Tag: calcio

La Juventus di Gatti: il difensore ‘operaio’ e bomber dà l’energia per lo scudetto ma Vlahovic è un rebus da risolvere

La Juventus di Gatti: il difensore ‘operaio’ e bomber dà l’energia per lo scudetto ma Vlahovic è un rebus da risolvere

La Juventus di Gatti: il difensore ‘operaio’ e bomber dà l’energia per lo scudetto ma Vlahovic è un rebus da risolvere

da tuttosport.com

Introduzione:

La Juventus, spesso sottovalutata dai critici d’arte calcistica, sta dimostrando una forza e una determinazione senza pari nella stagione attuale. Guidata da Massimiliano Allegri, la squadra bianconera si presenta come un’entità robusta, blindata e dotata di un’energia da scudetto. Nel mezzo di questa trasformazione si staglia la figura simbolica di Federico Gatti. Un difensore centrale che solo quattro anni fa faceva l’operaio e ora si erge come il bomber implacabile della squadra.

Il simbolismo di Federico Gatti:

La narrazione di Gatti incarna perfettamente lo spirito attuale della Juventus. Lontana dai riflettori e senza eccessivi lustrini, la squadra bianconera funziona in modo asciutto ed essenziale. Simile alla solidità dei serramenti che Gatti montava quando faceva l’operaio. La mancanza di grande estetica è compensata dall’efficacia. Una caratteristica che Allegri ha saputo sfruttare per irrobustire la squadra e renderla competitiva per la corsa allo scudetto.

La Juventus di Allegri: robusta e blindata

L’approccio di Allegri si riflette nei risultati concreti della squadra. Con 36 punti, undici vittorie e legittime ambizioni di conquista dello scudetto, la Juventus ha eliminato il Napoli, campione d’Italia in carica, dalla lotta per il titolo. Nonostante non sia considerata la squadra più forte del campionato, la Juventus ha dimostrato fame, impegno e un costante miglioramento di partita in partita. Allegri ha saputo trasformare il gruppo, consolidando un’unità che si era affievolita negli anni precedenti e trasformandola in un tessuto impenetrabile che lega l’anima dei giocatori bianconeri alle gambe.

Il confronto con il Napoli: fame contro pancia piena

Il confronto con il Napoli, che nella passata stagione aveva umiliato la Juventus con un memorabile 5-1, sottolinea la metamorfosi della squadra di Allegri. Mentre il Napoli sembra aver perso la cattiveria agonistica che lo ha contraddistinto nella conquista del terzo scudetto, la Juventus è affamata, determinata e concentrata. La differenza di qualità tra le rose delle due squadre resta simile a quella dell’anno precedente, ma la Juventus ha acquisito una mentalità vincente che la rende una contendente seria per il titolo.

Il rebus Vlahovic: una pedina importante

Nel contesto della Juventus attuale, uno degli elementi più intriganti è rappresentato da Dusan Vlahovic. Il giovane attaccante è diventato un enigma da risolvere per Allegri, che cerca di integrarlo al meglio nella squadra. La sua presenza, al momento, però, non aggiunge potenza offensiva alla Juventus. Creando un rebus più per il mister bianconero che per gli avversari che troppo facilmente trovano il modo di arginare il suo impatto sul campo.

Conclusioni: La Juve operaia alla conquista del campionato

In conclusione, la Juventus operaia di Gatti si presenta come una forza da non sottovalutare nella corsa allo scudetto. La risposta di Allegri agli snob del calcio ha portato la squadra a una trasformazione sorprendente. Dimostrando che la forza di volontà e la determinazione possono superare le valutazioni superficiali. Mentre la Juventus continua la sua marcia verso il successo, il rebus Vlahovic aggiunge un elemento di suspense alla stagione, alimentando l’entusiasmo e la preoccupazione dei tifosi. La Juventus sta costruendo il suo cammino con concretezza e determinazione, dimostrando che, a volte, è la fame di vittoria a fare la vera differenza sul campo.

CALCIOMERCATO LAUTARO MARTINEZ PROSSIMO AL RINNOVO CON L’INTER LA JUVENTUS SU ANGUISSA TRE NOMI PER IL MILAN

 

Inter in emergenza: l’inventiva di Inzaghi Frattesi sulla fascia è l’ultima idea

Inter in emergenza: l’inventiva di Inzaghi Frattesi sulla fascia è l’ultima idea

Inter in emergenza: l’inventiva di Inzaghi Frattesi sulla fascia è l’ultima idea

da gazzetta.it

Simone Inzaghi e la sua capacità di adattamento per superare le difficoltà

L’Inter di Simone Inzaghi si trova ad affrontare un periodo di emergenza, con diversi giocatori chiave indisponibili. La squadra nerazzurra è chiamata a trovare soluzioni creative e adattarsi alle circostanze per fronteggiare le sfide imminenti. Inzaghi, noto per la sua capacità di adattamento, sta valutando nuove opzioni tattiche per superare le difficoltà attuali.

Una mossa che dimostra la flessibilità dell’Inter

Una delle ultime idee che circolano ad Appiano Gentile è quella di schierare Davide Frattesi come esterno di centrocampo, occupando il ruolo precedentemente ricoperto da Dumfries. La scelta di Frattesi è dettata dalla mancanza di opzioni affidabili sulla fascia destra. Con Dumfries fuori gioco e Cuadrado ancora non completamente pronto per giocare un’intera partita. Questa mossa dimostra la flessibilità tattica dell’Inter, che si adatta alle circostanze per mantenere una squadra funzionale nonostante le assenze.

Simone Inzaghi e il no al turnover per la sua Inter nonostante un calendario fitto e difficile

La necessità di adottare nuove strategie è evidente, considerando che la difesa e la fascia destra sono diventate aree critiche per l’Inter. In aggiunta, il calendario presenta una serie di sfide impegnative, tra cui il duello per la leadership del girone di Champions League contro la Real Sociedad e la trasferta a Roma per affrontare la Lazio, un avversario di rilievo in campionato. Inzaghi, noto per non privilegiare spesso il turnover, potrebbe considerare alcune variazioni nella formazione per affrontare al meglio questo periodo intenso.

Un puzzle tattico da risolvere

Tra le possibili soluzioni, si prospetta l’utilizzo di Darmian in difesa, considerando il suo bisogno di riposo e la sua versatilità. Tuttavia, la presenza di Darmian in difesa renderebbe impossibile il suo impiego come esterno alto, come previsto dalla logica tattica. Inzaghi si trova quindi di fronte a un puzzle tattico che deve risolvere per garantire una squadra competitiva e ben organizzata.

Davide Frattesi: una risorsa preziosa per affrontare l’emergenza

L’idea di schierare Frattesi come esterno sulla fascia destra rappresenterebbe una novità per l’Inter, ma il centrocampista ha dimostrato in passato di possedere le caratteristiche fisiche adatte al ruolo. La sua esperienza nelle giovanili della Roma includeva già l’impiego in posizioni simili, dimostrando la sua versatilità. Inzaghi, noto per la sua propensione a sperimentare nuove posizioni per i giocatori, potrebbe trovare in Frattesi una risorsa preziosa per affrontare l’emergenza attuale.

L’Inter apprezza la capacità di Simone Inzaghi di bilanciare esigenze tecniche e peculiarità dei giocatori

La storia recente di Inzaghi come allenatore evidenzia la sua abilità nel trovare soluzioni innovative. Ha già adattato con successo giocatori come Carlos Augusto, Calhanoglu, Thuram, Dimarco e De Vrij a nuovi ruoli, dimostrando una comprensione approfondita delle caratteristiche individuali dei suoi giocatori. La flessibilità tattica di Inzaghi è diventata una delle sue qualità distintive, e il club apprezza la sua capacità di bilanciare esigenze tecniche e peculiarità dei giocatori.

Conclusioni

In sintesi, l’Inter si trova di fronte a una fase critica, ma l’ingegno tattico di Inzaghi e la predisposizione della squadra all’adattamento potrebbero essere fattori chiave per superare l’emergenza. L’ipotesi di schierare Frattesi sulla fascia destra rappresenta un esempio di come la squadra sta cercando soluzioni innovative per mantenere la competitività durante un periodo di sfide impegnative.

CALCIOMERCATO LAUTARO MARTINEZ PROSSIMO AL RINNOVO CON L’INTER LA JUVENTUS SU ANGUISSA TRE NOMI PER IL MILAN

 

Calciomercato Lautaro Martínez prossimo al rinnovo con l’Inter la Juventus su Anguissa tre nomi per il Milan

Calciomercato Lautaro Martínez prossimo al rinnovo con l’Inter la Juventus su Anguissa tre nomi per il Milan

Calciomercato Lautaro Martínez prossimo al rinnovo con l’Inter la Juventus su Anguissa tre nomi per il Milan

da eurosport.it

Il calciomercato italiano è in pieno fermento, con diverse squadre di Serie A impegnate in trattative e movimenti strategici. Una delle notizie di maggior rilievo riguarda il rinnovo imminente di Lautaro Martínez con l’Inter, seguito dall’interesse della Juventus per Zambo Anguissa del Napoli e dai piani di rinforzo del Milan con tre possibili acquisizioni: David, Kiwior e Miranda.

Lautaro Martínez e l’Inter

Le voci intorno a Lautaro Martínez e il prolungamento del suo contratto con l’Inter sono sempre più insistenti. Secondo le indiscrezioni, la firma sul nuovo accordo, che lo legherà al club fino al 2028, è attesa a breve. Questa mossa sancirebbe il consolidamento di Martínez come uno degli attaccanti più letali d’Europa e una possibile futura bandiera per l’Inter. Con 15 gol stagionali, il rendimento di Lautaro è stato essenziale per il successo della squadra sia in campionato che in Champions League.

La trattativa sembra essere proseguita senza intoppi, con l’argentino pronto a firmare un nuovo contratto che lo vedrà guadagnare circa 7 milioni di euro a stagione. L’autorevolezza di Lautaro nell’Inter è in costante crescita, e questo rinnovo contrattuale sarebbe un segnale di impegno a lungo termine tra il giocatore e il club nerazzurro.

La Juventus e Zambo Anguissa

Il mercato della Juventus è animato dall’interesse per Zambo Anguissa del Napoli, un centrocampista che potrebbe fornire il tanto necessario rinforzo a un reparto criticato. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Giuntoli, direttore sportivo della Juventus, è interessato a portare Anguissa a Torino. Tuttavia, trattare con il Napoli per il giocatore sembra essere un’impresa complicata al momento. La clausola di 45 milioni di euro di Anguissa è valida solo per trasferimenti all’estero, e il Napoli sembra al momento poco incline a lasciarlo partire.

La Juventus sta esplorando anche alternative, con nomi come Samardzic, Koné, Phillips e Sudakov che rimangono sul tavolo. Questa ricerca di rinforzi evidenzia la volontà della Juventus di affrontare le sfide della stagione con una squadra più completa e competitiva.

Il Milan e i Tre Nomi

Il Milan, invece, è concentrato su tre possibili acquisizioni in diverse posizioni chiave. Per la difesa, l’attenzione è su Kiwior, attualmente all’Arsenal ma in cerca di opportunità di gioco. I rossoneri puntano a ottenere il giocatore in prestito, sfruttando la sua esperienza nel campionato italiano.

Per il reparto offensivo, il nome di Jonathan David è sulla lista del Milan. Nonostante un momento non eccezionale, il prezzo del giocatore è sceso rispetto all’estate, aprendo la possibilità di un trasferimento attorno ai 40 milioni di euro. Il Milan, che sta valutando la cessione di Krunic, potrebbe trovare le risorse necessarie per questo affare.

Infine, per il ruolo di terzino sinistro, il Milan sta monitorando Juan Miranda, attualmente al Betis. Tuttavia, la concorrenza è agguerrita, e il Milan potrebbe dover accelerare le trattative, considerando che il contratto di Miranda con il Betis scade a giugno.

In conclusione, il calciomercato italiano continua a tenere gli appassionati con il fiato sospeso, con trattative intriganti e possibili movimenti strategici che potrebbero plasmare il destino delle squadre nella seconda metà della stagione. Resta da vedere come si svilupperanno queste trattative e quali nuovi talenti e rinforzi arriveranno a rafforzare le squadre di Serie A.

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Calciomercato Juventus: blitz a Londra per Phillips il centrocampista inglese potrebbe vestire la maglia bianconera

Calciomercato Juventus: blitz a Londra per Phillips il centrocampista inglese potrebbe vestire la maglia bianconera

Calciomercato Juventus: blitz a Londra per Phillips il centrocampista inglese potrebbe vestire la maglia bianconera

da gazzetta.it

Il mercato invernale si profila all’orizzonte e la Juventus è pronta a compiere un colpo importante. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, accompagnato da Giovanni Manna, ha effettuato un blitz a Londra. Per trattare il possibile acquisto del centrocampista inglese Kalvin Phillips. Il giocatore, attualmente in forza al Manchester City, sembra aperto all’idea di trasferirsi a Torino. Spianando così la strada a una trattativa che porterebbe a un prestito di sei mesi.

La missione a Londra: incontri e trattative

La missione inglese di Giuntoli e Manna è rapida ma decisiva. Dopo essere avvistati durante la partita tra Tottenham e Chelsea, i dirigenti bianconeri hanno incontrato gli agenti di Kalvin Phillips per discutere della possibilità di un trasferimento a gennaio. Nonostante la presenza di Phillips nella rosa del Manchester City, Pep Guardiola sembra essere favorevole a un prestito del giocatore, considerandolo attualmente come l’ultimo della lista dei centrocampisti adatti al suo gioco.

La decisione di Phillips: disponibile a lasciare l’Inghilterra

Kalvin Phillips, che ha collezionato otto presenze per un totale di 215 minuti nella stagione in corso, è motivato a lasciare l’Inghilterra già a gennaio. Il centrocampista non desidera perdere il suo posto in nazionale e rischia di veder compromesso il suo ruolo anche in vista dell’Europeo. La Juventus si profila come la destinazione ideale per Phillips, offrendogli la possibilità di ottenere un posto fisso in squadra, un obiettivo che sembra difficile da raggiungere al Manchester City.

Il dilemma dello stipendio: un ostacolo da superare

Nonostante la volontà comune di tutte le parti coinvolte, rimane un nodo cruciale da risolvere: lo stipendio. Phillips attualmente guadagna circa 5 milioni di euro netti a stagione, una cifra consistente che potrebbe rappresentare un ostacolo nei negoziati. La Juventus, che sta cercando di contenere i costi, dovrà valutare attentamente come gestire questo aspetto economico.

Le altre opzioni sul tavolo 

La trattativa per Phillips potrebbe aprirsi con un prestito secco di sei mesi, consentendo alla Juventus di liberare risorse da utilizzare per altri rinforzi durante il mercato invernale. Tra le opzioni sul tavolo, il nome del centrocampista danese Pierre-Emile Hojbjerg del Tottenham è stato menzionato, ma il costo di 30 milioni potrebbe rappresentare un ostacolo. Altri giocatori come Domenico Berardi, Thomas Partey dell’Arsenal e Lazar Samardzic dell’Udinese sono stati accostati come possibili alternative, lasciando aperte molte prospettive per la Juventus.

Ottimismo e valutazioni in corso

Il blitz di Giuntoli a Londra ha gettato le basi per una trattativa che si preannuncia interessante per la Juventus. Nonostante la complessità degli aspetti economici, l’apertura di Phillips a trasferirsi a Torino rappresenta un segnale positivo. Con il mercato invernale alle porte, la Juventus dovrà ora valutare attentamente tutte le opzioni disponibili, cercando di plasmare una squadra competitiva per il prosieguo della stagione.

IL TRIONFO ITALIANO IN CHAMPIONS LEAGUE: MILAN E LAZIO INARRESTABILI

Il trionfo italiano in Champions League: Milan e Lazio inarrestabili

Il trionfo italiano in Champions League: Milan e Lazio inarrestabili

Il trionfo italiano in Champions League: Milan e Lazio inarrestabili

da tuttosport.com

Introduzione

Una serata magica per il calcio italiano ha visto le squadre di Serie A, Milan e Lazio, trionfare in Champions League. Il Milan ha sconfitto il PSG con un risultato di 2-1, mentre la Lazio ha superato il Feyenoord con un punteggio di 1-0. Le vittorie hanno suscitato l’entusiasmo dei tifosi e degli esperti di calcio, e Fabio Capello, noto allenatore ed opinionista sportivo, ha commentato gli exploit delle due squadre, sottolineando il ruolo chiave della tattica di Allegri.

La tattica di Allegri

Dopo le vittorie delle squadre italiane, Stefano Pioli e Maurizio Sarri, allenatori di Milan e Lazio, hanno condiviso i loro pensieri sulle prestazioni delle rispettive squadre. Entrambi gli allenatori hanno sottolineato di aver volutamente concesso il possesso palla agli avversari. Fabio Capello ha colto l’opportunità per elogiare la tattica di Allegri, suggerendo che entrambe le squadre abbiano vinto seguendo un approccio tattico simile. La scelta di sacrificare il possesso palla per colpire in contropiede sembra essere stata efficace in entrambi i casi.

Il Milan al top della forma

Fabio Capello ha inoltre elogiato il Milan, definendo la loro prestazione “bellissima.” La squadra rossonera ha ribaltato il momentaneo vantaggio del PSG, siglato da Skriniar, grazie alle reti di Leao e Giroud. Capello ha sottolineato che l’energia e la motivazione della squadra erano evidenti in campo. Ha anche espresso ammirazione per Leao, che ha fornito una prestazione spettacolare. Inoltre, ha lodato l’entusiasmo dei tifosi presenti a San Siro, descrivendoli come il “13° uomo in campo” e ha definito la partita come indimenticabile per il Milan.

La Lazio senza Milinkovic-Savic

Per quanto riguarda la Lazio, Capello ha sottolineato il 200° gol di Ciro Immobile nel finale del primo tempo che ha consegnato loro la vittoria sul Feyenoord. Tuttavia, Capello ha sottolineato che la Lazio ha segnato 10 gol in meno rispetto allo scorso anno. Ha attribuito questa differenza alla mancanza di Milinkovic-Savic, che era un punto di riferimento per la squadra. Capello ha elogiato le qualità e la forza fisica di Milinkovic-Savic, sottolineando il suo ruolo nel mettere in difficoltà gli avversari e nel servire i compagni. La Lazio sta attualmente cercando di compensare la sua assenza, ma sta lottando per segnare gol con la stessa facilità dell’anno precedente.

Conclusioni

Le vittorie del Milan e della Lazio in Champions League hanno ispirato entusiasmo e lodi da parte degli esperti di calcio. La tattica di Allegri, che ha sacrificato il possesso palla per sfruttare il contropiede, è stata fondamentale per il successo delle squadre italiane. In particolare, il Milan è stato elogiato per la sua prestazione “bellissima” e l’energia dei giocatori e dei tifosi. Tuttavia, la Lazio sta affrontando le sfide della stagione senza Milinkovic-Savic, e questo ha avuto un impatto sulla loro capacità di segnare gol. Le vittorie delle squadre italiane rappresentano un motivo di orgoglio per il calcio italiano e dimostrano la forza delle squadre di Serie A in campo internazionale.

LA RIVALITA’ TRA ULTRAS DEL MILAN E DEL PSG E L’INFLUENZA DEL NAPOLI

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

da corriere.it

Il mondo del calcio è spesso teatro di intense rivalità tra squadre e tifoserie. Ma cosa accade quando queste rivalità si trasferiscono al di fuori del campo da gioco e coinvolgono anche i tifosi stessi? Gli scontri di ieri tra ultras del Milan e del Paris Saint-Germain (PSG) ai Navigli di Milano ha acceso i riflettori su questa rivalità. Una rivalità che ha radici profonde e un legame con i tifosi del Napoli.

L’agguato a Milano

L’agguato, avvenuto nella tarda serata di lunedì, ha visto un gruppo di ultras della Curva Sud del Milan scontrarsi con tifosi del PSG, culminando con un tifoso ospite ferito da una coltellata. Questo episodio ha destato preoccupazione e ha portato molte persone a chiedersi: perché queste due tifoserie sono rivali?

La rivalità tra Milan e PSG

La rivalità tra Milan e PSG non è nata di recente, ma ha radici che affondano nel passato. Tuttavia, uno dei fattori chiave che ha contribuito a intensificare questa rivalità è legato all’amicizia degli ultras del PSG con quelli del Napoli. Il Collectif Ultras Paris, il gruppo di tifosi organizzati del PSG, è gemellato con gli ultras del Napoli da diversi anni. Questo gemellaggio si basa su una solida amicizia tra le due tifoserie, che condividono valori e obiettivi comuni.

Un momento significativo di questa amicizia si registra nel 2018, quando gli ultras del PSG e del Napoli si sono ritrovati sotto il murale di Diego Maradona, prima di una partita di Champions League. Questo incontro simbolico ha rafforzato il legame tra le due tifoserie e ha dato inizio a una rivalità indiretta con il Milan.

La presenza dei tifosi napoletani a Parigi

La rivalità tra il Milan e il PSG ha ricevuto una spinta ulteriore durante la partita d’andata del 25 ottobre. Durante questo match, si è registrata la presenza di tifosi del Napoli a Parigi, accanto ai tifosi del PSG. Inoltre, uno striscione degli ultras partenopei è stato esposto vicino a quelli del PSG, dimostrando un’affiliazione indiretta tra le tifoserie.

Durante la partita, un gruppo di ultras del PSG si è avvicinato agli spalti occupati dai tifosi del Milan, provocando uno scontro, evitato solo grazie all’intervento degli steward e delle forze dell’ordine. Questo incidente ha ulteriormente accresciuto le tensioni tra le due tifoserie.

Preoccupazioni per la Presenza dei Tifosi Francesi a Milano

In seguito a questi eventi, c’era preoccupazione per la presenza dei tifosi francesi a Milano, in vista di una possibile risposta da parte dei milanisti. L’Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive ha rafforzato le misure di sicurezza, a causa del rischio di violenza, a livello 3.

Quasi 5.000 tifosi francesi sono giunti a Milano, e 4.300 assisteranno alla partita tra Milan e PSG a San Siro. Questa situazione ha messo in luce la necessità di una vigilanza costante e di misure di sicurezza rigorose per evitare ulteriori scontri tra le due tifoserie.

In conclusione, la rivalità tra ultras del Milan e del PSG ha radici profonde, e l’amicizia tra il PSG e il Napoli ha contribuito a intensificare questa rivalità indiretta. Il calcio, pur essendo uno sport appassionante, può spesso sfociare in situazioni di tensione e rivalità tra tifosi. Mettendo in primo piano la necessità di misure di sicurezza e di una gestione adeguata delle manifestazioni sportive.

CRISI MILAN: FIDUCIA IN PIOLI MA LE PROSSIME DUE PARTITE SARANNO DECISIVE

Crisi Milan: fiducia in Pioli ma le prossime due partite saranno decisive

Crisi Milan: fiducia in Pioli ma le prossime due partite saranno decisive

Crisi Milan: fiducia in Pioli ma le prossime due partite saranno decisive

da gazzetta.it

Il Milan, reduce da una serie di risultati negativi, affronta un momento critico nella sua stagione. La società è compatta intorno all’allenatore Stefano Pioli, ma le prossime due partite saranno fondamentali per il futuro del club. Mentre i tifosi esprimono preoccupazione sui social, la dirigenza del Milan sta mantenendo la fiducia in Pioli e nel progetto che è stato avviato in estate.

Fiducia in Pioli

Dopo la brutta sconfitta per 0-1 contro l’Udinese, la società milanista ha deciso di confermare la fiducia in Stefano Pioli. Nonostante le tre sconfitte nelle ultime quattro partite, la società crede ancora nel progetto costruito sulla base di obiettivi ambiziosi, tra cui la conquista dello scudetto e la semifinale di Champions League. La squadra si è riunita per un allenamento di scarico, con l’idea condivisa di dare il massimo per superare questa fase difficile.

Il ruolo di Ibra e Gerry Cardinale

La dirigenza milanista sta valutando attentamente le prossime mosse. In questo contesto, Gerry Cardinale, fondatore del fondo RedBird e uno dei principali sponsor di Zlatan Ibrahimovic, sta per visitare Milano. Anche se non è certo che Cardinale incontrerà la squadra o Ibrahimovic, è chiaro che il suo ruolo sarà cruciale nelle decisioni future. Molti tifosi invocano il ritorno di Ibrahimovic come leader carismatico e figura chiave per cambiare il corso della stagione. Tuttavia, la decisione dovrà essere attentamente ponderata poiché potrebbe influenzare l’immagine del progetto.

Le partite chiave con Psg e Lecce

Le prossime due partite, contro il Psg in Champions League e il Lecce in Serie A, saranno fondamentali per il destino di Pioli. Due vittorie riporterebbero il Milan in corsa per gli ottavi di Champions e lo accorcerebbero le distanze con l’Inter in campionato. Al contrario, due sconfitte porterebbero il club in una situazione di crisi più profonda. La squadra deve rispondere al di là dei risultati e dimostrare di credere nel progetto.

La pressione sui giocatori

In questa difficile situazione, i giocatori parlano tra loro e cercano soluzioni. Non c’è una congiura anti-Pioli, ma è evidente uno smarrimento nella squadra. Pioli ha preso alcune decisioni nelle ultime settimane che non hanno pagato, e ha ammesso di avere responsabilità nelle recenti sconfitte. La squadra deve ora mostrare carattere e determinazione per superare questa fase complicata.

Il futuro del Milan

Il Milan sta attraversando una fase critica con una serie di sfide importanti davanti a sé. La dirigenza, la squadra e gli allenatori dovranno lavorare insieme per superare questa crisi e continuare a perseguire i loro obiettivi stagionali. Come dimostrano esempi del passato, il calcio può riservare sorprese e il futuro del Milan sarà determinato da come la squadra affronterà le sfide che ha di fronte.

“IN CAMPO CON FLAVIO; ATALANTA-INTER 1-2: PARTITA PIENA DI EPISODI AL GEWISS

‘In campo con Flavio’ Barcellona-Real Madrid 1-2: rimonta incredibile dei Blancos

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LaLiga Giornata 11 di 38

Oggi, alle 16:15, si è giocato El Clasico. Nello stadio del Barcellona si respirava aria di partita con tanti gol e spettacolo. Il Barcellona oggi ha schierato in campo molti giovani, tra cui Fermin, un nuovo innesto dalla cantera blaugrana. Poi Gavi, che ormai ha già esperienza in prima squadra, Baldè, che è ormai entrato negli undici di Xavi, ed infine anche Lamine Yamal, al posto di Cancelo.

Le due squadre, nei primi 6 minuti, prendono le proprie posizioni in campo e si studiano a vicenda. Ma il Barcellona, dopo pochi minuti, colpisce subito i Blancos. Su un filtrante murato da parte di Torres, Tchouameni, Alaba e Rudiger non si capiscono e lasciano che Gundogan passi in mezzo a loro. Quest’ultimo, con una buona dose di fortuna, mette dentro la rete dell’1-0, battendo Kepa con un tunnel.

Partita che, dopo il vantaggio blaugrana, si gioca principalmente a centrocampo, però, al 16′, Fermin dopo una bella azione coglie il palo, il primo del match per il Barca.
Il Real Madrid continua costantemente a provarci, impegnando numerose volte la difesa del Barca, ma senza ottenere i risultati. Finisce sull’1-0 il primo tempo.

La partita ricomincia ed i blaugrana creano subito un’importante occasione: da un corner battuto da Gundogan salta più in alto di tutti Martinez, che, con un colpo di testa, colpisce in pieno il palo. Ma non è finita qui perchè, dopo il legno, Araujo si avventa sul pallone, lo calcia, ma Kepa si oppone perfettamente. Ci sono altre occasioni per il Real, principalmente scaturite da Vinicius, che trova due volte la perfetta opposizione di Ter Stegen.

Al 68′, dopo un calcio d’angolo messo fuori da Gavi di testa, Bellingham controlla la palla, se la sposta e tira fuori dal cilindro una magia su cui Ter Stegen non può arrivare. Quindi risultato, ora, che è sull’1-1. Le due squadre ci provano con la stessa intensità, visto che sono sul punteggio di parità. Le occasioni più importanti le produce il Barca con Lewandowski e Yamal.

Ma quando la partita sembra finita, Carvajal arriva sul fondo, mette il cross, deviato da Modric che, involontariamente, serve Bellingham, il quale, con un tunnel, trafigge Ter-Stegen, facendo impazzire il settore ospiti. Dopo 4 minuti di recupero, poi diventati 6, il signor Manzano fischia la fine di un Clasico combattutissimo, giocato fino all’ultima goccia di sudore.

Blaugrana che partono con una marcia in più nei primi 45′, ma nel secondo tempo è tutta una altra partita. Il Real Madrid vede la luce in fondo al tunnel ed ottiene i 3 punti allo scadere.A mio avviso, il Real Madrid si è sempre fatto vedere in campo, a differenza del Barcellona, che nel secondo tempo è sparito. Quindi, il Real Madrid ha meritato sin dal primo minuto la vittoria.

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La delusione di Bonucci: panchina contro il Napoli e il confronto con il tecnico

La delusione di Bonucci: panchina contro il Napoli e il confronto con il tecnico

La delusione di Bonucci: panchina contro il Napoli e il confronto con il tecnico

da corrieredellosport.it

Nella sfida di Champions League tra l’Union Berlino e il Napoli, l’assenza di Leonardo Bonucci dalla formazione titolare ha scatenato non solo discussioni tra i tifosi. Ma anche una reazione furiosa da parte del giocatore. La squadra tedesca ha perso 1-0 contro il Napoli, e questa esclusione ha sollevato domande sul rapporto tra Bonucci e il tecnico Urs Fischer.

La decisione di Urs Fischer di schierare Diogo Leite al posto di Bonucci sia in questa partita che in un incontro di Bundesliga contro lo Stoccarda ha lasciato il difensore italiano perplesso e insoddisfatto. La sua reazione alla panchina è stata quella di cercare un confronto con il tecnico dopo la partita. Per capire le ragioni di questa scelta.

Bonucci, ex giocatore della Juventus, è stato un elemento chiave nella difesa dell’Union Berlino nelle ultime partite di Champions League. Inclusa quella persa al 94′ contro il Real Madrid, in cui ha giocato fino all’ultimo minuto. Anche in Bundesliga, Bonucci era stato titolare in tre partite consecutive fino all’incontro con lo Stoccarda.

Tuttavia, la recente esclusione dalla formazione titolare contro il Napoli ha lasciato Bonucci perplesso e deluso. Vorrebbe comprendere se sta lavorando in linea con le aspettative del tecnico e se ancora gode della fiducia del club. La sua richiesta di confronto con il tecnico riflette la sua determinazione a chiarire la situazione e a cercare di capire quale sia il suo futuro nella squadra tedesca.

Questo episodio mette in evidenza l’importanza della comunicazione tra i giocatori e lo staff tecnico. E come le decisioni sulla formazione titolare possano influenzare il morale e la fiducia dei calciatori. Bonucci, un veterano del calcio, cerca di capire come contribuire al successo della sua squadra e se ci siano eventuali punti di miglioramento nel suo modo di giocare.

La vicenda dell’esclusione di Bonucci e il suo confronto con il tecnico rimangono uno dei temi caldi nella stagione dell’Union Berlino, e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi incontri.

GIANCARLO PADOVAN DURISSIMO SU MOURINHO A ROMA: “QUANDO LO STILE ROVINA LA SOSTANZA”

Giancarlo Padovan durissimo su Mourinho a Roma: “Quando lo stile rovina la sostanza”

Giancarlo Padovan durissimo su Mourinho a Roma: “Quando lo stile rovina la sostanza”

Giancarlo Padovan durissimo su Mourinho a Roma: “Quando lo stile rovina la sostanza”

da calciomercato.com

Nella giornata di oggi, il noto giornalista Giancarlo Padovan, sul sito calciomercato.com, ha espresso la sua opinione sui fatti di Roma-Monza. Ecco un riassunto del suo pensiero:

José Mourinho è senza dubbio uno degli allenatori più noti e carismatici del mondo del calcio. La sua carriera è costellata da successi e da un certo tipo di carisma che lo ha reso un personaggio amato e odiato, ma sempre molto discusso. Tuttavia, negli ultimi tempi, il suo comportamento sembra aver superato una soglia di sopportabilità, anche per coloro che in passato lo hanno ammirato. In particolare, il suo passaggio alla Roma sembra aver portato alla luce una serie di comportamenti che stanno minando la sua reputazione.

Sceneggiate e Maleducazione: Quando il Carattere Prevale sulla Professionalità

L’episodio più recente che ha suscitato scalpore è avvenuto durante la partita contro il Monza. Mourinho ha reagito in modo esagerato al gol della Roma, rivolgendo gesti e parole offensive alla panchina avversaria. Inoltre, poco prima della fine del recupero, ha simulato un gesto di chiacchierata e poi di lamentele, cosa che ha portato all’espulsione da parte dell’arbitro. Questi comportamenti sono stati giudicati non solo poco professionali, ma anche maleducati.

Un’Allenatore di Prestigio, ma con un Problema di Comportamento

Mourinho è stato uno degli allenatori di maggior successo nel calcio mondiale, con ventisei trofei vinti in carriera. Ha avuto successo anche in squadre dove il trionfo mancava da decenni, come la Roma. La sua reputazione è stata costruita su una miscela di carisma e abilità. Tuttavia, il suo comportamento eccessivo e maleducato sta mettendo a rischio il suo prestigio.

Una Questione di Etica e Rispetto

L’atteggiamento di Mourinho non riguarda solo il suo stile, ma solleva questioni etiche e di rispetto. Manca di rispetto ai suoi colleghi, come nel caso di Raffaele Palladino, e sembra disposto a scambiare il suo prestigio per ottenere tre punti in modo rumoroso. Questo atteggiamento non è degno di un allenatore di alto livello.

Rovinare una Grande Storia con Piccolezze

È importante chiedersi se valga davvero la pena rovinare una grande storia, come quella di Mourinho nel calcio, per via di comportamenti poco appropriati. L’allenatore portoghese dovrebbe riflettere su come il suo stile influisce sulla sua reputazione e sul rispetto che si deve ai colleghi e agli avversari.

In conclusione, mentre Mourinho continua a ottenere risultati sul campo, il suo comportamento maleducato e le sue sceneggiate stanno oscurando la sua grande storia nel calcio. Sarebbe auspicabile che l’allenatore riflettesse sulle conseguenze del suo comportamento e cercasse di recuperare la professionalità che ha caratterizzato i suoi anni d’oro.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ROMA-MONZA: PARTITA RISOLTA NEL FINALE ALL’OLIMPICO

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