‘In campo con Flavio’ – Napoli-Juve 2-1: Højlund trascina gli azzurri in vetta
Al Diego Armando Maradona di Napoli si è giocata Napoli-Juve. Una rivalità storica, costellata da sfottò, partite clamorose decise all’ultimo minuto e, soprattutto, di partite impossibili da pronosticare. Questa volta si affrontano due squadre in momenti totalmente diversi, il Napoli in piena lotta scudetto con Roma, Inter e Milan, mentre la Juve, fuori dalla zona Champions e già con il secondo allenatore della stagione, cerca ancora la sua identità.
Il match inizia con il dominio del Napoli, che mette alle strette la Juventus, che inizia col 3-5-2, sempre con Koopmeiners in difesa. Ed è costretta a passare costantemente al 5-3-2, con Cabal che, al ritorno alla titolarità, deve spingere tantissimo. Adotta un sistema di gioco incentrato sul contropiede la Juve, con Conceição e Yildiz a fare i falsi nueve, senza punte e fisicità in avanti. Solo velocità e dribbling, data l’assenza di Vlahović e la scelta di lasciare David e Openda fuori.
Assenza pesante che persiste per il Napoli, invece, che rispetto alla Roma non ha Lobotka; ripiega su Elmas, che fa il mediano insieme a McTominay. Dando anche una mano a Højlund, che in questa partita si rivelerà decisivo. Al 7’ di gioco, a mio avviso meritatamente, arriva il vantaggio partenopeo.
Bellissima discesa di Neres, uomo decisivo di questo inizio di stagione per il Napoli, che favorisce l’intervento di Højlund, che supera Di Gregorio in uscita, siglando l’1-0. È ancora in ombra la Juve, che non riesce a spiccare in lucidità sotto porta e, dunque, non si crea particolari occasioni da gol.
Finisce il primo tempo con un palo scheggiato da McTominay e tanti gol mangiati, però, dal Napoli, che deve essere più cinico sotto porta per chiuderla. Cambia modulo la Juve nella ripresa, che passa al 3-4-2-1. Fuori Cabal, dentro David, con Yildiz e Conceição ad agire alle spalle del canadese, con McKennie che si va ad allargare a sinistra, facendo il quarto a destra e mandando Cambiaso a sinistra. Continua ad attaccare il Napoli, ma, al primo tiro in porta, al 59’, colpisce la Juve.
Al primo gol in trasferta in questa stagione, Yildiz, su invenzione di McKennie, la mette dentro con un tiro sporco ma efficace, che pareggia i conti. Possesso di palla che è sempre del Napoli, che però non riesce a sfondare in area di rigore, senza mai impensierire la porta di Di Gregorio, almeno fino al 79’. Colpisce ancora Højlund, ancora da cross di Neres, spizzato però da McKennie, che favorisce Højlund. Quest’ultimo, di testa, deposita in rete il gol del 2-1. Napoli momentaneamente in testa. Non riesce a concretizzare le ultime occasioni la Juventus, tiene bene la difesa del Napoli, che disputa una grande partita.
Vince il Napoli, a mio avviso meritatamente, contro la Juventus che riesce a concludere una volta sola in porta, trovando il gol. Napoli in testa a pari merito con l’Inter a 31 punti, insieme al Milan, che ha vinto in trasferta col Torino. Staccata, invece, la Roma, uscita sconfitta dalla Sardegna Arena, in dieci dal 50’, punita da Gaetano all’80’.
‘IN CAMPO CON FLAVIO’ – ROMA SPENTA NAPOLI CINICO: ALL’OLIMPICO DECIDE NERES
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