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Superbonus: il Consiglio dei Ministri approva decreto legge ad hoc con nuove misure e proroghe

Superbonus: il Consiglio dei Ministri approva decreto legge ad hoc con nuove misure e proroghe

Superbonus: il Consiglio dei Ministri approva decreto legge ad hoc con nuove misure e proroghe

da ilmessaggero.it

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un decreto legge ad hoc, introducendo nuove misure e proroghe al Superbonus e ad altri incentivi edilizi. L’approvazione è avvenuta sulla base di un accordo siglato prima dell’avvio della riunione, e il decreto mira a regolare la disciplina dei bonus edilizi. Orientandola verso il buonsenso e le corrette finalità, con l’obiettivo di limitare usi impropri e storture.

Focus sul Superbonus, Sismabonus e incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Le fonti di Palazzo Chigi hanno sottolineato che l’intervento si è concentrato su diverse aree, tra cui il Superbonus, il sismabonus e gli incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’obiettivo principale è quello di incentivare e sostenere i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio. Promuovendo nel contempo una corretta applicazione delle norme.

Tutela per i cittadini più deboli: nessuna restituzione per lavori non conclusi

Un aspetto rilevante del decreto è la tutela dei cittadini economicamente più deboli. In particolare, è stato sottolineato che coloro che si trovano in questa categoria non saranno tenuti a restituire i fondi ricevuti per i lavori non conclusi. Questa misura è stata definita come una forma di sostegno diretto per le persone che, per varie ragioni, non sono riuscite a completare i lavori entro i termini previsti.

Il nuovo meccanismo: copertura statale della percentuale mancante

Il meccanismo introdotto dal decreto prevede una valutazione dello stato di avanzamento dei lavori al 31 dicembre di ciascun anno. In base a questa valutazione, lo Stato coprirà la percentuale mancante per raggiungere il 110%. Incentivando così i beneficiari a portare a termine i progetti di ristrutturazione. Nel caso in cui, tuttavia, non fosse possibile completare i lavori, si sta considerando una sanatoria. Per evitare che i cittadini debbano affrontare sanzioni.

Accordo positivo su Superbonus: linea del buongoverno di Forza Italia

Il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, ha dichiarato che l’accordo sul Superbonus rappresenta un passo positivo per proteggere imprese e cittadini, in particolare coloro che si trovano in una situazione economica più vulnerabile. Ha evidenziato che nessun cittadino onesto sarà penalizzato, poiché lo Stato mantiene i propri impegni. L’iniziativa di Forza Italia ha giocato un ruolo chiave nell’ottenere questo risultato, e il decreto del Consiglio dei Ministri prevede anche la continuazione del bonus al 70% per coloro che proseguiranno i lavori nel 2024.

Prospettive Future: Bonus Edilizio al 110% per redditi bassi e sanatoria preventiva

Il bonus edilizio al 110% rimane invariato per coloro che hanno redditi bassi e non hanno completato i lavori. L’obiettivo è sostenere le famiglie con situazioni finanziarie più delicate, garantendo al contempo un’incentivazione concreta per la conclusione dei progetti di ristrutturazione. La sanatoria preventiva per coloro che non riescono a completare i lavori entro il 31 dicembre rappresenta un ulteriore strumento volto a evitare oneri e penalizzazioni per i cittadini che affrontano difficoltà nella realizzazione dei progetti di ristrutturazione.

TRAGEDIA A URBINO: 4 MORTI IN UNO SCONTRO TRA AMBULANZA E PULLMAN MA I BAMBINI SUL BUS SONO TUTTI ILLESI

Tragedia a Urbino: 4 morti in uno scontro tra ambulanza e pullman ma i bambini sul bus sono tutti illesi

Tragedia a Urbino: 4 morti in uno scontro tra ambulanza e pullman ma i bambini sul bus sono tutti illesi

Tragedia a Urbino: 4 morti in uno scontro tra ambulanza e pullman ma i bambini sul bus sono tutti illesi

da ansa.it

Un tragico incidente stradale ha sconvolto la tranquilla giornata lungo la SS73 bis, la cosiddetta “bretella” tra Urbino e Fermignano. Uno scontro frontale tra un’ambulanza della Croce Rossa e un pullman carico di ragazzini e accompagnatori ha lasciato quattro persone morte sul colpo e sette ferite in modo lieve.

L’incidente: un fuoco mortale nella Galleria Ca’ Gulino

L’ambulanza, proveniente da Fossombrone e diretta all’ospedale di Urbino, si è scontrata frontalmente con il pullman, trasportante chierichetti, parroco e seminaristi in una gita parrocchiale. Nell’impatto, poi, l’ambulanza si è incendiata, rendendo vani i tentativi di sopravvivenza dell’equipaggio composto da un medico, un’infermiera e l’autista. Oltre a un paziente 80enne che stavano trasportando all’ospedale di Urbino.

Feriti e fuga dalla morte

Dei sette feriti, inoltre, quattro sono stati trasportati all’ospedale di Pesaro, due bambini e due accompagnatori, mentre tre sono stati portati a Urbino, due ragazzi e un accompagnatore. Fortunatamente, comunque, le ferite sono lievi, e le procedure di dimissione sono già in corso.

Inchiesta in corso e strade chiuse

L’autista del pullman è rimasto sotto shock, e dalle prime analisi sembrerebbe che l’ambulanza abbia invaso parzialmente la corsia opposta in una curva dentro la galleria. Finendo, poi, per incastrarsi sotto la ruota anteriore del pullman. La polizia stradale, dunque, sta conducendo i rilievi necessari, e la Procura di Urbino è stata informata dell’incidente. La SS73 bis è rimasta chiusa per ore, con l’Anas che ha verificato la stabilità della galleria.

Reazioni e solidarietà

La notizia, poi, ha suscitato un’ondata di solidarietà e cordoglio da parte delle istituzioni e della comunità locale. La Diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto Marche ha espresso le “più sentite condoglianze ai familiari delle vittime”. Anche la Direzione generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino ha manifestato profondo dolore per la perdita dei loro operatori.

Identità delle vittime e messaggi di cordoglio

Tra le vittime, il medico Sokol Hoxha, 42 anni, l’infermiera Cinzia Mariotti, 49 anni, e l’autista soccorritore Stefano Sabbatini, 59 anni, tutti impiegati presso la Potes di Fossombrone. Alberto Serfilippi, il paziente trasportato, classe 1938, ha perso la vita nell’incidente. Messaggi di cordoglio sono giunti da diverse figure istituzionali, compreso il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, profondamente addolorato per la tragedia.

Un giorno di lutto per il Sistema Sanitario Locale

Il mondo sanitario locale è in lutto, con l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, che afferma: “Siamo profondamente addolorati per la perdita dei nostri operatori in questo tragico incidente. Hanno dedicato la loro vita alla comunità e ai pazienti.”

Conclusioni e ricostruzione dell’evento

L’incidente ha gettato nel lutto famiglie, colleghi e la comunità intera. In attesa dei risultati dell’inchiesta, il dolore per la perdita di vite umane preziose si mescola alla speranza che le famiglie dei feriti possano presto abbracciare i propri cari, ancora provati dall’inaspettato spavento vissuto nella Galleria Ca’ Gulino a Urbino.

LA SVOLTA METEO DI CAPODANNO: GIULIACCI PREVEDE CAMBIAMENTI DRASTICI

La svolta meteo di Capodanno: Giuliacci prevede cambiamenti drastici

La svolta meteo di Capodanno: Giuliacci prevede cambiamenti drastici

La svolta meteo di Capodanno: Giuliacci prevede cambiamenti drastici

da iltempo.it

Le ultime settimane hanno visto l’anticiclone dominare i cieli sopra la nostra Penisola, portando con sé un clima mite e condizioni atmosferiche stabili. Mentre molti di noi godevano delle festività di Natale al caldo, le spiagge erano affollate di turisti intenti a prendere il sole o persino a fare il bagno. Tuttavia, il noto meteorologo colonnello Giuliacci, tramite il suo sito meteogiuliacci.it, rivela una svolta significativa nelle previsioni meteorologiche che potrebbe portare a un cambiamento repentino appena entrati nel nuovo anno.

L’imminente cambio di scenario

Nel corso dei primi giorni di gennaio, una perturbazione atlantica è prevista sulla nostra Penisola, generata da un ciclone che porterà con sé piogge diffuse e nevicate sull’arco alpino. L’anticiclone che ha dominato fino al 28 dicembre lascerà spazio a condizioni meteorologiche più agitate, segnando una transizione verso un periodo più instabile.

Piogge diffuse e nevicate sulle Alpi

Secondo le anticipazioni del colonnello Giuliacci, la perturbazione atlantica influenzerà gran parte del territorio italiano. Le piogge saranno un fenomeno diffuso, mentre sulle Alpi si prevedono abbondanti nevicate. Questo cambiamento radicale nelle condizioni atmosferiche potrebbe impattare sul quotidiano, richiedendo una maggiore attenzione da parte di chi si trova a dover affrontare spostamenti o attività all’aperto.

Calo termico e adeguamento alle medie del periodo

Ma non è solo la pioggia e la neve a destare attenzione: un vistoso calo termico è previsto tra lunedì 1 e martedì 2 gennaio. Le temperature subiranno una significativa diminuzione, tornando in linea con le medie stagionali. Questo repentino cambiamento potrebbe cogliere di sorpresa coloro che si erano abituati a temperature più miti nelle settimane precedenti.

Prepararsi al cambiamento

Gli esperti meteo consigliano di tenere d’occhio le previsioni nelle prossime settimane e di essere pronti ad adattarsi a questa nuova fase meteorologica. I cambiamenti repentini nelle condizioni atmosferiche richiedono una maggiore attenzione per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. Mentre ci godiamo ancora gli ultimi giorni del 2022, è saggio prepararsi a un inizio del nuovo anno caratterizzato da un clima più variegato e dinamico.

Conclusioni

In conclusione, il meteorologo Giuliacci prevede una svolta meteorologica significativa nei primi giorni del nuovo anno, con l’arrivo di una perturbazione atlantica. Piogge, nevicate e un calo termico saranno protagonisti di questa transizione, portando a un cambiamento repentino rispetto alle condizioni stabili delle festività appena trascorse. Prepararsi al cambiamento è fondamentale per affrontare al meglio le sfide che la natura potrebbe riservarci nei prossimi giorni.

INCENDIO A MALAGROTTA: IN ARRIVO L’INDAGINE DELLA COMMISSIONE ECOMAFIE

Incendio a Malagrotta: in arrivo l’indagine della commissione ecomafie

Incendio a Malagrotta: in arrivo l’indagine della commissione ecomafie

Incendio a Malagrotta: in arrivo l’indagine della commissione ecomafie

da romatoday.it

Nella Vigilia di Natale, una tragedia ha colpito l’impianto di trattamento rifiuti di Malagrotta, nei pressi di Roma, in un vasto incendio che ha richiesto l’intervento massiccio dei vigili del fuoco. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha tenuto a sottolineare l’importanza dell’azione di soccorso, ringraziando le forze dell’ordine per il loro impegno eccezionale. L’incendio, esploso in un capannone di stoccaggio di circa 14.000 mq, denominato TMB1, è stato domato solo la mattina successiva, dopo una giornata intensa e impegnativa.

Un intervento complesso e coordinato

Giannini ha descritto la giornata come “molto impegnativa”, coinvolgendo circa un centinaio di vigili del fuoco provenienti da diverse regioni, coordinati dalla Sala Operativa Provinciale. L’utilizzo di mezzi movimento terra e veicoli aeroportuali è stato essenziale, con il supporto della Protezione Civile comunale e regionale. L’incendio, sviluppatosi in un sito sensibile per l’elevata capacità inquinante dei materiali depositati, ha sollevato preoccupazioni per la salute pubblica.

Pericoli per la salute e misure urgenti

Il prefetto ha evidenziato la pericolosità del sito, portando il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a emettere un’ordinanza che proibisce attività all’aperto in un raggio di sei chilometri dallo stabilimento. Giannini ha ringraziato le forze dell’ordine per aver garantito la sicurezza durante l’operazione di soccorso e per aver assicurato la tranquillità durante le festività.

Emergenza aria e monitoraggio ambientale

I dati dell’Arpa Lazio sull’inquinamento nella zona sono essenziali per valutare le restrizioni da imporre. La stazione di monitoraggio più vicina, “Malagrotta”, distante circa 3 km, non ha registrato superamenti dei limiti giornalieri di PM10 il 24 dicembre. Tuttavia, la situazione rimane delicata, e il monitoraggio costante è cruciale per garantire la sicurezza ambientale.

Emergenza rifiuti e impatto a lungo termine

L’impianto di Malagrotta trattava 650 tonnellate di rifiuti al giorno, ma l’incendio ha compromesso gravemente la sua funzionalità. Attualmente, l’emergenza riguarda la gestione dei rifiuti, con la struttura indisponibile per un periodo considerevole. L’assessora ai rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, e il direttore generale dell’Ama, Filippi, stanno cercando soluzioni per affrontare la situazione, compresa la ricerca di un sostituto per il secondo impianto più importante della città.

Conclusioni e inchiesta in corso

In conclusione, l’incendio a Malagrotta ha generato un impatto significativo sull’ambiente, sulla salute pubblica e sulla gestione dei rifiuti a Roma. Mentre i vigili del fuoco hanno compiuto sforzi eroici per contenere le fiamme, l’inchiesta della commissione ecomafie ora è essenziale per comprendere le cause dell’incidente e prevenire futuri disastri di questo genere.

INCENDIO ALLA DISCARICA DI MALAGROTTA: MONITORAGGIO E PREOCCUPAZIONI AMBIENTALI

Incendio alla discarica di Malagrotta: monitoraggio e preoccupazioni ambientali

Incendio alla discarica di Malagrotta: monitoraggio e preoccupazioni ambientali

Incendio alla discarica di Malagrotta: monitoraggio e preoccupazioni ambientali

da agi.it

Fiamme sotto controllo ma la Discarica di Malagrotta è nuovamente al centro dell’attenzione. Con le autorità in allerta e la popolazione nelle vicinanze invitata a prendere precauzioni.

Il Fuoco al Tmb 1

L’impianto per lo smaltimento dei rifiuti, noto come Tmb 1, a Malagrotta, è stato colpito da un incendio alle 15:30 in via di Malagrotta 257. Le fiamme hanno attirato l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e del Gruppo operativo speciale (Gos). Insieme a mezzi di movimento terra e volontari della Protezione Civile.

Questo incidente segue il maxi incendio che ha colpito la stessa area nel giugno 2022. Sebbene siano in corso indagini per determinare le cause, l’ipotesi di un gesto doloso non è esclusa. L’incendio sembra aver avuto origine in un silo all’interno del Tmb 1, un’impianto già risparmiato da roghi passati.

Risposta delle autorità

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono presenti agenti del commissariato Monteverde, la Polizia Locale per gestire il traffico e i sanitari del 118. Il fuoco è stato domato grazie all’azione di 40 pompieri e 13 automezzi, ma ora l’attenzione si sposta sul monitoraggio della qualità dell’aria.

Monitoraggio della qualità dell’aria

Gli esperti dell’ARPA Lazio hanno installato due campionatori a circa 500 metri a nord ovest e 100 metri a sud est dal luogo dell’incendio. Questo monitoraggio è essenziale per valutare gli effetti potenziali sulle particelle nell’aria, una preoccupazione espressa da residenti come Mariagrazia M., che ha sottolineato l’importanza di evitare l’inalazione di sostanze nocive.

Raccomandazioni alla popolazione

A scopo precauzionale, la Protezione Civile raccomanda alla popolazione entro un chilometro dalla zona dell’incendio di non sostare nelle vicinanze, tenere le finestre chiuse in presenza di fumi persistenti e maleodoranti, evitare l’uso di condizionatori d’aria e contattare il Numero Unico Emergenze 112 in caso di necessità.

Impatto sull’attività di gestione dei rifiuti

Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura e al Ciclo Rifiuti, ha dichiarato che l’entità dei danni non è ancora chiara, ma l’impianto potrebbe rimanere inattivo per un periodo significativo. Questo impianto è cruciale per il trattamento dei rifiuti di Roma, con Ama che conferisce circa 650 tonnellate di rifiuti al giorno, totalizzando 200.000 tonnellate all’anno.

Alfonsi ha sottolineato che stanno lavorando per trovare sbocchi alternativi e garantire la sicurezza nel conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni. Si stanno anche valutando interventi per salvaguardare la salute dei cittadini, con la Protezione Civile che ha già emesso raccomandazioni per le abitazioni entro un chilometro dall’incendio.

In sintesi, sebbene l’incendio sia sotto controllo, la comunità circostante è in stato di allerta a causa delle potenziali conseguenze sull’aria e sulla gestione dei rifiuti. Gli sforzi sono concentrati sul monitoraggio continuo della situazione e sulle misure necessarie per mitigare gli impatti ambientali e sulla salute pubblica.

MES: IL NO DELL’ITALIA E LE POSSIBILI CONSEGUENZE PER L’UE

MES: Il no dell’Italia e le possibili conseguenze per l’UE

MES: Il no dell’Italia e le possibili conseguenze per l’UE

MES: Il no dell’Italia e le possibili conseguenze per l’UE

da corriere.it

L’Italia ha recentemente respinto la ratifica della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), suscitando preoccupazioni sull’efficacia dell’Unione Bancaria. Questa decisione avrà impatti significativi, poiché l’Italia rappresenterà l’unico paese dell’Unione Europea ad aver bocciato la modifica al MES.

Il contesto del no italiano al MES

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ammesso che avrebbe approvato la ratifica, ma il clima politico non lo permetteva. Questo rifiuto mette in dubbio la conclusione dell’Unione Bancaria, che coinvolge il MES e il Meccanismo di Risoluzione Unico. La decisione italiana potrebbe avere conseguenze significative sul futuro dell’Unione Europea.

Le possibili conseguenze della decisione italiana

La nuova versione del MES prevede l’attivazione di un paracadute per la gestione delle crisi bancarie dal 1° gennaio 2024. Senza il consenso dell’Italia, questo strumento finanziario non potrà essere utilizzato, mettendo a rischio il supporto comune al Fondo di Risoluzione Unico dell’Unione Bancaria. Questo potrebbe avere ripercussioni negative su tutti i paesi dell’Eurozona.

La posizione divisa del governo italiano

Il governo italiano è diviso su questa questione, con Fratelli d’Italia e Lega contrari alla ratifica, mentre Forza Italia si è astenuta. L’opposizione, tranne il Movimento 5 Stelle, ha sostenuto la modifica. Tuttavia, la decisione finale è stata delegata al Parlamento, che ha respinto l’autorizzazione con 184 voti contrari, 172 a favore e 44 astenuti.

Le ragioni del no Italiano

Le ragioni dietro il rifiuto sembrano più di forma che di contenuto. Alcuni sostengono che, se il MES deve salvare le banche, deve esserci un controllo più rigoroso, preferibilmente attraverso il Parlamento Europeo, anziché la discrezionalità degli organi direttivi. Altre voci suggeriscono che il rifiuto potrebbe essere una risposta alle trattative sul Patto di Stabilità, coinvolgendo Francia e Germania.

Funzionamento del MES

Il Meccanismo Europeo di Stabilità è stato istituito nel 2012 per sostituire il Fondo Europeo di Stabilità, con l’obiettivo di fornire assistenza finanziaria ai paesi membri in difficoltà nel finanziarsi sul mercato. L’Italia contribuisce al MES con il 17,9% e può usufruire di prestiti economici, acquisti di titoli di Stato e altre forme di supporto finanziario.

La posizione dell’Unione Europea

L’UE ha dichiarato che non apporterà modifiche al nuovo testo in risposta al blocco italiano. La possibilità di altre ratifiche non è contemplata al momento. Alcuni suggeriscono che potrebbe essere tentato un accordo a 19, escludendo l’Italia, ma ciò implicherebbe la restituzione della quota di capitale italiana.

Le possibili evoluzioni future del MES

Con il rifiuto dell’Italia, il MES continuerà a operare senza le modifiche proposte. Le conseguenze potrebbero manifestarsi in diverse situazioni, come una crisi del debito o una crisi bancaria. L’Italia potrebbe trovarsi ad affrontare scelte difficili se dovesse presentarsi una situazione di emergenza finanziaria nell’Eurozona.

In conclusione, il no dell’Italia al MES ha generato incertezza sul futuro della cooperazione finanziaria europea e sollevato interrogativi sul ruolo del paese all’interno dell’Unione Europea.

Omicidio a Riese: l’autopsia svela dettagli scioccanti sulla morte di Vanessa Ballan

Omicidio a Riese: l’autopsia svela dettagli scioccanti sulla morte di Vanessa Ballan

Omicidio a Riese: l’autopsia svela dettagli scioccanti sulla morte di Vanessa Ballan

da ilgazzettino.it

Il 22 dicembre, l’anatomopatologo Antonello Cirnelli ha concluso l’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, la giovane cassiera di 26 anni brutalmente assassinata nella sua casa a Spineda di Riese Pio X. I risultati dell’esame rivelano un agghiacciante scenario: otto coltellate fatali al torace, inflitte con ferocia e forza devastante. Un coltello dalla lama lunga 20 centimetri risulta utilizzato per infliggere sei ferite profonde e due superficiali.

Furia Omicida e Difesa Disperata: Vanessa Colpita 8 Volte Mentre Tentava di Difendersi

Le ferite mortali hanno colpito il cuore e il polmone sinistro di Vanessa mentre cercava disperatamente di difendersi dagli attacchi violenti del killer. Tracce di calci e pugni precedenti le coltellate testimoniano la lotta accanita della vittima. Vanessa è deceduta poco dopo l’aggressione, con l’ora del decesso fissata intorno alle 11.30. Pochi minuti prima del tragico evento, alle 11.21, la giovane aveva comunicato con il suo compagno Nicola Scapinello tramite cellulare.

Prelevate Tracce Emetiche per Identificare il Killer

Dall’esame del corpo, risultano anche tracce ematiche, potenzialmente cruciali per identificare il responsabile dell’omicidio. L’indagine scientifica si concentra sulla raccolta di prove che possano incastrare il colpevole.

L’Autopsia sul Feto Rivela il Tempo di Gestazione: Tra i Due e i Tre Mesi

L’autopsia è stata estesa anche al feto che Vanessa portava in grembo. Il tempo di gestazione è stimato tra i due e i tre mesi. È stato prelevato il DNA del nascituro per risolvere uno dei misteri legati a questa tragedia: stabilire se il padre è il compagno o il presunto assassino, ex amante della vittima.

Il Ministro Nordio Richiede una Relazione Dettagliata sul Femminicidio

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha prontamente richiesto una relazione dettagliata dagli uffici giudiziari di Treviso riguardo al femminicidio di Vanessa Ballan. Questa mossa è accolta positivamente come un passo fondamentale per fare chiarezza sulla vicenda.

Codacons Presenta Esposto in Procura: Indagine sulla Condotta dei Magistrati

Il Codacons ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Trento e al Procuratore Generale della Cassazione. L’obiettivo è aprire un’indagine sull’operato dei magistrati di Treviso, evidenziando presunte trascuratezze che hanno potuto influire sul corso degli eventi. Il procuratore di Treviso stesso ha ammesso la possibilità di errori da parte dei magistrati, sollevando ulteriori dubbi sulla gestione del caso.

Trattato MES bocciato dalla maggioranza: Fratelli d’Italia e Lega votano insieme Forza Italia si astiene

Trattato MES bocciato dalla maggioranza: Fratelli d’Italia e Lega votano insieme Forza Italia si astiene

Trattato MES bocciato dalla maggioranza: Fratelli d’Italia e Lega votano insieme Forza Italia si astiene

da open.online

Votazione a Montecitorio: 184 contrari, 72 favorevoli, 44 astenuti – Governo Meloni ferma la ratifica per sei mesi

Coalizione di governo divisa

In una votazione sorprendentemente rapida a Montecitorio, la maggioranza di governo ha bloccato la ratifica del trattato di modifica del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) per almeno sei mesi. La coalizione di governo si è divisa. Con Fratelli d’Italia e Lega votanti contro, Forza Italia astenuta, e solo Pd, Italia Viva e Azione favorevoli.

Fdi minimizza le possibili reazioni negative dei mercati

La Commissione Bilancio ha votato il parere contrario del governo, presentato da Ylenia Lucaselli di Fratelli d’Italia. Sottolineando la mancanza di meccanismi per coinvolgere il Parlamento nella richiesta di attivazione del MES. Nonostante il veto italiano bloccasse il nuovo trattato per gli altri aderenti che l’hanno già ratificato, Lucaselli ha minimizzato le possibili reazioni negative dei mercati.

Salvini esulta

La Premier Giorgia Meloni aveva inizialmente tenuto in standby la ratifica come leva negoziale. Ma dopo l’approvazione del nuovo quadro di regole per la governance economica europea, l’esecutivo Meloni ha deciso di bloccare definitivamente la ratifica.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha esultato per la coesione ritrovata con Fratelli d’Italia contro il MES. Ribadendo la posizione della Lega contraria a questo strumento ritenuto dannoso per l’Italia. La mossa del governo Meloni, che ha sorpreso molti osservatori, evidenzia la complessità delle dinamiche politiche interne sulla questione del MES.

Una votazione rapida

Il voto in Commissione Bilancio è avvenuto in modo repentino, entro le 10.30 di mattina, indicando una volontà di accelerare da parte del governo Meloni. La relatrice Ylenia Lucaselli ha spiegato che il parere contrario è dovuto alla mancanza di meccanismi che coinvolgano il Parlamento nella richiesta di attivazione del MES. Escludendo le Camere da procedure significative sul piano delle scelte di politica economica e finanziaria.

Il governo mette un punto definitivo sulla questione

L’Italia, secondo Lucaselli, non è particolarmente preoccupata delle conseguenze del veto italiano alla modifica del MES. Ha affermato che non ci saranno reazioni negative dei mercati e che il MES è diventato un salva banche. Ma fortunatamente il sistema bancario italiano gode di ottima salute.

Nelle settimane precedenti, la Premier Giorgia Meloni aveva indicato che la ratifica del MES non veniva esclusa a priori. Ma era tenuta in standby come leva di pressione per ottenere migliori accordi su altri fronti europei. Tuttavia, dopo l’approvazione del nuovo quadro di regole per la governance economica europea all’Ecofin, il governo Meloni ha deciso di mettere un punto definitivo sulla questione.

Marattin contesta Lucaselli

La votazione in aula è avvenuta poco dopo il voto in Commissione, invertendo l’ordine del giorno per concludersi entro la fine della mattinata. Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha dichiarato che rappresenta il governo e che questo sarà coerente con il volere del Parlamento.

Il parere contrario di Lucaselli è stato contestato da Luigi Marattin, ma la sostanza politica della contrarietà sembra prevalere. Lucaselli ha sottolineato che la proposta di legge è carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attivazione del MES.

Conclusione

Il governo Meloni ha ora messo fine alla strategia di attendere migliori accordi, chiudendo la porta alla ratifica del MES. La ritrovata compattezza tra Fratelli d’Italia e Lega sulla bocciatura del MES ha portato alla soddisfazione di Matteo Salvini, il quale ha ribadito la chiara posizione della Lega contro questo strumento che ritiene dannoso per l’Italia.

NUOVO PATTO DI STABILITA’: MINISTRI EUROPEI APPROVANO L’ACCORDO

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo

da corriere.it

Introduzione

I ministri dell’Economia dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo cruciale sul nuovo Patto di Stabilità. Segnando, dunque, un importante passo avanti nelle regole di disciplina di bilancio per i Paesi membri. Secondo fonti europee, l’intesa è arrivata in una riunione straordinaria dell’Ecofin, il Consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’UE, tenutasi in videoconferenza.

Accordo unanime

Il Patto di Stabilità, istituito nel 1997 per garantire la disciplina di bilancio nell’ambito dell’Unione economica e monetaria, fu sospeso nel marzo del 2020. A causa della crisi economica scatenata dalla pandemia di COVID-19. Dopo più di due anni di negoziati, poi, i ministri hanno finalmente raggiunto un accordo unanime su una serie di modifiche al Patto, che tornerà in vigore nel gennaio 2024.

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo – Un “traguardo storico”

Il nuovo accordo è stato descritto come un “traguardo storico” dalla presidenza spagnola di turno al Consiglio europeo. Si tratta di regole bilanciate, realistiche e pronte ad affrontare le sfide attuali e future, secondo quanto dichiarato dalla presidenza spagnola.

Il pensiero di Giorgetti

Il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha espresso il sostegno dell’Italia alla proposta di riforma del Patto di Stabilità durante la riunione dell’Ecofin. Ha sottolineato la natura sostenibile dell’accordo per l’Italia, con un focus sulla riduzione graduale del debito e gli investimenti. In particolare quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Felicità per l’accordo raggiunto

Le nuove regole, definite come più realistiche ed efficaci, hanno ricevuto elogi anche da altri ministri europei. Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha sottolineato l’equilibrio tra chiare linee guida per deficit inferiori e incentivi per investimenti e riforme strutturali. Anche la ministra delle Finanze olandese, Sigrid Kaag, ha dichiarato di essere felice per l’accordo raggiunto. Sottolineando l’importanza che tutti i Paesi rispettino le nuove regole.

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo – Nuove regole per la stabilità e la solidità dell’Europa

Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha descritto l’accordo a 27 sulle nuove regole del Patto di Stabilità come un risultato eccellente per la Francia e per l’Europa nel suo complesso. Queste nuove regole, ha affermato, garantiranno la stabilità finanziaria e la solidità dei conti europei per gli anni a venire.

I commenti 

La ministra delle Finanze spagnola, Nadia Calviño, ha dichiarato in conferenza stampa che l’accordo dà certezza ai mercati finanziari e fornisce chiarezza e sicurezza ai cittadini europei. La riforma del Patto di Stabilità è stata definita come una priorità urgente, e Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, ha sottolineato che le nuove regole devono entrare in vigore prima delle prossime elezioni europee.

In una nota congiunta, il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha elogiato l’accordo unanime come una buona notizia per l’economia europea, ringraziando la presidenza spagnola del Consiglio per i suoi instancabili sforzi nel raggiungere questo importante risultato.

Conclusione

In conclusione, l’accordo sul nuovo Patto di Stabilità rappresenta una pietra miliare per l’Unione Europea, fornendo un quadro più adatto alle sfide attuali e future, promuovendo la stabilità finanziaria e sostenendo gli investimenti necessari per la ripresa economica.

TRAGICO FEMMINICIDIO A RIESE PIO X (TREVISO): 27ENNE INCINTA ACCOLTELLATA FERMATO UOMO DI 41 ANNI

Tragico femminicidio a Riese Pio X (Treviso): 27enne incinta accoltellata fermato uomo di 41 anni

Tragico femminicidio a Riese Pio X (Treviso): 27enne incinta accoltellata fermato uomo di 41 anni

Tragico femminicidio a Riese Pio X (Treviso): 27enne incinta accoltellata fermato uomo di 41 anni

da tgcom24.mediaset.it

Introduzione: Nella tranquilla frazione di Spineda a Riese Pio X, provincia di Treviso, l’orrore si è abbattuto sulla vita di Vanessa Ballan, una giovane donna di 27 anni incinta di tre mesi. Il suo destino è stato segnato da un violento atto criminoso, quando è stata accoltellata ripetutamente davanti alla porta di casa. La sconcertante tragedia ha sconvolto la comunità, mentre la polizia ha fermato il presunto assassino, un kosovaro di 41 anni, Bujar Fandaj, dopo 12 ore di fuga.

Il delitto: Il macabro ritrovamento è stato fatto da un vicino di casa che ha immediatamente allertato il 118. Vanessa Ballan giaceva senza vita all’ingresso della sua abitazione, vittima di almeno sette coltellate profonde al torace. Segni di difesa sulle mani della giovane donna testimoniano la disperata lotta per la sopravvivenza. Il compagno di Vanessa, Nicola Scapinello,  è rimasto in uno stato di shock profondo.

La vita della vittima: Originaria di Castelfranco Veneto, Vanessa Ballan conduceva una vita apparentemente tranquilla con il compagno Nicola e il loro bambino nato nell’aprile del 2019. La coppia, residente in un quartiere residenziale di Riese, lavorava rispettivamente come commessa in un supermercato e piastrellista con ditta personale. Vanessa aveva da poco iniziato il periodo di maternità in attesa del secondo figlio.

Il presunto assassino: Il focus delle indagini si concentra su Bujar Fandaj, un cittadino kosovaro di 41 anni. Vanessa aveva denunciato l’uomo per stalking lo scorso ottobre, rivelando una storia di molestie e visite indesiderate nel supermercato dove lavorava. Il presunto femminicida è ora in fuga, allontanatosi a piedi dalla scena del delitto. Le relazioni tra Fandaj e la coppia erano segnate da tensioni, in quanto sembra che l’uomo avesse avuto un passato legame con Vanessa, persistendo nelle sue persecuzioni anche dopo la fine della relazione.

Reazioni della comunità: La notizia ha generato un’ondata di dolore e sconcerto nella piccola comunità di Riese Pio X. Colleghi e amici di Vanessa Ballan si sono raccolti per commemorare la giovane donna, descritta come una lavoratrice diligente e una madre amorevole. Le autorità locali stanno collaborando per garantire giustizia dopo il fermo del presunto responsabile di questo atto crudele.

Conclusioni: Il femminicidio di Vanessa Ballan ha scosso profondamente la comunità di Riese Pio X, portando alla ribalta la tragica realtà della violenza di genere. Mentre il presunto assassino è ora in stato di fermo, la memoria di Vanessa resta viva nelle menti di coloro che l’hanno conosciuta. La speranza è che questo tragico evento possa sensibilizzare ulteriormente sull’importanza di affrontare il problema della violenza contro le donne e implementare misure più efficaci per la loro protezione.

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