Tag: giulio einaudi editore

“La Malnata” Beatrice Salvioni scheda libro e trama

Vuoi leggere la scheda di “La Malnata” Beatrice Salvioni? “La Malnata” Beatrice Salvioni scheda libro e trama

“La Malnata” Beatrice Salvioni scheda libro e trama

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Genere: narrativa
Editore: Giulio Einaudi editore
Collana: Stile libero Big
Pagine: 248
Data di uscita: 21/03/2023
ISBN: 9788806253240
ISBN ebook: 9788858442036
Prezzo: Euro 17,50
Ebook: Euro 9,99

Trama

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Infatti, sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità. Per la prima volta il romanzo di un’esordiente italiana esce in contemporanea in tutta Europa.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Beatrice Salvioni (Monza, 1995), ha praticato scherma medievale e ha scalato il Monte Rosa. Nel 2021 si è diplomata alla Scuola Holden e ha vinto il Premio Calvino racconti. La malnata (Einaudi 2023) è il suo primo romanzo, in corso di traduzione in tutto il mondo e in procinto di diventare una serie tv.

“LA VITA INTIMA” DI NICCOLO’ AMMANITI LA SCHEDA DEL LIBRO E LA TRAMA

“Il treno dei bambini” di Viola Ardone leggi la recensione

Vuoi leggere la recensione di “Il treno dei bambini” di Viola Ardone? “Il treno dei bambini” di Viola Ardone leggi la recensione

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

“Il treno dei bambini” di Viola Ardone leggi la recensione

Titolo: Il treno dei bambini
Autore: Viola Ardone
Genere: narrativa
Editore: Giulio Einaudi editore
Pagine: 248
Prezzo: Euro 17,50
Prezzo E-book: 8,99

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Trama: È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord. Un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

“Il treno dei bambini” di Viola Ardone è un romanzo del 2019 che narra la storia di Amerigo Speranza, un bambino che nel dopoguerra si ritrova su uno di quei treni della speranza organizzati dal partito comunista.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

La prima parte è tutta la vicenda raccontata con gli occhi di Amerigo. E’ un bimbo, molto più maturo della sua età, che però, ovviamente, nei suoi racconti fa trasparire la sua igenuità. E spesso ci ruba un sorriso con i suoi racconti. I suoi sono ragionamenti semplici, ma, al tempo stesso, difficili da accettare per lui.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

L’amore viscerale per la madre è il filo conduttore di tutto il romanzo. Amerigo vive in simbiosi con la donna, ma allo stesso tempo il loro rapporto non contempla momenti di tenerezza e carezze. Sua madre è la classica donna, sola, del dopoguerra: una signora pratica, fredda, lontana da momenti frivoli.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Allo stesso tempo, però, è una madre che per il bene di suo figlio prende una decisione difficilissima e molto sofferta. Amerigo, con la sua innocenza, ci porta su questi treni. Gli incontri con gli altri bambini sono molto divertenti e allo stesso tempo strazianti. La paura di non essere accettati al Nord e la paura di essere dimenticati dalle proprie famiglie, gli fa dire e pensare veramente di tutto.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

La Ardone ha uno stile assolutamente coinvolgente, che tiene incollati alla pagine. Vogliamo sempre sapere di più, e la lettura non stanca mai. Bellissime le sue accuratissime descrizioni dei luoghi, nonché ogni singolo racconto delle emozioni del piccolo Amerigo.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

L’ultima parte del romanzo è ambientata molti anni dopo, precisamente nel 1994, quando troviamo un Amerigo ormai adulto. Proprio questo stravolgimento mette ancora più in risalto la bravura della scrittrice. Cambia completamente il linguaggio, che diventa più maturo, ma sempre velato di malinconia. Si nota tantissimo la differenza di linguaggio: Amerigo ora è un uomo, non parla più in dialetto, ha perso tutta la sua innocenza.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Questo romanzo non lascia assolutamente indifferenti, soprattutto la parte di Amerigo bambino. L’ultima parte, invece, scivola via troppo frettolosamente, come se si dovessero per forza concludere con quelle pagine. Forse un approfondimento in più sull’Amerigo adulto avrebbe reso questo romanzo veramente perfetto.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

“Il treno dei bambini è un romanzo che ci racconta un periodo storico, quello del dopoguerra, povero ma alla ricerca di una dignità e una speranza che si era persa durante il conflitto mondiale. La lettura è stata molto coinvolgente, ha riempito il cuore: tanti sorrisi, ma anche tanta profonda commozione e tristezza.

[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

Lo stile dell’Ardone è il vero punto di forza e ciò ha reso ancora più bello e completo questo romanzo. Una lettura che stimola e consigliata a tutti, sia per la storia, che è il nostro recente passato, sia per il gusto di apprezzare una scrittrice che sa lasciare il segno.

Barbara Piergentili
(account Instagram: letture_barbariche)


[the_ad_placement id=”adsense-in-feed”]

“IL QUADERNO ROSSO” DI MICHEL BUSSI LEGGI LA RECENSIONE

Copyright © 2012 - 2022 FB Comunicazione di Francesco Girolamo Balzano Testata Giornalistica registrata presso Tribunale di Roma n.263/2012

Partita Iva: 11915641002 | Privacy Policy

Sito web realizzato da

Musa Studio | Web e Comunicazione

VPS