‘In Campo con Flavio’ Supercoppa Europea: dominio Dea per 60 minuti
‘In Campo con Flavio’ Supercoppa Europea: dominio Dea per 60 minuti
‘In Campo con Flavio’ Supercoppa Europea: dominio Dea per 60 minuti
A Varsavia si è giocata la finale della Supercoppa Europea.
Come di consueto, questa partita unica si gioca fra la vincitrice dell’Europa League e quella della Champions League.
Si sono dunque affrontate Real Madrid e Atalanta.
Gli orobici hanno avuto numerose assenze pesanti, come il nuovo acquisto Zaniolo, fermato da un problema muscolare, mentre Scamacca e Scalvini sono fermi per le loro rotture del legamento crociato.
Il Real Madrid, invece, ha schierato tutti i “big”, come Mbappé (che ha esordito con la camiseta blanca), Vinícius, Rodrygo e Bellingham.
La partita inizia sorprendentemente con un dominio dell’Atalanta, che schiaccia il Real Madrid, grazie a uno scatenato Ademola Lookman, come sempre.
Le sue sgroppate, i suoi dribbling, insieme a quelli di Charles De Ketelaere, nei primi 45 minuti, ammattiscono la difesa del Real Madrid, formata non dagli ultimi arrivati, ma da Militao e Rüdiger.
Infatti, l’Atalanta costruisce bene dal basso e, con i centrali di difesa, cerca subito gli esterni, che vanno sul fondo e crossano, oppure rientrano sul piede forte e calciano.
In una di queste occasioni, la palla arriva sui piedi di De Roon.
Il capitano, tra l’altro assente nella finale di Dublino, prova a rimettere dentro il pallone, ma trova la testa di Militao.
Sulla carambola, il pallone tocca l’incrocio dei pali e fa scorrere un brivido in tutto il popolo madrileno.
L’Atalanta continua ad attaccare, ma dopo i tentativi mal riusciti, il Real Madrid riesce a trovare la sua occasione.
Infatti, con un tocco delizioso da parte di Vinícius, la palla arriva a Rodrygo, che col sinistro, in caduta, la spedisce anche lui sulla traversa.
Dunque, un legno per parte, alla fine di un primo tempo molto combattuto, che vede l’Atalanta fare più tiri, ma che conferma che il Real Madrid, in contropiede, può fare molto male.
Il secondo tempo comincia con lo stesso assetto tattico, con Courtois che si supera su un ottimo colpo di testa di De Ketelaere, con una parata perfetta, con le punte delle dita.
Dopo quest’occasione, l’Atalanta si abbassa un po’ in difesa, il Real Madrid prende campo e con Valverde sblocca il match.
Al 59’, infatti, Valverde rifinisce un’azione perfetta di Vinícius, che scappa via a Djimsiti, e crossa basso per Valverde che, da due passi, non può sbagliare e sblocca il match.
Ora è il Real Madrid che domina la partita e, con un’azione da favola, sigla il 2-0 al 69’ con Mbappé.
Costruzione dal basso perfetta, con Valverde che serve Vinícius, il quale scambia con Mbappé.
Il brasiliano manda in porta Mbappé, che in caduta la mette sotto l’incrocio, battendo Musso, autore di una partita stellare per le sue ottime parate in uscita.
Da lì la partita abbassa i ritmi, con il Real Madrid che tiene il pallone con il suo solito tiki-taka.
A mio avviso, se l’Atalanta avesse giocato tutta la partita come ha giocato i primi 60 minuti, l’avrebbe almeno portata ai supplementari.
Non si può recriminare nulla al Real Madrid, che è stato perfetto nel gestire il match dopo il raddoppio.
Ennesimo trofeo alzato da capitan Modric, subentrato all’80’.
L’Atalanta può comunque essere soddisfatta della sua partita, nonostante la sconfitta finale esce a testa alta.
Flavio Bussoletti
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