Sarri critica la Supercoppa italiana: “Prendi i soldi e scappa” un trofeo senza valore reale
Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha espresso apertamente il suo disappunto nei confronti della Supercoppa italiana, definendola un evento che porta solo a “prendere i soldi e scappare.” Le sue dichiarazioni rivelano una visione critica nei confronti di un trofeo che, secondo lui, non apporta alcun vero valore alla crescita della società.
Sarri ha iniziato la sua critica definendo la Supercoppa come una corsa miope per ottenere denaro. Ritiene che questo evento sia più incentrato sul guadagno immediato che sulla costruzione di qualcosa di duraturo. Il commento denota un certo scetticismo nei confronti delle priorità nel calcio moderno, evidenziando il suo disaccordo con l’approccio “prendi e scappa” verso le competizioni.
L’allenatore ha proseguito criticando l’approccio di “elemosinare soldi in giro per il mondo.” Questa affermazione riflette il suo disinteresse per un torneo che, secondo lui, non solo manca di valore sportivo, ma è anche sostenuto da pratiche finanziarie discutibili. Sarri sembra mettere in discussione l’etica di un’organizzazione che, a suo dire, cerca finanziamenti attraverso richieste globali piuttosto che sulla base di meriti sportivi.
Sarri ha anche evidenziato la stranezza della decisione di organizzare una Supercoppa a quattro squadre. Questo formato, secondo lui, rappresenta un problema aggiuntivo nei calendari già fitti di impegni. L’allenatore sembra indicare che tale scelta compromette ulteriormente il significato e la rilevanza del trofeo, spostandolo lontano dalla sua originaria intenzione di essere un riconoscimento prestigioso nel panorama calcistico.
Sarri ha sottolineato la sua visione della Supercoppa come un trofeo utile principalmente per gli allenatori. Ha suggerito che vincere questo torneo può essere un punto di vanto personale per gli allenatori, ma non contribuisce significativamente alla crescita e al prestigio delle rispettive società. La sua critica pone l’accento sul fatto che il vero valore dovrebbe essere misurato dalla crescita a lungo termine della squadra e della sua reputazione.
Infine, Sarri ha sottolineato il paradosso di dover affrontare un viaggio di 6.000 chilometri per partecipare a una competizione che, secondo lui, ha un valore discutibile. Tuttavia, ha confermato il suo impegno nel fare del suo meglio nonostante le sue riserve. Questo dimostra che, nonostante le critiche, l’allenatore è determinato a perseguire la competizione, rispettando al massimo i suoi doveri professionali.
Copyright © 2012 - 2022 FB Comunicazione di Francesco Girolamo Balzano Testata Giornalistica registrata presso Tribunale di Roma n.263/2012
Partita Iva: 11915641002 | Privacy Policy