Omicidio Alexandru Ivan a Roma: teoria del doppio agguato
da corriere.it
Nell’indagine sull’omicidio di Alexandru Ivan, il 14enne studente di Rocca Cencia, avvenuto venerdì notte nel parcheggio del capolinea della metro C a via Casilina, emergono dettagli complessi e una teoria del “doppio agguato”. I carabinieri ritengono che il grilletto fu premuto dal cugino Dino (o Dylan) Petrov, 31 anni, attualmente ricercato, mentre Corum Petrov, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio, era a bordo dell’auto bianca da cui sono partiti i colpi fatali.
Secondo le testimonianze, si ipotizza che tre veicoli siano coinvolti nell’aggressione: una Ford Fiesta bianca, un’auto grigia e un’auto gialla. Tuttavia, i carabinieri sostengono che i quattro sospettati, compreso il cugino di Corum Petrov e due fratelli, erano tutti su un’unica vettura e sono ancora in fuga. La scena del crimine, il capolinea della metro C, è il luogo in cui si sono verificati i tragici eventi.
Gli investigatori sostengono di avere elementi concreti che indicano la presenza dei quattro sospettati nella zona del capolinea. Dall’altra parte, la difesa di Corum Petrov, assistito dagli avvocati Luca Guerra e Fabio Frattini, ritiene la situazione più confusa, basandosi sulle testimonianze della madre di Tiberiu Maciuca e di Gregorio, zio del ragazzo di 14 anni assassinato. Queste testimonianze indicano non una, ma ben tre auto coinvolte nella scena del crimine, da cui partirono i colpi di pistola calibro 22 in due occasioni, causando la morte di Alexandru Ivan.
La ricostruzione degli avvenimenti ruota attorno a un rumeno, già identificato e interrogato dagli investigatori, che è stato picchiato da Tiberiu alle 24.10 di venerdì nel bar “Esse Café” di via Casilina. L’aggressore sarebbe il cugino Dino Petrov, ma la difesa afferma che Corum Petrov avrebbe difeso l’uomo durante un successivo pestaggio del patrigno di Alex. Da quel momento, Tiberiu avrebbe chiesto a Corum di incontrare il cugino picchiatore per risolvere la questione, ma la madre di Corum avrebbe cercato di dissuaderlo considerando le propensioni aggressive di entrambi.
La difesa propone l’ipotesi che l’uomo con la maglia grigia, già colpito nel bar, avesse organizzato una spedizione punitiva precedente all’incontro programmato tra Dino e Tiberiu. Tale spedizione avrebbe coinvolto almeno sei persone su tre auto diverse. Tuttavia, i carabinieri non credono a questa versione, e l’unico fatto certo è che Alexandru Ivan è tragicamente ucciso nella confusione di questa notte violenta. La complessità degli eventi continua a sollevare interrogativi e il dramma si svela attraverso intricati dettagli emersi dalle testimonianze e dalle indagini.
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