“Tre piani” scheda e recensioni del film
Distribuzione: 01 Distribution
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Genere: Drammatico
Anno: 2021
Regia: Nanni Moretti
Cast: Margherita Buy, Nanni Moretti, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti, Alba Rohrwacher
Durata: 119 minuti
Voto (media ponderata): ♥♥1/2 (su 5)
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Protagoniste sono tre famiglie, che abitano in un edificio borghese, dove la quiete regna sovrana e le piante adornano elegantemente l’ingresso della palazzina. Al contrario, dietro quelle porte blindate la vita dei condomini non è di certo tranquilla. Anzi ogni appartamento nasconde problemi di coppia e famiglie irrequiete. E, nonostante abitino piani diversi del palazzo, le loro vite finiranno inevitabilmente per scontrarsi.
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Tre piani è un film nero che punta la durezza di un mondo in cui gli uomini non si capiscono più. Impensabile anche solo fare corpo “con una minoranza” di persone. L’intransigenza, la sfiducia e l’egoismo dettano i comportamenti dei personaggi guidati sovente dalla paura e dal senso di colpa.
Recensione di Marzia Gandolfi. Voto: 2.5 (su 5) – Leggi la recensione completa
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Vent’anni dopo la vittoria della Palma d’oro con La stanza del figlio, Nanni Moretti torna al Festival di Cannes con il suo nuovo film Tre Piani. Il primo tratto da un soggetto non originale. Un film severissimo, che non concede nulla né ai personaggi né allo spettatore, e tantomeno all’ego del suo autore.
Recensione di Federico Gironi. Voto: 3 (su 5) – Leggi la recensione completa
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Tutto resta incastrato in una rappresentazione irrigidita, trattenuta, immobile: gli snodi narrativi sono fluidi. Perché la sceneggiatura risolve bene il rapporto con il bellissimo libro di Eshkon Nevo. Del quale dismette il tempo postumo per scegliere uno sviluppo degli eventi in fieri, scandito con cadenze quinquennali. È però la messa in scena che risulta irrigidita in una funzione quasi astratta della rappresentazione. Come se il film funzionasse fuori dal mondo, in un set mentale che annulla la profondità scenica.
Spingendo in avanti quella che tutto sommato è una caratteristica costante del cinema morettiano. Ma che qui appare amplificata da una più netta mancanza di agilità. Tre piani è un’opera distante e dolorosa, che offre un Nanni Moretti quasi annichilito nel suo confronto col mondo. La libertà che cerca, le fughe in avanti che offre ai suoi personaggi, sono tutte ipotesi di rinascita fuori dai confini della realtà. Al di là del perimetro di identità, ruoli e relazioni cui sarebbero destinati.
Recensione di Massimo Caruso Voto: 3 (su 5) – Leggi la recensione completa
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