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“Il diritto di opporsi” di Bryan Stevenson leggi la recensione

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“Il diritto di opporsi” di Bryan Stevenson leggi la recensione

Titolo: Il diritto di opporsi
Autore: Bryan Stevenson
Genere: Narrativa
Editore: Fazi editore
Pagine: 446
Prezzo: Euro 16
Prezzo e-book: Euro 7,99

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Trama: Bryan Stevenson era un giovane avvocato da poco laureatosi a Harvard quando decise di trasferirsi a Montgomery, in Alabama. Per fondare la Equal Justice Initiative, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata a porre fine all’incarcerazione di massa e alle pene estreme. A sfidare l’ingiustizia razziale ed economica e a proteggere i diritti umani fondamentali delle persone più deboli e vulnerabili. Al resoconto della sua formazione Stevenson intreccia le storie delle persone che ha difeso. E che lo hanno condotto in un groviglio di cospirazioni, macchinazioni politiche, inganni legali e razzismo diffuso, modificando profondamente la sua concezione della giustizia. Tra i vari casi spicca quello di Walter McMillian, un afroamericano condannato a morte per l’omicidio di una ragazza bianca, nonostante innumerevoli prove dimostrassero la sua innocenza.

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“Il diritto di opporsi” di Bryan Stevenson è un libro potente sulla giustizia americana e sulla pena di morte. Un pugno allo stomaco proprio come “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee. Un’opera che ha sconvolto e segnato molte generazioni di lettori, insieme alla trasposizione cinematografica di Robert Mulligan con Gregory Peck. Anche qui ci troviamo davanti un avvocato che decide di dare anima e corpo alla giustizia, nel vero senso della parola.

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Nel libro non vengono solo raccontante le vicende di alcuni condannati a morte tra cui quella di Walter McMillian, ma Stevenson con dati alla mano vuol far conoscere la storia della giustizia americana. Che è tutt’altro che perfetta: tantissimi i casi di incarcerazioni e condanne alla pena di morte totalmente sbagliate. Questi errori non sono solo dettati dall’incompetenza di alcuni avvocati o giudici, ma soprattutto da un’insito razzismo e convinzione dell’inferiorità di alcuni esseri umani.

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Bryan Stevenson ha una scrittura molto fluida, racconta senza fronzoli tutto quello che ha vissuto e che tutt’ora combatte per salvare degli innocenti. Il lettore si ritrova subito nel vortice del libro ed è impossibile restare indifferenti a tutta questa ingiustizia. La rabbia e la profonda commozione aumentano di pagina in pagina. Veramente molto apprezzata anche la completa bibliografia, che ogni lettore può approfondire, per avere un quadro della situazione della giustizia americana.

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“Il diritto di opporsi” è un libro importante, reale, che mostra al lettore come è la giustizia americana, la sua evoluzione e i tanti cambiamenti che ha subito. Ovviamente c’è ancora molto da fare per garantire una giustizia sana ed equa, ma avvocati come Stevenson danno tanta speranza e il suo libro è un tassello importante. Non va assolutamente lasciato sullo scaffale, ma va letto. Da segnalare che dal libro è stato tratto il film (ora nelle sale) diretto da Destin Daniel Cretton con Michael B. Jordan e Jamie Foxx.

Barbara Piergentili

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