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“Favolacce” la recensione del film

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“Favolacce” la recensione del film

“Favolacce” la recensione del film

Disponibile su primevideo.com

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Regia: Damiano e Fabio D’Innocenzo
Cast: Elio Germano, Barbara Chichiarelli, Gabriel Montesi, Max Malatesta, Ileana D’Ambra, Giulia Melillo, Cristiana Pelligrino, Lino Musella, Justin Korovkin, Tommaso Di Cola, Giulietta Rebeggiani, Max Tortora
Genere: Drammatico
Durata: 98 minuti
Voto: ♥ (su 5)

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La trama

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Nella periferia meridionale di Roma vive una comunità di famiglie che svolgono una vita apparentemente normale e monotona. Nonostante ciò, ogni famiglia nasconde delle piccole verità, spesso poco piacevoli. Bruno, sposato con Dalila, è il padre di due figli dodicenni estremamente educati e istruiti, tanto da avere il massimo in ogni materia a scuola. Ma che in realtà non sono per nulla felici, vittime dei comportamenti rabbiosi proprio dei loro genitori. Amelio vive in un prefabbricato con il suo timido figlio Geremia, convinto di sapere sempre cosa sia meglio per il ragazzo. Vilma è una giovane ragazza che aspetta un figlio dal suo fidanzato. La monotonia porta anche altri ragazzini ad affacciarsi al mondo dell’adolescenza.

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Il nostro giudizio

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Dopo il loro film d’esordio, “La terra dell’abbastanza”, i fratelli D’Innocenzo tornano a raccontare la periferia romana. A guardar bene, però, di periferia capitolina c’è davvero poco e sembra di ritrovarsi, piuttosto, in un non-luogo fatto di villini in stile statunitense. Più
che a Spinaceto o Casal Bruciato, insomma, sembra di essere nella periferia di Los Angeles. Del resto, la sensazione che i registi abbiano guardato più e più volte “Alpha Dog” di Nick Cassavetes è fin troppo evidente.

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Dunque, i fratelli D’Innocenzo danno riferimenti geografici solo sulla carta, perché sul grande schermo, invece, hanno ambizioni molto più grandi e la periferia romana serve solo a dare colore a certi dialoghi sboccati. “Favolacce”, infatti, sguazza nel cattivo gusto con lo stesso divertimento con cui i maiali si tuffano nel fango. Il film, a vedere bene, altro non è se non una collezione di battutacce, situazioni scabrose ed imbarazzanti. Il tutto per descrivere, in maniera del tutto fittizia, un’assurda guerra tra due mondi: quello degli adulti e quello degli adolescenti. Quando esplorano questi due pianeti, però, i registi perdono le coordinate (sempre che le abbiano mai avute) ed esagerano in tutto, anche nella direzione degli attori. I ragazzi sono tutti privi di vitalità (chissà perché) e praticamente muti (quasi meglio così, in molti casi). I grandi, invece, urlano, sbraitano e offrono interpretazioni sopra le righe. Persino Elio Germano, solitamente sempre molto ben centrato nei suoi personaggi, qui sembra la brutta copia del protagonista de “La nostra vita”.

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“Favolacce” la recensione del film

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“Favolacce” è un film che non ha alcuna ragione di esistere. Ha un unico intento: quello di impressionare lo spettatore. Tutto il resto, non conta, non serve, è inutile. Parliamoci chiaro: non è che la pellicola abbia un significato recondito, che necessita di essere spiegato al termine della visione. Niente affatto. La storia è chiarissima, ma non si capisce da dove nasca l’esigenza di raccontarla. Il doversi dare una cifra autoriale giustifica, perché no, il fatto che si parta dalla realtà per, poi, sfociare nell’onirico. Ma l’onirico senza una base solida diventa un esperimento surreale, un esercizio di stile, un narcisistico guardarsi allo specchio.

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Siccome, però, fare Cinema significa anche parlare ad un pubblico, allora è necessario, pur con tutti i guizzi autocompiaciuti, averne rispetto e considerazione. Bisogna, inoltre, sottolineare che i fratelli D’Innocenzo sono ancora alla ricerca di un proprio stile, perché oltre ad una scopiazzatura, piuttosto accurata, di altri cineasti si vede ben poco. “Favolacce” è un film con pretese ma senza basi, dove il cinema in stile Garrone incontra l’indipendentismo statunitense, però senza trovare l’amalgama. E’ un pasticcio con capo e con coda ma senza anima, per giunta con gravi problemi tecnici (l’audio, infatti, è problematico e molti dialoghi sono difficilmente decifrabili). Se è una scelta voluta, come qualcuno sostiene, allora è l’ennesima riprova che gli emergenti D’Innocenzo sono bravi a darsi le arie, ma molto meno a fare Cinema.

Francesco G. Balzano

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“CURON” RECENSIONE SERIE

Disney+ ecco un altro film che uscirà in streaming invece che in sala

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Disney+ ecco un altro film che uscirà in streaming invece che in sala

Disney+ ecco un altro film che uscirà in streaming invece che in sala

Laura Silvestri per cinema.everyeye.it

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Il Coronavirus ha completamente rivoluzionato l’industria dell’intrattenimento per i tempi a venire. E alcuni alcuni dei maggiori cambiamenti sono avvenuti nei calendari degli Studios, a partire da quello Disney. Vediamo quali sono le ultime novità al riguardo. Il primo cambiamento riguarda il passaggio su Disney+ del film d’animazione The One and Only Ivan, basato sull’omonimo romanzo di K. A. Applegate. E che vede nel cast anche Angelina Jolie, Sam Rockwell, Bryan Cranston, Helen Mirren, Brooklyn Prince e Danny DeVito.

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Come successo già con Artemis Fowl di Kenneth Branagh, The One and Only Ivan verrà reso disponibile esclusivamente in streaming per gli abbonati al servizio. A partire dal 21 agosto (data americana). Sul fronte strettamente cinematografico, invece, a essere rimandati da settembre 2020 all’estate del prossimo anno saranno i Beatles. Con il documentario The Beatles: Get Back, previsto ora per il 27 agosto 2021.

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Intanto, il film targato 20th Century Fox Everybody’s Talking About Jamie passerà dal 23 ottobre 2020 al 22 gennaio 2021. Mentre una pellicola che era stata precedentemente rimossa dal calendario, The Personal History of David Copperfield con protagonista Dev Patel, uscirà in sala il 14 agosto. Al posto di The One and Only Ivan. Come ricorderete, questi non sono i primi spostamenti di date annunciati dalla compagnia. Che è ancora alle prese con l’effetto domino creatosi proprio a causa dei precedenti slittamenti. Vedremo come andranno ad incastrarsi in futuro gli altri progetti in cantiere in casa Disney (e non solo).

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SKAM ITALIA 4 LA STORIA DI SANA IL TRAILER UFFICIALE DELLA NUOVA STAGIONE

“Addio fottuti musi verdi” film streaming (VIDEO)

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“Addio fottuti musi verdi” film streaming (VIDEO)

da raiplay.it

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“Addio fottuti musi verdi” film streaming è la storia del trentenne Ciro. Non trova lavoro e, su consiglio dell’amico Fabio, carica il curriculum su un sito che promette di spedirlo nello spazio. Quella notte, inoltre, il ragazzo finisce nelle mani degli alieni che intendono assumerlo. Ma l’interessamento degli alieni al pianeta Terra sembra piuttosto sospetto. Esordio cinematografico del collettivo di youtubers “The Jackal”. Comunque, è la storia del trentenne Ciro.

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“ADDIO FOTTUTI MUSI VERDI” FILM GUARDA IL VIDEO

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“A NAPOLI NON PIOVE MAI” FILM COMPLETO STREAMING GUARDA IL VIDEO

“A Napoli non piove mai” film completo streaming (VIDEO)

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“A Napoli non piove mai film completo streaming” (VIDEO)

da raiplay.it

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“A Napoli non piove mai” film completo streaming è la storia di Barnaba, Sonia e Jacopo, tre personaggi problematici. S’incontrano, inoltre, per caso davanti a un San Sebastiano da restaurare in una chiesetta di Napoli. Da qui partirà il loro riscatto. La città, comunque, è il quarto personaggio della storia. Regia: Sergio Assisi. Interpreti: Sergio Assisi, Ernesto Lama, Valentina Corti, Nunzia Schiano e Giuseppe Cantore. Tuttavia, è la storia di Barnaba, Sonia e Jacopo, tre personaggi problematici.

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S’incontrano, inoltre, per caso davanti a un San Sebastiano da restaurare in una chiesetta di Napoli. Da qui partirà il loro riscatto. La città, comunque, è il quarto personaggio della storia. Regia: Sergio Assisi. Interpreti: Sergio Assisi, Ernesto Lama, Valentina Corti, Nunzia Schiano e Giuseppe Cantore. Comunque, è la storia di Barnaba, Sonia e Jacopo, tre personaggi problematici. S’incontrano, inoltre, per caso davanti a un San Sebastiano da restaurare.

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“A CIAMBRA” FILM STREAMING GRATIS GUARDA IL VIDEO

“A Ciambra” film streaming gratis (VIDEO)

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“A Ciambra” film streaming gratis (VIDEO)

da raiplay.it

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“A Ciambra” film streaming gratis è la storia di Pio, che ha 14 anni e vive in Calabria nella piccola comunità Rom chiamata A Ciambra. Pio, inoltre, beve, fuma e frequenta persone di varie etnie: gli italiani, gli africani e i suoi consanguinei Rom. Il ragazzo, comunque, segue e ammira il fratello maggiore Cosimo. E da lui apprende gli elementi basilari del furto. Quando Cosimo e il padre vengono arrestati, Pio diventa il capofamiglia.

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Che deve provvedere al sostentamento della numerosa famiglia. Regia: Jonas Carpignano. Interpreti: Pio Amato, Koudous Seihon. Comunque, è la storia di Pio, che ha 14 anni e vive in Calabria nella piccola comunità Rom chiamata A Ciambra. Pio, inoltre, beve, fuma e frequenta persone di varie etnie: gli italiani, gli africani e i suoi consanguinei Rom. Il ragazzo, comunque, segue e ammira il fratello maggiore Cosimo. E da lui apprende come si ruba.

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“I DUE COLONNELLI” FILM COMPLETO STREAMING GUARDA IL VIDEO

“I due colonnelli film completo streaming” (VIDEO)

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“I due colonnelli film completo streaming” (VIDEO)

da raiplay.it

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“I due colonnelli film completo streaming” è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, in un paesino al confine tra la Grecia e l’Albania. Lì, inoltre, si scontrano le truppe italiane e inglesi. Le donne del luogo sono corteggiate assiduamente dai due schieramenti. E devono barcamenarsi fra amanti veri e presunti. La situazione, comunque, riguarda in particolare i due colonnelli. Che oltre al controllo del Paese si contendono anche la stessa ragazza. Regia: Steno. Interpreti: Totò, Walter Pidgeon, Nino Taranto, Scilla Gabel.

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Tuttavia, è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, in un paesino al confine tra la Grecia e l’Albania. Lì, inoltre, si scontrano le truppe italiane e inglesi. Le donne del luogo sono corteggiate assiduamente dai due schieramenti. E devono barcamenarsi fra amanti veri e presunti. La situazione, comunque, riguarda in particolare i due colonnelli. Che oltre al controllo del Paese si contendono anche la stessa ragazza.

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“I DUE COLONNELLI FILM COMPLETO” GUARDA IL VIDEO

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“IO SONO MIA” FILM IN STREAMING GUARDA IL VIDEO

Borghi e Dempsey i “Diavoli” della finanza

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Borghi e Dempsey i “Diavoli” della finanza

Borghi e Dempsey i “Diavoli” della finanza

Silvia Fumarola per repubblica.it/serietv

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Mentre nel grattacielo londinese tutti si muovono come formiche impazzite e i numeri che scorrono sugli schermi dei computer in un secondo cambiano la vita di Paesi lontanissimi e i destini di milioni di persone, un uomo si lancia nel vuoto. Cosa nasconde quel suicidio? “Non ci sono buoni o cattivi” dice Alessandro Borghi, finanziere rampante in Diavoli, la nuova serie su Sky e Now Tv dal 17 aprile. Tratta dal libro di Guido Maria Brera, broker, scrittore e produttore, che svela il mondo dell’economia. Chissà, nella realtà, cosa succederà dopo le macerie che lascerà il coronavirus. Se gli squali saranno pronti ad approfittare della crisi. Non era immaginabile quando Nick Hurran e Jan Michelini giravano la serie kolossal prodotta da Lux Vide e Sky Studio. Seire che vuole avvicinare il pubblico alla finanza citando Dostoevskij.

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Impresa non facile. Ma l’irresistibile ascesa del giovane Massimo Ruggeri (Borghi), ambizioso allievo di Dominic Morgan (Patrick Dempsey), potentissimo Ceo americano di una banca di investimenti, tinge di giallo il romanzo di formazione del giovane rampante. Il legame tra i due uomini inizia a sgretolarsi quando Massimo, che sarà coinvolto in una guerra finanziaria, dovrà scegliere se fidarsi del suo mentore o fermarlo. Ma il rampante Ruggeri dovrà risolvere anche problemi personali. La moglie tossicodipendente lo trascina nello scandalo. E cadono su di lui anche i sospetti per la morte del collega. Sarà una hacker (Laia Costa) a scoprire che qualcuno sta cercando di incastrarlo.

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Borghi e Dempsey i “Diavoli” della finanza

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Morgan, uomo dai troppi segreti con una vita apparentemente perfetta, è sposato con una fascinosa aristocratica (Kasia Smutniak). “La troviamo in un momento delicato”, racconta l’attrice. “Ha perso un figlio, soffre e forse è la sola a conoscere bene il marito: è la sua migliore amica e la più acerrima nemica”. Un thriller finanziario con immagini d’archivio dei crac che hanno messo in ginocchio il mondo. “Ho messo la mia conoscenza al servizio dell’intrattenimento” dice Brera. “La novità della serie è il punto di vista. Per la prima volta non è quello americano legato alla gestione del potere. Noi lo raccontiamo dalla parte europea, con gli stati forti e quelli deboli che collassano, con la crisi del 2008 vista dalle nostre banche”. “Mia madre lavorava in banca, una volta era un luogo familiare, oggi si è persa la familiarità” racconta Dempsey. “Oggi sono diventati grandi organismi e non sono più attenti ai risparmiatori”.

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La morale della storia è che capire i meccanismi della finanza significa comprendere come potranno cambiare – in meglio in peggio – le nostre vite. “Nella serie mostriamo un po’ tutto” spiega Nick Hurran “come la politica globale sia ostaggio di chi detiene i soldi. Ma anche le conseguenze che si risentono nei piccoli Paesi. Informazioni vendute, il potere che cambia, le banche che da istituzioni di fiducia sembrano essere entità che sfruttano al massimo il denaro altrui. La finanza diventa potere e noi cittadini qualunque viviamo senza essere consapevoli di come siamo manipolati. Se esiste il senso di colpa? Sono in gioco tutte le emozioni, ma forse avere tanto potere ti fa pensare di fare sempre la cosa giusta. Questa è una lotta per la stabilità, contro la paura del caos. Io stesso temo per le generazioni future: che succede se facciamo crollare il sistema?”. Chi vivrà vedrà.

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QUALI DOCUMENTARI GUARDARE SU DISNEY+

Quali documentari guardare su Disney+

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Quali documentari guardare su Disney+

Quali documentari guardare su Disney+

Lorenzo Delli per smartworld.it

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Il 24 marzo 2020 ha fatto il suo debutto in Italia Disney+, il servizio di streaming on demand di casa Disney a cui potete iscrivervi seguendo questo link. Sempre da oggi potete quindi usufruire della settimana gratuita di prova o decidere se abbonarvi pagando la retta mensile, pari a 6,99€. O quella annuale che vi permette di risparmiare due mensilità con una spesa pari a 69,99€. In questo articolo ci dedichiamo ai documentari disponibili in catalogo. Quali documentari guardare su Disney+? Per rispondere alla domanda suddividiamo il tutto in due filoni principali: le docu-serie o reality, quei contenuti quindi suddivisi in più puntate o stagioni, e i documentari di stampo classico. Eccovi due elenchi di alcuni dei principali contenuti che troverete su Disney Plus.

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Docu-serie

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Bear Grylls – La legge del più forte – La leggenda, Bear Grylls, in una serie National Geographic incentrata sugli ambienti più estremi al mondo e sulle tecniche di sopravvivenza degli animali che li abitano.

Cosa ti dice il cervello? – Un documentario National Geographic incentrato… sul cervello, l’organo che è fatto per dare un senso a ciò che vediamo, odoriamo, ascoltiamo, assaggiamo e tocchiamo. Ma possiamo davvero fidarci di lui?

Disney’s Fairy Tale Weddings – Matrimoni e fidanzamenti da favola che accadono proprio nei parchi a tema Disney: questa docu-serie/reality ce li mostra da vicino.

Gordon Ramsay – Fuori menù – Il celebre chef in missione per immergersi in nuove culture, ovviamente esplorandone piatti e sapori.

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Le Domeniche – L’artista fai-da-te Amber Kemp-Gerstel condivide la sua passione con delle giovani famiglie. Ogni episodio è incentrato su una diversa produzione Disney.

Il Mondo Mai Visto – Una docu-serie originale che ci porta dietro le quinte di The Walt Disney Company. Pronti a vedere i parchi a tema e tutti i luoghi dove nasce la magia da una prospettiva tutta nuova?

Il Mondo secondo Jeff Goldblum – Vi ricordate di Jeff Goldblum, vero? Alcuni suoi film potrebbero farvi suonare un campanello: La Mosca, Jurassic Park, Il Regno Perduto, Independence Day. In ogni caso Jeff Goldblum è un personaggio alquanto particolare anche nella vita… reale! In questa docu-serie, Jeff si lancia alla scoperta dei segreti che si nascondono dietro le cose più elementari: i jeans, il gelato, i gioielli.

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Quali documentari guardare su Disney+

Marvel’s Hero Project – Una docu-serie in 20 episodi che ci mostra da vicino dei piccoli ma grandi supereroi, non dei fumetti o dei film, ma della vita di tutti i giorni. Bambini che ispirano le loro comunità, tanto da meritarsi l’attenzione di Marvel e, in futuro, anche un fumetto a loro dedicato

Oceani – I segreti degli abissi – Un documentario National Geographic piuttosto recente che con l’ausilio di dati scientifici, creazioni digitali e rivelamenti veri e propri, ci mostra relitti, tesori e città sommerse nei laghi e negli oceani di tutto il mondo

One Strange Rock: Pianeta Terra – Will Smith è il volto di questa docu-serie che ci accompagna in un viaggio epico per scoprire le meravigliose coincidenze che hanno portato alla formazione della Terra e della vita.

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Piccoli Cani Guida Crescono – La serie segue un gruppo di cuccioli di cane dal momento della loro nascita fino alla fine del loro addestramento. Sono infatti destinati a diventare cani guida, ovvero inseparabili compagni di vita dei non vedenti che li adotteranno. L’addestramento però è duro e non tutti i cani riescono a “prendere l’abilitazione”.

Pixar tra la gente – Una serie live-action che porta personaggi e momenti iconici Pixar nel mondo reale, è girato a New York.

Russia – Terra Selvaggia – Un documentario National Geographic che ci porta in uno degli habitat più particolari della terra, la Russia, caratterizzata da tundre, cime innevate, praterie, vulcani, foreste e laghi. Una incredibile varietà di animali la popola.

Supercar – Macchie da sogno – Una squadra di meccanici specializzati realizzano alcune delle più impressionanti supercar mai viste.

The Imagineering Story – Il passato, il presente e il futuro della Disney esplorato in compagnia di un filmmaker Disney che viene da una famiglia con una tradizione incredibile. Il nonno era un animatore Disney, il padre faceva invece parte del team creativo.

The Incredibile Dr. Pol – Ben 16 stagioni di una docu-serie/reality che segue da vicino il mitico Dr. Pol, e la sua clinica veterinaria dove capita di tutto: alpaca, renne, cavalli e quant’altro. Ah, c’è anche un documentario di 43 minuti in stile dietro le quinte.

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Documentari

Apollo: Missions to the Moon – Documentario National Geographic che, come suggerisce il titolo, è incentrato sulla missione spaziale più importante di sempre

Atlantis Rising – James Cameron e Simcha Jacobovici in un’avventura alla ricerca della perduta città di Atlantide. I due utilizzeranno gli scritti di Platone come “mappa virtuale del tesoro”.

Bears – Un documentario prodotto da Disneynature incentrato sugli orsi. il tutto è filmato sulle montagne costiere dell’Alaska.

Breaking2 – Amanti della corsa? Questo documentario nato dalla collaborazione tra National Geographic e Nike segue 3 degli atleti più forti al mondo il cui obiettivo è quello di infrangere il limite della maratona in 2 ore.

Diana: le verità nascoste – Utilizzando delle videocassette registrate quando era ancora in vita, Diana ci racconta la storia della sua vita.

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Free Solo – Sfida Estrema – Un documentario che segue da vicino Alex Honnold nel suo tentativo di scalare in solitario la parete di El Capitan senza corde o attrezzature di sicurezza.

Grand Canyon – Viaggio Estremo – Due giornalisti attraversano tutto il Gran Canyon (750 miglia) a piedi.

Okvango – L’ultimo paradiso – Un biologo della conservazione, un giovane scienziato e un locale esplorano il delta dell’Okvango, una delle poche riserve selvagge rimaste al mondo.

Jane – Jane Goodall, una scienziata le cui ricerche sugli scimpanzé ha rivoluzionato la nostra conoscenza del mondo naturale, vista da vicino grazie ad una serie di filmati d’archivio del National Geographic.

Il gigante fragile – La balena blu – Un documentario National Geographic incentrato su una missione scientifica rivoluzionaria: trovare ed identificare alcune balene blu della California, seguendole da vicino lungo la loro migrazione.

Punto di non ritorno – Leonardo DiCaprio discute con alcune delle più importanti personalità di varie nazioni sul cambiamento climatico che sta colpendo la Terra.

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Disney Plus arriva in Italia il 24 marzo Dai film in catalogo al costo degli abbonamenti anche da condividere tutto quello che c’è da sapere

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Disney Plus arriva in Italia il 24 marzo Dai film in catalogo al costo degli abbonamenti anche da condividere tutto quello che c’è da sapere

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Davide Turrini per ilfattoquotidiano.it

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Star Wars, i supereroi Marvel e tutte le creazioni Pixar in un canale solo a portata di click. Dal 24 marzo 2020 sarà disponibile anche in Italia Disney+, servizio streaming dedicato ai tutti i brand del celebre marchio alla Mickey Mouse. 6,99 euro al mese, o 69,99 euro l’anno, e passa la paura. Ad un singolo abbonamento, oltretutto, si possono associare ben sette profili. Monsters&co, ma anche Capitan America o Han Solo faranno capolino sui vostri schermi sia scaricando una app sia su monitor del pc. Di pre-abbonati, come spesso Disney fa per dati sensibili, non c’è una cifra pubblica disponibile. Ma possiamo registrare il quantitativo di abbonamenti negli Stati Uniti in tre mesi: 28 milioni e 600mila.

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Poi certo, come ha sempre sostenuto Red Hastings, patron di Netflix, per capire il successo di un servizio in streaming va registrato quanto tempo gli utenti rimangono collegati. Ebbene i dati statunitensi parlano chiaro: da un lato Disney+ ha circa lo stesso numero di sessioni di Netflix e Amazon. Ma rispetto al primo gli spettatori di Disney+ rimangono collegati il 5,8% in più, e rispetto al secondo il 7,8% in più. Dal lancio ufficiale italiano si parla di un catalogo di 500 film e oltre 350 serie. All’interno di esso oltre ai classici di zio Walt – Fantasia, Dumbo, Gli Aristogatti, ecc… – si possono recuperare anche più di 500 episodi dei Simpson. Fin dal primo minuto del giorno 24 marzo saranno disponibili alcuni titoli di lancio inediti. Si parte con The Mandalorian, uno spin off di Star Wars in otto episodi con protagonista un pistolero/cacciatore di taglie.

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Lilli e il Vagabondo versione live action e tanto altro…

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Un Lilli e il Vagabondo versione live action; la serie High School Musical: un’altra mini serie con protagonista un personaggio del mondo Pixar, I perché di Forky. Dodici episodi in collaborazione con National Geographic intitolati Il mondo secondo Jeff Goldblum, dove il celebre attore de Il grande freddo esplora il mondo delle cose ordinarie. Come un gelato, un paio di scarpe, il caffè, ecc… per scoprire segreti straordinari. Infine, un paio di film originali Disney: Togo, un film d’avventura con protagonista William Dafoe e Timmy Frana, diretto dal regista di Spotlight, Tom McCarthy. Con una insolita coppia di attori: un bimbo e un orso polare.

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Sul mercato italiano Disney diventa il quarto servizio streaming di contenuti video dopo Netflix, Amazon e Apple. Negli Stati Uniti la concorrenza è piuttosto accesa. Anche perché Disney ha tolto proprio dal catalogo Netflix parecchie sue produzioni per portarle sul proprio catalogo. Le cifre sono sempre segretissime, ma le stime ufficiose segnalano, sul mercato americano: 158 milioni di abbonati per Netflix e oltre 100 milioni per Amazon. Disney+ esordisce quindi il 24 marzo in Italia ma contemporaneamente anche in Germania, Spagna, Svizzera, Irlanda e Austria. In Francia se ne riparlerà più avanti, dopo che Disney ha accolto la richiesta del governo francese di posticipare il battezzo. Per non sovraccaricare la rete in queste giornate di tutti a casa per via dell’epidemia di coronavirus. Last but not least: fino a mezzanotte del 23 marzo si può vedere quello che si vuole completamente gratis.

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“ULTRAS” FA DISCUTERE CALEMME “LETTIERI HA PERSO UNA ENORME OCCASIONE C’E’ UNA DIFFERENZA CON GOMORRA

Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

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Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

da areanapoli.it

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Lo scorso venerdì 20 marzo è uscito sulla popolare piattaforma streaming di Netflix il film “Ultras” di Francesco Lettieri. Quest’ultimo lavoro però sta facendo discutere e non poco tifosi e non solo. Il giornalista di calciomercato.it Mirko Calemme ha espresso il suo parere nel merito con un post su Facebook. “Reputo Lettieri un grande artista, ma con ‘Ultras’ per me ha perso un’enorme occasione. Se non c’era la pretesa ‘di raccontare veramente il mondo degli ultras’, perché utilizzare loro per il suo primo lungometraggio? Perché scegliere quel titolo per il film? Perché impostare tutta la promozione su quel mondo?”.

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Calemme ha aggiunto: “Il suo potente linguaggio visivo poteva essere un’arma unica per raccontare la Curva, che a Napoli è un universo a parte. Capace di cancellare l’enorme stratificazione sociale della metropoli e unire nello stesso coro un camorrista e un docente universitario. Mi aspettavo un lavoro di ricerca diverso e più profondo: si è utilizzata l’etichetta ‘ultras Napoli’ solo come espediente estetico, ed è giusto che in tanti si siano sentiti presi in giro. C’è chi l’ha definito la ‘Gomorra del Calcio’, ma Gomorra porta sullo schermo un’enorme dose di verità. E invece, sinceramente, la sensazione è che Lettieri abbia realizzato un film chiamato ‘Ultras’ senza mai confrontarsi con nemmeno uno di loro”.

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L’Equipe promuove il film “Ultras”. Il regista Lettieri: «Se potrò tornare allo stadio? Vedremo»

da ilnapolista.it

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L’Equipe, il più celebre quotidiano sportivo, dedica due pagina al film “Ultras” di Francesco Lettieri in programmazione su Netflix. Due pagine – firmate Gregiore Fleurot – che promuovo l’opera fortemente contestata dagli ultras napoletani che hanno lasciato loro messaggi nel centro storico della città. L’Equipe scrive che Ultras è un film diverso dai precedenti tentativi – cita “Hooligans” e “The Football Factory”. Non si vede mai il campo, solo all’inizio il San Paolo. Non c’è giudizio morale né politica. L’Equipe scrive che mai nel film ci sono accenni alla camorra.

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A proposito della violenza, scrive L’Equipe: “La violenza, sia tra le diverse generazioni del gruppo o tra club rivali, è presente in tutto Ultras. Senza, però, esserne il filo conduttore, a differenza dei tanti film dedicati agli hooligan (Hooligans, La Fabbrica di calcio). Innanzitutto perché per gli ultras, modello di tifo nato in Italia alla fine degli anni sessanta, la violenza non è fine a se stessa. Ma un effetto collaterale della passione per il club e la città. E poi perché Francesco Lettieri non tenta di impartire alcuna lezione di Sociologia.

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Ultras fa discutere Calemme “Lettieri ha perso una enorme occasione C’è una differenza con Gomorra”

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La violenza è un qualcosa che il regista si limita a descrivere. Come in una scena di sommossa tra napoletani, romani e poliziotti girati alla maniera di un telefono cellulare. «Non volevo fare un film morale o esprimere un giudizio, ma raccontare un contesto», dice Lettieri. E a proposito della camorra e della politica scrive: “Non si fa mai menzione della camorra. Anche e recenti notizie hanno dimostrato i legami tra le reti mafiose e il movimento ultra, principalmente a Torino, Milano, Roma e, in misura minore a Napoli. Una decisione del regista. «Qui in Italia, soprattutto a Napoli, c’è molta generalizzazione, sentiamo spesso che gli ultras sono camorristi. In realtà, ci sono persone legate alla criminalità organizzata agli angoli. Ma questo non significa che l’intero movimento sia legato alla criminalità».

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“Non c’è politica né nel film, assenza che riflette una specificità napoletana. Mentre molti gruppi italiani attuali sono politicamente contrassegnati, più spesso a destra, quelli di Napoli sono tra i pochi ad essere rimasti in gran parte apolitici. «Se non lo fossero stati, onestamente non so se avrei fatto questo film», dice. Ovviamente L’Equipe ricorda gli ultras non hanno minimamente partecipato alla stesura del film. Il quotidiano ricorda i messaggi che i gruppi organizzati hanno riservato all’opera e al regista che commenta così. “Ciò che mi rende felice è che hanno scritto questi messaggi prima dell’uscita del film. Non è quindi un giudizio sulla sua qualità, ma sull’operazione in generale”. L’Equipe chiede: pensa di poter continuare a vedere le partite in Curva B? “Non lo so. (Risata). Diciamo che al momento la domanda non si pone, perché ci sono altri problemi che impediscono alle persone di andare allo stadio”.

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ANTONELLA LEARDI CONTRO IL FILM ‘ULTRAS’ “E’ UNA PUGNALATA AL CUORE ED UN’OFFESA ALLA MEMORIA DI CIRO”

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