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Vittorio Sgarbi annuncia: “Mi dimetto” poi l’attacco a Sangiuliano: “Un uomo senza dignità”

Vittorio Sgarbi annuncia: “Mi dimetto” poi l’attacco a Sangiuliano: “Un uomo senza dignità”

Vittorio Sgarbi annuncia: “Mi dimetto” poi l’attacco a Sangiuliano: “Un uomo senza dignità”

da ansa.it

Nel mezzo di un susseguirsi di scandali e polemiche, Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e personalità pubblica, ha annunciato le sue dimissioni “irrevocabili” dal ruolo di sottosegretario alla Cultura. L’annuncio è giunto durante un evento organizzato da Nicola Porro a Milano, dove Sgarbi ha dichiarato di aver preso questa decisione senza esitazione, puntando il dito contro il suo ex collega, il ministro Gennaro Sangiuliano, al quale ha attribuito l’etichetta di “uomo senza dignità”.

Le circostanze delle dimissioni

La decisione di Sgarbi giunge in un momento cruciale per il governo, dopo mesi di controversie e scandali che hanno messo sotto pressione l’intera coalizione di governo. Le accuse mosse nei confronti di Sgarbi, tra cui l’inchiesta relativa a un quadro rubato e le segnalazioni riguardanti le sue attività extracurriculari, hanno alimentato l’imbarazzo tra gli alleati del governo.

Reazioni e soddisfazione

L’annuncio delle dimissioni di Sgarbi ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre la maggioranza esprime un sospiro di sollievo per il suo addio, le opposizioni hanno accolto la notizia con favore, considerandola la “prima cosa giusta” fatta dal governo. In particolare, il Movimento 5 Stelle ha rivendicato di aver condotto la battaglia per le dimissioni di Sgarbi e ha chiesto spiegazioni alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riguardo ad altri casi controversi all’interno del governo.

Contestazioni e prospettive future

Sgarbi, tuttavia, non accetta le dimissioni come un atto di sottomissione. Ha annunciato di voler fare ricorso al Tar contro l’Antitrust, affermando di essere vittima di una “persecuzione mediatica evidente”. Il suo annuncio è stato accolto con scetticismo da parte di molti, che vedono le dimissioni come un atto dovuto data la pressione crescente dell’opinione pubblica.

Implicazioni per il Governo

Con le dimissioni di Sgarbi, si apre ora un vuoto nel governo che dovrà essere affrontato nelle prossime settimane. Si dovrà valutare se e quando sarà sostituito, considerando anche il posto lasciato vacante da Augusta Montaruli al ministero dell’Università e della Ricerca. Nel frattempo, il dibattito su eventuali nomine future si fa sempre più acceso, con diverse fazioni che avanzano le proprie candidature e richieste.

Conclusioni

Le dimissioni di Sgarbi segnano la fine di un capitolo turbolento all’interno del governo, ma sollevano anche interrogativi sul futuro dell’esecutivo e sulle dinamiche di potere all’interno della coalizione. Mentre alcuni accolgono la notizia con sollievo, altri sono scettici riguardo alle reali motivazioni dietro questa decisione. Resta da vedere come il governo affronterà questa nuova sfida e quali saranno le conseguenze politiche delle dimissioni di Sgarbi.

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Vittorio Sgarbi e il quadro di Manetti sequestrato: “L’ho consegnato io”

Vittorio Sgarbi e il quadro di Manetti sequestrato: “L’ho consegnato io”

Vittorio Sgarbi e il quadro di Manetti sequestrato: “L’ho consegnato io”

da corriere.it

La posizione di Vittorio Sgarbi nell’inchiesta relativa al presunto auto riciclaggio di un’opera d’arte si complica ulteriormente per via del “sequestro probatorio” del dipinto incriminato e della sua controversa replica in 3D. Il sottosegretario alla Cultura è indagato per la presunta acquisizione di un quadro del ‘600 di autore ignoto, rubato nel 2013 da un castello in Piemonte. La sua abitazione a Roma, quella a San Severino Marche e i magazzini della fondazione Sgarbi-Cavallini a Ro’ Ferrarese sono stati perquisiti, con il quadro ora soggetto a un esame per determinarne l’autenticità.

Complicazioni nell’indagine

Nel corso della perquisizione, sono stati sequestrati non solo il dipinto, ma anche computer, dispositivi telematici e documenti dalle abitazioni di Sgarbi. Questo materiale sarà scrutinato per stabilire se “La cattura di San Pietro”, esposta da Sgarbi nel 2021 a Lucca, sia la stessa opera rubata otto anni prima o una sua versione modificata. Il decreto di perquisizione afferma che Sgarbi avrebbe compiuto operazioni per ostacolare l’identificazione del dipinto come oggetto di furto, sostenendo che la versione esposta presenti alcune discrepanze rispetto all’originale.

Vittorio Sgarbi e il quadro di Manetti sequestrato: “L’ho consegnato io” – Il motivo del sequestro

Il decreto di perquisizione sottolinea che Sgarbi avrebbe acquisito illegalmente il dipinto rubato, compiendo azioni finalizzate a occultarne l’origine criminale. Il quadro, intitolato “Un giudice che condanna un uomo dal viso venerando dal profilo di San Pietro”, è di autore ignoto e proverrebbe dal furto avvenuto nel 2013 presso il castello di Buriasco. Si sospetta che Sgarbi abbia compiuto queste azioni in concorso con individui ancora non identificati.

La copia in 3D

Il decreto di perquisizione menziona anche la replica in 3D del dipinto, commissionata da Sgarbi a un laboratorio di Correggio. Tale copia, secondo l’inchiesta, sarebbe stata modificata per attenuare i segni del restauro, probabilmente effettuato quando il dipinto fu “ritagliato” dalla cornice, spiegando così le dimensioni ridotte rispetto all’originale. Questa replica è ora parte integrante dell’indagine che cerca di svelare la verità dietro il presunto auto riciclaggio.

La versione di Sgarbi

Nonostante l’indagine in corso, Vittorio Sgarbi appare tranquillo e sostiene di essere stato lui a consegnare volontariamente il dipinto. Secondo Sgarbi, ha informato il procuratore di Macerata della sua disponibilità a consegnare il quadro, ma sembra che ci sia stato un malinteso sulla sua residenza, con i carabinieri che sono arrivati prima a Roma e successivamente a Ro Ferrarese. Sgarbi insiste sul fatto che non si tratta di una perquisizione vera e propria, ma di una consegna volontaria da parte sua.

Ottimismo di Sgarbi

Sgarbi rimane ottimista riguardo all’evolversi della situazione, nonostante abbia ricevuto un avviso di garanzia. Egli sostiene che il dipinto originale di Manetti è perfettamente integro e sottolinea che una perizia eseguita da un esperto conferma l’autenticità. Secondo Sgarbi, la versione esposta presenta solo tracce di un restauro malfatto, e la parte della candela è ben conservata. Ritiene che tutto si risolverà presto, credendo che l’indagine porterà alla luce una spiegazione semplice.

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Fiorello e Biggio sfottono Sgarbi e Morgan “Hanno ragione Amadeus non è capace di fare il direttore artistico di Sanremo” (VIDEO)

Fiorello e Biggio sfottono Sgarbi e Morgan “Hanno ragione Amadeus non è capace di fare il direttore artistico di Sanremo” (VIDEO)

Fiorello e Biggio sfottono Sgarbi e Morgan “Hanno ragione Amadeus non è capace di fare il direttore artistico di Sanremo” (VIDEO)

da open.online

“Vi ricordate di noi o vi siete già dimenticati?” – così comincia il video pubblicato su Instagram da Fiorello e Fabrizio Biggio, il celebre duo comico che fino a qualche settimana fa guidava l’appuntamento settimanale di “Viva Rai2!”. In questo video, i due comici prendono posizione sulla recente polemica nata dalle frasi di Morgan e Vittorio Sgarbi, i quali hanno criticato la direzione artistica di Amadeus al Festival di Sanremo.

Con un pizzico di ironia, Fiorello e Biggio si schierano a difesa di Amadeus e prendono di mira le critiche mosse dai due personaggi. “Morgan, Sgarbi, avete ragione! Amadeus non è capace”, esclamano in modo sarcastico. Per dimostrare il loro punto di vista, i due comici ripercorrono alcuni dei brani più celebri che sono stati presentati al Festival negli ultimi anni. Prendendo in giro la situazione, commentano: “Fai rumore di Diodato? È brutta!” e continuano scherzando: “Dove si balla di Dargen D’Amico la mettono ancora nelle discoteche. Per non parlare dei Maneskin, che con Zitti e buoni hanno vinto l’Eurovision. Amadeus, li hai proprio rovinati!”.

Infine, Fiorello lancia un messaggio diretto ai due protagonisti della polemica, Sgarbi e Morgan, chiamandoli rispettivamente “onorevolissimo” e “genio”. Rivolgendosi al sottosegretario alla Cultura, Fiorello afferma: “Non devi fare niente per levare Amadeus da Sanremo, perché tanto è il suo ultimo anno”. Ma, insistono i due comici senza abbandonare l’ironia, si potrebbe iniziare a pensare al suo sostituto: “Lanceremo una petizione per rendere Morgan direttore artistico! Così finalmente sentiremo canzoni di successo, non queste cacate che ha scelto Amadeus. Vedrai che successo avrà il Festival…”.

Con il loro stile sarcastico e divertente, Fiorello e Biggio si uniscono al dibattito sulla direzione artistica del Festival di Sanremo e schierano il loro sostegno nei confronti di Amadeus. Il video pubblicato su Instagram è diventato subito virale, suscitando reazioni e discussioni tra i fan e gli appassionati della manifestazione canora. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se ci saranno ulteriori risposte o reazioni da parte dei protagonisti coinvolti.

 

 

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