioni di euro per due anni. Questo lo posizionerebbe come l’allenatore più pagato nella storia del calcio. Pur avendo forse perso la sua magia distintiva, Mourinho potrebbe diventare il protagonista di una nuova avventura calcistica in Arabia Saudita.

Nonostante possa non essere più l’artefice del Triplete o il fuoriclasse della panchina, la sua etichetta di “Special One” è destinata a rimanere incisa nella storia del calcio. La sua prossima tappa in Arabia Saudita potrebbe essere una nuova sfida, un capitolo intrigante che definirà il suo leggendario percorso nel mondo del calcio.

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Roma attentato al Serpentone di Corviale: in corso le indagini dell’Antimafia

Roma attentato al Serpentone di Corviale: in corso le indagini dell’Antimafia

Roma attentato al Serpentone di Corviale: in corso le indagini dell’Antimafia

da corriere.it

L’aggressione nel cuore di Corviale

Nella serata di ieri, nel quartiere di Corviale a Roma, si è verificato un agguato brutale al Serpentone. Cristiano Molè, 33 anni, è stato ucciso mentre scendeva da un’auto, mentre il suo amico, anch’esso trentenne con precedenti di polizia, è rimasto ferito a una gamba. L’attacco è avvenuto con almeno undici colpi di pistola sparati da una coppia a bordo di una Panda bianca. Le autorità sono all’opera per indagare su questo episodio dal sospetto sapore mafioso.

Roma attentato al Serpentone di Corviale: in corso le indagini dell’Antimafia – La dinamica dell’agguato

Il tragico evento si è svolto in largo Odoardo Tabacchi, dove Molè è stato colpito mortalmente al torace. L’auto dei due, parcheggiata nei pressi della residenza di Molè, è stata bersagliata da una pioggia di proiettili. Il suo compagno è stato ferito alla gamba, ma è riuscito a fuggire dall’auto prima di essere raggiunto da ulteriori colpi. L’Antimafia è intervenuta immediatamente per coordinare le indagini, mentre il Nucleo Investigativo di via In Selci, insieme alla compagnia Eur dei carabinieri, sta conducendo un’indagine approfondita.

Cristiano Molè: i precedenti

Cristiano Molè, già noto alle forze dell’ordine, aveva un passato segnato da episodi di violenza. Nel 2014, a Bravetta, era stato vittima di un attentato simile, subendo una gambizzazione. Questo precedente, insieme ai suoi legami con la cosca calabrese di Gioia Tauro e quella dei Piromalli, attive anche nella Capitale, ha sollevato sospetti su possibili motivazioni legate al mondo dello spaccio di droga.

Roma attentato al Serpentone di Corviale: in corso le indagini dell’Antimafia – Ipotesi sul movente

L’aggressione, caratterizzata dall’uso di almeno due armi da fuoco, sembra essere il risultato di un regolamento di conti. Gli investigatori stanno concentrando gli sforzi sulla possibile connessione con il traffico di sostanze stupefacenti, considerando la zona coinvolta come una delle principali piazze di spaccio nella Capitale. L’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulla dinamica dell’agguato e sulla fuga dei responsabili a bordo di una Panda bianca.

Indagini in corso

Le indagini riguardano anche la presenza di eventuali testimoni o altre persone coinvolte nell’evento. Gli inquirenti stanno esaminando i filmati delle telecamere di sicurezza, cercando di capire se vi siano complici o se le vittime avevano un appuntamento con i loro aggressori. Saranno eseguiti accertamenti sulle utenze telefoniche e sulle celle presenti nel quartiere per tracciare i contatti dei due uomini.

Reazioni alla violenza

La notizia dell’agguato ha scatenato preoccupazione e indignazione, soprattutto da parte dell’associazione sindacale dei carabinieri, Unarma. Il segretario generale, Antonio Nicolosi, ha espresso sdegno per questo ennesimo atto di violenza, sottolineando l’importanza della solidarietà della comunità nel perseguire la giustizia. Il vice presidente del consiglio dell’XI Municipio, Marco Palma, ha evidenziato il pericolo di un ritorno a un clima pericoloso nel quartiere, sottolineando la necessità di una reazione.

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Mourinho risponde a Mauro dopo la vittoria sulla Cremonese: “Manca il rispetto per chi ha vissuto il calcio”

Mourinho risponde a Mauro dopo la vittoria sulla Cremonese: “Manca il rispetto per chi ha vissuto il calcio”

Mourinho risponde a Mauro dopo la vittoria sulla Cremonese: “Manca il rispetto per chi ha vissuto il calcio”

da gazzetta.it

Per la Roma derby contro la Lazio nei quarti di Coppa Italia

Nel post-partita della vittoria contro la Cremonese in Coppa Italia, l’allenatore della Roma, José Mourinho, ha risposto alle critiche dell’ex calciatore e commentatore Massimo Mauro. Mourinho ha difeso la sua squadra e sottolineato l’importanza del rispetto per chi ha vissuto il calcio.

Mourinho risponde a Mauro dopo la vittoria sulla Cremonese: “Manca il rispetto per chi ha vissuto il calcio” – Strategie vincenti e difficoltà da superare

Nonostante le difficoltà, la Roma ha conquistato la vittoria nella sfida contro la Cremonese ai quarti. Mourinho ha rivelato che la squadra ha fatto il minimo per evitare sofferenze e ha sottolineato la necessità di rispetto per le difficoltà che la squadra affronta. Ha poi spiegato le scelte tattiche, evidenziando la mancanza di difensori centrali e la strategia adottata per contrastare gli avversari.

 Il futuro della Roma e la fiducia nei Friedkin

Rispondendo a voci di possibili cambiamenti nella guida tecnica della Roma, Mourinho ha escluso la possibilità che la società stia cercando altri allenatori. Ha sottolineato la fiducia nei confronti dei Friedkin, affermando di fidarsi al 100% della loro onestà. Mourinho ha anche accennato al suo futuro e a un documentario su Netflix che potrebbe svelare aspetti inediti della sua carriera e delle decisioni prese.

Mourinho Attacca Mauro: “Non rispetta chi Mangia nel piatto dove ha mangiato”

Durante l’intervista post-partita, Mourinho ha attaccato Massimo Mauro, definendolo un ex calciatore che non rispetta chi ha vissuto il calcio. Ha criticato Mauro per non comprendere e rispettare le difficoltà che una squadra come la Roma affronta. Mourinho ha evidenziato il ruolo dei giocatori e degli allenatori nel calcio, sottolineando che coloro che hanno vissuto queste esperienze dovrebbero mostrare rispetto.

La critica di Massimo Mauro a Mourinho

Massimo Mauro, commentando la partita Roma-Napoli, aveva espresso dubbi sul comportamento antisportivo della Roma e aveva suggerito che fosse una strategia pianificata. Mourinho ha risposto accusando Mauro di mancanza di rispetto e di non comprendere la realtà delle sfide calcistiche.

In conclusione, le parole di Mourinho evidenziano la sua determinazione nel difendere la sua squadra e nel richiedere rispetto per chiunque abbia vissuto il calcio. La vittoria in Coppa Italia contro la Cremonese rappresenta un passo avanti per la Roma, mentre il futuro dell’allenatore portoghese resta al centro delle voci di mercato e delle discussioni nella Capitale.

TRATTATIVE IN CORSO TRA SAMARDZIC E NAPOLI: FOCUS SUI DIRITTI D’IMMAGINE

Juventus-Roma: polemiche social sul fermo immagine del gol di Rabiot ma tutto nasce da un errore

Juventus-Roma: polemiche social sul fermo immagine del gol di Rabiot ma tutto nasce da un errore

Juventus-Roma: polemiche social sul fermo immagine del gol di Rabiot ma tutto nasce da un errore

da corrieredellosport.it

Introduzione: il gol decisivo di Rabiot e le contestazioni Social

La partita tra la Juventus e la Roma ha suscitato polemiche sui social media a causa del gol decisivo segnato da Rabiot. Alcuni tifosi hanno sollevato dubbi sulla regolarità del gol, citando un fermo immagine dell’azione e confrontandolo con il replay in 3D trasmesso in televisione. Tuttavia, una più attenta analisi rivela un errore nelle contestazioni.

Il contesto dell’azione: gol decisivo di Rabiot

La Juventus ha conquistato la vittoria grazie al gol di Rabiot che ha piegato la Roma di Mourinho a Torino. La situazione si è scatenata quando alcuni utenti sui social hanno preso un fermo immagine dell’azione, sostenendo che la posizione della gamba di Rabiot nel replay virtuale differiva da quella nella realtà.

Juventus-Roma: polemiche social sul fermo immagine del gol di Rabiot ma tutto nasce da un errore – Contestazioni social: Il presunto errore

Sul profilo di un supporter della Roma, si legge: “Rabiot, nel fermo immagine reale, ha la gamba distesa. Nel virtuale del fuorigioco, la gamba è piegata. Ma il problema sono io che non capisco”. Questo commento riflette la confusione e il dispiacere dei tifosi che hanno notato una presunta discrepanza tra il fermo immagine e il replay virtuale.

L’analisi approfondita: il fermo immagine e la realtà

Tuttavia, analizzando attentamente l’azione, emerge che c’è un errore nelle contestazioni. Il fermo immagine preso dai tifosi sembra essere successivo rispetto a quello catturato dalla tecnologia. La tecnologia ha valutato la posizione di Rabiot come regolare, considerando una questione di millimetri rispetto alla spalla di N’Dicka. Anche la moviola, che ripercorre l’azione, conferma la dinamica dell’episodio, rendendo controverso solo per il popolo di internet.

Conclusione: verità tecnica contro contestazioni social

In conclusione, il gol di Rabiot è stato regolare, nonostante le contestazioni sollevate sui social media. La tecnologia e la moviola confermano la correttezza della decisione del Var. Questo episodio sottolinea l’importanza di una valutazione accurata e oggettiva degli eventi sportivi, spesso messa in discussione dalle reazioni emotive dei tifosi sui social. La verità tecnica prevale sulle percezioni errate generate da fermo immagini fuorvianti, evidenziando la necessità di un approccio razionale nelle discussioni sportive online.

JUVENTUS-ROMA 1-0: ALLEGRI FOCALIZZATO SUL LAVORO MOURINHO ORGOGLIOSO

Juventus-Roma 1-0: Allegri focalizzato sul lavoro Mourinho orgoglioso

Juventus-Roma 1-0: Allegri focalizzato sul lavoro Mourinho orgoglioso

Juventus-Roma 1-0: Allegri focalizzato sul lavoro Mourinho orgoglioso

da gazzetta.it

Vittoria contro la Roma, mercato e lavoro

Dopo la vittoria di ieri della Juventus contro la Roma, l’allenatore Massimiliano Allegri ha incontrato la stampa, esprimendo la sua soddisfazione per la performance della squadra e rilasciando dichiarazioni significative sul mercato. Nel frattempo, José Mourinho, tecnico della Roma, ha commentato la partita esprimendo rammarico per il risultato e lodando la personalità dei suoi giocatori nonostante la sconfitta.

Testa alla Champions

Massimiliano Allegri ha esordito commentando la vittoria contro la Roma, sottolineando l’importanza di allungare sulle squadre concorrenti nella corsa alla Champions League. Ha dichiarato: “Una bella partita, giocare contro la Roma non è mai semplice e con José è ancora più complicato.” L’allenatore bianconero ha riconosciuto i rischi affrontati nel primo tempo ma ha elogiato la compattezza e l’approccio positivo del secondo tempo.

Juventus-Roma 1-0: Allegri focalizzato sul lavoro Mourinho orgoglioso – Forma fisica e tattica della Juventus

Riguardo alla forma fisica della squadra, Allegri ha affermato: “In questo momento stiamo anche discretamente bene fisicamente”. Ha evidenziato il miglioramento nelle geometrie di gioco, sottolineando l’uso più ampio del campo. Ha riconosciuto la necessità di migliorare alcune dinamiche di gioco, ma ha elogiato la ritrovata solidità difensiva dopo le partite con Genoa e Frosinone. La squadra è tornata a difendere con maggiore sicurezza.

Dusan Vlahovic e le Parole su Acerbi e l’Inter

Il commento di Allegri sulla prestazione di Dusan Vlahovic è stato positivo, sottolineando il suo miglioramento fisico e tecnico. Riguardo alle dichiarazioni di Francesco Acerbi sulla Juventus come favorita a causa degli investimenti di mercato, Allegri ha evitato il confronto diretto, dichiarando: “Non commento le parole di Acerbi”. Ha riconosciuto la straordinaria stagione dell’Inter, precisando che la Juventus ha un percorso diverso e si concentra sui propri risultati senza guardare altrove.

Mou soddisfatto della personalità ma deluso per il risultato

José Mourinho, pur esprimendo soddisfazione per la personalità mostrata dalla sua squadra contro la Juventus, ha palesato dispiacere per il risultato. Ha affermato: “Abbiamo creato molte palle gol, avremmo meritato di vincere, è mancato solo il guizzo decisivo”. Ha sottolineato la difficoltà di attaccare la Juventus quando difende con una linea bassa, ma ha lodato la coraggiosa prestazione della Roma.

Juventus-Roma 1-0: Allegri focalizzato sul lavoro Mourinho orgoglioso – Il tecnico giallorosso e la differenza tra partite in casa e in trasferta

Mourinho ha evidenziato le differenze nelle prestazioni casalinghe e in trasferta, riconoscendo la forza dell’Olimpico e l’influenza dei tifosi. Ha dichiarato: “All’Olimpico siamo più forti, è vero. I nostri tifosi fanno la differenza”. Ha espresso la volontà di migliorare le prestazioni in trasferta e ha elogiato la squadra per aver affrontato la Juventus, lottando a testa alta nonostante le difficoltà.

Conclusioni

In conclusione, Allegri sottolinea il successo della Juventus come risultato del duro lavoro, mentre Mourinho si concentra sulla personalità della Roma nonostante la sconfitta. La rivalità tra le squadre e le dichiarazioni dei rispettivi allenatori aggiungono un ulteriore elemento di interesse a questa stagione di Serie A. La Juventus cerca di consolidare la sua posizione, mentre la Roma continua a lottare con determinazione. La prossima partita sarà attesa con grande interesse per vedere come evolverà la situazione in testa alla classifica.

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Bonucci alla Roma scatena la tensione tra i tifosi giallorossi: “Non lo vogliamo è juventino”

Bonucci alla Roma scatena la tensione tra i tifosi giallorossi: “Non lo vogliamo è juventino”

Bonucci alla Roma scatena la tensione tra i tifosi giallorossi: “Non lo vogliamo è juventino”

da gazzetta.it

La Roma si prepara a una possibile mossa sul mercato per rinforzare il reparto difensivo, ma la prospettiva di vedere Leonardo Bonucci indossare la maglia giallorossa sta dividendo profondamente la tifoseria. Mentre la dirigenza sembra convinta della necessità di portare il difensore ex bianconero a Roma, le reazioni sui social media esplodono in un mix di entusiasmo e scetticismo.

Il punto di vista della dirigenza

L’urgenza di risolvere i problemi difensivi della Roma, accentuati dall’assenza prolungata di Smalling e il recupero in sospeso di Kumbulla, ha spinto il general manager Pinto e gli scout di Trigoria a considerare il ritorno in Italia di Bonucci. La sua esperienza e abilità potrebbero rappresentare una soluzione temporanea e strategica per stabilizzare la retroguardia della squadra.

Bonucci alla Roma scatena la tensione tra i tifosi giallorossi: “Non lo vogliamo è juventino” – Il dilemma della tifoseria

Tuttavia, la prospettiva di accogliere Bonucci tra le fila giallorosse non è stata accolta con entusiasmo da una parte significativa dei tifosi. Il motivo principale è il suo passato juventino, che sembra ancora pesare sulle emozioni della tifoseria. Molti ritengono che un giocatore con un legame così forte con la Juventus non possa essere accolto a braccia aperte nella Capitale.

Reazioni social al possibile trasferimento di Bonucci

La foto natalizia pubblicata su Instagram da Bonucci, insieme alla sua famiglia, è diventata il terreno di battaglia per la disputa online. Decine di commenti da parte dei tifosi giallorossi variano da toni ironici a espressioni di aperto rifiuto. Mentre alcuni scherzano sul menù natalizio del difensore, altri sono più duri nei confronti dell’idea di vederlo a Roma.

Critiche e apprensioni

Le critiche non si limitano ai social media, con alcuni tifosi che esprimono il loro dissenso in modo più esplicito. Alcuni vedono Bonucci come un giocatore “finito” che incarna lo spirito vincente della Juventus, mentre altri lo definiscono “vecchio, bollito e sempre rotto”. C’è chi collega il possibile arrivo di Bonucci alle strategie della società, suggerendo che possa essere una mossa dettata da necessità economiche anziché da una visione a lungo termine.

Sostenitori e scettici

Tuttavia, in mezzo alle critiche, ci sono anche coloro che cercano di comprendere le ragioni della dirigenza. Alcuni suggeriscono che la mancanza di fondi per rinforzare la squadra potrebbe aver costretto la Roma a considerare soluzioni immediate come quella rappresentata da Bonucci. La tifoseria rimane divisa, con il desiderio di migliorare la squadra contrastato dalla resistenza a accettare un giocatore con una storia così radicata in un club rivale.

La vicenda continua a evolversi, e la Roma si trova al centro di un dibattito acceso tra la necessità di rafforzare la squadra e la reazione emotiva dei tifosi nei confronti del passato calcistico di Bonucci.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ROMA-NAPOLI 2-0: PARTITA SBILANCIATA ALL’OLIMPICO

Mazzarri analizza la sconfitta contro la Roma: “Non parlo degli arbitri il Napoli doveva vincere ma strada giusta”

Mazzarri analizza la sconfitta contro la Roma: “Non parlo degli arbitri il Napoli doveva vincere ma strada giusta”

Mazzarri analizza la sconfitta contro la Roma: “Non parlo degli arbitri il Napoli doveva vincere ma strada giusta”

da gazzetta.it

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha espresso le sue opinioni sulla sconfitta della sua squadra contro la Roma. Sottolineando che non vuole discutere degli arbitri nonostante la controversa espulsione di Politano. Mazzarri ha evidenziato la mancanza di cinismo vicino all’area e ha difeso la scelta di formazione e moduli.

La partita e l’analisi di Mazzarri

“Non parlo di arbitri, abbiamo fatto tanto possesso palla ma non siamo stati cinici vicini all’area. A parte l’occasione loro di Belotti, abbiamo fatto molto più noi. Politano stava ripartendo negli spazi ed eravamo entrati benissimo pensando di andare in vantaggio. E’ andata come è andata”, ha dichiarato Mazzarri dopo la partita.

Il tecnico ha poi affrontato le critiche riguardanti la scelta di formazione e moduli, affermando: “Sembra una barzelletta. Dopo due partite tutti mi dicevano ‘perché non si gioca a 3’. Quando ho parlato con il presidente sono venuto perché mi piaceva la squadra dello scorso anno. Alcuni interpreti mancano e sono meno in forma. Quando si è giocato contro squadre forti abbiamo fatto bene. C’erano accorgimenti da fare perché la squadra si allungava troppo, abbiamo visto con l’Atalanta dei miglioramenti, o anche a Torino”.

Possesso palla e difetto nel concludere

Mazzarri ha evidenziato il piacere nel gioco attuale, sottolineando: “Questo gioco mi piaceva, anche oggi abbiamo fatto il 68% di possesso palla. Abbiamo il difetto di non concludere. Per ora la strada è giusta, in futuro si può anche cambiare. A livello di gioco giochiamo simile allo scorso anno, ma con gente meno in forma”.

L’espulsione di Politano e il momento chiave

“L’espulsione di Politano ha cambiato la partita? Eravamo nel nostro miglior momento, l’unica squadra che poteva vincere era il Napoli – ha dichiarato Mazzarri -. Abbiamo fatto di più e pensavamo di poter andare in vantaggio. Anche oggi qui a Roma abbiamo avuto il 68 per cento del possesso palla. Abbiamo un difetto: non concretizziamo quel che creiamo”.

Obiettivi futuri e sfide da affrontare

Riguardo agli obiettivi futuri e alle sfide da affrontare, Mazzarri ha concluso: “L’obiettivo è ritrovare la brillantezza di alcuni giocatori, ma gli impegni non aiutano: «Se vai in una grande squadra in un determinato momento, giocando ogni tre giorni, non puoi allenare. Adesso non è facile fare quelli che si chiamavano richiami”. Con queste parole, il tecnico del Napoli lascia aperta la porta a possibili modifiche future, ma rimane ottimista sulla strada intrapresa dalla sua squadra.

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