“Matrix” di Lauren Groff leggi la recensione
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Titolo: Matrix
Autore: Lauren Groff
Genere: narrativa
Editore: Bompiani
Pagine: 272
Prezzo: Euro 19
Ebook: Euro 9,99
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Trama: Inghilterra, Dodicesimo secolo. Marie, bandita dalla corte della regina Eleonora d’Aquitania, che ama di un amore ardente, è una ragazza sola, figlia illegittima di re, inutilmente colta, inutilmente appassionata. Destinata com’è a una vita di clausura in un’abbazia che ha conosciuto giorni migliori, abitata da un piccolo popolo di donne inacidite dalla segregazione, dispettose, anche solo vecchissime. Però Marie riconosce in quell’enclave isolata, così importante per l’economia del contado, una possibilità di crescita, di potere, anche.
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“Matrix” è l’ultimo romanzo di Lauren Groff e narra la storia di Marie de France, figlia non riconosciuta di re Enrico II d’Inghilterra. Una giovane che si ritrova, per gli intrighi di corte, relegata in un’abbazia desolata e desolante. La scelta di mandarla lì è arrivata dalla regina Eleonora D’Aquitania. Le due donne, per tutto il romanzo, sono unite da un profondo legame in continua evoluzione.
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Questo romanzo può rientrare tranquillamente nel genere distopico, in quanto l’autrice ha voluto ricreare un ambiente, sia interno che esterno, totalmente privo di uomini. Le donne possono e devono andare avanti da sole. E sarà proprio Marie a prendere il comando. Se all’inizio è una ragazza legata all’ambiente esterno e molto tenera, al termine del romanzo ci troviamo davanti una donna matura, potente e profondamente mistica.
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E’ un romanzo fortemente femminista, quasi estremo, non è semplice da leggere anche per lo stile della Groff: tutto il romanzo, infatti, è privo di dialoghi. Il discorso indiretto appesantisce molto la lettura e questo, sicuramente, non ci aiuta a empatizzare con i personaggi presenti nella storia. L’aver usato l’indicativo ha reso un po’ più fluida la lettura, ma di sicuro non scorre.
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Pensando al titolo, “Matrix”, ci viene subito in mente l’omonimo film delle sorelle Wachowski. Ma se ne distacca facilmente se, invece, pensiamo al significato del termine latino: ossia genitrice, madre. E’ proprio questo quello che è Marie. Grazie a lei l’abbazia rinasce e diventa una delle più importanti. Marie è anche madre delle consorelle, è il loro punto di riferimento, e non ultimo, è fondamentale il rapporto tra la protagonista e la Madonna.
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La Groff ha reso alla perfezione il contesto storico del romanzo. Un Medioevo certamente cupo e arido, ma pronto all’innovazione e all’apprendimento. “Matrix” è un romanzo interessante, non di semplice lettura, ma ha dalla sua una storia intrigante con una protagonista veramente dominante. E si nota sin da subito l’enorme lavoro che ha fatto la scrittrice dal punto di vista storico.
Barbara Piergentili
(account Instagram: letture_barbariche)
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