Santanchè ‘sopravvive’ alla sfiducia: la mozione respinta dal Senato
L’Aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia individuale presentata dal Movimento 5 Stelle contro il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. La votazione ha visto 67 voti favorevoli alla sfiducia, 111 contrari e nessun astenuto. Il ministro ha accolto con sollievo la bocciatura della mozione e ha commentato la giornata come “una bellissima giornata”. Tuttavia, c’è stato un particolare episodio durante la votazione che ha suscitato alcune domande. Ovvero la decisione di Daniela Santanchè di non partecipare al voto. La ministra ha spiegato di non aver votato perché ha ritenuto poco opportuno farlo, ma la sua assenza ha sollevato alcuni interrogativi.
Durante la votazione sulla mozione di sfiducia contro di lei, Daniela Santanchè ha scelto di non partecipare al voto. Alla domanda dei giornalisti sul motivo della sua assenza, il ministro ha spiegato che ha preferito non votare perché ha ritenuto poco opportuno farlo. E ha evitato di dare spazio a eventuali critiche riguardo alla sua presenza o assenza durante la votazione. Tuttavia, questa decisione ha suscitato delle curiosità riguardo al motivo dietro la sua scelta.
In precedenza, durante la discussione generale, Daniela Santanchè ha risposto alle accuse giornalistiche rivolte contro di lei e ha difeso il suo operato come ministro. Ha ribadito di non essere stata informata di alcun avviso di garanzia prima della sua nomina. E ha sottolineato che le accuse mosse contro di lei riguardano fatti precedenti al suo incarico ministeriale.
I partiti della maggioranza hanno espresso il loro sostegno al ministro Santanchè, sostenendo che la mozione di sfiducia non riguarda il suo operato come ministro. E che non è competenza del Senato giudicare fatti precedenti all’incarico. D’altro canto, le opposizioni hanno sottolineato l’opportunità politica delle dimissioni della Santanchè. E hanno sostenuto che il comportamento del ministro non rispecchia l’onore delle istituzioni. Il Movimento 5 Stelle si è augurato che l’indagine giudiziaria sul ministro si concluda in modo favorevole per lei. Ma ha sottolineato che le sue condotte precedenti non rispettano il dovere di svolgere con onore il ruolo di ministro.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha fatto notare che non ricorda casi in cui sia stata presentata una mozione di sfiducia individuale per fatti precedenti all’assunzione dell’incarico ministeriale. Ha sottolineato che le valutazioni di opportunità riguardano il comportamento dei ministri durante il loro mandato e non fatti precedenti.
La mozione di sfiducia individuale contro il ministro Santanchè è stata respinta dal Senato. La votazione ha lasciato alcune domande riguardo alla decisione del ministro di non partecipare al voto. Ma il suo operato come ministro è stato sostenuto dalla maggioranza dei parlamentari presenti. Resta da vedere come si evolverà la situazione dopo questa votazione e quale sarà il futuro del ministro del Turismo.
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