L’Aja si esprime sulla guerra: “Israele eviti il genocidio a Gaza”
da ansa.it
La Corte internazionale di giustizia ha emesso una decisione cruciale riguardo alle accuse presentate dal Sudafrica contro Israele. Affermando che il paese deve adottare “tutte le misure necessarie” per evitare un presunto genocidio nella Striscia di Gaza. Questa decisione giunge in risposta alle richieste di “misure urgenti” avanzate da Pretoria, che ha accusato Israele di violare la Convenzione contro il genocidio nel corso del suo conflitto con Hamas.
La Corte ha riconosciuto l’esistenza di un caso da valutare, respingendo la richiesta di archiviazione presentata da Israele. La presidente della Corte, Joan Donoghue, ha dichiarato che, sebbene non possano essere verificate le cifre fornite da Hamas sulle vittime a Gaza, la situazione umanitaria richiede un intervento tempestivo per proteggere i civili. La Corte, tuttavia, non ha ordinato un cessate il fuoco immediato, come richiesto dal Sudafrica.
Tra le sei misure imposte dai giudici, Israele è obbligato a prevenire la distruzione di elementi di prova relativi al caso e a presentare un rapporto sull’adempimento dei suoi obblighi tra un mese. La Corte ha preso nota delle dichiarazioni dei leader israeliani dopo il 7 ottobre, inclusa quella del ministro della Difesa Yoav Gallant, definendo le forze israeliane impegnate in una lotta contro “animali umani”.
Il Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha criticato la decisione della Corte, definendo “vergognoso” il fatto che venga considerata l’accusa “oltraggiosa” di genocidio. Tuttavia, ha sottolineato che questa ordinanza non priva Israele del “diritto all’autodifesa”. Al contrario, il Sudafrica ha accolto la decisione come una “vittoria decisiva per lo stato di diritto” e un progresso significativo nella ricerca di giustizia per il popolo palestinese.
L’Unione Europea ha fatto appelli credibili per l’attuazione delle misure imposte dalla Corte, mentre gli Stati Uniti continuano a ritenere “infondate” le accuse contro Israele. Il Dipartimento di Stato ha evidenziato che la Corte non ha accertato il genocidio né ha richiesto un cessate il fuoco nella sua sentenza.
Sebbene la Corte abbia accolto solo in parte le richieste del Sudafrica, la sua decisione è stata vista come un passo significativo verso la tutela dei diritti umani a Gaza. Mentre l’inchiesta completa potrebbe richiedere mesi o anni, la Corte ha posto l’accento sull’urgenza di intervenire per evitare ulteriori danni irreparabili alla popolazione palestinese.
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