Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore
da corriere.it
Franz Beckenbauer, noto come “Der Kaiser” nel mondo del calcio, è morto all’età di 78 anni. Questa icona del calcio tedesco ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama sportivo mondiale. La sua carriera di giocatore lo ha visto vincere la Coppa del Mondo nel 1974, mentre da allenatore ha guidato la Germania alla vittoria nel 1990. Con due Palloni d’Oro, Beckenbauer è stato un protagonista indiscusso del calcio, ma anche un uomo che ha affrontato sfide personali significative, tra cui la perdita del figlio Stephan nel 2005.
Franz Beckenbauer era conosciuto per la sua eleganza sul campo, dove sembrava quasi planare sull’erba. La sua classe immensa lo ha reso una figura di spicco nel calcio mondiale. Nato in una Germania postbellica, Beckenbauer ha trovato nel calcio un modo per riscattare il suo paese. Il soprannome “Der Kaiser” rifletteva la sua altezzosità e distacco, tratti che spesso caratterizzano le leggende del mondo sportivo.
Il destino di Beckenbauer si intrecciò con la finale del Mondiale del 1966, in cui la Germania perse contro l’Inghilterra. Tuttavia, nel 1974, Beckenbauer ottenne la sua rivincita, guidando la Germania all’ambito titolo mondiale. Il suo contributo al calcio non si limitava al campo, poiché, già a vent’anni, insegnava calcio a Wembley, un segno precoce del suo talento e della sua influenza.
La maestria tecnica di Beckenbauer lo ha reso un libero di valore aggiunto per il centrocampo. Due Palloni d’Oro, nel 1972 e nel 1976, sottolineano il riconoscimento del suo talento straordinario. Vinse tre Coppe dei Campioni consecutive, confermando il suo status di fuoriclasse indiscusso. Il suo impatto nel calcio non necessitava di trofei per giustificarne l’eccellenza.
Beckenbauer, in una parentesi degli anni ’70, si unì ai Cosmos di New York, anticipando di decenni il fenomeno degli sceicchi nel calcio. Questa scelta, tuttavia, gli costò l’esclusione dalla squadra nazionale tedesca, ma non intaccò la sua reputazione. Anche se la Germania non poteva schierarlo, Beckenbauer restava un’icona del calcio teutonico.
Il secondo tempo della carriera di Beckenbauer iniziò da allenatore, con la vittoria della Germania ai Mondiali del 1990 in Italia. Entrando così nel ristretto gruppo di coloro che hanno vinto la Coppa del Mondo sia come giocatori che come allenatori, Beckenbauer ha dimostrato la sua versatilità e la sua conoscenza del gioco.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Beckenbauer ha continuato a lasciare il suo segno nel calcio. Ha scalato le vette del Bayern Monaco e ha svolto un ruolo di spicco nella Fifa. Pur affrontando alcune critiche, ha mantenuto la sua eleganza in ogni contesto. La sua influenza ha plasmato il calcio, e il suo passaggio rappresenta un cambio di epoca per il mondo del pallone.
La scomparsa di Franz Beckenbauer segna la fine di un’era nel calcio. Conosciuto per la sua classe senza pari e per il contributo alla Germania sia come giocatore che come allenatore, Beckenbauer rimarrà un’icona immortale del calcio mondiale. Il suo impatto sul gioco e la sua eleganza resteranno vividi nei cuori dei tifosi, mentre il calcio si prepara a vivere senza la schiuma che “Der Kaiser” ha portato alla birra di questo amatissimo sport.
Copyright © 2012 - 2022 FB Comunicazione di Francesco Girolamo Balzano Testata Giornalistica registrata presso Tribunale di Roma n.263/2012
Partita Iva: 11915641002 | Privacy Policy