Imbucato Teatrale, la recensione di “Cotto e stracotto”
Marco Falaguasta presenta sul palcoscenico del Golden il testo che ha scritto in collaborazione con Alessandro Mancini. Con questo spettacolo raggiunge, a giudizio di chi scrive, la completa definizione della sua cifra stilistica nell’interpretazione dell’ one-man-show. La regia è di Tiziana Foschi.
Simpatico e affabulatore, coadiuvato dalla brillante Sara Sartini, Marco ci fa vivere la tragicomica esperienza di un uomo comune. Il suo sogno, altrettanto comune, è quello di aprire una pizzeria a taglio. Sarà, quindi, alle prese con la burocrazia che di volta in volta gli si presenta come funzionario della Asl, tecnico del Comune e Vigile Urbano.
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Fra le numerose battute, che interpretate con un linguaggio diretto e quanto mai attuale suscitano continue risate, trovano posto le riflessioni sulla lingua italiana. Ma anche sui termini anglofoni, sull’’home banking e sulla spazzatura che ci assale. Fino allo sberleffo finale, che ci ricorda la precarietà dell’essere sempre “connessi”.
Paradossali, ancorché autentiche, le citazioni del “camminatore” e soprattutto dello iodopovidone, autentica panacea per tutti i mali!
Maurizio Zucchetti.
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