Imbucato teatrale la recensione di Giulietta e Romeo
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La chiave che Selene Gandini sceglie per rappresentare il classico shakespeariano è quella degli uccelli in gabbia, efficacemente rappresentata sul fondale del palco.
Sono uccelli i ricchi Capuleti, gli sfrontati Montecchi, l’enigmatico Don Lorenzo, la balia e persino i due bambini che introducono le diverse scene.
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Gli attori, tutti ventenni o poco più, sono in abiti moderni con fasce di colore diverso a seconda del gruppo di appartenenza. Recitano a ritmo indiavolato e ballano su dinamiche coreografie rendendo scorrevole e fruibile un testo che è comunque seicentesco.
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In particolare, la quattordicenne Giulietta è interpretata da un’attrice della stessa età. Al netto di alcuni tratti inevitabilmente acerbi, regge il confronto più che dignitosamente. Divertente la balia sempre sopra le righe, intrigante la citazione musicale da West Side Story (che si basa a sua volta su Giulietta e Romeo).
Maurizio Zucchetti
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