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Fedez denuncia gli haters: la difesa del figlio Leone davanti alle minacce

Fedez denuncia gli haters: la difesa del figlio Leone davanti alle minacce

Fedez denuncia gli haters: la difesa del figlio Leone davanti alle minacce

da elle.com

Fedez e le minacce al figlio Leone

Nelle sfide quotidiane della vita pubblica, Fedez si trova nuovamente a difendere la sua famiglia dagli attacchi online. Domenica scorsa, durante la trasmissione “Domenica In”, ha ribadito chiaramente quale sia la priorità assoluta nella sua vita: la famiglia. Fedez è noto per la sua presenza sui social e la sua abitudine ad affrontare l’odio online. E questa volta ha deciso di denunciare gli haters che hanno minacciato il suo figlio Leone.

“Avete un problema bello grande”

Il rapper ha condiviso su un social uno sfogo in cui spiega il motivo dietro la sua decisione di non rimanere inerte di fronte alle minacce rivolte a suo figlio. Di fronte a messaggi che augurano la morte o la malattia al piccolo Leone, Fedez non glissa. E dichiara: “Nel momento in cui toccate i miei figli avete un problema bello grande. Ve ne accorgerete”. Queste parole seguono un post di un hater che, in risposta a una foto di Leone al campo di San Siro con Theo Hernandez, si diceva indeciso su chi dei due “sparare”.

Una reazione che divide l’opinione pubblica

Fedez ha mantenuto la sua promessa di non rimanere passivo di fronte a queste minacce, mostrando sui social la denuncia presentata presso la Polizia Postale. Questo gesto ha ricevuto elogi da coloro che combattono la crudeltà online, ma ha anche suscitato perplessità da parte di chi accusa il rapper di esporre i figli all’arena digitale senza regole.

Gli haters non si fermano

Nonostante la denuncia, gli haters più incalliti continuano la loro attività senza sosta. Di fronte a un altro tweet in cui veniva augurato al piccolo Leone di “beccare un tumore al polmone destro”, Fedez ha risposto puntando l’attenzione sulla facilità con cui gli utenti possono esprimere odio dietro uno schermo senza assumersi responsabilità.

Fedez annuncia che si assumerà le responsabilità delle sue azioni

In una storia su Instagram, il rapper ha dichiarato: “Troppo facile da dietro uno schermo senza assumersi le responsabilità di ciò che si scrive. Vi giuro su quello che ho di più caro che scoprirò chi siete, conigli infami”. Ha ribadito il concetto e le intenzioni con una serie di video, sottolineando che vuole sapere chi sono questi hater e che si assumerà la responsabilità delle sue azioni.

“Affronterò la situazione direttamente”

Fedez ha espresso chiaramente il desiderio di scoprire l’identità degli haters, non solo per denunciarli, ma anche per affrontarli di persona. Nel suo ultimo video, ha dichiarato: “Io voglio solo sapere chi siete. Ditemelo voi. Venite sotto casa mia e venite ad augurare un tumore a mio figlio, ditemelo in faccia. Fate le cose da uomini quali siete”. Ha concluso minacciando di affrontare la situazione direttamente, promettendo di “spaccare il c**o” agli haters.

Conclusioni

Il rapper ha sottolineato la sua coerenza nel mettere la faccia in ciò che dice e ha sfidato gli haters a fare altrettanto. Fedez è determinato a portare avanti la sua battaglia contro l’odio online, dimostrando che, di fronte alle minacce alla sua famiglia, non esiterà a difenderla a tutti i costi. La questione ora si sposta su come reagiranno gli haters di fronte a questa sfida diretta.

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Emis Killa accusa Fedez di parlare troppo: “Togliti il mio nome dalla bocca”

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da rollingstone.it

Il mondo della musica hip-hop italiano registra un acceso scambio di parole tra due rapper di fama nazionale: Emis Killa e Fedez. La scintilla che ha innescato questa controversia è stata l’arresto di Shiva, un noto artista hip-hop italiano, e la reazione della scena rap a questa situazione. Questo articolo esplorerà le dichiarazioni incendiarie di Emis Killa e la risposta di Fedez, che hanno catturato l’attenzione del pubblico e dei fan.

Il contesto: l’arresto di Shiva e la reazione nella scena rap

La vicenda prende il via con l’arresto di Shiva, un rapper italiano noto per la sua musica e la sua presenza nella scena hip-hop. La squadra mobile di Milano lo ha arrestato con l’accusa di tentato omicidio, e la situazione si è ulteriormente complicata con l’accusa della Procura di Ascoli Piceno di aver accoltellato un uomo durante una rissa avvenuta il 30 agosto a San Benedetto del Tronto.

L’arresto di Shiva ha scatenato la reazione della scena rap italiana, con molti artisti e appassionati che hanno espresso solidarietà attraverso il movimento #freeshiva. Questo movimento ha raccolto il sostegno di nomi di spicco come Guè, Lazza ed Emis Killa.

Le dichiarazioni di Emis Killa

Emis Killa ha condiviso il suo pensiero sui social media riguardo all’arresto di Shiva e alla reazione del pubblico. Ha scritto: “Non sono mai contento quando un giovane di talento finisce nelle grinfie dello Stato. Vi vedo, che godete nei commenti ogni volta che legano qualcuno, infamoni. Sto genere non sarà mai vostro, sarete per sempre dei turisti.”

Ha anche sottolineato l’importanza del supporto agli artisti che rappresentano il genere hip-hop, ma ha criticato l’ipocrisia e la confusione del pubblico riguardo a tali situazioni.

La risposta di Fedez

Fedez ha riportato queste parole di Emis Killa durante una puntata del suo video podcast “Muschio Selvaggio”. Ha discusso la percezione errata che potrebbe sorgere tra i giovani appassionati di rap, che vedono l’arresto di Shiva come un evento paragonabile a quello di Julian Assange. Fedez ha evidenziato il potenziale impatto negativo di questa reazione sul pubblico.

La replica di Emis Killa

La risposta di Emis Killa non si è fatta attendere. Ha iniziato condividendo un frammento del video di Fedez sul suo profilo Instagram, aggiungendo tre emoji rappresentanti la polizia, dando a Fedez dello “sbirro”. Inoltre, Emis Killa ha lanciato un messaggio diretto a Fedez, accusandolo di essere ipocrita: “Che bravo ragazzo. Peccato che poi vieni a fare il simpaticone con i miei amici, che sono persone che condividono gli stessi valori da me espressi, e che la galera se la son fatta, a fare che ‘ti farebbe proprio piacere avere degli amici street’. Secondo me è meglio che stai con gli influencer. E magari che il mio nome te lo levi dalla bocca quando vuoi pulirti la faccia in pubblico.”

Conclusioni

Il dissing tra Emis Killa e Fedez rappresenta un punto di tensione nella scena rap italiana, evidenziando divergenze di opinioni e valori tra gli artisti. Mentre il pubblico osserva con interesse lo svolgersi di questa polemica, resta da vedere se ci saranno ulteriori sviluppi in questa disputa tra due dei nomi più noti della musica hip-hop italiana.

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Fedez e le Stimolazioni Transcraniche: Un Approccio Innovativo nella Cura della Depressione – Cosa Sono e Come Funzionano

Fedez e le Stimolazioni Transcraniche: Un Approccio Innovativo nella Cura della Depressione – Cosa Sono e Come Funzionano

Fedez e le Stimolazioni Transcraniche: Un Approccio Innovativo nella Cura della Depressione – Cosa Sono e Come Funzionano

da vanityfair.it

Introduzione: La depressione è una malattia diffusa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Ma la sua incidenza potrebbe essere ancora più elevata di quanto si pensi. In Italia, ad esempio, il 23% degli adolescenti soffre di depressione, superando la media europea. Recentemente, il noto cantante e rapper Fedez ha condiviso la sua lotta con la depressione e come sta cercando di affrontarla. Una delle terapie alle quali si è sottoposto è la “stimolazione transcranica,” ma cosa significa esattamente questo termine e come funziona? ‘Vanity Fair’ lo ha chiesto a allo psichiatra Marco Bortolomasi, coordinatore dell’equipe medica della Casa di Cura Villa Santa Chiara di Quinto, in provincia di Verona.

Che cos’è la stimolazione transcranica? La “stimolazione transcranica a corrente diretta” (tDCS) è una tecnica di neuromodulazione cerebrale che modifica l’attività dei circuiti cerebrali. Utilizza un piccolo dispositivo che trasmette una scarica elettrica a bassa intensità (1-2 milliAmpere) attraverso due elettrodi applicati sulla testa. La corrente continua passa da un elettrodo all’altro e influenza l’attività elettrica dei circuiti cerebrali che attraversa.

Quali effetti produce la stimolazione transcranica? La tDCS ha una funzione neuromodulatrice e mira a modulare specifiche aree del cervello, come la corteccia prefrontale sinistra. Questa regione è associata a squilibri nell’umore, ed è quindi un obiettivo comune nella terapia della depressione. La stimolazione transcranica può contribuire a stabilizzare l’attività di questa area e migliorare il benessere mentale.

In quali casi si utilizza? La tDCS si utilizza principalmente per disturbi d’ansia, dolore cronico e riabilitazione post-ictus, ma è un supporto utile anche nella terapia della depressione. Soprattutto se abbinata alla psicoterapia. È un approccio integrato che può contribuire a migliorare i risultati nella gestione della depressione.

Come si esegue la terapia di stimolazione transcranica? La terapia di stimolazione transcranica viene eseguita attraverso cicli specifici, la cui durata viene stabilita in base alla diagnosi individuale. In generale, viene praticata due volte al giorno per 20 minuti, con una durata totale variabile.

Ci sono effetti collaterali? Una delle caratteristiche vantaggiose della tDCS è che non è invasiva e non comporta effetti collaterali significativi. Gli apparecchi utilizzati sono altamente sofisticati e programmabili per garantire tempi e intensità sicure. Questa tecnica è generalmente ben tollerata dai pazienti.

In conclusione, la stimolazione transcranica rappresenta un approccio innovativo nella cura della depressione e di altri disturbi mentali. Mentre la ricerca continua a esplorare i suoi effetti e le sue applicazioni, è importante ricordare che dovrebbe essere utilizzata sotto la supervisione di professionisti della salute mentale qualificati. L’esperienza di Fedez con questa terapia rappresenta un passo avanti nella sensibilizzazione sulla salute mentale e può offrire speranza a coloro che lottano con la depressione.

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