Tag: calcio

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‘In campo con Flavio’ – Milan-Roma: derby tra deluse a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Milan-Roma: derby tra deluse a San Siro

‘In campo con Flavio’ – Milan-Roma: derby tra deluse a San Siro

Serie A

Al San Siro di Milano si è giocata Milan-Roma. Una partita che ha visto affrontarsi due squadre che non hanno rispettato le aspettative riposte su di loro prima dell’inizio del campionato, deludendo sia per le prestazioni che per il piazzamento in classifica. Ci si aspetta un Milan migliore rispetto alle altre partite, vista l’importanza del match. Stessa cosa per la Roma, che deve fare punti per rialzarsi e allontanare la zona retrocessione.

La partita inizia con continui cambi di fronte, tra contropiedi e azioni manovrate, tra cui spicca il palo colpito da Dovbyk. Dopo un’azione corale della Roma, Saelemaekers combina bene con Dovbyk. L’ucraino tira di prima intenzione, cogliendo il palo esterno alla sinistra di Maignan. Milan e Roma giocano molto bene, uscendo sempre dal basso e cercando poi, da una parte, Dybala e, dall’altra, Reijnders. Proprio l’olandese, in seguito a un contropiede perfetto, porta in vantaggio i rossoneri. Fofana guida il pallone e, arrivato al limite dell’area, scarica su Reijnders. Il numero 14, di prima intenzione, non può che appoggiare in rete, battendo Svilar.

Il Milan riesce a dare continuità al gol, presentandosi più volte in area di rigore rispetto alla Roma, ma sempre in modo inconcludente. Al 23’, contro ogni pronostico, la Roma trova il pareggio. I giallorossi, che avevano concesso praterie al Milan, sfruttano l’ennesimo contropiede del match. Angelino lancia in avanti per Dovbyk, che tenta un colpo di tacco riuscito perfettamente, servendo Dybala. L’argentino, sorprendentemente, tira al volo con il destro e trova un gol bellissimo, con la sfera che si spegne alle spalle di Maignan. Il Milan torna in avanti, soprattutto con Chukwueze ed Hernandez, che riescono sempre a saltare l’uomo e attaccare lo spazio, per poi cercare un Morata sottotono. Finisce così la prima frazione.

Nel secondo tempo le squadre giocano più a viso aperto. Il Milan, grazie ai cambi della Roma, che toglie Kone e Hummels, riesce ad avanzare maggiormente. Si mette subito in luce Bennacer, tornato dall’infortunio, che riesce a dare quantità al centrocampo, rifinito poi dagli assist di Fofana e dai gol di Reijnders. Anche la Roma riesce a ritagliarsi il suo spazio, con Pisilli e Pellegrini che si trovano davanti a Maignan in due occasioni giganti, ma vengono ipnotizzati dal portiere rossonero.

Questa partita costa l’esonero a Fonseca, mentre per la Roma rappresenta il secondo segnale di rinascita dopo la sfida con il Parma. Il match si chiude così: entrambe le squadre hanno dato spettacolo, con molti tiri e con i portieri, soprattutto Svilar, che si sono messi in grande evidenza.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ FIORENTINA-UDINESE: FRENATA CHAMPIONS PER I GIGLIATI

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‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Udinese: frenata Champions per i gigliati

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Udinese: frenata Champions per i gigliati

‘In campo con Flavio’ – Fiorentina-Udinese: frenata Champions per i gigliati

Serie A

Al Franchi di Firenze si è giocata Fiorentina-Udinese. È stata una partita molto importante per entrambe le squadre. Per l’Udinese, era fondamentale continuare a credere nella zona Conference. Per la Fiorentina, invece, l’obiettivo era proseguire la corsa verso la Champions.

Ci si aspettava una partita equilibrata. L’Udinese poteva fare male con le due punte, Lucca e Thauvin. La Fiorentina contava sulla sua trequarti pesante, con Colpani, Sottil e Beltran.

Subito al 4′ minuto c’è stato un contatto dubbio in area. Sottil supera Kristensen, che lo atterra con una spinta. Inizialmente, l’arbitro Marcenaro non fischia. Poi, grazie alla revisione al Var, viene assegnato il penalty alla Fiorentina. Sul dischetto si presenta Kean, visto l’infortunio di Gudmundsson. L’ex Juve spiazza Sava e porta in vantaggio la Fiorentina.

La Fiorentina mantiene il pallino del gioco, anche dopo il vantaggio. La squadra gioca velocemente, cercando sempre Colpani e Sottil. Kean è il protagonista. Ha molte occasioni, tra cui una clamorosa rimonta di Kristensen su un suo tiro a botta sicura.

Finisce così il primo tempo.

Nel secondo tempo entra un’altra Udinese. È più propositiva e vogliosa. La Fiorentina, invece, si abbassa con l’avanzare dell’Udinese in zona offensiva. Al 50′, Lucca punisce i locali. Dopo un errore clamoroso di Ranieri, Ekkelenkamp la mette dentro per l’ex Ajax. Quest’ultimo gira la palla in porta con grande precisione, trovando l’angolo lontano e trafiggendo De Gea.

Subito dopo, al 57′, raddoppia l’Udinese. Thauvin, su un lancio dalla sinistra, effettua un controllo perfetto e sposta la palla sul sinistro. Con il mancino, mette la palla all’angolino. È una rete splendida che ribalta il risultato.

La Fiorentina prova a rialzare il baricentro. Kean trova due grandissime occasioni. In una, colpisce il palo da ottima posizione. Nell’altra, non riesce a spingere in porta un passaggio perfetto di Kouamé, che aveva approfittato di una rischiosa uscita di Sava.

L’Udinese riesce a mantenere il risultato. Gioca bene sia in attacco che in difesa. L’unico che riesce a mettere in difficoltà la difesa bianconera è Kean. Con la sua velocità e dinamismo, ha sempre messo sotto pressione la difesa dell’Udinese.

La Fiorentina passa in vantaggio, ma nel secondo tempo si spegne. L’Udinese ne approfitta e ribalta il risultato.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – LAZIO-INTER: NERAZZURRI SCATENATI ALL’OLIMPICO

 

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‘In campo con Flavio’ – Lazio-Inter: nerazzurri scatenati all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ – Lazio-Inter: nerazzurri scatenati all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ – Lazio-Inter: nerazzurri scatenati all’Olimpico

Serie A

All’Olimpico di Roma si è giocata Lazio-Inter.
Una sfida d’alta classifica, che vede affrontarsi gli uomini di Baroni, reduci da 4 vittorie nelle ultime 5 partite, e gli uomini di Inzaghi, ex del match, anch’essi con 4 vittorie nelle ultime 5 gare.
Un periodo brillante per entrambe le squadre, che devono cercare di dare continuità ai propri risultati.

Le due squadre iniziano bene il match, creando occasioni, in particolare la Lazio, che con la velocità di Tavares e la tecnica di Isaksen cerca spesso Noslin, creando diverse opportunità.
Al 21’ arriva la prima: Rovella effettua un cross di altissimo livello, trovando Noslin. L’ex Verona però schiaccia troppo di testa e spreca un’ottima occasione.

Anche l’Inter inizia a farsi vedere sul fronte offensivo, cercando spesso Calhanoglu per i suoi passaggi velenosi e precisi. Al progresso dell’Inter si aggiunge l’infortunio di Gila, subentrato a Gigot, che causa un rigore per i nerazzurri.
Dopo un calcio d’angolo e diversi rimpalli in area, la palla finisce a De Vrij, che la spinge in porta. Ma Chiffi annulla il gol per fallo. Tuttavia, c’è un controllo al VAR per un possibile tocco di mano dell’ex Marsiglia sul colpo di testa di Bisseck che ha portato al gol annullato.
Chiffi, dopo la revisione, assegna il rigore, e sul dischetto si presenta Calhanoglu. Il turco, con freddezza, calcia centrale, spiazzando Provedel.

Dopo il gol nerazzurro, la Lazio si spegne. Gli uomini di Baroni non riescono più a ripartire, anche grazie all’ottima difesa dell’Inter.
Infatti, al 45’ arriva il raddoppio: Dumfries, servito da Calhanoglu, mette un cross perfetto per Dimarco. Il terzino, con un bellissimo tiro al volo, batte Provedel, siglando il doppio vantaggio.

Il primo tempo si chiude così.

Nel secondo tempo si vede un’altra Inter, proiettata a segnare senza lasciare spazi alla Lazio per attaccare. I biancocelesti, invece, cercano di limitare i danni, ma non riescono più a uscire dalla propria metà campo.
Al 51’ arriva il 3-0 grazie a una perla di Barella. Calhanoglu riceve palla e serve Barella, che controlla e con un tiro al volo perfetto insacca sotto il sette, lasciando Provedel incolpevole. L’ex Cagliari è incredibilmente solo al momento del tiro.

Subito dopo, al 53’, arriva lo 0-4 con Dumfries. Bastoni serve un’ottima palla per Dumfries, che, libero davanti al portiere a causa di un errore di marcatura di Tavares, segna di testa.

La Lazio cerca di arginare la furia dell’Inter, che però domina anche i migliori giocatori biancocelesti, come Zaccagni, marcato perfettamente da Dumfries, e Rovella, neutralizzato da Mkhitaryan.
L’Inter continua a pressare, e da un errore in uscita di Tchaouna nasce lo 0-5: l’ex Salernitana perde palla sulla trequarti, regalando il pallone a Carlos Augusto. L’ex Monza si inserisce in area e, con un preciso sinistro, batte Provedel per la quinta volta.

L’Inter non si ferma e trova anche il 6-0: Mkhitaryan serve un’ottima palla a Thuram, che punta Marusic, lo supera e segna ancora.

La Lazio, spenta, subisce la furia dell’Inter, che non lascia spazi e blocca i biancocelesti nella loro metà campo per tutta la partita, con pesanti conseguenze.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – JUVENTUS-MANCHESTER CITY: ALTRO TONFO PER GLI INGLESI

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‘In campo con Flavio’ – Juventus-Manchester City: altro tonfo per gli inglesi

‘In campo con Flavio’ – Juventus-Manchester City: altro tonfo per gli inglesi

‘In campo con Flavio’ – Juventus-Manchester City: altro tonfo per gli inglesi

Champions League

Allo Juventus Stadium di Torino si è giocata Juventus-Manchester City. Un match che ha visto una squadra in crisi, il Manchester City, che ha perso il pilastro della squadra all’inizio dell’anno, Rodri, per la rottura del crociato. Nel frattempo, la Juve sta rialzando la testa, in campionato con il 2-2 al cardiopalma contro il Bologna. E in Champions con due pareggi di sostanza contro Lille e Aston Villa.

Il match inizia con un prolungato possesso palla da parte di entrambe le squadre, senza affondare per paura di subire contropiedi e gol. Il City appare ancora leggermente sotto tono. Si nota l’assenza di Rodri davanti alla difesa, come si nota anche l’assenza di Bremer nel fraseggio della retroguardia bianconera. La prima occasione è per la Juventus e arriva al 20′. Dopo un cross di Conceição, la palla esce dall’area. Yildiz ci si avventa subito, controlla e calcia col destro, sfiorando il palo alla sinistra di Ederson.

Il City si fa vedere, con Doku e Grealish che mettono in difficoltà la difesa juventina, che però riesce perfettamente a arginare gli attacchi, anche quelli di Haaland. Proprio sul norvegese, al 40′, Di Gregorio compie un miracolo. Dopo un’invenzione del solito De Bruyne, che innesca Haaland, il momentaneo capocannoniere della Premier League tenta uno scavetto. Ma viene murato da Di Gregorio, che con la mano di richiamo toglie il pallone dalla porta, dicendo “no” a Haaland. Finisce così il primo tempo.

All’inizio del secondo tempo si vede una partita totalmente diversa, con le due squadre che puntano tutto sul gol. La Juventus ci riesce al 53′. Cross di Yildiz che innesca Vlahović. Il serbo stacca di testa, Ederson non riesce a trattenere il pallone e, dopo la verifica con la Goal Line Technology, esplode lo Stadium. E’ 1-0 Juve!

Il City torna a spingere con il centrocampo, formato anche oggi da Gundogan e De Bruyne, che cerca sempre le ali e Haaland, sempre però arginato da un perfetto Kalulu. Il belga e il tedesco fanno scorrere un brivido alla Juventus con due tiri pericolosissimi: uno neutralizzato da Di Gregorio sotto l’incrocio e uno di poco a lato. I ritmi della partita si abbassano, dato che la Juventus si concentra sul fraseggio senza mai affondare il colpo, mentre il City, per pressare, lascia sempre qualche voragine difensiva, che la Juve sfrutta al 75′. Da contropiede, Weah, servito da McKennie, vola sulla fascia. Il figlio d’arte la rimette in mezzo per il texano, che con una fantastica sforbiciata la mette dentro, chiudendo il match.

Il Manchester City non esce dalla crisi, mentre la Juve, dopo i tanti pareggi ottenuti sia in Coppa che in campionato, trova finalmente i tre punti, muovendo la classifica ma restando comunque in zona playoff.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – JUVENTUS-BOLOGNA: RIMPIANTI PER GLI EMILIANI

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‘In campo con Flavio’ – Juventus-Bologna: rimpianti per gli emiliani

‘In campo con Flavio’ – Juventus-Bologna: rimpianti per gli emiliani

‘In campo con Flavio’ – Juventus-Bologna: rimpianti per gli emiliani

Serie A

Allo Juventus Stadium di Torino si è giocata Juventus-Bologna, una partita che rappresenta il passato e il presente per il mister bianconero, Thiago Motta. Il tecnico italiano ha portato il Bologna in Europa dopo 60 anni, conquistando addirittura la qualificazione in Champions League. Successivamente, ha scelto di intraprendere una nuova strada, trasferendosi alla Juventus. La stagione dei bianconeri è al di sotto delle aspettative, dato che sono attualmente sesti in classifica. Una vittoria sarebbe fondamentale per la Juve, per riavvicinarsi alla zona Champions, mentre il Bologna, con i tre punti, si collocherebbe nella zona Conference.

Fase di studio e prima occasione per il Bologna

La partita inizia con una fase di studio prolungata, con entrambe le squadre che fanno circolare la palla lentamente. Le due punte, Castro e Vlahovic, non sono molto coinvolte nel gioco, con il possesso palla che rimane prevalentemente nelle mani dei centrocampisti. Al 10’ arriva la prima occasione del match: un calcio d’angolo battuto dalla Juve viene respinto e la palla finisce in zona Ndoye. Lo svizzero coordina il destro e colpisce il palo esterno. È il Bologna a prendere campo, mentre la Juve mantiene un baricentro basso, subendo gli attacchi rossoblu.

Il Bologna passa in vantaggio

Al 30’, dopo 20 minuti convincenti, il Bologna trova il vantaggio. Holm serve un filtrante perfetto per Ndoye, che non ha problemi a battere Perin e a far esplodere il settore ospiti. Dopo il gol, la Juve aumenta il ritmo, cercando di farsi più pericolosa, con Vlahovic e Conceicao che cercano spazi. Una grande occasione arriva grazie a un’invenzione di Conceicao, che entra in area dopo un dribbling su Miranda. Scarica per Fagioli, ma il tiro è impreciso e finisce alto.

La Juve reagisce, ma il Bologna spinge ancora

Nel secondo tempo, il Bologna non si ferma e continua a cercare il raddoppio. La Juventus, però, non si arrende e risponde con ottimi recuperi palla a centrocampo. Da sottolineare la prestazione superlativa di Pobega, che nel primo tempo recupera palloni fondamentali, permettendo alla squadra di salire. Nel secondo tempo, con un magnifico tacco di Castro, Pobega, con uno scavetto, sigla il 2-0, mandando la Juve ancora più in difficoltà.

La Juve accorcia le distanze

La Juve non può aspettare ancora e cerca di entrare in partita. Dopo un buon possesso palla, arriva finalmente l’1-2. Vlahovic, con una sovrapposizione intelligente, vela un pallone che finisce a Koopmeiners. L’olandese, a porta vuota, non sbaglia e riapre la partita. I ritmi calano, con il Bologna che palleggia lentamente e la Juventus che cerca di fare pressione per recuperare palla in zone pericolose. La partita sembra avviarsi verso una conclusione tranquilla.

Un finale emozionante con il pareggio della Juve

Al 92’, dopo un duello vinto a centrocampo, Thuram lancia lungo per Vlahovic, che controlla perfettamente e scatta verso la porta. Lucumi cerca di contenerlo, ma Vlahovic riesce a passare il pallone a Mbangula, che con un delizioso destro segna sotto l’incrocio dei pali, facendo esplodere lo Stadium. La partita finisce 2-2, con il Bologna che aveva in mano il doppio vantaggio, ma viene beffato da due invenzioni bianconere. Pesa l’assenza di Orsolini da una parte e di Bremer, già da tempo assente per tutta la stagione, dall’altra.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ROMA-ATALANTA: I BERGAMASCHI ESPUGNANO ANCHE L’OLIMPICO

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‘In campo con Flavio’ – Roma-Atalanta: i bergamaschi espugnano anche l’Olimpico

‘In campo con Flavio’ – Roma-Atalanta: i bergamaschi espugnano anche l’Olimpico

‘In campo con Flavio’ – Roma-Atalanta: i bergamaschi espugnano anche l’Olimpico

Serie A

All’Olimpico di Roma si è giocata Roma-Atalanta.

Una partita che non si può definire uno scontro diretto, dato che l’Atalanta lotta per lo scudetto mentre la Roma si trova in zone basse della classifica, con solo due punti di vantaggio sulla retrocessione. Ci si aspettava una gara squilibrata, con l’Atalanta nettamente superiore e padrona del gioco, mentre la Roma avrebbe dovuto restare chiusa dal primo all’ultimo minuto.

La partita inizia con una prolungata fase di studio, caratterizzata da fraseggi di qualità da entrambe le squadre. Poi, grazie alla costruzione dal basso, le squadre arrivano spesso e volentieri davanti ai portieri avversari. Da una di queste azioni nasce la prima occasione della serata. Hummels serve una palla a Paredes, che la controlla velocemente ed esplode un destro dal limite. Carnesecchi si distende perfettamente, togliendo dalla porta un ottimo tiro con un grande riflesso. Il possesso palla si divide equamente, complice la poca pressione degli attaccanti sui difensori.

Sul finale del primo tempo, dopo un gol annullato a Lookman, arriva un’altra occasione per la Roma. Stavolta è Kone a provarci con un tiro da fuori. Ancora una palla verticale di Hummels, autore di una grande prestazione, verso Kone, che si gira in un fazzoletto e calcia. La palla esce di pochi millimetri, con Carnesecchi immobile. La Roma crea anche altre due occasioni con Dovbyk, che però spreca entrambe, fallendo due gol davanti al portiere. Questi errori peseranno molto a fine gara.

L’Atalanta si ritaglia il suo spazio, alternando momenti di attesa a una partita propositiva, puntando soprattutto su Lookman. Il primo tempo si chiude senza reti, nonostante le tante emozioni. La ripresa si apre con una clamorosa occasione per la Roma. Dybala, con un passaggio millimetrico in mezzo a tre avversari, mette Dovbyk davanti a Carnesecchi. La palla rimbalza male, e l’ucraino non riesce a toccarla, in una situazione simile a quella già vista contro il Tottenham.

L’Atalanta cambia strategia, sostituendo l’intero tridente d’attacco e inserendo Brescianini, Samardzic e il fischiatissimo Zaniolo. La squadra inizia a spingere di più, sfruttando la qualità fisica e tecnica dei nuovi ingressi. Al 69’ De Roon sblocca il risultato. Dopo un cross respinto, la palla esce dall’area e De Roon è il più rapido ad arrivarci. Colpisce di destro, trovando una traiettoria a girare che si insacca all’angolino, dove Svilar non può arrivare.

La Roma prova a reagire con l’ingresso di Saelemaekers. Grazie a un suo cross, Mancini ha una grande occasione, ma il suo destro al volo finisce alto. Da quel momento, la partita cala di ritmo fino all’89’, quando Zaniolo la chiude. Su un calcio d’angolo di Cuadrado, Zaniolo colpisce di testa, trovando una deviazione di Mancini che mette fuori causa il portiere. L’italiano esulta togliendosi la maglietta e correndo sotto il settore ospiti, in modo poco consono. La gara finisce 0-2, con l’Atalanta che sfrutta al meglio la qualità dei giocatori entrati dalla panchina. La Roma, invece, paga un calo fisico evidente, che la limita dopo il 70’.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ TOTTENHAM-ROMA: PARTITA BELLISSIMA A LONDRA

‘In campo con Flavio’ Tottenham-Roma: partita bellissima a Londra

‘In campo con Flavio’ Tottenham-Roma: partita bellissima a Londra

‘In campo con Flavio’ Tottenham-Roma: partita bellissima a Londra

Europa League

Al Tottenham Hotspur Stadium di Londra si è giocata Tottenham-Roma. La partita ha visto sfidarsi due squadre in momenti completamente diversi. Il Tottenham, reduce dallo schiacciante 4-0 contro il Manchester City, è sesto in Premier League e in zona playoff di Europa League. La Roma, invece, sta vivendo un pessimo momento in campionato: dopo le sconfitte con Inter, Fiorentina, Verona, Bologna e Napoli, si trova dodicesima in classifica. Non brilla nemmeno in coppa, essendo ventesima.

La gara è iniziata subito con un calcio di rigore. Son, con una palla filtrante, ha innescato Sarr. Il senegalese si è allungato il pallone, ma Hummels lo ha anticipato in modo falloso. Dopo il controllo VAR, il signor Nyberg ha assegnato il penalty al Tottenham. Son, freddo dal dischetto, ha spiazzato Svilar, portando i padroni di casa in vantaggio dopo soli 5 minuti.

La Roma ha cercato subito di reagire con un ottimo fraseggio che ha coinvolto tutti i reparti, specialmente il centrocampo, guidato da Manu Koné. Il francese ha dominato il centrocampo in un acceso duello con Bentancur e ha conquistato il fallo che ha portato al pareggio. Dalla linea laterale, Koné è scattato e si è fatto atterrare da Johnson. Sul pallone è andato Dybala, che ha pennellato un cross perfetto per Ndicka. Il centrale ivoriano, con la schiena, ha trovato una parabola clamorosa che ha colpito la traversa e si è insaccata, battendo l’incolpevole Forster.

Subito dopo, alla Roma è stato annullato un bellissimo gol di El Shaarawy al volo per fuorigioco. Il Tottenham ha quindi abbassato il baricentro e ha iniziato a sfruttare i contropiedi. Su uno di questi, Kulusevski ha guidato l’azione, superando Hummels e servendo un cross basso verso la lunetta. Johnson, staccandosi da Angeliño, ha insaccato il pallone del 2-1. Nonostante un palo colpito da Kulusevski, la Roma ha tenuto il risultato sul 2-1 fino alla fine del primo tempo.

Nel secondo tempo la Roma ha mostrato un atteggiamento propositivo, con un gioco di fraseggio continuo. Tuttavia, due gol, uno di Koné e l’altro di Dovbyk, sono stati annullati per fuorigioco. Il Tottenham, dal canto suo, ha continuato a difendersi con efficacia e ha trovato spazio per attaccare, colpendo due traverse: una con Pedro Porro su punizione e l’altra con Solanke di testa.

Nel finale, il Tottenham si è chiuso, ma al 92’ la Roma ha trovato il pareggio su calcio d’angolo. Dopo una grande parata di Forster su Mancini, Soule ha battuto il corner con un sinistro a uscire, trovando Saelemaekers. Quest’ultimo ha servito Angeliño, che ha messo un cross teso sul secondo palo. Hummels, vicinissimo alla linea di porta, ha segnato il gol del pareggio, riscattandosi dopo gli errori delle ultime partite.

La partita si è conclusa con un 2-2 che ha regalato emozioni fino all’ultimo. Entrambe le squadre restano in zona playoff, ma per i giallorossi questo pareggio vale quasi come una vittoria.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – MANCHESTER CITY-FEYENORD: PARTITA BELLISSIMA ALL’ETHIAD

‘In campo con Flavio’ Manchester City-Feyenoord: partita bellissima all’Ethiad

‘In campo con Flavio’ Manchester City-Feyenoord: partita bellissima all’Ethiad

‘In campo con Flavio’ Manchester City-Feyenoord: partita bellissima all’Ethiad

Champions League

Tutti sanno che il Manchester City sta attraversando un momento complicato, con quattro sconfitte consecutive. Il Feyenoord, invece, arriva con entusiasmo grazie a sei vittorie di fila in campionato, che gli valgono il quarto posto in classifica.

Il City parte forte, imponendo un giro palla prolungato ed efficace, costringendo il Feyenoord sulla difensiva. Nei minuti iniziali, Haaland ha due opportunità di testa, ma non riesce a segnare, interrompendo il digiuno in Champions League che dura dal 23 ottobre contro lo Sparta Praga.

Il Feyenoord riesce comunque a uscire bene dal pressing avversario, sfruttando i centrocampisti per innescare Gimenez e Paixão. Tuttavia, è il City a sbloccare il match: al 44’, Haaland subisce un fallo in area, e l’arbitro assegna immediatamente il rigore. Il norvegese, che aveva sbagliato dal dischetto contro lo Sporting Lisbona, questa volta spiazza Wellenreuther e porta in vantaggio i Citizens.

Nel finale del primo tempo, il Feyenoord prova ad avanzare ma senza impensierire la difesa del City. La prima frazione si chiude sull’1-0.

Nella ripresa, il Manchester City entra in campo con maggiore determinazione per chiudere la partita. Al 50’, Gundogan raddoppia: dopo un calcio d’angolo respinto, è il più rapido a intervenire e, complice una deviazione, batte Wellenreuther per il 2-0.

Nonostante lo svantaggio, il Feyenoord non si arrende. Paixão crea diversi spunti interessanti, ma da un recupero palla di Mateus Nunes nasce il terzo gol del City. Il portoghese avanza palla al piede, serve Haaland, che non sbaglia e realizza il 3-0 con un facile tap-in.

Il City gestisce il possesso per oltre venti minuti, evitando rischi e senza creare nuove occasioni. Tuttavia, un errore di Gvardiol permette a Hadj di smarcare Ederson e segnare il gol del 3-1.

All’82’, il muro difensivo del City crolla di nuovo: dopo un palo colpito dalla destra, Gimenez, lasciato inspiegabilmente solo, ribadisce in rete per il 3-2, riaprendo la partita. La difesa del Manchester City commette troppi errori, lasciando spazi agli attaccanti olandesi per segnare gol evitabili.

All’89’, arriva l’incredibile pareggio del Feyenoord. Hadj si rende protagonista con un lancio lungo perfetto per Paixão, che con un colpo di testa supera Ederson e serve Hancko. L’ex Fiorentina sigla il 3-3 con un altro colpo di testa, completando una rimonta insperata per i biancorossi.

Il City, incapace di gestire il vantaggio, offre una prestazione opaca, mentre il Feyenoord firma un’impresa nel finale. In classifica, il Manchester City scivola al 17° posto, mentre il Feyenoord resta nella zona playoff senza grandi cambiamenti.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ ITALIA-FRANCIA: AZZURRI SOTTOTONO A SAN SIRO

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‘In campo con Flavio’ Italia-Francia: Azzurri sottotono a San Siro

‘In campo con Flavio’ Italia-Francia: Azzurri sottotono a San Siro

‘In campo con Flavio’ Italia-Francia: Azzurri sottotono a San Siro

Nations League

Allo stadio San Siro di Milano, si è giocata una partita decisiva tra Italia e Francia. Le due nazionali si giocavano il primo e il secondo posto nel girone di Nations League. Con un risultato positivo o con una sconfitta di misura (con un gol di scarto), l’Italia sarebbe passata prima. In caso di una sconfitta con più di un gol di scarto, invece, sarebbe arrivata seconda, con la Francia al primo posto.

La partita inizia subito con la Francia che attacca. Al 2’ minuto concretizza subito una delle occasioni avute. Da un calcio d’angolo battuto da Digne, Rabiot, completamente solo, stacca di testa indisturbato e mette la palla in rete, siglando lo 0-1. Nei minuti successivi, si mettono in luce le qualità dei due centrocampi. L’Italia, con Frattesi, Locatelli e Tonali, punta sul giro palla e sulla distribuzione per Retegui, passando sempre per Cambiaso. La Francia, invece, si affida ai suoi tuttocampisti Kone, Guendouzi, Rabiot e Nkunku, che corrono su tutto il campo per tutta la partita, puntando sul recupero palla e sul tiro, soprattutto di Nkunku.

Il trequartista del Chelsea si guadagna una punizione importante. Dal limite dell’area parte Digne. L’ex Roma trova una parabola perfetta che, dopo aver colpito la traversa, impatta sulla schiena di Vicario ed entra in porta. Sfortuna per l’Italia, che si trova sotto 0-2. Ma, appena 2 minuti dopo, l’Italia accorcia le distanze. Dopo un’ottima azione corale, Dimarco mette un cross dalla linea di fondo. Frattesi manca l’aggancio di testa, ma Cambiaso è il più lesto a infilare la palla in rete al volo con il sinistro, riportando l’Italia al primo posto provvisorio.

Il primo tempo termina con il punteggio di 1-2, dopo una partita combattuta e ben giocata da entrambe le squadre. Tuttavia, la Francia sembra avere il controllo a centrocampo, mentre l’Italia si concentra sugli esterni. Nel secondo tempo, le squadre si accontentano del risultato. Ogni tanto si vedono azioni offensive a sprazzi. Al 69’, su un altro calcio piazzato, ancora Digne pennella una palla perfetta per Rabiot. Il giocatore del Marsiglia, con un colpo di testa potente, la mette in rete, spegnendo definitivamente le speranze italiane e chiudendo la partita sul 3-1.

Nonostante il risultato sfavorevole, l’Italia non si arrende. Non concede spazi in area e prova a cercare il gol del pareggio. Cambiaso e Kean hanno delle occasioni importanti. Cambiaso, con un tiro a giro col sinistro, sfiora il palo, mentre Kean ha una grande opportunità al 95’. Dopo un rimpallo in area, Kean si trova solo davanti a Maignan. Non cerca la precisione, ma la potenza, riuscendo a combinare entrambe le cose. Maignan, con un intervento straordinario, nega il gol all’attaccante della Fiorentina.

La partita termina con il punteggio di 1-3 per la Francia, che conquista il primo posto nel girone, mentre l’Italia si piazza seconda.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ CAGLIARI-MILAN: PARTITA BELLISSIMA ALL’UNIPOL DOMUS

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‘In campo con Flavio’ Cagliari-Milan: partita bellissima all’Unipol Domus

‘In campo con Flavio’ Cagliari-Milan: partita bellissima all’Unipol Domus

‘In campo con Flavio’ Cagliari-Milan: partita bellissima all’Unipol Domus

Serie A

All’Unipol Domus di Cagliari, si è giocata la partita Cagliari-Milan, un incontro che prometteva emozioni forti. Il Cagliari non era in un buon momento, con 3 sconfitte nelle ultime 4 partite, mentre il Milan stava attraversando un ottimo periodo, grazie alle vittorie su Madrid e Monza. Il match inizia subito con un gol. Un calcio d’angolo conquistato da Luvumbo viene battuto da Viola. L’ex Benevento mette un cross al centro, che viene pulito da Luperto. Zortea, arrivato in corsa da fuori area, con un bellissimo tiro al volo, supera Maignan e porta il Cagliari in vantaggio.

Il Milan si sveglia subito, con il suo uomo in più: Rafa Leao. Il portoghese dà qualità alla manovra rossonera, portando sicurezza, dribbling e garanzie sotto porta. Lo dimostra al 15’, quando i rossoneri pareggiano. Dopo un passaggio simile a quello di Kroos da parte di Reijndeers, Leao si trova solo davanti a Sherri. Il secondo portiere, oggi schierato, tenta un’uscita alta sulla palla a palombella, ma Leao, con un fantastico pallonetto, la mette dentro, pareggiando il risultato.

Il Cagliari non si arrende e cerca di andare avanti con i cross di Zappa e Zortea, sempre però intercettati dalla difesa milanista. Da uno spunto di Luvumbo, Piccoli segna con un gran lavoro di corpo, superando Maignan, ma la rete viene annullata per una posizione irregolare di Piccoli. La partita è un continuo alternarsi di azioni da una parte all’altra, fatta di ripartenze veloci e corse in difesa per proteggere la porta. Da un contropiede nasce il vantaggio del Milan. Dopo una bellissima palla da centrocampo di Fofana, Leao si invola verso la porta, supera Zappa e Palomino, arrivando davanti a Sherri. Il portiere ritenta l’uscita, ma Leao lo scarta e segna il 2-1.

La partita è entusiasmante e il Cagliari accusa un gol annullato al 47’ per un tocco di Viola praticamente in porta, su un tiro di Zappa. Il primo tempo termina con il punteggio di 1-2.

Nel secondo tempo, il Cagliari scende in campo con l’intento di pareggiare. Si vede subito l’intenzione dei rossoblù di cercare gli uomini davanti, come Piccoli, Luvumbo e Zortea. Così facendo, al 52’ arriva il pareggio. Dopo un lancio destinato a Piccoli, Fofana sbaglia il tocco e regala la palla a Zappa, che aggira Maignan e segna il 2-2. Il Milan effettua dei cambi, tra cui l’ingresso di Abraham, che sostituisce Camarda, alla sua prima da titolare in Serie A. Dopo 3 minuti dal suo ingresso, Abraham porta in vantaggio il Milan. Pulisic, in progressione, tenta il tiro, ma Sherri para e la palla finisce sui piedi di Abraham, che a porta vuota non può fare altro che segnare, facendo 3-2.

Il Milan, dopo il gol, addormenta la partita con un giro palla nella sua metà campo, evitando la pressione del Cagliari. I due allenatori effettuano ulteriori cambi, cercando di mettere in difficoltà l’avversario. All’89’, accade l’impensabile. Un cross di Augello dalla sinistra trova Zappa, che con un destro al volo clamoroso segna il 3-3, facendo esplodere l’Unipol Domus. Da quel momento in poi non ci sono altre occasioni, e la partita finisce con un pareggio. Il Cagliari torna a un risultato positivo, mentre il Milan si ferma, in una partita dove avrebbe dovuto raccogliere i tre punti.

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