Tag: Var

Inter-Verona spunta l’audio del Var e il designatore Rocchi spiega: “Nasca e Fabbri responsabili allo stesso modo”

Inter-Verona spunta l’audio del Var e il designatore Rocchi spiega: “Nasca e Fabbri responsabili allo stesso modo”

Inter-Verona spunta l’audio del Var e il designatore Rocchi spiega: “Nasca e Fabbri responsabili allo stesso modo”

da gazzetta.it

La controversa decisione dell’arbitro Fabbri

Il controverso episodio avvenuto durante la partita Inter-Verona, che ha portato al gol del 2-1 di Frattesi nel recupero, continua a generare polemiche. L’audio relativo all’episodio è stato reso pubblico, evidenziando la situazione incriminata in cui l’arbitro Fabbri ha lasciato proseguire l’azione nonostante il difensore Duda fosse a terra in area.

L’audio in questione

Nell’audio, si sente Nasca, responsabile del Var per la partita a San Siro, esclamare: “Fischia, fischia, ma fischia santo cielo” prima che Frattesi realizzi il gol. La sua richiesta di fermare l’azione è legata al fatto che Duda è a terra in area e avrebbe voluto che l’arbitro interrompesse il gioco, nonostante Fabbri non potesse udire tale richiesta in quel momento. Rocchi, designatore arbitrale, ha successivamente confermato la correttezza di Nasca sulla necessità di fermare l’azione: “Fabbri doveva interrompere l’azione con il difensore a terra in area, soprattutto dopo che è stata colpita la traversa: lì l’azione era finita e non doveva proseguire. Non si può far giocare 3′ con un giocatore a terra in area.”

Inter-Verona spunta l’audio del Var e il designatore Rocchi spiega: “Nasca e Fabbri responsabili allo stesso modo” – La giustificazione di Fabbri

Nell’audio, Fabbri risponde a Nasca sostenendo che Duda l’avesse guardato e si fosse “rimesso giù”, definendo l’azione una mossa furba del giocatore. Nasca, a questo punto, opta per la regolarità del gol, mentre Rocchi ammette che c’era effettivamente un fallo che non è stato notato dal Var. “Non so perché non l’ha colto il Var. L’atteggiamento di Faraoni durante Juve-Verona ci ha fatto arrabbiare tantissimo, ma non ha condizionato la decisione. E così è giusto. Fabbri non dà la giusta importanza al fallo di Bastoni. Le responsabilità su questo gol sono di entrambi, allo stesso modo.”

Riflessioni sul caso

L’episodio solleva interrogativi sull’efficacia del Var nel cogliere situazioni cruciali e sulla soggettività delle decisioni arbitrali. La polemica riguardo alle azioni contestate e alle responsabilità dell’arbitro e del Var continua a dividere gli appassionati di calcio, sollevando la necessità di una maggiore chiarezza e coerenza nelle decisioni arbitrali.

SVEN-GORAN ERIKSSON ANNUNCIA: “HO LO STESSO TUMORE DI VIALLI ORA VOGLIO STARE BENE IL PIU’ A LUNGO POSSIBILE”

Genoa-Inter e la decisione contestata: la spinta di Bisseck e la rabbia dei rossoblu

Genoa-Inter e la decisione contestata: la spinta di Bisseck e la rabbia dei rossoblu

Genoa-Inter e la decisione contestata: la spinta di Bisseck e la rabbia dei rossoblu

da gazzetta.it

Un momento chiave durante la partita tra Inter e Genoa ha sollevato polemiche e rabbia sul campo. La scena ruota attorno al gol di Marko Arnautovic, in cui il difensore Bisseck, con un movimento di testa, si serve delle mani su Strootman, agevolando così l’avanzata dell’attaccante austriaco.

Il punto di vista contestato

La moviola non lascia spazio a dubbi: Bisseck ha chiaramente utilizzato le mani durante il suo tentativo di spizzata nel contrasto con Strootman. La controversia scoppia quando l’arbitro Doveri, nonostante la protesta accesa dei giocatori del Genoa, decide di valutare il gesto come un normale contatto di gioco. La decisione suscita la delusione e la rabbia dei giocatori genoani, che immediatamente circondano l’arbitro per esprimere la loro disapprovazione.

Il dissenso del Genoa

Il Genoa, sentendosi penalizzato da un’interpretazione discutibile, reagisce con veemenza alla mancata consultazione del Var. Il video assistant referee, nonostante la chiara situazione controversa, rimane inattivo. I giocatori del Genoa, increduli, si trovano di fronte a un gol convalidato senza che il sistema tecnologico venga coinvolto per una revisione.

La decisione dell’arbitro e le sue conseguenze

L’arbitro Doveri, pur avendo la possibilità di consultare il Var, sceglie di non farlo e conferma la sua valutazione iniziale. Questo approccio, inevitabilmente, solleva  domande tra i tifosi sulla coerenza e sull’applicazione uniforme delle regole del gioco. La decisione dell’arbitro di considerare la spinta come un normale contatto di gioco è stata accolta con frustrazione e indignazione da parte del Genoa. Sottolineando la necessità di una revisione sistematica delle decisioni arbitrali.

L’assenza di Var: un colpo alla trasparenza

La mancata attivazione del Var in un momento così critico non solo solleva interrogativi sulla qualità del sistema arbitrale tra i tifosi. Ma mette anche in dubbio l’efficacia e l’integrità del Var stesso. L’assenza di una revisione da parte della tecnologia in situazioni chiare come questa potrebbe erodere la fiducia nel sistema. Alimentando, dunque, controversie e dibattiti che potrebbero essere evitati con un intervento tempestivo del Var.

Il dibattito sull’arbitraggio e le sue implicazioni

Il caso solleva interrogativi più ampi sul ruolo degli arbitri e sulle difficoltà che devono affrontare nel prendere decisioni istantanee durante una partita. La pressione, l’analisi rapida e la necessità di mantenere il controllo del gioco sono fattori che spesso complicano il processo decisionale degli arbitri. Tuttavia, è essenziale trovare un equilibrio tra la rapidità delle decisioni e la precisione, specialmente quando il Var è disponibile come strumento di supporto.

La necessità di riflessione e miglioramento

Il contrasto tra Bisseck e Strootman sottolinea l’importanza di riflettere sulle dinamiche arbitrali e sull’uso del Var. La trasparenza, la coerenza e l’efficacia delle decisioni sono fondamentali per mantenere l’integrità del calcio come sport. Il dibattito in corso solleva la necessità di esaminare attentamente le procedure arbitrali. E di valutare come migliorare l’applicazione delle regole, inclusa una gestione più efficace delle situazioni contestate.

Conclusioni

In conclusione, l’episodio durante la partita tra Inter e Genoa offre uno spunto di riflessione sulle sfide dell’arbitraggio e sull’importanza del Var nell’assicurare decisioni giuste e trasparenti. Il Genoa, con la sua reazione indignata, evidenzia la necessità di una valutazione accurata delle dinamiche arbitrali per garantire un gioco equo e privo di controversie. Mentre il calcio continua a evolversi, è essenziale adottare approcci innovativi e migliorare costantemente le pratiche arbitrali per preservare l’integrità e il fascino del nostro amato sport.

STOP AL DECRETO CRESCITA NEL CALCIO ITALIANO LOTITO ATTACCA: “BELLA FESSERIA”

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

da virgilio.it

Introduzione

Nella cornice della 16a giornata di Serie A, la partita tra il Genoa e la Juventus ha fatto parlare non solo per il risultato in campo. Ma anche per le accese proteste del tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, nei confronti dell’arbitro Massa e del VAR. Il giudice sportivo ha preso provvedimenti nei confronti di Allegri, infliggendogli una multa di 10.000 Euro e una diffida a seguito del suo comportamento nel post-partita.

Una partita con diverse controversie

Il match, disputato a Marassi, ha visto la Juventus scontrarsi con il Genoa. In una partita che ha generato diverse controversie e discussioni sulle decisioni arbitrali. Tuttavia, è stata la reazione di Allegri al termine del gioco a far discutere di più. Quando il tecnico si è recato nello spogliatoio dell’arbitro Massa per esprimere il suo dissenso in maniera veemente.

La situazione è degenerata

Secondo quanto riportato nei provvedimenti disciplinari emessi dal giudice sportivo, Allegri, visibilmente furioso per la direzione di gara di Massa, ha inizialmente esposto le sue proteste in modo pacato. Tuttavia, la situazione è degenerata nel corso di una conversazione che è durata ben 40 minuti, culminando in espressioni definite “irrispettose” nei confronti dell’arbitro e del sistema VAR.

Multa sì, squalifica no

La multa di 10.000 Euro, accompagnata da una diffida, rappresenta una sanzione significativa per Allegri, che ha quindi dovuto affrontare le conseguenze delle sue azioni. Tuttavia, il giudice sportivo non ha applicato alcuna squalifica. Garantendo così la presenza del tecnico in panchina per la prossima partita di Serie A contro il Frosinone.

Le dichiarazioni di Allegri nel post partita

Curiosamente, il comportamento di Allegri nel post-partita sembra in contrasto con le dichiarazioni che aveva rilasciato ai giornalisti poco dopo il fischio finale. In conferenza stampa, il tecnico aveva mantenuto un tono più conciliante, elogiando il lavoro dell’arbitro Massa e della sua squadra. “Massa e la squadra arbitrale hanno lavorato bene”, aveva dichiarato Allegri. “Ogni settimana ci sono episodi analoghi che vengono valutati in maniera diversa non dall’arbitro ma dal VAR”.

La scelta comunicativa di Allegri

Le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa fanno emergere un aspetto interessante della sua gestione delle situazioni post-partita. Una distinzione tra le critiche esposte pubblicamente e quelle riservate all’interno dello spogliatoio. Questo comportamento, tuttavia, sembra non essere sfuggito all’occhio attento del giudice sportivo. Che ha ritenuto necessario intervenire con una sanzione economica e una diffida.

Una riflessione più ampia

Il caso solleva anche una riflessione più ampia sulla gestione delle tensioni nel calcio. E sulla necessità di mantenere un dialogo rispettoso e costruttivo tra giocatori, allenatori e arbitri. La richiesta di una “linea guida più uguale per tutti” avanzata da Allegri potrebbe riflettere una preoccupazione diffusa nell’ambiente calcistico. Riguardo alla coerenza e alla trasparenza nelle decisioni arbitrali.

Conclusione

In conclusione, la multa inflitta ad Allegri serve da monito per tutti coloro che partecipano al mondo del calcio. Sottolineando l’importanza di mantenere un comportamento rispettoso e professionale anche nelle situazioni più concitate. La Serie A continua a essere teatro di emozioni e controversie, ma è fondamentale che queste siano gestite con civiltà e nel rispetto delle regole del gioco.

SORTEGGIO DEGLI OTTAVI DI CHAMPIONS E PLAY-OFF DI EUROPA LEAGUE: LE SQUADRE ITALIANE AFFRONTANO SFIDE FORMIDABILI

Polemiche VAR a Genova: alla Juventus manca un rigore nell’1-1 con il Genoa

Polemiche VAR a Genova: alla Juventus manca un rigore nell’1-1 con il Genoa

Polemiche VAR a Genova: alla Juventus manca un rigore nell’1-1 con il Genoa

da gazzetta.it

Introduzione

Una partita intensa e avvincente tra il Genoa e la Juventus al Ferraris, conclusasi sull’1-1, è stata oscurata da un controverso episodio che ha scatenato polemiche. Al 7′ della ripresa, l’arbitro Massa ha negato un calcio di rigore alla Juventus. Generando un acceso dibattito sulle decisioni arbitrali e sull’efficacia del sistema VAR.

Proteste bianconere ignorate dall’arbitro Massa

Il momento cruciale è avvenuto quando il centrocampista del Genoa, Cambiaso, ha inviato un preciso cross dalla destra in direzione dell’area di rigore. Il difensore Bani, con il braccio destro ben visibile e allargato, ha chiaramente toccato la palla. Successivamente, la sfera è passata anche per i piedi di Martinez, ma l’arbitro Massa ha deciso di non assegnare il calcio di rigore. Ignorando le vibranti proteste dei giocatori bianconeri.

Il Var, presente per aiutare le decisioni del direttore di gara in situazioni dubbie, in questo caso ha sorprendentemente evitato di richiamare l’attenzione dell’arbitro al video. La mancanza di un intervento da parte del VAR ha sollevato numerosi interrogativi sulla sua efficacia e sull’accuratezza delle decisioni arbitrali.

In precedenza, la Juventus era riuscita a ottenere un rigore che ha portato al vantaggio temporaneo di 1-0. Chiesa è stato il protagonista, subendo un fallo netto da parte di Martinez. Il numero 7 della Juventus ha realizzato dal dischetto, portando la sua squadra momentaneamente in vantaggio.

Tuttavia, le polemiche non si sono esaurite con il rigore non assegnato. Nel finale di partita, l’arbitro Massa ha mostrato il cartellino giallo a Malinovskyi per un tackle su Yildiz. La decisione è stata contestata, con molti sostenitori della Juventus che ritengono che l’entrata del giocatore ucraino potesse meritare una sanzione più severa. Data la sua intensità e la modalità di esecuzione.

In una partita già carica di tensioni e decisioni arbitrali discutibili, la mancata concessione del rigore alla Juventus ha aggiunto combustibile al fuoco delle polemiche. L’episodio solleva la necessità di un’ulteriore riflessione sulla gestione delle tecnologie VAR. E sulla necessità di garantire la massima chiarezza e correttezza nelle decisioni arbitrali, elemento fondamentale per l’integrità del gioco. La discussione attorno a questo episodio sicuramente continuerà, alimentando il fervore dei tifosi e delle conversazioni calcistiche per i giorni a venire.

EUROPA LEAGUE: MILAN E ROMA ECCO LE RISPETTIVE 7 POSSIBILI AVVERSARIE NEI SEDICESIMI

Polemiche sull’arbitro di Inter-Udinese ma la moviola di Cesari dà ragione al Var: “Rigore solare su Lautaro Martinez”

Polemiche sull’arbitro di Inter-Udinese ma la moviola di Cesari dà ragione al Var: “Rigore solare su Lautaro Martinez”

Polemiche sull’arbitro di Inter-Udinese ma la moviola di Cesari dà ragione al Var: “Rigore solare su Lautaro Martinez”

da sportmediaset.mediaset.it

Nella quindicesima giornata di campionato, l’Inter ha conquistato la vittoria contro l’Udinese grazie al calcio di rigore trasformato da Hakan Calhanoglu. Tuttavia, l’assegnazione del penalty ha scatenato polemiche e discussioni sui social media, con molte persone che hanno contestato la decisione arbitrale in merito alla trattenuta su Lautaro Martinez. Il giornalista sportivo Graziano Cesari ha esaminato l’episodio attraverso la moviola, definendo il fallo su Lautaro come un “rigore solare” e criticando l’errore che, a suo parere, è sfuggito all’attenzione dell’arbitro Di Bello.

Il controverso episodio

Il settimo calcio di rigore assegnato all’Inter in 15 giornate di campionato è stato oggetto di intensa discussione. Il penalty è stato consegnato dopo un contatto tra Lautaro Martinez e un difensore dell’Udinese, Perez, nel primo tempo dell’incontro. Secondo Cesari, il trattenimento su Lautaro era evidente e doveva essere punito con un calcio di rigore. L’attaccante argentino, trovandosi in posizione di vantaggio sulla corsa, è stato oggetto di un fallo che, secondo il giornalista, rappresentava un errore chiaro e evidente, non rilevato dall’arbitro Di Bello.

Utilizzo del VAR e decisione arbitrale

Cesari ha inoltre analizzato l’utilizzo del VAR in questa situazione controversa. Solitamente, si preferisce evitare l’intervento del VAR in caso di contatti considerati alti, lasciando la decisione all’arbitro di campo. Tuttavia, poiché Di Bello si trovava in una posizione relativamente arretrata rispetto all’azione tra Lautaro e Perez, la sala VAR ha ritenuto necessario far rivedere l’azione all’arbitro.

L’episodio ricorda un altro caso di trattenuta non sanzionata da Di Bello in questa stagione, quando Iling Junior del Bologna aveva commesso un fallo su Ndoye durante l’incontro con la Juventus. Anche in quel caso, l’arbitro non era stato richiamato dalla sala VAR, suscitando critiche e malcontento.

Le parole di Cesari

Graziano Cesari ha espresso il suo dissenso riguardo a entrambi gli episodi, sottolineando l’importanza di sanzionare correttamente le situazioni di trattenuta in campo. Ha evidenziato come, in entrambi i casi, gli errori arbitrali abbiano influenzato significativamente lo svolgimento della partita.

Conclusioni

Le polemiche sull’arbitraggio in Inter-Udinese continuano a tenere banco tra i tifosi e gli appassionati di calcio. La moviola di Cesari fornisce una prospettiva analitica dell’episodio del calcio di rigore, alimentando il dibattito sulla necessità di migliorare la coerenza e l’efficacia delle decisioni arbitrali. La stagione calcistica prosegue, e con essa cresce l’attenzione su questioni cruciali come l’utilizzo del VAR e la corretta valutazione degli episodi controversi in campo.

LA JUVENTUS DI GATTI: IL DIFENSORE ‘OPERAIO’ E BOMBER DA’ L’ENERGIA PER LO SCUDETTO MA VLAHOVIC E’ UN REBUS DA RISOLVERE

Copyright © 2012 - 2022 FB Comunicazione di Francesco Girolamo Balzano Testata Giornalistica registrata presso Tribunale di Roma n.263/2012

Partita Iva: 11915641002 | Privacy Policy

Sito web realizzato da

Musa Studio | Web e Comunicazione

VPS