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Palinsesti Italia 1 2023/2024 Enrico Papi e Davide Parenti ‘padroni’ della rete Torna “La Talpa”

Palinsesti Italia 1 2023/2024 Enrico Papi e Davide Parenti ‘padroni’ della rete Torna “La Talpa”

Palinsesti Italia 1 2023/2024 Enrico Papi e Davide Parenti ‘padroni’ della rete Torna “La Talpa”

da davidemaggio.it

La stagione televisiva 2023/2024 si prospetta ricca di novità e sorprese per gli spettatori di Italia 1, la giovane rete del gruppo Mediaset. Due grandi protagonisti si preparano a conquistare il pubblico con i loro programmi di punta: Davide Parenti ed Enrico Papi. Nonostante il titolo possa evocare idee di nepotismo, è importante sottolineare che entrambi gli affermati conduttori hanno dimostrato la propria abilità nel panorama televisivo italiano.

Davide Parenti e “Le Iene”

Davide Parenti, noto papà de “Le Iene”, conferma la sua presenza sulla rete giovane di Mediaset con il programma di punta della rete. Sebbene Belen non faccia più parte del cast, la conduzione passerà nelle mani di Veronica Gentili, promettente figura televisiva. Inoltre, è previsto anche lo spin-off “Inside”, un approfondimento sulle storie più seguite e discusse del programma principale, che promette di tenere gli spettatori con il fiato sospeso.

Enrico Papi e nuovi progetti

Il carismatico conduttore romano, già opinionista all’ultima edizione dell’Isola dei Famosi, si prepara a diventare protagonista su Italia 1 con diversi nuovi progetti. Uno di essi è “La Pupa e il Secchione”, un format che ha già riscosso successo in passato. Inoltre, Papi si cimenterà in un nuovo gioco musicale, offrendo un’esperienza coinvolgente per gli amanti della musica. La vera sorpresa della stagione è la prevista tripletta di programmi condotti da Enrico Papi, anche se uno dei tre potrebbe essere sacrificato per fare spazio a un raddoppio del programma musicale, qualora conquistasse il favore del pubblico.

Il ritorno de “La Talpa”

Un’altra novità di rilievo è il ritorno de “La Talpa”, celebre reality show che ha già avuto successo in passato. Mediaset annuncia con entusiasmo la terza edizione del programma, questa volta su Italia 1. Dopo aver debuttato su Rai 2 nel 2004 e aver ottenuto successo nelle due edizioni Mediaset (2005 e 2008), il reality avrà una nuova produzione interna. La messa in onda è prevista per il 2024, e i fan del programma non vedono l’ora di seguire le avvincenti vicende dei concorrenti.

Conferme e programmi già noti

Oltre alle novità, Mediaset conferma anche la presenza dei programmi di successo dell’ultima stagione. “Freedom – Oltre il confine” di Roberto Giacobbo tornerà con nuove avventure e scoperte interessanti, mentre “Italia 1 On Stage” proporrà una serie di spettacoli comici con artisti del calibro di Mago Forest, Roberto Lipari, Max Angioni e altri.

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Fiorello e Biggio sfottono Sgarbi e Morgan “Hanno ragione Amadeus non è capace di fare il direttore artistico di Sanremo” (VIDEO)

Fiorello e Biggio sfottono Sgarbi e Morgan “Hanno ragione Amadeus non è capace di fare il direttore artistico di Sanremo” (VIDEO)

Fiorello e Biggio sfottono Sgarbi e Morgan “Hanno ragione Amadeus non è capace di fare il direttore artistico di Sanremo” (VIDEO)

da open.online

“Vi ricordate di noi o vi siete già dimenticati?” – così comincia il video pubblicato su Instagram da Fiorello e Fabrizio Biggio, il celebre duo comico che fino a qualche settimana fa guidava l’appuntamento settimanale di “Viva Rai2!”. In questo video, i due comici prendono posizione sulla recente polemica nata dalle frasi di Morgan e Vittorio Sgarbi, i quali hanno criticato la direzione artistica di Amadeus al Festival di Sanremo.

Con un pizzico di ironia, Fiorello e Biggio si schierano a difesa di Amadeus e prendono di mira le critiche mosse dai due personaggi. “Morgan, Sgarbi, avete ragione! Amadeus non è capace”, esclamano in modo sarcastico. Per dimostrare il loro punto di vista, i due comici ripercorrono alcuni dei brani più celebri che sono stati presentati al Festival negli ultimi anni. Prendendo in giro la situazione, commentano: “Fai rumore di Diodato? È brutta!” e continuano scherzando: “Dove si balla di Dargen D’Amico la mettono ancora nelle discoteche. Per non parlare dei Maneskin, che con Zitti e buoni hanno vinto l’Eurovision. Amadeus, li hai proprio rovinati!”.

Infine, Fiorello lancia un messaggio diretto ai due protagonisti della polemica, Sgarbi e Morgan, chiamandoli rispettivamente “onorevolissimo” e “genio”. Rivolgendosi al sottosegretario alla Cultura, Fiorello afferma: “Non devi fare niente per levare Amadeus da Sanremo, perché tanto è il suo ultimo anno”. Ma, insistono i due comici senza abbandonare l’ironia, si potrebbe iniziare a pensare al suo sostituto: “Lanceremo una petizione per rendere Morgan direttore artistico! Così finalmente sentiremo canzoni di successo, non queste cacate che ha scelto Amadeus. Vedrai che successo avrà il Festival…”.

Con il loro stile sarcastico e divertente, Fiorello e Biggio si uniscono al dibattito sulla direzione artistica del Festival di Sanremo e schierano il loro sostegno nei confronti di Amadeus. Il video pubblicato su Instagram è diventato subito virale, suscitando reazioni e discussioni tra i fan e gli appassionati della manifestazione canora. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se ci saranno ulteriori risposte o reazioni da parte dei protagonisti coinvolti.

 

 

Naomi Campbell di nuovo mamma a 53 anni in arrivo il secondo figlio dell’ex modella

Naomi Campbell di nuovo mamma a 53 anni in arrivo il secondo figlio dell’ex modella

Naomi Campbell di nuovo mamma a 53 anni in arrivo il secondo figlio dell’ex modella

Naomi Campbell di nuovo mamma a 53 anni in arrivo il secondo figlio dell’ex modella

da agi.it

“Non è mai troppo tardi per diventare madre”: parola di Naomi Campbell. L’ex modella ora 53enne ha annunciato ieri su Instagram la nascita del suo secondo figlio, con una foto senza volti ma con un neonato vestito di bianco fra le sue bellissime braccia e la manina di un bambino più grande che stringe quella della mamma.

“Tesoro mio, sappi che sei custodito oltre misura e circondato d’amore dal momento in cui ci hai onorato della tua presenza. Un vero dono di Dio, benedetto! Benvenuto piccolo”, ha scritto ancora la Campbell nel commento alla foto su un profilo seguito da 15,2 milioni di persone.

La Campbell aveva avuto una prima bambina nel 2021, quando aveva 50 anni. Sebbene non abbia mai confermato di avere portato lei stessa in grembo il bambino (è possibile che abbia invece fatto ricorso a una “madre surrogata”), aveva confermato a British Vogue che si trattava di sua figlia.

In un’intervista del 2022, in cui ha posato con la figlia sulla copertina della rivista, l’ex supermodella ha detto di incoraggiare tutte le donne a non escludere di avere bambini, anche se hanno superato l’eta’ prevista dalla convenzione sociale. “Dico a tutte loro: fatelo! Non esitate!”, aveva dichiarato in quella occasione, ricorda Vogue.

“Ho sempre saputo che un giorno sarei diventata madre, ma è la gioia più grande che potessi mai immaginare. Sono fortunata, lo so: è la cosa migliore che abbia mai fatto”. Campbell non ha condiviso il nome dei suoi bambini, e non ha finora mai pubblicato fotografie in cui si vedano i loro volti.

Terremoto oggi in Toscana scossa tra Firenze e Siena epicentro a Poggibonsi

Terremoto oggi in Toscana scossa tra Firenze e Siena epicentro a Poggibonsi

Terremoto oggi in Toscana scossa tra Firenze e Siena epicentro a Poggibonsi

Terremoto oggi in Toscana scossa tra Firenze e Siena epicentro a Poggibonsi

da lanazione.it

Oggi, alle 12:19, una scossa di terremoto con epicentro a Poggibonsi (Siena) ha sorpreso i residenti della zona e si è chiaramente avvertita anche nella provincia di Firenze. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha riportato che la magnitudo del terremoto è stata di 3.7.

Ancora più incredibile, la scossa sismica è arrivata solo pochi minuti dopo il test del sistema di allerta che ha inviato un messaggio di emergenza ai telefoni in tutta la Toscana. Questa straordinaria coincidenza ha suscitato meraviglia e interesse tra i residenti della regione.

Il terremoto ha causato un certo grado di preoccupazione e ha generato una serie di reazioni tra le persone coinvolte. Nonostante la magnitudo relativamente bassa, l’evento ha dimostrato la necessità di un sistema di allerta tempestivo ed efficace per garantire la sicurezza dei cittadini.

Il test del sistema di allerta ha dimostrato la sua efficacia nel fornire informazioni importanti ai residenti della Toscana, preparandoli a possibili emergenze. L’invio del messaggio di emergenza pochi minuti prima del terremoto ha evidenziato l’importanza di tali avvisi preventivi per garantire la sicurezza e la prontezza della popolazione.

Le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione e stanno fornendo assistenza e supporto alle comunità colpite. In queste situazioni, è fondamentale rimanere calmi e seguire le istruzioni delle autorità competenti per garantire la sicurezza personale e la protezione della propria proprietà.

Il terremoto di oggi è un promemoria dell’importanza della preparazione e della consapevolezza nei confronti dei disastri naturali. Gli abitanti della Toscana sono consigliati a familiarizzare con le procedure di sicurezza sismica e ad adottare misure preventive per mitigare i danni in caso di eventi futuri.

Nonostante l’incredibile coincidenza tra il terremoto e il test del sistema di allerta, è importante rimanere concentrati sulla sicurezza e sulla gestione adeguata delle situazioni di emergenza. La Toscana continuerà a lavorare per migliorare la preparazione e la risposta alle calamità naturali, al fine di garantire la sicurezza e il benessere di tutti i suoi abitanti.

Il Comune di Sulmona cancella il concerto di Povia che insorge “Mafiosi” e ora rischia una querela

Il Comune di Sulmona cancella il concerto di Povia che insorge “Mafiosi” e ora rischia una querela

Il Comune di Sulmona cancella il concerto di Povia che insorge “Mafiosi” e ora rischia una querela

Il Comune di Sulmona cancella il concerto di Povia che insorge “Mafiosi” e ora rischia una querela

da open.online.it

L’amministrazione comunale di Sulmona si trova ad affrontare una delicata situazione a seguito dell’annullamento del concerto del noto cantante Povia, previsto per il prossimo 6 luglio. La decisione di cancellare l’esibizione è stata presa dai commercianti che avevano ingaggiato l’artista, a causa delle accese polemiche che hanno infiammato i social media e delle contestazioni sollevate nei confronti di Povia per le sue posizioni espresse in passato sul Covid e la comunità LGBTQ.

Tuttavia, la versione dei fatti fornita da Povia differisce nettamente da quella dei commercianti e dell’amministrazione comunale. Il cantante è convinto che sia stata l’amministrazione a intervenire per annullare la sua esibizione, denunciando un presunto “sistema ideologico imposto” che ha influenzato la decisione. Sul suo profilo Facebook, Povia ha pubblicato un video in cui lancia una serie di accuse, affermando: “Il Comune crede che possa succedere qualcosa per motivi di ordine pubblico e ti annulla il concerto. Io canto e non ammazzo la gente. Se l’istituzione si prende paura del nulla e si fa intimidire da quattro critiche, non solo gliela dà vinta a questi quattro beoti, ma subisce quell’atteggiamento comunque mafioso perché per paura viene portato ad annullare l’evento. Se è così, un’istituzione, parlo in generale, deve cambiare mestiere”.

Le accuse lanciate da Povia non sono passate inosservate. Il Comune di Sulmona sta prendendo in considerazione l’opzione di querelare il cantante per diffamazione, considerando le affermazioni fatte nel video come lesive della sua reputazione. L’eventuale azione legale potrebbe aggiungere un ulteriore capitolo a questa già accesa disputa.

La vicenda ha suscitato notevole interesse e dibattito, polarizzando l’opinione pubblica. Da un lato, vi sono coloro che sostengono il diritto di Povia di esprimere le proprie opinioni e sostenere le proprie convinzioni, pur potendo risultare controverse. Dall’altro lato, ci sono coloro che ritengono che le posizioni del cantante possano rappresentare un’offesa per determinate comunità, giustificando così l’annullamento dell’esibizione.

In questo contesto, la questione rischia di approdare in tribunale, dove i contendenti avranno la possibilità di esporre le proprie argomentazioni e far valere i propri diritti. Sarà compito dei giudici valutare se le affermazioni di Povia costituiscano effettivamente diffamazione e se l’amministrazione comunale di Sulmona abbia agito correttamente nell’annullare l’esibizione.

Resta da vedere come si evolverà questa controversia e quali saranno le conseguenze per entrambe le parti coinvolte. Nel frattempo, l’attenzione sul caso rimane alta e l’opinione pubblica resta divisa su questa complessa questione che coinvolge la libertà di espressione, la sensibilità delle comunità e il ruolo delle istituzioni nel gestire tali situazioni.

L’amministrazione comunale valuta di querelare il cantante dopo il video pubblicato sul suo profilo Facebook. A rinunciare alla sua esibizione sarebbero stati i commercianti che lo avevano ingaggiato, dopo le durissime polemiche sui social

Rischia di finire in tribunale la polemica tra Povia e il Comune di Sulmona, dopo che il concerto del cantante previsto per il prossimo 6 luglio è stato annullato. Una decisione presa dai commercianti che avevano ingaggiato l’artista dopo le durissime polemiche scoppiate sui social e le contestazioni nei confronti del cantante per le sue posizioni espresse in passato sul Covid e la comunità Lgbtq.

Povia però è convinto che sia stata l’amministrazione comunale ad annullare la sua esibizione, parla di un fantomatico «sistema ideologico imposto», e sul suo profilo Facebook lancia una serie di accuse: «Il Comune crede che possa succedere qualcosa per motivi di ordine pubblico e ti annulla il concerto – tuona il cantante nel video pubblicato sul suo profilo – Io canto e non ammazzo la gente. Se l’istituzione si prende paura del nulla e si fa intimidire da quattro critiche, non solo gliela dà vinta a questi quattro beoti ma subisce quell’atteggiamento comunque mafioso perché per paura viene portato ad annullare l’evento.

Se è cosi un’istituzione, parlo in generale, deve cambiare mestiere». Da parte sua il Comune di Sulmona non esclude di querelare il cantante per diffamazione dopo le accuse lanciate nel video.

VAURO E LA SUA VIGNETTA SULLA FIGLIA DI GIORGIA MELONI FANNO INFURIARE IL WEB “FATTI CURARE”

Vauro e la sua vignetta sulla figlia di Giorgia Meloni fanno infuriare il web “Fatti curare”

Vauro e la sua vignetta sulla figlia di Giorgia Meloni fanno infuriare il web “Fatti curare”

Vauro e la sua vignetta sulla figlia di Giorgia Meloni fanno infuriare il web “Fatti curare”

da ilgiornale.it

Vauro Senesi, noto come “Matita carogna” e “Vignette bastarde”, è un vignettista e satirico originario di Pistoia, una città ricca di peculiarità e contraddizioni. Spesso definito come un personaggio controverso e divisivo, Vauro è famoso per il suo stile graffiante e provocatorio, rivolto contro politici, giornalisti, religiosi e altre figure di spicco. Nell’articolo seguente, esploreremo la sua carriera, le sue posizioni politiche e il modo in cui la sua satira ha alimentato numerosi dibattiti nel corso degli anni.

Vauro Senesi è un individuo che rifugge dal mondo circostante e sembra odiare tutti e essere odiato da tutti. Conosciuto per la sua lingua tagliente e la tendenza a puntare il suo matitone contro chiunque, Vauro non risparmia ministri, giornalisti, prelati, capi di Stato, presidenti, papi e rabbini. Forte della massima “La satira deve avere limiti per superarli continuamente”, Vauro ha spesso superato tali limiti, spingendo i confini tra satira e cattivo gusto.

La carriera di Vauro non è stata priva di polemiche. È stato condannato per vilipendio a causa di una vignetta su Gesù e sospeso dalla Rai per un’altra vignetta riguardante i terremotati dell’Aquila. Ha attaccato Mattarella e ha trasformato la sua satira su Wojtyla in un vero e proprio business. Le sue opere hanno ritratto Matteo Salvini in varie sfumature di fascismo, Silvio Berlusconi, al quale sembra aver voluto bene nonostante tutto, e anche Giorgia Meloni, dipingendo l’ur-fascismo con la sua matita nera.

Vauro è un individuo fazioso e parziale, radicato nella tradizione toscana e nella sua identità politica. Ha sostenuto il Partito dei Comunisti italiani di Cossutta e Diliberto, poi ha appoggiato la Rivoluzione civile di Ingroia, ha collaborato con Potere al Popolo!, ha flirtato con la Lista Tsipras e infine ha votato per De Magistris. La sua simpatia per il comunismo sembra inversamente proporzionale al suo disgusto per il renzismo.

Vauro sembra vivere fuori dal tempo, con un’estetica che ricorda la Grande Rivoluzione d’Ottobre e un attaccamento nostalgico ai regimi autoritari come quello venezuelano di Nicolás Maduro o la Cuba castrista. La sua collezione di cimeli e memorabilia sovietiche, compresi abiti, divise militari e ritratti di figure iconiche, testimonia la sua passione per l’epoca sovietica.

Vauro occupa uno spazio fondamentale nel panorama televisivo, grazie alla sua capacità di attirare l’attenzione del pubblico con le sue vignette taglienti. Nonostante la sua posizione critica verso il capitalismo, Vauro vende le sue opere su piattaforme come Etsy.com, dimostrando una certa incoerenza nelle sue azioni.

Vauro Senesi, con la sua satira graffiante e provocatoria, ha suscitato numerose controversie e dibattiti nel corso degli anni. Pur avendo i suoi sostenitori e detrattori, Vauro rimane un personaggio di spicco nel mondo delle vignette e della satira politica in Italia. La sua tendenza a superare i limiti e a sfidare le convenzioni rende le sue opere una fonte di discussione e riflessione, ma anche di critica. Che si ami o si odi il suo stile, Vauro è indubbiamente una figura che non passa inosservata nella scena culturale italiana.

MATTEO RENZI E IL SEGRETO SVELATO A LICIA RONZULLI “VOGLIO ROMPERE LE SCATOLE A  GIORGIA MELONI

Matteo Renzi e il segreto svelato a Licia Ronzulli “Voglio rompere le scatole a Giorgia Meloni”

Matteo Renzi e il segreto svelato a Licia Ronzulli “Voglio rompere le scatole a Giorgia Meloni”

Matteo Renzi e il segreto svelato a Licia Ronzulli “Voglio rompere le scatole a Giorgia Meloni”

da lastampa.it

Nella suggestiva cornice di piazza San Lorenzo in Lucina, la conferenza stampa di Forza Italia giunge al termine, ma gli animi e le strategie politiche sono ancora al centro delle discussioni. Mentre i partecipanti si fermano per conversare, spiccano la presenza di Licia Ronzulli, capogruppo in Senato, il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, Paolo Emilio Russo. E altri esponenti di spicco del partito.

In questo scenario politico si fa notare la figura di Matteo Renzi, che, sia per caso che per intenzione, si presenta con l’aria sfrontata di chi cerca l’attenzione. Ronzulli lo provoca scherzosamente, ma la risposta di Renzi è un concentrato del suo stile spavaldo e ambiguo. Lasciando intendere che il suo obiettivo principale è “rompere le scatole” al leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Senza coinvolgere Forza Italia in questa sfida.

Naturalmente, nessuno dei presenti sembra credere a questa dichiarazione. Tuttavia, nonostante i sorrisi e i saluti, a pochi minuti di distanza si ritrovano casualmente nello stesso ristorante. Qui si uniscono anche Antonio Tajani, presidente pro tempore del partito, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli e il resto della pattuglia che segue il ministro degli Esteri.

All’interno del ristorante, i vari esponenti politici si dividono su tre tavolate diverse. Da un lato, ci sono le due anime di Forza Italia, una più critica nei confronti del governo e l’altra più fedele. Dall’altro lato, si trovano coloro che desiderano smantellare Forza Italia.

Come molti nel centrodestra, anche Giorgia Meloni è concentrata sulla sua preoccupazione principale. Evitare di essere travolta dalla fine del partito azzurro e impedire a Renzi di assumere un ruolo chiave nel Senato. Secondo testimonianze, la leader di Fratelli d’Italia ha espresso la sua ferma volontà di non farsi “portare a spasso” da Renzi. Sottolineando che l’attuale governo è l’unico in cui si impegna, altrimenti tornerà all’opposizione.

Meloni non considera plausibile un’ipotesi in cui Renzi faccia parte del suo governo, ma allo stesso tempo è preoccupata dalle ambizioni del leader di Italia Viva. E conosce bene la sua spregiudicatezza negli intrighi del Palazzo.

Basterebbe una manciata di senatori, tra quattro e sei, per mettere in seria difficoltà l’attuale maggioranza. Un piccolo esodo di delusi forzisti, di liberali poco convinti dell’apparente svolta moderata di Meloni o di berlusconiani che calcolano il proprio interesse personale, potrebbe rendere la situazione molto più fragile.

Proprio per questo motivo, Meloni deve consolidare i gruppi parlamentari e sostenere Tajani nel cammino verso le elezioni europee. Ha avuto colloqui e rassicurazioni con Marina Berlusconi riguardo ai 100 milioni di credito che la famiglia possiede. Assicurandosi che ci sia liquidità sufficiente per sostenere Fi durante la campagna elettorale. Ha anche discusso con Gianni Letta e ha consigliato a Tajani di essere chiaro fin da subito con i parlamentari.

Secondo la presidente del Consiglio, è essenziale procedere avanti con un centrodestra unito, formato da tre punte e da un partito che funga da moderato cuscinetto tra Fratelli d’Italia e la Lega. Questa forza politica dovrebbe rappresentare il PPE (Partito Popolare Europeo) in Italia. Tuttavia, Meloni teme che il progetto di ribaltare gli equilibri europei e sostituire i socialisti con i conservatori dell’ECR (Conservatori e Riformisti Europei) possa fallire. Se non ci fosse nemmeno un rappresentante italiano nella casa dei cristiano-democratici a Bruxelles.

L’obiettivo vitale per Meloni è raggiungere la soglia di sbarramento del 4%, considerando che si voterà con il sistema proporzionale. Tajani spera di arrivare alle elezioni del giugno 2024 senza dover aggregare altre liste. Ribadendo la necessità di impegno e unità per mantenere una percentuale intorno al 10%.

Tuttavia, considerando che la partita è ancora lunga e che ci sono numerosi rivali pronti a contendersi lo spazio politico, Meloni sembra inclinata a creare una federazione di altre sigle attorno a Forza Italia. Questo cartello di forze centriste, denominato i “Popolari”, costituirebbe un auspicio e una dichiarazione di appartenenza esplicita a Bruxelles. Addirittura, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari ha recentemente espresso l’idea di un restyling e di un nuovo nome ispirato ai popolari. Meno legato alla figura di Berlusconi.

Tuttavia, anche Renzi sta lavorando su uno schema simile, cercando di federare altre liste con l’aiuto di Raffaella Paita come coordinatrice. Sarà interessante vedere se l’interesse comune a sopravvivere placherà le divergenze con Azione di Carlo Calenda. Nel frattempo, in vista delle elezioni europee, Renzi sta cercando di mettere d’accordo moderati, liberaldemocratici, socialisti, Più Europa, Letizia Moratti nel Nord e l’irruente Cateno De Luca al Sud.

MARINA BERLUSCONI E MARTA FASCINA MANO NELLA MANO AI FUNERALI DEL CAVALIERE ORA SONO LORO LE CAPOFAMIGLIA

Addio a Silvio Berlusconi un ultimo omaggio da calciatori artisti e politici nel cuore di Milano

Addio a Silvio Berlusconi un ultimo omaggio da calciatori artisti e politici nel cuore di Milano

Addio a Silvio Berlusconi un ultimo omaggio da calciatori artisti e politici nel cuore di Milano

da repubblica.it

Milano si è unita in un commosso tributo a Silvio Berlusconi durante la parte pubblica dei suoi funerali di Stato, che si è svolta in Piazza Duomo. Una folla immensa si è radunata a pochi passi dal corridoio controllato a vista, da cui le autorità e gli invitati hanno fatto il loro ingresso nella cerimonia. Bandiere, cartelli e cori hanno creato un’atmosfera solenne e partecipativa, mentre la gente ha voluto essere presente per rendere omaggio a un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia italiana.

Tra le personalità presenti, sono emerse figure di rilievo provenienti da diverse sfere della società italiana. I calciatori e gli allenatori che hanno condiviso con Berlusconi un pezzo importante del cammino del Milan, la celebre squadra di calcio, sono stati parte integrante del suo percorso. La strada targata Milan ha visto la collaborazione di molti talenti sportivi che hanno reso il club una forza dominante nel panorama calcistico.

Ma non solo il mondo dello sport ha reso omaggio a Berlusconi. Attori, attrici, conduttori, giornalisti e soubrette che hanno trovato una piattaforma artistica nelle sue reti televisive hanno fatto sentire la loro presenza. Grazie alla generosità di Berlusconi e alle sue opportunità di carriera, molti di loro hanno raggiunto il successo e hanno lasciato un’impronta significativa nel mondo dello spettacolo.

La presenza dei politici è stata inevitabile, con numerosi ex collaboratori come Angelino Alfano e storici alleati come Umberto Bossi. Ministri, esponenti di Forza Italia e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein hanno partecipato al commosso addio. La cerimonia ha anche visto la partecipazione di cariche di Stato di rilievo, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Premier in carica, Mario Draghi, insieme a Giorgia Meloni, leader di un partito di primo piano.

Nel cuore della piazza, anche la gente comune ha voluto essere presente per rendere omaggio a Berlusconi. Persone provenienti da tutte le regioni d’Italia si sono unite per dire “io c’ero”, testimoniando l’importanza e l’influenza di Berlusconi nella vita di molte persone. La folla ha dimostrato il proprio affetto e la gratitudine per il contributo di Berlusconi alla politica e alla società italiana.

La presenza di celebrità del mondo dello spettacolo ha dato ulteriore risalto all’evento. Gerry Scotti, Piero Chiambretti, Ilary Blasi, Silvia Toffanin e Maria De Filippi erano solo alcuni dei nomi che hanno onorato Berlusconi con la loro presenza. Anche figure come Massimo Boldi, Alessandra Mussolini, Lele Mora, Iva Zanicchi e Alba Parietti hanno voluto partecipare a questo momento di commiato.

Nell’aria si respirava un mix di emozione e rispetto. Tra le persone presenti, Veronica Lario, la seconda moglie di Berlusconi e madre di tre dei suoi figli, ha mostrato una compostezza impassibile, mentre altri come la morganatica fascina e l’emozionato Tajani hanno manifestato la propria commozione.

L’assenza del caro amico Marcello Dell’Utri ha gettato un’ombra di malinconia su un giorno già intriso di tristezza. Tuttavia, l’affetto e la riconoscenza per Silvio Berlusconi sono state palpabili in ogni momento e attraverso la presenza di coloro che hanno condiviso la sua vita e il suo percorso.

I funerali di Silvio Berlusconi hanno rappresentato un momento di riflessione e commemorazione di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella politica, nello sport, nello spettacolo e nella vita di molte persone. Milano e l’Italia intera hanno detto addio a un personaggio controverso ma innegabilmente influente, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare.

FUNERALI BERLUSCONI DA MELONI E SALVINI A MATTARELLA E RENZI ECCO CHI CI SARA’ E CHI (FORSE) NO

Funerali Berlusconi da Meloni e Salvini a Mattarella e Renzi ecco chi ci sarà e chi (forse) no

Funerali Berlusconi da Meloni e Salvini a Mattarella e Renzi ecco chi ci sarà e chi (forse) no

Funerali Berlusconi da Meloni e Salvini a Mattarella e Renzi ecco chi ci sarà e chi (forse) no

da LaPresse e Adnkronos

Il Duomo di Milano ospiterà domani, alle 15, i funerali di Stato di Silvio Berlusconi, e l’evento si preannuncia come un’importante occasione di riunione per molte figure politiche di spicco. Secondo quanto apprende LaPresse, è stato confermato che anche gli ex premier Romano Prodi e Mario Monti saranno presenti alla cerimonia.

L’arcivescovo metropolita di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà la cerimonia. Mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà anch’egli presente per rendere omaggio all’ex primo ministro italiano. Oltre a Mattarella, parteciperanno anche gli ex presidenti del Consiglio Mario Draghi e Matteo Renzi, dimostrando l’unità e il rispetto istituzionale nei confronti dell’ex leader politico.

La presenza dell’ex commissario agli Affari economici dell’Unione Europea, Paolo Gentiloni, anche lui ex premier, rappresenterà la partecipazione dell’UE all’evento.

Al momento, diversi leader delle forze di opposizione hanno confermato la loro presenza, tra cui Matteo Renzi e Carlo Calenda, che hanno annunciato la partecipazione attraverso i loro staff. Tuttavia, Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, non sarà presente. Per quanto riguarda Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), e Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), al momento non sono ancora state fornite risposte ufficiali sulla loro partecipazione. Ma si attendono comunicazioni nelle prossime ore.

È probabile che i rappresentanti del PD, tra cui i capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, saranno presenti per rappresentare il partito e rendere omaggio all’ex primo ministro.

I funerali di Silvio Berlusconi rappresentano un momento di riflessione. E un’occasione per il paese di ricordare la figura politica che ha giocato un ruolo significativo nella storia recente dell’Italia. La presenza di ex premier e leader politici di diverse fazioni dimostra l’importanza di Berlusconi nel panorama politico italiano. E l’influenza che ha avuto sulla scena nazionale.

La cerimonia funebre sarà un’opportunità per i presenti di onorare la memoria di Silvio Berlusconi e di condividere momenti di cordoglio e commozione.

FRANCESCO NUTI E’ MORTO ADDIO AL POPOLARE ATTORE E REGISTA

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Francesco Nuti è morto addio al popolare attore e regista

Francesco Nuti è morto addio al popolare attore e regista

Francesco Nuti è morto addio al popolare attore e regista

da tgcom24.mediaset.it

E’ morto a Roma Francesco Nuti, uno dei più grandi attori e registi italiani, all’età di 68 anni. L’artista, che era malato da tempo, ci ha lasciati lasciando un vuoto nel mondo del cinema italiano. La triste notizia è stata annunciata dalla figlia Ginevra, insieme ai familiari, che hanno ringraziato il personale sanitario. E tutti coloro che hanno assistito Francesco Nuti durante la sua lunga malattia. In particolare il personale di Villa Verde di Roma. Al momento non sono ancora state comunicate la data e il luogo dei funerali. Ma la famiglia ha chiesto che si rispetti il loro momento di grande dolore e per questo motivo ha deciso di non rilasciare dichiarazioni.

Francesco Nuti è nato il 17 maggio 1955 a Firenze, figlio di Renzo Nuti, un barbiere originario del Mugello, e Anna Giglio, originaria di Crotone. Negli anni settanta, Nuti diventa membro del trio cabarettistico dei Giancattivi, insieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Il gruppo partecipa a trasmissioni di grande successo come “Black Out” in radio e “Non stop” in televisione.

Nel 1981, il trio fa il suo esordio cinematografico nel film “Ad ovest di Paperino”, diretto da Alessandro Benvenuti. L’anno successivo, Nuti lascia il gruppo e inizia la sua carriera da attore solista. Collabora con il regista Maurizio Ponzi in diversi film, come “Madonna che silenzio c’è stasera” (1982), “Io, Chiara e lo Scuro” (1983) e “Son contento” (1983). È proprio con il ruolo di Francesco Piccioli in “Io, Chiara e lo Scuro” che Nuti conquista il pubblico e la critica, ottenendo il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista.

Successivamente, Nuti si dedica anche alla regia, dirigendo film come “Casablanca, Casablanca” (1985), “Tutta colpa del paradiso” (1985), “Stregati” (1986), “Caruso Pascoski” (di padre polacco) (1988), “Willy Signori e vengo da lontano” (1989) e “Donne con le gonne” (1991). Durante lo stesso periodo, si cimenta anche nella musica, partecipando al Festival di Sanremo nel 1988 con la canzone “Sarà per te”, successivamente interpretata anche da Mina. In collaborazione con Mietta, incide il brano “Lasciamoci respirare”, scritto dal cantautore Biagio Antonacci e pubblicato nel 1992.

Negli anni successivi, i film di Nuti come regista, tra cui “OcchioPinocchio” (1994), “Il signor Quindicipalle” (1998), “Io amo Andrea” (2000) e “Caruso, zero in condotta” (2001), non riscuotono lo stesso successo dei suoi lavori precedenti.

La scomparsa di Francesco Nuti rappresenta una grande perdita per il cinema italiano. L’attore e regista rimarrà per sempre nel cuore del pubblico per il suo talento e la sua inconfondibile sensibilità artistica.

SANREMO 2024 POSSIBILI NUOVE CO-CONDUTTRICI E L’INCERTEZZA SULL’ADDIO DI AMADEUS ALLA KERMESSE

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