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Incendio alla discarica di Malagrotta: monitoraggio e preoccupazioni ambientali

Incendio alla discarica di Malagrotta: monitoraggio e preoccupazioni ambientali

Incendio alla discarica di Malagrotta: monitoraggio e preoccupazioni ambientali

da agi.it

Fiamme sotto controllo ma la Discarica di Malagrotta è nuovamente al centro dell’attenzione. Con le autorità in allerta e la popolazione nelle vicinanze invitata a prendere precauzioni.

Il Fuoco al Tmb 1

L’impianto per lo smaltimento dei rifiuti, noto come Tmb 1, a Malagrotta, è stato colpito da un incendio alle 15:30 in via di Malagrotta 257. Le fiamme hanno attirato l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e del Gruppo operativo speciale (Gos). Insieme a mezzi di movimento terra e volontari della Protezione Civile.

Questo incidente segue il maxi incendio che ha colpito la stessa area nel giugno 2022. Sebbene siano in corso indagini per determinare le cause, l’ipotesi di un gesto doloso non è esclusa. L’incendio sembra aver avuto origine in un silo all’interno del Tmb 1, un’impianto già risparmiato da roghi passati.

Risposta delle autorità

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono presenti agenti del commissariato Monteverde, la Polizia Locale per gestire il traffico e i sanitari del 118. Il fuoco è stato domato grazie all’azione di 40 pompieri e 13 automezzi, ma ora l’attenzione si sposta sul monitoraggio della qualità dell’aria.

Monitoraggio della qualità dell’aria

Gli esperti dell’ARPA Lazio hanno installato due campionatori a circa 500 metri a nord ovest e 100 metri a sud est dal luogo dell’incendio. Questo monitoraggio è essenziale per valutare gli effetti potenziali sulle particelle nell’aria, una preoccupazione espressa da residenti come Mariagrazia M., che ha sottolineato l’importanza di evitare l’inalazione di sostanze nocive.

Raccomandazioni alla popolazione

A scopo precauzionale, la Protezione Civile raccomanda alla popolazione entro un chilometro dalla zona dell’incendio di non sostare nelle vicinanze, tenere le finestre chiuse in presenza di fumi persistenti e maleodoranti, evitare l’uso di condizionatori d’aria e contattare il Numero Unico Emergenze 112 in caso di necessità.

Impatto sull’attività di gestione dei rifiuti

Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura e al Ciclo Rifiuti, ha dichiarato che l’entità dei danni non è ancora chiara, ma l’impianto potrebbe rimanere inattivo per un periodo significativo. Questo impianto è cruciale per il trattamento dei rifiuti di Roma, con Ama che conferisce circa 650 tonnellate di rifiuti al giorno, totalizzando 200.000 tonnellate all’anno.

Alfonsi ha sottolineato che stanno lavorando per trovare sbocchi alternativi e garantire la sicurezza nel conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni. Si stanno anche valutando interventi per salvaguardare la salute dei cittadini, con la Protezione Civile che ha già emesso raccomandazioni per le abitazioni entro un chilometro dall’incendio.

In sintesi, sebbene l’incendio sia sotto controllo, la comunità circostante è in stato di allerta a causa delle potenziali conseguenze sull’aria e sulla gestione dei rifiuti. Gli sforzi sono concentrati sul monitoraggio continuo della situazione e sulle misure necessarie per mitigare gli impatti ambientali e sulla salute pubblica.

MES: IL NO DELL’ITALIA E LE POSSIBILI CONSEGUENZE PER L’UE

MES: Il no dell’Italia e le possibili conseguenze per l’UE

MES: Il no dell’Italia e le possibili conseguenze per l’UE

MES: Il no dell’Italia e le possibili conseguenze per l’UE

da corriere.it

L’Italia ha recentemente respinto la ratifica della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), suscitando preoccupazioni sull’efficacia dell’Unione Bancaria. Questa decisione avrà impatti significativi, poiché l’Italia rappresenterà l’unico paese dell’Unione Europea ad aver bocciato la modifica al MES.

Il contesto del no italiano al MES

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ammesso che avrebbe approvato la ratifica, ma il clima politico non lo permetteva. Questo rifiuto mette in dubbio la conclusione dell’Unione Bancaria, che coinvolge il MES e il Meccanismo di Risoluzione Unico. La decisione italiana potrebbe avere conseguenze significative sul futuro dell’Unione Europea.

Le possibili conseguenze della decisione italiana

La nuova versione del MES prevede l’attivazione di un paracadute per la gestione delle crisi bancarie dal 1° gennaio 2024. Senza il consenso dell’Italia, questo strumento finanziario non potrà essere utilizzato, mettendo a rischio il supporto comune al Fondo di Risoluzione Unico dell’Unione Bancaria. Questo potrebbe avere ripercussioni negative su tutti i paesi dell’Eurozona.

La posizione divisa del governo italiano

Il governo italiano è diviso su questa questione, con Fratelli d’Italia e Lega contrari alla ratifica, mentre Forza Italia si è astenuta. L’opposizione, tranne il Movimento 5 Stelle, ha sostenuto la modifica. Tuttavia, la decisione finale è stata delegata al Parlamento, che ha respinto l’autorizzazione con 184 voti contrari, 172 a favore e 44 astenuti.

Le ragioni del no Italiano

Le ragioni dietro il rifiuto sembrano più di forma che di contenuto. Alcuni sostengono che, se il MES deve salvare le banche, deve esserci un controllo più rigoroso, preferibilmente attraverso il Parlamento Europeo, anziché la discrezionalità degli organi direttivi. Altre voci suggeriscono che il rifiuto potrebbe essere una risposta alle trattative sul Patto di Stabilità, coinvolgendo Francia e Germania.

Funzionamento del MES

Il Meccanismo Europeo di Stabilità è stato istituito nel 2012 per sostituire il Fondo Europeo di Stabilità, con l’obiettivo di fornire assistenza finanziaria ai paesi membri in difficoltà nel finanziarsi sul mercato. L’Italia contribuisce al MES con il 17,9% e può usufruire di prestiti economici, acquisti di titoli di Stato e altre forme di supporto finanziario.

La posizione dell’Unione Europea

L’UE ha dichiarato che non apporterà modifiche al nuovo testo in risposta al blocco italiano. La possibilità di altre ratifiche non è contemplata al momento. Alcuni suggeriscono che potrebbe essere tentato un accordo a 19, escludendo l’Italia, ma ciò implicherebbe la restituzione della quota di capitale italiana.

Le possibili evoluzioni future del MES

Con il rifiuto dell’Italia, il MES continuerà a operare senza le modifiche proposte. Le conseguenze potrebbero manifestarsi in diverse situazioni, come una crisi del debito o una crisi bancaria. L’Italia potrebbe trovarsi ad affrontare scelte difficili se dovesse presentarsi una situazione di emergenza finanziaria nell’Eurozona.

In conclusione, il no dell’Italia al MES ha generato incertezza sul futuro della cooperazione finanziaria europea e sollevato interrogativi sul ruolo del paese all’interno dell’Unione Europea.

Omicidio a Riese: l’autopsia svela dettagli scioccanti sulla morte di Vanessa Ballan

Omicidio a Riese: l’autopsia svela dettagli scioccanti sulla morte di Vanessa Ballan

Omicidio a Riese: l’autopsia svela dettagli scioccanti sulla morte di Vanessa Ballan

da ilgazzettino.it

Il 22 dicembre, l’anatomopatologo Antonello Cirnelli ha concluso l’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, la giovane cassiera di 26 anni brutalmente assassinata nella sua casa a Spineda di Riese Pio X. I risultati dell’esame rivelano un agghiacciante scenario: otto coltellate fatali al torace, inflitte con ferocia e forza devastante. Un coltello dalla lama lunga 20 centimetri risulta utilizzato per infliggere sei ferite profonde e due superficiali.

Furia Omicida e Difesa Disperata: Vanessa Colpita 8 Volte Mentre Tentava di Difendersi

Le ferite mortali hanno colpito il cuore e il polmone sinistro di Vanessa mentre cercava disperatamente di difendersi dagli attacchi violenti del killer. Tracce di calci e pugni precedenti le coltellate testimoniano la lotta accanita della vittima. Vanessa è deceduta poco dopo l’aggressione, con l’ora del decesso fissata intorno alle 11.30. Pochi minuti prima del tragico evento, alle 11.21, la giovane aveva comunicato con il suo compagno Nicola Scapinello tramite cellulare.

Prelevate Tracce Emetiche per Identificare il Killer

Dall’esame del corpo, risultano anche tracce ematiche, potenzialmente cruciali per identificare il responsabile dell’omicidio. L’indagine scientifica si concentra sulla raccolta di prove che possano incastrare il colpevole.

L’Autopsia sul Feto Rivela il Tempo di Gestazione: Tra i Due e i Tre Mesi

L’autopsia è stata estesa anche al feto che Vanessa portava in grembo. Il tempo di gestazione è stimato tra i due e i tre mesi. È stato prelevato il DNA del nascituro per risolvere uno dei misteri legati a questa tragedia: stabilire se il padre è il compagno o il presunto assassino, ex amante della vittima.

Il Ministro Nordio Richiede una Relazione Dettagliata sul Femminicidio

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha prontamente richiesto una relazione dettagliata dagli uffici giudiziari di Treviso riguardo al femminicidio di Vanessa Ballan. Questa mossa è accolta positivamente come un passo fondamentale per fare chiarezza sulla vicenda.

Codacons Presenta Esposto in Procura: Indagine sulla Condotta dei Magistrati

Il Codacons ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Trento e al Procuratore Generale della Cassazione. L’obiettivo è aprire un’indagine sull’operato dei magistrati di Treviso, evidenziando presunte trascuratezze che hanno potuto influire sul corso degli eventi. Il procuratore di Treviso stesso ha ammesso la possibilità di errori da parte dei magistrati, sollevando ulteriori dubbi sulla gestione del caso.

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo

da corriere.it

Introduzione

I ministri dell’Economia dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo cruciale sul nuovo Patto di Stabilità. Segnando, dunque, un importante passo avanti nelle regole di disciplina di bilancio per i Paesi membri. Secondo fonti europee, l’intesa è arrivata in una riunione straordinaria dell’Ecofin, il Consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’UE, tenutasi in videoconferenza.

Accordo unanime

Il Patto di Stabilità, istituito nel 1997 per garantire la disciplina di bilancio nell’ambito dell’Unione economica e monetaria, fu sospeso nel marzo del 2020. A causa della crisi economica scatenata dalla pandemia di COVID-19. Dopo più di due anni di negoziati, poi, i ministri hanno finalmente raggiunto un accordo unanime su una serie di modifiche al Patto, che tornerà in vigore nel gennaio 2024.

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo – Un “traguardo storico”

Il nuovo accordo è stato descritto come un “traguardo storico” dalla presidenza spagnola di turno al Consiglio europeo. Si tratta di regole bilanciate, realistiche e pronte ad affrontare le sfide attuali e future, secondo quanto dichiarato dalla presidenza spagnola.

Il pensiero di Giorgetti

Il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha espresso il sostegno dell’Italia alla proposta di riforma del Patto di Stabilità durante la riunione dell’Ecofin. Ha sottolineato la natura sostenibile dell’accordo per l’Italia, con un focus sulla riduzione graduale del debito e gli investimenti. In particolare quelli legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Felicità per l’accordo raggiunto

Le nuove regole, definite come più realistiche ed efficaci, hanno ricevuto elogi anche da altri ministri europei. Il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha sottolineato l’equilibrio tra chiare linee guida per deficit inferiori e incentivi per investimenti e riforme strutturali. Anche la ministra delle Finanze olandese, Sigrid Kaag, ha dichiarato di essere felice per l’accordo raggiunto. Sottolineando l’importanza che tutti i Paesi rispettino le nuove regole.

Nuovo patto di stabilità: ministri europei approvano l’accordo – Nuove regole per la stabilità e la solidità dell’Europa

Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha descritto l’accordo a 27 sulle nuove regole del Patto di Stabilità come un risultato eccellente per la Francia e per l’Europa nel suo complesso. Queste nuove regole, ha affermato, garantiranno la stabilità finanziaria e la solidità dei conti europei per gli anni a venire.

I commenti 

La ministra delle Finanze spagnola, Nadia Calviño, ha dichiarato in conferenza stampa che l’accordo dà certezza ai mercati finanziari e fornisce chiarezza e sicurezza ai cittadini europei. La riforma del Patto di Stabilità è stata definita come una priorità urgente, e Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, ha sottolineato che le nuove regole devono entrare in vigore prima delle prossime elezioni europee.

In una nota congiunta, il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha elogiato l’accordo unanime come una buona notizia per l’economia europea, ringraziando la presidenza spagnola del Consiglio per i suoi instancabili sforzi nel raggiungere questo importante risultato.

Conclusione

In conclusione, l’accordo sul nuovo Patto di Stabilità rappresenta una pietra miliare per l’Unione Europea, fornendo un quadro più adatto alle sfide attuali e future, promuovendo la stabilità finanziaria e sostenendo gli investimenti necessari per la ripresa economica.

TRAGICO FEMMINICIDIO A RIESE PIO X (TREVISO): 27ENNE INCINTA ACCOLTELLATA FERMATO UOMO DI 41 ANNI

Tragico femminicidio a Riese Pio X (Treviso): 27enne incinta accoltellata fermato uomo di 41 anni

Tragico femminicidio a Riese Pio X (Treviso): 27enne incinta accoltellata fermato uomo di 41 anni

Tragico femminicidio a Riese Pio X (Treviso): 27enne incinta accoltellata fermato uomo di 41 anni

da tgcom24.mediaset.it

Introduzione: Nella tranquilla frazione di Spineda a Riese Pio X, provincia di Treviso, l’orrore si è abbattuto sulla vita di Vanessa Ballan, una giovane donna di 27 anni incinta di tre mesi. Il suo destino è stato segnato da un violento atto criminoso, quando è stata accoltellata ripetutamente davanti alla porta di casa. La sconcertante tragedia ha sconvolto la comunità, mentre la polizia ha fermato il presunto assassino, un kosovaro di 41 anni, Bujar Fandaj, dopo 12 ore di fuga.

Il delitto: Il macabro ritrovamento è stato fatto da un vicino di casa che ha immediatamente allertato il 118. Vanessa Ballan giaceva senza vita all’ingresso della sua abitazione, vittima di almeno sette coltellate profonde al torace. Segni di difesa sulle mani della giovane donna testimoniano la disperata lotta per la sopravvivenza. Il compagno di Vanessa, Nicola Scapinello,  è rimasto in uno stato di shock profondo.

La vita della vittima: Originaria di Castelfranco Veneto, Vanessa Ballan conduceva una vita apparentemente tranquilla con il compagno Nicola e il loro bambino nato nell’aprile del 2019. La coppia, residente in un quartiere residenziale di Riese, lavorava rispettivamente come commessa in un supermercato e piastrellista con ditta personale. Vanessa aveva da poco iniziato il periodo di maternità in attesa del secondo figlio.

Il presunto assassino: Il focus delle indagini si concentra su Bujar Fandaj, un cittadino kosovaro di 41 anni. Vanessa aveva denunciato l’uomo per stalking lo scorso ottobre, rivelando una storia di molestie e visite indesiderate nel supermercato dove lavorava. Il presunto femminicida è ora in fuga, allontanatosi a piedi dalla scena del delitto. Le relazioni tra Fandaj e la coppia erano segnate da tensioni, in quanto sembra che l’uomo avesse avuto un passato legame con Vanessa, persistendo nelle sue persecuzioni anche dopo la fine della relazione.

Reazioni della comunità: La notizia ha generato un’ondata di dolore e sconcerto nella piccola comunità di Riese Pio X. Colleghi e amici di Vanessa Ballan si sono raccolti per commemorare la giovane donna, descritta come una lavoratrice diligente e una madre amorevole. Le autorità locali stanno collaborando per garantire giustizia dopo il fermo del presunto responsabile di questo atto crudele.

Conclusioni: Il femminicidio di Vanessa Ballan ha scosso profondamente la comunità di Riese Pio X, portando alla ribalta la tragica realtà della violenza di genere. Mentre il presunto assassino è ora in stato di fermo, la memoria di Vanessa resta viva nelle menti di coloro che l’hanno conosciuta. La speranza è che questo tragico evento possa sensibilizzare ulteriormente sull’importanza di affrontare il problema della violenza contro le donne e implementare misure più efficaci per la loro protezione.

CHIARA FERRAGNI CHIEDE SCUSA SUL CASO BALOCCO E DONA 1 MILIONE DI EURO AL REGINA MARGHERITA

Chiara Ferragni chiede scusa sul caso Balocco e dona 1 milione di euro al Regina Margherita

Chiara Ferragni chiede scusa sul caso Balocco e dona 1 milione di euro al Regina Margherita

Chiara Ferragni chiede scusa sul caso Balocco e dona 1 milione di euro al Regina Margherita

da corriere.it

Introduzione

Dopo giorni di silenzio, Chiara Ferragni, influencer seguita da 30 milioni di follower, rompe il silenzio sui social per commentare il caso del pandoro Balocco, che le ha procurato una multa dall’Antitrust. La celebre imprenditrice digitale si è mostrata visibilmente commossa e dimessa, lontana dal suo consueto stile glamour. Annunciando un gesto significativo: una donazione di 1 milione di euro all’Ospedale Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini.

Tutto ciò che c’è da sapere sul ‘caso Balocco’

La controversia riguarda il Pandoro Pink Christmas “griffato” Chiara Ferragni, lanciato da Balocco a novembre 2022 con un prezzo superiore a 9 euro, rispetto ai circa 3,70 euro del pandoro classico. La promozione faceva intendere ai consumatori che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito a un’opera benefica. Quando invece Balocco aveva già effettuato una donazione di 50mila euro prima dell’iniziativa.

Chiara Ferragni chiede scusa sul caso Balocco e dona 1 milione di euro al Regina Margherita – Il messaggio su Instagram dell’influencer

Chiara Ferragni, nel suo messaggio su Instagram, ha ammesso un “errore di comunicazione” e ha annunciato la sua intenzione di impugnare la sanzione dell’Antitrust. Ha dichiarato: “Mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali”.

Chiara Ferragni chiede scusa sul caso Balocco e dona 1 milione di euro al Regina Margherita – La donazione

L’influencer ha ribadito la sua convinzione nel dovere morale di fare del bene per chi è più fortunato. E ha spiegato che il suo errore in buona fede è stato legare comunicativamente un’attività commerciale a un’iniziativa di solidarietà. Ferragni, poi, ha annunciato la donazione di 1 milione di euro all’Ospedale Regina Margherita. Sottolineando, inoltre, che se la sanzione venisse ridotta in appello, la differenza sarebbe anch’essa devoluta in beneficenza.

Il Tapiro di “Striscia la Notizia” a Chiara Ferragni

La notizia non è passata inosservata neanche al Tapiro di “Striscia la notizia”, consegnato a Ferragni da Valerio Staffelli. La digital influencer ha accettato il premio, ammettendo di meritarselo per l’errore commesso e sottolineando di volersi assumere le proprie responsabilità. Ha dichiarato: “Mi merito il Tapiro, perché seppur in buona fede ho commesso un errore. È giusto che mi assuma le mie responsabilità e, per questo, ho deciso di fare una donazione di un milione di euro all’Ospedale Regina Margherita, per aiutare il reparto oncologico pediatrico.”

Conclusioni

Chiara Ferragni ha concluso annunciando che avrebbe discusso con l’Ospedale Regina Margherita per comprendere come la somma donata sarebbe stata utilizzata. E ha promesso di fornire aggiornamenti periodici. L’errore resta, ma l’intenzione è di trasformarlo in un gesto costruttivo e positivo. La vicenda mette in luce il delicato equilibrio tra attività commerciali e iniziative di beneficenza. E sottolinea l’importanza di una comunicazione trasparente per evitare equivoci.

GIORGIA MELONI ATTACCA L’OPPOSIZIONE AD ATREIU 2023: “NON VI LIBERERETE DI ME”

Giorgia Meloni attacca l’opposizione ad Atreju 2023: “Non vi libererete di me”

Giorgia Meloni attacca l’opposizione ad Atreju 2023: “Non vi libererete di me”

Giorgia Meloni attacca l’opposizione ad Atreju 2023: “Non vi libererete di me”

da ansa.it

Introduzione: La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha tenuto un acceso discorso ad Atreju, la sua roccaforte politica. Nel corso del comizio, Meloni ha affrontato vari temi, difendendo l’operato del governo. Attaccando l’opposizione e lasciando intendere che resterà al centro della scena politica finché avrà il consenso del popolo. Il suo intervento è stato caratterizzato da toni decisi e dalla promessa di resistere a qualsiasi tentativo di allontanarla dalla politica.

Il ritorno a casa: Giorgia Meloni è tornata ad Atreju, il ‘luogo’ simbolico della sua carriera politica, per rivolgere un appassionato discorso ai suoi sostenitori. La leader di Fratelli d’Italia ha sottolineato l’importanza di mettere la faccia e di non arretrare di fronte alle sfide politiche.

Attacchi all’opposizione: Durante il suo intervento, Meloni ha preso di mira l’opposizione, da Elly Schlein a Giuseppe Conte. Criticando aspramente le politiche passate e sottolineando le differenze con la sua visione politica. La leader ha anche affrontato il tema del Superbonus, attaccando il Movimento 5 Stelle per la gestione della ristrutturazione “gratuita” e sottolineando le conseguenze finanziarie sulla sanità.

Impegno per l’Ucraina: Meloni ha toccato anche la questione dell’Ucraina, evidenziando l’importanza di sostenere il paese in guerra. Nonostante la distanza percepita da molti italiani, la leader ha ribadito che l’interesse nazionale è in gioco e che l’Europa si trova di fronte a un momento cruciale nella sua storia.

Alleanze europee: La premier ha ringraziato l’amico Santiago Abascal di Vox, annunciando la volontà di continuare a lavorare insieme per un’Europa migliore e diversa. Tuttavia, non ha specificato con chi altri intenda alleare il suo partito, mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, ha suggerito di guardare a tutte le forze “alternative” alla sinistra.

Riflessioni sul futuro: Nonostante le speculazioni sulla sua candidatura, Meloni non ha rilasciato dichiarazioni definitive sul suo futuro politico. Ha evitato di parlare di giustizia, concentrandosi invece sui temi cari a Fratelli d’Italia, dalla lotta alla criminalità organizzata alle politiche sull’immigrazione.

Conclusione: Giorgia Meloni ha concluso il suo intervento ad Atreju con la promessa di resistere e di restare al centro della scena politica. Ha respinto le critiche dell’opposizione, difendendo con forza le scelte del suo governo e sottolineando il suo impegno a rappresentare il popolo. Resta da vedere come evolveranno gli eventi nei prossimi mesi.

ELON MUSK AD ‘ATREJU 2023’ CON FRATELLI D’ITALIA: SHOW CONTRO LA CENSURA ‘WOKE’ E IL BANDO DEL PETROLIO

Patto di stabilità Meloni “Se non posso rispettarlo niente ok” e Giorgetti “Ue sembra un’assemblea di condominio”

Patto di stabilità Meloni “Se non posso rispettarlo niente ok” e Giorgetti “Ue sembra un’assemblea di condominio”

Patto di stabilità Meloni “Se non posso rispettarlo niente ok” e Giorgetti “Ue sembra un’assemblea di condominio”

da corriere.it

Le trattative in corso sulla riforma del Patto di Stabilità dell’Unione Europea, proposta dalla Commissione europea lo scorso aprile, stanno incontrando difficoltà nel raggiungere un accordo tra gli Stati membri. Attualmente, le posizioni sono distanti, con l’Italia e altri Paesi impegnati in negoziati sulla durata della flessibilità proposta. Dibattito che coinvolge anche Germania, Austria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Repubblica Ceca e Svezia.

La premier italiana Giorgia Meloni ha dichiarato a margine del Consiglio europeo: “Ci sono state interlocuzioni a margine. Sono giorni di trattative, il tema è rimandato al prossimo Ecofin. Le posizioni sono ancora abbastanza distanti, ma bisogna lavorare ora dopo ora su questo.” Meloni ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio nel Patto. Evitando di dare l’ok a un accordo che non possa essere rispettato da nessun governo.

Uno dei punti chiave in discussione riguarda l’aumento del costo del debito dovuto alla restrizione monetaria. Durante l’Ecofin, è stato deciso di considerare la spesa aggiuntiva nel periodo 2025-2027 quando si calcola l’aggiustamento dei conti pubblici per i paesi con deficit/PIL sopra il 3%. L’Italia ha avanzato richieste per una maggiore apertura riguardo al trattamento delle spese nazionali per la transizione verde.

Un ulteriore nodo di discussione riguarda l’applicazione della regola proposta dalla Germania e dai Paesi frugali. Che stabilisce che il 3% di deficit/PIL debba essere considerato come soglia massima in condizioni normali dell’economia. Tuttavia, sarà necessario rimanere al di sotto di questa soglia per avere un margine di manovra in caso di peggioramento dell’economia.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo ad Atreju, ha espresso il suo scetticismo sulle probabilità di un accordo nella settimana successiva. Definendo l’Unione Europea come un’assemblea di condominio. Ha affermato: “L’Ue è incapace di prendere decisioni tempestive, è impossibile decidere: funziona come un’assemblea di condominio”. Giorgetti ha sottolineato che l’Italia valuterà tutti i mezzi disponibili per proteggere gli interessi nazionali. E che, se ci saranno le condizioni, il governo firmerà, altrimenti no.

Rispondendo a domande sulla mancata approvazione delle nuove regole entro l’anno, Giorgetti ha dichiarato che dal 2024 il tessuto normativo sarà quello del vecchio Patto. Con le linee guida della Commissione europea. Ha precisato che il 2024 sarà un anno di transizione, con bilanci preparati tenendo conto sia del vecchio Patto che delle linee guida.

Inoltre, Giorgetti ha menzionato la possibilità di interventi, citando il decreto Milleproroghe come una delle opzioni in considerazione. Affermando che stanno monitorando la situazione con attenzione. Resta da vedere come si evolveranno le trattative. E se gli Stati membri riusciranno a raggiungere un accordo in tempi brevi.

KIEV OTTIENE IL VIA LIBERA PER L’ADESIONE ALLA UE ORBAN CRITICO MA NON METTE IL VETO

Kiev ottiene il via libera per l’adesione alla Ue Orbàn critico ma non mette il veto

Kiev ottiene il via libera per l’adesione alla Ue Orbàn critico ma non mette il veto

Kiev ottiene il via libera per l’adesione alla Ue Orbàn critico ma non mette il veto

da corriere.it

Introduzione: Il Consiglio europeo ha preso una decisione storica. Dando il via libera ai negoziati di adesione con l’Ucraina, Paese in guerra da quasi due anni, e la Moldavia. La Moldavia ha ottenuto anche lo status di candidato, mentre l’Ungheria si è ritirata dall’aula senza mettere il veto. Isolandosi dal consenso degli altri 26 leader dell’UE. Una mossa che ha suscitato reazioni diverse, definendo la decisione come “storica” o “sbagliata”. L’Ungheria, guidata dal premier Viktor Orbán, ha annunciato la sua uscita dalla stanza come “un’assenza concordata e costruttiva”.

Il Consiglio europeo e l’Unanimità: Il primo nodo di questo Consiglio europeo è stato l’allargamento, inizialmente a rischio di fallimento a causa delle minacce di Orbán di porre il veto su questioni cruciali legate all’Ucraina. L’unanimità è stata raggiunta dopo otto ore di discussione, con Budapest isolata nella sua opposizione. Orbán ha scelto di non esercitare il veto, consentendo così l’avvio dei negoziati di adesione.

Reazioni di Orbán e la Visione dell’Ungheria: Orbán, attraverso i suoi canali sociali, ha criticato apertamente la decisione, definendo l’adesione dell’Ucraina all’UE come “sbagliata”. Ha sottolineato che altri 26 Paesi hanno insistito sulla decisione e ha annunciato che l’Ungheria seguirà la propria strada. Tuttavia, l’unanimità è essenziale per l’allargamento, e la sua uscita dalla stanza ha permesso di raggiungerla.

La Moldavia e la Georgia: Oltre all’Ucraina, la Moldavia ha ricevuto il via libera come candidato, mentre la Georgia ha ottenuto la prospettiva di avviare i negoziati di adesione. Queste decisioni segnano una svolta significativa nelle relazioni dell’UE con questi paesi dell’Europa orientale.

La Visione di Zelensky e il Sostegno dell’UE: Il presidente ucraino Zelensky ha accolto la decisione come una vittoria per il suo paese e per l’Europa nel complesso. Ha ringraziato l’UE per il segnale inviato, affermando che la storia è fatta da coloro che lottano per la libertà.

I Negoziati sul Bilancio UE: La discussione è proseguita sulla revisione del bilancio UE, con le divergenze sulle cifre da stanziare entro il 2027 per le nuove priorità politiche dell’UE. Il presidente della Commissione UE, von der Leyen, aveva inizialmente richiesto 66 miliardi, ma le discussioni hanno portato a un compromesso di 31,6 miliardi. L’accordo comprende un pacchetto di 50 miliardi per l’Ucraina, con 33 miliardi in prestiti e 17 miliardi dalla revisione del bilancio.

Le Differenze tra i Paesi Ue: Le divergenze tra i Paesi Frugali e quelli mediterranei hanno reso complesse le trattative. Mentre tutti concordano sul pacchetto per l’Ucraina, le questioni rimanenti riguardano altre priorità di spesa. Alcuni paesi, come l’Italia, propongono nuove risorse proprie per affrontare le esigenze finanziarie.

Conclusione: La decisione storica dell’UE di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia rappresenta un passo significativo nel contesto geopolitico europeo. Le reazioni contrastanti degli Stati membri evidenziano le sfide e le complessità del processo di allargamento. Il cammino verso l’adesione sarà lungo e complesso, ma la decisione invia un messaggio forte all’Ucraina e a Mosca sull’impegno dell’Europa per la stabilità e la libertà nella regione.

INTESA MELONI-RAMA SUI MIGRANTI: ARRIVA LA SOSPENSIONE DEI GIUDICI ALBANESI

Intesa Meloni-Rama sui migranti: arriva la sospensione dei giudici albanesi

Intesa Meloni-Rama sui migranti: arriva la sospensione dei giudici albanesi

Intesa Meloni-Rama sui migranti: arriva la sospensione dei giudici albanesi

da corriere.it

Introduzione

Il tanto atteso via libera all’accordo sui migranti tra Italia e Albania subisce un rallentamento significativo. Con la Corte costituzionale albanese che ha deciso di sospenderne l’iter di approvazione. La decisione è stata presa in risposta ai ricorsi presentati da una parte dell’opposizione. In particolare dal Partito Democratico e altri 29 deputati, incluso l’ex premier di centrodestra Sali Berisha.

Un accordo che ha suscitato un notevole dibattito

La presidente della Corte, Holta Zaçaj, ha annunciato la sospensione mercoledì. Spiegando che i ricorsi presentati rispettano i criteri richiesti e verranno esaminati in seduta plenaria. Nove giudici, sei donne e tre uomini, entreranno nel merito di un accordo che ha suscitato notevole dibattito in entrambi i paesi coinvolti.

L’appuntamento per la decisione è fissato per il 18 gennaio alle 10, e la sentenza potrebbe essere emessa entro la fine di febbraio. Nonostante i giudici abbiano tempo fino al 6 dicembre per pronunciarsi sul “protocollo” firmato tra i due governi sul “Rafforzamento della cooperazione nel campo delle migrazioni”.

La decisione arriverà dopo il 18 gennaio 2024

L’opposizione albanese ha accolto la notizia con entusiasmo, mentre il governo albanese ha mantenuto un silenzio significativo. L’avvocato Arbër Hoxha, intervenendo su Report Tv locale, ha dichiarato che il processo legale prevede di ascoltare le parti il 18 gennaio. Dopodiché i giudici prenderanno il tempo necessario per deliberare.

“La sicurezza e l’interesse pubblico dell’Albania non saranno danneggiati”

Per quanto riguarda il contenuto dell’accordo, Hoxha ha sottolineato che, apparentemente, “potrebbe esserci una violazione della procedura in termini di dibattito pubblico e trasparenza. Oltre a ciò, non vi è sostanzialmente alcuna violazione in quanto la sicurezza e l’interesse pubblico dell’Albania non saranno danneggiati.” Ha chiarito che si tratta di un accordo standard tra stati sovrani, che consente a uno stato di utilizzare il territorio di un altro stato sotto amministrazione.

Accolto il ricorso firmato da Berisha

La decisione della Corte costituzionale segue le accuse del deputato dell’opposizione Gazment Bardhi, che aveva affermato che i giudici stavano ritardando il pronunciamento in coordinamento con il premier Rama. La Corte ha accolto il ricorso firmato da Berisha, Bardhi e altri deputati, ma ha respinto il ricorso ufficiale del Partito Democratico guidato da Lulzim Basha per mancanza di documentazione.

Dubbi sulla collaborazione Italia-Albania

Ricordiamo che a novembre, a Roma, i premier Giorgia Meloni ed Edi Rama hanno sottoscritto l’accordo che prevede la creazione di due centri per l’identificazione e l’accoglienza dei migranti salvati nel Mediterraneo. La sospensione dell’iter in Albania getta un’ombra sul futuro di questa collaborazione, mentre entrambi i paesi rimangono in attesa della decisione della Corte costituzionale albanese.

Conclusione

Resta da vedere come questa sospensione influirà sul protocollo, che prevede la realizzazione di strutture di registrazione e accoglienza per i migranti, con l’Albania pronta ad accogliere fino a 3.000 migranti in attesa di decisioni sul loro futuro nel territorio italiano. Il protocollo, con una validità di cinque anni prorogabili automaticamente di altri cinque, rimane al centro di un acceso dibattito che ora si sposterà al nuovo anno, quando la Corte costituzionale albanese prenderà la sua decisione.

MELONI IN SENATO: “NESSUN VETO SUL PATTO DI STABILITA’ E NON HO ATTACCATO DRAGHI”

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