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“Rita Levi Montalcini film Rai” (VIDEO)

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“Rita Levi Montalcini film Rai” (VIDEO)

da raiplay.it

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“Rita Levi Montalcini film Rai” comincia il suo racconto dal 1986, quando la protagonista riceve il premio Nobel, il più alto riconoscimento per la sua lunga carriera di scienziata. Ma qualcosa, poi, le manca. La scoperta del fattore di accrescimento nervoso, per cui riceve la prestigiosa onorificenza, non trova ancora una applicazione clinica. L’incontro, poi, con una giovane violinista, che rischia la cecità, porta la scienziata davanti a una scelta difficile. Rifugiarsi nella fama o rimettersi in gioco, accettando, inoltre, il rischio di un fallimento?

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Comunque, comincia il suo racconto dal 1986, quando la protagonista riceve il premio Nobel, il più alto riconoscimento per la sua lunga carriera di scienziata. Ma qualcosa, poi, le manca. La scoperta del fattore di accrescimento nervoso, per cui riceve la prestigiosa onorificenza, non trova ancora una applicazione clinica. L’incontro, poi, con una giovane violinista, che rischia la cecità, porta la scienziata davanti a una scelta difficile. Rifugiarsi nella fama o rimettersi in gioco, accettando, inoltre, il rischio di fallire?

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“Rita Levi Montalcini film Rai” comincia il suo racconto dal 1986, quando la protagonista riceve il premio Nobel, il più alto riconoscimento per la sua lunga carriera di scienziata. Ma qualcosa, poi, le manca. La scoperta del fattore di accrescimento nervoso, per cui riceve la prestigiosa onorificenza, non trova ancora una applicazione clinica. L’incontro, poi, con una giovane violinista, che rischia la cecità, porta la scienziata davanti a una scelta difficile. Rifugiarsi nella fama o rimettersi in gioco, accettando, inoltre, il rischio di un fallimento?

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Comunque, comincia il suo racconto dal 1986, quando la protagonista riceve il premio Nobel, il più alto riconoscimento per la sua lunga carriera di scienziata. Ma qualcosa, poi, le manca. La scoperta del fattore di accrescimento nervoso, per cui riceve la prestigiosa onorificenza, non trova ancora una applicazione clinica. L’incontro, poi, con una giovane violinista, che rischia la cecità, porta la scienziata davanti a una scelta difficile. Rifugiarsi nella fama o rimettersi in gioco, accettando, inoltre, il rischio di fallire?

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“RITA LEVI MONTALCINI FILM” GUARDA IL VIDEO

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“RAI 1 STREAMING DIRETTA” GUARDA IL VIDEO

“Nome di donna film RaiPlay” (VIDEO)

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“Nome di donna film RaiPlay” (VIDEO)

da raiplay.it

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“Nome di donna film RaiPlay” è la storia di Nina, che si si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia. Dove, poi, trova lavoro in una residenza per anziani facoltosi. Un mondo elegante, quasi fiabesco, inoltre. Che cela, poi, però un segreto scomodo e torbido. Quando, inoltre, Nina lo scoprirà, sarà costretta a misurarsi con le sue colleghe, italiane e straniere. Per affrontare, poi, il dirigente della struttura, Marco Maria Torri in un’appassionata battaglia per far valere i suoi diritti e la sua dignità.

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Comunque, è la storia di Nina, che si si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia. Dove, poi, trova lavoro in una residenza per anziani facoltosi. Un mondo elegante, quasi fiabesco, inoltre. Che cela, poi, però un segreto scomodo e torbido. Quando, inoltre, Nina lo scoprirà, sarà costretta a misurarsi con le sue colleghe, italiane e straniere. Per affrontare, poi, il dirigente della struttura, Marco Maria Torri in un’appassionata battaglia per far valere i suoi diritti.

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“Nome di donna film RaiPlay” è la storia di Nina, che si si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia. Dove, poi, trova lavoro in una residenza per anziani facoltosi. Un mondo elegante, quasi fiabesco, inoltre. Che cela, poi, però un segreto scomodo e torbido. Quando, inoltre, Nina lo scoprirà, sarà costretta a misurarsi con le sue colleghe, italiane e straniere. Per affrontare, poi, il dirigente della struttura, Marco Maria Torri in un’appassionata battaglia per far valere i suoi diritti e la sua dignità.

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Comunque, è la storia di Nina, che si si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia. Dove, poi, trova lavoro in una residenza per anziani facoltosi. Un mondo elegante, quasi fiabesco, inoltre. Che cela, poi, però un segreto scomodo e torbido. Quando, inoltre, Nina lo scoprirà, sarà costretta a misurarsi con le sue colleghe, italiane e straniere. Per affrontare, poi, il dirigente della struttura, Marco Maria Torri in un’appassionata battaglia per far valere i suoi diritti.

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“NOME DI DONNA FILM” GUARDA IL VIDEO

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“RAI 1 STREAMING DIRETTA” GUARDA IL VIDEO

“La vita davanti a sé” scheda recensione trailer e link per lo streaming del film Netflix

“La vita davanti a sé” scheda recensione trailer e link per lo streaming del film Netflix

“La vita davanti a sé” scheda recensione trailer e link per lo streaming del film Netflix

Disponibile su Netflix

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Genere: Drammatico
Anno: 2020
Regia: Edoardo Ponti
Attori: Sophia Loren, Ibrahima Gueye, Renato Carpentieri, Massimiliano Rossi, Abril Zamora, Babak Karimi
Paese: Italia
Durata: 94 minuti
Produzione: Palomar
Voto: 9.1 (su 10)

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La trama

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Madame Rosa (Loren) è una superstite dell’Olocausto che si prende cura di bambini in difficoltà. Accoglie in casa sua a Bari il dodicenne Momo, un ragazzino di strada che l’ha derubata. Questi due spiriti solitari impareranno a proteggersi l’un l’altro, diventando un’insolita famiglia. Comunque, Madame Rosa (Loren) è una superstite dell’Olocausto che si prende cura di bambini in difficoltà. Accoglie in casa sua a Bari il dodicenne Momo, un ragazzino di strada che l’ha derubata. Questi due spiriti solitari impareranno a proteggersi l’un l’altro, diventando un’insolita famiglia.

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Madame Rosa (Loren) è una superstite dell’Olocausto che si prende cura di bambini in difficoltà. Accoglie in casa sua a Bari il dodicenne Momo, un ragazzino di strada che l’ha derubata. Questi due spiriti solitari impareranno a proteggersi l’un l’altro, diventando un’insolita famiglia. Comunque, Madame Rosa (Loren) è una superstite dell’Olocausto che si prende cura di bambini in difficoltà. Accoglie in casa sua a Bari il dodicenne Momo, un ragazzino di strada che l’ha derubata. Questi due spiriti solitari impareranno a proteggersi l’un l’altro, diventando un’insolita famiglia.

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Link per lo streaming legale e trailer

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Per vedere “La vita davanti a sé” in streaming legale basta cliccare sul link in maiuscolo subito dopo il trailer della serie.

A cura di Francesco G. Balzano

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“LA VITA DAVANTI A SE'” LINK LEGALE PER GUARDARE IL VIDEO DEL FILM NETFLIX

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“LA REGINA DEGLI SCACCHI” SCHEDA RECENSIONE TRAILER E LINK PER LO STREAMING DELLA SERIE NETFLIX

“Rocketman” recensione film

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“Rocketman” recensione film

“Rocketman” recensione film

Disponibile su Amazon Prime Video

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Regia: Dexter Fletcher
Cast: Taron Egerton, Jamie Bell, Richard Madden, Bryce Dallas Howard, Gemma Jones, Steven Mackintosh, Tom Bennett, Charlie Rowe, Stephen Graham, Tate Donovan, Matthew Illesley, Kit Connor, Jason Pennycooke, Harriet Walter
Genere: Biografico, drammatico, musicale
Durata: 121 minuti
Voto: ♥♥♥ (su 5)

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La trama

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Il film racconta la storia di Elton John. Ripercorrendo la sua vita dagli albori della Royal Academy of Music, in cui era un timido e talentuoso pianista, fino agli anni ottanta, momento di massimo splendore della sua carriera. Iniziando con dei flashback, partendo dal momento in cui Elton fa parte del gruppo di recupero nella rehab in cui si ricovera nel 1983 per abuso di alcol e droga. L’artista parla di sé stesso nella Londra di metà anni cinquanta, dove era ancora conosciuto con il nome di Reginald Dwight.

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Il nostro giudizio

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Parlare di “Rocketman” senza fare nemmeno un paragone con “Bohemian Rhapsody” è praticamente impossibile. Perché il regista Dexter Fletcher è lo stesso che ha preso il posto di Bryan Singer, licenziato in tronco durante la lavorazione del biopic sui Queen e Freddie Mercury. Visto il grande successo ottenuto da quest’ultimo, è stato proprio lo stesso Elton John a scegliere il medesimo autore per mettere in scena la sua vita al cinema.

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Un paragone, dicevamo, tanto obbligato quanto ingeneroso, perché Fletcher sceglie di seguire una strada completamente diversa da quella intrapresa in “Bohemian Rhapsody”. Se, infatti, in quel caso scelse di rimanere fortemente attaccato alla realtà, in “Rocketman” opta per un musical che chiede molto in prestito alla fantasia. Una scelta che sembra dettata dal voler seguire le vicende con gli occhi allucinati del protagonista. Protagonista che appare sin da subito come un supereroe della Marvel, ovvero dotato di un grande superpotere (quello della Musica) dal quale derivano enormi responsabilità, troppo difficili da portare su due spalle soltanto. L’opzione musical, però, per assurdo, va a penalizzare proprio le canzoni, soprattutto le più iconiche. La volontà di far ascoltare le hit più celebri (pure quelle trascurabili) fa sì che pietre miliari della sua discografia (“Your Song” e la title song, su tutte) scorrano quasi senza lasciare traccia.

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La bellezza di “Rocketman” sta nella volontà di non voler nascondere le tante (troppe) debolezze di Elton John. Ecco, dunque, che non ci vengono risparmiati abuso di droghe, alcol e tentati suicidi. Tutto qui viene reso evidente, dal carattere scorbutico dell’artista fino (evviva!) alla sua omosessualità, vissuta e raccontata senza alcuna ‘censura’. Decisamente meno apprezzabile, invece, è il tono assolutorio che la pellicola mostra nel giustificare le scelte autodistruttive del musicista.

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“Rocketman” recensione film

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Sebbene non si possa parlare di ‘agiografia’ di Elton John, bisogna però dire che è fin troppo evidente che ad orchestrare l’intero progetto ci sia la sua mano. A guardare il film, infatti, pare che dietro la sua caduta nel tunnel di alcol e droga ci sia soltanto la mancanza d’affetto, riscontrata da bambino e proseguita in età adulta. Un anatema lanciato dalla madre che l’ha condannato a non essere amato, come se non esistesse, al contempo, un libero arbitrio che è l’unica bussola delle scelte di qualsiasi essere umano. Che le colpe dei padri (e delle madri) ricadano sui figli, insomma, è una teoria tutta da dimostrare.

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Ma in “Rocketman” viene data per assunta, ed allora il protagonista è costantemente dipinto come vittima degli eventi, come la gallina dalle uova d’oro da sfruttare. Una via d’uscita facile da intraprendere e persino un espediente ottimo per rendere la sua vita un perfetto esempio di romanzo cinematografico. Da evidenziare, poi, le ottime scelte fatte in fase di casting, perché la crescita di Elton John è raccontata coi volti giusti sia nell’età infantile che in quella adulta. Taron Egerton e i suoi giovanissimi colleghi, infatti, sono molto somiglianti e perfettamente calati nella parte. Tutto bello, insomma, ma, probabilmente, una maggiore sincerità avrebbe reso il film di un livello superiore a un prodotto di buona fattura per accattivarsi, ancor di più, la simpatia dei fan.

Francesco G. Balzano

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“STO PENSANDO DI FINIRLA QUI” RECENSIONE FILM

“Sto pensando di finirla qui” recensione film

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“Sto pensando di finirla qui” recensione film

“Sto pensando di finirla qui” recensione film

Disponibile su Netflix

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Regia: Charlie Kaufman
Cast: Toni Collette, Jesse Plemons, Jessie Buckley, David Thewlis, Jason Ralph, Colby Minifie, Abby Quinn, Guy Boyd
Genere: Drammatico, grottesco
Durata: 134 minuti
Voto: ♥♥♥ 1/2 (su 5)

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La trama

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Una giovane donna si mette in viaggio insieme al suo nuovo fidanzato Jake per per conoscere la famiglia del ragazzo. Nonostante il grande passo, i due non stanno insieme da molto e la ragazza è incerta sul loro rapporto. Nonostante il grande passo, i due non stanno insieme da molto e la ragazza è incerta sul loro rapporto. Quando arrivano nell’isolata fattoria di famiglia, una bufera costringe i due fidanzatini bloccati in casa insieme ai genitori di lui, che non si rivelano essere come lei si aspettava…

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Il nostro giudizio

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Ormai da decenni, Charlie Kaufman, uno degli artisti più ispirati che bazzicano Hollywood, mette in scena dei viaggi esistenziali profondi e spiazzanti. Inutile parlare di sceneggiatura con lui, perché più che raccontare lascia scorrere liberamente dei flussi di coscienza. Questi, piano piano, prendono il largo dopo aver rotto ogni fragile argine costruito dallo script, per addentrarsi, senza alcun freno, in ogni meandro dell’animo umano. Così, lo spettatore si ritrova perso in un labirinto di specchi, dove ad ogni anfratto si nascondono ansie esistenziali ed idee poco rassicuranti di inevitabili fallimenti. Probabilmente, l’intelligenza è la più grande nemica di Kaufman, perché le troppe domande che pone a sé stesso e agli altri lo hanno condannato ad un’infelicità di fondo, pronta ad emergere in ogni tappa della sua geniale filmografia.

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Stavolta, Kaufman è angosciato soltanto (si fa per dire) da una domanda: esiste vita al di fuori della nostra mente? Una risposta, il regista la fa dare al suo protagonista, Jake: “È bene ricordare a se stessi che il mondo è più grande di ciò che abbiamo in testa”. Tutto risolto, dunque? Ma nemmeno per sogno, perché questa frase è solo l’inizio di un viaggio nel quale il regista ci conduce nei meandri più cupi e inspiegabili dell’essere umano. “Sto pensando di finirla qui” è il suo film più disorientato e disorientante, dove è difficile prendere punti di riferimento ed usarli per comprenderne a fondo il significato.

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“Sto pensando di finirla qui” recensione film

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Già, perché un vero e proprio senso la pellicola non lo ha. Vuole essere, in sostanza, un road movie nei posti più gelidi della mente umana. “Sto pensando di finirla qui” comincia come un banalissimo film romantico, in cui una coppia fresca di formazione si mette in viaggio per far conoscere lei ai genitori di lui. Ma Kaufman utilizza i personaggi nati dalla penna Iain Reid e li conduce nel suo mondo nevrotico e li mette in fuga dalla realtà per trasportarli nella metafisica, in un mondo (simboleggiato da una fattoria) dove le loro esistenze saranno scomposte e ricomposte.

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Così, quando i due piccioncini troveranno, apparentemente, riparo dalla bufera in casa dei genitori di lui, nulla sarà come prima. Toni Collette e David Thewlis sono una madre ed un padre grotteschi, capaci di trasmettere un insopportabile senso di disagio agli spettatori in chiave tragicomica. Il regista si diverte nel ridere cinicamente di questo imbarazzo e, allo stesso tempo, confonde le carte e spariglia il banco mettendo in discussione tutto. Lo spettatore, in quelle quattro mura, perde completamente la bussola e si ritrova perso in un gioco dove non ci sono regole a cui appigliarsi. Il segreto è perdersi e lasciarsi trasportare, di nuovo, fuori, nel gelo che circonda i due protagonisti.

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“Sto pensando di finirla qui” chiede un grosso, enorme, quasi impraticabile sforzo a chi guarda: non porsi domande e, piuttosto, ascoltare e vedere per il solo piacere di farlo. Del resto, Kaufman, nei suoi film, non si è mai preso la briga di voler spiegare qualcosa. Semmai, preferisce elargire visite guidate nella sua mente. Una mente bellissima e complicata, capace persino di commuovere qualche visitatore piuttosto sensibile. Ma è una mente in cui nessuno, a pensarci bene, vorrebbe abitare.

Francesco G. Balzano

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“LA MIA VITA DA ZUCCHINA” RECENSIONE FILM

“La mia vita da zucchina” recensione film

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“La mia vita da zucchina” recensione film

“La mia vita da zucchina” recensione film

Disponibile su: Amazon Prime Video

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Regia: Claude Barras
Voci italiane: Lorenzo D’Agata, Lucrezia Roma, Riccardo Suarez, Stefano Mondini, Gabriele Meoni, Chiara Fabiano, Luca Tesei, Anita Ferraro, Barbara Salvucci, Paola Giannetti, Fabrizia Castagnoli, Riccardo Scarafoni
Genere: Animazione, Commedia, Drammatico
Durata: 66 minuti
Voto: ♥♥♥♥

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La trama

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Il protagonista della storia è un bambino di 9 anni soprannominato Zucchina. Dopo la scomparsa della madre viene mandato a vivere in una casa famiglia. Grazie all’amicizia di un gruppo di coetanei, tra cui spicca la dolce Camille, riuscirà a superare ogni difficoltà. Abbracciando infine una nuova vita.

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Il nostro giudizio

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“La mia vita da zucchina” è un film che ha molto coraggio, perché riesce a parlare di argomenti assai delicati senza mai ricorrere ad un buonismo di comodo. Racconta, infatti, una storia solo apparentemente ruvida, ma in realtà carica di una profonda umanità ed un’incredibile carica empatica nei confronti dei piccoli protagonisti. Il merito è, soprattutto, della splendida sceneggiatura ci Céline Sciamma che, con incredibile bravura, riesce a creare un perfetto mix di elementi drammatici, anche profondissimi, mitigati con una giusta dose di speranza.

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Non è facile parlare ad un pubblico di giovanissimi di un loro pari età con una vita familiare insostenibile. Nessun bambino dovrebbe sapere che esistono genitori tutt’altro che amorevoli e, anzi, deleteri per la propria crescita, come accade a Zucchina. Però è innegabile che anche questa, seppur amarissima, è una realtà. Allora, è bene indorare la pillola e dire pure che gli istituti minorili non sono sempre un inferno in terra, anzi, molte volte offrono una speranza, seppur piccola, a chi, suo malgrado, a costretto a viverci.

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“La mia vita da zucchina” recensione film

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“La mia vita da zucchina”, come se non bastasse, affronta pure lo spinosissimo tema della sessualità. Perché non è vero che le domande su cosa accade nei rapporti con l’altro sesso sono appannaggio della pubertà, ma iniziano molto prima. E la risposta non può e non deve essere pudica, ma, al contrario, libera da ogni pudore, come sono (che bellezza!) le menti dei bambini. Parlavamo di questa pellicola come di una pellicola coraggiosa, ed effettivamente è così.

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Perché si immerge nei problemi, li indaga da dentro e non li giudica da fuori. La splendida regia di Claude Barras non ha intenti moralistici. Preferisce piuttosto mettere a confronto diretto il pubblico con i suoi pupazzi in step-motion, che hanno occhi troppo grandi e innocenti per poter mentire. Splendida e commovente la cover di “Le vent nous portera” dei Noir Desir realizzata, chitarra, controbasso e vibrafono, dalla splendida voce della svizzera Sophie Hunger.

Francesco G. Balzano

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“GLI ANNI PIU’ BELLI” RECENSIONE FILM

“Take Five” film streaming ita (VIDEO)

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Vuoi guardare il video di “Take Five” film streaming ita?

“Take Five” film streaming ita (VIDEO)

da raiplay.it

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“Take Five” film streaming ita è la storia di Gaetano, un ricettatore, che decide di mettere in piedi una banda di rapinatori. Per tentare, poi, un colpo a una importante banca napoletana. Si rivolge, così, a Sas, un fotografo di matrimoni, ex rapinatore e cardiopatico. Inoltre, a O’ Sciomen, un leggendario rapinatore appena scarcerato. Poi, a Ruocco, un pugile squalificato a vita e infine Carmine, un idraulico con il vizio del gioco. Film, inoltre, per la regia di Guido Lombardi, con Peppe Lanzetta, Carmine Paternoster, Salvatore Ruocco, Salvatore Striano.

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Comunque, è la storia di Gaetano, un ricettatore, che decide di mettere in piedi una banda di rapinatori. Per tentare, poi, un colpo a una importante banca napoletana. Si rivolge, così, a Sas, un fotografo di matrimoni, ex rapinatore e cardiopatico. Inoltre, a O’ Sciomen, un leggendario rapinatore appena scarcerato. Poi, a Ruocco, un pugile squalificato a vita e infine Carmine, un idraulico con il vizio del gioco. Film, inoltre, per la regia di Guido Lombardi.

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Comunque, è la storia di Gaetano, un ricettatore, che decide di mettere in piedi una banda di rapinatori. Per tentare, poi, un colpo a una importante banca napoletana. Si rivolge, così, a Sas, un fotografo di matrimoni, ex rapinatore e cardiopatico. Inoltre, a O’ Sciomen, un leggendario rapinatore appena scarcerato. Poi, a Ruocco, un pugile squalificato a vita e infine Carmine, un idraulico con il vizio del gioco. Film, inoltre, per la regia di Guido Lombardi.

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“TAKE FIVE” FILM STREAMING GUARDA IL VIDEO

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“RAI 2 DIRETTA STREAMING” GUARDA IL VIDEO

“Il figlio della Luna film streaming” (VIDEO)

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“Il figlio della Luna film streaming” (VIDEO)

da raiplay.it

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“Il figlio della Luna film streaming” è la storia di Carmelo e Lucia. Sono una coppia siciliana di modesta estrazione e scarsa cultura. Una coppia che si ritrova a dover crescere un bambino affetto da gravi menomazioni. Danneggiato nel fisico e nel linguaggio, il ragazzo è aiutato dal coraggio di sua madre. Quest’ultima lo lo invoglia a studiare, a vivere la sua vita e a seguire le sue passioni, come quella della fisica.

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Tratto dalla storia vera del fisico Fulvio Frisone. Comunque, è la storia di Carmelo e Lucia. Sono una coppia siciliana di modesta estrazione e scarsa cultura. Una coppia che si ritrova a dover crescere un bambino affetto da gravi menomazioni. Danneggiato nel fisico e nel linguaggio, il ragazzo è aiutato dal coraggio di sua madre. Quest’ultima lo lo invoglia a studiare, a vivere la sua vita e a seguire le sue passioni.

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“Il figlio della Luna film streaming” è la storia di Carmelo e Lucia. Sono una coppia siciliana di modesta estrazione e scarsa cultura. Una coppia che si ritrova a dover crescere un bambino affetto da gravi menomazioni. Danneggiato nel fisico e nel linguaggio, il ragazzo è aiutato dal coraggio di sua madre. Quest’ultima lo lo invoglia a studiare, a vivere la sua vita e a seguire le sue passioni, come quella della fisica.

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Tratto dalla storia vera del fisico Fulvio Frisone. Comunque, è la storia di Carmelo e Lucia. Sono una coppia siciliana di modesta estrazione e scarsa cultura. Una coppia che si ritrova a dover crescere un bambino affetto da gravi menomazioni. Danneggiato nel fisico e nel linguaggio, il ragazzo è aiutato dal coraggio di sua madre. Quest’ultima lo lo invoglia a studiare, a vivere la sua vita e a seguire le sue passioni.

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“IL FIGLIO DELLA LUNA FILM” GUARDA IL VIDEO

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“FELICIA IMPASTATO RAIPLAY” GUARDA IL VIDEO

“Felicia Impastato” RaiPlay (VIDEO)

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“Felicia Impastato” RaiPlay (VIDEO)

da raiplay.it

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“Felicia Impastato” RaiPlay è la storia degli eventi successivi al 9 maggio 1978. Quando Peppino Impastato muore per mano della mafia. Sua madre Felicia non si rassegna e decide di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Negli anni, inoltre, troverà un magistrato disposto ad aiutarla, Rocco Chinnici. Comunque, è la storia degli eventi successivi al 9 maggio 1978. Quando Peppino Impastato muore per mano della mafia.

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Sua madre Felicia non si rassegna e decide di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Negli anni, inoltre, troverà un magistrato disposto ad aiutarla, Rocco Chinnici. Tuttavia, è la storia degli eventi successivi al 9 maggio 1978. Quando Peppino Impastato muore per mano della mafia. Sua madre Felicia non si rassegna e decide di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Negli anni, inoltre, troverà un magistrato disposto ad aiutarla, Rocco Chinnici. Perciò, è la storia della madre di Peppino Impastato.

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“Felicia Impastato” RaiPlay è la storia degli eventi successivi al 9 maggio 1978. Quando Peppino Impastato muore per mano della mafia. Sua madre Felicia non si rassegna e decide di gridare al mondo i nomi dei colpevoli. Negli anni, inoltre, troverà un magistrato disposto ad aiutarla, Rocco Chinnici. Comunque, è la storia degli eventi successivi al 9 maggio 1978. Quando Peppino Impastato muore per mano della mafia.

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“FELICIA IMPASTATO” GUARDA IL VIDEO

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“IO SONO MIA” FILM IN STREAMING GUARDA IL VIDEO

“Addio fottuti musi verdi” film streaming (VIDEO)

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“Addio fottuti musi verdi” film streaming (VIDEO)

da raiplay.it

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“Addio fottuti musi verdi” film streaming è la storia del trentenne Ciro. Non trova lavoro e, su consiglio dell’amico Fabio, carica il curriculum su un sito che promette di spedirlo nello spazio. Quella notte, inoltre, il ragazzo finisce nelle mani degli alieni che intendono assumerlo. Ma l’interessamento degli alieni al pianeta Terra sembra piuttosto sospetto. Esordio cinematografico del collettivo di youtubers “The Jackal”. Comunque, è la storia del trentenne Ciro.

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Non trova lavoro e, su consiglio dell’amico Fabio, carica il curriculum su un sito che promette di spedirlo nello spazio. Quella notte, inoltre, il ragazzo finisce nelle mani degli alieni che intendono assumerlo. Ma l’interessamento degli alieni al pianeta Terra sembra piuttosto sospetto. Esordio cinematografico del collettivo di youtubers “The Jackal”. Comunque, è la storia del trentenne Ciro. Non trova lavoro e, su consiglio dell’amico Fabio, carica il curriculum su un sito che promette di spedirlo nello spazio.

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