Imbucato teatrale la recensione di “Domani si Recital”
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L’accogliente palcoscenico del Barnum è l’ambiente perfetto per questo pomeriggio fra amici, rilassato e piacevole nonostante l’insolito gelo primaverile. Claudia Campagnola e Marco Morandi, sono una coppia molto affiatata e di ben noto talento. Il pretesto è quello di dover preparare, appunto, un Recital e con la complicità di Giorgio Amendolara alle tastiere.
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Propongono così una serie di brani letti, recitati e cantati che spaziano dal brillante all’introspettivo, dalla farsa alla tragedia. Calvino, Lucio Dalla, Petrolini, e poi Brecht, Malala e Rino Gaetano. Per finire con la filastrocca popolare ed ovviamente con i successi di Gianni Morandi, che il figlio gestisce con simpatica ironia.
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Si sorride, si pensa, ci si diverte e ci si emoziona insieme ai protagonisti attraversando, come spesso succede nella vita, sentimenti molto diversi fra loro. Un bel momento, puro nella sua semplicità e diverso dalle consuete rappresentazioni teatrali, ma che vale senz’altro la pena di sperimentare.
Maurizio Zucchetti
Marco Zadra porta in scena con garbo e senza alcuna retorica la storia della sua famiglia e del mondo in cui si muoveva. Dal nonno Alcide che nel 1923 emigrò in Argentina alla morte del padre, pianista di fama internazionale. Morte avvenuta il 17 maggio 2001 sul palcoscenico del Teatro Ghione mentre suonava un notturno di Chopin.
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In una scenografia che ricorda un camerino teatrale degli anni ’40 il protagonista sciorina aneddoti, mostra oggetti e vestiti. Poi, Racconta la propria vita e quella della sua famiglia con delicatezza e rispetto ma senza tacere alcun accadimento, per quanto personale e doloroso.
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Dunque, il risultato è una chiacchierata fra amici, dolce ed estremamente coinvolgente, che fa sorridere e commuovere il pubblico. Siamo lontani dalla consueta cifra stilistica di questo artista, che oggi si presenta nella dimensione estremamente umana di un figlio. Un figlio che vuole raccontare la storia dei suoi genitori.
Maurizio Zucchetti
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