“Shazam” la recensione del film DC Comics
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Regia: David F. Sandberg
Cast: Zachary Levi, Mark Strong, Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Ian Chen, Jovan Armand, Faithe Herman, Cooper Andrews, Marta Milans.
Genere: Azione, Fantasy
Durata: 132 minuti
Voto: ♥♥♥
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Al quattordicenne Billy Batson, basta pronunciare una sola parola ‘SHAZAM!’ per trasformarsi in un adulto, il Supereroe Shazam, grazie a un anziano mago.
Essendo ancora un ragazzino nell’animo Shazam si diverte in questa versione adulta di sé stesso, facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con dei superpoteri! Può volare? Ha una vista a raggi X? Può lanciare dei fulmini dalle mani? Può saltare i test delle lezioni di studi sociali?
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La DC sembra aver trovato la giusta via per la produzione dei suoi film, puntando su toni meno cupi e decisamente più scanzonati. Dopo il non riuscitissimo “Acquaman”, nonostante seguisse queste nuove ‘direttive, arriva “Shazam!”, gradevole pellicola d’azione adatta a tutta la famiglia. L’inizio è decisamente lento e con poco appeal, tanto da indurre lo spettatore a qualche sbadiglio di troppo. Ma, col passare dei minuti, il ritmo cresce a braccetto con la verve comica, a tutto beneficio della gradevolezza della storia.
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Piace, e non poco, la capacità di prendersi poco sul serio (dote rara nei film superomistici) e pure i continui rimandi agli anni 80, tanto cari a molte produzioni post “Stranger Things”. Bello anche il sottotesto dedicato al concetto di famiglia (assolutamente non tradizionale), che sarà gradito a coloro che, nel divertimento, non vogliono rinunciare a pillole di moralismo. Il clima generale, comunque, rimane quello di un film divertito e divertente, dove l’intento è quello di ‘sporcare’ l’immagine del supereroe perfettamente a suo agio con le sue capacità fuori dall’ordinario.
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Di fondo, il concetto è sempre: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità (ricordate gli “Spiderman” di Sam Raimi?). Qui, però, l’incoscienza deriva dalla giovanissima età del protagonista, che, dunque, utilizza le sue ‘abilità’ con la goffagine del più inadatto tra gli inadatti. Ciò crea momenti di grande ilarità sia nel pubblico adolescente che in quello adulto, che non potrà non creare un parallelismo col “Ralph supermaxieroe” dei primi anni ’80.
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Questo clima giocoso e scanzonato viene, solo parzialmente, guastato da un finale stucchevolmente mieloso. In particolare, nella scena che si svolge attorno alla tavola imbandita per il Natale con la famiglia riunita al completo. Pure l’eccessiva durata pesa inutilmente sul ritmo del film, soprattutto, come già scritto, nei primissimi minuti. “Shazam!”, comunque, rimane una pellicola, tutto sommato, ben scritta e ben diretta da David F. Sandberg, autore che viene dall’horror, qui bravo a reinventarsi regista di un film da bollino verde. Bene tutto il cast, in particolare quello più giovane, con Asher Angel e, soprattutto, Jack Dylan Grazer (già visto nell’ultimo “It”) sugli scudi.
Francesco G. Balzano