“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki
“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki
Distribuito da: Lucky Red
Regia: Hayao Miyazaki
Paese: Giappone
Anno: 2023
Durata: 124 minuti
Genere: Animazione
Voto: OOOO (su 5)
Data di uscita: 1 gennaio 2024
“Il Ragazzo e l’Airone” è l’ultimo lavoro del leggendario regista d’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Questo film, creato dal maestro e dallo Studio Ghibli, poi, segna il ritorno di Miyazaki all’animazione dopo aver annunciato il suo ritiro dal cinema nel 2013 con “Si Alza il Vento”. Questo nuovo film, inoltre, sembra essere un vero e proprio atto di addio, ma è anche molto di più. Esploriamo, dunque, come il film racconta una storia che va oltre il mondo dell’animazione e riflette gli affetti personali di Miyazaki.
La trama
La storia si svolge in Giappone alla fine degli anni ’30, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il giovane Mahito, che ha perso sua madre durante la guerra, poi, si trasferisce in una zona rurale con suo padre, che sta per sposare la sorella della madre di Mahito. Mentre esplora i dintorni, inoltre, Mahito scopre una torre misteriosa che funge da portale verso un altro mondo, con legami profondi con la realtà. Questo mondo alternativo diventa, quindi, il centro della narrazione e della sua esperienza.
Il ritorno di Miyazaki
Dopo il suo presunto ritiro, Hayao Miyazaki è tornato, dimostrando la sua ineguagliabile abilità nel creare mondi immaginari. Il film cattura perfettamente lo stile e la visione unica di Miyazaki, con ambientazioni dettagliate, fondali acquerellati e una colonna sonora coinvolgente curata da Joe Hisaishi. Il ritmo del film, sebbene non convenzionale e con qualche lentezza, cattura l’attenzione del pubblico grazie all’attenzione ai dettagli e all’uso creativo del sonoro.
“Il ragazzo e l’airone” la recensione del film di Miyazaki – Il significato del film
“Il Ragazzo e l’Airone” è molto più di un semplice film d’animazione. È una dichiarazione d’amore all’arte e alla creatività. Il protagonista Mahito sembra rappresentare il giovane Hayao Miyazaki, e il mondo alternativo che scopre potrebbe simboleggiare l’arte e l’immaginazione stesse. Mahito è il demiurgo di questo mondo, proprio come Miyazaki è l’artista dietro ai suoi film. C’è un’intimità profonda nella narrazione, con Mahito che condivide le sue difficoltà nel tenere in piedi questo mondo, simboleggiando la lotta dell’autore nell’arte.
La rinuncia e il messaggio
Una delle questioni fondamentali del film è la rinuncia, l’idea di cedere la creazione agli altri e alla natura stessa. Hayao Miyazaki sembra voler consegnare un’eredità, ma allo stesso tempo riconosce che alcune cose non possono essere tramandate. Questa è una lezione saggia, poiché il mondo e l’arte evolvono costantemente. Il film riflette anche sul rapporto tra le generazioni, tra vecchio e nuovo, e sull’importanza di lasciare spazio a nuovi immaginari e nuove vite.
Un universo di equilibrio tra realtà e sogno
Uno dei tratti distintivi del cinema di Miyazaki è la capacità di creare un mondo equilibrato in cui realtà e sogno coesistono armoniosamente. Questo equilibrio è visibile in ogni aspetto del film, dalla caratterizzazione dei personaggi all’ambientazione mozzafiato. Ne “Il Ragazzo e l’Airone,” vediamo un ragazzino, Mahito, ossessionato dalla morte di sua madre e un misterioso airone, un uccello che parla e sfida la nostra comprensione della realtà.
Miyazaki usa abilmente la dimensione onirica del suo film per trasmettere le paure e le meraviglie dell’infanzia. I suoi disegni, apparentemente innocenti, racchiudono un mondo di emozioni, colori e forme che evocano i ricordi di un’infanzia in cui l’immaginazione regnava sovrana. Ma sotto questa bellezza si nasconde spesso un lato oscuro, un mistero che ci spinge a riflettere sulla vita stessa.
Da realtà a sogno e viceversa
Miyazaki ci porta in un viaggio straordinario, spostandosi agilmente tra la realtà e il sogno, tra il politico e l’onirico. I suoi film sono come porte che si aprono su universi paralleli, dove le nuvole nere si scontrano con le nuvole bianche, dove la vita quotidiana si mescola con l’eccezionale. Questo equilibrio tra opposti crea una narrazione coinvolgente, invitando i protagonisti a riconsiderare la propria visione del mondo.
Al cuore delle storie di Miyazaki c’è spesso un elemento di alterità, un’entità o un mondo che sfida la normalità. Questo elemento di disturbo spinge i personaggi a esplorare nuovi orizzonti, a cercare la comprensione e l’equilibrio. L’autore fa spesso uso di cerchi familiari spezzati o incompleti per simboleggiare questo cambiamento e questa crescita.
La maestria tecnica di Miyazaki
Miyazaki dimostra ancora una volta la sua maestria nell’animazione con “Il Ragazzo e l’Airone.” Il film inizia con una sequenza straordinaria in cui Mahito attraversa una Tokyo in fiamme per cercare di salvare sua madre. Le immagini delle fiamme, dei volti terrorizzati dei passanti e delle ceneri trasportate dal vento creano un mondo caotico e incontrollabile. Questo prologo anticipa la transizione tra realtà e sogno che caratterizza tutto il film.
Miyazaki usa il movimento in modo straordinario per far emergere il contrasto tra la stabilità del mondo reale e l’incertezza del mondo onirico. L’airone, una creatura mostruosa, rompe la staticità dell’ambientazione con il suo movimento dinamico, creando un effetto straordinario. Questo contrasto tra realtà e sogno è una costante nel cinema di Miyazaki e contribuisce alla profondità delle sue storie.
La memoria come elemento centrale
“Il Ragazzo e l’Airone” è un racconto intriso di memorie e rievocazioni. Questo film affonda le radici nella vita di Miyazaki e diventa il primo capitolo di un racconto che pone la memoria al centro dell’intera narrazione. Lontano da essere eccessivamente coinvolto, Miyazaki ci guida con grazia attraverso una torre misteriosa che nasconde un mondo parallelo. In questo mondo, un airone mutante funge da guida, conducendo il protagonista attraverso una serie di avventure sorprendenti e straordinarie.
L’uso della memoria e delle riflessioni personali di Miyazaki si fa strada nel film, portando il pubblico a riflettere sul proprio passato e le proprie esperienze. In questo modo, “Il Ragazzo e l’Airone” diventa un’opera intima e profonda che risveglia il bambino nascosto in ognuno di noi, mentre ci guida attraverso la scoperta di un mondo che riflette in segreto la società umana.
Riferimenti letterari e critica sociale
Miyazaki fa riferimento al mondo della letteratura, in particolare al capolavoro “La Divina Commedia” di Dante Alighieri. Tuttavia, in questo racconto non ci sono peccatori, ma vittime che sono legate da un destino misterioso e un deus ex machina unico. Il regista giapponese trasmette in modo straordinario il conflitto, la maternità, l’ambientalismo, il legame tra le persone e il difficile rapporto tra l’umanità e la natura.
Il film è una critica costruttiva alla società giapponese, un richiamo all’incomunicabilità e una riflessione sull’altruismo come antidoto al male. Miyazaki evita una visione manichea del mondo e dei suoi personaggi. Invece, ci mostra che le azioni compiute con superficialità o senza la giusta valutazione delle conseguenze possono portare al male.
L’essenza dell’infanzia e della Natura
“Il Ragazzo e l’Airone” cattura l’essenza dell’infanzia e la sua meraviglia. Il film riflette sull’importanza del legame tra l’essere umano e la natura, rivelando i misteri profondi e complessi di questa connessione. La figura materna rimane una costante, anche se il protagonista è di sesso maschile, confermando l’importanza di questo legame nel mondo di Miyazaki.
L’arte e il cinema di Miyazaki spesso si concentrano sul rapporto tra l’umano e il divino. In “Il Ragazzo e l’Airone,” questa analisi diventa profondamente sensibile, con l’autore che ci regala una visione ponderata di questo legame. Il film fa emergere domande fondamentali sulla vita, sulla memoria e sull’equilibrio tra mondo reale e mondo onirico.
Conclusioni
“Il Ragazzo e l’Airone” è un’opera cinematografica straordinaria che cattura il cuore e l’immaginazione del pubblico. Hayao Miyazaki ci regala un’opera d’arte visionaria e intima, che riflette sulla memoria, sulla natura umana e sulla complessità del mondo. Il film è un inno alla meraviglia e all’immaginazione, mentre ci spinge a riflettere sul nostro passato e sul nostro futuro.
Miyazaki non è solo un regista di talento ma un narratore che ci porta in mondi straordinari e ci invita a esplorare le profondità della memoria. “Il Ragazzo e l’Airone” è una testimonianza del suo genio creativo e della sua capacità di toccare il cuore e l’anima degli spettatori. Un film che rimarrà nei nostri cuori, invitandoci a riflettere sulla nostra infanzia, sulla natura e sulle connessioni che definiscono la nostra esistenza.
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