‘In campo con Flavio’ – Lazio-Napoli: partita bellissima all’Olimpico
All’Olimpico di Roma si è giocata Lazio-Napoli, una partita molto importante per entrambe le squadre: soprattutto per il Napoli, che cercava di allungare sull’Inter, mentre per la Lazio anche un pareggio sarebbe stato positivo per continuare a credere nel quarto posto.
Per il Napoli pesa molto l’assenza di Neres: infatti, l’ex Benfica, con la sua vivacità, metteva in crisi tutte le difese. Al suo posto, in attacco, gioca Raspadori. Per la Lazio, invece, gioca Pedro a causa dell’infortunio di Dia nella partita precedente, che lo ha costretto a partire dalla panchina.
Le sfide precedenti, una in Coppa Italia e una in campionato, hanno visto la Lazio sempre vincitrice. In campionato, fuori casa, vince per 0-1 con gol di Isaksen, mentre in Coppa Italia, in casa, trionfa per 3-1 grazie alla tripletta di Noslin e al gol di Simeone.
La partita inizia subito con la Lazio che spinge e costringe il Napoli a schiacciarsi in difesa, togliendo spazi e profondità. Ma già al 6’ cade il muro partenopeo: dopo una respinta corta di Rrahmani su un lancio, arriva Isaksen. Il 18 biancoceleste calcia fortissimo di sinistro e il pallone si insacca alla destra di Meret, dopo un bacio alla traversa.
Dopo il gol, la Lazio gioca di ripartenza, aspettando il Napoli e difendendosi con scivolamenti perfetti. Alla prima occasione, sfrutta la velocità di Castellanos per ripartire. Al 13’, però, dopo un brutto rinvio di Provedel, la palla torna al Napoli: McTominay raccoglie e serve Lukaku, che con un ottimo uno-due si intende con Raspadori. L’attaccante stoppa e calcia, infilando il pallone sotto le gambe di Provedel.
Dopo 13 minuti di fuoco, la partita torna in parità.
Al 20’, Valentin Castellanos è costretto a fermarsi: sente tirare nella zona dell’inguine ed esce. Sul piano tattico cambia poco, perché Noslin prende il suo posto come prima punta, mentre Pedro rimane trequartista insieme a Isaksen. Dia resta fuori.
Ora il pressing alto lo fa il Napoli, costringendo la Lazio a rimanere nella propria trequarti, senza però mai riuscire a tirare o mettere davvero in pericolo la difesa biancoceleste. La Lazio prova comunque a uscire, mettendo in difficoltà la retroguardia partenopea, che commette diversi errori in costruzione.
Finisce così il primo tempo.
Il secondo tempo è molto più combattuto, con occasioni da entrambe le parti: Lukaku prova un tiro centrale per il Napoli, mentre Isaksen, tutto solo davanti a Meret, sbaglia di poco per la Lazio. Si mette in luce anche Alessandro Buongiorno che, al rientro, disputa un’ottima partita, limitando prima Castellanos e poi Noslin.
Al 64’, il Napoli passa in vantaggio in modo clamoroso. Politano crossa dalla destra, il pallone viene deviato da Gila e finisce su Marusic, che, sorpreso dal rimpallo, se lo butta in porta dopo una carambola.
Dunque, 1-2 all’Olimpico: ora è la Lazio a dover rincorrere.
Dopo appena tre minuti, Zaccagni segna in rovesciata un gol bellissimo, ma in fuorigioco. Il Napoli ora è molto compatto in difesa per proteggere il risultato, mentre la Lazio gestisce il possesso palla, cercando spazi.
All’87’, dopo una grande apertura di Zaccagni, la palla arriva a Dia. Il senegalese stoppa e calcia con un mancino chirurgico all’angolino basso, battendo Meret.
Un pareggio che serve di più alla Lazio, che resta ancora al quarto posto in attesa delle partite di Fiorentina e Juventus. Il Napoli, invece, raccoglie solo tre punti nelle ultime tre partite, dopo i pareggi con Roma, Udinese e Lazio, e si porta a +2 sull’Inter, che deve ancora giocare.
Finisce 2-2 all’Olimpico: questa partita dimostra che il campionato è ancora apertissimo.
Flavio Bussoletti
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