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‘In campo con Flavio’ Real Madrid-Milan: partita perfetta dei rossoneri al Bernabeu

‘In campo con Flavio’ Real Madrid-Milan: partita perfetta dei rossoneri al Bernabeu

‘In campo con Flavio’ Real Madrid-Milan: partita perfetta dei rossoneri al Bernabeu

Champions League

Al Santiago Bernabeu di Madrid si è giocata Real Madrid-Milan, una partita che si prospettava emozionante. Il Milan aveva le carte in regola per mettere in difficoltà il Real grazie alla sua densità a centrocampo e alla sua incisività offensiva. Sappiamo già il talento straordinario della rosa del Real Madrid, che però in questo momento non sta esprimendo appieno, come dimostra il Clasico perso per 0-4.

La partita inizia con i rossoneri che prevalgono nel possesso palla, cercando spesso Leao, il quale a sua volta prova a trovare Morata. Il Real Madrid appare più passivo all’inizio, aspettando il Milan nella propria metà campo e concedendo un po’ di terreno di gioco. Al 12’ il Milan passa in vantaggio. Da calcio d’angolo, Thiaw stacca di testa e insacca sul primo palo, anticipando tutta la difesa madrilena.

Il Real Madrid risponde subito con i primi scatti brucianti di Mbappe, che cerca di creare pericoli trovando Vinicius Jr. sulla fascia. È proprio da questa collaborazione che arriva il pareggio dei blancos. Su un inserimento del brasiliano, Emerson Royal interviene in modo falloso in area. L’arbitro Vincic non ha dubbi e assegna un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Vinicius, che con un “cucchiaio” batte Maignan, portando il risultato sull’1-1.

Il Milan rialza il baricentro e mette in seria difficoltà il palleggio del Real, pressando sempre alto. Quando sembra che il primo tempo stia per concludersi sull’1-1, entra in scena Rafa Leao. Grazie a una sua azione, nasce il secondo vantaggio rossonero. Dopo un tiro del numero 10 portoghese, respinto da Lunin, l’ex di giornata, Alvaro Morata, è il più lesto a mettere in rete un gol facile ma pesantissimo, portando nuovamente avanti i rossoneri. Il primo tempo si chiude così.

Il Real Madrid parte forte nel secondo tempo, creando occasioni soprattutto con Bellingham, ma senza impensierire Maignan e la difesa rossonera. La partita rimane molto equilibrata, con occasioni da entrambe le parti. In questo secondo tempo, sono i centrocampisti delle due squadre a fare la differenza: l’impostazione perfetta di Tchouameni, l’estro di Modric, i tiri di Valverde e la tecnica di Bellingham per il Real; mentre per il Milan, la forza fisica di Musah, il giro palla di Fofana, la capacità di dribbling di Leao, la quantità di Reijnders e l’esperienza e tecnica di Pulisic completano una squadra perfetta.

Proprio dal centrocampo milanista nasce l’1-3. Leao, con un cross perfetto, trova Reijnders, che con un potente colpo batte Lunin, spegnendo le speranze di rimonta del Real. Dopo il doppio vantaggio, Maignan si mette in mostra con due parate straordinarie su Mbappe e Diaz, mantenendo in sicurezza il risultato, nonostante un gol annullato al Real.

Sorprendentemente, la partita si conclude con la vittoria del Milan, che gioca in modo impeccabile, combinando gioco, tecnica e sacrificio. Il Real, un po’ sottotono, non riesce a ribaltare la situazione in un momento difficile. Il Milan conquista così una vittoria perfetta, portandosi a 6 punti in classifica dopo le vittorie contro Brugge e Real. Anche il Real Madrid è a 6 punti, ma sopra ai rossoneri solo per differenza reti.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ NAPOLI-ATALANTA: BERGAMASCHI GALATTICI AL MARADONA

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‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta: bergamaschi galattici al Maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta: bergamaschi galattici al Maradona

‘In campo con Flavio’ Napoli-Atalanta: bergamaschi galattici al Maradona

Serie A

Al Maradona di Napoli si è giocata Napoli-Atalanta, una partita indubbiamente importantissima per la classifica. Al momento, il Napoli guida con 25 punti, mentre l’Atalanta è quarta con 19 punti. I partenopei vogliono vincere per proseguire la loro sfrenata corsa verso il quarto titolo, che farebbe sognare il proprio popolo. La Dea, invece, vuole provare a portare a casa almeno un punto in un campo difficilissimo.

La partita inizia con una fase di studio piuttosto prolungata. Le due punte, Lukaku da una parte e De Ketelaere dall’altra (con Retegui in panchina), si posizionano tra i due centrali di difesa, cercando inserimenti. Da uno di questi movimenti di De Ketelaere, nasce l’azione dello 0-1 per l’Atalanta. Dopo un suo tocco, il pallone arriva a Lookman, che lo mette in porta da posizione agevole, battendo Meret sul primo palo.

Il Napoli risponde subito, rendendo la partita vivace. Un minuto dopo il palo di Lookman, McTominay ci prova da fuori area con un destro potente che colpisce il palo. I ritmi si alzano, con il Napoli protagonista, grazie a un buon giro palla e alla ricerca continua di Kvaratskhelia e Lukaku. La difesa bergamasca, però, riesce a tenere botta, e da un lancio di Kolasinac arriva il raddoppio. Il bosniaco serve Lookman, che, con un’azione personale spettacolare e due tunnel, si presenta al limite dell’area. Senza pensarci due volte, il nigeriano segna alle spalle di Meret un gol favoloso, siglando lo 0-2.

Il Napoli prova ad accorciare le distanze con Rrahmani, ma senza successo. La prima frazione si chiude sullo 0-2. Ad inizio secondo tempo, i ritmi si abbassano, con l’Atalanta che decide di controllare il match. Il Napoli utilizza le sue ultime armi, inserendo Raspadori, Simeone e Neres, ma non riesce comunque a finalizzare il forcing finale.

Proprio su un contropiede, arriva lo 0-3 dell’Atalanta. Ederson lancia perfettamente Bellanova, che a sua volta serve Retegui con un cross impeccabile. Il capocannoniere della Serie A conclude al volo con un tiro pregevole, battendo Meret e ingannando per l’ennesima volta la difesa del Napoli.

Questa è la prima sconfitta in casa per Antonio Conte, grazie a una prestazione sublime dell’Atalanta, che mostra nuovamente il suo potenziale da contendente per lo Scudetto.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – INTER-JUVE: PARTITA SPETTACOLARE A SAN SIRO

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‘In campo con Flavio’ – Inter-Juve: partita spettacolare a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Juve: partita spettacolare a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Juve: partita spettacolare a San Siro

Serie A

A San Siro di Milano si è giocato il Derby d’Italia, un confronto tra due squadre attualmente in forma smagliante, con i propri giocatori chiave che rendono al massimo, come Thuram, Conceição e Lautaro. Ci si aspetta quindi una partita piena di emozioni.

La partita inizia con la consueta fase di studio, in cui Inter e Juve si osservano e concedono spazi all’avversaria. Al 15′ arriva il primo squillo del match: Pavard mette una palla bassa al centro, su cui si avventa Thuram. Il francese, ostacolato da Danilo con un intervento evidente, cade a terra, e Guida indica immediatamente il dischetto. Con l’assenza di Çalhanoğlu, è Zielinski a presentarsi sul dischetto. Il polacco segna calciando centralmente e spiazzando Di Gregorio, portando l’Inter sull’1-0.

L’Inter cerca di mantenere il vantaggio, ma una gestione imprecisa del pallone causa il pareggio. Dopo un lungo lancio perfetto di Cabal, McKennie stoppa in area e serve Vlahovic, che da solo davanti a Sommer non sbaglia e porta la partita sull’1-1 al 20′. Ora la Juve è fiduciosa: con Conceição che semina il panico, arriva il gol del sorpasso. Dopo aver superato Bastoni con una serie di dribbling, Conceição serve Weah, che segna con una postura difficile, ma impeccabile. La Juve ribalta il risultato in pochi minuti: siamo al 26′.

L’Inter non si arrende e cerca di chiudere il primo tempo in parità o, se possibile, in vantaggio. Ristabilisce l’equilibrio grazie a un gran gol di Mkhitaryan, che riceve palla da Thuram e, dal limite dell’area, scarica un bolide alle spalle di Di Gregorio. I nerazzurri ribaltano nuovamente il risultato poco dopo, quando Pavard serve un cross teso che Dumfries trasforma in un penalty, falciato da Kalulu. Zielinski, ancora sul dischetto, firma la sua doppietta personale con un destro angolato. Si chiude così un primo tempo spettacolare.

All’inizio del secondo tempo, l’Inter aumenta la pressione e sfiora il 5-2: Lautaro manca il gol, Dumfries liscia clamorosamente da pochi passi, e Di Gregorio salva con un intervento acrobatico. Tuttavia, la Juventus mostra tutta la sua cinicità al 71’. McKennie cambia gioco, trovando Yildiz, che con un gran controllo e tiro accorcia le distanze, riaprendo la partita.

All’82’, accade l’impensabile. La Juve costruisce un’azione corale con Conceição, che mette in mezzo per Yildiz. Una deviazione di Bisseck porta il pallone nuovamente a Yildiz, che buca Sommer per la seconda volta. Questa volta il portiere dell’Inter, pur con tutte le sue qualità, poteva fare di più.

Il risultato finale è un clamoroso 4-4, al termine di una partita dal ritmo altissimo che ha regalato emozioni uniche anche ai tifosi neutrali.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ASTON VILLA-BOLOGNA: I VILLANS CONQUISTANO LA VETTA ROSSOBLU’ IN DIFFICOLTA’

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‘In campo con Flavio’ – Aston Villa-Bologna: i Villans conquistano la vetta rossoblù in difficoltà

‘In campo con Flavio’ – Aston Villa-Bologna: i Villans conquistano la vetta rossoblù in difficoltà

‘In campo con Flavio’ – Aston Villa-Bologna: i Villans conquistano la vetta rossoblù in difficoltà

Champions League

Al Villa Park di Birmingham si gioca Aston Villa-Bologna, partita valevole per la terza giornata di Champions League. Sarebbero tre punti fondamentali per il Bologna, che salirebbe a quattro punti in classifica, a pari merito con Manchester City e Inter, le quali però hanno una partita in meno. I “Villans” invece hanno già sei punti; in caso di pareggio resterebbero al quarto posto, mentre una vittoria li porterebbe in testa alla classifica, con tre vittorie su tre.

La partita inizia con un chiaro segnale: il Bologna vuole vincere. Si percepisce dall’atteggiamento con cui la squadra guidata da Italiano scende in campo. Infatti, i rossoblù puntano subito alla porta, creando occasioni nitide con Dallinga. Il centravanti ex Tolosa, molto apprezzato anche dal suo concorrente Castro, tenta il tiro due volte, ma entrambe le conclusioni risultano centrali.

Il giovane Giovanni Fabbian si mette in luce ancora di più, non tanto segnando, quanto per la sua corsa instancabile, per la capacità di far girare la palla e per i numerosi tiri tentati. Sul finire del primo tempo si fa vedere anche l’Aston Villa, con due tiri pericolosissimi: uno viene neutralizzato da Skorupski da centro area, mentre l’altro, tentato da Rogers, finisce fuori di pochissimo. La prima frazione di gioco termina sullo 0-0.

Nel secondo tempo, il Bologna sembra perdere slancio. La squadra non mantiene la stessa corsa del primo tempo, e infatti, nell’arco di quindici minuti, subisce due gol. Il primo arriva al 55’, quando McGinn batte un calcio di punizione che nessuno devia, e la sfera prende una traiettoria inaspettata, infilando la rete per l’1-0, appena dopo una clamorosa occasione mancata da Posch poco fuori dall’area. Al 55’, quindi, i Villans passano in vantaggio.

Dopo il gol, il Bologna si spegne ulteriormente, perdendo molti palloni importanti a centrocampo. Uno di questi errori costa caro al 64’: una palla lunga arriva a Rogers, che la aggancia e la serve a Duran, il quale, con una splendida girata, la mette in rete passando tra Lucumi e Beukema.

Il Bologna, con buona volontà, tenta ancora di andare in avanti, e all’83’ colpisce il palo con Beukema. L’olandese stacca di testa su calcio d’angolo, ma da ottima posizione trova solo il palo. L’Aston Villa, guadagnando falli e rallentando il gioco, chiude la partita sul 2-0, conquistando tre punti fondamentali e assicurandosi il primo posto nella nuova classifica. Il Bologna resta fermo a un punto, guadagnato in casa contro lo Shakhtar.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ITALIA-ISRAELE: DOMINIO AZZURRO A UDINE

 

‘In campo con Flavio’ – Italia-Israele: dominio Azzurro a Udine

‘In campo con Flavio’ – Italia-Israele: dominio Azzurro a Udine

‘In campo con Flavio’ – Italia-Israele: dominio Azzurro a Udine

Al Blue Energy Stadium di Udine si è disputata Italia-Israele, una partita che apparentemente potrebbe sembrare facile, ma attenzione ai giocatori chiave di Israele, Gloukh e Abu Fani.

L’incontro inizia subito con l’Italia all’attacco: Retegui e Tonali protagonisti. Il centrocampista del Newcastle si rende pericoloso con un tiro da fuori, mentre Retegui ha due occasioni di testa, entrambe di poco fuori dalla porta difesa da Glazer.

Da sottolineare anche la solidità difensiva che Calafiori porta a questa Italia, insieme a Vicario, entrambi giocatori di Premier League, il che evidenzia il divario tra la Premier e la Serie A sia a livello formativo che tecnico-tattico.

Dopo un fallo in area di rigore, l’arbitro assegna un calcio di rigore all’Italia. Sul dischetto si presenta Retegui, che con un destro all’incrocio spiazza Glazer e sigla l’1-0 per gli Azzurri.

Dopo un dominio totale, l’Italia trova il vantaggio. Da menzionare le giocate favolose di Dimarco, che ogni volta che tocca il pallone crea scompiglio tra gli avversari. Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-0.

L’Italia rientra in campo determinata a chiudere il match e aumentare il margine per migliorare la differenza reti. Trova infatti il 2-0 con Di Lorenzo, protagonista della gara. Il capitano del Napoli svetta su calcio di punizione e mette alle spalle di Glazer il raddoppio azzurro.

Tuttavia, Israele accorcia le distanze nove minuti dopo su calcio piazzato. Dopo, a mio avviso, un fallo evidente su Vicario, il più rapido ad avventarsi sul pallone è Abu Fani, che segna ancora contro l’Italia, proprio come all’andata.

Gli uomini di Spalletti, grazie all’ingresso di Ricci, riportano ordine a centrocampo e riescono a gestire il risultato. La partita si chiude al 72′, dopo sei minuti di costruzione dal basso e gioco sulle fasce. Frattesi, dopo un controllo sublime, apre per Calafiori, che serve Dimarco. Il terzino dell’Inter crossa al centro e Frattesi insacca il gol del 3-1, mettendo fine alla pratica Israele.

Dopo il 3-1, si scrive una nuova pagina di storia. Dopo nonno Cesare e papà Paolo, anche Daniel Maldini esordisce in Nazionale. L’esordiente con la “maggiore” avvia l’azione del quarto gol Azzurro: con un tunnel serve Udogie, che la scarica a rimorchio per Di Lorenzo. Con il destro, il capitano del Napoli realizza la sua prima doppietta in Nazionale, siglando il definitivo 4-1.

L’Italia sale così a 10 punti e guida il girone di Nations League, seguita dalla temibile Francia, che affronterà al San Siro di Milano il 17 novembre.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ITALIA-BELGIO: GLI AZZURRI CROLLANO IN 10 DAL 2-0 AL PAREGGIO

‘In campo con Flavio’ – Italia-Belgio gli Azzurri crollano in dieci: dal 2-0 al pareggio

‘In campo con Flavio’ – Italia-Belgio gli Azzurri crollano in dieci: dal 2-0 al pareggio

‘In campo con Flavio’ – Italia-Belgio gli Azzurri crollano in dieci: dal 2-0 al pareggio

Nations League

All’Olimpico di Roma si è giocata Italia-Belgio, partita valevole per la terza giornata di UEFA Nations League. Partita in cui l’Italia può salire a 9 punti, raggiungendo il punteggio pieno, avendo già battuto Israele e Francia.

La partita si accende subito: infatti, dopo appena 63 secondi, l’Italia segna con Cambiaso. Scambio tra Pellegrini e Dimarco, con l’esterno dell’Inter che mette dentro un cross teso, indirizzato nella zona di Cambiaso. Davanti a lui c’è Theate, che però commette un errore, permettendo all’esterno della Juventus di segnare. Dunque, 1-0 immediato per gli azzurri in casa.

Dopo il gol, l’Italia continua a dominare il gioco con un possesso palla efficace e uscite dal basso di qualità. Grazie, soprattutto, alle prestazioni di Ricci, Tonali, Retegui e Dimarco, protagonisti del gioco azzurro. Dopo un lungo periodo di palleggio, arriva il raddoppio. La manovra azzurra cerca di nuovo Dimarco sulla fascia sinistra, che sventaglia perfettamente per Cambiaso. Quest’ultimo si accentra e calcia di sinistro. Il tiro viene respinto da Casteels, ma sulla ribattuta è lesto Matteo Retegui, che a porta vuota deposita in rete, indirizzando la partita in favore dell’Italia.

Dopo il gol, gli azzurri di Spalletti continuano a proporre un’ottima idea di calcio, senza correre rischi fino all’espulsione di Pellegrini. Infatti, al 40′, l’arbitro viene richiamato al VAR per un possibile cartellino rosso, che poi assegna a Pellegrini. Sulla successiva punizione, l’Italia subisce il gol del 2-1: schema di De Cuyper che serve Openda, il quale ripropone per il calciatore del Brugge, che conclude in rete, riaprendo la partita. Finisce così il primo tempo.

Nel secondo tempo si fa sentire l’inferiorità numerica: gli azzurri riescono poche volte a superare la metà campo, non creando pericoli ai Diavoli Rossi. Dopo 15 minuti di sofferenza, il Belgio trova il gol del pareggio. Da un calcio d’angolo lungo battuto da De Ketelaere, Faes svetta di testa e fa sponda per Trossard, che tutto solo nell’area piccola spinge in rete. La difesa italiana è poco attenta, e c’è un errore di marcatura su Trossard da parte di Bastoni.

Subito dopo il gol, l’Italia rischia ancora: Bastoni commette fallo su Openda in area, ma l’arbitro, a mio avviso erroneamente, lascia proseguire, dopo essersi consultato con il VAR. La partita prosegue con il Belgio che prevale per qualità di gioco e dati statistici, nonostante le assenze di De Bruyne, infortunato, e Lukaku, fuori per sua richiesta.

Il match termina sul 2-2, lasciando un amaro in bocca agli azzurri, che vincevano 2-0 ma hanno concluso in parità, con l’uomo in meno che ha pesato come un macigno per oltre 45 minuti.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ FIORENTINA-MILAN: PARTITA BELLISSIMA AL FRANCHI

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‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Milan: partita bellissima al Franchi

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Milan: partita bellissima al Franchi

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Milan: partita bellissima al Franchi

Serie A

All’Artemio Franchi di Firenze si è giocata una partita molto importante tra Fiorentina e Milan. In casa, la Fiorentina ha un rendimento molto più elevato rispetto ai campi avversari, così come il Milan; per questo vedremo una partita molto combattuta.

La partita inizia con degli spunti viola, con il Milan che si mantiene in difesa, cercando più la costruzione dal basso, per poi andare a cercare Pulisic, che al momento è l’uomo più in forma dei Rossoneri. Al 22’, dopo un tocco di Theo Hernandez su Dodo, l’arbitro Pairetto viene richiamato al VAR, dove poi assegna il rigore. Sul dischetto va Moise Kean, che infrange le gerarchie che vedono Gudmundsson rigorista. L’ex Verona incrocia il destro, Maignan intuisce e para il rigore del possibile 1-0, salvando così il Milan.

Continua ad attaccare la Fiorentina, alla quale è stato anche annullato un gol con Kean, che aveva provato a farsi perdonare, ma al 35’ arrivano i frutti, con un gol fantastico di Adli. L’ex della partita (ceduto in prestito alla Viola in questa sessione estiva di calciomercato), dopo uno scambio con Gosens, trova lo spazio e trafigge Maignan sul palo lontano, siglando l’1-0 viola!

Prova a gestirla la Viola, che proprio sul gong della prima frazione subisce un calcio di rigore. Sul dischetto va Theo Hernandez (anche se Fonseca, come detto nella conferenza stampa post-partita, avrebbe preferito Pulisic sul dischetto), che incrocia anche lui il sinistro. Tuttavia, De Gea fa un miracolo per salvare la Fiorentina, eseguendo una parata di pregevole fattura che nega al Milan il pareggio. Finisce così la prima frazione.

La Fiorentina prova a raddoppiare nel secondo tempo, vedendosi annullare un altro gol di Kean, sempre in fuorigioco. Un implacabile Pulisic cerca di riportare i suoi sul livello del mare, guadagnando un calcio d’angolo decisivo. Infatti, sullo stesso calcio piazzato, il Milan ottiene un rigore, che andrà a battere Tammy Abraham. Ma De Gea, con un altro miracolo, dice di no all’ex Roma ed entra nella storia del club viola. In questa giornata di campionati, solo Gazzaniga in Girona-Athletic Bilbao ha parato tre rigori.

Da lì, ci si aspetta un Milan demoralizzato, ma succede totalmente il contrario, perché quattro minuti dopo il calcio di rigore sbagliato, Christian Pulisic segna il gol del pari, con un tiro al volo magico sul secondo palo, su cui De Gea non riesce ad arrivare; dunque 1-1 al Franchi, in una partita spettacolare.

Il match, però, non smette di stupirci, con un’occasione per parte: una per la Viola con Kean e una per il Milan, grazie a una chiusura determinante di Ranieri, dopo un passaggio filtrante indirizzato a Pulisic. Il difensore riesce a chiudere un passaggio perfetto. Dopo tanto possesso palla e giro palla di qualità, la Fiorentina arriva in porta con Gudmunsson. Dopo una sponda di testa di Kean, la palla arriva a Gudmunsson, che controlla e calcia un bolide in diagonale che si infrange solo alle spalle di un incolpevole Maignan. Dunque, la Viola è in vantaggio con Gudmunsson.

La Fiorentina difende il risultato e ora la partita è principalmente costituita da falli tattici e proteste (che vedono infatti espulso Palladino). L’ultima occasione, prima del triplice fischio, ce l’ha Kean, che con il destro scaglia un tiro imparabile che spacca la traversa. Dunque, il risultato finale è 2-1 per la Fiorentina, che dimostra ancora una volta di avere una rosa solida, importante e compatta.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – LIPSIA-JUVENTUS: PARTITA SPETTACOLARE ALLA RED BULL ARENA

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‘In campo con Flavio’ – Lipsia-Juventus: partita spettacolare alla Red Bull Arena

‘In campo con Flavio’ – Lipsia-Juventus: partita spettacolare alla Red Bull Arena

‘In campo con Flavio’ – Lipsia-Juventus: partita spettacolare alla Red Bull Arena

Champions League

Alla Red Bull Arena di Lipsia si è giocato un affascinante incontro tra Juventus e Lipsia, valido per la seconda giornata di Champions League. Dopo il successo di tutte le altre squadre italiane, escluso il Bologna, la Juve parte favorita e potrebbe ottenere 3 punti molto importanti.

Il Lipsia inizia la partita con le idee chiare, puntando sulle sue due punte di diamante, Šeško e Openda, sempre capaci di creare pericoli. La Juventus, invece, cerca la dinamicità di Yildiz e la capacità di finalizzazione di Vlahović. Tuttavia, l’inizio è subito in salita per la squadra di Allegri, costretta a due cambi dopo appena 12 minuti. Nico González lascia il campo per un problema muscolare, mentre Bremer subisce una rottura del crociato sinistro, un infortunio che lo terrà fuori per tutta la stagione. Entrano Conceição e Gatti.

Nonostante le difficoltà, la Juventus sembra più pimpante e cerca di allargare il gioco. Al 30’, però, arriva l’1-0 per i padroni di casa. Dopo uno splendido lancio di Openda dal centrocampo, Šeško stoppa magnificamente il pallone e con un sinistro potente lo manda sotto la traversa, battendo Perin e portando in vantaggio il Lipsia.

Il primo tempo si chiude con il Lipsia in vantaggio, mentre la Juventus fatica a reagire.

La ripresa: colpi di scena e rimonta

Nel secondo tempo, la partita si fa più vibrante. Al 50’, Vlahović pareggia con una girata perfetta su cross di Cambiaso, riportando la Juventus sul livello del mare. Tuttavia, appena 9 minuti più tardi, Di Gregorio si fa espellere per un fallo di mano fuori area, negando una chiara occasione da gol a Openda. Il VAR conferma il cartellino rosso e sulla punizione successiva c’è un tocco di mano in area da parte di Douglas Luiz. L’arbitro, dopo un’altra revisione al VAR, assegna il rigore. Šeško non sbaglia dal dischetto, riportando il Lipsia in vantaggio per 2-1.

Quando la partita sembra ormai chiusa, al 68’ Vlahović si inventa un gol straordinario: un tiro a giro da fuori area che ricorda le celebri conclusioni di Del Piero. La palla si infila sotto l’incrocio dei pali, regalando ai bianconeri il 2-2.

Conceição: il protagonista inatteso

La Juventus continua a sorprendere e, al 75’, Conceição, arrivato in prestito dal Porto, si mette in luce con un’azione personale incredibile. In mezzo a due difensori, il giovane attaccante riesce a mantenere il possesso e a insaccare con precisione battendo Gulácsi. Un gol pazzesco che porta la Juve in vantaggio per 3-2.

Il Lipsia tenta un ultimo assalto, ma la Juventus si chiude in difesa e riesce a mantenere il risultato. Con questa vittoria, i bianconeri salgono a 6 punti nella fase a gironi della Champions League, mentre il Lipsia rimane a quota zero.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ UDINESE-INTER: FRATTESI E LAUTARO REGALANO LA VITTORIA AI NERAZZURRI

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‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: derby incandescente a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: derby incandescente a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: derby incandescente a San Siro

Serie A

Al Giuseppe Meazza di Milano si è giocata una partita speciale: il derby di Milano. Due volti completamente diversi, con l’Inter predestinata a occupare le primissime posizioni in classifica, mentre il Milan, in questo inizio di campionato, non ha ancora dimostrato il proprio valore. Ma, come sempre, è il rettangolo verde a parlare.

La partita inizia con le consuete coreografie che accendono l’ambiente, col Milan in possesso palla. Subito si mette in evidenza un giocatore che sta sorprendendo in questo avvio di campionato: Christian Pulisic. Infatti, il 26enne americano si distingue con alcuni passaggi illuminanti, ma al 10’ porta in vantaggio i suoi. Con una serpentina bellissima, si libera di Bastoni e Pavard, che non fanno una gran figura, data la facilità disarmante con cui Pulisic riesce a segnare con la punta. Dunque, vantaggio Milan dopo soli 10 minuti, mentre l’Inter doveva ancora trovare il giusto assetto in campo.

Dopo il gol, l’Inter prende in mano il pallino del gioco, costruendo dal basso e arrivando in attacco con pochi passaggi grazie a Thuram e Lautaro (ancora a secco in campionato). Al 27’ arriva la rete del pareggio di Federico Dimarco. Dopo un’azione corale, l’Inter si presenta in area avversaria con Lautaro, che riesce a fare un tunnel a Emerson Royal. La palla arriva all’ex Verona, che scaglia un sinistro ad incrociare che si infrange alle spalle di Maignan, siglando l’1-1! Inizio bellissimo al San Siro.

Dopo il pareggio interista, i ritmi si abbassano, con le due squadre che girano palla in difesa, senza particolari pressioni da parte dei tandem Morata-Abraham e Thuram-Lautaro. Il primo tempo termina sul punteggio di parità.

Nel secondo tempo, il Milan mostra un volto completamente diverso. Infatti, i rossoneri prendono coraggio e iniziano ad alzare il baricentro, trovandosi spesso nella metà campo dell’Inter e creando diverse occasioni. Soprattutto i centrocampisti giocano una partita sopraffina: Fofana imposta con geometrie perfette e Reijnders si fa vedere nella trequarti avversaria, creando pericoli.

Il Milan è ben organizzato e non lascia spazi nella propria difesa. All’89’, dopo una serie di gol mangiati dai rossoneri, arriva il meritato vantaggio. Da un calcio di punizione battuto dal Man of the Match Reijnders, il cross pennellato sul primo palo viene colpito di testa da Matteo Gabbia, che supera Sommer, autore di miracoli nel secondo tempo, soprattutto sui tiri di Reijnders e di Okafor.

Estasi totale per la Curva Sud del Milan, sempre presente anche nei momenti di difficoltà. Dopo due anni e sei partite, il Milan di Fonseca torna a vincere un derby di Milano, dopo la Supercoppa a Riyadh, le due partite di Champions League, l’iconico 5-1 e la vittoria per 2-0 di due anni fa.

Il derby di Milano finisce 1-2, dopo un’ottima partita dal punto di vista dei ritmi e della qualità di gioco.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ESONERO DI DE ROSSI E DIMISSIONI SHOCK DI SOULOUKOU: IL MIO PARERE

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‘In campo con Flavio’ – Esonero di De Rossi e dimissioni shock di Souloukou: il mio parere

‘In campo con Flavio’ – Esonero di De Rossi e dimissioni shock di Souloukou: il mio parere

‘In campo con Flavio’ – Esonero di De Rossi e dimissioni shock di Souloukou: il mio parere

Serie A

Cari lettori,
oggi non commenterò i match, come siete abituati a leggere, ma condividerò il mio parere sulla situazione in casa Roma.
Lo scossone dell’esonero di De Rossi è stato sicuramente percepito da tutti, ma oggi è arrivata un’altra notizia piuttosto sconcertante. La CEO della Roma, Lina Souloukou, ha infatti rassegnato le dimissioni dopo i trattamenti subiti. La dirigente greca è stata scortata dalla sicurezza in centro a Roma, a causa della contestazione di molti tifosi presenti in piazza.

Dal mio punto di vista, la Roma ha fatto una scelta coraggiosa esonerando De Rossi. Non mi sono schierato né a favore né contro la dirigenza, perché obiettivamente De Rossi stava facendo male, e un cambiamento era necessario. La notizia dell’arrivo di Jurić ha inizialmente scosso tutto il popolo giallorosso, me compreso. Da tifoso, non ero particolarmente contento né fiducioso riguardo all’arrivo dell’allenatore serbo.

Dopo il primo scossone, seguito da inevitabili contestazioni anche durante la partita odierna con l’Udinese, è arrivato il secondo colpo. Stamattina, la Roma ha annunciato con una nota ufficiale che l’Amministratore Delegato Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni per garantire la sua incolumità e quella dei figli, minacciati durante le contestazioni. A mio avviso, questi sono atti inaccettabili, anche se l’AD ha le sue responsabilità nell’addio di DDR.

Va bene esprimere il dissenso con striscioni, va bene l’assenza della Curva Sud per mezz’ora, vanno bene i cori, ma non si deve mai arrivare a simili eccessi. Souloukou ha fatto bene a presentare le dimissioni, e la Roma ha fatto altrettanto ad accettarle.

Grazie alla vittoria (la prima in campionato e la prima sotto la guida di Jurić) per 3-0 in casa contro l’Udinese, l’ambiente nello spogliatoio si è un po’ rasserenato. Da tifoso romanista, spero che i giallorossi riescano a trovare continuità e vincere il maggior numero possibile di partite con la nuova guida tecnica di Jurić.

Flavio Bussoletti

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