“L’ultima lettera d’amore” scheda e recensioni del film
Disponibile su: Netflix
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Genere: Drammatico, sentimentale
Anno: 2021
Regia: Augustine Frizzell
Cast: Shailene Woodley, Felicity Jones, Callum Turner, Joe Alwyn, Nabhaan Rizwan, Ncuti Gatwa, Emma Appleton, Christian Brassington, Alice Orr-Ewing, Lee Knight, Zoe Boyle, Ben Cross, Diana Kent
Paese: Regno Unito
Durata: 110 minuti
Produzione: Blueprint Pictures, The Film Farm
Voto (media ponderata): ♥♥ 1/2 (su 5)
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Jenny Stirling (Shailene Woodley) è una docile casalinga degli anni 60 sposata a un ricco uomo d’affari, Larry Stirling (Joe Alwyn) che perde la memoria in un incidente d’auto. Al suo rientro a casa cerca di scoprire chi era una volta. Quando le capita di imbattersi in una serie di lettera d’amore nascoste nei suoi vecchi nascondigli e indirizzata a lei da un amante sconosciuto. Alcuni dei ricordi si risvegliano.
Emerge la verità sulla relazione che ha avuto con l’affascinate reporter Anthony O’Hare chiamato Boot (interpretato dall’astro Callum Turner). Una passione travolgente nata tra passeggiate nei villaggi illuminati dal sole della Costa azzurra e gite in yacht. Impossibile resistere all’idillio che prosegue con proibiti incontri nel caos di Londra. Jenny e Boot si innamorano perdutamente ostacolati da un destino beffardo di incontri mancanti e appuntamenti saltati alla stazione dei treni.
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Manca di vocazione, di lancio estatico sul proseguo dell’esposizione. Di una ricarica trascinante con la quale toccare alcune corde dei suoi spettatori, sempre avvolti a una sensazione di aver già visto, sentito, letto, partecipato a tutto. La banalità per corrispondenza, o via WhatsApp insomma. Che si tratti del fascino imperituro della calligrafia manuale o delle contraddizioni a doppia spunta blu della messaggistica istantanea, L’ultima lettera d’amore si affossa. In una romanticheria dialogica e sfocata, abusata dalla notte dei tempi, che finisce per sua volontà col chiudere gli occhi ed immaginare un finale diverso. Esattamente come farebbe lo spettatore, ma prefigurando un adattamento e (dunque film) cinematografico ben diverso.
Recensione di Cristiana Puntoriero. Voto: 2.2 (su 5) – Leggi la recensione completa
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Il potenziale c’era ma la gestione di alcuni aspetti della pellicola non hanno contribuito a renderlo un film perfettamente godibile. In primis la narrazione, sebbene abbia una struttura che alternando passato e presente è ben costruita, risulta purtroppo lenta nello sviluppo degli eventi. Anche la chimica tra gli attori è poca e questo indubbiamente comporta un minore coinvolgimento da parte dello spettatore nelle vicende narrate. Interessante la riflessione che il film veicola in relazione al passato che può diventare una lezione per il presente, così come il parallelismo tra le storie d’amore.
La specularità delle coppie e delle storie che si raccontano è indice di un’attenzione nella struttura narrativa, che è infatti un elemento che risalta. Buono anche il lato tecnico che riesce a veicolare emozioni e sentimenti. Questo non avviene infatti solo attraverso le performance degli attori. Ma anche con l’impiego della regia e della fotografia che li supportano e veicolano il tutto anche ad un livello strettamente visivo. L’ultima lettera d’amore è quindi indubbiamente un film estivo da poter guardare. Ma senza troppe aspettative sulla grande e sconvolgente storia d’amore che può far sognare gli amanti del genere.
Recensione di Francesca Imperi. Voto: 2.5 (su 5) – Leggi la recensione completa
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Il film diretto dalla regista americana Augustine Frizzell è un dramma romantico che segue le vite di due donne di epoche differenti e ne esplora la loro crescita emotiva. A fare da tramite, una serie di lettere d’amore che raccontano la storia di una relazione proibita datata 1965. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, però, la scelta di basare il racconto su questo mezzo di comunicazione così “sentimentale”, non rende la pellicola sdolcinata.
Al contrario le conferisce concretezza e umanità. Paradossalmente, ad apparire più sopra le righe è il personaggio di Felicity Jones. Che, forse per apparire più moderno, risulta a tratti un po’ eccessivo. Una menzione speciale va fatta ai costumi. I look di Shailene Woodley sono perfetti in ogni occasione ed evolvono insieme al personaggio.
Recensione di Sofia Biagini Voto: 3.5 (su 5) – Leggi la recensione completa
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