Coppa d’Asia: L’Arabia Saudita di Roberto Mancini eliminata il ct lascia il campo in anticipo per protesta con gli arbitri poi ci ripensa e si scusa
L’avventura di Roberto Mancini alla guida dell’Arabia Saudita nella Coppa d’Asia si conclude agli ottavi di finale, tra polemiche e risultati deludenti. La nazionale saudita è stata eliminata ai rigori dalla Corea del Sud, guidata dal ct Jurgen Klinsmann. Dopo una partita tirata che si è conclusa con un 1-1 subìto al decimo minuto di recupero.
La partita infinita e le polemiche
Dopo una partita condotta a lungo dal 46′ della ripresa, l’Arabia Saudita si è trovata costretta a disputare i temuti calci di rigore, che si sono rivelati fatali. In particolare, Mancini ha abbandonato la panchina in segno di protesta dopo il secondo errore dei suoi giocatori. Contestando una decisione arbitrale relativa al terzo rigore non convalidato, quello di Najei. Secondo la panchina araba, il portiere sudcoreano sarebbe partito oltre la linea di porta.
Una storia di amore e odio con i rigori
Questa sconfitta rappresenta un duro colpo per Mancini, il cui rapporto con i rigori oscilla tra successi e delusioni. Dopo i rigori decisivi vinti contro Spagna e Inghilterra agli Europei e quelli fatali di Jorginho contro la Svizzera, Mancini si trova ora a fronteggiare le polemiche. Legate ai rigori contestati di Arabia Saudita-Corea del Sud.
Le scuse di Mancini
Nonostante la sua reazione infuocata in campo, Mancini ha cercato di placare gli animi durante la conferenza stampa successiva alla partita. Ha espresso il suo rammarico per aver lasciato la panchina prima della fine del match e ha dichiarato di non voler mancare di rispetto a nessuno. Ha ringraziato i suoi giocatori per gli sforzi profusi e ha evidenziato i miglioramenti della squadra durante il torneo.
Il fallimento del progetto saudita
Il progetto ambizioso di riportare in auge la nazionale saudita, sponsorizzato dagli sceicchi di Riad, ha subito un duro colpo con l’eliminazione precoce dalla Coppa d’Asia. Nonostante l’obiettivo a lungo termine sia rappresentato dai Mondiali del 2034, che il paese ospiterà, il risultato ottenuto è deludente. Si sperava che Mancini potesse replicare il successo ottenuto con l’Italia nel 2021. Ma questa volta non è stato così.
Il trionfo della Corea di Klinsmann
La Corea del Sud di Jurgen Klinsmann e Paolo Stringara, ex interista, si conferma una squadra competitiva e determinata, avanzando di fase in fase nel torneo continentale asiatico.
In conclusione, l’uscita di scena di Mancini lascia l’Arabia Saudita con il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere. E la Corea del Sud prosegue il suo cammino verso la gloria, dimostrando la forza e la determinazione di un grande team.
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