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Julian Sands ritrovato il corpo senza vita dell’attore

Julian Sands ritrovato il corpo senza vita dell’attore

Julian Sands ritrovato il corpo senza vita dell’attore

da wired.it

La conclusione tanto temuta è purtroppo arrivata: Julian Sands, l’attore che era scomparso senza lasciare traccia lo scorso 13 gennaio nei pressi del Monte San Antonio (Mount Baldy) nel sud della California, è stato ritrovato senza vita. La conferma della sua morte è giunta nella giornata di martedì 27 giugno, quando il corpo trovato da alcuni escursionisti lo scorso sabato è stato identificato come il suo.

“È stato completato il processo di identificazione per il corpo rinvenuto sul monte Baldy il 24 giugno 2023, che è stato identificato con certezza come quello del sessantacinquenne Julian Sands di North Hollywood”, si legge in un comunicato ufficiale del coroner della polizia di San Bernardino (Los Angeles), che ha ringraziato anche le squadre di volontari che si sono dedicate alla ricerca incessante dell’attore negli scorsi mesi.

Sands era scomparso dopo essere andato a fare escursioni nella zona chiamata Baldy Bowl, circa 70 chilometri a est di Los Angeles. Nonostante fosse un escursionista esperto, le condizioni particolarmente innevate della montagna in quel periodo, con rischio di valanghe, possono aver messo a dura prova le sue abilità, rallentando anche le prime operazioni di ricerca.

“Correva sempre rischi. È sempre stato così: selvaggio, estremo, avventuroso e mai incline ai limiti. Quando era in cima a una montagna in una mattina fredda, era il più felice di tutti”, ha ricordato il fratello Nick Sands dopo la sua scomparsa. Nonostante ciò, le speranze di ritrovarlo non si sono mai affievolite, e proprio nelle scorse settimane una nuova squadra di ricercatori era stata inviata nella zona per tentare l’ultima chance.

Julian Sands, nato a Otley, nella zona di Leeds, in Inghilterra, il 4 gennaio 1958, è un attore che sarà ricordato soprattutto per i suoi ruoli intensi e diversificati, spesso caratterizzati da ambiguità e contorsioni morali. Ha ottenuto grande successo nel 1985 come protagonista nel film “Camera con vista” diretto da James Ivory, tratto dal romanzo di E. M. Forster. Dopo aver interpretato il poeta Percy Shelley nel film “Gothic” di Ken Russell nel 1986, si è trasferito a Hollywood dove ha preso parte a numerose pellicole come “Warlock” (1989), “Il pasto nudo” (1991) e “Via da Las Vegas” (1995). Nel 1998 è stato il Fantasma nel film “Il Fantasma dell’opera” diretto da Dario Argento. Più recentemente, ha recitato in “Vatel”, “Ocean’s 13”, “Uomini che odiano le donne” e ha fatto apparizioni in diverse serie TV, come il ruolo di Vladimir Bierko in “24” e di Jor-El, il padre biologico di Clark Kent, in “Smallville”. Nel 2019, è stato protagonista della serie “What/If” su Netflix.

La morte di Julian Sands rappresenta una triste perdita per l’industria cinematografica e per tutti coloro che hanno ammirato le sue performance uniche sullo schermo. La sua eredità come attore talentuoso e versatile rimarrà nel cuore dei suoi fan e colleghi, mentre il mondo del cinema si inchina alla sua memoria.

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Francesco Nuti è morto addio al popolare attore e regista

Francesco Nuti è morto addio al popolare attore e regista

Francesco Nuti è morto addio al popolare attore e regista

da tgcom24.mediaset.it

E’ morto a Roma Francesco Nuti, uno dei più grandi attori e registi italiani, all’età di 68 anni. L’artista, che era malato da tempo, ci ha lasciati lasciando un vuoto nel mondo del cinema italiano. La triste notizia è stata annunciata dalla figlia Ginevra, insieme ai familiari, che hanno ringraziato il personale sanitario. E tutti coloro che hanno assistito Francesco Nuti durante la sua lunga malattia. In particolare il personale di Villa Verde di Roma. Al momento non sono ancora state comunicate la data e il luogo dei funerali. Ma la famiglia ha chiesto che si rispetti il loro momento di grande dolore e per questo motivo ha deciso di non rilasciare dichiarazioni.

Francesco Nuti è nato il 17 maggio 1955 a Firenze, figlio di Renzo Nuti, un barbiere originario del Mugello, e Anna Giglio, originaria di Crotone. Negli anni settanta, Nuti diventa membro del trio cabarettistico dei Giancattivi, insieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Il gruppo partecipa a trasmissioni di grande successo come “Black Out” in radio e “Non stop” in televisione.

Nel 1981, il trio fa il suo esordio cinematografico nel film “Ad ovest di Paperino”, diretto da Alessandro Benvenuti. L’anno successivo, Nuti lascia il gruppo e inizia la sua carriera da attore solista. Collabora con il regista Maurizio Ponzi in diversi film, come “Madonna che silenzio c’è stasera” (1982), “Io, Chiara e lo Scuro” (1983) e “Son contento” (1983). È proprio con il ruolo di Francesco Piccioli in “Io, Chiara e lo Scuro” che Nuti conquista il pubblico e la critica, ottenendo il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista.

Successivamente, Nuti si dedica anche alla regia, dirigendo film come “Casablanca, Casablanca” (1985), “Tutta colpa del paradiso” (1985), “Stregati” (1986), “Caruso Pascoski” (di padre polacco) (1988), “Willy Signori e vengo da lontano” (1989) e “Donne con le gonne” (1991). Durante lo stesso periodo, si cimenta anche nella musica, partecipando al Festival di Sanremo nel 1988 con la canzone “Sarà per te”, successivamente interpretata anche da Mina. In collaborazione con Mietta, incide il brano “Lasciamoci respirare”, scritto dal cantautore Biagio Antonacci e pubblicato nel 1992.

Negli anni successivi, i film di Nuti come regista, tra cui “OcchioPinocchio” (1994), “Il signor Quindicipalle” (1998), “Io amo Andrea” (2000) e “Caruso, zero in condotta” (2001), non riscuotono lo stesso successo dei suoi lavori precedenti.

La scomparsa di Francesco Nuti rappresenta una grande perdita per il cinema italiano. L’attore e regista rimarrà per sempre nel cuore del pubblico per il suo talento e la sua inconfondibile sensibilità artistica.

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Ray Stevenson è morto a 58 anni addio all’attore di “Roma” e “Black Sails”

Ray Stevenson è morto a 58 anni addio all’attore di “Roma” e “Black Sails”

Ray Stevenson è morto a 58 anni addio all’attore di “Roma” e “Black Sails”

da comingsoon.it

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Ray Stevenson, attore irlandese amato dal pubblico per le sue interpretazioni in serie TV e film di successo, è scomparso all’età di 58 anni mentre si trovava in Italia per le riprese del film “Cassino a Ischia”. La notizia ha colpito il mondo del cinema e della televisione, lasciando una sensazione di tristezza per la perdita di uno dei volti più eclettici e affascinanti dell’industria dell’intrattenimento.

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Stevenson era conosciuto principalmente per il suo ruolo del centurione Tito Pullo nella serie televisiva “Roma” e del pirata Barbanera in “Black Sails”. La sua presenza sullo schermo e la sua capacità di trasmettere emozioni profonde lo hanno reso un attore molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica.

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Durante la sua carriera, Stevenson ha interpretato una vasta gamma di personaggi, dimostrando la sua versatilità e il suo talento artistico. Oltre ai suoi ruoli iconici, come il guerriero asgardiano Volstagg nella saga di “Thor” e l’antieroe Frank Castle in “Punisher: War Zone”, ha lasciato il segno in molte altre produzioni di successo.

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Nel momento della sua prematura scomparsa, Stevenson si trovava sull’isola di Ischia, in Italia, per le riprese del film “Cassino a Ischia”, diretto da Frank Ciota. Sabato pomeriggio, ha avvertito un malore che ha richiesto il suo ricovero presso l’ospedale Rizzoli locale. Purtroppo, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente e domenica è avvenuto il suo decesso, causato da motivi ancora sconosciuti.

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Nato negli anni ’60, Stevenson ha iniziato la sua carriera di attore all’inizio degli anni ’90, lavorando instancabilmente fino agli ultimi istanti della sua vita. Ha affrontato ruoli complessi e affascinanti in numerose serie televisive di successo, tra cui “Vikings”, “The Spanish Princess” e “Dexter”. Ha anche recitato in produzioni come “City Central”, “Crossing Lines”, “Saints & Strangers”, “Reef Break” e nella serie tedesca molto apprezzata “Das Boot”.

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Oltre al successo televisivo, Stevenson ha lasciato il suo segno anche sul grande schermo. Ha interpretato il governatore Scott Buxton nel blockbuster indiano “RRR” e ha fatto parte di progetti di grande impatto come la trilogia di “Divergent”, “I poliziotti di riserva”, “Codice Genesi”, “I tre moschettieri” (2011) e “King Arthur” (2004). Ha contribuito anche al mondo di “Star Wars” prestando la sua voce al personaggio del comandante Gar Saxon nella serie animata “Star Wars: The Clone Wars”.

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Recentemente, Stevenson aveva accettato il ruolo di Baylan Skoll nella serie di prossima uscita di Disney+ e Lucasfilm, “Ahsoka”. Questo nuovo capitolo della saga di “Star Wars” avrebbe dato a Stevenson l’opportunità di immergersi nuovamente in un universo amato dai fan di tutto il mondo.

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Oltre a “Ahsoka” e “Cassino a Ischia”, i lavori postumi di Stevenson includeranno il film “1242: Gateway to the West” diretto da Péter Soós. Anche se la sua morte prematura lascia un vuoto nel mondo dell’intrattenimento, il suo talento e le sue interpretazioni indimenticabili continueranno a vivere attraverso il suo lavoro e il ricordo dei fan.

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L’attore irlandese Ray Stevenson rimarrà nel cuore del pubblico come uno dei grandi talenti del suo tempo, lasciando un’eredità duratura nell’industria cinematografica e televisiva. La sua presenza magnetica sullo schermo, la sua versatilità e la sua dedizione al mestiere saranno ricordate e celebrate da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.

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“THE SUICIDE SQUAD” FILM NETFLIX DUBBED VERSION 11 MAGGIO 2023 GUARDA IL VIDEO

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“RAI 1 STREAMING DIRETTA” GUARDA IL VIDEO

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Guarda i canali tv in streaming

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Disney Plus 5 insospettabili horror disponibili in streaming

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Disney Plus 5 insospettabili horror disponibili in streaming

Disney Plus 5 insospettabili horror disponibili in streaming

Luca Ceccotti per everyeye. it

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Dopo mesi d’anticipazioni, alla fine Star è approdato su Disney+, divenendo il sesto brand della piattaforma streaming. E quello con i contenuti finalmente maturi che gli abbonati stavano aspettando da un anno. Tutti prodotti – tra cinema e serie tv – dedicati a titoli Fox Studios, Searchlight e molto altro.

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Proprio grazie a Star, dunque, su Disney+ è arrivato un mondo di contenuti dedicati anche a un pubblico adulto e non solo per bambini o per tutta la famiglia. Il che significa anche l’approdo in streaming di diversi film horror. Di seguito vogliamo proporvi allora 5 film di genere da recuperare o rivedere comodamente sul divano, direttamente su Star.

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Ecco i titoli

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Il primo è il curioso “Jennifer’s Body” diretto da Karyn Kusama e scritto da Diabolo Cody, la sceneggiatrice del Juno di Jason Reitman. Protagonista del titolo è una Megan Fox mostro mangia uomini. Che nasconde la sua vera Io dietro a un perfetto corpo femminile che sfrutta per accalappiare le sue prede maschili. Il secondo è “Omen – Il Presagio” diretto da John Moore, remake dell’omonimo film horror del 1976 di Richard Donner.

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La storia è praticamente identica al classico di genere, ma i protagonisti sono Liev Schreiber e Julia Stiles. Arriviamo poi a “Fright Night” con il compianto Anton Yalchin e David Tennant. Anche questo remake firmato da Craig Gillespie (I, Tonya, Crudelia) del cult anni ’80 Ammazzavampiri. Molto divertente e con un ritmo sostenuto. Infine vi proponiamo il più conosciuto “La vera storia di Jack lo Squartatore” con Johnny Depp protagonista. E “La Piramide” del 2014 diretto da Gregory Levasseuer, horror con mummia, archeologia e ovviamente l’Egitto.

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CINEMA – “NOTIZIE DAL MONDO” SCHEDA RECENSIONE E TRAILER DEL FILM NETFLIX

Quali documentari guardare su Disney+

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Quali documentari guardare su Disney+

Quali documentari guardare su Disney+

Lorenzo Delli per smartworld.it

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Il 24 marzo 2020 ha fatto il suo debutto in Italia Disney+, il servizio di streaming on demand di casa Disney a cui potete iscrivervi seguendo questo link. Sempre da oggi potete quindi usufruire della settimana gratuita di prova o decidere se abbonarvi pagando la retta mensile, pari a 6,99€. O quella annuale che vi permette di risparmiare due mensilità con una spesa pari a 69,99€. In questo articolo ci dedichiamo ai documentari disponibili in catalogo. Quali documentari guardare su Disney+? Per rispondere alla domanda suddividiamo il tutto in due filoni principali: le docu-serie o reality, quei contenuti quindi suddivisi in più puntate o stagioni, e i documentari di stampo classico. Eccovi due elenchi di alcuni dei principali contenuti che troverete su Disney Plus.

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Docu-serie

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Bear Grylls – La legge del più forte – La leggenda, Bear Grylls, in una serie National Geographic incentrata sugli ambienti più estremi al mondo e sulle tecniche di sopravvivenza degli animali che li abitano.

Cosa ti dice il cervello? – Un documentario National Geographic incentrato… sul cervello, l’organo che è fatto per dare un senso a ciò che vediamo, odoriamo, ascoltiamo, assaggiamo e tocchiamo. Ma possiamo davvero fidarci di lui?

Disney’s Fairy Tale Weddings – Matrimoni e fidanzamenti da favola che accadono proprio nei parchi a tema Disney: questa docu-serie/reality ce li mostra da vicino.

Gordon Ramsay – Fuori menù – Il celebre chef in missione per immergersi in nuove culture, ovviamente esplorandone piatti e sapori.

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Le Domeniche – L’artista fai-da-te Amber Kemp-Gerstel condivide la sua passione con delle giovani famiglie. Ogni episodio è incentrato su una diversa produzione Disney.

Il Mondo Mai Visto – Una docu-serie originale che ci porta dietro le quinte di The Walt Disney Company. Pronti a vedere i parchi a tema e tutti i luoghi dove nasce la magia da una prospettiva tutta nuova?

Il Mondo secondo Jeff Goldblum – Vi ricordate di Jeff Goldblum, vero? Alcuni suoi film potrebbero farvi suonare un campanello: La Mosca, Jurassic Park, Il Regno Perduto, Independence Day. In ogni caso Jeff Goldblum è un personaggio alquanto particolare anche nella vita… reale! In questa docu-serie, Jeff si lancia alla scoperta dei segreti che si nascondono dietro le cose più elementari: i jeans, il gelato, i gioielli.

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Quali documentari guardare su Disney+

Marvel’s Hero Project – Una docu-serie in 20 episodi che ci mostra da vicino dei piccoli ma grandi supereroi, non dei fumetti o dei film, ma della vita di tutti i giorni. Bambini che ispirano le loro comunità, tanto da meritarsi l’attenzione di Marvel e, in futuro, anche un fumetto a loro dedicato

Oceani – I segreti degli abissi – Un documentario National Geographic piuttosto recente che con l’ausilio di dati scientifici, creazioni digitali e rivelamenti veri e propri, ci mostra relitti, tesori e città sommerse nei laghi e negli oceani di tutto il mondo

One Strange Rock: Pianeta Terra – Will Smith è il volto di questa docu-serie che ci accompagna in un viaggio epico per scoprire le meravigliose coincidenze che hanno portato alla formazione della Terra e della vita.

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Piccoli Cani Guida Crescono – La serie segue un gruppo di cuccioli di cane dal momento della loro nascita fino alla fine del loro addestramento. Sono infatti destinati a diventare cani guida, ovvero inseparabili compagni di vita dei non vedenti che li adotteranno. L’addestramento però è duro e non tutti i cani riescono a “prendere l’abilitazione”.

Pixar tra la gente – Una serie live-action che porta personaggi e momenti iconici Pixar nel mondo reale, è girato a New York.

Russia – Terra Selvaggia – Un documentario National Geographic che ci porta in uno degli habitat più particolari della terra, la Russia, caratterizzata da tundre, cime innevate, praterie, vulcani, foreste e laghi. Una incredibile varietà di animali la popola.

Supercar – Macchie da sogno – Una squadra di meccanici specializzati realizzano alcune delle più impressionanti supercar mai viste.

The Imagineering Story – Il passato, il presente e il futuro della Disney esplorato in compagnia di un filmmaker Disney che viene da una famiglia con una tradizione incredibile. Il nonno era un animatore Disney, il padre faceva invece parte del team creativo.

The Incredibile Dr. Pol – Ben 16 stagioni di una docu-serie/reality che segue da vicino il mitico Dr. Pol, e la sua clinica veterinaria dove capita di tutto: alpaca, renne, cavalli e quant’altro. Ah, c’è anche un documentario di 43 minuti in stile dietro le quinte.

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Documentari

Apollo: Missions to the Moon – Documentario National Geographic che, come suggerisce il titolo, è incentrato sulla missione spaziale più importante di sempre

Atlantis Rising – James Cameron e Simcha Jacobovici in un’avventura alla ricerca della perduta città di Atlantide. I due utilizzeranno gli scritti di Platone come “mappa virtuale del tesoro”.

Bears – Un documentario prodotto da Disneynature incentrato sugli orsi. il tutto è filmato sulle montagne costiere dell’Alaska.

Breaking2 – Amanti della corsa? Questo documentario nato dalla collaborazione tra National Geographic e Nike segue 3 degli atleti più forti al mondo il cui obiettivo è quello di infrangere il limite della maratona in 2 ore.

Diana: le verità nascoste – Utilizzando delle videocassette registrate quando era ancora in vita, Diana ci racconta la storia della sua vita.

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Free Solo – Sfida Estrema – Un documentario che segue da vicino Alex Honnold nel suo tentativo di scalare in solitario la parete di El Capitan senza corde o attrezzature di sicurezza.

Grand Canyon – Viaggio Estremo – Due giornalisti attraversano tutto il Gran Canyon (750 miglia) a piedi.

Okvango – L’ultimo paradiso – Un biologo della conservazione, un giovane scienziato e un locale esplorano il delta dell’Okvango, una delle poche riserve selvagge rimaste al mondo.

Jane – Jane Goodall, una scienziata le cui ricerche sugli scimpanzé ha rivoluzionato la nostra conoscenza del mondo naturale, vista da vicino grazie ad una serie di filmati d’archivio del National Geographic.

Il gigante fragile – La balena blu – Un documentario National Geographic incentrato su una missione scientifica rivoluzionaria: trovare ed identificare alcune balene blu della California, seguendole da vicino lungo la loro migrazione.

Punto di non ritorno – Leonardo DiCaprio discute con alcune delle più importanti personalità di varie nazioni sul cambiamento climatico che sta colpendo la Terra.

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Disney Plus arriva in Italia il 24 marzo Dai film in catalogo al costo degli abbonamenti anche da condividere tutto quello che c’è da sapere

Disney Plus arriva in Italia il 24 marzo Dai film in catalogo al costo degli abbonamenti anche da condividere tutto quello che c’è da sapere

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Disney Plus arriva in Italia il 24 marzo Dai film in catalogo al costo degli abbonamenti anche da condividere tutto quello che c’è da sapere

Disney Plus arriva in Italia il 24 marzo Dai film in catalogo al costo degli abbonamenti anche da condividere tutto quello che c’è da sapere

Davide Turrini per ilfattoquotidiano.it

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Star Wars, i supereroi Marvel e tutte le creazioni Pixar in un canale solo a portata di click. Dal 24 marzo 2020 sarà disponibile anche in Italia Disney+, servizio streaming dedicato ai tutti i brand del celebre marchio alla Mickey Mouse. 6,99 euro al mese, o 69,99 euro l’anno, e passa la paura. Ad un singolo abbonamento, oltretutto, si possono associare ben sette profili. Monsters&co, ma anche Capitan America o Han Solo faranno capolino sui vostri schermi sia scaricando una app sia su monitor del pc. Di pre-abbonati, come spesso Disney fa per dati sensibili, non c’è una cifra pubblica disponibile. Ma possiamo registrare il quantitativo di abbonamenti negli Stati Uniti in tre mesi: 28 milioni e 600mila.

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Poi certo, come ha sempre sostenuto Red Hastings, patron di Netflix, per capire il successo di un servizio in streaming va registrato quanto tempo gli utenti rimangono collegati. Ebbene i dati statunitensi parlano chiaro: da un lato Disney+ ha circa lo stesso numero di sessioni di Netflix e Amazon. Ma rispetto al primo gli spettatori di Disney+ rimangono collegati il 5,8% in più, e rispetto al secondo il 7,8% in più. Dal lancio ufficiale italiano si parla di un catalogo di 500 film e oltre 350 serie. All’interno di esso oltre ai classici di zio Walt – Fantasia, Dumbo, Gli Aristogatti, ecc… – si possono recuperare anche più di 500 episodi dei Simpson. Fin dal primo minuto del giorno 24 marzo saranno disponibili alcuni titoli di lancio inediti. Si parte con The Mandalorian, uno spin off di Star Wars in otto episodi con protagonista un pistolero/cacciatore di taglie.

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Lilli e il Vagabondo versione live action e tanto altro…

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Un Lilli e il Vagabondo versione live action; la serie High School Musical: un’altra mini serie con protagonista un personaggio del mondo Pixar, I perché di Forky. Dodici episodi in collaborazione con National Geographic intitolati Il mondo secondo Jeff Goldblum, dove il celebre attore de Il grande freddo esplora il mondo delle cose ordinarie. Come un gelato, un paio di scarpe, il caffè, ecc… per scoprire segreti straordinari. Infine, un paio di film originali Disney: Togo, un film d’avventura con protagonista William Dafoe e Timmy Frana, diretto dal regista di Spotlight, Tom McCarthy. Con una insolita coppia di attori: un bimbo e un orso polare.

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Sul mercato italiano Disney diventa il quarto servizio streaming di contenuti video dopo Netflix, Amazon e Apple. Negli Stati Uniti la concorrenza è piuttosto accesa. Anche perché Disney ha tolto proprio dal catalogo Netflix parecchie sue produzioni per portarle sul proprio catalogo. Le cifre sono sempre segretissime, ma le stime ufficiose segnalano, sul mercato americano: 158 milioni di abbonati per Netflix e oltre 100 milioni per Amazon. Disney+ esordisce quindi il 24 marzo in Italia ma contemporaneamente anche in Germania, Spagna, Svizzera, Irlanda e Austria. In Francia se ne riparlerà più avanti, dopo che Disney ha accolto la richiesta del governo francese di posticipare il battezzo. Per non sovraccaricare la rete in queste giornate di tutti a casa per via dell’epidemia di coronavirus. Last but not least: fino a mezzanotte del 23 marzo si può vedere quello che si vuole completamente gratis.

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“ULTRAS” FA DISCUTERE CALEMME “LETTIERI HA PERSO UNA ENORME OCCASIONE C’E’ UNA DIFFERENZA CON GOMORRA

Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

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Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

da areanapoli.it

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Lo scorso venerdì 20 marzo è uscito sulla popolare piattaforma streaming di Netflix il film “Ultras” di Francesco Lettieri. Quest’ultimo lavoro però sta facendo discutere e non poco tifosi e non solo. Il giornalista di calciomercato.it Mirko Calemme ha espresso il suo parere nel merito con un post su Facebook. “Reputo Lettieri un grande artista, ma con ‘Ultras’ per me ha perso un’enorme occasione. Se non c’era la pretesa ‘di raccontare veramente il mondo degli ultras’, perché utilizzare loro per il suo primo lungometraggio? Perché scegliere quel titolo per il film? Perché impostare tutta la promozione su quel mondo?”.

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Calemme ha aggiunto: “Il suo potente linguaggio visivo poteva essere un’arma unica per raccontare la Curva, che a Napoli è un universo a parte. Capace di cancellare l’enorme stratificazione sociale della metropoli e unire nello stesso coro un camorrista e un docente universitario. Mi aspettavo un lavoro di ricerca diverso e più profondo: si è utilizzata l’etichetta ‘ultras Napoli’ solo come espediente estetico, ed è giusto che in tanti si siano sentiti presi in giro. C’è chi l’ha definito la ‘Gomorra del Calcio’, ma Gomorra porta sullo schermo un’enorme dose di verità. E invece, sinceramente, la sensazione è che Lettieri abbia realizzato un film chiamato ‘Ultras’ senza mai confrontarsi con nemmeno uno di loro”.

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L’Equipe promuove il film “Ultras”. Il regista Lettieri: «Se potrò tornare allo stadio? Vedremo»

da ilnapolista.it

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L’Equipe, il più celebre quotidiano sportivo, dedica due pagina al film “Ultras” di Francesco Lettieri in programmazione su Netflix. Due pagine – firmate Gregiore Fleurot – che promuovo l’opera fortemente contestata dagli ultras napoletani che hanno lasciato loro messaggi nel centro storico della città. L’Equipe scrive che Ultras è un film diverso dai precedenti tentativi – cita “Hooligans” e “The Football Factory”. Non si vede mai il campo, solo all’inizio il San Paolo. Non c’è giudizio morale né politica. L’Equipe scrive che mai nel film ci sono accenni alla camorra.

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A proposito della violenza, scrive L’Equipe: “La violenza, sia tra le diverse generazioni del gruppo o tra club rivali, è presente in tutto Ultras. Senza, però, esserne il filo conduttore, a differenza dei tanti film dedicati agli hooligan (Hooligans, La Fabbrica di calcio). Innanzitutto perché per gli ultras, modello di tifo nato in Italia alla fine degli anni sessanta, la violenza non è fine a se stessa. Ma un effetto collaterale della passione per il club e la città. E poi perché Francesco Lettieri non tenta di impartire alcuna lezione di Sociologia.

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Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

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La violenza è un qualcosa che il regista si limita a descrivere. Come in una scena di sommossa tra napoletani, romani e poliziotti girati alla maniera di un telefono cellulare. «Non volevo fare un film morale o esprimere un giudizio, ma raccontare un contesto», dice Lettieri. E a proposito della camorra e della politica scrive: “Non si fa mai menzione della camorra. Anche e recenti notizie hanno dimostrato i legami tra le reti mafiose e il movimento ultra, principalmente a Torino, Milano, Roma e, in misura minore a Napoli. Una decisione del regista. «Qui in Italia, soprattutto a Napoli, c’è molta generalizzazione, sentiamo spesso che gli ultras sono camorristi. In realtà, ci sono persone legate alla criminalità organizzata agli angoli. Ma questo non significa che l’intero movimento sia legato alla criminalità».

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“Non c’è politica né nel film, assenza che riflette una specificità napoletana. Mentre molti gruppi italiani attuali sono politicamente contrassegnati, più spesso a destra, quelli di Napoli sono tra i pochi ad essere rimasti in gran parte apolitici. «Se non lo fossero stati, onestamente non so se avrei fatto questo film», dice. Ovviamente L’Equipe ricorda gli ultras non hanno minimamente partecipato alla stesura del film. Il quotidiano ricorda i messaggi che i gruppi organizzati hanno riservato all’opera e al regista che commenta così. “Ciò che mi rende felice è che hanno scritto questi messaggi prima dell’uscita del film. Non è quindi un giudizio sulla sua qualità, ma sull’operazione in generale”. L’Equipe chiede: pensa di poter continuare a vedere le partite in Curva B? “Non lo so. (Risata). Diciamo che al momento la domanda non si pone, perché ci sono altri problemi che impediscono alle persone di andare allo stadio”.

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ANTONELLA LEARDI CONTRO IL FILM ‘ULTRAS’ “E’ UNA PUGNALATA AL CUORE ED UN’OFFESA ALLA MEMORIA DI CIRO”

Antonella Leardi contro il film ‘Ultras’ “E’una pugnalata al cuore ed un’offesa alla memoria di Ciro”

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Antonella Leardi contro il film ‘Ultras’ “E’una pugnalata al cuore ed un’offesa alla memoria di Ciro”

Antonella Leardi contro il film ‘Ultras’ “E’una pugnalata al cuore ed un’offesa alla memoria di Ciro”

da tuttonapoli.net

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Antonella Leardi, presidente dell’Associazione “Ciro Vive”, in riferimento all’uscita del film “Ultras” con la regia di Francesco Lettieri, ha dichiarato le seguenti parole. “Nel vedere il trailer del film Ultras con la regia di Francesco Lettieri, sono stata colta da sgomento e profonda tristezza. Non posso che condividere le parole espresse dall’avvocato degli Ultras Emilio Coppola. Questo film è una pugnalata al cuore ed una offesa nei confronti non solo della mia famiglia. Ma anche e soprattutto della memoria di Ciro, mio figlio.

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L’associazione che abbiamo fondato ha una precisa mission: onorare la vita, la memoria ed il sacrificio di mio figlio

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L’associazione che abbiamo fondato ha una precisa mission: onorare la vita, la memoria ed il sacrificio di mio figlio. Vogliamo ricordare a tutti che noi ci siamo sempre spesi per la pace e la diffusione di un messaggio di speranza e non violenza. Altresì, credo e difendo la libertà d’espressione e le licenze poetiche di ogni artista. Ma in questo film si è superato il limite. I riferimenti alla storia di mio figlio sono così espliciti, che non posso tacere. La narrazione, anche solo del trailer, e’ davvero offensiva per mio figlio. Ciro non è mai appartenuto a quel mondo che viene descritto nel film. Ma soprattutto non ci identifichiamo nei sentimenti e nei messaggi che vengono in questo film promossi. Mio figlio e’ morto per un deliberato atto di violenza. E dal momento della sua morte, tutta la mia famiglia, si e’ prodigata per diffondere un messaggio di non violenza. Messaggio che abbiamo condiviso nelle TV, negli eventi, negli stadi e nelle scuole. Questo voglio sia chiaro e, nel film, non emerge nessuno di questi messaggi”.

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Antonella Leardi contro il film ‘Ultras’ “E’una pugnalata al cuore ed un’offesa alla memoria di Ciro”

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“Per questo l’esplicito riferimento a mio figlio e la sua vicenda non è opportuno. Inoltre lo stesso vale per gli ultras, un mondo che ho conosciuto e apprezzato. Posso dare anche una mia testimonianza. Nei giorni successivi al ferimento di mio figlio, gli ultras avrebbero potuto scatenare una spirale di odio che invece non si è mai verificata. Ho avuto con loro dei contatti diretti in quel tempo e mi hanno sempre rispettata, seguendo le mie indicazioni. Ciro era un ragazzo che ha vissuto una sua esperienza di fede, soprattutto negli giorni d’agonia prima della sua morte. Ha pregato per la sua anima, e si è avvicinato a Dio. Questa per me è stata la più grande conquista”.

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Al funerale di mio figlio abbiamo dato una testimonianza di fede

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“Al funerale di mio figlio abbiamo dato una testimonianza di fede. Altro che violenza e vendetta. Ora tutto quello che viene descritto e rappresentato nel film, non corrisponde alla realtà di ciò che siamo e di ciò che abbiamo vissuto insieme agli ultras. Sono delusa e amareggiata, ed anche stanca, ma non smetterò mai di trovare la forza per difendere la memoria di Ciro. Ed onorare la missione che sento di portare per diffondere un messaggio di amore e speranza”.

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LIBERATO CANTA NAPOLI PER ULTRAS IL FILM DI LETTIERI REGISTA ‘INDIE’ DA RECORD

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