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Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno

da GianlucaDiMarzio.com

La trattativa tra Napoli e Samardzic si dimostra tutt’altro che conclusa, con la Juventus che intensifica la pressione per assicurarsi il centrocampista dell’Udinese in vista della finestra di mercato di giugno.

L’incertezza persiste tra Napoli e Samardzic

Nonostante l’avanzare delle discussioni, la trattativa per il trasferimento di Samardzic al Napoli è ancora in sospeso. Manca un accordo definitivo tra l’Udinese e il Napoli, e il giocatore stesso, insieme al suo entourage, sta valutando attentamente se accettare l’offerta o considerare alternative. Mentre si attende un verdetto, la Juventus entra nuovamente in scena, esercitando pressioni significative per assicurarsi le prestazioni del centrocampista serbo a partire da giugno.

La Juventus persiste nella sua offensiva per Samardzic

Non c’è tregua nella strategia della Juventus, che continua a premere per chiudere un accordo favorevole. L’operazione, però, è ancora in una fase di stallo, con gli aspetti finanziari e contrattuali che richiedono un chiarimento. La Juventus, consapevole dell’interesse del Napoli, intensifica il suo pressing, cercando di mettere in difficoltà la concorrenza e garantirsi il giocatore durante la finestra di mercato estiva.

Calciomercato la trattativa tra Napoli e Samardzic si complica: la Juventus ci prova per giugno – La possibile influenza della Juventus sulla decisione di Samardzic

La titubanza di Samardzic potrebbe essere alimentata dalla persistente pressione della Juventus. La squadra bianconera, già interessatasi al giocatore in passato, ritorna sulla scena con un obiettivo chiaro: assicurarsi le sue prestazioni per la prossima stagione. La Juventus, con una mossa strategica, rimanda la sua avanzata a giugno, sperando che l’arrivo imminente di Tiago Djalo possa calmare momentaneamente le acque.

Il trasferimento fallito dall’Udinese all’Inter

Dopo essere stato in procinto di trasferirsi all’Inter la scorsa estate, Samardzic ha preferito rimanere all’Udinese. Nella prima parte della stagione attuale, il talentuoso centrocampista serbo ha dimostrato il suo valore con 17 presenze in campionato, contribuendo con 2 gol e 2 assist. La sua permanenza in maglia bianconera è ora messa in discussione dalla determinazione della Juventus, che ambisce a inserirlo nella sua rosa per la prossima stagione.

In conclusione, la complicata trattativa tra Napoli, Udinese e Samardzic si evolve con la Juventus che entra in gioco con forza, dimostrando una volontà ferma di aggiudicarsi il centrocampista serbo. Resta da vedere come si svilupperanno gli eventi nei prossimi giorni o mesi, ma la Juventus ha chiaramente espresso il suo interesse ad aggiungere Samardzic alle proprie fila.

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Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore

da corriere.it

L’annuncio della scomparsa di Franz Beckenbauer a 78 Anni

Franz Beckenbauer, noto come “Der Kaiser” nel mondo del calcio, è morto all’età di 78 anni. Questa icona del calcio tedesco ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama sportivo mondiale. La sua carriera di giocatore lo ha visto vincere la Coppa del Mondo nel 1974, mentre da allenatore ha guidato la Germania alla vittoria nel 1990. Con due Palloni d’Oro, Beckenbauer è stato un protagonista indiscusso del calcio, ma anche un uomo che ha affrontato sfide personali significative, tra cui la perdita del figlio Stephan nel 2005.

Un campione elegante: Der Kaiser sul campo

Franz Beckenbauer era conosciuto per la sua eleganza sul campo, dove sembrava quasi planare sull’erba. La sua classe immensa lo ha reso una figura di spicco nel calcio mondiale. Nato in una Germania postbellica, Beckenbauer ha trovato nel calcio un modo per riscattare il suo paese. Il soprannome “Der Kaiser” rifletteva la sua altezzosità e distacco, tratti che spesso caratterizzano le leggende del mondo sportivo.

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore  – Il Mondiale del ’66 e la rivincita nel ’74

Il destino di Beckenbauer si intrecciò con la finale del Mondiale del 1966, in cui la Germania perse contro l’Inghilterra. Tuttavia, nel 1974, Beckenbauer ottenne la sua rivincita, guidando la Germania all’ambito titolo mondiale. Il suo contributo al calcio non si limitava al campo, poiché, già a vent’anni, insegnava calcio a Wembley, un segno precoce del suo talento e della sua influenza.

La maestria tecnica e i Palloni d’Oro

La maestria tecnica di Beckenbauer lo ha reso un libero di valore aggiunto per il centrocampo. Due Palloni d’Oro, nel 1972 e nel 1976, sottolineano il riconoscimento del suo talento straordinario. Vinse tre Coppe dei Campioni consecutive, confermando il suo status di fuoriclasse indiscusso. Il suo impatto nel calcio non necessitava di trofei per giustificarne l’eccellenza.

La parentesi negli USA e l’esclusione dal Mondiale

Beckenbauer, in una parentesi degli anni ’70, si unì ai Cosmos di New York, anticipando di decenni il fenomeno degli sceicchi nel calcio. Questa scelta, tuttavia, gli costò l’esclusione dalla squadra nazionale tedesca, ma non intaccò la sua reputazione. Anche se la Germania non poteva schierarlo, Beckenbauer restava un’icona del calcio teutonico.

Il trionfo da allenatore a Italia ’90

Il secondo tempo della carriera di Beckenbauer iniziò da allenatore, con la vittoria della Germania ai Mondiali del 1990 in Italia. Entrando così nel ristretto gruppo di coloro che hanno vinto la Coppa del Mondo sia come giocatori che come allenatori, Beckenbauer ha dimostrato la sua versatilità e la sua conoscenza del gioco.

Franz Beckenbauer è morto a 78 anni: vinse il Mondiale sia da calciatore che da allenatore – Il ruolo dirigenziale e il contributo al calcio

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Beckenbauer ha continuato a lasciare il suo segno nel calcio. Ha scalato le vette del Bayern Monaco e ha svolto un ruolo di spicco nella Fifa. Pur affrontando alcune critiche, ha mantenuto la sua eleganza in ogni contesto. La sua influenza ha plasmato il calcio, e il suo passaggio rappresenta un cambio di epoca per il mondo del pallone.

Il calcio prima e dopo Franz Beckenbauer

La scomparsa di Franz Beckenbauer segna la fine di un’era nel calcio. Conosciuto per la sua classe senza pari e per il contributo alla Germania sia come giocatore che come allenatore, Beckenbauer rimarrà un’icona immortale del calcio mondiale. Il suo impatto sul gioco e la sua eleganza resteranno vividi nei cuori dei tifosi, mentre il calcio si prepara a vivere senza la schiuma che “Der Kaiser” ha portato alla birra di questo amatissimo sport.

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Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine

da gianlucadimarzio.com

Prospettive di rinforzo per il Napoli nel mercato di gennaio

Le trattative tra il Napoli e Lazar Samardzic stanno continuando con l’obiettivo di portare il talentuoso calciatore tedesco classe 2002 nella squadra azzurra. Con la recente cessione di Elif Elmas al Lipsia, Samardzic potrebbe colmare il vuoto nel centrocampo partenopeo, specialmente considerando l’assenza di Anguissa a causa della Coppa d’Africa.

Trattative in corso tra Samardzic e Napoli: focus sui diritti d’immagine – Colloqui con il padre di Samardzic: diritti d’immagine al centro dell’attenzione

Le ultime novità nelle trattative riguardano i colloqui tra la società del Napoli e il padre di Lazar Samardzic. Attualmente, il tema principale è la definizione degli accordi con gli sponsor legati ai diritti d’immagine del giovane calciatore. Questa questione rappresenta da sempre un elemento cruciale nelle trattative condotte dal Napoli e da Aurelio De Laurentiis.

Focus su diritti d’immagine piuttosto che su ingaggio e costo del cartellino

Al momento, l’attenzione è maggiormente concentrata sulla risoluzione degli accordi relativi ai diritti d’immagine, piuttosto che sugli aspetti finanziari dell’ingaggio del giocatore o sulla cifra del cartellino. Questa scelta evidenzia l’importanza che il Napoli attribuisce a questa componente specifica nelle trattative contrattuali.

Stato attuale della trattativa Napoli-Samardzic

L’indicazione positiva riguardante l’andamento favorevole delle trattative emerge dalla presenza dei diritti d’immagine sul tavolo delle discussioni. Questo rappresenta un chiaro segnale che le negoziazioni stanno procedendo in maniera costruttiva e orientata verso un accordo totale.

Storia estiva e attuale stagione di Samardzic

Nell’estate precedente, Lazar Samardzic era stato al centro di una trattativa prolungata con l’Inter, che alla fine si era conclusa senza un esito positivo. Nella stagione attuale, giocando con la maglia dell’Udinese, ha accumulato diciassette presenze in Serie A, segnando due gol e fornendo due assist.

In cerca di un’intesa totale

Il Napoli continua ad avanzare nelle trattative per acquisire Lazar Samardzic, con l’obiettivo di fortificare la squadra in vista delle sfide future. La risoluzione dei dettagli legati ai diritti d’immagine rappresenta un passo cruciale verso l’ottenimento di un accordo completo. Mentre l’attenzione si sposta sulla componente contrattuale, la tifoseria resta in attesa di ulteriori sviluppi in questa dinamica trattativa di mercato.

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Superlega: Napoli aperto al dialogo Roma e Inter in disaccordo Milan attende

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da ansa.it

Il mondo del calcio è ancora sotto shock dopo la recente decisione della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega. Mentre la gran parte dei club resta in attesa, il Napoli si mostra favorevole e pronto al dialogo. Al contrario, Inter e Roma si schierano contro, insieme ad altri club europei come Atletico Madrid, Bayern Monaco e Manchester United.

La posizione delle grandi società di Serie A

Dopo il verdetto, tre grandi società di Serie A sono state tra le prime a esprimere le proprie opinioni. Tuttavia, il nuovo scenario apre a dubbi e problematiche, incluso il rischio di esclusione dai campionati. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) sottolinea la sua intenzione di agire per la difesa del principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali, dichiarando che la Superlega non è un progetto compatibile.

Prudenza e attesa da altri club

Mentre alcune società sono ancora in attesa di valutare le conseguenze della sentenza, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si distingue per essere favorevole alla Superlega. De Laurentiis è aperto al dialogo con altri grandi club europei per costruire il progetto, confermando la sua posizione a favore di un torneo alternativo con criteri meritocratici.

Le posizioni di Roma, Inter e Juventus

Al contrario, Roma e Inter affermano che il futuro del calcio è garantito solo attraverso la collaborazione con Eca e Uefa. La Juventus, precedentemente uscita dal progetto, ha annunciato di voler attendere la sentenza per valutare le conseguenze insieme agli altri attori del calcio europeo.

La posizione del Milan e le preoccupazioni per la Serie A

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, afferma che è troppo presto per esprimere opinioni definitive sulla Superlega. Tuttavia, esprime preoccupazione per il sistema calcio italiano, che perde vantaggi fiscali. Scaroni spera che il governo e il Parlamento possano intervenire per preservare gli interessi della Serie A.

La rivincita di Andrea Agnelli e la reazione della Juventus

Andrea Agnelli, uno dei principali fautori della Superlega, festeggia la sentenza della Corte Europea che ha bocciato le posizioni di Uefa e Fifa. L’ex presidente della Juventus, momentaneamente fuori dai giochi, celebra la decisione con un messaggio su X, sottolineando il suo amore per il calcio e citando il motto “fino alla fine”. Agnelli pubblica anche le parole della canzone degli U2, “Where the streets have no name”, come simbolo della sua volontà di abbattere ostacoli.

La Juventus dopo la sentenza

La Juventus, ora, dovrà valutare gli effetti della sentenza. Fino ad ora, il club bianconero non ha rilasciato commenti, lasciando ogni valutazione agli approfondimenti necessari e al confronto con gli altri club. La sentenza potrebbe riaccendere l’interesse per la Superlega, portando a una nuova fase di discussione e decisione tra i protagonisti del calcio europeo.

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

Genoa-Juventus: multa di 10.000 euro per Allegri dal giudice sportivo per proteste contro arbitro e Var

da virgilio.it

Introduzione

Nella cornice della 16a giornata di Serie A, la partita tra il Genoa e la Juventus ha fatto parlare non solo per il risultato in campo. Ma anche per le accese proteste del tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, nei confronti dell’arbitro Massa e del VAR. Il giudice sportivo ha preso provvedimenti nei confronti di Allegri, infliggendogli una multa di 10.000 Euro e una diffida a seguito del suo comportamento nel post-partita.

Una partita con diverse controversie

Il match, disputato a Marassi, ha visto la Juventus scontrarsi con il Genoa. In una partita che ha generato diverse controversie e discussioni sulle decisioni arbitrali. Tuttavia, è stata la reazione di Allegri al termine del gioco a far discutere di più. Quando il tecnico si è recato nello spogliatoio dell’arbitro Massa per esprimere il suo dissenso in maniera veemente.

La situazione è degenerata

Secondo quanto riportato nei provvedimenti disciplinari emessi dal giudice sportivo, Allegri, visibilmente furioso per la direzione di gara di Massa, ha inizialmente esposto le sue proteste in modo pacato. Tuttavia, la situazione è degenerata nel corso di una conversazione che è durata ben 40 minuti, culminando in espressioni definite “irrispettose” nei confronti dell’arbitro e del sistema VAR.

Multa sì, squalifica no

La multa di 10.000 Euro, accompagnata da una diffida, rappresenta una sanzione significativa per Allegri, che ha quindi dovuto affrontare le conseguenze delle sue azioni. Tuttavia, il giudice sportivo non ha applicato alcuna squalifica. Garantendo così la presenza del tecnico in panchina per la prossima partita di Serie A contro il Frosinone.

Le dichiarazioni di Allegri nel post partita

Curiosamente, il comportamento di Allegri nel post-partita sembra in contrasto con le dichiarazioni che aveva rilasciato ai giornalisti poco dopo il fischio finale. In conferenza stampa, il tecnico aveva mantenuto un tono più conciliante, elogiando il lavoro dell’arbitro Massa e della sua squadra. “Massa e la squadra arbitrale hanno lavorato bene”, aveva dichiarato Allegri. “Ogni settimana ci sono episodi analoghi che vengono valutati in maniera diversa non dall’arbitro ma dal VAR”.

La scelta comunicativa di Allegri

Le dichiarazioni di Allegri in conferenza stampa fanno emergere un aspetto interessante della sua gestione delle situazioni post-partita. Una distinzione tra le critiche esposte pubblicamente e quelle riservate all’interno dello spogliatoio. Questo comportamento, tuttavia, sembra non essere sfuggito all’occhio attento del giudice sportivo. Che ha ritenuto necessario intervenire con una sanzione economica e una diffida.

Una riflessione più ampia

Il caso solleva anche una riflessione più ampia sulla gestione delle tensioni nel calcio. E sulla necessità di mantenere un dialogo rispettoso e costruttivo tra giocatori, allenatori e arbitri. La richiesta di una “linea guida più uguale per tutti” avanzata da Allegri potrebbe riflettere una preoccupazione diffusa nell’ambiente calcistico. Riguardo alla coerenza e alla trasparenza nelle decisioni arbitrali.

Conclusione

In conclusione, la multa inflitta ad Allegri serve da monito per tutti coloro che partecipano al mondo del calcio. Sottolineando l’importanza di mantenere un comportamento rispettoso e professionale anche nelle situazioni più concitate. La Serie A continua a essere teatro di emozioni e controversie, ma è fondamentale che queste siano gestite con civiltà e nel rispetto delle regole del gioco.

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La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

La rivalità tra ultras del Milan e del PSG e l’influenza del Napoli

da corriere.it

Il mondo del calcio è spesso teatro di intense rivalità tra squadre e tifoserie. Ma cosa accade quando queste rivalità si trasferiscono al di fuori del campo da gioco e coinvolgono anche i tifosi stessi? Gli scontri di ieri tra ultras del Milan e del Paris Saint-Germain (PSG) ai Navigli di Milano ha acceso i riflettori su questa rivalità. Una rivalità che ha radici profonde e un legame con i tifosi del Napoli.

L’agguato a Milano

L’agguato, avvenuto nella tarda serata di lunedì, ha visto un gruppo di ultras della Curva Sud del Milan scontrarsi con tifosi del PSG, culminando con un tifoso ospite ferito da una coltellata. Questo episodio ha destato preoccupazione e ha portato molte persone a chiedersi: perché queste due tifoserie sono rivali?

La rivalità tra Milan e PSG

La rivalità tra Milan e PSG non è nata di recente, ma ha radici che affondano nel passato. Tuttavia, uno dei fattori chiave che ha contribuito a intensificare questa rivalità è legato all’amicizia degli ultras del PSG con quelli del Napoli. Il Collectif Ultras Paris, il gruppo di tifosi organizzati del PSG, è gemellato con gli ultras del Napoli da diversi anni. Questo gemellaggio si basa su una solida amicizia tra le due tifoserie, che condividono valori e obiettivi comuni.

Un momento significativo di questa amicizia si registra nel 2018, quando gli ultras del PSG e del Napoli si sono ritrovati sotto il murale di Diego Maradona, prima di una partita di Champions League. Questo incontro simbolico ha rafforzato il legame tra le due tifoserie e ha dato inizio a una rivalità indiretta con il Milan.

La presenza dei tifosi napoletani a Parigi

La rivalità tra il Milan e il PSG ha ricevuto una spinta ulteriore durante la partita d’andata del 25 ottobre. Durante questo match, si è registrata la presenza di tifosi del Napoli a Parigi, accanto ai tifosi del PSG. Inoltre, uno striscione degli ultras partenopei è stato esposto vicino a quelli del PSG, dimostrando un’affiliazione indiretta tra le tifoserie.

Durante la partita, un gruppo di ultras del PSG si è avvicinato agli spalti occupati dai tifosi del Milan, provocando uno scontro, evitato solo grazie all’intervento degli steward e delle forze dell’ordine. Questo incidente ha ulteriormente accresciuto le tensioni tra le due tifoserie.

Preoccupazioni per la Presenza dei Tifosi Francesi a Milano

In seguito a questi eventi, c’era preoccupazione per la presenza dei tifosi francesi a Milano, in vista di una possibile risposta da parte dei milanisti. L’Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive ha rafforzato le misure di sicurezza, a causa del rischio di violenza, a livello 3.

Quasi 5.000 tifosi francesi sono giunti a Milano, e 4.300 assisteranno alla partita tra Milan e PSG a San Siro. Questa situazione ha messo in luce la necessità di una vigilanza costante e di misure di sicurezza rigorose per evitare ulteriori scontri tra le due tifoserie.

In conclusione, la rivalità tra ultras del Milan e del PSG ha radici profonde, e l’amicizia tra il PSG e il Napoli ha contribuito a intensificare questa rivalità indiretta. Il calcio, pur essendo uno sport appassionante, può spesso sfociare in situazioni di tensione e rivalità tra tifosi. Mettendo in primo piano la necessità di misure di sicurezza e di una gestione adeguata delle manifestazioni sportive.

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‘In campo con Flavio’ Barcellona-Real Madrid 1-2: rimonta incredibile dei Blancos

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LaLiga Giornata 11 di 38

Oggi, alle 16:15, si è giocato El Clasico. Nello stadio del Barcellona si respirava aria di partita con tanti gol e spettacolo. Il Barcellona oggi ha schierato in campo molti giovani, tra cui Fermin, un nuovo innesto dalla cantera blaugrana. Poi Gavi, che ormai ha già esperienza in prima squadra, Baldè, che è ormai entrato negli undici di Xavi, ed infine anche Lamine Yamal, al posto di Cancelo.

Le due squadre, nei primi 6 minuti, prendono le proprie posizioni in campo e si studiano a vicenda. Ma il Barcellona, dopo pochi minuti, colpisce subito i Blancos. Su un filtrante murato da parte di Torres, Tchouameni, Alaba e Rudiger non si capiscono e lasciano che Gundogan passi in mezzo a loro. Quest’ultimo, con una buona dose di fortuna, mette dentro la rete dell’1-0, battendo Kepa con un tunnel.

Partita che, dopo il vantaggio blaugrana, si gioca principalmente a centrocampo, però, al 16′, Fermin dopo una bella azione coglie il palo, il primo del match per il Barca.
Il Real Madrid continua costantemente a provarci, impegnando numerose volte la difesa del Barca, ma senza ottenere i risultati. Finisce sull’1-0 il primo tempo.

La partita ricomincia ed i blaugrana creano subito un’importante occasione: da un corner battuto da Gundogan salta più in alto di tutti Martinez, che, con un colpo di testa, colpisce in pieno il palo. Ma non è finita qui perchè, dopo il legno, Araujo si avventa sul pallone, lo calcia, ma Kepa si oppone perfettamente. Ci sono altre occasioni per il Real, principalmente scaturite da Vinicius, che trova due volte la perfetta opposizione di Ter Stegen.

Al 68′, dopo un calcio d’angolo messo fuori da Gavi di testa, Bellingham controlla la palla, se la sposta e tira fuori dal cilindro una magia su cui Ter Stegen non può arrivare. Quindi risultato, ora, che è sull’1-1. Le due squadre ci provano con la stessa intensità, visto che sono sul punteggio di parità. Le occasioni più importanti le produce il Barca con Lewandowski e Yamal.

Ma quando la partita sembra finita, Carvajal arriva sul fondo, mette il cross, deviato da Modric che, involontariamente, serve Bellingham, il quale, con un tunnel, trafigge Ter-Stegen, facendo impazzire il settore ospiti. Dopo 4 minuti di recupero, poi diventati 6, il signor Manzano fischia la fine di un Clasico combattutissimo, giocato fino all’ultima goccia di sudore.

Blaugrana che partono con una marcia in più nei primi 45′, ma nel secondo tempo è tutta una altra partita. Il Real Madrid vede la luce in fondo al tunnel ed ottiene i 3 punti allo scadere.A mio avviso, il Real Madrid si è sempre fatto vedere in campo, a differenza del Barcellona, che nel secondo tempo è sparito. Quindi, il Real Madrid ha meritato sin dal primo minuto la vittoria.

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La delusione di Bonucci: panchina contro il Napoli e il confronto con il tecnico

La delusione di Bonucci: panchina contro il Napoli e il confronto con il tecnico

La delusione di Bonucci: panchina contro il Napoli e il confronto con il tecnico

da corrieredellosport.it

Nella sfida di Champions League tra l’Union Berlino e il Napoli, l’assenza di Leonardo Bonucci dalla formazione titolare ha scatenato non solo discussioni tra i tifosi. Ma anche una reazione furiosa da parte del giocatore. La squadra tedesca ha perso 1-0 contro il Napoli, e questa esclusione ha sollevato domande sul rapporto tra Bonucci e il tecnico Urs Fischer.

La decisione di Urs Fischer di schierare Diogo Leite al posto di Bonucci sia in questa partita che in un incontro di Bundesliga contro lo Stoccarda ha lasciato il difensore italiano perplesso e insoddisfatto. La sua reazione alla panchina è stata quella di cercare un confronto con il tecnico dopo la partita. Per capire le ragioni di questa scelta.

Bonucci, ex giocatore della Juventus, è stato un elemento chiave nella difesa dell’Union Berlino nelle ultime partite di Champions League. Inclusa quella persa al 94′ contro il Real Madrid, in cui ha giocato fino all’ultimo minuto. Anche in Bundesliga, Bonucci era stato titolare in tre partite consecutive fino all’incontro con lo Stoccarda.

Tuttavia, la recente esclusione dalla formazione titolare contro il Napoli ha lasciato Bonucci perplesso e deluso. Vorrebbe comprendere se sta lavorando in linea con le aspettative del tecnico e se ancora gode della fiducia del club. La sua richiesta di confronto con il tecnico riflette la sua determinazione a chiarire la situazione e a cercare di capire quale sia il suo futuro nella squadra tedesca.

Questo episodio mette in evidenza l’importanza della comunicazione tra i giocatori e lo staff tecnico. E come le decisioni sulla formazione titolare possano influenzare il morale e la fiducia dei calciatori. Bonucci, un veterano del calcio, cerca di capire come contribuire al successo della sua squadra e se ci siano eventuali punti di miglioramento nel suo modo di giocare.

La vicenda dell’esclusione di Bonucci e il suo confronto con il tecnico rimangono uno dei temi caldi nella stagione dell’Union Berlino, e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi incontri.

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‘In campo con Flavio’ Roma-Monza: partita risolta nel finale all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ Roma-Monza: partita risolta nel finale all’Olimpico

‘In campo con Flavio’ Roma-Monza: partita risolta nel finale all’Olimpico

Serie A Giornata 9 di 38

Oggi, alle 12:30, all’Olimpico di Roma, si è giocata Roma-Monza. Una partita che, per la Roma, sembrava facile ma, in realtà, non lo era, infatti i brianzoli sorprendono ma non riescono comunque a vincere.

Inizia la partita con ritmi leggermente bloccati, dove la Roma ed il Monza si studiano e prendono le proprie posizioni in campo. Prima occasione che arriva al 37′ con Belotti, che raccoglie il pallone dopo un rimpallo con una finta e poi mette il cross sulla testa di Aouar. Quest’ultimo schiaccia di testa ma trova l’opposizione di un Di Gregorio perfettamente coordinato e che si oppone con un balzo felino.

Al 33′, D’Ambrosio (già ammonito) commette fallo su Belotti fermandone la ripartenza. Ayroldi, quindi, estrae il secondo giallo e il brianzolo va in anticipo sotto la doccia. Alla fine del primo tempo c’è un altra occasione per la Roma su cui Di Gregorio si fa trovare pronto e respinge con i piedi in angolo. Termina così la prima frazione di gioco.

Secondo tempo che inizia decisamente con un altro passo delle due squadre. Infatti, la prima delle tante occasioni brianzole la crea Colpani. Il trequartista, con un bellissimo tiro a giro, fa tremare l’Olimpico scheggiando il palo. Altra occasione per il Monza che, dopo un contropiede da manuale, con Birindelli, si presenta fuori area e scarica un destro. Rui patricio è bravissimo a neutralizzare, meritandosi uno scroscio di applausi provenienti dalle tribune.

Ora tocca alla Roma che, alla prima occasione nitida, si rende subito pericolosa cogliendo l‘incrocio dei pali con Lukaku. Dopo il legno giallorosso, il Monza bussa ancora una volta alla porta di Rui Patricio. Il portoghese, però, si fa trovare pronto e blocca la conclusione potente di Birindelli.

Roma che, nel finale, alza il baricentro. All’87’ minuto, arriva un palo clamoroso colto da Azmoun e, al 90′, dopo una mischia in area, la spunta El Shaarawy che, col destro, trafigge Di Gregorio e trova il gol dell’1-0 giallorosso. Potentissimo l’urlo del’Olimpico a cui io, da spettatore, ho contribuito ad alzare idecibel già altissimi.

Dopo un brivido nel finale, Ayroldi fischia la fine di un match soffertissimo per i giallorossi, beffardo per i brianzoli. Oggi è stata anche la prima volta allo stadio per il mio cuginetto Nicolò. Grazie per la lettura, ci vediamo alla prossima partita.

Flavio Bussoletti

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Inghilterra-Italia: quando e dove vederla in tv e in streaming probabili formazioni e classifica del girone della Nazionale

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Inghilterra-Italia: quando e dove vederla in tv e in streaming probabili formazioni e classifica del girone della Nazionale

da ilmessaggero.it

Dopo la convincente vittoria per 4-0 contro Malta, la nazionale italiana di calcio si prepara a un confronto cruciale contro l’Inghilterra. La sfida più complessa nel percorso di qualificazione agli Europei del 2024. L’appuntamento, quindi, è fissato per oggi, martedì 17 ottobre, alle ore 20:45. In questo articolo, esamineremo le probabili formazioni, dove poter seguire la partita e dare uno sguardo alla classifica del girone della Nazionale.

Dove Vederla

La partita tra Inghilterra e Italia sarà trasmessa in diretta esclusiva su Rai 1 alle 20:45. Tuttavia, per coloro che preferiscono seguire il match in streaming, sarà disponibile su RaiPlay. Gli appassionati di calcio potranno godere della telecronaca affidata ad Alberto Rimedio, mentre Antonio Di Gennaro offrirà un commento tecnico dettagliato.

Le Probabili Formazioni

Ecco le probabili formazioni per la partita di Inghilterra-Italia, che si disputerà presso lo storico stadio di Wembley, a Londra:

Inghilterra (4-2-3-1):

  • Portiere: Jordan Pickford
  • Difensori: Kyle Walker, John Stones, Harry Maguire, Kieran Trippier
  • Centrocampisti: Trent Alexander-Arnold, Declan Rice
  • Centrocampisti Offensivi: Phil Foden, Jude Bellingham, Marcus Rashford
  • Attaccante: Harry Kane

Italia (4-3-3):

  • Portiere: Gianluigi Donnarumma
  • Difensori: Giovanni Di Lorenzo, Gianluca Mancini, Alessandro Bastoni, Federico Dimarco
  • Centrocampisti: Nicolò Barella, Manuel Locatelli, Davide Frattesi
  • Attaccanti: Domenico Berardi, Gianluca Scamacca, Giacomo Raspadori

La Classifica del Girone

I Precedenti

L’Inghilterra e l’Italia si sono affrontate in 31 partite ufficiali nel corso degli anni. In queste sfide, l’Italia ha trionfato in 11 occasioni, ottenendo anche 11 pareggi. Dall’altra parte, l’Inghilterra ha vinto 9 di questi incontri, con l’ultimo successo nel match d’andata, terminato con un risultato di 2-1 in favore degli inglesi. Questo storico incontro calcistico, inoltre, promette un’altra partita emozionante con le due nazioni che lotteranno per la supremazia sul campo di gioco.

Il match di oggi sarà un’occasione imperdibile per gli amanti del calcio, poiché due delle squadre più prestigiose al mondo si sfideranno in una competizione di alto livello. La tensione è palpabile mentre entrambe le squadre si preparano a scendere in campo a Wembley. Chi avrà la meglio in questa importante sfida di qualificazione? Solo il tempo lo dirà, ma, comunque, una cosa è certa: gli appassionati di calcio non possono permettersi di perdere questa partita!

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