Tag: teatro

Imbucato teatrale la recensione di “Que serà”

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale la recensione di “Que serà”

Che cosa sareste disposti a fare per un amico, e fino a che punto assecondereste i suoi desideri? E’ questa la domanda che Filippo pone a Giovanni ed Anna. Sono i suoi amici di sempre oltre e nonostante gli anni passati, il lavoro e le beghe familiari.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Roberta Skerl nel suo bel testo esplora con leggerezza ed ironia il serissimo tema dell’amicizia. Quello che nei suoi risvolti talvolta scomodi ci costringe a fare i conti con le nostre convinzioni più profonde.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Paolo Triestino, che cura anche la regia, Edy Angellillo e Giancarlo Ratti ci mostrano con il loro ben noto talento tutta la gamma delle emozioni vissute dai tre amici. Dalla risata goliardica e spensierata allo stupore delle emozioni magistralmente sottolineato dal gocciolìo di una fontana. Fino all’epilogo agrodolce che ci conferma come le donne siano sempre le più forti. Emozionanti il battito cardiaco che sottolinea l’angoscia dei protagonisti e la poesia della notte che si accende di stelle.

Maurizio Zucchetti

Imbucato teatrale la recensione di “Que serà”

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale la recensione di “Risonanze magnetiche”

Imbucato teatrale la recensione di “Risonanze magnetiche”

Imbucato teatrale la recensione di “Risonanze magnetiche”

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Un fondale nero, disadorno come a volte può essere la mente umana. Una scenografia essenziale, costituita da qualche cubo nero con cui costruire un lettino da psicanalista, un letto matrimoniale o una tavola conviviale. Alessandra Panelli racconta l’amicizia che lega Agata, Celeste e Saverio come un punto fermo attraverso gli anni e le vicissitudini della vita. Fra paure e desideri di cambiamento, ma sempre con la grande determinazione di realizzare un progetto insieme.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

I tre protagonisti cadono e si rialzano, lasciano ingombranti ex e si aprono a nuove esperienze. Raccontando i loro punti di forza e di debolezza attraverso istantanee dell’esistenza. Si sorride, si riflette e ci si identifica nei diversi personaggi , positivi ma più spesso negativi.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Da apprezzare i disegni animati sul fondale che introducono le scene con leggerezza. Forse evitabile la mimica in luogo degli oggetti di scena.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale la recensione di “Risonanze magnetiche”

Imbucato teatrale la recensione di “Giulietta e Romeo”

Maurizio Zucchetti

Imbucato teatrale la recensione di Giulietta e Romeo

Imbucato teatrale la recensione di Giulietta e Romeo. Leggi la recensione sul nostro sito.

Imbucato teatrale la recensione di Giulietta e Romeo

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

La chiave che Selene Gandini sceglie per rappresentare il classico shakespeariano è quella degli uccelli in gabbia, efficacemente rappresentata sul fondale del palco.

Sono uccelli i ricchi Capuleti, gli sfrontati Montecchi, l’enigmatico Don Lorenzo, la balia e persino i due bambini che introducono le diverse scene.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Gli attori, tutti ventenni o poco più, sono in abiti moderni con fasce di colore diverso a seconda del gruppo di appartenenza. Recitano a ritmo indiavolato e ballano su dinamiche coreografie rendendo scorrevole e fruibile un testo che è comunque seicentesco.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

In particolare, la quattordicenne Giulietta è interpretata da un’attrice della stessa età. Al netto di alcuni tratti inevitabilmente acerbi, regge il confronto più che dignitosamente. Divertente la balia sempre sopra le righe, intrigante la citazione musicale da West Side Story (che si basa a sua volta su Giulietta e Romeo).

Maurizio Zucchetti

Imbucato teatrale, la recensione di “Immigrati brava gente”

Vuoi leggere la recensione di “Immigrati brava gente”?

Imbucato teatrale, la recensione di “Immigrati brava gente”

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

La tipica famiglia delle commedie napoletane trasportata ai tempi nostri. Il capofamiglia è vessato dalla moglie e soprattutto dalla suocera. Poco considerato dalla figlia adolescente e disprezzato da un figlio che oscilla fra la rivolta sociale ed i reality show.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Questo nucleo incontra un migrante appena sceso dal barcone. Una presenza, all’inizio inquietante, poi tollerata e perfino apprezzata. Provocherà gelosie e risentimenti che vireranno nel “noir” prima di sciogliersi nel colpo di scena finale.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Un cast di livello più che dignitoso coadiuva l’energico autore–attore–regista Bernardino De Bernardis nell’interpretazione di un testo frenetico e sopra le righe. Nella prima parte dove il meccanismo della farsa, semplice ma efficace, funziona alla perfezione e si ride parecchio. La seconda parte risulta invece troppo “seriosa” . C’è qualche caduta di tensione narrativa e il volume del commento musicale è troppo elevato. Apprezzabili il tormentone dei proverbi sbagliati e soprattutto la prosperosa ed ironica vicina Concetta.

Imbucato teatrale, la recensione di “Immigrati brava gente”

Maurizio Zucchetti

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale, la recensione di “In tre”

Imbucato teatrale, la recensione di “In tre”

Vuoi leggere la recensione di “In tre”?

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale, la recensione di “In tre”

Testo frizzante scritto da Fausto Brizzi, Pasquale “Lillo” Petrolo e Teresa Federico. Racconta con intelligenza ed ironia il sodalizio artistico di tre ragazze decise a sfondare nel mondo dello spettacolo.

Teresa, Valentina e Federica si incontrano per caso in uno dei provini con fregatura annessa in cui spesso si imbattono le giovani attrici. Pur nella loro diversità, diventano amiche e fondano un bizzarro trio, LaDyvette. Incredibilmente ottiene un grande successo. Le invidie e le incomprensioni giunte con la fama le portano però alla separazione. Finché, anni dopo, l’incontro in un talk show riaccende l’amicizia, e propizia una possibile reunion.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Le talentuose protagoniste recitano cantano, ballano con un ottimo accompagnamento musicale. Il ritmo è sempre elevatissimo al netto di qualche pausa nella parte finale. Le battute sul fisico, sulle abitudini e sulle difficoltà sessuali delle tre suscitano continue risate negli spettatori. Deliziosi i riferimenti alla fiaba di Cenerentola ed al musical “Chicago”.

Maurizio Zucchetti

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale, la recensione de “La stella di casa”

Imbucato teatrale, la recensione de “La stella di casa”

Vuoi leggere la recensione de “La stella di casa”?

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato teatrale, la recensione de “La stella di casa”

Il testo scritto da Danilo De Santis con la collaborazione di Brunilde Gambaro, e da lui diretto ed interpretato. E’ basato sul contrasto fra due coppie di vicini di casa profondamente diverse. La cassiera Paola e l’edicolante Francesco vivono modestamente del loro lavoro. Mentre Gustavo ed Isabel sognano di sfondare nel mondo dello spettacolo.

Mentre Isabel è però piena di dubbi al riguardo, Gustavo è un bugiardo matricolato. Agli occhi dei vicini infatuati dalla “celebrità” appare come una vera star, scroccandogli il necessario per la sopravvivenza. Alla fine il successo inaspettatamente arriverà. Ma, con una serie di colpi di scena, tutto sarà rimesso in discussione e ….. ci sarà davvero l’happy end?

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Come di consueto il testo è divertente e pieno di battute. Roberta Mastromichele e Piero Scornavacchi, sincronizzati alla perfezione con il protagonista, si divertono e ci fanno divertire. Davvero apprezzabile l’interpretazione di Nadia Rinaldi. Con la sua prorompente vitalità rappresenta un vero valore aggiunto di risate.

Maurizio Zucchetti

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

IMBUCATO TEATRALE, LA RECENSIONE DI NOTE DI CIOCCOLATO

Imbucato Teatrale, la recensione di “Note di cioccolato”

Vuoi leggere la recensione di “Note di cioccolata”, in scena al Teatro Flaiano?

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Imbucato Teatrale, la recensione di “Note di cioccolato”

La cioccolata fondente al 100% è un amore infinito e coinvolgente per Paolo Triestino. Sentimento questo che ha voluto con “Note di cioccolato” trasmettere a tutto il suo pubblico. Pubblico fatto anche oggetto di un simpatico omaggio al cacao.

Sul palco si presenta con il chitarrista Giovanni Baglioni, interprete di suggestivi commenti musicali, e con lo sfondo di una piantagione di cacao. L’autore ed attore interpreta brani dove la “bevanda degli dei” rappresenta il filo conduttore di diverse esperienze umane. Dal re azteco Quetzcalcoatl al bambino con la sua dolce merenda. Dalla cioccolata sognata nel campo di concentramento alla Nutella nascosta nei posti più improbabili. Triestino suscita negli spettatori intense emozioni, quasi fosse un pittore espressionista.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Si ride sui racconti autobiografici dell’infanzia, si gioca e si canta tutti insieme. Alla fine, ci si saluta con la consapevolezza di aver vissuto un incontro discreto, quasi intimo. Un incontro con qualcosa che spesso sottovalutiamo ma che è un elemento essenziale nella vita di quasi tutti noi.

Imbucato Teatrale, la recensione di “Note di cioccolato”

Maurizio Zucchetti

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

IMBUCATO TEATRALE LA RECENSIONE DI “UNO, NESSUNO E CENTOMILA”

Imbucato Teatrale, la recensione di “Uno, nessuno e centomila”

Vuoi leggere la recensione di “Uno, nessuno e centomila, in scena al Teatro Ghione?

Imbucato Teatrale, la recensione di “Uno, nessuno e centomila”

Per Enrico Lo Verso il contatto con il pubblico è estremamente importante. Lo si vede dall’insolita e cordiale accoglienza che riserva agli spettatori. Sia nel foyer del teatro, sia nello scendere in platea, insieme alla rigorosa regista Alessandra Pizzi. Entrambi a raccogliere le loro impressioni immediatamente dopo il temine dello spettacolo.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

La sua recitazione è perfetta. La precisa scelta dei tempi scenici, poi, conduce il pubblico attraverso un testo ostico pur se molto rappresentato, denso di filosofia e destabilizzante.

Vitangelo Moscarda, scoprendo di non conoscere il suo corpo, comprende come sia impossibile che egli si veda come lo vedono “gli altri”. Ciascuno dei quali peraltro lo vede in modo diverso, e quanto sia illusoria la presunzione che la realtà sia la stessa per tutti. Ma si ribella a questo ruolo di marionetta in cui il mondo lo costringe. Egli, perciò, agisce in modo bizzarro, inconsueto, fino ad essere considerato pazzo.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Interessante notare come la filosofia dell’autore sia vicina al concetto di base della meccanica quantistica. Non sapremo mai il ruolo che abbia avuto in tutto ciò l’incontro avvenuto nel 1935 fra Pirandello ed Einstein.

Maurizio Zucchetti

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

IMBUCATO TEATRALE, LA RECENSIONE DI “COTTO E STRACOTTO” 

Imbucato Teatrale, la recensione di “Cotto e stracotto”

Leggi la recensione dello spettacolo “Cotto e stracotto”, in scena al Teatro Golden di Roma.

Imbucato Teatrale, la recensione di “Cotto e stracotto”

Marco Falaguasta presenta sul palcoscenico del Golden il testo che ha scritto in collaborazione con Alessandro Mancini. Con questo spettacolo raggiunge, a giudizio di chi scrive, la completa definizione della sua cifra stilistica nell’interpretazione dell’ one-man-show. La regia è di Tiziana Foschi.

Simpatico e affabulatore, coadiuvato dalla brillante Sara Sartini, Marco ci fa vivere la tragicomica esperienza di un uomo comune. Il suo sogno, altrettanto comune, è quello di aprire una pizzeria a taglio. Sarà, quindi, alle prese con la burocrazia che di volta in volta gli si presenta come funzionario della Asl, tecnico del Comune e Vigile Urbano.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Fra le numerose battute, che interpretate con un linguaggio diretto e quanto mai attuale suscitano continue risate, trovano posto le riflessioni sulla lingua italiana. Ma anche sui termini anglofoni, sull’’home banking e sulla spazzatura che ci assale. Fino allo sberleffo finale, che ci ricorda la precarietà dell’essere sempre “connessi”.

Paradossali, ancorché autentiche, le citazioni del “camminatore” e soprattutto dello iodopovidone, autentica panacea per tutti i mali!

Maurizio Zucchetti.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

IMBUCATO TEATRALE, LA RECENSIONE DI “BACIAMI JAMES”

Imbucato teatrale, la recensione di “Baciami James”

Eddie e Cristal si conoscono appena e sono diversi per carattere, ambizioni ed obiettivi, ma decidono di passare un week end insieme in un albergo della piovosa costa inglese.

Eddie è un rappresentante logorroico di dubbio successo, Cristal una croupier in apparenza cinica e determinata ma con parecchie fragilità interne. Sbrigato subito il sesso come se fosse un passaggio inevitabile, bloccati in stanza dalla pioggia i due litigano, si insultano, fanno pace e si coccolano finché il gioco diventa claustrofobico e comincia ad assomigliare ad un condensato della vita matrimoniale … l’incontro delle due solitudini arricchirà comunque entrambi prima che riprendano la loro strada nel mondo.

Franco Castellano e Nathaly Caldonazzo mettono in mostra tutto il loro talento interpretando con adeguata tensione il testo, che soprattutto nella parte iniziale risulta a volte prolisso e ridondante, e presentando tutte le sfaccettature dei loro personaggi: Eddie malinconico e solitario, Cristal cittadina che ama la confusione.

Maurizio Zucchetti

Copyright © 2012 - 2022 FB Comunicazione di Francesco Girolamo Balzano Testata Giornalistica registrata presso Tribunale di Roma n.263/2012

Partita Iva: 11915641002 | Privacy Policy

Sito web realizzato da

Musa Studio | Web e Comunicazione

VPS