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Festival Sanremo 2019, “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti (TESTO)

Vuoi leggere il testo del brano “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti Festival Sanremo 2019? Leggi il brano “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti Festival Sanremo 2019.

Di E. Nigiotti

Certe cose fanno male
Mica le puoi trattenere
Non c’è modo di cambiare quello che non ti va bene
Dicono che con il tempo tutto quanto passa… ma quand’è che passa!?
Perché non mi passa…
E ricordo proprio adesso ogni volta che ridevi,
Ogni volta che per strada ti fermavi e litigavi con la gente che agli incroci ti suonava il clacson…
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Centri commerciali al posto del cortile
Una generazione con nuovi discorsi
Si parla più l’inglese che i dialetti nostri
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non lo so
Quanto è bella la campagna e quanto è bello bere vino
Quante donne abbiam guardato abbassando il finestrino
La ricchezza sta nel semplice… semplice…
Nel semplice sorridere in un giorno che non vale niente
Sembra un po’ il secondo tempo
Di una finale da scordare
Come un taxi alla stazione che non riesci a prenotare
Siamo ostaggi di una rete che non prende pesci… ma prende noi
Nonno sogno sempre prima di dormire
Cerco di trovare un modo per capire
Corriamo tra i sorrisi dei colletti «giusti»
Ma se cadiamo a terra poi son cazzi nostri
La vita adesso è un ponte che ci può crollare
La vita è un nuovo idolo da scaricare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… Non lo so
E quindi…
Mi tengo stretto addosso i tuoi consigli
Perché lo sai che qua non è mai facile
Per chi fa muso contro, ancora
E quindi
Per ogni volta che vorrò sentirti
Chiuderò gli occhi su questa realtà
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Una generazione che non so sentire
Ma in fondo siamo storie con mille dettagli
Fragili e bellissimi tra i nostri sbagli
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non lo so

Festival Sanremo 2019, “Parole nuove” di Einar (TESTO)

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Di A. Maiello – E. Palmosi – N. Marotta – A. Maiello 

Parlo poco lo sai, soprattutto di te
Scrivo solo canzoni cosa vuoi sentirti dire
Che sono stanco di tutto e forse anche di me
Mi devi ancora un ritorno molto più di mille parole
Io che cerco una risposta anche quando non c’è
La superficialità dei tuoi sguardi mi uccide
E tu non lo sai, no tu non lo vedi
Quanto amore lasci mentre ti allontani
E giuro che se te ne vai non ti verrò a cercare
Camminerò lontano dal tuo cuore
E giuro che se te ne vai cancellerò il tuo nome
Riscriverò l’amore con parole nuove
Riscriverò l’amore con parole nuove
Riscriverò l’amore con parole nuove
C’è chi dice che il tempo anestetizzi un ricordo
Ma qui c’è ancora il tuo odore che ricorda ogni notte il tuo corpo
E cerco ancora una risposta anche quando non c’è
La superficialità dei tuoi sguardi mi uccide
E tu non lo sai, no tu non lo vedi
Quanto amore lasci mentre ti allontani
E giuro che se te ne vai non ti verrò a cercare
Camminerò lontano dal tuo cuore
E giuro che se te ne vai cancellerò il tuo nome
Riscriverò l’amore con parole nuove
Riscriverò l’amore con parole nuove
Riscriverò l’amore con parole nuove
Confonderemo i passi tra la neve
Senza far rumore, senza far rumore
Camminerò lontano dal tuo cuore
E scriverò l’amore con parole nuove
E giuro che se te ne vai non ti verrò a cercare
Camminerò lontano dal tuo cuore
E giuro che se te ne vai cancellerò il tuo nome
Riscriverò l’amore con parole nuove

Festival Sanremo 2019, “Argento vivo” di Daniele Silvestri (TESTO)

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Di D.Silvestri – T. Iurcich – D. Silvestri – F. Rondanini – M.Agnelli

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo
Signore
Che ero argento vivo
E qui dentro si muore.
Questa prigione corregge e
Prepara una vita
Che non esiste più da
Almeno vent’anni
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi
Però la sera mi rimandano a casa
Lo sai
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari
Ho sedici anni ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
E il tempo scorre di lato ma
Non lo guardo nemmeno
E mi mantengo sedato per
Non sentire nessuno
Tengo la musica al massimo
E volo
Che con la musica al massimo
Rimango solo
E mi ripetono sempre che devo darmi da fare
Perché alla fine si esce e non saprei dove andare
Ma non capiscono un cazzo, no
Io non mi ci riconosco
E non li voglio imitare
Avete preso un bambino che
Non stava mai fermo
L’avete messo da solo
Davanti a uno schermo
E adesso vi domandate se sia normale
Se il solo mondo che apprezzo
È un mondo
Virtuale
Io che ero argento vivo
Dottore
Io così agitato, così sbagliato
Con così poca attenzione
Ma mi avete curato
E adesso
Mi resta solo il rancore
Ho sedici anni
Ma è già più di dieci
Che ho smesso di credere
Che ci sia ancora qualcosa là
Fuori
E voi lasciatemi perdere
Così facile da spiegare
Come si nuota in mare
Ma è una bugia, non si può imparare
A attraversare
Quel che sarò
Nella testa girano pensieri
Che io non spengo
Non è uno schermo
Non interagiscono se li tocchi
Nella tasca un apparecchio
Specchio di quest’inferno
Dove viaggio, dove vivo, dove mangio
Con gli occhi
Sono fiori e scarabocchi in un quaderno
Uno zaino come palla al piede
Un’aula come cella
Suonerà come un richiamo
Paterno il mio nome dentro l’appello
E come una voce materna la
Campanella suonerà
È un mondo nato dall’arte
Per questo artificiale
In fondo è un mondo
Virtuoso
Forse per questo virtuale
Non è una specie a renderlo
Speciale
E dicono
Che tanto è un movimento
Chimico
Un fatto mentale
Io che non mentivo
Che ringraziavo ad ogni mio
Respiro
Ad ogni bivio, ad ogni brivido
Della natura
Io che ero argento vivo in
Questo mondo vampiro
Mercurio liquido se leggi la
Nomenclatura.
Ho, sedici anni ma già da
Più di dieci vivo in un
Carcere
E c’è un equivoco nella
Struttura
E fingono ci sia una cura
Un farmaco ma su misura
E parlano parlano parlano
Parlano
Mentre mio padre mi spiega
Perché è importante studiare
Mentre mia madre annega
Nelle sue stesse parole
Tengo la musica al massimo
Ancora
Ma non capiscono un cazzo, no
E allora
Ti dico un trucco per
Comunicare
Trattare il mondo intero
Come un bambino distratto
Con un bambino distratto
Davvero
È normale
Che sia più facile spegnere
Che cercare un contatto
Io che ero argento vivo
Signore
Io così agitato
Così sbagliato
Da continuare a pagare in
Un modo esemplare
Qualcosa che non ricordo di
Avere mai fatto
Ho sedici anni
Ho sedici anni e vivo in un carcere
Se c’è un reato commesso là
Fuori
È stato quello di nascere

Festival Sanremo 2019, “Per un milione” dei BoomDaBash (TESTO)

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Di F. Abbate – R. Pagliarulo – Cheope – A. Cisternino – Takagi – Ketra – F. Abbate – Cheope – R. Pagliarulo

Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione
Ti giuro che l’attesa aumenta il desiderio
È un conto alla rovescia
Col tempo a rilento
Però ti sto aspettando come aspetto un treno
Come mia nonna aspetta un terno
Aspetterò che torni come aspetto il sole
Mentre sto camminando sotto un acquazzone
Come una mamma aspetta quell’ecografia
Spero che prenda da te
Ma con la testa mia
Ti aspetto come i lidi aspettano l’estate
Come le mogli dei soldati aspettano i mariti
Ti aspetto come i bimbi aspettano il Natale
Come i signori col cartello aspettano agli arrivi
E non è mai per me
Ti aspetterò
Come il caffè a letto a colazione
Come ad un concerto dall’inizio
Si aspetta il ritornello di quella canzone
Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione
Non c’è niente al mondo
Che vorrei di più di te
Di più di quel che adesso c’è già fra di noi
Nemmeno un milione
Non c’è niente al mondo che farei io senza te
Perché io non ti cambierei nemmeno per…
Nemmeno per un milione
Se mi cercherai io ti aspetto qui
Ti mando la posizione
Così se poi mi raggiungi
E poi ti stringo forte
Questa volta non sfuggi
Non ti perderò più
Aspetterò che torni come aspetto il mare
Mentre sto camminando sotto il temporale
Come una mamma aspetta il figlio fuori scuola
Ti aspetto come chi vorrebbe riabbracciarlo ancora
Ti aspetto come il gol che sblocca la partita
Come le mogli dei soldati aspettano i mariti
Ma già l’attesa è fantastica
Noi come benzina
In questo mondo di plastica
Ti aspetterò
Come il caffè a letto a colazione
Come ad un concerto dall’inizio
Si aspetta il ritornello di quella canzone
Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione
Non c’è niente al mondo
Che vorrei di più di te
Di più di quel che adesso c’è già fra di noi
Nemmeno un milione
Non c’è niente al mondo che farei io senza te
Perché io non ti cambierei nemmeno per…
Nemmeno per un milione

Festival Sanremo 2019, “Mi sento bene” di Arisa (TESTO)

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Di M. Buzzanca – L. Vizzini – R. Pippa
M. Buzzanca – L. Vizzini – A. Flora

Credere all’eternità è difficile
Basta non pensarci più e vivere
E chiedersi che senso ha? È inutile
Se un giorno tutto questo finirà
Ritrovare un senso a questo assurdo controsenso
È solamente la più stupida follia
Se non ci penso più mi sento bene
Guardo una serie alla tv e mi sento bene
Leggo un giornale, mi sdraio al mare
E prendo la mia vita come viene
Se non ci penso più mi sento bene
Cosa ne sarà
Dei tanti giuramenti degli amanti
Di tutti i miei rimpianti
Dell’amore e della crudeltà?
Cosa ne sarà
Dei sogni nei cassetti, poveretti
Dei grandi amori persi
Quando questo tempo finirà?
Se non ci penso più mi sento bene
Mi sveglio presto il lunedì e mi sento bene
Le strade piene quando è Natale
Magari non è niente di speciale
Ma tutto questo mi fa stare bene
Se non ci penso più mi sento bene
Se sto al telefono con te mi sento bene
I baci in corsa, le calze a rete
Gli inviti a cena per fare l’amore
Sentirmi bella mi fa stare bene
Cosa ne sarà
Dei pomeriggi al fiume da bambina
Degli occhi di mia madre
Quando questo tempo finirà?
Se non ci penso più mi sento bene
Se faccio quello che mi va mi sento bene
Balliamo un tango sotto la neve
Non penso a niente e tutto mi appartiene
E più non penso e più mi sento bene
E non pensare più a cosa dire
Sentirmi libera da me, come i bambini
Restare nudi, lasciarsi andare
E non aver paura di invecchiare
Accarezzare tutto e stare bene
Forse è tutto qui il mio vivere
Quasi elementare, semplice
Ridere non è difficile
Se cogli il buono di ogni giorno
Ed ami sempre fino in fondo
Adesso voglio vivere così

Festival Sanremo 2019, “Le nostre anime di notte” di Anna Tatangelo (TESTO)

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Di L. Vizzini

Quante bugie ci siamo detti, amore
Quante parole da dimenticare
E continuare a negarlo è soltanto una fragilità
Allontanarsi non è mai la fine
Se si ha il coraggio di ricominciare
Ma non è facile quando si perde la complicità
E adesso siamo qui
Occhi negli occhi, senza nascondigli
Senza difendere più i nostri sbagli
O sfidarci tra noi
E finirà così
E forse è quello che vogliamo entrambi
Ma lo capisco da come mi guardi che in fondo lo sai
Che mai potremo perderci
E più ti guardo, e più vedo la parte migliore di noi
Ma ormai non serve illuderci
Non c’è bisogno di fingerci forti ed in fondo lo sai
Le nostre anime di notte
Quante bugie ci siamo detti, amore
E non è facile dimenticare
Che queste frasi in sospeso nascondono la verità
E adesso siamo qui
E siamo nudi per la prima volta
Senza il timore di fare una scelta e poi non scegliere mai
Mai potremo perderci
E più ti guardo e più vedo la parte migliore di noi
Ma ormai non serve illuderci
Non c’è bisogno di fingerci forti ed in fondo lo sai
Le nostre anime di notte
Sono più limpide che mai
Sono più limpide che mai
Mai
Potrei lasciarmi alle spalle la parte migliore di noi
Ma ormai non serve illuderci
Non c’è bisogno di fingerci forti ed in fondo lo sai
Le nostre anime di notte
Non si perderanno mai

Festival Sanremo 2019, “Rolls Royce” di Achille Lauro (TESTO)

Vuoi leggere il testo del brano “Rolls Royce” di Achille Lauro Festival Sanremo 2019. Leggi il brano “Rolls Royce” di Achille Lauro Festival Sanremo 2019.

Di L. De Marinis – D. Petrella – D. Dezi – D. Mungai – E. Manozzi

Sdraiato a terra come i Doors
Vestito bene via del Corso
Perdo la testa come Kevin
A ventisette come Amy
Rolls Royce
Si come Marilyn Monroe
Chitarra in perla Billie Joe
Suono per terra come Hendrix
Viva Las Vegas come Elvis
Oh Rolls Royce
Rolls Royce
Rolls Royce
Rolls Royce
Rolls Royce
Rolls Royce
No non è vita è Rock’n Roll
No non è musica è un Mirò
È Axl Rose
Rolling Stones
No non è un drink è Paul Gascoigne
No non è amore è un sexy shop
Un sexy shop si si è un Van Gogh
Rolls Royce
Rolls Royce
Voglio una vita così
Voglio una fine così
C’est la vie
Non è follia ma è solo vivere
Non sono stato me stesso mai
No non c’è niente da capire
Ferrari bianco si Miami Vice
Di noi che sarà
Rolls Royce Rolls Royce
Di noi che sarà
Rolls Royce Rolls Royce
Rolls Royce
Rolls Royce
Voglio una vita così
Voglio una fine così
C’est la vie
Amore mio sei il diavolo
Che torni ma
Solo per dare fuoco al mio cuore di carta
Dio ti prego salvaci da questi giorni
Tieni da parte un posto e segnati sti nomi
Rolls Royce
Rolls Royce
Rolls Royce

“Tv7 Rai 1” puntata 1 febbraio 2019 (VIDEO)

Vuoi guardare il video di “TV7 Rai 1” puntata 1 febbraio 2019

Oggi, 1 febbraio 2019, è andata in onda una nuova puntata di “Tv7 Rai 1”. Sin dalla sua nascita, si è caratterizzata come una trasmissione capace di superare il severo conformismo e la staticità del telegiornale. Affronta temi scomodi (mafia, manicomi, emigrazione, aborto, droga, ecc.)  in modo critico e lasciando spazio alla pluralità di opinioni.

Nella puntata di “Tv7 Rai 1”, 1 febbraio 2019, come di consueto, il programma si è distinto per aver offerto uno stile di informazione televisiva innovativo. Questo sia nelle scelte registiche, che nella cura delle immagini e nell’uso del montaggio. I giornalisti hanno firmato i pezzi con uno stile personale e soggettivo.

“TV7 RAI 1”, GUARDA IL VIDEO PUNTATA 1 FEBBRAIO 2019

“TV7 RAI 1”, GUARDA IL VIDEO PUNTATA 25 GENNAIO 2019

“SuperBrain Rai 1”, puntata 1 febbraio 2019 (VIDEO)

Vuoi guardare il video di “SuperBrain Rai 1” puntata 1 febbraio 2019?

Oggi, 1 febbraio 2019, è andata in onda una puntata di “SuperBrain Rai 1”, il talent dedicato alle abilità della mente umana condotto da Paola Perego. Al suo fianco Francesco Paolantoni. Protagoniste del programma sono persone normali con doti straordinarie, capaci di usare la mente per superare prove incredibili. Persone che vengono giudicate dal pubblico in studio e dalla giuria, composta da tre personaggi famosi, diversi ogni settimana.

In “SuperBrain Rai 1”, puntata 1 febbraio 2019, in giuria erano seduti: Simona Ventura, Nancy Brilli e Max Giusti . In ogni appuntamento si sfideranno sei “supermenti” che daranno vita a momenti di grande spettacolo. Al termine della serata, la giuria ha scelto le tre prove migliori della puntata. E’ stato, poi, il voto del pubblico in studio a proclamare, tra i tre prescelti, il vincitore che si è aggiudicato un premio in gettoni d’oro.

“SUPERBRAIN RAI 1”, GUARDA IL VIDEO DELLA PUNTATA 1 FEBBRAIO 2019

“SUPERBRAIN RAI 1”, GUARDA IL VIDEO DELLA PUNTATA 25 GENNAIO 2019

“I soliti ignoti Rai 1”, puntata 1 febbraio 2019 (VIDEO)

Vuoi rivedere il video di “I soliti ignoti Rai 1” puntata 1 febbraio 2019?

Oggi, 1 febbraio 2019, è andata in onda una puntata de “I soliti ignoti Rai 1”, il programma, condotto da Amadeus. Che appassiona e fà giocare tantissimi spettatori che si divertono a indovinare, anche a casa, le identità nascoste dietro ai personaggi presenti in studio.

Nella puntata de “I soliti ignoti Rai 1”, 1 febbraio 2019, Amadeus ha presentato al concorrente otto ‘ignoti’ e altrettante ‘identità’. Ciascuna corrispondente a un premio, fino a 100.000 euro. Compito del concorrente è stato abbinare ogni identità (che può riguardare la professione, la situazione familiare, un hobby, una caratteristica fisica, ecc.) alla persona giusta. Per farlo, ha sfruttato tutta la sua capacità di osservazione e di indagine, per non farsi sfuggire i dettagli o ingannare dalle apparenze e riuscire a fare rapide deduzioni e confronti con gli altri ignoti.

“I SOLITI IGNOTI RAI 1”, GUARDA IL VIDEO DELLA PUNTATA 1 FEBBRAIO 2019

“I SOLITI IGNOTI RAI 1”, GUARDA IL VIDEO DELLA PUNTATA 31 GENNAIO 2019

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