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Trenta film del 2023 secondo Pietro Zardo di internazionale.it

Trenta film del 2023 secondo Pietro Zardo di internazionale.it

Trenta film del 2023 secondo Pietro Zardo di internazionale.it

da internazionale.it

È giunto il momento di esplorare le pellicole che hanno catturato l’attenzione nel 2023, secondo Pietro Zardo di internazionale.it. Dopo le selezioni del New Yorker e la top ten dei Cahiers du Cinéma, presenta qui un elenco di film che ha apprezzato, disposti approssimativamente in ordine cronologico rispetto alle loro uscite in sala o su piattaforme di streaming. Non si tratta di una classifica, né di un tentativo di fornire una visione esaustiva. Questo è un elenco parziale, tendenzioso, incompleto, imperfetto e caotico di alcune opere cinematografiche che desidera portare con sé. I titoli sono numerosi, ma vi sono anche notevoli assenze.

Ritorno alla primavera

Iniziamo con Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh: l’isola di Inisherin è un luogo spirituale che tutti abbiamo visitato almeno una volta, e vale sempre la pena di farvi ritorno.

Tutta la bellezza e il dolore di Laura Poitras, Leone d’oro a Venezia 2022, esplora le mille vite della fotografa Nan Goldin. Il titolo descrive in modo eloquente ciò che ci si può attendere.

Benedetta di Paul Verhoeven è selvaggio, barocco, un po’ assurdo, a tratti spiacevole, come molte opere del regista.

È sorprendente che Women talking di Sarah Polley, un film così attuale nel mettere in luce gli orrori profondi del patriarcato attraverso un lungo dibattito tra donne, sia passato quasi inosservato.

Le mura di Bergamo di Stefano Savona racconta il momento più acuto della pandemia, quando il mondo intero osservava quanto accadeva in Lombardia, ma fa anche riflettere su ciò che abbiamo rimosso, ma forse non superato.

Terra e polvere di Li Ruijun è una struggente storia d’amore ambientata in una Cina rurale dove i sentimenti, e forse l’umanità stessa, sono banditi.

Cosa succede se lo Stato incentiva gli anziani a “togliersi di mezzo”? Plan 75 di Chie Hayakawa, presentato al Far East Film di Udine, trae ispirazione da un dibattito reale presente in Giappone, una questione che anche noi, con una popolazione che invecchia rapidamente, non possiamo ignorare.

Lontano dal paradiso

Ci sono così tanti motivi per apprezzare Pacifiction di Albert Serra che è difficile sceglierne uno. Scelgo la geniale regia del regista francese che ci colloca al centro di tutta l’ambiguità e goffaggine del mondo occidentale alle prese con un paradiso perduto che continuiamo a calpestare con leggerezza.

Con Rapito, Marco Bellocchio ci fa scoprire un capitolo oscuro di una storia di intolleranza e prevaricazioni apparentemente infinita.

Azione, fantasy, thriller e un tocco di commedia. Come ha scritto Rebecca Harrison di Sight & Sound: “Con Polite Society, la regista Nida Manzoor amplia i parametri del dramma domestico, strappando il lavello dal muro e lanciandolo verso il pubblico”.

In Silent Land, con poche e mirate forzature, la giovane regista polacca Aga Woszczyńska ci colloca sulla riva del mare, di fronte a molte contraddizioni.

A cavallo di Barbenheimer

A Thousand and One di A.V. Rockwell ci illustra perché, per molte persone, il concetto di “sistema” è una cappa minacciosa che ci impedisce di godere della luce del sole.

Animali selvatici di Cristian Mungiu è una radiografia che evidenzia i molti mali che crescono nel cuore dell’Europa, ai quali nemmeno gli orsi possono sfuggire.

Oppenheimer di Christopher Nolan è uscito al momento giusto, capitalizzando anche sull’onda di Barbie di Greta Gerwig. È il film che ci ha ricondotti tutti nelle sale cinematografiche.

Io capitano è un film molto più coraggioso di quanto possa sembrare, e Matteo Garrone si conferma un grande autore.

Autunno dorato

Il caftano blu di Mariam Touzani è una piccola opera preziosa con un cuore sovversivo.

Sembrava impossibile, e invece Asteroid City è il film che riappacifica con Wes Anderson.

In The Creator, Gareth Edwards utilizza cliché ed ellissi per dimostrare che può esistere una fantascienza “sostenibile”.

Mischiando Halloween e Ritorno al futuro, ecco Totally Killer di Nahnatchka Khan. Ma erano davvero gli anni ottanta così selvaggi?

In Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese offre una visione criminale della storia americana (e non solo), in cui le vittime sono consapevoli e i carnefici sono disperati.

La verità non esiste in Anatomia di una caduta di Justine Triet, vincitore della Palma d’oro nel 2023. La decisione è nelle nostre mani.

C’è ancora domani di Paola Cortellesi al Festival di Roma è stata una piacevole sorpresa, successivamente trasformata in un fenomeno.

The Killer non è il miglior film di David Fincher, eppure  i “non migliori film” di David Fincher sono da vedere e rivedere.

Napoleon sì, Napoleon no. Alla fine, è un “sì”. Con la cottage pie di Ridley Scott ci si diverte.

E’ sorprendente La chimera. Grazie ad Alice Rohrwacher.

Forse Fingernails di Christos Nikou è la commedia romantica giusta per i tempi in cui viviamo.

Con Il cielo brucia di Christian Petzold, siamo di nuovo sulla riva del mare per scoprire che non possiamo più ignorare ciò che accade intorno a noi.

In Adagio di Stefano Sollima, anche Roma brucia. È il momento di andare altrove? Sempre che si riesca a raggiungere la stazione Tiburtina.

E Ferrari, sì o no? E qui dico: “Perché no?”. Anche perché non c’è solo Adam Driver nel supercast del film di Michael Mann.

Maestro di e con Bradley Cooper è la biografia di Leonard Bernstein, ma è anche, e forse soprattutto, il racconto di un amore difficile e una riflessione sul talento, la fama e le convenzioni sociali.

NATALE AL CINEMA: WONKA IN TESTA CORTELLESI SOPRA BENIGNI

 

Natale al cinema: Wonka in testa Cortellesi sopra Benigni

Natale al cinema: Wonka in testa Cortellesi sopra Benigni

Natale al cinema: Wonka in testa Cortellesi sopra Benigni

da ansa.it

Il periodo natalizio porta con sé tradizioni, festività e, naturalmente, una vasta gamma di film in uscita al cinema per intrattenere gli spettatori di tutte le età. Tuttavia, l’andamento degli incassi rivela sorprese inaspettate e cambiamenti nella classifica delle pellicole più viste. In questa rassegna, esamineremo gli incassi al box office fino al 25 dicembre. Con un focus particolare su Wonka, interpretato da Timotheè Chalamet, e il notevole successo di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi.

Wonka: il pifferaio magico del Natale al cinema

Il cioccolataio eccentrico interpretato da Chalamet ha conquistato la vetta del box office natalizio. Con un incasso di 608.741 euro solo il 25 dicembre e un totale di quasi 6 milioni dal 14 dicembre, Wonka sembra essere il protagonista indiscusso del periodo festivo. Tuttavia, nonostante questi dati promettenti, il destino del film al botteghino rimane incerto. E solo un’analisi più approfondita potrà chiarire la sua performance complessiva.

Santocielo e Aquaman: seguono da vicino

Al secondo posto troviamo “Santocielo,” la nuova commedia di Ficarra e Picone distribuita da Medusa, con un totale di 2 milioni 667mila euro. Seguita da “Aquaman e il regno perduto” di Warner, che ha incassato 408mila euro solo il 25 dicembre, portando il totale a 1.472.048 euro.

Cortellesi supera Benigni: un record da celebrare

Un risultato eccezionale emerge dalla classifica, e il merito va a Paola Cortellesi. “C’è ancora domani,” il film da lei interpretato e diretto, ha raggiunto l’incredibile cifra di 31 milioni 481.358 mila euro, superando addirittura il celebre “La vita è bella” di Roberto Benigni nella classifica di tutti i tempi. Il film si posiziona ora come il quinto film italiano più redditizio, preceduto solo da quattro film di Checco Zalone, e il decimo assoluto di tutti i tempi.

Il calo degli incassi: sfida in attesa dei risultati del 26 dicembre

Nonostante i successi di singoli film, gli incassi totali settimanali al box office sono in netto calo. I dati dal 21 al 24 dicembre sfiorano i 6 milioni di euro, registrando un calo del 25% rispetto al weekend precedente e del 17% rispetto al periodo natalizio del 2022. La giornata del 26 dicembre, tradizionalmente positiva per gli incassi, potrebbe essere cruciale nel determinare il destino complessivo della stagione natalizia al cinema.

Conclusioni

Il Natale al cinema ha regalato sorprese e nuovi record, con Wonka in testa e Cortellesi che fa la storia superando Benigni. Tuttavia, il calo generale degli incassi aggiunge un elemento di incertezza al panorama cinematografico natalizio. Gli spettatori e gli addetti ai lavori sono in attesa dei risultati del 26 dicembre per capire se il settore riuscirà a concludere l’anno con un successo finale.

“REBEL MOON PARTE 2” IL TRAILER DEL FILM CHE CAMBIERA’ LE SORTI DELLA SAGA DI ZACK SNYDER

“Rebel Moon – Parte 2” il trailer del film che cambierà le sorti della saga di Zack Snyder

“Rebel Moon – Parte 2” il trailer del film che cambierà le sorti della saga di Zack Snyder

“Rebel Moon – Parte 2” il trailer del film che cambierà le sorti della saga di Zack Snyder

da everyeye.it

A pochi giorni dall’uscita di Rebel Moon Parte 1: Figlia del Fuoco, Netflix ha rilasciato il primo teaser trailer di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Questo anticipato sguardo alle nuove e incredibili battaglie del sequel promette di continuare la guerra che ha sconvolto l’universo creato da Zack Snyder.

Il trailer che prepara le battaglie

Il video promozionale è stato inizialmente reso disponibile esclusivamente per gli abbonati Netflix, creando un’attesa palpabile tra gli appassionati della saga. Successivamente, la piattaforma di streaming ha condiviso la prima clip promozionale anche sui social media. Approfondendo ulteriormente l’anticipazione di ciò che Rebel Moon – Parte 2 avrà da offrire.

Una svolta verso l’azione

Il trailer prepara il pubblico per le prossime battaglie che coinvolgeranno i protagonisti introdotti nel primo film, noto per aver tratto ispirazione sia da Star Wars che dai lavori di Kurosawa. Emergono indizi che suggeriscono una svolta verso un maggiore coinvolgimento nelle scene d’azione. Trasformando l’atmosfera della saga in qualcosa di più simile a un epico film di guerra.

Critiche al primo capitolo

Nonostante l’entusiasmo per il sequel, Rebel Moon Parte 1 ha ricevuto critiche contrastanti. Con un punteggio su Rotten Tomatoes estremamente negativo. Molti critici hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla costruzione dell’universo di Snyder e alla narrazione frammentata e sconnessa. Soprattutto nella presentazione degli eroi coinvolti nella ribellione.

La sfida di ribaltare il giudizio

La domanda che ora sorge spontanea è se l’attesa Snyder Cut e la prosecuzione della storia saranno in grado di ribaltare il giudizio sul primo film di questo nuovo franchise. Gli appassionati dovranno attendere l’uscita del secondo capitolo per capire se le critiche al primo episodio saranno superate. E se Rebel Moon – Parte 2 riuscirà a riscattare la reputazione della saga.

Il futuro della saga

Nonostante le critiche, Zack Snyder sembra proiettato verso il futuro della sua creazione, poiché è già noto che sta lavorando a Rebel Moon – Parte 3. Questo annuncio suggerisce che il regista ha una visione chiara e ambiziosa per l’intera trilogia. E sarà interessante vedere come la sua narrativa si svilupperà nel corso dei prossimi capitoli.

In conclusione, mentre i fan continuano a discutere sul passato e ad anticipare il futuro, la saga di Rebel Moon sembra destinata a mantenere alta l’attenzione degli spettatori. Promettendo epiche battaglie e drammatici sviluppi che continueranno a far parlare di sé.

“REBEL MOON” DI ZACK SNYDER FA FLOP SU ROTTEN TOMATOES: PUNTEGGIO DA RECORD NEGATIVO

La ricchezza della famiglia McCallister: uno sguardo economico a “Mamma ho perso l’aereo”

La ricchezza della famiglia McCallister: uno sguardo economico a “Mamma ho perso l’aereo”

La ricchezza della famiglia McCallister: uno sguardo economico a “Mamma ho perso l’aereo”

da open.online

Esplorando i dettagli finanziari della famiglia più celebre delle festività natalizie, gli economisti Usa valutano la ricchezza dei McCallister e le sfumature economiche dietro le loro (dis)avventure.

Il fenomeno cinematografico duraturo

Oltre 30 anni dopo il suo debutto cinematografico, “Mamma, ho perso l’aereo” continua a dominare il periodo natalizio come uno dei film più amati di sempre. Le avventure esilaranti di Kevin McCallister, interpretato da Macaulay Culkin, nel proteggere la sua dimora dai malintenzionati hanno fatto sì che il film diventasse una tradizione per le famiglie in tutto il mondo. Mentre gli spettatori ridevano delle disavventure di Kevin, negli Stati Uniti qualcuno si è chiesto quanto fosse effettivamente ricca la famiglia McCallister.

L’indagine del New York Times

Il New York Times ha preso in mano l’interrogativo e ha consultato esperti della Federal Reserve per svelare la ricchezza della famiglia immortale del piccolo Kevin. La conclusione a cui sono giunti è che i McCallister potrebbero facilmente essere parte dell’1% più ricco d’America. Ma cosa ha portato a questa conclusione?

La dimora dei super ricchi

Un indizio significativo proviene dalla dimora dei McCallister, una sontuosa villa situata a Chicago. Secondo il New York Times, la casa è ubicata al civico 671 di Lincoln Avenue, nel costoso sobborgo di Winnetka. Gli economisti consultati dal giornale sostengono che, nel 1990, solo coloro che facevano parte dell’1% più ricco avrebbero potuto permettersi una residenza di tale lusso. La vera dimora utilizzata per le riprese del film è stata venduta nel 2012 per 1,58 milioni di dollari, e oggi è stimata intorno ai 2,3 milioni secondo il sito Zillow.

I lavori dei genitori

Il film non offre dettagli sulle occupazioni dei genitori di Kevin, ma ci sono suggerimenti e ipotesi dei fan online. La presenza di numerosi manichini nella casa ha portato alcuni a ipotizzare che la madre, Kate McCallister, potrebbe essere stata una stilista. Il padre, Peter, viene spesso etichettato come un generico “uomo d’affari”, ma teorie più audaci presenti su internet suggeriscono coinvolgimenti in attività criminali organizzate.

Il viaggio a Parigi e l’appartamento con vista sulla Torre Eiffel

Un altro elemento che indica la notevole agiatezza economica dei McCallister è il viaggio di Natale a Parigi. La famiglia, ad eccezione di Kevin, vola nella Ville Lumière per trascorrere le festività. Considerando che gli adulti viaggiano in prima classe, il costo del viaggio è notevole. Kate, la madre, menziona che il fratello di suo marito, lo zio Bob, ha coperto le spese dei biglietti aerei. Oltre a questo gesto generoso, lo zio Bob possiede un appartamento con vista sulla Torre Eiffel, capace di ospitare 15 persone.

In conclusione, mentre “Mamma, ho perso l’aereo” rimane un classico intramontabile delle festività natalizie, la sua analisi economica offre uno sguardo divertente su quanto ricca potrebbe essere la famiglia McCallister. Con una dimora da sogno, occupazioni misteriose e viaggi internazionali di lusso, i McCallister incarnano il lifestyle del 1% più ricco, anche se solo nella magica atmosfera natalizia di Hollywood.

“AQUAMAN 2” AFFONDA: IL DELUDENTE ESORDIO AL BOX OFFICE

“Aquaman 2” affonda: il deludente esordio al box office

“Aquaman 2” affonda: il deludente esordio al box office

“Aquaman 2” affonda: il deludente esordio al box office

da cinema.everyeye.it

Un addio e un nuovo inizio: Jason Momoa abbandona il DCEU

Jason Momoa, volto iconico di Aquaman, dice addio al DC Extended Universe (DCEU) in vista di un presunto ritorno nel nuovo DC Universe (DCU). Tuttavia, la sua partenza coincide con l’uscita di “Aquaman e Il Regno Perduto”, il secondo capitolo delle avventure del re degli oceani. Mentre la notizia del passaggio di testimone era nell’aria, i numeri ufficiali confermano ora un esordio al box office deludente per il film.

Un primo weekend di incassi fiacco

Il film ha iniziato la sua corsa al botteghino durante il weekend di Natale, registrando un esiguo incasso di 4,5 milioni di dollari nelle anteprime del giovedì. Questo dato proviene da un totale di 3.040 sale, ben al di sotto dei 9 milioni di dollari guadagnati in anteprime dal suo predecessore nel 2018. La combinazione della partenza di Momoa dal DCEU e delle sfide incontrate dal genere dei supereroi durante l’anno rendono questo risultato ancor più significativo.

Un Anno Difficile per i Supereroi

Il 2023 è stato un anno difficile per i film di supereroi, con poche eccezioni come “Spider-Man: Across the Spider-Verse” e “Guardiani della Galassia 3.” “Aquaman e Il Regno Perduto” sembra aggiungersi alla lista delle delusioni. Con un risultato iniziale che potrebbe attestarsi tra i 37 e i 43 milioni di dollari durante il lungo weekend di quattro giorni. Un risultato notevolmente inferiore rispetto all’esordio del primo “Aquaman”. E persino al deludente “The Marvels” del rivale Marvel Studios, che ha incassato 46,1 milioni di dollari.

La sfida del confronto con il predecessore

Il primo “Aquaman” aveva debuttato con un impressionante incasso di 67,9 milioni di dollari nel weekend del 21-23 dicembre 2018. Raggiungendo poi i 105,4 milioni di dollari entro il giorno di Natale. Il film ha continuato a riscuotere successo, accumulando 335,1 milioni di dollari a livello nazionale. E un incredibile miliardo e 150 milioni di dollari a livello globale, diventando il film DCEU di maggior successo.

Le Sfide Future per il DCU e la Warner Bros.

Il deludente esordio di “Aquaman e Il Regno Perduto” solleva domande sul futuro del DCU e la strategia della Warner Bros. Nel contesto di un mercato cinematografico sempre più competitivo, il franchise deve ora affrontare la sfida di mantenere il fascino degli spettatori e competere con le produzioni di altri studi. Il destino del DCU potrebbe dipendere dalla capacità di reinventarsi e offrire contenuti che continuino a catturare l’immaginazione del pubblico.

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“Aquaman e il Regno Perduto”: L’epilogo definitivo del DC Extended Universe

“Aquaman e il Regno Perduto”: L’epilogo definitivo del DC Extended Universe

“Aquaman e il Regno Perduto”: L’epilogo definitivo del DC Extended Universe

da cinema.everyeye.it

Il Rispetto delle Tradizioni nei Cinecomic

Nel vasto panorama dei cinecomic, le tradizioni sono pilastri fondamentali che conferiscono profondità e continuità alle narrazioni epiche. Una di queste tradizioni, forse una delle più intramontabili, è la presenza della scena post-credit. Aquaman e il Regno Perduto, l’ultima fatica cinematografica diretta dal talentuoso James Wan e interpretata dal carismatico Jason Momoa, non solo segue questa tradizione. Ma la utilizza come chiave per chiudere definitivamente il capitolo del DC Extended Universe.

Il DC Extended Universe: Un Percorso di Trionfi e Sconfitte

Il DC Extended Universe ha attraversato una strada tortuosa, con film che hanno toccato le vette dell’entusiasmo e altri che hanno subito critiche spietate. Tuttavia, questo universo cinematografico ha contribuito a ridefinire il modo in cui il pubblico percepisce gli eroi e ha introdotto una prospettiva diversa sul genere dei cinecomic. Con Aquaman e il Regno Perduto, sembra giunto il momento di salutare questo universo e abbracciare ciò che verrà dopo.

La scena post-credit: Un epilogo di rilevanza cruciale

Il regista James Wan, consapevole dell’importanza di questo momento nella storia del DC Extended Universe, ha fatto una scelta audace concentrando l’epilogo del film in una sola scena post-credit. Questo breve ma potente segmento, come Wan ha suggerito in precedenza, rappresenta l’ultimo capitolo di questo universo. Una conclusione definitiva che funge da ponte verso nuovi orizzonti.

L’addio all’Aquaman di Momoa e ai compagni di viaggio

Il cuore di Aquaman e il Regno Perduto è l’addio all’Aquaman di Jason Momoa, un’icona moderna che ha portato nuova vita al personaggio. La scena post-credit non è solo una conclusione per il DC Extended Universe ma anche un commovente addio a un eroe che ha segnato un’era. Gli spettatori sono invitati a rimanere incollati alle loro sedie, a condividere un’ultima avventura con i loro eroi preferiti.

Il Futuro del DC Universe: il passaggio di testimone

Con il DC Extended Universe che lascia il testimone al DC Universe curato da James Gunn e Peter Safran, gli spettatori possono guardare avanti con curiosità ed eccitazione. L’uscita odierna di Aquaman e il Regno Perduto segna la fine di un capitolo ma apre simultaneamente la porta a nuove possibilità. I fan possono aspettarsi nuove storie, nuovi eroi e nuovi mondi da esplorare.

Conclusioni Epiche e Nuovi Inizi

In conclusione, Aquaman e il Regno Perduto offre un epilogo epico al DC Extended Universe attraverso una scena post-credit di rilevanza cruciale. Gli spettatori sono chiamati a celebrare le avventure passate, ad accogliere il cambiamento e a guardare con speranza verso il futuro del DC Universe. Con la sua miscela di azione spettacolare, emozioni travolgenti e un addio commovente a un’icona, il film segna una pietra miliare significativa nel mondo dei cinecomic.

“AQUAMAN E IL REGNO PERDUTO” IL RITORNO DELL’ICONICO SUPEREROE ACQUATICO DI JASON MOMOA

“Aquaman e il regno perduto”: il ritorno dell’iconico supereroe acquatico di Jason Momoa

“Aquaman e il regno perduto”: il ritorno dell’iconico supereroe acquatico di Jason Momoa

“Aquaman e il regno perduto”: il ritorno dell’iconico supereroe acquatico di Jason Momoa

da corriere.it

Dal 20 dicembre, Aquaman e il Regno Perduto ha fatto il suo atteso ingresso nei cinema italiani distribuito da Warner Bros. Pictures. Questo sequel, poi, segna il secondo “assolo” dell’iconico supereroe acquatico interpretato da Jason Momoa. Diretto, inoltre, ancora una volta dal talentuoso James Wan, il film vede il ritorno sullo schermo di Momoa nei panni di Arthur Curry. Con, poi, un cast stellare che include Patrick Wilson, Amber Heard, Nicole Kidman, Temuera Morrison, Dolph Lundgren e Yahya Abdul-Mateen II nel ruolo della temibile minaccia, Black Manta.

Le aspettative per il sequel

Il film è il proseguimento dell’acclamato Aquaman del 2018 e promette di portare gli spettatori in un’avventura epica attraverso il mondo sottomarino di Atlantide. La trama ruota attorno alla minaccia imminente di Black Manta, che ha acquisito il potente Tridente Nero. Una reliquia magica con il potere di portare scompiglio nei Sette Regni. Arthur Curry si troverà costretto a stringere un’alleanza inaspettata con il suo fratellastro Orm, precedentemente un antagonista. Per affrontare la crescente minaccia e salvare il Regno a rischio.

“Aquaman e il regno perduto”: il ritorno dell’iconico supereroe acquatico di Jason Momoa – Jason Momoa: Il viaggio di Aquaman sullo schermo

Jason Momoa è stato ufficialmente scelto per interpretare il ruolo di Arthur Curry alias Aquaman nel giugno del 2014. La sua ascesa verso il ruolo dell’iconico supereroe è stata intrigante, poiché inizialmente aveva fatto un provino per il personaggio di Batman / Bruce Wayne. La sua interpretazione distintiva di Aquaman è diventata un pilastro nel DC Extended Universe (DCEU), e Momoa ha incarnato il personaggio non solo nei film dedicati ma anche in brevi apparizioni come in Batman V Superman: Dawn of Justice (2016) e Zack Snyder’s Justice League (2021).

Recentemente, Momoa ha contribuito personalmente al soggetto di Aquaman e il Regno Perduto, collaborando con il regista James Wan e lo sceneggiatore David Leslie Johnson-McGoldrick. La sua dedizione al personaggio è evidente, e il suo coinvolgimento nella creazione della trama aggiunge un tocco personale al film.

“Aquaman e il regno perduto”: il ritorno dell’iconico supereroe acquatico di Jason Momoa – Le Origini di Aquaman nella DC Comics

Aquaman ha origini che risalgono al 1941, quando fece la sua prima comparsa sulle pagine del n.73 di More Fun Comics. Creato da Mort Weisinger e Paul Norris, Aquaman è diventato uno dei supereroi più antichi e amati della DC Comics. Nel corso degli anni, il personaggio ha attraversato diverse fasi e revisioni, diventando una figura iconica con abilità straordinarie, tra cui la telepatia con le creature acquatiche, il controllo delle condizioni atmosferiche, l’idrocinesi e la magia.

Dalla sua introduzione, Aquaman ha continuato a evolversi, facendo la sua comparsa su diverse riviste, tra cui Adventure Comics e Detective Comics. Nel 1962, ha ottenuto la sua prima serie dedicata, portando il personaggio ad essere una presenza costante nell’universo DC.

In conclusione, Aquaman e il Regno Perduto promette di essere un capitolo avvincente nella storia di Arthur Curry, combinando azione spettacolare, effetti visivi straordinari e la carismatica interpretazione di Jason Momoa. Gli appassionati dei fumetti e gli spettatori occasionali possono aspettarsi un viaggio emozionante attraverso gli abissi dell’oceano e oltre, con il supereroe acquatico pronto a difendere il suo regno e affrontare le sfide inaspettate che si presentano.

FINE DI UN REGNO NELL’MCU LA MARVEL LICENZIA JONATHAN MAJORS: COSA SUCCEDERA’ A KANG IL CONQUISTATORE?

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Fine di un regno nell’MCU: La Marvel licenzia Jonathan Majors cosa succederà a Kang il Conquistatore?

Fine di un regno nell’MCU: La Marvel licenzia Jonathan Majors cosa succederà a Kang il Conquistatore?

Fine di un regno nell’MCU: La Marvel licenzia Jonathan Majors cosa succederà a Kang il Conquistatore?

da rollingstone.it

Introduzione: L’MCU (Marvel Cinematic Universe) si trova di fronte a un bivio inaspettato dopo il licenziamento di Jonathan Majors. L’attore che avrebbe dovuto interpretare Kang il Conquistatore nella Fase Sei. Majors ha ricevuto una condanna per violenza domestica. Mettendo così fine al suo coinvolgimento nel franchise cinematografico. Questa svolta ha gettato un’ombra sul futuro della trama e dei progetti dei Marvel Studios, che contavano su Kang come antagonista principale. Esploriamo ora le opzioni a disposizione della Marvel per affrontare questa inaspettata situazione.

Il Passato di Kang: Nonostante Kang sia noto nei fumetti Marvel come il cattivo viaggiatore nel tempo, la sua preferenza per conquistare diverse epoche rispetto a cambiarle è un elemento distintivo. Tuttavia, se i dirigenti degli Studios potessero viaggiare nel tempo, potrebbero optare per un cambiamento cruciale: evitare l’ingaggio di Jonathan Majors per il ruolo di Kang. La sua recente condanna per violenza domestica ha costretto la Marvel a licenziarlo. Lasciando un vuoto nel cast di film come “Ant-Man & The Wasp: Quantumania” e le prossime stagioni di “Loki.”

Le opzioni di Kevin Feige: Di fronte a questa sfida, Kevin Feige e il suo team hanno diverse opzioni per gestire la situazione e proseguire con i piani della Fase Sei.

  1. Recasting per il ruolo di Kang: L’MCU ha già sperimentato recasting in passato, come nel caso di Edward Norton sostituito da Mark Ruffalo per il ruolo di Hulk. Date le peculiarità del personaggio di Kang, un recasting sarebbe possibile. E potrebbe essere realizzato attraverso varianti del personaggio nel multiverso. Gugu Mbatha-Raw, già presente in “Loki” nel ruolo di Ravonna Renslayer, potrebbe essere un valido sostituto.

  2. L’utilizzo di Loki: La trama della prima stagione di “Loki” ha aperto la porta a una possibile transizione, con Loki stesso che diventa il guardiano del multiverso. Questa opzione richiederebbe un approfondimento della trama. E la volontà di Tom Hiddleston di interpretare il ruolo per un periodo più lungo. Una variante malvagia di Loki potrebbe fornire un nuovo approccio alla figura del cattivo cosmico.

  3. Cambiare direzione creativa: Anche se “The Kang Dynasty” era stata annunciata, la Marvel potrebbe decidere di abbandonare il titolo e rivedere la direzione creativa. Il finale di “Loki” offre una via di fuga, poiché il personaggio di Colui che Rimane è cancellato. E Loki stesso ha assunto un ruolo importante nella gestione del multiverso.

Conclusioni: La Marvel si trova di fronte a una difficile decisione in seguito al licenziamento di Jonathan Majors. Mentre il futuro di Kang il Conquistatore rimane incerto, le opzioni di recasting, l’utilizzo di Loki o un cambiamento creativo offrono percorsi diversi per mantenere il ritmo della narrativa dell’MCU. Indipendentemente dalla scelta, la fase successiva del franchise dovrà adattarsi a questa imprevista svolta, dimostrando la flessibilità e la capacità di adattamento degli Studios di fronte alle sfide inaspettate.

WONKA DOMINA IL BOX OFFICE ITALIANO CON INCASSI IMPRESSIONANTI

Wonka domina il box office italiano con incassi impressionanti

Wonka domina il box office italiano con incassi impressionanti

Wonka domina il box office italiano con incassi impressionanti

da adnkronos.com

Introduzione

Nel panorama cinematografico italiano, il film “Wonka,” diretto da Paul King e interpretato da Timothée Chalamet, ha conquistato il box office nel weekend dal 14 al 17 dicembre. Il successo è stato straordinario, con un incasso totale di 3.116.832 euro in quattro giorni, ottenendo una media di 6.148 euro per copia. Questo risultato pone il film come uno dei favoriti per le festività natalizie, evidenziato anche dal sito specializzato cinematografo.it.

Wonka domina il box office italiano con incassi impressionanti – Un inizio promettente

La trama avvincente e la performance di Chalamet hanno attratto il pubblico, posizionando “Wonka” nettamente al primo posto delle classifiche di incassi. La cifra raggiunta nel lungo weekend indica un successo indiscusso. E suggerisce che il film continuerà a prosperare durante le prossime settimane festive.

Ficarra e Picone non entusiasmano

Al secondo posto, ma con risultati meno entusiasmanti, troviamo “Santocielo” di Francesco Amato, con Ficarra e Picone, che ha totalizzato 1.274.118 euro con una media di 2.493 euro per schermo. Nonostante l’attesa, il film non è riuscito a competere con la forza trainante di “Wonka.”

Wonka domina il box office italiano con incassi impressionanti – “Ferrari” terzo, male “Adagio”

La terza posizione è occupata dalla new entry “Ferrari” di Michael Mann, con Adam Driver, che ha guadagnato 823.776 euro nel lungo fine settimana. Nel frattempo, “Adagio” di Stefano Sollima ha fatto il suo debutto solo alla quinta posizione, sollevando interrogativi sulla presenza di uno star-system in Italia, considerando che la combinazione Favino-Mastandrea-Servillo ha generato appena 382.678 euro.

Il resto della ‘Top 10’

La classifica degli incassi della Top 10 Cinetel include anche la quarta posizione di “C’è ancora domani,” con guadagni parziali di 610.628 euro e un totale di 30.591.971 euro. Inoltre, “La chimera” di Alice Rohrwacher si attesta al nono posto con un totale di 615.027 euro.

Incassi in calo rispetto allo scorso anno

Rispetto allo stesso weekend dell’anno precedente, gli incassi complessivi sono diminuiti del 21,9%, passando da 10.044.957 euro a 7.838.903 euro. Nel 2022, il film al comando era “Avatar – La via dell’acqua,” che aveva raggiunto gli 8,5 milioni di euro.

Conclusioni

Il successo di “Wonka” segna un inizio promettente per la stagione cinematografica natalizia in Italia, mentre gli appassionati di cinema attendono con ansia altre uscite e sorprese nel corso delle festività.

JAMES GUNN RIVELA DETTAGLI ESCLUSIVI SUL NUOVO COSTUME DI “SUPERMAN LEGACY” E ACCENDE L’ATTESA DEI FAN

James Gunn rivela dettagli esclusivi sul nuovo costume di “Superman: Legacy” e accende l’attesa dei fan

James Gunn rivela dettagli esclusivi sul nuovo costume di “Superman: Legacy” e accende l’attesa dei fan

James Gunn rivela dettagli esclusivi sul nuovo costume di “Superman: Legacy” e accende l’attesa dei fan

da bestmovie.it

Introduzione: L’attesissimo film “Superman: Legacy”, che inaugurerà il nuovo Universo DC sul grande schermo nel 2025, ha catturato l’attenzione dei fan fin dal suo annuncio. Soprattutto per quanto riguarda il nuovo costume dell’Uomo d’Acciaio. James Gunn, regista del film, ha recentemente rotto il silenzio sui social media, stuzzicando l’hype dei fan con anticipazioni sul look iconico di Kal-El.

Il costume di Superman: Legacy: Il look del costume di Superman è sempre stato un elemento centrale nelle discussioni dei fan, e Gunn ha deciso di condividere alcuni dettagli sul suo design. In risposta a un fan su Threads che chiedeva se il nuovo look sarebbe stato più classico, moderno o completamente nuovo, Gunn ha dichiarato in modo enigmatico: “Sarà tutto questo che hai detto. Sostanzialmente il costume è ormai pronto. Stiamo solo sistemando gli ultimi dettagli.”

Elementi classici e nuovi dettagli: Le parole di Gunn suggeriscono che il costume di Superman: Legacy sarà una combinazione di elementi classici e nuovi dettagli. In particolare, sembra che gli iconici mutandoni rossi, un tempo abbandonati durante il regno di Henry Cavill, faranno un ritorno trionfale. L’inclusione di elementi familiari potrebbe essere una mossa per omaggiare il passato del supereroe. Con Gunn che ha citato Christopher Reeve, il leggendario Superman cinematografico, come fonte d’ispirazione chiave per la sua visione del personaggio.

L’Influenza di Christopher Reeve: Gunn ha precedentemente dichiarato di essere stato influenzato dalla performance di Reeve nel film del 1978. Sottolineando la sfida di rendere credibile un concetto così oltraggioso come un uomo volante. “Quello che stiamo facendo è diverso. È una cosa a sé stante. Ma sono stato sicuramente influenzato da quello che Richard Donner ha fatto con Superman nel 1978. E quello che Christopher Reeve ha fatto a sua volta col personaggio”, ha dichiarato Gunn.

Cast e personaggi: Il film, scritto e diretto da James Gunn, vedrà David Corenswet nel ruolo di Clark Kent/Superman. Affiancato da un cast stellare, tra cui Rachel Brosnahan come Lois Lane, Nicholas Hoult come Lex Luthor, e Nathan Fillion nel ruolo di Guy Gardner.

Data di Uscita: “Superman: Legacy” arriverà nei cinema l’11 luglio 2025, promettendo di essere una nuova e avvincente incarnazione del celebre supereroe.

Conclusioni: Le parole di James Gunn su Superman: Legacy hanno sicuramente aumentato la curiosità dei fan. La combinazione di elementi classici e nuovi dettagli nel costume suggerisce un’approccio equilibrato che potrebbe rendere il film un punto di svolta nell’Universo DC cinematografico. L’11 luglio 2025 sembra essere una data da segnare sul calendario per tutti gli appassionati dell’Uomo d’Acciaio.

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