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“I ragazzi della Nickel” di Colson Whitehead leggi la recensione
Titolo: I ragazzi della Nickel
Autore: Colson Whitehead
Genere: narrativa
Editore: Mondadori
Pagine: 216
Prezzo: Euro 18,50
Prezzo E-book: 10,99
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Trama: Primi anni Sessanta, Florida. Il movimento per i diritti civili sta prendendo piede anche a Frenchtown, il quartiere afroamericano della capitale, ed Elwood Curtis, un ragazzino cresciuto dalla nonna, si forma sugli insegnamenti di Martin Luther King. Infatti, il suo grande sogno è frequentare il college e iniziare la sua nuova vita, ma proprio il primo giorno di scuola accetta un passaggio su un’auto rubata.
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Pur non c’entrando nulla con il furto, Elwood viene spedito alla Nickel Academy, una scuola-riformatorio per soli maschi. La cui missione è trasformare il piccolo delinquente in “un uomo rispettabile e onesto”. Dunque questo sulla carta. Perché nei fatti la Nickel Academy è un vero e proprio viaggio all’inferno.
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“I ragazzi della Nickel” è un romanzo di Colson Whitehead, vincitore del premio Pulitzer per la narrativa nel 2020. Nel 2017 lo scrittore aveva vinto lo stesso premio con il romanzo “La ferrovia sotterranea”. La Nickel è un riformatorio minorile, che ha il compito di trasformare i piccoli delinquenti in uomini rispettabili e onesti.
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Whitehead racconta la storia del giovane Elwood Curtis, un ragazzino con tanti sogni e tante speranze. Purtroppo, finisce in questo riformatorio e la sua vita cambierà per sempre. Il racconto è duro da digerire, pagina dopo pagina leggiamo di continue violenze e soprusi che accadono dentro alla Nickel. Un luogo che sulla carta doveva essere perfetto e, invece, si rivela un vero e proprio inferno.
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Lo scrittore ha uno stile crudo, diretto e non si perde mai in descrizioni o racconti inutili. Scrive e colpisce il lettore, lasciandolo tra l’arrabbiato e lo schifato. Il romanzo è ambientato negli anni 60, ma è attualissimo: tutt’ora in America (come in tutto il mondo) il colore della pelle ha troppa importanza. La comunità afro-americana sa che tutto quello che hanno è frutto di tanti sacrifici e sofferenze, che spesso ha portato alla morte di molti innocenti.
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“I ragazzi della Nickel” è un romanzo potentissimo, che deve essere letto da tutti. La storia raccontata fa male e lascia il segno nel lettore. Una storia attualissima, che serve a tenere alta l’attenzione e sperare che un giorno tutto questo sia servito per avere una mondo migliore.
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Nel finale Whitehead si è veramente superato. Infatti, per tutto il romanzo abbiamo sofferto, sentito sulla nostra pelle quello che provavano i ragazzini nel riformatorio. Ma il finale è veramente straziante e colpisce ancora più duramente: una degna conclusione per un ottimo romanzo.
Barbara Piergentili
(account Instagram: letture_barbariche)
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