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Bruce Willis e la Sua Battaglia con la Demenza Frontotemporale: L’Amico Regista Rivela dettagli Preoccupanti sulla Sua Salute

Bruce Willis e la Sua Battaglia con la Demenza Frontotemporale: L’Amico Regista Rivela dettagli Preoccupanti sulla Sua Salute

Bruce Willis e la Sua Battaglia con la Demenza Frontotemporale: L’Amico Regista Rivela dettagli Preoccupanti sulla Sua Salute

da tgcom24.mediaset.it

L’iconico attore Bruce Willis, noto per i suoi ruoli indimenticabili in film come “Die Hard,” sta affrontando una difficile battaglia con la demenza frontotemporale. Una malattia neurodegenerativa che ha avuto un impatto significativo sulla sua salute e sulla sua qualità di vita. Questa notizia è stata resa pubblica da Glenn Gordon Caron, amico di lunga data di Willis. E regista e sceneggiatore della celebre serie televisiva “Moonlighting,” che ha portato Willis alla fama negli anni ’80.

Willis, 68 anni, si è ritirato dalle scene lo scorso anno, annunciando pubblicamente che gli era stata diagnosticata l’afasia, una condizione che compromette le capacità cognitive e linguistiche. Tuttavia, in seguito è emerso che la sua vera diagnosi era la demenza frontotemporale, una malattia che colpisce le abilità di comunicazione in modo degenerativo. Questa notizia ha gettato una luce ancora più cruda sulla lotta dell’attore.

La malattia, caratterizzata da un deterioramento progressivo delle capacità mentali e fisiche, ha portato a un peggioramento evidente nella salute di Willis. Tra i sintomi segnalati si includono rallentamento nei movimenti, rigidità articolare, problemi di equilibrio e cambiamenti significativi nel comportamento e nella parola. La famiglia di Willis, tra cui la sua ex-moglie Demi Moore e le cinque figlie, ha condiviso questa “crudele diagnosi” con il mondo il 16 febbraio in un messaggio pubblicato sul sito della Association for Frontotemporal Degeneration.

Glenn Gordon Caron, amico di Willis, ha descritto come la malattia abbia colpito l’attore in termini di comunicazione e comportamento. Willis, che era noto per essere un appassionato lettore, ha dovuto rinunciare alla lettura a causa della malattia. “Era un lettore vorace – non voleva che nessuno lo sapesse – e ora non legge più,” ha dichiarato Caron. Questo rappresenta una delle molte sfide che l’attore sta affrontando a causa della demenza frontotemporale.

Caron, che rimane un amico devoto di Willis e cerca di visitarlo almeno una volta al mese, ha condiviso le sue preoccupazioni sulla salute dell’attore. Ha descritto come Willis stia lottando per esprimersi e come sia difficile per chi gli è vicino vedere la sua condizione peggiorare progressivamente. “Quando sei con lui, sai che è Bruce e sei grato che sia lì, ma la gioia di vivere se n’è andata,” ha detto Caron. Willis, noto per la sua personalità vibrante e il suo amore per la vita, sembra ora vedere il mondo “come attraverso una zanzariera,” secondo l’amico regista.

La malattia ha un impatto non solo su Willis ma anche sulla sua famiglia. Emma Hemming Willis, moglie dell’attore, e le sue tre figlie maggiori, Rumer, Scout e Tallulah, stanno affrontando una situazione difficile. Emma Hemming Willis ha condiviso pubblicamente la sfida di affrontare la demenza di suo marito, sottolineando che la malattia non è solo difficile per chi la vive, ma anche per la famiglia.

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Dieta ricca di vitamina D perdi peso e ti rafforzi

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Dieta ricca di vitamina D perdi peso e ti rafforzi

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da dilei.it

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Nota anche come vitamina del sole, la vitamina D è liposolubile e viene sintetizzata naturalmente dal nostro corpo quando è esposto alla luce naturale. Per essere precisi bisognerebbe parlare di pro-ormone costituito da cinque diverse vitamine (D1, D2, D3, D4 e D5). I suoi benefici sono numerosi. In questo novero è possibile citare la regolazione dell’assorbimento di calcio e fosforo, così come l’ottimizzazione dell’efficienza del sistema immunitario. Ricordiamo altresì che la vitamina D può aiutare molto chi punta a perdere peso e a prevenire le patologie cardiovascolari.

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Sono diverse le testimonianze scientifiche al riguardo. Tra queste è possibile includere uno studio del 2009. Portato avanti da un’equipe attiva presso l’Università di Cambridge. Il lavoro scientifico in questione, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine del British Journal of Nutrition, ha preso in considerazione di dati di un campione di 73 donne. Tutte in sovrappeso e di età media pari a 43 anni.

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Per quel che concerne gli effetti sulla salute cardiovascolare, è interessante citare è un altro studio scientifico risalente sempre al 2009

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A seguito della somministrazione di supplementi a base di calcio e vitamina D è stato possibile individuare al follow up una riduzione della massa grassa. Maggiore rispetto a quella riscontrata nelle pazienti trattate con il placebo. Per quel che concerne gli effetti sulla salute cardiovascolare, è interessante citare è un altro studio scientifico risalente sempre al 2009. Condotto da team di esperti di diverse realtà accademiche tedesche e pubblicato sulle pagine del The American Journal of Clinical Nutrition, si è basato sul reclutamento di 200 soggetti in sovrappeso. A fronte della somministrazione di vitamina D, è stato possibile notare una riduzione significativa di diversi marcatori di rischio di patologie cardiovascolari.

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Un altro aspetto da approfondire quando si parla di dieta ricca di vitamina D riguarda l’influenza positiva sul sistema immunitario. Anche in questo caso la scienza si è pronunciata più volte. Degno di nota a tal proposito è uno studio giapponese del 2010. Condotto da un’equipe scientifica della Jikei University School of Medicine (Giappone), ha permesso di scoprire – a seguito del monitoraggio delle condizioni di 187 bambini – che la supplementazione di vitamina D è in grado di favorire la prevenzione dell’influenza A.

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Dieta ricca di vitamina D perdi peso e ti rafforzi

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Chiariti questi aspetti, è naturale chiedersi quali siano le principali fonti alimentari di vitamina D. Tra le principali è possibile citare il salmone, il tuorlo d’uovo, il latte e lo yogurt fortificati. Per quel che concerne invece i dosaggi di vitamina D consigliati quotidianamente, rammentiamo che molto si basa sui livelli sierici di pro-ormone di ogni singolo individuo. Il fabbisogno quotidiano di vitamina D varia anche a seconda dell’età. Le linee guida internazionale parlano infatti di 600 UI dall’infanzia fino ai 70 anni. Concludiamo facendo presente che, prima di intervenire sull’apporto di questo pro-ormone, è opportuno consultare il proprio medico di fiducia.

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Il tacchino cotto fa bene o male L’incredibile risposta

Il tacchino cotto fa bene o male L’incredibile risposta

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Il tacchino cotto fa bene o male L’incredibile risposta

Il tacchino cotto fa bene o male L’incredibile risposta

Patrizio Annunziata per foyhotech.it

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Il tacchino può essere facilmente intaccata dalla salmonellosi, ma molti si chiedono se il tacchino cotto fa bene o male. Logicamente proprio perchè si potrebbe correre il rischio di ammalarsi di salmonella è importantissimo mangiare il tacchino solo ben cotto. Secondo alcuni studi il tacchino cotto diminuirebbe il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e di sviluppare anche alcune forme di tumore. Il tacchino, infatti, contiene delle proteine nobili, di alta qualità, che l’organismo non riesce a sintetizzare autonomamente. La carne di tacchino, infatti, è con un basso contenuto di grassi. Ecco perché occorre fare molta attenzione al metodo ed ai tempi di cottura di questa carne.

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I benefici di mangiare tacchino

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Il tacchino contiene più proteine del pollo e del manzo, mentre è povero di grassi saturi. Nella sua carne sono presenti amminoacidi che aiutano la crescita dei muscoli e lo sviluppo del fisico in genere. Il tacchino contiene anche ferro, potassio, selenio, vitamine del gruppo B, zinco e fosforo. Tutto questo è importante per il normale sviluppo delle ossa e dei denti. Il tacchino è anche una carne facile da digerire. Ecco perché è un alimento ideale per gli sportivi ma anche per i bambini, gli anziani e le persone con problemi digestivi.

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Il tacchino cotto fa bene o male L’incredibile risposta

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La carne cruda del tacchino va lavata? Assolutamente no! La carne cruda del tacchino non va lavata perchè potrebbe essere potenzialmente contaminata dal pericoloso batterio Campylobacter. Quindi, lavandola si potrebbero contaminare anche utensili, piani di lavoro e alimenti pronti al consumo presenti in cucina attraverso schizzi di acqua. La malattia dovuta a questo batterio si chiama campilobatteriosi ed i sintomi con il quale si manifesta sono febbre, dolori addominali, diarrea, nausea e meno frequentemente vomito. La diarrea dura almeno un giorno e quando si protrae per più giorni può riportare anche la presenza di muco e sangue.

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La carne di tacchino è antitumorale?

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I minerali presenti nel tacchino possono aiutare a prevenire il cancro, questo almeno quanto dichiarato da alcuni studi effettuati. Il tacchino contiene selenio, che è essenziale per una sana funzione della tiroide e del sistema immunitario. Il selenio ha un ruolo essenziale antiossidante da svolgere nel sistema di difesa, aiutando ad eliminare i radicali liberi che favoriscono il cancro. Nella scelta di questa carne occorre preferire il tacchino nutrito con erba e allevato a terra perché contiene maggiori benefici per la salute e offrono una maggiore nutrizione.

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MANGIARE ZENZERO DISIDRATATO FA BENE LA RISPOSTA DEL NUTRIZIONISTA

Mangiare zenzero disidratato fa bene La risposta del nutrizionista

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Mangiare zenzero disidratato fa bene La risposta del nutrizionista

Mangiare zenzero disidratato fa bene La risposta del nutrizionista

da techcave.it

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Lo zenzero ha proprietà davvero utili e importanti per l’organismo. Ma qual è la forma migliore in cui assumerlo per trarne benefici? Mangiare zenzero disidratato fa bene? La risposta del nutrizionista. Lo zenzero è una spezia originaria dell’Estremo Oriente ma da tempo viene molto usata anche in Europa. Il merito è delle sue ineccepibili proprietà curative e benefiche per l’organismo, come quelle antispasmodiche, anti nausea, digestive e antinfiammatorie. Lo zenzero stimola il sistema immunitario e lo aiuta a essere maggiormente efficace nel contrastare l’attacco di virus e batteri tipico delle stagioni fredde. Ha proprietà dimagranti e disintossicanti per cui aiuta il corpo a liberarsi delle tossine in eccesso.

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Lo zenzero può essere assunto oltre che come spezia classica o polverizzata, in forma disidratata essiccata. Lo zenzero disidratato subisce un trattamento di essiccazione per cui il suo contenuto di zucchero viene elevato e portato, in maniera graduale, al 70%. Certamente lo zenzero disidratato non ha le stesse proprietà dello zenzero comune poiché con la canditura vanno perse in parte. Rimangono però attive le proprietà antinausea, antinfiammatorie e digestive del gingerolo.

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Lo zenzero disidratato senza zucchero è un ottimo alimento

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Mangiare zenzero disidratato fa bene? La risposta del nutrizionista è si, soprattutto poi se si utilizza lo zenzero disidratato senza zucchero. Lo zenzero disidratato senza zucchero è un ottimo alimento, tonico, stimolante, antinfiammatorio e digestivo. Lo zenzero disidratato senza zucchero ha un sapore particolare al palato, sia dolce che piccante. E’ ricco di vitamine A, del gruppo B e K, che sono molto utili per alleviare il mal di testa. Ma anche le emicranie, il senso di nausea e porre rimedio a problemi di digestione, pirosi e dolori di stomaco.

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La ricchezza di vitamina B dello zenzero disidratato accelera poi il metabolismo diminuendo il senso di fame. Lo zenzero disidratato, nella sua versione senza zucchero, si rivela quindi un prezioso alleato per la dieta di chi vuole perdere peso e dimagrire. Allo scopo è utile mangiare un pezzo di zenzero disidratato la mattina a colazione o come spuntino di metà mattinata. Per concedersi uno snack sano che ci tenga lontani da attacchi di fame indesiderati, che condurrebbero inevitabilmente a sgarrare la dieta. Una colazione con un alimento come lo zenzero disidratato infonde inoltre la giusta energia. Utile all’organismo per affrontare i compiti della giornata, dallo studio al lavoro. Lo zenzero disidratato senza zucchero è l’alimento ideale da inserire all’interno di un piano di alimentazione bilanciato. Per favorire il benessere dell’organismo e conferirgli energia e salute.

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Mangiare zenzero disidratato fa bene La risposta del nutrizionista

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Possono esserci delle controindicazioni a riguardo del consumo di zenzero disidratato?Nonostante sia un toccasana per l’organismo, il consumo di zenzero disidratato non deve essere vittima di eccessi. Questo perché gli alimenti, quando vengono essiccati e disidratati, triplicano il loro contenuto di calorie. Il contenuto calorico dello zenzero è di circa 335 kcal ogni 100 grammi di prodotto disidratato. La dose ideale giornaliera di zenzero disidratato da assumere, non deve superare i 30 grammi giornalieri. Questa è la quantità ideale per poter godere di tutti gli straordinari benefici della spezia senza incorrere in pericoli.

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