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Roberto Saviano svela la sua amarezza dopo la cancellazione di “Insider” dalla Rai

Roberto Saviano svela la sua amarezza dopo la cancellazione di “Insider” dalla Rai

Roberto Saviano svela la sua amarezza dopo la cancellazione di “Insider” dalla Rai

da open.online

Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano ha espresso profonda amarezza e delusione dopo la cancellazione del suo programma “Insider” dalla Rai. Le interviste con Corriere della Sera e La Stampa hanno rivelato la sua reazione emotiva alla notizia della cancellazione. Che egli attribuisce a decisioni politiche e non a motivazioni aziendali. Saviano si è difeso dalle accuse di linguaggio inappropriato e ha respinto il paragone con altre controversie mediatiche. Il suo programma era già stato registrato e programmato per la prossima stagione televisiva. Ma la decisione di cancellarlo è stata presa in omaggio al Codice Etico della Rai, secondo quanto affermato dall’amministratore delegato Roberto Sergio.

Roberto Saviano è stato coinvolto in una serie di controversie riguardanti il suo linguaggio e i commenti rivolti a politici e personaggi pubblici. La Rai ha giustificato la cancellazione di “Insider” sostenendo che il suo linguaggio è incompatibile con le linee guida del Codice Etico dell’azienda. Saviano ha risposto alle critiche affermando che le accuse risalgono a eventi avvenuti nel 2020 e nel 2018 e che non ha mai subito pressioni da parte del suo team di riferimento in Rai.

Roberto Saviano si è mostrato deluso e amareggiato per la cancellazione del suo programma, affermando che la Rai è una istituzione rappresentativa del paese. Ma che la decisione di cancellare “Insider” è stata guidata da ragioni politiche piuttosto che da criteri aziendali. Ha descritto il suo programma come una denuncia delle organizzazioni criminali. Suggerendo che il governo abbia un interesse nel censurare questo tipo di contenuti.

Saviano ha respinto il paragone tra la sua situazione e altre controversie mediatiche. Affermando che mentre lui ha attaccato il potere e denunciato le organizzazioni criminali altri hanno attaccato persone inermi per difendere il potere stesso. Ha sottolineato che la decisione di cancellare il suo programma sembra essere stata guidata da un finto codice etico, elaborato per compiacere chi ha fatto affermazioni discutibili nel passato.

Roberto Saviano ha rivelato che la Rai è proprietaria delle quattro puntate già registrate di “Insider”, rendendo difficile l’opzione di offrire il progetto a un’altra rete. Ha espresso preoccupazione riguardo alla censura di un programma che denuncia il potere mafioso. E ha criticato il governo per la sua decisione di cancellare il programma. Infine, ha denunciato il sistema di assegnazione delle posizioni di potere, che secondo lui favorisce l’assegnazione di posizioni a vassalli anziché a persone competenti e indipendenti.

La cancellazione di “Insider” ha suscitato una forte reazione da parte di Roberto Saviano, che ha espresso delusione e amarezza riguardo alla decisione della Rai. Secondo l’autore, la motivazione dietro la cancellazione sembra essere più politica che basata su considerazioni aziendali. Nonostante la cancellazione, Saviano continua a difendere il suo programma, che è una denuncia delle organizzazioni criminali. E critica il governo per aver scelto di censurare un contenuto così importante. Il futuro di “Insider” rimane incerto, ma la passione di Saviano nel denunciare il potere mafioso rimane immutata.

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Dopo Filippo Facci anche Roberto Saviano è fuori dalla Rai Il programma “Insider – Faccia a faccia con il crimine” non andrà in onda

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Dopo Filippo Facci anche Roberto Saviano è fuori dalla Rai Il programma “Insider – Faccia a faccia con il crimine” non andrà in onda

da davidemaggio.it

La Rai si trova nuovamente al centro di polemiche riguardanti un programma televisivo. Dopo la recente controversia con Filippo Facci, è ora la volta di Roberto Saviano ad essere coinvolto. Il suo programma “Insider – Faccia a faccia con il crimine,” già registrato e programmato per novembre in prima serata su Rai 3, è stato ufficialmente cancellato.

La decisione è stata confermata dall’Amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che ha chiarito che si tratta di una scelta aziendale e non politica. Tuttavia, sembra che le polemiche riguardanti il linguaggio utilizzato da Saviano abbiano avuto un ruolo determinante nella cancellazione del programma.

In particolare, il giornalista napoletano è finito sotto i riflettori per un tweet controverso rivolto a Matteo Salvini. Nel messaggio, Saviano accusava Salvini di mentire riguardo al caso Carola Rackete, utilizzando toni forti e polemici. Questo ha portato il partito di Forza Italia a presentare un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai, chiedendo la sospensione del programma in quanto ritenuto inappropriato.

Questa non è la prima volta che la Rai si trova ad affrontare critiche riguardanti il contenuto dei suoi programmi. Già in passato, il caso di Filippo Facci ha scatenato una serie di dibattiti sulle responsabilità della televisione pubblica nell’affrontare temi controversi e nel gestire il linguaggio utilizzato dai suoi conduttori.

Insider, la cui prima stagione era andata in onda a febbraio 2022, non aveva ottenuto risultati di ascolto particolarmente elevati, con una media di share inferiore al 5%. Nonostante ciò, la decisione di non mandare in onda la nuova stagione è stata presa a causa delle polemiche recenti e del clima di tensione attorno al programma.

Insomma, la Rai si trova ancora una volta al centro di una controversia riguardante un suo programma e il suo conduttore, Roberto Saviano. La decisione di cancellare “Insider – Faccia a faccia con il crimine” è stata motivata come scelta aziendale, ma è evidente che le polemiche sul linguaggio e i contenuti del programma hanno giocato un ruolo significativo nella decisione finale. Resta da vedere come la televisione pubblica affronterà queste critiche e come gestirà simili situazioni in futuro.

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Bianca Berlinguer lascia la Rai per approdare a Mediaset

Bianca Berlinguer lascia la Rai per approdare a Mediaset

Bianca Berlinguer lascia la Rai per approdare a Mediaset

fonte: Antonella Baccaro per corriere.it

E dimissioni furono: la giornalista Bianca Berlinguer lascia la Rai per approdare a Mediaset. Una notizia che si era già respirata nell’aria e che oggi si conferma con sempre maggior forza. I rumors sulla possibile destinazione di Berlinguer circolavano già questa mattina. Dopo il consiglio di amministrazione della Rai che ha approvato i palinsesti. I bookmaker di viale Mazzini, nonostante la mancanza di conferme ufficiali da parte di Mediaset, davano la giornalista in procinto di trasferirsi al colosso televisivo privato.

Sin da ieri sera, quando la conduttrice non aveva ancora comunicato alcuna risposta riguardo alla sua permanenza nella Rai, si poteva intuire che le cose stavano prendendo una piega diversa. Il fatto che non avesse dato una risposta all’amministratore delegato Roberto Sergio, nonostante gli avessero chiesto esplicitamente di farlo, suonava come un segnale inequivocabile.

Un altro elemento che ha fatto propendere Berlinguer verso l’uscita dalla Rai potrebbe essere l’evento di domani: la presentazione dei nuovi palinsesti di Mediaset. È possibile che l’azienda abbia richiesto alla giornalista di mantenere la notizia riservata per poterla annunciare come una ciliegina sulla torta durante l’evento.

Tra i fattori che potrebbero aver spinto Berlinguer a scegliere l’alternativa privata, vi potrebbe essere un contratto pluriennale che le garantirebbe il posto fino alla pensione. Un compenso più elevato rispetto a quello offerto dalla Rai (che, per limiti di bilancio, non può permettersi di offrire di più). E un programma fisso, come una striscia quotidiana o un programma settimanale al martedì sera. Curiosamente, nonostante le recenti polemiche sulla controprogrammazione della Rai, di cui la conduttrice si era lamentata fino a minacciare di lasciare l’azienda, sembra che ora non le crei più preoccupazione.

In Rai c’è delusione per la decisione di Berlinguer, ma sembra che l’offerta di un budget maggiore per gli ospiti non abbia convinto la giornalista, che era un volto noto anche all’interno dell’azienda.

Con la partenza di Bianca Berlinguer, sono ora tre i volti noti che hanno lasciato la Rai: Fabio Fazio, Lucia Annunziata e la stessa Berlinguer. Questo non rappresenta certo un buon presagio per i palinsesti autunnali che verranno presentati venerdì a Napoli e che sembrano non contenere grandi sorprese (ieri è stata confermata la striscia quotidiana di Filippo Facci su Rai2 prima del Tg).

Nel corso del consiglio di amministrazione, è stato anche dato il via libera alla bozza del contratto di servizio. Le polemiche sollevate dai consiglieri Riccardo Laganà (Indipendenti) e Francesca Bria (quota Pd), che avevano criticato l’assenza di riferimenti al giornalismo d’inchiesta, non hanno sortito grandi effetti. Solo l’impegno dell’amministratore delegato, verbalizzato dal consigliere Alessandro di Majo (quota M5S), ha convinto alcuni consiglieri a votare a favore.

Cinque i voti favorevoli, un voto contrario da parte di Laganà e l’astensione di Bria, che ha dichiarato: “La mia posizione rimane critica. La mia astensione è legata all’auspicio che vengano apportate le necessarie modifiche in commissione di Vigilanza, dove la bozza sarà esaminata”. Il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, ha sottolineato che “il contratto di servizio Rai dura cinque anni, il mandato di Roberto Sergio uno”, evidenziando che la proposta di rimedio offerta è nettamente insufficiente.

La partenza di Bianca Berlinguer rappresenta un altro cambiamento significativo all’interno del panorama televisivo italiano e solleva interrogativi sul futuro della Rai e dei suoi palinsesti. Resta da vedere come Mediaset sfrutterà l’ingresso di una giornalista di grande esperienza e carisma come Berlinguer per consolidare la propria offerta mediatica.

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Amadeus contro la censura preventiva il caso Barbareschi e il ritorno di Miss Italia scuotono la Rai

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da corriere.it

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Nel panorama televisivo italiano, la Rai si trova attualmente sotto assedio a causa di vari episodi che hanno sollevato polemiche e dibattiti. L’azienda pubblica sta affrontando un periodo di cambiamenti dopo il recente cambio dei vertici e le numerose nomine avvenute di recente. Ogni giorno, dal settimo piano della sede Rai, vengono rilasciati comunicati per cercare di chiarire, smentire o placare la tempesta mediatica che si è scatenata intorno all’azienda. Nel frattempo, si sta lavorando freneticamente per completare i palinsesti autunnali entro il 7 luglio. Cercando di colmare le lacune lasciate dalle uscite di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Mentre si prospettano possibili ulteriori addii.

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Un nuovo fronte di discussione si è aperto ieri. Con la richiesta di due consiglieri di amministrazione, Francesca Bria (area Pd) e Riccardo Laganà (dipendenti Rai), di cancellare la seconda edizione del programma condotto da Luca Barbareschi, “In Barba a tutto”, previsto nella programmazione del 2023 nell’ambito della sezione Cultura. La richiesta è motivata dalle recenti dichiarazioni del conduttore, secondo cui “le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità”.

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Nella lettera inviata ai vertici Rai, i consiglieri Bria e Laganà definiscono le parole di Barbareschi estremamente gravi. E chiedono che, in linea con le politiche di valorizzazione e tutela delle donne promosse dal consiglio di amministrazione, nonché per evitare danni di immagine e ulteriori polemiche, si valuti la cancellazione del programma in questione. In modo provocatorio, suggeriscono anche di utilizzare il budget previsto per un programma di approfondimento sulla violenza sulle donne.

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È interessante notare che questa lettera rappresenta un ulteriore appello alla presidente della Rai, Monica Soldi, affinché ricopra un ruolo imparziale. I consiglieri si appellano alle stesse politiche di parità che hanno portato Soldi a respingere, nel precedente consiglio di amministrazione, le nomine di direttori delle testate giornalistiche composte esclusivamente da uomini.

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Luca Barbareschi ha risposto prontamente alle accuse affermando che si tratta di un momento comico nella Rai. Ha chiarito di non avere alcun contratto con l’azienda. Rendendo quindi la richiesta dei consiglieri una forma di censura preventiva basata su un suo legittimo pensiero, che a suo dire è assolutamente rispettoso delle donne. Barbareschi ha sottolineato che il suo programma è ancora in palinsesto nonostante non sia ancora stato firmato il contratto. Ha minacciato di intentare una causa contro i consiglieri per il danno causato all’azienda.

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Soprattutto considerando che la precedente edizione del programma ha ottenuto ottimi risultati. Inoltre, ha lanciato un duro attacco a Fabio Fazio, Lucia Annunziata e alla consigliera Bria. Ricordandole che se avesse militato nel Partito Democratico, avrebbe avuto più onorificenze di lei. Infine, ha espresso preoccupazione per la possibile adesione di Bria alla nuova “cancel culture woke”. Sottolineando il suo timore per i propri figli se questa dovesse essere considerata una delle 50 donne più potenti del pianeta nel campo digitale.

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Appena si era appianato il polverone sollevato dai dubbi espressi da Fiorello a “Viva Rai2!” riguardo alla volontà di Amadeus di condurre e dirigere il Festival di Sanremo, un nuovo caso ha scosso gli ambienti televisivi. Fiorello ha smentito le preoccupazioni. Affermando che si è trattato solo di uno scherzo e che Amadeus condurrà Sanremo come previsto.

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Tuttavia, rimane qualche dubbio nell’aria, poiché circolano voci secondo cui il direttore artistico sarebbe stato irritato dalla presenza di emissari Rai durante i casting dei giovani partecipanti. Con l’obiettivo di evitare la comparsa di profili simili a Rosa Chemical. Il cantante che nell’edizione scorsa ha interpretato una canzone sull’amore fluido e ha baciato Fedez sul palco dell’Ariston.

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Inoltre, dopo diversi anni di assenza, la Rai si prepara a riportare in auge il concorso di bellezza Miss Italia. Al momento, manca solo la firma per ufficializzare il ritorno del programma su Rai1. Nel frattempo, l’ex Miss Italia Daniela Ferolla ha prenotato un segmento sul tema dell’ambiente a “UnoMattina”. Inoltre, si sta discutendo sulla collocazione di “Petrolio”. Il programma di Duilio Giammaria è confermato, ma deve ancora trovare una posizione definitiva nella programmazione.

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RAI CATTELAN COSTAMAGNA E I NOMI SUL TAVOLO L’ATTESA (E I DUBBI) DI AUGIAS GRAMELLINI E DAMILANO

Rai Cattelan Costamagna e i nomi sul tavolo L’attesa (e i dubbi) di Augias Gramellini e Damilano

Rai Cattelan Costamagna e i nomi sul tavolo L’attesa (e i dubbi) di Augias Gramellini e Damilano

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da corriere.it

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La Rai si trova attualmente di fronte a un problema serio riguardante la sua programmazione domenicale su Rai3. Dopo le dimissioni di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Le incertezze in merito stanno preoccupando i nuovi dirigenti della Rai, tra cui l’amministratore delegato Roberto Sergio, che teme ulteriori perdite.

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Nonostante il clima teso che si respira ai vertici di Viale Mazzini, Fiorello ha trovato spazio per un commento ironico sull’addio di Annunziata. Durante la trasmissione “Viva Rai2!”, Ha minimizzato la narrazione del cambiamento. Affermando che la situazione non è mai davvero cambiata: “Adesso è TeleMeloni. C’è il governo di destra e quelli di destra mettono quelli di destra. C’è un governo di sinistra e quelli di sinistra mettono i loro di sinistra, è sempre stato così… Ognuno fa il suo orticello”. Fiorello ha anche suggerito ad Annunziata che, se non è d’accordo con il governo attuale, avrebbe dovuto rimanere per lottare dall’interno. Questo commento ha ricevuto il plauso del leader della Lega Matteo Salvini su Twitter.

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Annunziata, nel frattempo, ha risposto alle battute di Fiorello durante il Festival dell’Economia di Trento. Affermando che le dimissioni sono una cosa seria e che ci ha pensato a lungo prima di prendere questa decisione. Ha sottolineato che le sue dimissioni sembrano essere state accolte. La notizia delle sue dimissioni è stata riportata due giorni prima al nuovo direttore degli Approfondimenti, Paolo Corsini. Tuttavia, le conseguenze e i vincoli di esclusiva del suo contratto sono ancora oggetto di valutazione da parte dell’ufficio legale della Rai. Poiché le dimissioni sono avvenute un anno prima della scadenza prevista.

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Rai3 rimane ora il centro dell’attenzione, con speculazioni su ciò che accadrà con Corrado Augias, Massimo Gramellini e Marco Damilano. Il loro futuro sulla terza rete è incerto. Si parla di un possibile ridimensionamento dei programmi di Augias, mentre il contratto di Gramellini scade a giugno. E non ha ancora avuto modo di valutare le condizioni per un rinnovo. Quello che sembra chiaro è che la volontà è quella di rimanere su Rai3, ma non a tutti i costi. Lucia Annunziata non si è accontentata della semplice conferma del suo programma, e lo stesso vale per Marco Damilano.

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Intanto, le speculazioni sulle nuove nomine si stanno diffondendo. Per quanto riguarda la fascia domenicale precedentemente occupata da Fabio Fazio, le ipotesi sono molte. Alessandro Cattelan, oppure il programma “Report” (spostato dal lunedì alla domenica), oppure ancora un programma divulgativo potrebbero prendere il suo posto. Per quanto riguarda la sostituzione di Lucia Annunziata, viene avanzata la candidatura di Monica Maggioni. Che ha già assicurata la conferma del suo programma serale di approfondimento su Rai1, “Sette storie”. Potrebbe formare un duo con Antonio Di Bella, direttore uscente e appena andato in pensione.

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Inoltre, alcuni vedono bene Serena Bortone per il pomeriggio domenicale, dopo aver perso il programma pomeridiano su Rai1. E non essere coinvolta in trattative con Discovery. Luisella Costamagna, sostenuta dal Movimento 5 Stelle, sembra essere interessata a lasciare i ruoli giornalistici per trasferirsi a quelli di intrattenimento. Magari con un programma il sabato pomeriggio su Rai2. Manuela Moreno, partner di Fiorello al mattino, è vista come una candidata valida per molte posizioni.

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Intanto, dal Partito Democratico arrivano critiche e si fa riferimento alla necessità di una riforma della Rai. La segretaria Elly Schlein sta puntando a una riforma complessiva dell’ente radiotelevisivo. E sta riproponendo un disegno di legge firmato da Andrea Orlando. La situazione in Rai rimane incerta e si attendono decisioni ufficiali per sciogliere i nodi legati alla programmazione domenicale di Rai3. Fino ad allora, i dubbi e le speculazioni continueranno a circolare. Lasciando aperta la questione dei conduttori e dei programmi che occuperanno quelle fasce orarie cruciali della rete.

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MARIA GIOVANNA MAGLIE E’ MORTA ADDIO ALLA NOTA GIORNALISTA E OPINIONISTA TV

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