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“Sportitalia” streaming 29 gennaio 2025 (VIDEO)

“Sportitalia” streaming 29 gennaio 2025 (VIDEO)

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‘In campo con Flavio’ – Lazio-Fiorentina: scontro europeo giocato fino all’ultima goccia di sudore all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ – Lazio-Fiorentina: scontro europeo giocato fino all’ultima goccia di sudore all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ – Lazio-Fiorentina: scontro europeo giocato fino all’ultima goccia di sudore all’Olimpico

Serie A

Allo Stadio Olimpico di Roma si è giocata Lazio-Fiorentina, uno scontro per la zona Europa/Champions League. Una vittoria avrebbe aiutato e non poco entrambe le squadre.

La Lazio arrivava dal successo europeo contro la Real Sociedad, che le ha permesso di accedere direttamente agli ottavi di Europa League. La Fiorentina, invece, non attraversava un ottimo momento, dato che l’ultima vittoria in campionato risaliva all’8 dicembre, in occasione di Fiorentina-Cagliari.

Ci si aspettava una Lazio propositiva, pronta a cercare subito Castellanos, considerando la densità offensiva della Fiorentina, schierata con tre trequartisti alle spalle di una punta. La Viola, invece, puntava sul possesso palla e su Kean, la cui forza fisica poteva risultare utile nel conquistare falli e nel fare sponda per agevolare i tiri dei trequartisti.

La partita inizia subito con due lampi viola.

All’11’ Adli sblocca il risultato. Brutta palla persa da Marusic, che facilita il cross di Gosens per la battuta al volo di Adli: il tiro è preciso e buca Provedel per lo 0-1. La difesa della Lazio è scoperta, con Marusic e Pellegrini fuori posizione, agevolando rispettivamente l’inserimento di Adli e il cross di Gosens.

Il raddoppio arriva poco dopo, al 19’. Sembra un déjà vu del derby, con i biancocelesti che incassano due gol evitabili nel primo tempo. Ancora una volta il pericolo nasce da un cross, stavolta dalla sinistra: Dodô mette un pallone perfetto sulla testa di Beltrán, che deve solo spingere in rete da pochi passi.

La Lazio va in blackout e fatica a reagire. Il baricentro resta basso e si sente l’assenza di Rovella a centrocampo, con Dele-Bashiru fuori ruolo. Isaksen, inoltre, non riesce a incidere, complice la difficoltà della squadra nel costruire gioco. Prima dell’intervallo, Gudmundsson colpisce un palo in rovesciata.

Nella ripresa la Fiorentina gestisce la partita.

L’incontro poi si spegne, complice l’espulsione di Adli dalla panchina, che scatena scintille tra le due squadre e porta all’espulsione di Palladino e Baroni. La Lazio prova ad affacciarsi nell’area di De Gea, ma senza impensierire seriamente l’ex portiere del Manchester United.

Al 92’ la Lazio accorcia le distanze.

Sugli sviluppi di un corner, Hysaj prolunga la traiettoria e Marusic, di testa, batte De Gea. Poi il portiere spagnolo si supera con un’altra parata decisiva, ancora su Marusic.

All’ultimo respiro, al 98’, Pedro colpisce il palo.

L’ex Roma calcia da fuori area, il pallone impatta sul palo interno e danza sulla linea di porta prima di uscire clamorosamente. La Fiorentina ritrova la vittoria in campionato dopo quasi due mesi, battendo una Lazio imprecisa, punita dai due gol subiti nel primo tempo.

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ BOLOGNA-BORUSSIA DORTMUND: VITTORIA STORICA DEI FELSINEI IN CHAMPIONS LEAGUE

“Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025 (ASCOLTA)

“Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025 (ASCOLTA)

“Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025 (ASCOLTA)

Introduzione – “Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025

Radiosei, la prima, unica, e grande radio per i tifosi della Lazio, rappresenta un progetto esclusivo e originale nato nel 2004. Fin dall’inizio, è diventata la voce dei tifosi biancocelesti, coprendo in modo completo tutti gli eventi agonistici del mondo Lazio.

Una Voce Attenta e Professionale – “Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025

Radiosei è molto più di una semplice stazione radiofonica. È un punto di riferimento per tutti coloro che seguono con passione la squadra della capitale. La sua programmazione è incentrata sull’informazione sportiva biancoceleste, offrendo cronache, approfondimenti, e trasmissioni in diretta, il tutto con un’attenzione particolare ai temi sociali, economici, e culturali che riguardano la S.S. Lazio.

Il punto di riferimento per i tifosi della Lazio – “Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025

La frequenza FM storica, 98.100 MHz, è il punto di riferimento per i tifosi della Lazio. Tuttavia, Radiosei è accessibile ovunque tramite il servizio di streaming online. Questo permette a un vasto pubblico, sia a Roma che fuori città, di godere della sua programmazione senza interruzioni.

Un’Emittente Vicina Ai Suoi Ascoltatori – “Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025

Radiosei non è solo una fonte di informazioni e intrattenimento per i tifosi della Lazio, ma è anche una voce che racconta la passione, la fede e le emozioni di coloro che seguono la squadra. Con la partecipazione attiva degli ascoltatori, la stazione diventa un luogo di condivisione e coinvolgimento per tutta la comunità biancoceleste.

La Diffusione e La Direzione – “Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025

Radiosei è un’opera dell’editore Franco Nicolanti, con sede a Roma in Via Tiburtina 719. Grazie alle sue regie mobili e allo studio mobile, la stazione può trasmettere i suoi programmi anche al di fuori della sede principale. Questo amplifica la sua portata e permette a un numero sempre maggiore di persone di accedervi.

 Conclusione – “Radiosei” streaming – 28 gennaio 2025

Radiosei è molto più di una semplice stazione radiofonica. È diventata un punto di riferimento per i tifosi della Lazio, offrendo loro non solo informazioni e intrattenimento, ma anche un luogo in cui condividere la loro passione per la squadra del cuore. Grazie alla sua presenza su FM e in streaming, Radiosei continua a crescere, raggiungendo un pubblico sempre più vasto e trasmettendo la voce dei tifosi biancocelesti in tutto il mondo.

RADIOSEI DIRETTA STREAMING –  28 GENNAIO 2025 PER ASCOLTARE CLICCA QUI

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“Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025 (ASCOLTA)

“Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025 (ASCOLTA)

“Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025 (ASCOLTA)

Introduzione – “Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025

Radiosei, la prima, unica, e grande radio per i tifosi della Lazio, rappresenta un progetto esclusivo e originale nato nel 2004. Fin dall’inizio, è diventata la voce dei tifosi biancocelesti, coprendo in modo completo tutti gli eventi agonistici del mondo Lazio.

Una Voce Attenta e Professionale – “Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025

Radiosei è molto più di una semplice stazione radiofonica. È un punto di riferimento per tutti coloro che seguono con passione la squadra della capitale. La sua programmazione è incentrata sull’informazione sportiva biancoceleste, offrendo cronache, approfondimenti, e trasmissioni in diretta, il tutto con un’attenzione particolare ai temi sociali, economici, e culturali che riguardano la S.S. Lazio.

Il punto di riferimento per i tifosi della Lazio – “Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025

La frequenza FM storica, 98.100 MHz, è il punto di riferimento per i tifosi della Lazio. Tuttavia, Radiosei è accessibile ovunque tramite il servizio di streaming online. Questo permette a un vasto pubblico, sia a Roma che fuori città, di godere della sua programmazione senza interruzioni.

Un’Emittente Vicina Ai Suoi Ascoltatori – “Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025

Radiosei non è solo una fonte di informazioni e intrattenimento per i tifosi della Lazio, ma è anche una voce che racconta la passione, la fede e le emozioni di coloro che seguono la squadra. Con la partecipazione attiva degli ascoltatori, la stazione diventa un luogo di condivisione e coinvolgimento per tutta la comunità biancoceleste.

La Diffusione e La Direzione – “Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025

Radiosei è un’opera dell’editore Franco Nicolanti, con sede a Roma in Via Tiburtina 719. Grazie alle sue regie mobili e allo studio mobile, la stazione può trasmettere i suoi programmi anche al di fuori della sede principale. Questo amplifica la sua portata e permette a un numero sempre maggiore di persone di accedervi.

 Conclusione – “Radiosei” streaming – 24 gennaio 2025

Radiosei è molto più di una semplice stazione radiofonica. È diventata un punto di riferimento per i tifosi della Lazio, offrendo loro non solo informazioni e intrattenimento, ma anche un luogo in cui condividere la loro passione per la squadra del cuore. Grazie alla sua presenza su FM e in streaming, Radiosei continua a crescere, raggiungendo un pubblico sempre più vasto e trasmettendo la voce dei tifosi biancocelesti in tutto il mondo.

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‘In campo con Flavio’ – Bologna-Borussia Dortmund: vittoria storica dei felsinei in Champions League

‘In campo con Flavio’ – Bologna-Borussia Dortmund: vittoria storica dei felsinei in Champions League

‘In campo con Flavio’ – Bologna-Borussia Dortmund: vittoria storica dei felsinei in Champions League

Champions League

Al Dall’Ara di Bologna si è giocata Bologna-Borussia Dortmund.
I locali vengono dalla vittoria per 3-1 contro il Monza in campionato, mentre i tedeschi sono decimi in Bundesliga e la qualificazione, sia ai playoff che agli ottavi, si fa ogni partita più proibitiva.
È a rischio la panchina giallonera, con Nuri Sahin che potrebbe salutare in caso di sconfitta.

La partita inizia subito a ritmi altissimi, con il Bologna riversato in avanti a pressare e attaccare, lasciando comunque pochissimi spazi in difesa, così da impedire al Dortmund di ripartire.
Al 15’ arriva subito un rigore per il Dortmund: Holm trattiene Anton in area di rigore e causa il penalty.
Dal dischetto si presenta Guirassy, che in stagione ha già segnato 14 gol, 7 in Bundesliga e 7 in Champions.
Col cucchiaio il guineano batte Skorupski, siglando lo 0-1.

La partita sembra mettersi in discesa per il Dortmund, ma il Bologna non demorde. Ferguson, Ndoye, Castro e un miracolo di Kobel su Orsolini fanno tremare il “muro giallo”.
C’è però una pessima notizia per il Bologna: esce per infortunio Orsolini. Gli esami evidenziano una lesione del bicipite femorale che lo terrà fermo per un mese. Al suo posto entra Iling-Junior.
Il Dortmund si vede poco in attacco dopo il gol e si limita a difendere ottimamente. Il Bologna crea molto e meriterebbe il pareggio. La prima frazione di gioco si chiude sull’1-0 per i tedeschi.

Nella ripresa il Dortmund torna più aggressivo, alzando la pressione, mentre il Bologna fraseggia bene ed esce palla al piede con qualità.
Anche il Dortmund torna a farsi vedere in avanti con Guirassy, che cerca lo spunto per il raddoppio.
Il Bologna inserisce la sua “arma europea”, Thijs Dallinga, che si sta riscattando in campionato dopo i gol rifilati a Torino e Roma.
Proprio lui, al 71’, firma l’1-1: Odegaard, in un due contro uno, trova in mezzo il centravanti ex Tolosa, che tutto solo deve solo appoggiare in rete il gol del pari.

Nemmeno il tempo di rimettere il pallone al centro che il Bologna completa la rimonta al 72’.
I rossoblù recuperano palla e ripartono velocemente. Dallinga calcia addosso a Kobel, ma il più lesto ad avventarsi sulla ribattuta è Iling-Junior, che a porta sguarnita segna e fa esplodere il Dall’Ara.
Il Dortmund non riesce più a salire, bloccato da una difesa impeccabile con Lucumí, Beukema e Casale perfetti.

Il Bologna continua ad attaccare e con Odgaard e Ndoye va vicinissimo al colpo del K.O.

Finisce così, con il Bologna che supera inaspettatamente il Dortmund in casa. I tedeschi deludono con una prestazione sottotono.

Arrivano comunque brutte notizie per i rossoblù: il lungo stop di Orsolini pesa sulla squadra. Inoltre, festeggiano una vittoria storica, ma inutile ai fini della qualificazione, perché sono matematicamente eliminato dalla Champions.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’- ATALANTA NAPOLI: SFIDA SCUDETTO BELLISSIMA AL GEWISS

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‘In campo con Flavio’ – Atalanta-Napoli: sfida scudetto bellissima al Gewiss

‘In campo con Flavio’ – Atalanta-Napoli: sfida scudetto bellissima al Gewiss

‘In campo con Flavio’ – Atalanta-Napoli: sfida scudetto bellissima al Gewiss

Serie A

Al Gewiss Stadium di Bergamo si è giocata Atalanta-Napoli, con due squadre in un ottimo momento di forma. Il Napoli non perde dall’8 dicembre, mentre l’Atalanta dal 24 settembre. Il Napoli ha subito un importante addio: quello di Kvicha Kvaratskhelia, giocatore che si era reso protagonista indiscusso della Serie A 2022/2023, l’anno del terzo scudetto. È andato via per una cifra di 70 milioni, che il Napoli utilizzerà per investire in un centrocampista, una riserva di Neres e un difensore, avendo già acquistato Billing. Ora conta solo la partita di Bergamo, fondamentale per la corsa scudetto.

Torna Retegui per l’Atalanta, mentre Gasperini lascia fuori De Ketelaere. La partita inizia con una fase di studio tra le due squadre, che applicano una pressione forte l’una sulla difesa dell’altra, costringendo i portieri e i difensori a fare rilanci frettolosi. Al 16’ l’Atalanta sblocca il risultato con una rete bellissima di Retegui, che, dopo un rimpallo, si gira su Rrahmani e mette la palla sotto la traversa, battendo un incolpevole Meret.

Il Napoli vuole immediatamente il pareggio. McTominay e Lobotka costruiscono innumerevoli azioni, con Lukaku che fa da sponda e Neres e Politano che rifiniscono. L’ex Roma, dopo un cross di Neres, calcia forte col sinistro. Il mancino di Politano si insacca alle spalle di Carnesecchi, pareggiando il match, che già al 30’ è sull’1-1. Dall’altra parte, l’Atalanta, con Ederson e De Roon, costruisce e poi scarica il pallone a Lookman, che o serve Retegui per il tiro, oppure calcia sul primo palo, come fa sempre. La partita si gioca principalmente a centrocampo, con i due mediani protagonisti in duelli bellissimi.

Al 40’ il Napoli segna ancora. I partenopei ribaltano la partita con McTominay, che, dopo una grande partita di sacrificio e ripartenza, timbra il cartellino col sinistro, grazie a un assist perfetto di Anguissa. La prima frazione di gioco finisce così.

Nel secondo tempo, entrambe le squadre vogliono segnare, come dimostrano i due tiri di Lukaku da una parte e di Retegui dall’altra. Al 55’ l’Atalanta pareggia. Lookman compie un’azione personale perfetta: prima si beve Di Lorenzo, poi è anche fortunato sul rimpallo, dove Politano gli serve la palla sul mancino. Da fuori area, il nigeriano segna e riporta l’Atalanta sul pari.

L’Atalanta continua ad attaccare con Samardzic e De Ketelaere, che impegnano Meret e la difesa del Napoli, ma i partenopei reggono bene senza particolari rischi. Il Napoli riesce a uscire poco, dato che la difesa dell’Atalanta è molto alta, con Scalvini, Djimisti e Hien che sono quasi a centrocampo quando l’Atalanta è nella metà campo avversaria.

Al 78’ sorprendentemente, il Napoli va in vantaggio. Anguissa crossa dalla sinistra e pesca perfettamente Lukaku. Scalvini scivola in marcatura, e il centravanti belga deve solo spingere in porta di testa il gol del 2-3. Che partita! Non ci sono più occasioni per le due squadre, con il Napoli che si chiude e lascia fare le azioni all’Atalanta, che però non riesce a concretizzare.

La sfida scudetto della seconda giornata di ritorno viene vinta dal Napoli, che, quando tornerà a Napoli, sarà accolta da una folla tinta d’azzurro.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – JUVE-MILAN: UNO-DUE TERRIBILE DEI BIANCONERI NELLA RIPRESA

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‘In campo con Flavio’ – Juve-Milan: uno-due terribile dei bianconeri nella ripresa

‘In campo con Flavio’ – Juve-Milan: uno-due terribile dei bianconeri nella ripresa

‘In campo con Flavio’ – Juve-Milan: uno-due terribile dei bianconeri nella ripresa

Serie A

All’Allianz Stadium di Torino si è giocata Juve-Milan, una partita che ha visto affrontarsi due squadre in crisi. La Juve, che non vince dal 22 dicembre, dalla partita a Monza, seguita da tre pareggi, per un totale di tredici in stagione, e il Milan, che dall’arrivo di Conceição sta cambiando marcia. Tuttavia, dopo la convincente vittoria in Supercoppa, in campionato non sono arrivate le prestazioni sperate. Con il pareggio contro il Cagliari fra tutte, ma anche la vittoria all’ultimo secondo a Como. Tra l’altro, con una prestazione non brillante.

La partita inizia subito con ritmi alti, con un’occasione per parte: la Juve spaventa il Milan con Mbangula e Gatti, e i rossoneri spaventano i bianconeri con Leao e Reijnders, i due uomini più in forma della squadra. Il gioco si sviluppa con numerose costruzioni dal basso da parte di entrambe le squadre, che tendono a rivolgersi ai due mediani: da una parte Fofana e Reijnders, dall’altra Locatelli e Thuram. La Juve è più propositiva e si fa vedere in attacco con azioni prolungate, mentre il Milan attende e riparte spesso in contropiede, sfruttando gli strappi in velocità di Leao.

Il primo tempo termina così.

Nel secondo tempo, la Juve non inizia nel migliore dei modi a causa dell’infortunio di Yildiz, sostituito nell’intervallo da Weah. Al 59’, passa in vantaggio la Juve. Nico Gonzalez, in ripartenza, apre per Mbangula. Il belga, dopo aver bruciato Emerson Royal, piazza il destro, deviato dallo stesso brasiliano, che si insacca in rete dopo aver baciato la traversa. Emerson Royal esce male dal disimpegno prima e si fa dribblare poi.

Subito dopo, al 64’, arriva il raddoppio dei locali. Ancora in ripartenza, stavolta con Thuram, che cerca l’accorrente Weah. Lo statunitense piazza il mancino alle spalle di Maignan, siglando il raddoppio. La Juve torna in avanti, cercando anche il terzo gol. Il Milan, invece, non riparte più: dopo l’intraprendenza mostrata nel primo tempo, si spegne, prende prima due gol in poco tempo e poi non riesce più a ripartire. La Juve approfitta delle lacune del Milan e segna altri due gol.

Finisce 2-0 per la Juventus in questo scontro diretto per la Champions League, con le reti di Mbangula e Weah.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’- BOLOGNA-ROMA: SECONDO TEMPO INCANDESCENTE AL DALL’ARA

 

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‘In campo con Flavio’ – Bologna-Roma: secondo tempo incandescente al Dall’Ara

‘In campo con Flavio’ – Bologna-Roma: secondo tempo incandescente al Dall’Ara

‘In campo con Flavio’ – Bologna-Roma: secondo tempo incandescente al Dall’Ara

Serie A

Al Dall’Ara di Bologna si è giocata Bologna-Roma, un match bello da vedere, su cui c’erano grandi aspettative, e anche pesante per la classifica.
La Roma è in risalita, grazie alla vittoria nel derby e al pareggio contro il Milan che hanno dato speranza.
Il Bologna, invece, arriva dalla sconfitta con il Verona e deve recuperare una partita, quella con l’Inter, causa Supercoppa.
La partita inizia con buone trame di gioco da parte delle due squadre, in particolare con la Roma che costruisce spesso dal basso con Paredes, che sviluppa l’azione. Il Bologna, invece, cerca frequentemente gli esterni, soprattutto Dominguez, che riesce sempre a puntare e saltare l’uomo, qualunque sia la posizione di campo in cui si trovi.
La prima occasione è per il Bologna: Dallinga, oggi preferito a Castro, si gira in un fazzoletto di campo, ma Svilar è pronto e para.
La Roma si affida ora a Dovbyk, che con le sue sponde preziose e i suoi cambi di fronte riesce a dare profondità alla squadra, proprio come nella partita contro la Lazio.
Poi la Roma riesce a farsi vedere in attacco, ma spreca prima con un tiro di Paredes da fuori e poi con un colpo di testa di Dovbyk.
Continua a pressare la Roma che, grazie a un errore di Lucumi, riesce a crearsi una buona occasione con Dybala, che però colpisce col destro da posizione defilata e manda alto.
La prima frazione di gioco si conclude sullo 0-0.

Nel secondo tempo, come dice il titolo, succede di tutto.
Infatti, c’è subito una buona occasione per il Bologna in contropiede, ma Paredes rimonta Dominguez, autore di una partita perfetta, e manda il pallone in fallo laterale.
Al 58’, passa la Roma.
Kone strappa il pallone a centrocampo, portandosi via due avversari, e allarga per Saelemaekers.
Proprio l’ex, rientra sul sinistro e punisce Skorupski, non perfetto nell’intervento, per lo 0-1 Roma.
Saelemaekers non esulta, avendo trovato il gol del vantaggio, il quarto del suo campionato.
Non ha però il tempo di chiedere scusa ai tifosi rossoblu, che perde un pallone sanguinoso a centrocampo, permettendo a Dominguez di andare in contropiede. Dominguez brucia in velocità sia lo stesso belga che Paredes.
L’argentino poi allarga su Odgaard, che mette dentro.
A centro area c’è Dallinga tutto solo, che stoppa e calcia col destro, toccando Svilar con la gamba, ma non basta a evitare il pareggio, tre minuti dopo il vantaggio, al 61’.
Batte la Roma il calcio d’inizio, ma perde un altro pallone, su cui si avventa ancora Dominguez.
Stavolta è bravo Hummels a leggere la situazione e a mandare in calcio d’angolo.
Cross di Ferguson, colpisce di testa Lucumi, ma il pallone va a sbattere sul polso di Kone, e Abisso non ha dubbi: indica il dischetto.
Cinque minuti dopo essere passata in vantaggio, la Roma si ritrova sul pareggio, con Ferguson pronto a calciare il rigore.
Lo scozzese spiazza Svilar e porta il Bologna in vantaggio.
La Roma prova a reagire, ma il Bologna ha due importanti occasioni con Orsolini, che calcia addosso a Svilar tutte e due le volte, da ottima posizione.
Vuole il pareggio la Roma, e all’ultima palla del match trova il calcio di rigore.
Baldanzi batte un calcio d’angolo, e Ndicka colpisce di tacco.
Sul colpo dell’ivoriano, Lucumi colpisce di mano, ma inizialmente Abisso non vede l’infrazione.
Dopo le proteste e il check al monitor del VAR, assegna il penalty.
Date le assenze di Dybala e Paredes, sul pallone va Dovbyk.
L’ucraino, con il ghiaccio nelle vene, spiazza Skorupski e fa pareggiare la Roma al 98’, evitando un’altra sconfitta in trasferta.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – INTER-MILAN: PARTITA BELLISSIMA A RIYADH

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‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: partita bellissima a Riyadh

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: partita bellissima a Riyadh

‘In campo con Flavio’ – Inter-Milan: partita bellissima a Riyadh

Supercoppa italiana

Alla Kingdom Arena di Riyadh si è giocata la finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan.
I rossoneri si stanno riprendendo dopo la crisi avuta con Paulo Fonseca, ma adesso, con Sergio Conceição, sembrano aver trovato la giusta quadra per ottenere le vittorie.
I nerazzurri, invece, stanno attraversando un ottimo periodo, con cinque vittorie consecutive in Serie A.

Per il Milan ci sono ottime notizie: è rientrato Rafael Leão tra i convocati. Mentre per l’Inter, il grande assente è Thuram.

La partita inizia subito con una pessima notizia per l’Inter, che perde Çalhanoğlu per un infortunio muscolare al 33’. Le due squadre effettuano un prolungato fraseggio, che coinvolge i trequartisti per il Milan e gli esterni per l’Inter.

Proprio con Dimarco arriva la prima occasione del match per l’Inter. Dopo un ottimo lavoro di Taremi, che tiene il pallone sulla trequarti, lo scarica all’ex Verona. Il numero 32 carica il sinistro, ma Maignan si stende benissimo e compie una grande parata.

Anche il Milan si rende pericoloso, ma non riesce mai a essere cinico sotto porta. Il ritorno in campo di Pulisic aiuta i rossoneri a essere più profondi nella fase di costruzione, con l’americano che si inserisce tra le linee, mantenendo al contempo compattezza durante la fase di non possesso.

Proprio all’ultimo minuto di recupero del primo tempo, l’Inter passa in vantaggio. Ancora Taremi scarica il pallone giusto, questa volta per Lautaro. L’argentino, dopo un paio di finte, calcia con un ottimo sinistro a fil di palo, battendo Maignan.

Finisce così la prima frazione.

Il secondo tempo inizia esattamente come si era concluso il primo: con un gol dell’Inter. Stavolta, il marcatore è l’iraniano Taremi, che dopo un’ottima partita di sacrificio, condita anche da un assist per Lautaro, fa 2-0. De Vrij lancia perfettamente dalle retrovie, Taremi controlla e con un destro preciso all’angolino raddoppia, mettendo una seria ipoteca sul derby.

Ma proprio da quel gol inizia la rimonta milanista. Infatti, al 50’, Conceição decide di far entrare Rafael Leão, e il Milan cambia volto. Un minuto dopo il suo ingresso, Leão si guadagna la punizione che porta al gol del 2-1. Hernandez si incarica della battuta e calcia a giro dal limite dell’area, trovando una traiettoria perfetta che si infila alle spalle di Sommer.

L’Inter si abbassa, cercando di gestire il pallone per far scorrere i minuti, ma alcuni errori tecnici pesano. Inizia un vero e proprio assedio del Milan, con Sommer protagonista per le sue parate e Bastoni decisivo con le sue ottime chiusure difensive.

Al 72’, l’Inter coglie il palo con Carlos Augusto, che prova un colpo di testa. La palla colpisce il palo, rimbalza su Maignan, ma non entra.

All’80’, il Milan trova il gol del pareggio. L’accoppiata Theo-Leão non si smentisce: il francese, dopo un lancio del numero 10, serve un cross perfetto per Pulisic. L’americano stoppa e gira in porta da vero rapace d’area.

L’Inter continua ad avere problemi difensivi, lasciando troppi spazi agli avversari.

La partita rimane intensa: l’Inter ci prova ancora, ma il Milan, con la velocità e il dribbling di Leão, Theo, Pulisic e Reijnders, riesce a portare avanti il pallone, guadagnando secondi preziosi per arrivare ai rigori.

All’ultimo respiro, dopo un’occasione per Dumfries, il Milan colpisce ancora. Leão brucia Bisseck in dribbling, arriva sul fondo e serve un pallone perfetto per Tammy Abraham, che al 93’ insacca a porta vuota dopo un’uscita non perfetta di Sommer.

Il Milan vince la Supercoppa Italiana a Riyadh grazie a una rimonta spettacolare, costruita su tre azioni di grande qualità.

Grande prestazione del collettivo rossonero e di Rafael Leão, che ha dato quel qualcosa in più alla squadra. Nonostante la sconfitta, anche l’Inter può sorridere per la buona prestazione dei suoi attaccanti, soprattutto Lautaro, che sembra essersi sbloccato.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ROMA-LAZIO: GIALLOROSSI VINCENTI NELLA STRACITTADINA

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‘In campo con Flavio’ – Roma-Lazio: giallorossi vincenti nella stracittadina

‘In campo con Flavio’ – Roma-Lazio: giallorossi vincenti nella stracittadina

‘In campo con Flavio’ – Roma-Lazio: giallorossi vincenti nella stracittadina

Serie A

Ormai il derby di Roma lo conosciamo.

Le solite scaramucce tra tifosi prima della partita, l’ansia quando ti siedi su quei seggiolini, e quando ti rialzerai puoi andare a chiamare il tuo amico di sempre e dirgli:
“Stavolta il derby è mio”.

Ci sono le solite coreografie, che non si smentiscono mai, sempre con quel lato provocatorio nei confronti dell’altra tifoseria. Il derby, quest’anno più che mai, si gioca tra due squadre molto distanti in classifica. Con la Roma che si sta rialzando dalla crisi, mentre la Lazio continua, con alcuni intoppi, la corsa Champions.

Ma il derby è una partita a parte. La classifica non conta. Conta la voglia di vincerlo in campo, quel contrasto vinto a centrocampo, quel tiro nel sette.

Claudio Ranieri sceglie di schierare Lorenzo Pellegrini, l’uomo più atteso, per far ricredere la tifoseria che tanto l’ha contestato. Mentre Baroni dà fiducia a Dele-Bashiru, piuttosto che orientarsi su Dia.

La partita inizia subito con un botta e risposta: un tiro di Kone per la Roma e uno di Nuno Tavares per la Lazio, forse i due uomini più in forma delle due squadre.

Al 10° minuto passa in vantaggio la Roma. Palla da destra di Saelemaekers, che riceve Pellegrini. La difesa della Lazio è mal posizionata e lascia a Pellegrini la possibilità di stoppare, controllare e tirare. Il suo destro finisce all’incrocio, con una bellissima traiettoria. Ottimo lavoro da parte di Dovbyk, che serve Saelemaekers e guida l’azione.

Subito dopo, al 18°, raddoppia la Roma. Ancora Dovbyk, che va a servire Dybala. L’argentino allarga per Saelemaekers, che prima calcia di punta, poi, dopo la parata di Provedel, ribadisce in rete, siglando il 2-0.

Vuole reagire la Lazio, che con Dele-Bashiru ha la sua prima occasione. Il nigeriano avanza palla al piede e calcia con deviazione, con la sfera che termina di poco distante dal palo di Svilar.

Sul piano tattico, la Lazio vuole sempre costruire dal basso con un’impostazione prolungata, che va alla ricerca di Guendouzi e Rovella per sviluppare l’azione. Mentre la Roma, senza troppi fronzoli, cerca Dovbyk, che con le sue sponde preziose riesce a dare profondità alla squadra e a creare azioni pericolose.

Finisce così la prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo, la Lazio alza il baricentro e si presenta con un altro modulo: un solo trequartista, Tchaouna, e due punte, Dia e Castellanos. I biancocelesti prendono il pallino del gioco, mentre la Roma si abbassa, concedendo campo agli avversari. La Lazio crea tre importanti occasioni, due con Castellanos e una con Tchaouna.

I due tiri di Castellanos, per distacco l’uomo più pericoloso della Lazio insieme a Nuno Tavares, vengono neutralizzati da Svilar, mentre la traversa ferma Tchaouna, dopo un tiro svirgolato dallo stesso ex Salernitana.

La Roma non riesce quasi mai a uscire dalla propria metà campo, fatta eccezione per un’iniziativa di Pellegrini.

Nascono le solite risse del derby, con protagonisti Castellanos e Hummels. L’argentino viene espulso per fallo di reazione e, oltre a Gila e Zaccagni, mancherà contro il Como nella prossima partita.

Il derby di Roma termina con la vittoria giallorossa per 2-0, con le reti di Pellegrini e Saelemaekers. La Roma riesce a chiudere la pratica nel primo tempo, mentre la Lazio, superiore nella ripresa, non è mai riuscita a essere cinica sotto porta.

Flavio Bussoletti

‘IN CAMPO CON FLAVIO’ MILAN-ROMA: DERBY TRA DELUSE A SAN SIRO

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