Favino: “Assurdo che attori stranieri interpretino ‘Ferrari’” La replica del produttore: “Non c’è uno star system italiano riconoscibile nel mondo”
Favino: “Assurdo che attori stranieri interpretino ‘Ferrari’” La replica del produttore: “Non c’è uno star system italiano riconoscibile nel mondo”
Favino: “Assurdo che attori stranieri interpretino ‘Ferrari’” La replica del produttore: “Non c’è uno star system italiano riconoscibile nel mondo”
Introduzione: Una polemica è esplosa alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e questa volta è stata l’industria cinematografica italiana a trovarsi al centro dell’attenzione. L’attore italiano Pierfrancesco Favino ha sollevato una questione intrigante riguardo all’affidare ruoli italiani ad attori stranieri. Una discussione che si è estesa dal film “House of Gucci” a “Ferrari” e che ha suscitato un acceso dibattito sull’identità e la rappresentazione del cinema italiano nel contesto globale.
La polemica di Favino: Durante un incontro stampa dedicato al film “Adagio” diretto da Stefano Sollima, Pierfrancesco Favino ha dato il via a una discussione. Che ha rapidamente catturato l’attenzione dei media e degli appassionati di cinema. Favino ha criticato l’abitudine di affidare ruoli italiani a attori stranieri. Spesso lontani dal contesto culturale e linguistico delle storie. Ha citato come esempio il film “House of Gucci” di Ridley Scott. In cui attori come Lady Gaga hanno interpretato personaggi italiani utilizzando stereotipi e accenti poco consoni.
Secondo Favino, questa pratica rappresenta un problema di appropriazione culturale. E solleva interrogativi sul perché attori italiani di talento, come Toni Servillo, Adriano Giannini e Valerio Mastandrea, non siano coinvolti in tali produzioni. Ha sottolineato che questa tendenza sembra un atteggiamento di disprezzo nei confronti del cinema italiano e delle sue leggi comuni.
La risposta di Andrea Iervolino: La risposta a questa critica è arrivata da Andrea Iervolino, CEO del Gruppo ILBE e produttore del film “Ferrari”. Iervolino ha sottolineato una realtà amara: il cinema italiano non ha creato un “star system” riconoscibile a livello mondiale negli ultimi trent’anni. Afferma che, a differenza di altri paesi europei, l’Italia non ha lanciato attori di fama internazionale come Banderas, Bardem, Cruz e molti altri.
Iervolino sostiene che per promuovere il cinema italiano a livello globale, è necessario realizzare produzioni internazionali che coinvolgano talenti italiani affiancati da attori stranieri. Cita il suo film “Ferrari” come esempio, sottolineando che tali film promuovono l’Italia e il suo genio creativo nel mondo, dando visibilità ai talenti italiani ancora poco noti.
Inoltre, Iervolino suggerisce che il cinema italiano dovrebbe guardare oltre i confini nazionali e collaborare con l’industria cinematografica internazionale per valorizzare le icone del “made in Italy”. Citando il suo progetto “Modigliani,” dove attori italiani come Riccardo Scamarcio lavorano fianco a fianco con star internazionali come Al Pacino, evidenzia il potenziale di tale sinergia nel rilanciare il cinema italiano.
BOX OFFICE ITALIA 3 SETTEMBRE 2023