“Guardiani della Galassia Vol 3” la recensione del film: un capitolo finale esplosivo
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Distribuito da: Walt Disney Studios
Regia: James Gunn
Cast: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter, Elizabeth Debicki, Maria Bakalova, Sylvester Stallone, Vin Diesel, Bradley Cooper.
Genere: Azione, fantascienza, avventura, commedia
Paese: USA
Anno: 2023
Durata: 150 minuti
Voto: OOOO (su 5)
I Guardiani della Galassia continuano a rendere più ospitale la loro base, la struttura spaziale chiamata Knowhere, dove tra le altre cose diffondono anche buona musica. Peter Quill è però inconsolabile per la perdita di Gamora, che è ancora in vita ma in una versione proveniente da una diversa linea temporale, dove non ha mai avuto alcuna relazione con gli altri Guardiani. Il capo della squadra è così in preda ai fumi dell’alcol quando i Guardiani vengono attaccati da Adam Warlock, che riesce a ferire gravemente Rocket.
I tentativi di curare il geniale procione falliscono, perché è stato installato in lui un sistema di sicurezza che ne impedisce ogni alterazione. Per salvarlo, i Guardiani dovranno risalire alle origini di Rocket e affrontare il suo creatore: l’Alto Evoluzionario. Un essere quasi divino deciso a creare una razza perfetta per popolare la propria utopia.
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Sicuramente uno dei più riusciti Marvel Movie della nuova fase, “Guardiani della Galassia Vol. 3” è anche del tutto separato dalla trama portante del Multiverso, che ha toccato quasi tutti gli altri film. L’Alto Evoluzionario è infatti una nemesi che vive del tutto in questa galassia e la sua Controterra non è un’altra dimensione, bensì un pianeta modificato fino a sembrare analogo alla Terra. Anche Adam Warlock, il nuovo potente personaggio, ha radici piantate nel film precedente.
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E’ infatti il “figlio” in provetta di Ayesha, la regina dei Sovereign – che scopriamo essere una civiltà a sua volta creata dall’Alto Evoluzionario, il quale non si farebbe scrupoli a sterminarla qualora si rivelasse inutile ai suoi scopi, ossia riportargli Rocket. Vari flashback illumineranno infatti la storia del procione spaziale e sveleranno quanto egli sia unico e prezioso per questa sorta di divinità ossessionata dall’eugenetica.
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Il film si distingue per l’interpretazione molto convincente di Chukwudi Iwuji nel ruolo dell’Alto Evoluzionario, che è il creatore di innumerevoli esperimenti. Ciò permette al film di sfoggiare una impressionante quantità di creature uniche, grazie allo sforzo immane dei dipartimenti del trucco. Questo rende il film non solo molto vario ma anche molto concreto. Nonostante l’utilizzo di CGI per alcuni personaggi, la maggior parte delle creature è realizzata tramite trucco prostetico e altre tecniche, conferendo al film un aspetto tangibile e autentico.
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Uno dei difetti del film è l’eccessiva semplificazione del personaggio di Adam Warlock, che finisce per essere un ennesimo e dimenticabile analogo dei supereroi convenzionali, privo di quella profondità e complessità che lo avrebbe reso veramente interessante. In questo contesto narrativo, emerge la figura di un supereroe dotato di poteri incredibili. Il quale si trova ad affrontare sfide epiche e ad utilizzare le sue abilità straordinarie per difendere il mondo dal male.
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Nonostante le aspettative create attorno al personaggio, la sua caratterizzazione risulta piuttosto piatta e poco sviluppata. Mancando di quel carisma e profondità che avrebbero potuto renderlo davvero memorabile. Tuttavia, il film riesce comunque a intrattenere grazie all’energia e all’umorismo tipici dei Guardiani della Galassia, che si confermano come uno dei punti di forza della saga.
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La regia di James Gunn si conferma ancora una volta impeccabile, mantenendo uno stile visivo unico e distintivo per i Guardiani della Galassia. Le sequenze d’azione sono ben coreografate e riescono a catturare l’attenzione dello spettatore, mentre la colonna sonora, come sempre, svolge un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera del film. Le canzoni scelte sono perfettamente integrate nella trama e riescono a trasmettere emozioni e sentimenti in modo efficace.
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Il cast del film è eccezionale, con Chris Pratt che si conferma perfetto nel ruolo di Peter Quill/Star-Lord. Il resto dei Guardiani, interpretati da Zoe Saldana (Gamora), Dave Bautista (Drax), Vin Diesel (voce di Groot) e Bradley Cooper (voce di Rocket), danno vita a personaggi memorabili e pieni di carisma. Anche i nuovi membri del cast, come Pom Klementieff nel ruolo di Mantis e Karen Gillan nel ruolo di Nebula, si integrano perfettamente nella squadra. E contribuiscono a creare una dinamica interessante tra i personaggi.
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“Guardiani della Galassia Vol. 3” riesce a concludere la trilogia in modo soddisfacente, offrendo un mix di azione, avventura e commedia che ha reso i Guardiani della Galassia un franchise amato dal pubblico. Nonostante qualche difetto nella caratterizzazione di alcuni personaggi, il film riesce a coinvolgere e emozionare, offrendo un epico trionfo finale nel Marvel Cinematic Universe. Se sei un fan dei Guardiani della Galassia o degli altri film del MCU, non puoi assolutamente perderti questo capitolo conclusivo.
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In definitiva, “Guardiani della Galassia Vol. 3” è un film che sa divertire, emozionare e intrattenere, grazie a una storia coinvolgente, un cast eccezionale e una regia magistrale. Nonostante alcuni difetti, il film riesce a offrire un finale soddisfacente per i personaggi amati dai fan, chiudendo in bellezza la trilogia. Non resta che accomodarsi in poltrona e lasciarsi trasportare nell’avventura spaziale più divertente del Marvel Cinematic Universe.
Francesco G. Balzano
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